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Foggia, rating scende a livello della Grecia – Sui conti l’agenzia Fitch declassa il Comune: è «BBB-» – Ma dal Consiglio arriverà il «no» all’avvio del dissesto

Pubblicato: giovedì, 9 settembre 2010 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Sindaco Mongelli no al Dissesto Foggia  «Non alzerò bandiera bianca. Non sono disponibile a dichiarare il dissesto. La città mi ha affidato un mandato: la strada è quella del risanamento». E’ dal 27 febbraio scorso che il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ripete con forza che non lascerà il capoluogo dauno nelle mani di un commissario.

Foggia non sarà come Taranto. E oggi questa stessa posizione Mongelli la ribadirà in Consiglio comunale. L’assemblea si confronterà sulle due opzioni: il risanamento e la dichiarazione di dissesto.

Una seduta tutta politica, voluta dall’opposizione di centrodestra. L’amministrazione presenterà i punti dell’ulteriore manovra correttiva al bilancio, per rispondere al pronunciamento di luglio della Corte dei Conti.

 Non siamo ai livelli di Taranto Mongelli Foggia  E alla vigilia del dibattito, al quale la città non è estranea dal momento che se ne parla e discute a tutti i livelli, l’ennesima doccia fredda. Fitch Ratings ha abbassato il rating di lungo termine del Comune di Foggia a «BBB-» da «BBB+» (praticamente a un solo gradino superiore a quello della Grecia) ed il rating di breve termine a «F3» da «F2».

 

I conti del Comune non hanno superato l’esame dell’agenzia di rating che ha declassato l’ente. Secondo la società che misura la capacità del Comune di far fronte al proprio indebitamento, «le prospettive a medio e lungo termine sono sempre più negative».

Per l’agenzia, quindi, Foggia si avvicina alla soglia della novembre 2008. Le casse comunali sono in profondo rosso. L’ente è esposto per 128 milioni di euro per mutui, il deficit di bilancio al 2010 è pari a 60 milioni di euro.

I debiti fuori bilancio certificati ammontano a 15 milioni. C’è poi un altro elemento, quello che la Corte dei Conti ha evidenziato come punto di maggiore criticità e che richiede interventi strutturali: il ricorso per notevoli entità all’anticipazione di cassa.

 In questo momento il Comune è a meno 35 milioni di euro. Lo stesso ente inoltre è esposto ad azioni esecutive da parte dei molti creditori: pignoramenti, decreti ingiuntivi, precetti.

Da aprile a giugno, sia attraverso la prima manovra di tagli alla spesa, l’amministrazione ha già sgravato il bilancio da 10 milioni di euro di debiti.

Questa mattina il sindaco presenterà un ulteriore taglio alla spesa di 8 milioni di euro. Materialmente il taglio si concretizzerà al momento di approvare il conto consuntivo, il primo della giunta Mongelli, che si chiude con ulteriore disavanzo di 10 milioni.

Due milioni saranno quindi sottratti alla spesa corrente del bilancio 2010 che a giugno era stato già tagliato di 12 milioni. I restanti 8 milioni falcidieranno i capitoli di spesa del 2011.

Le ricadute si avranno soprattutto sul costo dei servizi dati in esterno: cooperative della manutenzione del verde, la vigilanza degli immobili, i fitti e anche un capitolo particolarmente oneroso per l’ente: quello delle bollette per consumi d’acqua.

Negli ultimi 4 anni il Comune ha speso 9 milioni di euro pagando non solo le bollette dei propri immobili, ma anche garantendo l’erogazione a strutture convenzionate, date in gestione.

Senza contare container, sfrattati e indigenti. E mentre il Consiglio comunale discuterà dei destini della città, i vertici di Amgas voleranno a Milano per un incontro con la società energetica Edison.

In ballo c’è il destino della società municipale del gas, indebitata fino all’osso. Una giornata cruciale: per chiudere la gara vinta dalla veneta Asco Blu che acquisirà l’80% per cento di Amgas blu. Edison, che vanta un credito di 14 milioni di euro, dovrà d’intesa col Tribunale accettare la ristrutturazione del debito.

E anche lo stadio Zaccheria in queste ore entra a far parte della partita del risanamento finanziario. Ieri sera la giunta Mongelli ha approvato una proposta di delibera per cedere in convenzione alla società Foggia del patron Pasquale Casillo l’impianto sportivo per i prossimi 15 anni.

 Il Comune non spenderà 1 milione 351 mila euro per riportare lo stadio alla capienza di 17 mila posti. Il costo, come la manutenzione ordinaria e straordinaria, saranno a carico della società rossonera.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno

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