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Puglia punta su bioenergie,Foggia hub ricerca

Pubblicato : venerdì, 20 febbraio 2015

La Puglia punta sulle bioenergie e sull’Università di Foggia come hub dell’innovazione sostenibile per le Pmi del territorio. A adrianaagrimi_foggiawebfare da rampa di lancio del grande potenziale di ricerca il progetto europeo Star AgroEnergy, capitanato dall’Università di Foggia, che ha segnato la fase conclusiva con una conferenza a Bruxelles, nella sede della Regione Puglia. Ci aspettiamo che i risultati del progetto possano essere trasferiti al sistema delle Pmi – spiega Adriana Agrimi, a capo del dipartimento per la ricerca industriale della Regione Puglia.

 

da StatoQuotidiano

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La Misericordia di Orta Nova torna in piazza con I Cioccolatini della Ricerca – AIRC.

Pubblicato : mercoledì, 5 novembre 2014

Sabato 8 Novembre nelle piazze di Orta Nova e Ordona potrai sostenere il lavoro dei ricercatori acquistando una scatola di cioccolatini.
Vieni anche tu. Un semplice e dolce gesto può aiutare la Ricerca a mettere il cancro all'angolo.

Ti aspettiamo.

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ROMA – Rapinavano banche ‘in giacca e cravatta’, 2 arresti, anche foggiano

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

 I Carabinieri del Nucleo investigativo di Grosseto, congiuntamente ai militari della compagnia di Massa Marittima in collaborazione con l’Arma di Viterbo, hanno arrestato due uomini a Roma accusati di aver rapinato la filiale Monte dei Paschi di Sticciano Scalo.

Un colpo da 40mila euro seguito da un’altra rapina a Bassano Romano: “nella filiale della Cassa di Risparmio della provincia di Viterbo i rapinatori avevano portato via 188 mila euro”. Da raccolta dati, in entrambe le occasioni i rapinatori avrebbero agito con “giacca e cravatta”. Le indagini sono andate avanti fino a stamani con l’esecuzione di 2 provvedimenti di custodia cautelare a carico di un 47enne originario di Foggia e di un 54enne di Palermo. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Grosseto Marco Belisari.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Da Caravella a De Santis, il Teatro Cinema Cicolella pronto a fare il pieno di risate!

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Il Teatro Cinema Cicolella fa il pieno di risate. I comici di Made in Sud, Zelig, Colorado e Mudù, infatti, faranno tappa a Foggia e si daranno appuntamento sul palco del cinema di viale XXIV Maggio. Da Santino Caravella (che sta messo male male) a Paolo Caiazzo (a capa mia non è bon); da Nello Iorio (nonno moderno, tutti trocati) agli Arteteca (hanno spaccato sto shatush) e Ciro Giustiniani. L’inizio del nuovo anno sarà invece bagnato dal re di Mudù, Uccio De Santis.

Tutto questo è la rassegna “I love cabaret’, cinque appuntamenti con il buonumore promossi dal ‘Teatro e Sorriso’. Si parte il prossimo 20 novembre con Santino Caravella e si continua il 4 dicembre con Paolo Caiazzo. Il 18 dicembre è la volta di Nello Iorio ed il 26 appuntamento con Arteteca & Ciro Giustiniani. Il primo gennaio 2015, invece, la rassegna chiude con Uccio De Santis. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 22 (ingresso ore 21.15). A presentarli il comico foggiano Michele Norillo.

da Foggiatoday

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PESCARA – Scippa uomo al mercato di Pescara: passanti la bloccano, arrestata foggiana

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Si tratta di una pregiudicata di 59 anni. L'episodio è accaduto al mercato di via Pepe

Il mercato di Pescara

Pregiudicata, 59 anni, foggiana. E’ lei la donna che nella tarda mattinata di ieri, al mercato di via Pepe a Pescara, ha scippato un passante rubandogli il portafogli e tentando di strappargli anche il borsello, approfittando della confusione.

Le urla dell’uomo hanno attirato l’attenzione dei presenti, che hanno inseguito la ladra, bloccandola e immobilizzandola in attesa dell’arrivo della polizia. Accusata di furto aggravato, è stata processata per direttissima questa mattina. Ora à agli arresti domiciliari.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Università di Foggia e gruppo Casillo insieme per sperimentare un glutine adatto ai celiaci

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Nuove speranze per i celiaci, un vero e proprio esercito in Europa, tra quelli diagnosticati come tali, 5 milioni, e quelli intolleranti, quasi 50 milioni. L'università di Foggia ha messo a punto, nei suoi laboratori, una tecnologia che consente di detossificare le proteine del glutine senza rimuoverlo dal grano, ottenendo farine adatte alla preparazione di prodotti da forno e pasta derivati dal frumento.

La scoperta è protetta da brevetto internazionale con copertura mondiale di proprietà dell'università di Foggia, pubblicato ad aprile 2014, e si deve ad un gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze Agrarie dell'ateneo dauno che ci lavoravano in gran segreto da 5 anni.

Dopo i primi risultati poi oggetto del brevetto, l'ateneo ha chiesto ai privati di intervenire con risorse proprie per finanziare le ulteriori fasi di sperimentazione di questo glutine che hanno chiamato amichevole, “gluten friendly”. Il patner industriale- selezionato dall'università tra 30 aziende del settore – è il gruppo Casillo di Corato, leader mondiale nell'acquisto, trasformazione e commercializzazione del grano, che ha investito nel progetto risorse per 800mila euro.

Con questi fondi l'università di Foggia completerà le fasi sperimentali da condurre in laboratorio ed avvierà, tra pochi giorni, i test che ultimeranno il quadro delle informazioni scientifiche in possesso della equipe di esperti guidata da Carmela Lamacchia, del dipartimento di Scienze Agrarie, ed eseguiti nella Reading University, in Gran Bretagna.

Si tratta di una serie di test (in vitro e successivamente in vivo, ovvero testando la reazione su esseri umani) per completare la fase sperimentale nel giro di qualche mese e consentire l'eventuale applicazione industriale del processo di detossificazione, test da condurre in Inghilterra perché «credo-dice Lamacchia- sia il posto scientificamente più adatto e ambientalmente più opportuno».

Le risorse destinate al programma di ricerca – che ha introdotto un metodo rivoluzionario che non utilizza enzimi microbici né modifica sapore e fragranza degli alimenti – fanno parte di un piano di valorizzazione tra università e gruppo Casillo che prevede la creazione di uno spin-off accademico, chiamato “New Gluten Word”, che avrà il compito di completare lo sviluppo e licenziare la tecnologia a livello mondiale assicurando la massima diffusione del processo di detossificazione.

«Teniamo particolarmente alla valorizzazione del brevetto da parte di Casillo Group – spiega il rettore dell'Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci – anche per gli sviluppi che potrebbero seguire, visto che il nostro dipartimento di Scienze agrarie è uno dei più attivi tra quelli presenti nelle università del Sud.

Al di là del contributo elargito dalla Casillo, che pure va ascritto come una nota di grande merito in un Paese in cui la ricerca fa fatica a imporre la propria mission, lo sviluppo del Gluten Friendly deve continuare ad essere una speranza soprattutto per i celiaci che non conoscono il vero sapore del pane e della pasta».

Terminata la sperimentazione, il gruppo Casillo verificherà l'applicabilità industriale della scoperta a un impianto altrettanto sperimentale per poi passare alla produzione vera e propria, su larga scala, di sfarinati destinati alla pastificazione. «Questo investimento – commenta il presidente e ad di Casillo Group, Pasquale Casillo –è una dimostrazione di sensibilità culturale e industriale che viene da lontano, poiché da generazioni quello del grano è il mondo della mia famiglia.

Per questo abbiamo accettato la scommessa facendoci coinvolgere in questa ricerca che, nel suo genere e nella sua ottica completamente rivoluzionaria, è unica». Verificata la applicabilità industriale la produzione delle farine potrebbe essere concentrata proprio a Foggia, polo cerealicolo di importanza mondiale.

Vincenzo Rutigliano da Il Sole 24 Ore

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FOGGIA – Commemorazione G.Panunzio, Bindi a Foggia

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Commissione antimafia a Foggia (ph: V.MAIZZI)

GIOVEDI’ 6 novembre alle ore 9,30, presso piazzaPanunzio di Corso Roma a Foggia, nel 22esimo anniversario della sua uccisione sarà ricordato Giovanni Panunzio, costruttore foggiano che si oppose al racket. L’iniziativa è promossa dalla FAI nell’ambito delle iniziative del Pon Sicurezza, insieme all’associazione antiracket di Foggia intitolata all’imprenditore.

Con la sua denuncia Giovanni Panunzio aveva fatto arrestare 14 presunti mafiosi. Fu ucciso in un agguato, alle 22.40 in via Napoli ed era a bordo della sua “Y 10″ quando gli assassini gli spararono quattro colpi di pistola. La giornata in memoria di Panunzio proseguirà alle ore 10,30 presso la Sala Conferenze della Prefettura di Foggia. Interverranno Cristina Cucci, presidente dell’associazione antiracket di Foggia, il Prefetto di Foggia Maria Luisa Latella, il Prefetto Santi Giuffrè commissario straordinario antiracket.

Le conclusioni saranno affidate a Rosy Bindi presidente della commissione parlamentare antimafia. Per Cucci, presidente dell’associazione antiracket di Foggia «ricordare Panunzio è un tributo al suo coraggio».

«Ci abbiamo impiegato 22 anni per metterci insieme e dire no in maniera manifesta e corale alle richieste estorsive, ora- continua Cucci- la nostra tabella di marcia non può ora avere tentennamenti ed il ritmo deve essere incalzante, è per questa ragione che la commemorazione di Giovanni Panunzio sarà per noi, ad un mese dalla presentazione della nostra associazione, una ulteriore occasione per comunicare le nostre iniziative e sensibilizzare altri colleghi a denunciare e a scegliere di stare dalla nostra parte»

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Morì a soli 17 anni l’ospedale di Foggia paga il risarcimento

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

 Gli ospedali riuniti risarciscono i danni (e si tratta di una somma ingente, anche se al momento top secret) ai familiari del diciassettenne foggiano morto in ospedale per una presunta tardiva diagnosi di rottura della milza, dopo essere rimasto ferito in un incidente stradale, e la parte civile esce dal processo.

E’ la novità del processo di secondo grado, in corso di svolgimento davanti ai giudici della seconda sezione della corte d’appello di Bari, a Nicola Michele Caizzi, 62 anni, foggiano, all’epoca dei fatti – febbraio 2007 – medico del pronto soccorso, ora in pensione.

