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Manfredonia – “Missione compiuta” per la liberazione di tre tartarughe marine

Pubblicato: giovedì, 11 novembre 2010 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

RESTITUIRE al proprio habitat animali selvatici dona sempre una grande emozione della natura, se poi a liberarli sono coloro che li hanno rinvenuti in difficili situazioni, l’emozione si amplifica RESTITUIRE al proprio habitat animali selvatici dona sempre una grande emozione della natura, se poi a liberarli sono coloro che li hanno rinvenuti in difficili situazioni, l’emozione si amplifica.
Questo è quanto accaduto ieri nelle acque di Manfredonia: sono tornate in libertà tre tartarughe marine, appartenenti alla specie caretta caretta (la più diffusa nei nostri mari).

Gli esemplari, ritrovati da pescatori sipontini impegnati nella pesca a strascico sono stati affidati al Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta, dove sono stati sottoposti agli esami clinici di rito.
Alla manifestazione, organizzata dalla Lega Navale Italiana sezione di Manfredonia, dall’Associazione Centro Cultura del Mare di Manfredonia e dai volontari del Centro di Recupero Tartarughe Marine Wwf Molfetta, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Manfredonia, hanno preso parte Lorenzo Di Candia e Giovanni Simone, rispettivamente presidente e responsabile della cultura e propaganda marinara della Lega Navale Italiana – sezione di Manfredonia, Pasquale Salvemini, responsabile del Centro di Recupero e gli armatori che avevano recuperato le tre tartarughe.

Nonostante il cielo plumbeo, hanno assistito all’evento gli alunni delle classi 2C e 3° della scuola secondaria di primo grado “Mozzillo Iaccarino”, accompagnati dal dirigente scolastico Raffaella Gramigna e dagli insegnanti Michele La Torre, Patrizia Granatiero e Elena Renzulli, che dopo aver appreso da volontari e veterinari del Centro Recupero alcune informazioni sulle caratteristiche della specie e sulla biologia delle tartarughe marine, hanno salutato la partenza della motovedetta, impegnata in questa insolita “missione”.

Giunti al largo, i tre esemplari sono tornati a nuotare in mare aperto, scomparendo velocemente tra i flutti, con grande soddisfazione di quanti si sono impegnati in prima persona per la loro salvaguardia.
I volontari del Centro di Recupero hanno trovato una sorpresa ad attenderli al loro rientro in porto: un’altra tartaruga appena recuperata da alcuni pescatori, alla quale prestare le consuete cure.
da Stato Quotidiano

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