Famiglie contro e l�annientamento per vendetta nello sfondo. Tra Manfredonia a Monte Sant�Angelo si dipana il filo della faida. Ci sarebbe la strategia stragista dei Liberg olis dietro l�agguato di domenica contro i Romito, quando tre o quattro killer armati di mitra kalashnikov, fucile e pistola hanno fatto fuoco circa 30 volte contro u n�auto uccidendo il giovane Michele Romito, 23 anni (�Quello del bar di fronte al Comune e del kartodromo di Siponto, del maneggio e della passione per i cavalli�) e ferendo lo zio, Mario Luciano Romito, di 46 anni.
La vendetta per sterminare i Romito - perch� sono stati confidenti dei carabinieri nel maxi- processo alla mafia garganica che ha portato alla condanne dei tre fratelli Liberg olis - � la pista prioritaria battuta per l�agguato. Mario Luciano Romito, 43 anni, sorvegliato speciale, era l�obiettivo prioritario dei killer, sfuggito per la seconda volta alla morte. � ricoverato all�ospedale di San Giovanni Rotondo con prognosi riservata: � comunque fuori pericolo.
Che le indagini puntino sul clan Libergolis lo dimostrano i primi passi di poliziotti e carabinieri. Controllati sette manfredoniani, parenti o amici dei Libergolis sottoposti allo �stub� per verificare se abbiano usato armi da fuoco. Se avessero potuto, poliziotti e carabinieri avrebbero verosimilmente controllato e sottoposto allo �stub� (un cilindro che si passa su mani e indumenti per rilevare eventuali particelle di polvere da sparo) altri tre garganici: Franco Libergolis, 32 anni, detto �Calcarulo�, condannato in primo grado all�ergastolo nel maxi-processo alla mafia garganica, latitante dal marzo 2009; Giuseppe Pacilli , 38 anni, detto �Peppe u� montanare�, condannato a 10 anni anche per mafia quale affiliato al clan Libergolis, ricercato dal febbraio 2009; Enzo Miucci, 27 anni, parente dei Libergolis, a piede libero nonostante una condanna in primo grado a 14 anni per omicidio, sparito dalla circolazione dal maggio 2009 (quest�ultimo si pens� che fosse scomparso, poi si fece vivo con i carabinieri dicendo d�esseri trasferito nel Nord Italia e da allora non � stato pi� visto dalle forze dell�ordine).
Agli investigatori Michele Romito era noto per essere il figlio di Franco, l�allevatore di 43 anni assolto nel maxi-processo dall�accusa d�essere al vertice del �clan dei montanari� insieme ai Liberg olis, ammazzato il 21 aprile del 2009 con Trotta. Ben altro spessore ha invece Mario Luciano Romito, sfuggito alla morte per la seconda volta dopo l�autobomba del settembre scorso, ritenuto l�obiettivo principale dei killer: fu assolto nel maxi-processo e sospettato d�essere stato un confidente dei carabinieri.
A scuotere i sipontini rimane soprattutto il �modus operandi� dei killer che, per conto dei due clan opposti, agiscono senza troppi scrupoli, in mezzo alla gente, nelle strade frequentate da macchine e pedoni: �prima o poi, continuando di questo passo - dicono in tanti - ci scapper� il morto innocente�.
�Il delitto commesso l�altra sera ripropone in modo drammatico la questione della sicurezza nella nostra citt� - dice il sindaco Angelo Riccardi -. Ancora una volta il nome di Manfredonia � associato ad un reato gravissimo, commesso nel centro abitato da una criminalit� che non si cura del rischio cui espone cittadini innocenti: esiste un�emergenza criminalit� organizzata nella nostra citt�.
Michele, l�ultima vittima della �faida export� E� buio quando la folla comincia a disperdersi e la notte manfredoniana incalza trascinandosi i misteri dell�ul - tima esecuzione eccellente. �Hann accis a Michele, u� nipote du mattinates...U zian ce lo scapputtet�. Nella strage dei Romito c�� sempre una trasposizione mentale che porta alla saga. Citt� soave Manfredonia che della morte da qualche anno � una carissima amica. Questi sono gli spettri che da anni bloccano ogni speranza, con due citt� (Manfredonia e Monte Sant�Angelo) che ne avvertono la crudelt� del gioco, imbizzarrito dal numero dei morti ammazzati. �Lei li conosceva?�, azzarda il cronista. �No, ma che vuoi?�, smanaccia il curioso impaurito di fronte alla domanda, come il resto della citt� che cerca sempre di prendere le distanze da certe morti violente cui � costretta a convivere. �E mo� a me? E io adesso che faccio��.