Fu condannato in primo grado, con sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Foggia del 14 marzo del 2012, ad un anno (pena sospesa) per omicidio colposo per la morte di Giuseppe Mendolicchio, foggiano di 17 anni, ricoverato in pronto soccorso poco dopo le ore 20 del 16 febbraio del 2007 e edeceduto qualche ora dopo, la notte del 17 febbraio, nel reparto dov’era stato trasferito.

Sentenza a gennaio – Caizzi si dice innocente; il difensore, l’avvocato Michele Curtotti, sostiene che anche la perizia disposta dai giudici di secondo grado per far luce sulle cause del decesso del ragazzo ha accertato che il medico di servizio in pronto soccorso al momento del ricovero del diciassettenne, svolse tutti gli accertamenti possibili e necessari: dai dati in possesso di Caizzi in quel momento, quindi, nulla faceva pensare alla rottura della milza.

L’udienza è stata aggiornata a fine gennaio quando dovrebbero esserci requisitoria del sostituto procuratore generale, arringa difensiva e sentenza che si vedrà se confermerà il verdetto di primo grado o lo ribalterà assolvendo il medico.

Esce la parte civile – La novità dell’ultima udienza è la decisione degli ospedali riuniti – citati dalla famiglia come responsabili civili – di risarcire il danno, il che significa che la parte civile (che ha avuto un ruolo decisivo nell’inchiesta ottenendo la riapertura delle indagini dopo un’iniziale richiesta di archiviazione delle accuse da parte della Procura) esce dal processo.

«Siamo soddisfatti del risarcimento ottenuto dal responsabile civile, una cifra che non intendo rivelare: è una somma sicuramente ingente, ma non va mai dimenticato che parliamo della morte di un ragazzo di 17 anni che poteva e doveva essere salvato» rimarca l’avv. Michele Sodrio, che rappresenta gli interessi della famiglia Mendolicchio: «resta il dramma dei genitori, del fratello e dei parenti del povero Giuseppe che morì perchè non ci si rese conto per tempo che nell’incidente stradale aveva riportato la rottura della milza».

La maxi-provvisionale – Al termine del processo di primo grado, il giudice foggiano nel condannare Caizzi ordinò anche agli ospedali riuniti di pagare una provvisionale (ossia un anticipo del risarcimento) di mezzo milione di euro ai familiari del ragazzo.

Ci fu una transazione tra parte civile e ospedali riuniti, dopo che l’avv. Sodrio chiese il pignoramento dei conti correnti degli ospedali lamentando il ritardo nel versamento di quanto disposto dal giudici di primo grado: poi furono versati 250mila euro come provvisionale.

Tre minorenni in auto – Giuseppe Mendolicchio rimase ferito in un incidente stradale avvenuto il pomeriggio del 16 febbraio di 7 anni: tre minorenni fecero un giro con l’auto presa all’insaputa di un loro familiare, la macchina uscì di strada su via del Mare e Giuseppe Mendolicchio (non era lui il conducente) rimase ferito e fu portato in ospedale.

L’accusa sostiene che il ragazzo rimase in pronto soccorso 4 ore prima d’essere trasferito nel reparto dove morì poco dopo; e in quelle quattro ore di degenza il dottor Caizzi non si rese conto tempestivamente della rottura della milza: se quella diagnosi fosse stata tempestiva, il ragazzo poteva essere operato e salvato.

«Il medico è innocente» – L’avvocato Curtotti, che nel processo d’appello ha chiesto e ottenuto dai giudici la riapertura dell’istruttoria dibattimenale e una perizia medica (esistevano quelle di Procura e difesa che si erano affidati a consulenti, ma non c’era mai stata una perizia disposta dai giudici), chiederà l’assoluzione di Caizzi. Anche alla luce di quanto sostenuto dai periti nominati dai giudici d’appello, la difesa ribadisce che non ci fu alcuna negligenza nell’operato del medico del pronto soccorso.

Peraltro già il medico legale consulente del pm che eseguì l’autopsia – ricorda la difesa – escluse responsabilità di chi visitò per primo il ragazzo perchè in quella fase non c’era evidenza della rottura della milza, tant’è che sulla scorta di quella consulenza il pm inizialmente chiese l’archiviazione delle accuse a carico di Caizzi.

«E’ inoltre pacifico dalle testimonianze raccolte in primo grado» aggiunge l’avv. Curtotti «che all’epoca dei fatti i medici del pronto soccorso non potevano disporre esami strumentali quali ecografia e tac che avrebbero evidenziato la supposta lesione alla milza, ma potevano soltanto mandare il paziente in un reparto, cui spettava poi disporre questi esami: ed è ciò che fece Caizzi non appena sospettò di una emorragia interna». Adesso anche il pronto soccorso può disporre questi esami strumentali.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Vigilanti in odor di mafia al Poligrafico di Foggia

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

 Alla portineria del Poligrafico di Foggia, dove stampano le targhe delle auto e le ricevute del Lotto, può capitare di essere fermati da una guardia giurata che nel 2007 sfuggì d’un soffio ad un agguato mafioso. 

È un dipendente della Metropol, la più grande società di vigilanza privata della provincia, 200 dipendenti e oltre 1.000 contratti attivi: a chi chiama il loro centralino, potrebbe rispondere una signora che è moglie e figlia di due esponenti di spicco della Società foggiana. Per tre volte, negli ultimi due anni, la Prefettura ha provato a sospendere la licenza della Metropol, cui a marzo ha anche ritirato il certificato antimafia. Le prime due volte gli è andata male.

Ma quello che è accaduto stavolta, nelle aule della giustizia amministrativa, ha davvero del paradossale. Questa è la storia di quanto sta accadendo a Foggia, dove – nel sostanziale disinteresse delle istituzioni locali – una società privata sospettata di gravi infiltrazioni mafiose ha il compito di sorvegliare non solo il Poligrafico, ma anche gli Ospedali Riuniti e persino il Tribunale.

Compresi gli stessi uffici della Procura che, a febbraio del 2014, hanno chiesto e ottenuto l’arresto di due guardie giurate della Metropol e di un ex ispettore di polizia: secondo l’accusa, vendevano posti da guardia giurata a 12mila euro l’uno, peraltro a gente contigua ai clan. A far scattare l’indagine, va detto, è stata una denuncia del titolare della Metropol, Leonardo Rizzi.

Ma il gip del Tribunale di Foggia, Michela Valente, non ha mancato di rilevare che l’ex ispettore, Michele Laccetti, «in virtù delle sue conoscenze, riusciva a far ottenere nuovi incarichi ai germani Rizzi, cui però chiedeva in cambio l’assunzione di specifiche persone».

E fa l’esempio di quanto avvenuto per l’aeroporto Gino Lisa: Laccetti «riferiva di mantenere stretti rapporti con l'avv. Pucillo (titolare dell'Alidaunia) e di essere in grado di fare da tramite per fare acquisire loro (cioè alla Metropol, ndr) il servizio di portierato presso l'aeroporto Gino Lisa. Seguiva un incontro con l'avv. Pucillo cui i Rizzi erano presentati dal Laccetti come suoi parenti e, a seguito di formale offerta, la Metropol otteneva l'indicato servizio».

Lo stesso giorno degli arresti, la Prefettura ha revocato alla Metropol l’autorizzazione all’esercizio della vigilanza privata, e all’inizio di marzo anche il certificato antimafia: ha rilevato che sei dipendenti (poi licenziati) hanno «legami familiari e rapporti di frequentazione con famosi sodalizi criminali presenti nel Foggiano».

Uno, la guardia giurata Gianluca Caione, nel 2007 è rimasto ferito nell’agguato teso da due motociclisti al cognato Pasquale Moretti, pregiudicato, figlio del boss ergastolano Rocco Moretti. Un’altra, Caterina Antoniello, è moglie e figlia di due noti pregiudicati, ed è stata messa al centralino perché – secondo la Prefettura – così si evitano i controlli antimafia.

Tutti sono poi stati licenziati, ma le due centraliniste sono state reintegrate dal giudice del lavoro. La Prefettura ha poi rilevato che l’azienda ha «richiesto il rilascio del porto d’arma e del titolo di guardia giurata in favore di altre persone con frequentazioni riferibili ai pregiudicati della criminalità organizzata locale»: uno ha addirittura presentato documenti contraffatti.

A fronte di questo quadro, il Poligrafico ha rescisso il contratto con la Metropol (i cui dipendenti sono da mesi senza stipendio). La vicenda è finita davanti al Tar di Bari, dove l’istituto di vigilanza ha impugnato anche la revoca dell’autorizzazione prefettizia. Venerdì 10 i giudici amministrativi hanno deciso, respingendo entrambi i ricorsi.

La sentenza è stata depositata a metà mattinata. Meno di 24 ore dopo, cioè di sabato, un decreto monocratico del Consiglio di Stato ha sospeso entrambe le sentenze. Una decisione rapidissima, se si pensa che in meno di 24 ore i legali della Metropol hanno scritto due appelli di 113 pagine, li hanno notificati, ne hanno preparato 7 copie, hanno predisposto i fascicoli di parte (tre copie) con alcune centinaia di pagine di documenti cartacei e le due copie in formato digitale, hanno iscritto ciascun ricorso a ruolo, hanno presentato istanza di fissazione, quindi hanno portato tutto a Roma entro mezzogiorno dove – di sabato – hanno trovato un magistrato che si è letto tutte le carte ed ha concesso la sospensiva, rinviando la discussione a dopodomani. Non è la prima volta che accade.

L’11 luglio, il Tar di Bari ha respinto il ricorso di un altro istituto di vigilanza, la Sever Security, cui la Prefettura di Foggia aveva sospeso la licenza per due mesi per via di irregolarità nel versamento dei contributi. L’ordinanza è uscita di venerdì. La mattina dopo, lo stesso magistrato del Consiglio di Stato l’ha sospesa. C’è un giudice a Roma, anche nel weekend.

Massimiliano Scagliarini da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Al Teatro del Fuoco nasce un Quadrifoglio: Buccirosso, Barbareschi, Ghini e tanto altro

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Neanche il tempo di festeggiare il tutto esaurito della rassegna “Foggia a Teatro”, iniziata il 13 ottobre scorso con uno show di Marisa Laurito, che il Teatro del Fuoco di Foggia si prepara già ad ospitare una nuova proposta artistica denominata “Quadrifoglio”.

Sono quattro, infatti, gli spettacoli tra musica e teatro inseriti in un cartellone che prevede un appuntamento al mese da gennaio ad aprile, con la presenza di artisti e compagnie di rilievo nazionale: Carlo Buccirosso con la commedia “Una famiglia quasi perfetta” scritta e diretta da egli stesso; Massimo Ghini ed Elena Santarelli in “

Quando la moglie è in vacanza” per la regia di Alessandro D’Alatri e le musiche originali di Renato Zero; Luca Barbareschi in “Cercando segnali d’amore nell’universo” per la regia di Chiara Noschese; Musical Ensemble con “Una festa di canzoni dal Vesuvio al Cupolone”, ideato e diretto da Leonardo Ippolito.