Piange la fidanzata di Michele scomposto sull�asfalto, scuote il capo e singhiozza. Qui purtroppo chiamarsi Romito � come prendersi l�oblio in affitto per il resto della vita. Loro, gli ex contrabbandieri diventati ricchi - si dice - con le alleanze con i napoletani e i montenegrini, i calabresi e da qualche tempo contro i Libergolis, i montanari, gli antagonisti da resa incondizionata dal giorno in cui subdorarono il sospetto di un tradimento, di una operazione confidenziale. E cos� anche quest�ultima prova del fuoco su viale Padre Pio potrebbe contenere una soluzione incorporata.
E tutti tra loro si scoprono viaggiatori di un incubo, anche Mario Luciano, lo zio di Michele scampato all�agguato, l�unico che potrebbe aver guardato in faccia gli aguzzini di questo ping pong di morte troppo pieno di altri. Ci si potr� pur perdere a cercare una definizione di verit�; ci si potr� pur stordire a cercare altre ipotesi credendo di averla trovata la verit�, ma la sintesi � sempre quella, con la sagoma e il fantasma dei capostipiti di questa guerra che ciondola e barcola, aleggia dietro la disfida, dietro la faida. Purch� non si dica, per�; purch� nessuno ne oltraggi la memoria perch� tutto avvenga sotto la linea di galleggiamento. Ed � questa la cronaca di un azzeramento, il commento di una estinzione.
L�uccisione di Michele apre l�ennesima breccia verso il passato remoto, con la solita mano del killer che si compiace di aver saputo trasformare l�odio mai represso in vendetta con arma letale. Anche Michele � andato: ieri mattina sulla serranda del bar centrale, quello proprio davanti al Comune, il manifesto listato a lutto. Si vedeva che era di un�altra generazione quel ragazzo: la passione per i cavalli di cui andava matto, il maneggio; le aperture su facebook, la pista dei go kart a Siponto, la vita notturna e le full immersion nella movida del golfo, gli amici.
Ha la faccia della rabbia e del dolore la sorella Grazia, quella che gestisce una societ� di onoranze funebri a Manfredonia e sbraita mandando a dire. �Non si affaccino i giornalisti, perch� stavolta...�. Stavolta come altre volta a Monte e Manfredonia � andato in onda il derby della vendetta. E al diavolo chi dice che la situazione era sotto controllo; che il territorio era sotto la lente d�ingrandimento di un grande occhio perch� il ministro Maroni aveva inviato rinforzi e tutto il possibile.
La verit� � che quel macro-territorio resta sotto l�emergenza criminale; che la sicurezza sociale � minata e che i latitanti restano a spasso. E in tale contesto la mitica bestia riappare, esce dalla terra e si sposta, segue il vento della vendetta, ascolta il sussulto dei passi, scivola lungo le strade pi� trafficate con le sue mille zampe, colpisce colpisce dopo aver aspettato nemmeno troppo a lungo. �Tutto normale, tutto sotto controllo�, ma la bestia cammina, aspetta con la sua inarrestabile pazienza vendicatrice, reclutando tra le folte fila di una procellaria umana compiacente a quel sentimento di odio che ne alimenta la sua storia. E� il baco uscito dalle mela del marcio; dal corpo morto di una cinquantina di caduti. Difficile mettere la testa fuori dal fango.
Tuona il sindaco, Angelo Riccardi: �Dove sono le promesse del pacchetto sicurezza? Qui a Manfredonia la gente ha paura di uscire di casa. Non � la prima volta che accade�. C�� sempre una mano che viene dal passato. Il fatto � che la coperta di questa storia � sempre troppo corta da qualunque parte la si voglia tirare. Chi � il carnefice? Chi la vittima? La definzione dei ruoli � persa, come il senso della vita di questi personaggi, barbari dell��ra moderna che non lasciano intravvedere nessun segno di rinascimento da quel medioevo. Solo zombie...
ERNESTO TARDIVO da
La Gazzetta del Mezzogiorno
Foggia - Rapina banca "Monte dei Paschi di Siena (29/6/2010)
Ammonta a 20mila euro il bottino della rapina avvenuta ai danni della filiale della banca "Monte dei Paschi di Siena" a San Severo. Due persone a volto coperto ed armate di taglierino, si sono introdotte nell'istituto di credito e sotto la minaccia dell'arma, hanno costretto i dipendenti a farsi consegnare il contenuto di una delle casse. Dopo il colpo sono fuggiti, dileguandosi per le vie limitrofe.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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FOGGIA - Consiglio provinciale approva bilancio previsione esercizio finanziario 2010 (28/06/2010)
Il Consiglio provinciale ha approvato questa mattina - con 15 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astensioni - lo schema di convenzione per l'affidamento all'ACI dell'attivit� di gestione dell'IPT per gli anni 2010/2014; il programma triennale lavori pubblici 2010/2012 ed il relativo elenco annuale 2010; lo schema di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010; il bilancio pluriennale 2010/2012; la relazione revisionale e programmatica 2010/2012;
la relazione previsionale e programmatica 2010/2011; i bilanci di previsione 2010 della Scuola di Pubblica Amministrazione di Capitanata �F. Marcone' e dell'Universit� della Terza Et� �L. Imperati' di Foggia;
il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; il programma per l'affidamento di incarichi esterni di studio, ricerca, consulenze per l'anno 2010. In apertura di seduta l'assemblea ha osservato un minuto di silenzio in memoria del Caporal Maggiore Scelto Francesco Saverio Positano,
il militare foggiano deceduto lo scorso mercoled� a seguito di un incidente in Afghanistan. Lungo e partecipato il dibattito articolatosi attorno ad una manovra di bilancio che, come ha sottolineato il presidente della Provincia, Antonio Pepe, "� stata confezionata in un momento di grande difficolt� per il sistema degli Enti Locali, chiamati ad un sacrificio che incide in particolare sulla loro capacit� di indebitamento".
"Nonostante questo - ha aggiunto il presidente - la manovra varata dall'Amministrazione provinciale, senza tagliare gli stanziamenti per servizi fondamentali come la manutenzione degli edifici scolastici e senza ridurre l'attenzione nel campo del sociale, dove � stato lasciato inalterato il budget predisposto per il cofinanziamento di servizi e progetti dedicati alla sua sfera operativa, contiene obiettivi importanti: su tutti la rigorosa salvaguardia della tenuta dei conti pubblici e le risorse finanziarie necessarie per la stabilizzazione dei 128 lavoratori precari dell'Ente.
Oggi la maggioranza ha dato una grande prova di compattezza e maturit�, approvando il documento di bilancio in prima convocazione con il voto favorevole della totalit� dei suoi consiglieri. Le infauste ipotesi formulate alla vigilia della seduta sono state smentite dalla prova del voto".
Dettagliata la relazione tecnica dell'assessore Pasquale Pazienza, che ha sintetizzato i tre traguardi contenuti nel documento di bilancio: la garanzia dell'equilibrio contabile, tanto negli aspetti economici quanto in quelli finanziari; la gestione virtuosa, soprattutto alla luce dei vincoli fissati dal Patto di Stabilit�; la garanzia che il bilancio sia uno strumento dinamico a supporto delle linee programmatiche e delle politiche di indirizzo.
"Finalit� - ha spiegato Pazienza - che l'Amministrazione ha perseguito e persegue anche a fronte di alcune oggettive difficolt�, come ad esempio l'aumento delle deleghe di cui l'Ente deve farsi carico senza ricevere in contropartita un opportuno trasferimento di finanza con cui procedere all'organizzazione dei nuovi servizi, a cominciare da quelli del Genio Civile, a fronte dei quali la Regione non ha predisposto i necessari trasferimenti". Il 2010, dunque, "si presenta come un anno non privo di difficolt�, in ragione delle quali l'Amministrazione ha scelto di ridurre il recupero di risorse finanziarie attraverso l'accensione di mutui, impegnandosi nel contempo a cercare di compensare questo aspetto con il rafforzamento di un'attivit� politica, in particolare nei confronti della Regione, per recuperare quelle risorse con cui procedere a realizzare investimenti e interventi strutturali, ad esempio i 6 milioni di euro da destinare alla manutenzione e al rifacimento stradale nell'area del Subappennino Dauno".
Sul piano tecnico, ed in riferimento alle entrate correnti, il bilancio contiene una riduzione complessiva di 4 milioni 400mila euro derivante dalla flessione negativa - per minori consumi - dell'addizionale sull'energia elettrica, che passa da un rendiconto di circa 9 milioni 472mila euro nel 2008 a 7 milioni di euro nel 2010, dell'IPT, che passa da circa 10 milioni 600mila euro nel 2008 a 10 milioni 500mila euro nel 2010 e della RCA, che passa da 19 milioni di euro nel 2008 a 18 milioni di euro nel 2010.