Sarà proprio questo appuntamento ad aprire la rassegna il prossimo 22 gennaio, seguito da quello dell’attore e regista partenopeo il 24 febbraio, il 20 marzo invece ci sarà l’insolita coppia italiana, mentre a chiudere il 20 aprile sarà Barbareschi che terminerà proprio in Capitanata la sua tournee in cui festeggia i suoi 40 anni di carriera, con la previsione già di una decina di repliche al Teatro Brancaccio di Roma.

“E’ stato talmente tanto il successo e la richiesta che abbiamo riscontrato con la prima rassegna foggiana – hanno spiegato gli organizzatori – che siamo stati quasi costretti ad allestire un nuovo cartellone in cui poter ricambiare il pubblico di Capitanata con l’affetto e il gradimento che ci ha dimostrato.

Con questa nuova iniziativa, naturalmente, contiamo di poter dare la possibilità di accesso a chi non ha fatto in tempo ad abbonarsi in precedenza”. Comunque sia, i detentori del primo carnet avranno un diritto di prelazione da esercitare entro il 30 novembre prossimo. Informazioni e abbonamenti: Via Zuppetta, 28 – Lucera Telefono: 0881-530840 o 333-2523400 o 333-7022800 [email protected]

/gg/red. da Teleblu

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FOGGIA – Vigilantes sventano furto di pannelli fotovoltaici: ladri in fuga

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Nel mirino dei malviventi – almeno due persone – i pannelli presenti sulla strada, materiale da razziare per ricavarne l'anima in rame o ferro da rivendere e immettere nel mercato parallelo

Centralina manomessa

Sorpresi e messi in fuga prima che il furto fosse consumato. Nel mirino dei malviventi (almeno due persone, fuggite per l’arrivo di un’autopattuglia dell’istituto di vigilanza “Casalino” di Foggia), alcuni pannelli fotovoltaici presenti sulla strada per Segezia, materiale da razziare per ricavarne l’anima in rame o ferro da rivendere e immettere nel mercato parallelo.

All’arrivo dei vigilantes, i due avevano già tagliato un grosso cavo elettrico, sabotato l’impianto di illuminazione nella parte posteriore del parco fotovoltaico e disattivato l’allarme. Solo l’arrivo – improvviso ed inaspettato – dei vigilantes ha permesso di sventare il furto. Sul posto, anche una pattuglia dei carabinieri che seguirà le indagini del caso. Dalle prime informazioni raccolte, la zona è servita di telecamere.

FOTO | SVENTATO FURTO AL PARCO FOTOVOLTAICO DI BORGO SEGEZIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Foggiatoday

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FOGGIA – Scalfitture su ‘Ritorno a casa’, la statua “da strada” dedicata ai foggiani rimasti o tornati

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Incisioni involontarie o atti vandalici di un gruppo di ragazzini? Questa mattina sopralluogo sul piazzale della Stazione di polizia municipale e guardie ecozoofile FareAmbiente

Il sopralluogo

Quando fu inaugurata (il 18 ottobre) i foggiani si chiesero se quel monumento al viaggiatore avrebbe resistito alle intemperie del tempo o di bande di ragazzini specializzate in atti vandalici. La risposta non si è fatta attendere.

Oggi polizia municipale e guardie ecozoofile FareAmbiente hanno effettuato un sopralluogo sul piazzale della Stazione e constatato cinque scalfitture sulla statua, la più vistosa di tre centimetri sul braccio sinistro. Stando alle testimonianze di alcuni passanti, a provocare le "ferite" contro ‘Ritorno a casa’ – la statua ‘da strada’ del maestro Leonardo Scarinzi donata dal Rotary Club (omaggio a chi è rimasto o è tornato a Foggia) – sarebbero stati alcuni ragazzini. Tra le ipotesi anche quella di piccole incisioni involontarie. Ora non resta che riverniciarla.

FOTO | SCALFITTURE SULLA STATUA DEL VIAGGIATORE, A FOGGIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Foggiatoday

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FOGGIA – Test medicina, Area Nuova: scandaloso errore

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Concorso scuola (©Dpa/ Lapresse)

DAL 28 al 31 ottobre il sistema universitario ha affrontato il difficile appuntamento con il test d’ingresso alle Scuole di specializzazione. Il nuovo metodo di selezione su scala nazionale, annunciato come il trionfo della meritocrazia, ha però fortemente deluso le aspettative: il Cineca – consorzio interuniveristario che da anni si occupa dell’organizzazione dei Test di ingresso – ha invertito i quiz per l’Area Medica del 29 ottobre con quelli dei Servizi Clinici del 31 ottobre.

Quando il Ministero si è reso conto dell’errore era troppo tardi. Si tratta dell’ennesima gaffe organizzativa, che denota una completa leggerezza e negligenza nell’organizzazione di un concorso che deciderà le sorti di quasi 12.000 medici e che costringerà il 50% dei concorrenti all’inattività lavorativa (i posti disponibili sono solo 5000). I giovani medici sono in rivolta, pronti a ricorrere a vie legali contro il Cineca è contro il Ministero pur di non ripetere la prova.

Dura la condanna della Confederazione degli Studenti, che, nella persona del Presidente del Consiglio degli studenti dell’Università Federico II di Napoli, Luca Scognamiglio, studente di Medicina e chirurgia dichiara: “La superficialità mostrata ancora una volta dagli organi statali preposti alla buona riuscita del test è inaccettabile e denota un’assoluta mancanza di rispetto per i sacrifici e l’impegno che i partecipanti al concorso hanno profuso nell’arco del proprio corso di studi”.

Rincara la dose il Consigliere Nazionale Francesco Testa che si dice “preoccupato e spiacevolmente stupito dall’ennesima debacle di questo sistema e per le conseguenze di un imperdonabile errore, che va solo ad aggiungersi a quelli accumulati negli ultimi anni, anche in riferimento ai test di accesso alla Facoltà di Medicina e chirurgia”, assicurando che “si lavorerà in sede ministeriale affinché gli interessi di tutti i partecipanti siano tutelati”.

Fresca di stampa la notizia della decisione del Ministro Giannini di non ripetere il test, ma di neutralizzare le domande invertite. In questo clima tensione e incertezza, l’associazione studentesca Area Nuova non può non pronunciarsi, esprimendo un profondo sdegno per questo fatto che ha dell’incredibile, non solo per l’inaudito è scandaloso errore che è stato commesso, ma anche perché siamo convinti che ai concorrenti quelle domande, seppur invertite, sono suonate come dei quesiti normalissimi per dei nuovi medici.

Ci stiamo, pertanto, impegnando all’organizzazione di un incontro con Francesco Testa, membro del CNSU, organo consultivo del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, con i Direttori dei Dipartimenti, con le associazione studentesche e con gli studenti tutti, al fine di sensibilizzare alla tematica delle scuole di specializzazione. Vi terremo aggiornati augurandoci di darvi notizie più concrete nei prossimi giorni.

(Comunicato stampa, Foggia, 4 novembre 2014 – Area Nuova)

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FOGGIA – 25 anni dalla Caduta del Muro di Berlino: un´esperienza raccontata dal prof. Ligustro

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

In occasione del 25esimo anniversario della Caduta del Muro di Berlino, il prof. Aldo Ligustro – direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia – racconterà la sua personale esperienza vissuta in territorio tedesco durante una serata del Rotary Club Umberto Giordano che si terrà giovedì 6 novembre presso il circolo tennis Club di Foggia.

Sarà un vero e proprio viaggio nel tempo – e nelle coscienze degli uomini raccontato da chi ci è stato: Ligustro ripercorrerà le tappe significative della propria esperienza umana e intellettuale da italiano trapiantato – per 15 anni, per cui molto più che un transito bensì una parentesi personale lunga e articolata – a Berlino. Dalla città più divisa al mondo alla città a cui tutti guardano come la Capitale della sperimentazione, dell'invenzione, dell'arte e del pensiero del Terzo millennio.

Cos'è successo in questi 25 anni? Dal 9 novembre 1989 al 9 novembre 2014, quando sarà trascorso un quarto di secolo dall'ormai famoso assalto al Muro di Berlino e al suo abbattimento. Il professor Ligustro traccerà aneddoti, episodi ricchi di chiavi di lettura su come mai la Germania – che sembrava sull'orlo del fallimento proprio alla vigilia della riunificazione – era invece destinata a diventare una delle economie più solide e produttive del pianeta.

L’incontro sarà l’occasione per recuperare momenti storici significativi per un Paese e anche – come spiega Aldo Ligustro – “il tentativo intellettuale di capire, e quindi far capire a chi verrà ad ascoltarmi, che un Paese che possiede tenacia e spirito di sacrificio può certamente risollevarsi.

Un modo per capire, anche alla luce di quello che sta succedendo oggi, perché cresce questo sentimento antigermanico e perché sia sbagliato prendersela con gli altri senza minimamente accennare un atteggiamento critico verso sé stessi”. Esiste naturalmente ancora una Berlino che custodisce quelle ferite e quei tormenti. Ed è la Berlino che dopodomani racconterà il prof. Ligustro all'appuntamento del Rotary Club Umberto Giordano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Teleradioerre

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FOGGIA – Piazza Mercato, gli ambulanti premono per il ritorno delle bancarelle di un tempo

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Sui social network infuria il dibattito: Landella non ceda

Il concerto inaugurale

Bancarelle si, bancarelle no. A tre giorni dall’inaugurazione di piazza Mercato restituita alla città così come era un tempo, aumenta la pressione degli ambulanti di ortofrutta sul sindaco Franco Landella affinché ricollochi in quell’area il mercato.

Nel corso dell’inaugurazione lungo i muri dei palazzi che chiudono la storica piazza cittadina erano stati affissi alcuni manifestini con i quali gli ambulanti chiedevano di poter tornare ad operare nel nuovo spazio. Al momento non c’è stata alcuna decisione da parte dell’amministrazione, ma la tentazione di accontentare i commercianti ambulanti sarebbe forte.

LA VICENDA — Quando l’amministrazione guidata da Paolo Agostinacchio, alla fine degli anni’90, decise di ristrutturare con i fondi Urban piazza Mercato con il progetto dell’architetto Pagliara e la costruzione della struttura in ferro, gli ambulanti furono trasferiti in via Manzoni dove era stata realizzata la nuova area semi coperta, tutt’ora funzionante.

Ma per mesi le proteste infiammarono il centro storico. A pagarne le conseguenze furono soprattutto le attività commerciali, i negozi che si affacciavano su piazza Mercato che chiusero un po’ alla volta. Ma a distanza di quasi dieci anni sono in molti a sperare che il sindaco Landella non ceda alle pressioni.

IL FRONTE DEI CONTRARI — La precedente amministrazione comunale contestualmente all’accordo sottoscritto con la Fondazione Banca del Monte per la ristrutturazione di Piazza Mercato, aveva predisposto un bando per erogare contributi a quegli artigiani che avrebbero riaperto botteghe, piccoli negozi lungo il perimetro della piazza nei locali rimasti vuoti per anni.

Bando concordato con le organizzazioni del commercio. L’obiettivo restituire vitalità a questo angolo del centro storico, evitando che piazza Mercato resti in balia dei vandali. Dunque negozi, non bancarelle del mercato. In rete, sui social network, il dibattito è in corso: nella maggior parte dei casi si spera che Landella non sacrifichi piazza Mercato e ne faccia invece un luogo di appuntamenti culturali e legati alle tradizioni cittadine.

Tra le prime idee lanciate quella di collocare a Piazza Mercato un mercatino di natale per la vendita di decorazioni e presepi. O anche una mostra di presepi.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Raccolta olio, anche a Foggia arriva la differenziata “in forma privata”

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

 Promossa da meetup vicini ai 5 stelle Sarà attivata anche a Foggia la raccolta di olio alimentare usato.

"Nella nostra città – spiegano in una nota Franco Cuttano e Nino D'andrea – i cittadini potranno favorire il riciclo dell'olio alimentare usato, e questo non per il tramite del Comune di Foggia o dell'AMIU, enti istituzionalmente preposti e gravemente inadempienti, ma grazie all'impegno del Meetup Cinque Stelle Foggia e del Gruppo Risveglio Civile a Cinque Stelle”. LEGGI: Rifiuti e differenziata, l'assessore Morese si appella ai cittadini

IL GAZEBO. I due gruppi hanno infatti contattato un'azienda privata foggiana specializzata nello smaltimento e recupero di varie tipologie di rifiuti, che si è detta subito disponibile a ritirare l'olio usato per avviarlo al riciclo. Olio che gli attivisti e i simpatizzanti del Movimento (ma ovviamente aperta a tutti i cittadini) raccoglieranno giorno per giorno nelle loro cucine e conferiranno, una volta ogni mese a partire dal prossimo 22 novembre, presso il gazebo che sarà allestito nell'isola pedonale.

L'IMPORTANZA. L'olio usato (cottura, di conserva, ecc…) è estremamente inquinante. I depuratori non sono in grado di eliminare totalmente le particelle di olio presenti nell'acqua e così questo rifiuto rischia di giungere direttamente nei canali di scarico e nel mare, provocando ingenti danni ambientali ed economici.

DOPPIO IMPEGNO. Questa iniziativa – evidenziano i promotori – mira da un lato a consentire ai cittadini sensibili di incrementare la loro raccolta differenziata, con conseguente risparmio energetico, riduzione dell'impatto ambientale e dall'altro, soprattutto, a sollecitare il Comune e l'AMIU ad assumersi l'impegno di operare una seria raccolta differenziata, anche dell'olio alimentare usato.

Il Meetup chiede pertanto a tutti i cittadini di conservare in bottiglie, o recipienti adeguati, i residui di olio provenienti da fritture e da sott'oli, e di conferirli presso il contenitore che il Meetup metterà a disposizione il giorno convenuto.

da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – L’aeroporto non diventi un alibi

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Indovinello. Dovete indovinare un luogo.

Di questo luogo nel 1949 dissero Togliatti e De Gasperi che era la vergona d’Italia. Le sue abitazioni furono descritte da Calo Levi come un ambiente paragonabile all’inferno di Dante.

Nel 1950 Adriano Olivetti capisce le potenzialità e ne fa un laboratorio sperimentale a cielo aperto, tanto che nel 1993 diventa il primo sito del mezzogiorno ad essere riconosciuto patrimonio dell’umanità. Nel 2019 questo luogo sarà Capitale Europea della Cultura.

E’ Matera, che ha fatto della sua infernale vergona la sua fortuna. Ma ora, provate a cliccare su Google “come raggiungere Matera” oppure “come arrivare a Matera”. Ecco i risultati. Navetta: servizio di transfer su prenotazione dall'aeroporto di Bari, poi circa un’ora e mezza per arrivare a destinazione Treno: Matera non è ancora collegata alla rete FS. E' servita dalle ferrovie a scartamento ridotto F.A.L. (Ferrovie Appulo Lucane) che la collegano a BARI in tempi che vanno dai 60 ai 90 minuti.

Oppure ci si può servire delle stazioni di Ferrandina Scalo o di Metaponto. Per carità, nonostante la mia naturale attitudine ad andare contro corrente, non mi schiero contro l’aeroporto, anche un bambino capirebbe che una infrastruttura del genere sarebbe altamente strategica. Ma proprio non riesco ad abbassare la testa e a seguire la moda senza prima elaborare con senso critico e costruttivo, come tutti quelli cresciuti in cortile e amanti della filosofia.

Primo. Attenzione che l’aeroporto non diventi un alibi o un modo per nascondere altri e ben più gravi problemi. La prima barriera architettonica del turismo sul Gargano è la scarsa propensione ad investire in qualità e professionalità, la realtà è più nel senso di chiudere al primo di settembre e andare a fare il secondo lavoro, spesso a nero. Il primo problema dell’imprenditoria foggiana, invece, è dover fare i conti con corruzione dilagante e criminalità spavalda e sfacciata. Chiamiamo le cose con il loro nome.

Secondo. Attenzione che con tutta l’attenzione puntata sull’aeroporto non ci sfilino sotto il naso la fermata ferroviaria dell’alta velocità Bari-Napoli. Una tal sconfitta taglierebbe l’intera Daunia da tutto il versante tirrenico della penisola, a vantaggio di Valle D’Itria e Salento. Nelle more della auspicabile vittoria della battaglia per l’Hub foggiano, sarebbe un errore macroscopico tralasciare gli investimenti in cultura, qualità, formazione.

Se un giorno un tedesco atterrerà a Foggia per far visita al Gargano, o ai Monti Dauni o per camminare sulla Via Francigena, ebbene dovrà aver voglia di visitare Foggia, per quello che si può vedere, per quello che si può fare, per i servizi che saprà offrire e la loro qualità. Molti siti turistici e imprenditoriali non sono partiti dall’aeroporto, il traffico aereo li ha premiati in seguito.

da Foggiatoday

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FOGGIA – “Mettimece ‘nzime”: Michele Pellicano torna a teatro e festeggia i 60 anni di carriera

Pubblicato : martedì, 4 novembre 2014

Sul palco con Mancini, Colecchia e Delle Noci

Si intitola Mettimece 'nzime, la nuova sfida di Michele Pellicano, attore, autore e regista di decine di commedie, volto e presenza fissa da decenni nei teatri foggiani (e non solo).

LO SPETTACOLO. Una commedia in tre atti in dialetto foggiano che debutterà al Teatro Regio di Capitanata di Foggia (c/o Chiesa Madonna del Rosario – via Guglielmi, 8a) sabato 8 novembre alle 21.00 e resterà in cartellone fino a fine novembre. Una nuova commedia della quale Pellicano è autore, regista e protagonista e che rientra nel calendario della XIV stagione della Compagnia Enarché.

LA CARRIERA. Da sessanta anni Michele Pellicano calca con successo le tavole dei palcoscenici: un'avventura iniziata da bambino, a soli otto anni, è lui stesso a raccontarlo: il debutto avvenne con una parte in una commedia di Osvaldo Anzivino in quello che una volta era il Cineteatro Ariston di piazzale Vittorio Veneto.

Da allora il teatro ha sempre fatto parte della sua vita: attore, regista e autore di testi teatrali (di suo pugno ha scritto una settantina di commedie). Ad accompagnare la sua vita in teatro, a fare da filo conduttore alla sua esperienza di uomo di teatro è sempre stato il dialetto foggiano.

Il dialetto (e il vernacolo, che ne rappresenta l'origine ancestrale) è un mezzo d'espressione, un modo di essere, dà colore alla vita e rappresenta al meglio le situazioni felici e tristi di ogni percorso umano. Un patrimonio prezioso, che lo stesso Michele Pellicano auspica continui a mantenersi vivo e – soprattutto – parlato sul palcoscenico e nella vita di ogni giorno.

LA TRAMA. Al centro della storia sono due coppie – interpretate rispettivamente da Pellicano e Lidia Delle Noci la prima, Giovanni Mancini e Mirna Colecchia la seconda – che hanno un forte legame di amicizia tra loro. La caratteristica è che sono tutti molto litigiosi e la cosa dà parecchio fastidio a una vicina di casa – che di mestiere fa la guardia giurata ed è interpretata da Consiglia Albanese.

La vicenda si ingarbuglia giacché la vicina di casa entra prepotentemente nelle vicende delle due – litigiose – famiglie e riesce in qualche modo a trarne un suo personale vantaggio… Anche le due donne, che sono molto amiche, subiscono una trasformazione, diventando più attraenti e desiderabili, mentre prima si mostravano trascurate e poco attente all'aspetto fisico. E la commedia prenderà nel finale una piega davvero inaspettata…

IL CAST. Completano il cast tecnico dello spettacolo Andrea Longone (audio e luci) e Maria Grazia De Rosa alla quale, come di consueto, sono affidate le scenografie; l'ottimizzazione è di Rocco Lionetti, le fotografie di Alessandro Forcelli.

Info: Compagnia Enarché – Teatro Regio di Capitanata: 347/8381608

da Foggiacittaaperta

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Il Cineporto di Foggia ospita Cinema Show: anteprime, incontri e workshop

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

Sette per sette, per una volta, non è una moltiplicazione, o meglio, non solo, ma sono i giorni dedicati alla settima arte: il Cinema. Nasce così il format

‘Cinema Show’, un evento unico dove il cinema è protagonista assoluto, dove dà spettacolo: il numero zero avrà luogo presso la nuovissima struttura del Cineporto di Foggia, fiore all’occhiello dei Cineporti della Apulia Film Commission, la struttura Comtainer di via San Severo km 2,00. Appuntamento da lunedì 10 novembre a sabato 15 per una serie di aventi tutti dedicati al mondo cinematografico.