A queste si aggiunge poi la riduzione di 2 milioni 426mila euro derivante da un minor trasferimento erariale ingenerato dalla rideterminazione operata dal Ministero dell'Interno in favore della nuova Provincia BAT. Una sostanziale tenuta, invece, si registra nel 2010 per il gettito TOSAP, riveniente dalle operazioni di recupero di entrate non riscosse a partire dal 2003 cui ha dato corso l'Amministrazione.
Sul fronte della spesa corrente � da registrare una contrazione rispetto al dato del 2009, prodotta dagli interventi di razionalizzazione e di ottimizzazione della spesa e dei servizi (anche grazie all'implementazione di soluzioni tecnologiche innovative che hanno portato ad un potenziamento dell'informatizzazione e delle forme di e-govermment) e necessaria, tra l'altro, per rispettare gli impegni assunti dall'Ente in tempi passati.
Complessivamente le riduzioni della spes a corrente sono stimate in un 15 per cento con riferimento all'acquisto di beni di consumo; in un 21 per cento per la spesa per fitti passivi e solo nell'1 per cento per la spesa destinata al personale.
"Ringrazio tutti i Consiglieri intervenuti per l'apporto costruttivo dato al dibattito - ha commentato il presidente Pepe -. Intendiamo fare tesoro delle loro indicazioni e recepirle, ovviamente nella misura in cui esse siano compatibili con le nostre capacit� finanziarie".
Sul piano politico, infine, il presidente della Provincia ha chiarito che le questioni che attengono i rapporti interni alla coalizione di maggioranza "non hanno mai inciso sull'operativit� dell'Ente e sulla sua efficienza amministrativa e politica".
"Le elezioni - ha proseguito Pepe - sono state vinte da un'alleanza di cui l'UdC era parte integrante, anche se successivamente il partito ha operato scelte diverse.
Il recupero di questo rapporto di collaborazione � all'attenzione degli organismi dirigenti del Popolo della Libert�. Attendiamo i risultati di questo confronto - ha concluso il presidente - impegnandoci a condividerne gli esiti con tutte le forze politiche e le liste che hanno concorso alla vittoria elettorale".
da Teleradioerre
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FOGGIA - IL NUOVO PASSAPORTO CON LE IMPRONTE DIGITALI (28/06/2010)
Anche l'Ufficio passaporti della Questura di Foggia rilascia dal 26 maggio u.s. i passaporti con le impronte digitali e la firma digitalizzata,(passaporto biometrico). Ferma restando la validit� di tutti i passaporti gi� emessi sino ad oggi ed i cui titolari non devono fare assolutamente nulla sino alla loro scadenza,le novit� riguardano coloro che si apprestano a richiedere il nuovo passaporto.
Innanzitutto � necessario premunirsi per tempo poich� a causa della complessit� della nuova procedura si prevedono tempi pi� lunghi per il rilascio,rispetto a quelli molto brevi che caratterizzano l'ufficio passaporti della nostra citt�.
Poi,importantissimo,tutti i cittadini di Foggia e provincia che avranno bisogno di tale documento, dovranno obbligatoriamente recarsi di persona,a partire dai 12 anni di et� in poi,presso gli sportelli della Questura di Foggia o dei Commissariati della provincia,secondo il calendario e la competenza territoriale che potrete leggere sul sito web della Questura di Foggia dove sono riportate dettagliate e complete informazioni al riguardo,per il prelievo delle impronte digitali e la firma digitalizzata.
Questa nuova procedura si � resa obbligatoria anche in Italia in forza di accordi internazionali per la sicurezza dei documenti. Il maggior disagio che dovranno sopportare i cittadini sar� ricompensato da una maggior sicurezza e tranquillit� dei loro viaggi.
Per l'occasione gli sportelli degli uffici della Divisione Amministrativa della Questura di Foggia,diretta dal Dr. Ceriello, sono stati completamente rinnovati e adattati alle esigenze del pubblico: degli anziani e portatori di handicap in particolare. Sono state installate anche le macchine elimina code e una sala di attesa.