L’iniziativa, ideata e realizzata da MAC Film in collaborazione con Tutto Digitale – e il sostegno di Apulia Film Commission e il supporto tecnico di Canon, Provincia di Foggia, Festival del Cinema Indipendente di Foggia e Wedding Festival – prevede cinque giorni di workshop teorici e tecnici con professionisti del settore, che affronteranno ogni aspetto della produzione audiovisiva.

Nel weekend, inoltre, un programma ricco di eventi a cura di Canon: approfondimenti dal mondo del 4K, shooting live foto e video (con prestito prodotti) con reflex, macchine da presa ed ottiche Canon su un set ad hoc per valutarne le prestazioni, spazio Touch & Try e Check up gratuito con pulizia del sensore (su prenotazione). Cinema Show è anche ‘Open Talk’ con il Festival del cinema indipendente di Foggia, incontri con autori, case histories e proiezioni in anteprima, e, per concludere in bellezza, un incontro con il regista Daniele Ciprì, ospite d'onore ala manifestazione. Chi seguirà i cinque workshop in programma, iscrivendosi preventivamente, con nome e cognome, via mail a [email protected], riceverà un attestato di partecipazione ufficiale firmato MAC Film e Tutto Digitale

. L'ingresso a Cinema Show è totalmente gratuito! Il programma di CINEMA SHOW: – lunedì 10 novembre – ore 16:00/19:00 'Fare Cinema': grandi tecnici, grandi narratori di immagini Workshop con Orio Caldiron (Università La Sapienza, Roma) – martedì 11 novembre – ore 16:00/19:00 Teoria e tecnica della direzione della fotografia, dalla pellicola al cinema 4K Workshop con Nicola Saraval (Direttore della fotografia)

– mercoledì 12 novembre – ore 16:00/19:00 Il montaggio: linguaggio, estetica e workflow di post-produzione. Workshop con Mario Tani (MAC Film) – giovedì 13 novembre – ore 16:00/19:00 Lo spazio acustico: tecniche di ripresa, sound design, montaggio del suono Workshop con Tommaso Danisi (Fonico di presa diretta)

– venerdì 14 novembre – ore 16:00/19:00 – Il nuovo mestiere del DIT a cavallo fra scelte tecniche ed artistiche. Workshop con Giacomo Rebuzzi (Digital Imaging Technician) – Canon Touch & Try. Check up reflex e pulizia sensori; shooting live con prestito prodotti – sabato 15 novembre 10:00/13:00 – Canon Day – Approfondimenti tecnici e presentazioni di nuove tecnologie per il filmmaking indipendente: Full HD e 4K – Canon Touch & Try. Check up reflex e pulizia sensori; shooting live con prestito prodotti – Tavola rotonda: foto e video matrimoniale, con il Wedding Festival  15:00/19:00

– Open talk con il Festival del Cinema Indipendente di Foggia – Anteprima: i corti de La Grande Occasione 2, con Ivan D’Antonio – Cinema & territorio, con Lorenzo Sepalone, Geppe Inserra e Ferruccio Castronuovo – I cortissimi di Porte aperte alla fabbrica dei sogni, con Terry Abbattista – Dietro le quinte del documentario naturalistico, con Eugenio Manghi – Contest videoturistico, I live Italy by Traipler, con Gianluca Ignazzi – Canon Touch & Try. Check up reflex e pulizia sensori; shooting live con prestito prodotti – domenica 16 novembre – ore 11:00/13:00 – Canon Touch & Try. Check up reflex e pulizia sensori; shooting live con prestito prodotti – Conversazione d’autore con Daniele Ciprì, regista. – Conclusione dei lavori

da Teleradioerre

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FOGGIA – Ilaria Cucchi: la sua battaglia, la nostra battaglia “Punto Fermo” di Daniela Marcone

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

 In questi giorni la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, è apparsa spesso in televisione.

Questa mattina mi sono soffermata a guardarla bene, la sua espressione, la compostezza, la disperazione della sua determinazione. Una donna che affronta, senza trucco  e senza reti, le telecamere, le critiche, la solitudine di una battaglia che dura da cinque anni e non trova requie. Ilaria chiede qualcosa di essenziale per la coscienza del cittadino comune: la giustizia e la verità. Oggi della sua battaglia se ne parla sui media di ogni tipo, nei social, è argomento di conversazione fra amici e conoscenti.

Sembra quasi che si stia formando una coscienza sociale che a partire da questa vicenda potrebbe spostare alcune convinzioni. Ecco, io ritengo che questo processo vada portato alle sue estreme conseguenze e se possibile, agevolato. Ritornando ad Ilaria, oggi mi sono un po’ rivista in lei. Certamente le due vicende processuali, quella relativa a mio padre e quella relativa a Stefano, sono estremamente diverse, eppure la richiesta è la medesima.

Che sia percorso fino in fondo il percorso di giustizia necessario a raggiungere una verità processuale, una risposta su chi ha ucciso mio padre e suo fratello. Una risposta, comunque, un punto fermo. Perché un punto fermo occorre nella vita di chi ha perso un proprio caro a causa della violenza di altri uomini. La convivenza con una situazione irrisolta di questo tipo è quasi impossibile e porta a sentirsi vittime di un sistema che arreca conseguenze sociali e psicologiche anche a chi è familiare della vittima in senso stretto.

Ricordo che quando mi approcciai alle difficoltà degli sviluppi processuali del “caso Marcone”, ci fu una circostanza che mi colpì ferocemente, ossia la necessità di chiedere giustizia. Nella mia ingenuità ritenevo che il cosiddetto “processo giusto” avrebbe garantito anche a me giustizia, che non avevo bisogno di rivolgermi ad un avvocato perché altri avrebbero garantito la verità, in nome dello Stato, in nome del Popolo Italiano.

Così non era, passavano i giorni ed io e la mia famiglia subivamo il silenzio assordante di un’assenza che devasta. Così mi rimboccai le maniche e cessò il breve periodo che mi fu concesso per elaborare la perdita di mio padre. Non scrivo tutto questo per destare commozione ma per aprire una finestra significativa sugli aspetti umani e pericolosamente vittimizzanti della realtà di chi come Ilaria sta conducendo quel tipo di percorso che, ve lo assicuro, ti mangia la vita giorno dopo giorno.

Credo che Ilaria non vada lasciata sola per nessun motivo, in quanto ciò che le sta accadendo è un fenomeno sociale che interessa tutti, non solo perché simili evenienze potrebbero entrare nella nostra vita, sebbene con circostanze diverse, meno gravi (si spera) ed invasive, ma anche perché per troppo tempo non abbiamo ragionato su cosa accade a chi ricopre il ruolo difficile della “parte offesa”.

Il nostro sistema giudiziario e, per buona parte,  sociale è di tipo reocentrico, ossia pone al centro di tutele e garanzie chi ha commesso il reato e ciò perché storicamente è stato necessario compiere modifiche legislative che andassero il tal senso ed anche perché appariva scontato che la vittima sarebbe stata tutelata dall’azione penale del pubblico ministero, così come nel caso del decesso della stessa, i suoi congiunti, sarebbero stati ugualmente tutelati.

Se però le cose non vanno per il giusto verso, tutto questo sistema si inceppa e ti ritrovi a navigare in acque altissime tra udienze e parcelle da pagare. A questo si aggiunge che Ilaria sta tentando di infrangere un muro ideologico, perché suo fratello un reato lo ha commesso e questo permette a tanti di puntare il dito, di non considerarlo vittima. Ne ho lette molte di riflessioni spiacevoli sui social e, sinceramente, mi sono sentita offesa in prima persona, ho avvertito il pugno nello stomaco come se Stefano fosse stato un mio amico.

La sua famiglia non chiede che Stefano venga considerato un santo ma che siano accertate le cause della morte in maniera incontrovertibile e che siano assicurati alla giustizia i responsabili. Non a caso ho utilizzato questa espressione: “assicurati alla giustizia”, espressione che pare ormai obsoleta, appartenere ad altri tempi. 

 E’ questo ciò che rischiamo seriamente se la morte di Stefano Cucchi diventa un altro dei tanti misteri della nostra storia repubblicana, che i concetti stessi di giustizia e verità diventino obsoleti, rendendo coloro che aspettano le risultanze del percorso giudiziario vittime di un sistema che le condanna ad un’attesa cui è difficile rassegnarsi.

Difficile e pericoloso: in assenza di un punto fermo chiunque potrà un giorno proporre circostanze e versioni che confondono ancora di più situazioni complesse. Ognuno ha diritto al proprio passato e non è pensabile condannare qualcuno a cristallizzare il momento così importante della fine della vita di un proprio congiunto ad una situazione fumosa e traboccante di interrogativi, uno più doloroso dell’altro.

Altra riflessione che mi sento di condividere è quella relativa alle fotografie di Stefano che abbiamo visto rimbalzare ovunque, condivise sui social. Stefano vivo e Stefano morto. Stefano sorridente e poi orribilmente sfigurato da una morte crudele. Io ho visto le fotografie di mio padre ferito a morte, le ho viste per errore. Non ci ho dormito per mesi. Penso a quanto sia costato a questa famiglia rendere pubbliche quelle terribili immagini necessarie per provare uno stato di cose che altrimenti non sarebbe risultato evidente. Non appaia scontata e gratuita la loro scelta.

Ritengo che sia costata moltissimo. Ciò che si vorrebbe dimenticare perché estremamente doloroso, è stato utilizzato come prova e se lo ritroveranno a vita davanti. E tutto ciò lo hanno scelto consapevolmente ma, se vogliamo, obbligati. Una scelta obbligata che rischia di fare di Stefano un martire inconsapevole. Io sono al fianco dei magistrati che nel loro lavoro quotidiano, difficile, insidioso, ricoprono un ruolo delicato e fondamentale all’esistenza stessa di una democrazia.

Sono con le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che in tanti casi svolgono il loro lavoro in situazioni di emergenza e difficoltà estrema, senza lamentarsi e correndo rischi elevati.Io sono con Ilaria Cucchi ed aspetto con lei la verità sulla morte di Stefano. La chiedo con lei. Sento che mi riguarda.

Ed auspico che chi garantisce la giustizia e chi la aspetta si possano incontrare, a partire da questa terribile storia, proprio sulla strada della verità che garantisce tutti.  In questi giorni la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, è apparsa spesso in televisione.

Questa mattina mi sono soffermata a guardarla bene, la sua espressione, la compostezza, la disperazione della sua determinazione. Una donna che affronta, senza trucco  e senza reti, le telecamere, le critiche, la solitudine di una battaglia che dura da cinque anni e non trova requie. Ilaria chiede qualcosa di essenziale per la coscienza del cittadino comune: la giustizia e la verità. Oggi della sua battaglia se ne parla sui media di ogni tipo, nei social, è argomento di conversazione fra amici e conoscenti.

Sembra quasi che si stia formando una coscienza sociale che a partire da questa vicenda potrebbe spostare alcune convinzioni. Ecco, io ritengo che questo processo vada portato alle sue estreme conseguenze e se possibile, agevolato. Ritornando ad Ilaria, oggi mi sono un po’ rivista in lei.

Certamente le due vicende processuali, quella relativa a mio padre e quella relativa a Stefano, sono estremamente diverse, eppure la richiesta è la medesima. Che sia percorso fino in fondo il percorso di giustizia necessario a raggiungere una verità processuale, una risposta su chi ha ucciso mio padre e suo fratello. Una risposta, comunque, un punto fermo. Perché un punto fermo occorre nella vita di chi ha perso un proprio caro a causa della violenza di altri uomini.

La convivenza con una situazione irrisolta di questo tipo è quasi impossibile e porta a sentirsi vittime di un sistema che arreca conseguenze sociali e psicologiche anche a chi è familiare della vittima in senso stretto. Ricordo che quando mi approcciai alle difficoltà degli sviluppi processuali del “caso Marcone”, ci fu una circostanza che mi colpì ferocemente, ossia la necessità di chiedere giustizia. Nella mia ingenuità ritenevo che il cosiddetto “processo giusto” avrebbe garantito anche a me giustizia, che non avevo bisogno di rivolgermi ad un avvocato perché altri avrebbero garantito la verità, in nome dello Stato, in nome del Popolo Italiano.

Così non era, passavano i giorni ed io e la mia famiglia subivamo il silenzio assordante di un’assenza che devasta. Così mi rimboccai le maniche e cessò il breve periodo che mi fu concesso per elaborare la perdita di mio padre. Non scrivo tutto questo per destare commozione ma per aprire una finestra significativa sugli aspetti umani e pericolosamente vittimizzanti della realtà di chi come Ilaria sta conducendo quel tipo di percorso che, ve lo assicuro, ti mangia la vita giorno dopo giorno.

Credo che Ilaria non vada lasciata sola per nessun motivo, in quanto ciò che le sta accadendo è un fenomeno sociale che interessa tutti, non solo perché simili evenienze potrebbero entrare nella nostra vita, sebbene con circostanze diverse, meno gravi (si spera) ed invasive, ma anche perché per troppo tempo non abbiamo ragionato su cosa accade a chi ricopre il ruolo difficile della “parte offesa”.

Il nostro sistema giudiziario e, per buona parte,  sociale è di tipo reocentrico, ossia pone al centro di tutele e garanzie chi ha commesso il reato e ciò perché storicamente è stato necessario compiere modifiche legislative che andassero il tal senso ed anche perché appariva scontato che la vittima sarebbe stata tutelata dall’azione penale del pubblico ministero, così come nel caso del decesso della stessa, i suoi congiunti, sarebbero stati ugualmente tutelati.

Se però le cose non vanno per il giusto verso, tutto questo sistema si inceppa e ti ritrovi a navigare in acque altissime tra udienze e parcelle da pagare.

A questo si aggiunge che Ilaria sta tentando di infrangere un muro ideologico, perché suo fratello un reato lo ha commesso e questo permette a tanti di puntare il dito, di non considerarlo vittima. Ne ho lette molte di riflessioni spiacevoli sui social e, sinceramente, mi sono sentita offesa in prima persona, ho avvertito il pugno nello stomaco come se Stefano fosse stato un mio amico.

La sua famiglia non chiede che Stefano venga considerato un santo ma che siano accertate le cause della morte in maniera incontrovertibile e che siano assicurati alla giustizia i responsabili. Non a caso ho utilizzato questa espressione: “assicurati alla giustizia”, espressione che pare ormai obsoleta, appartenere ad altri tempi. 

E’ questo ciò che rischiamo seriamente se la morte di Stefano Cucchi diventa un altro dei tanti misteri della nostra storia repubblicana, che i concetti stessi di giustizia e verità diventino obsoleti, rendendo coloro che aspettano le risultanze del percorso giudiziario vittime di un sistema che le condanna ad un’attesa cui è difficile rassegnarsi.

Difficile e pericoloso: in assenza di un punto fermo chiunque potrà un giorno proporre circostanze e versioni che confondono ancora di più situazioni complesse. Ognuno ha diritto al proprio passato e non è pensabile condannare qualcuno a cristallizzare il momento così importante della fine della vita di un proprio congiunto ad una situazione fumosa e traboccante di interrogativi, uno più doloroso dell’altro

Altra riflessione che mi sento di condividere è quella relativa alle fotografie di Stefano che abbiamo visto rimbalzare ovunque, condivise sui social. Stefano vivo e Stefano morto.

Stefano sorridente e poi orribilmente sfigurato da una morte crudele. Io ho visto le fotografie di mio padre ferito a morte, le ho viste per errore. Non ci ho dormito per mesi. Penso a quanto sia costato a questa famiglia rendere pubbliche quelle terribili immagini necessarie per provare uno stato di cose che altrimenti non sarebbe risultato evidente. Non appaia scontata e gratuita la loro scelta.

Ritengo che sia costata moltissimo. Ciò che si vorrebbe dimenticare perché estremamente doloroso, è stato utilizzato come prova e se lo ritroveranno a vita davanti. E tutto ciò lo hanno scelto consapevolmente ma, se vogliamo, obbligati.

Una scelta obbligata che rischia di fare di Stefano un martire inconsapevole. Io sono al fianco dei magistrati che nel loro lavoro quotidiano, difficile, insidioso, ricoprono un ruolo delicato e fondamentale all’esistenza stessa di una democrazia. Sono con le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che in tanti casi svolgono il loro lavoro in situazioni di emergenza e difficoltà estrema, senza lamentarsi e correndo rischi elevati.Io sono con Ilaria Cucchi ed aspetto con lei la verità sulla morte di Stefano. La chiedo con lei.

Sento che mi riguarda.Ed auspico che chi garantisce la giustizia e chi la aspetta si possano incontrare, a partire da questa terribile storia, proprio sulla strada della verità che garantisce tutti. 

Daniela Marcone da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – Taglio e piega, il ‘Festival Mondiale de la Coiffure’ porta la firma di Rocco Marano

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

Il parrucchiere e titolare di un salone a Orta Nova conquista la medaglia d'argento nella prova individuale e l'oro a squadre per l'Italia insieme a Francesco Aruanno

Nella foto Rocco Marano

Un connubio da protagonisti al Festival Mondiale de la Coiffure organizzato dal C.a.t. Italia (Confederazione Artistica e Tecnica della Coiffure) disputatosi a Capaccio di Paestum il 26 e 27 ottobre scorsi. Rocco Marano, ventinovenne di Orta Nova, e Francesco Aruanno, 45enne di Andria, hanno rappresentato il made in Puglia nel preziosissimo Team Hair Italia.

Protagonista dell’evento è stato Rocco Marano, titolare di un salone a Orta Nova, che nell’individuale maschiale di ‘Taglio e piega’ ha conquistato una importantissima medaglia di argento, nonché Prestigio della Coiffure Mondiale. I due pugliesi – dalle spiccate e riconosciute capacità professionali – hanno contribuito alla riconferma del titolo a squadre all'Italia, già conquistato nella precedente kermesse svoltasi a Bangkok nel 2012.

“Ringraziamo personalmente la nostra accademia Charm di Corato così come gli allenatori ufficiali del team Italia Paolo e Luigi Forestiero, i modelli degli individuali Paolo Colonna ed Emanuele Aruanno e quelli dello show Davide Custode e Gerardo Miele” affermano i neo campioni Rocco Marano e Francesco Aruanno.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Bianco non trova pace e cambia ancora: “Costruirò qualcosa di nuovo”

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

Antonio Bianco, già promotore del movimento vicino al Partito Democratico 'Foggia Cambia Verso', si dimette da segretario giovanile del Centro Democratico

Giorni fa aveva preannunciato un “probabile passaggio politico” facendo intendere che non avrebbe fatto il salto della quaglia, ma sarebbe rimasto fedele ai valori del centrosinistra. Oggi, Antonio Bianco, abbraccia tutti e dopo il PD saluta pure i giovani del Centro Democratico, partito con il quale alle scorse Comunali si era candidato a sostegno di Augusto Marasco, ottenendo appena 95 preferenze.

Di Trevico ma residente nel capoluogo dauno, l’ex candidato consigliere e coordinatore di ‘Foggia Cambia Verso’ – movimento politico vicino a ‘Frattarolo Chi’ – ringrazia Pasquale Pellegrino (“che ha avuto la pazienza di sopportarmi”) e dopo solo otto mesi si congeda dalla segreteria giovanile del CD foggiano , “che non rispecchia il centrosinistra” afferma. Antonio Bianco – che evidentemente fatica a trovar pace – non scappa, ma rilancia le sue quotazioni alla ricerca di un posto al sole: “Sarò in prima linea per costruire qualcosa di nuovo, che guardi al "bene comune" e non esclusivamente alle poltrone, lontano da giochi politici sporchi che non appartengono alle mie ideologie della vera sinistra”.

Il 25enne fondatore dell’associazione ‘Capitanata Mia’ – vicinissimo al mondo cattolico – si dice pronto a cambiar pelle per una “politica attenta e creativa, che sappia trovare risposte al disagio e alla povertà di molte famiglie, che sappia avvicinarsi ai disoccupati e ai senza reddito”.

Nel frattempo però, curiosi, amici e conoscenti, attendono le scelte future del camaleontico ex segretario giovanile del Centro Democratico: “Bianco, questa volta dove andrai?”. “Sono fuori da questo mondo, è ora di creare il nuovo”. La domanda sorge spontanea: dopo l’ex assessore Pasquale Pellegrino, questa volta a chi toccherà sopportare Antonio Bianco?

da Foggiatoday

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CHEUTI (Pe) – Spacciava marijuana e cocaina a Chieti: arrestato studente di San Severo

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

Nell'abitazione del 28enne i carabinieri hanno trovato 83 grammi di marijuana, 17 di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento in dosi

La droga e il denaro sequestrati

Uno studente fuorisede di San Severo è stato sorpreso a Chieti Scalo con dosi di marijuana e cocaina pronti per essere venduti. A finire in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è stato un 28enne al quale è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune dell’Alto Tavoliere.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel transitare nella zona industriale dello Scalo, hanno notato il giovane che parlava animatamente con un’altra persona, poi identificata in un 29enne della zona. I due alla vista degli uomini dell’Arma hanno cercato di allontanarsi ma sono stati subito fermati e controllati. Nella disponibilità del più grande è stato trovato un involucro contenente mezzo grammo di cocaina, ragion per cui è stato segnalato alla locale Prefettura in qualità di assuntore di sostanze stupefacenti.