Dr Salvatore AIEZZA Responsabile Ufficio Passaporti
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FOGGIA - Convegno nazionale sull'emittenza: il documento finale (28/06/2010)
Un documento unitario, come sollecitato dal presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna. Questo il testo, approvato a Bari a conclusione del convegno nazionale del "Il Digitale e le TV locali".
"I Corecom, all'esito del confronto e delle sollecitazioni avanzate dal sistema radiotelevisivo locale durante l'incontro "Il digitale e le tv locali" che si � tenuto a Bari il 28/6/2010, ritengono necessario sottoporre al sistema delle autonomie locali e delle Regioni alcune questioni di vitale importanza per l'emittenza locale, affinch� le stesse possano essere messe quanto prima all'ordine del giorno al fine di adottare misure, normative ed economiche, necessarie a salvaguardare il sistema radiotelevisivo locale, ovvero:
1) chiedere ad Agcom di accelerare la regolamentazione del c.d. Lcn (Logical channel number);
2) insistere affinch� vengano ripristinate le provvidenze all'editoria, recentemente tagliate dal Governo;
3) rivedere, incrementandolo sino ad almeno 150 milioni di euro anno per i prossimi 3 anni, lo stanziamento per i contributi ministeriali alle tv locali previsti dalla legge 448/1998 in linea con gli emendamenti gi� in Parlamento;
4) stipulare un idoneo accordo quadro con il Ministero dello sviluppo economico - dipartimento delle comunicazioni che regolamenti l'attivit� svolta sul territorio dal Corecom per la redazione delle graduatorie di cui al d.m 292/2004 e successive modifiche;
5) fare in modo che il piano delle frequenze tenga conto delle singole specificit� territoriali, garantendo a ciascuna emittente di mantenere e valorizzare l'avviamento e il posizionamento consolidato negli anni;
6) prevedere, nell'ambito della legge 448/1998, uno stanziamento straordinario per le emittenti locali abruzzesi duramente colpite dal devastante terremoto del 2009".
Il presidente Introna ha confermato l'impegno di portare le proposte di sintesi al Coordinamento delle Assemblee legislative. "non una voce locale deve essere spenta", ha sostenuto, in conclusione, riprendendo le fila di un confronto articolato nel corso della giornata barese.
Nel pomeriggio, il "malessere" dell'emittenza locale � stato rappresentato dai rappresentanti della Frt, dall'ing. Luca Montrone per l'Alpi, da Fabrizio Berrini per Aeranticorallo.
Una "provocazione" ad unire le forze delle sigle � venuta dall'avv. Fabrizio Lombardo Piola, presidente dell'associazione editori radiotelevisivi pugliesi. Il segretario nazionale della FNSI, sindacato dei giornalisti, Franco Siddi, ha richiamato tra l'altro al rispetto delle regole e dei contratti per il personale del settore radiotelevisivo, un settore che, come ha ricordato il vicesegretario dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, Enrico Paissan, non gode di ammortizzatori sociali, riconosciuti dalla legge sull'editoria solo alla carta stampata. Da Bari, l'appello alle istituzioni ed al governo non poteva essere pi� chiaro: il mondo dell'etere soffre e non pu� soccombere sotto i monopoli, sarebbe una ferita inaccettabile per la democrazia e la societ�.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Disabato: "Difendiamo le tv locali" (28/06/2010)
Una nota del capogruppo consiliare de "La Puglia per Vendola", Angelo Disabato. "La Puglia per Vendola ritiene indispensabile, in previsione del passaggio al digitale terrestre nel primo semestre 2011, difendere l'emittenza televisiva territoriale.
In questo si ritiene in sintonia con la posizione del presidente della Regione, Nichi Vendola, e del presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, manifestate oggi al convegno regionale Il digitale e le tv locali.
Riteniamo che in gioco non ci sia soltanto il patrimonio di competenze del personale dell'emittenza locale sia in ambito giornalistico che tecnico e amministrativo, ma l'importanza per le comunit� di ricevere un'informazione e una comunicazione realmente rappresentative dei territori.
Ci�, riteniamo, non � sufficientemente garantito dai grandi network nazionali. Una transizione al digitale che non consideri le prospettive delle tv locali mette quindi a rischio il valore di sistema dell'emittenza locale, penalizzando il pluralismo.
Nei prossimi mesi, La Puglia per Vendola si propone di seguire con attenzione questa problematica, affinch� vengano adeguatamente considerate quelle risorse intangibili che rendono importanti le tv locali".
da Teleradioerre
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