Diversamente è andata per lo studente fuorisede, poiché nella sua abitazione i militari dell’Arma hanno recuperato, all’interno della sua camera da letto, 83 grammi di marijuana, 17 di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento in dosi.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Gluten friendly. Mongiello (PD): “Modello di relazione tra ricerca e impresa Made in Puglia”

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

E’ intervenuta anche l’onorevole Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione d’inchiesta sulla contraffazione e componente della Commissione Agricoltura della Camera, alla presentazione dell’accordo tra l’Università di Foggia e il Gruppo Casillo per la produzione industriale di pasta priva di glutine che si è tenuta questa mattina presso Palazzo Ateneo.

“Gluten friendly – ha commentato l’on. Mongiello – è un modello di relazione tra ricerca e impresa per migliorare la qualità della produzione, aprire nuovi spazi di mercato e soddisfare l’esigenza di un numero crescente di consumatori. Il tutto made in Puglia”.

Doppia eccezionalità rilevata dall’on. Mongiello: la prestigiosa scoperta è legata ad un investimento finanziario molto importante “tale da realizzare il più grande spin off agroalimentare d’Europa basato su un brevetto. In pratica, una sinergia che rivitalizza la vocazione cerealicola del Tavoliere. Gluten Friendly è “una soluzione radicalmente positiva al problema della celiachia – conclude Colomba Mongiello – che presto passerà dalle provette dei laboratori agli scaffali dei supermercati migliorando la qualità della vita a milioni di persone e rafforzando il valore commerciale del marchio Made in Italy”.

da Teleradioerre

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FOGGIA – Alla guida senza patente: ecco perché il ‘pirata’ non si è fermato a soccorrere Grieco

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

Preso il 31enne: era in auto con una ragazza

L’appello della polizia ha avuto effetto: il conducente dell’auto pirata che venerdì scorso ha investito e ucciso Saverio Grieco a Manfredonia è stato incastrato dalle telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale, ma soprattutto dal racconto della ragazza che si trovava al suo fianco in auto al momento dell’incidente. LEGGI: Finita la caccia al pirata: preso l'automobilista che ha investito e ucciso Saverio Grieco

LA TESTIMONIANZA. Si tratta di Giuseppe Cirillo, 31enne nato a San Giovanni Rotondo ma residente a Manfredonia. Venerdì sera era in auto con una ragazza che ieri – accompagnata dal suo legale – si è recata in commissariato per offrire la sua testimonianza. E mentre lei spiegava tutto agli inquirenti, il 31enne provava telefonicamente a convincerla affinché raccontasse una versione a lui più favorevole.

LE IMMAGINI. La visione delle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale ubicato in prossimità del luogo del tragico sinistro, aveva lasciato senza parole persino gli investigatori, in quanto – spiegano – si evidenziava come il conducente non avrebbe potuto non accorgersi del violento impatto, in luogo peraltro ben illuminato. L’attenzione degli inquirenti si era così soffermata su un’autovettura di colore nero, in particolare una Lancia Musa.

SI ERA ACCORTO DEL DRAMMA. Tra l’altro, da un controllo compiuto presso la banca dati del Ministero dell’Interno, Cirillo risultava essere destinatario di un provvedimento emesso dal Prefetto di Foggia che decretava la sospensione della sua patente di guida poiché colto alla guida in stato di ebbrezza. Dall’incrocio delle varie dichiarazioni fornite dai due – la ragazza e il 31enne -, si comprendeva come, sin dalle fasi immediatamente successive all’impatto, l’investitore si fosse accorto che l’urto non era avvenuto con un’altra autovettura, ma con una persona

LA FESTA DI COMPLEANNO. Sprovvisto della patente di guida, contando sull’ora tarda e sulla scarsa presenza di passanti, probabilmente il conducente della Lancia Musa – evidenziano gli agenti – ha pensato cavarsela e tra l'altro il locale dove aveva festeggiato un compleanno con gli amici era a non più di un centinaio di metri dal luogo dell'incidente.

L'AMMACCATURA SUL COFANO. Al fine di appurare se il reato potesse essere stato commesso in condizioni di dipendenza da sostanze stupefacenti, gli agenti hanno operato una perquisizione domiciliare, successivamente estesa al veicolo in uso al ragazzo. l’atto sortiva esito negativo per il rinvenimento di sostanza stupefacente, ma si poteva costatare – spiegano gli inquirenti – che il veicolo presentava un’evidente ammaccatura sul cofano posteriore lato destro, compatibile chiaramente con il violento impatto, per cui l’auto veniva sottoposta a sequestro penale. Cirillo è stato quindi sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria palesandosi alto il pericolo di fuga e dopo le incombenze di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia.

da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – Caso fiction Gargano, Marotta: “Comunità Montana non è responsabile, ecco i fatti”

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

Il commissario liquidatore della Comunità Montana, il dott. Giuseppe Marotta, spiega come mancherebbe un ulteriore sopralluogo al Palazzo della Bella da parte del Comune di Vico e della Class Production

Giuseppe Marotta, commissario liquidatore della Comunità Montana del Gargano, esonerandosi da ogni responsabilità, ricostruisce il caso della casa cinematografica che ha chiesto di girare le riprese di una miniserie tv al Palazzo della Bella di Vico del Gargano, ma sarebbe ancora in attesa di una risposta.

LA RICHIESTA. Secondo quanto riferito da Marotta, a seguito dell’istanza presentata il 3 settembre dalla Cross Production s.r.l., il settore Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, il 10 dello stesso mese, rispose comunicando che la competenza al rilascio dell’autorizzazione fosse di pertinenza del commissario liquidatore della Comunità Montana.

Settore che chiese inoltre alla casa cinematografica di stipulare polizza assicurativa a copertura di ogni rischio e di produrre dichiarazione che esonerasse da ogni responsabilità la Comunità Montana per danni a persone e cose, oltre all’impegno di custodire il Palazzo per tutto l’arco di tempo concesso. Oltre a ciò, la Regione postulò esplicitamente l’accertamento della agibilità dell’immobile– ex artt. 24, co. 2 e ss. del D.P.R. 6/6/2001, n.380 e s.m.- di competenza del sindaco di Vico del Gargano, cui la nota era indirizzata.

La Comunità Montana, sempre il 10 settembre, prot. 925, sollecitò tali adempimenti presso la Cross Production e il Comune garganico, reiterando poi tale invito con note prot. 1029 del 10 ottobre e 1042 del 20 dello stesso mese. Solo con nota del 16, prot. 10701, il Comune comunicò al dott. Marotta le risultanze del sopralluogo, rinviando ogni definitiva conclusione all’esito di un nuovo sopralluogo da effettuarsi congiuntamente alla Cross Production.

“Tale sopralluogo, senza il quale – è bene sottolinearlo – la procedura autorizzativa non può concludersi, ad oggi non è stato ancora effettuato, nonostante la mia ulteriore sollecitazione del 31 ottobre, prot. 1066” afferma il commissario liquidatore della Comunità Montana.

Marotta fa sapere inoltre che il 31 ottobre la Comunità Montana, con il dichiarato intento – sempre manifestato tanto ai responsabili della Apulia Film Commission, quanto della Cross Production – di favorire una celere definizione del procedimento, ha invitato il Comune ad effettuare il programmato sopralluogo congiunto con i tecnici della Cross presso il Palazzo della Bella:

“Nessuna responsabilità può ascriversi in capo all’Ente montano, e del resto la coscienza di agire in modo ossequioso nei confronti delle norme e la convinzione di perseguire contemporaneamente gli interessi del territorio – giacché, così facendo, vengono scongiurate conseguenze politiche ed amministrative infauste – mi rassicurano circa la correttezza dei comportamenti tenuti.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Addio a Savino Russo, testimone della cultura e della storia di Foggia

Pubblicato : lunedì, 3 novembre 2014

I funerali questo pomeriggio alle 15. Fu lui a ideare e disegnare i satanelli del logo del Foggia. Lavorò con la casa editrice Bastogi

Si svolgeranno questo pomeriggio presso la parrocchia dell’Immacolata di Foggia i funerali di Savino Russo, il grafico, studioso e storico foggiano che una malattia ha strappato alla vita a soli 61 anni.

Presidente dell’associazione culturale ‘Contardo Ferrini’ e ‘Amico della Domenica’, Savino Russo lavorò per la casa editrice Bastogi e collaborò con alcune testate locali. Fu lui ad ideare e a disegnare i satanelli del logo del Foggia Calcio.

Conoscitore della letteratura, amava promuovere la cultura, che difendeva alla pari delle tradizioni locali. Di San Paolo di Civitate, nato nel settembre del 1953, così scriveva sulla sua pagina Facebook dei suoi orientamenti politico-religioso. “Laico nella Chiesa, cristiano (mi sforzo) nel mondo” e “Ex democristiano sghembo”

Alla notizia della sua dipartita, in tanti lo hanno ricordato descrivendone le sue qualità. Così l’ex consigliere comunale Michele Sisbarra: “Avremmo potuto parlare ancora un po', magari in Piazza Mercato o davanti all'Epitaffio. Forse mi avresti detto che c'è sempre un modo per cambiare questa città, magari facendola conoscer un po' di più in un mare di apatica ignoranza”.

Coraggioso, ironico, elegante e disponibile, Savino amava Foggia e la sua bellezza, di cui resta un valido testimone. Ma non si risparmiava quando c’era da punire i suoi detrattori. Mite, composto, gentile e mai banale – prodigo di consigli e di idee – la comunità perde un figlio della cultura e della storia di Foggia.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Film Festival, Andrea Klara Osvart madrina della 4° edizione

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

Novità sulle location e un omaggio a Pasolini

Quasi completamente definito il parterre degli ospiti che prenderanno parte alla quarta edizione del Foggia Film Festival, una lista a cui si potranno solo aggiungere altri nomi di primo piano della cinematografia italiana. "Stiamo aspettando risposte di peso, che arriveranno proprio in queste ore: nomi che potrebbero aggiungersi alla lista di ospiti che già ci hanno dato il loro assenso".

Ma stando alle disponibilità già ufficializzate presso la segreteria del FFF, madrina della manifestazione sarà l'attrice e modella ungherese Andrea Klara Osvart che aprirà il programma degli incontri e delle proiezioni (sabato 22 novembre, ore 18, auditorium Santa Chiara a Foggia) in rappresentanza del film “Maternity Blues – Il bene dal male” di Fabrizio Cattani.

LA GIORNATA INAUGURALE. Una giornata densa di appuntamenti, quella inaugurale, visto che la Osvart lascerà poi il posto alla popolare attrice teatrale e televisiva Lorenza Indovina (protagonista della fortunata fiction “Benvenuti a tavola – Nord contro Sud”) che presenterà un cortometraggio tratto da un racconto di Niccolò Ammaniti (marito della Indovina) dal titolo “Un uccello molto serio” (sabato 22 novembre, ore 22, auditorium Santa Chiara a Foggia, in concorso nella sezione Italian Short Movies). 

ACCORSI E TERRUZZI, CONCORRENTI DI PESO. "Siamo appena alla quarta edizione – spiega il direttore artistico del Foggia Film Festival, Pino Bruno – eppure stiamo ricevendo attestati di stima e grandi riconoscimenti che ci fanno ben sperare per il futuro di questa manifestazione. Un esempio su tutti? L'attore Stefano Accorsi che iscrive personalmente il suo film al nostro concorso, a conferma del fatto che stiamo lavorando bene e che stiamo lavorando incontro alla qualità e non alla quantità".

Stefano Accorsi infatti prenderà parte al FFF (ma non sarà presente) in qualità di regista del cortometraggio, anche questo iscritto alla Italian Short Movies, dal titolo “Io non ti conosco” (domenica 23 novembre, ore 18,30, auditorium Santa Chiara a Foggia). Ma Accorsi non è l'unico esempio, di un certo peso, ad essersi iscritto autonomamente al FFF. Lo stesso ha fatto il giornalista Mediaset Giorgio Terruzzi – discepolo di Beppe Viola, specializzato in sport, segnatamente in motori – che concorrerà in qualità di regista di un documentario dal titolo “All Bec” (lunedì 24 novembre, ore 21,30, Tolleranza Zero a Foggia).

LA NOVITA' DELLE LOCATION. Tra le novità più importanti di questa quarta edizione l'introduzione di una location centrale (principale ma non unica) come l'auditorium del chiostro di Santa Chiara, quindi il ricorso a qualche punto di ascolto e visione per coinvolgere i diversi spiriti e le diverse esigenze della platea della città e del resto della provincia: come il centro culturale Tolleranza Zero, come la Multisala Corso di Cerignola, come il Cineporto di Apulia Film Commission e come l'aula magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia che quest'anno è partner del FFF. FFF, PINO BRUNO:

"LABORATORIO DI IDEE". "Abbiamo intenzione di intensificare queste collaborazioni – aggiunge Pino Bruno – proprio perché il FFF non rappresenta uno sfogo della vanità di nessuno, men che meno della mia, semmai un investimento e un progetto culturale per tutta la città, un laboratorio di idee di cui la città deve servirsi. Da qui la necessità di individuare un posto come l'auditorium Santa Chiara molto centrale e davvero molto accogliente, tecnologicamente all'avanguardia. Senza parlare degli spazi dell'Università di Foggia, che consentiranno al FFF di tornare in via Arpi e quindi nel cuore della città capoluogo".

GLI OSPITI DEL FESTIVAL. Tornando agli ospiti già certi della quarta edizione del FFF, si segnala la presenza del regista Gianni Bongioanni che concorre alla vittoria finale della categoria “Italian movies – Lungometraggi in corso” con il film “Di quell'amor” (in programma lunedì 24 novembre, ore 21, auditorium Santa Chiara a Foggia).

Infine il grande e gradito ritorno di Sergio Rubini nella duplice veste di presidente della giuria ma anche di regista dell'atteso film “Mi rifaccio vivo” con Neri Marcorè, Margherita Buy, Emilio Solfrizzi, Vanessa Incontrada, Lillo e Gian Marco Tognazzi (sabato 29 novembre, ore 18, auditorium Santa Chiara a Foggia).

L'OMAGGIO A PASOLINI. In programma anche un atteso omaggio a Pier Paolo Pasolini, con la proiezione della sua straordinaria "Medea" (mercoledì 26 novembre, ore 11, Cineporto di Apulia Film Commission in via S. Severo Km. 2,00 a Foggia) e con un lungo dibattito sulla figura di uno dei più illuminati intellettuali di tutto il Novecento italiano ed europeo: un appuntamento che balza all'evidenza degli appassionati anche perché inevitabilmente si parlerà del “Vangelo secondo Matteo”, la pellicola che Pier Paolo Pasolini girò quasi per intero a Matera divenuta da pochi giorni Capitale europea della cultura 2019.

da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – Affaire Imc, nella guerra alle smentite ora c’è la Fast Confsal.

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

 Domani la conferenza stampa

"L'impianto ferroviario chiuderà, abbiamo il documento" “Saremmo ben felici che la notizia della chiusura dell’IMC di Foggia sia smentita, ma a farlo dovrebbe essere lʼazienda”: replica così la Fast Confsal, attraverso le parole del segretario regionale Vincenzo Cataneo seguite da quelle del segretario provinciale Domenico Santodirocco, alle notizie che stanno circolando in queste ore, che sconfesserebbero le dichiarazioni di Cataneo sul pericolo di chiusura dellʼimpianto IMC di Foggia“Abbiamo diffuso tali informazioni relative allʼimpianto IMC – prosegue Santodirocco – perché possediamo il documento che le attesta e il comunicato unitario sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali a livello regionale”

.Potrebbe trattarsi di falsi volantini o di un errore di comunicazione tra i livelli territoriali delle segreterie o di una scarsa sinergia con le segreterie nazionali ma la Fast Confsal regionale ha comunicato le informazioni che ha ricevuto ed è in grado di documentare

.Tuttavia lunedì 3 novembre, presso la sede regionale/provinciale della Fast in Piazzale Vittorio Veneto – Stazione Ferroviaria di Foggia, alle ore 11 sarà convocata una conferenza stampa per esplicare meglio tali chiarimenti.La Fast Confsal, inoltre, ci tiene a ringraziare il sindaco di Foggia Franco Landella per la lettera scritta al Ministro Lupi, in merito a questo e agli altri punti critici del trasporto e della mobilità in Capitanata.

Siamo a disposizione anche degli gli altri rappresentati istituzionali che vorranno conoscere o approfondire ulteriori notizie in merito. “Saremmo ben felici che la notizia della chiusura dell’IMC di Foggia sia smentita, ma a farlo dovrebbe essere lʼazienda”: replica così la Fast Confsal Puglia e Basilicata, attraverso le parole del segretario regionale Vincenzo Cataneo seguite da quelle del segretario provinciale Domenico Santodirocco, alle notizie che stanno circolando in queste ore, che sconfesserebbero le dichiarazioni di Cataneo sul pericolo di chiusura dellʼimpianto IMC di Foggia.  “Abbiamo diffuso tali informazioni relative allʼimpianto IMC – prosegue Santodirocco – perché possediamo il documento che le attesta e il comunicato unitario sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali a livello regionale”.

"FALSI VOLANTINI O ERRORE DI COMUNICAZIONE". Secondo la nota diramata in giornata dalla Fast Confsal, "potrebbe trattarsi di falsi volantini o di un errore di comunicazione tra i livelli territoriali delle segreterie o di una scarsa sinergia con le segreterie nazionali ma la Fast Confsal regionale ha comunicato le informazioni che ha ricevuto ed è in grado di documentare." Domani mattina, allora,presso la sede regionale/provinciale della Fast in piazzale Vittorio Veneto – Stazione Ferroviaria di Foggia, alle ore 11 sarà convocata una conferenza stampa per esplicare meglio tali chiarimenti.

IL RINGRAZIAMENTO AL SINDACO DI FOGGIA. La Fast Confsal, inoltre,"ci tiene a ringraziare il sindaco di Foggia Franco Landella per la lettera scritta al Ministro Lupi, in merito a questo e agli altri punti critici del trasporto e della mobilità in Capitanata.Siamo a disposizione anche degli gli altri rappresentati istituzionali che vorranno conoscere o approfondire ulteriori notizie in merito".

da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – Casillo “re” dei finanziatori dell’università con il brevetto “Gluten Friendly” dell’Unifg

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

Domani la conferenza stampa sul progetto

Nel corso di una conferenza stampa – fissata per domani mattina, alle 11, nell'aula Bruno Di Fortunato VI piano di Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 – l'Università di Foggia presenterà il partner industriale scelto per lo sviluppo della ricerca scientifica relativa al Brevetto del cosiddetto Gluten Friendly: Casillo Group di Corato.

Si tratta del più consistente contributo privato mai concesso a un'Università italiana ai fini della valorizzazione di una ricerca scientifica (uno dei più grandi d'Europa). Per l'occasione l'Università di Foggia illustrerà anche il piano delle prove di laboratorio che saranno condotte a breve presso l'Università di Reading (Regno Unito).

Alla conferenza stampa prenderanno parte il Rettore dell'Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci; la ricercatrice co-autrice della scoperta, prof.ssa Carmela Lamacchia; il presidente di Casillo Group, il dottor Pasquale Casillo.

Nel corso di una conferenza stampa – fissata per domani mattina, alle 11, nell'aula Bruno Di Fortunato VI piano di Palazzo Ateneo, via Gramsci 89/91 – l'Università di Foggia presenterà il partner industriale scelto per lo sviluppo della ricerca scientifica relativa al brevetto del cosiddetto "Gluten Friendly": il Casillo Group di Corato.

CASILLO, "RE" DEI FINANZIAMENTI ALL'UNIVERSITA'. Si tratta del più consistente contributo privato mai concesso ad un'università italiana ai fini della valorizzazione di una ricerca scientifica (uno dei più grandi d'Europa). Per l'occasione l'Università di Foggia illustrerà anche il piano delle prove di laboratorio che saranno condotte a breve presso l'Università di Reading (Regno Unito).

GLI ATTORI DELLA CONFERENZA STAMPA. Alla conferenza stampa prenderanno parte il Rettore dell'Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci; la ricercatrice co-autrice della scoperta, prof.ssa Carmela Lamacchia; il presidente di Casillo Group, il dottor Pasquale Casillo.

da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – Dopo l’inaugurazione la proposta di FoggiAttiva per “Una nuova piazza Mercato”

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

Un documento per individuare e regolare le attività .  

  "Oggi la città di Foggia si riappropria di uno dei suoi luoghi simbolo. Alla nostra comunità viene restituita una piazza che rappresenta la nostra storia e la nostra tradizione. Una piazza che deve adesso diventare anche la proiezione del nostro futuro, cuore pulsante di un centro storico che sia nuovamente punto di aggregazione, di socializzazione e di valorizzazione della nostra cultura".

Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, nel suo intervento di ieri mattina, nel corso della cerimonia di riconsegna di piazza Mercato al termine dei lavori di ristrutturazione finanziati e realizzati dalla Fondazione Banca del Monte, alla quale hanno preso parte il presidente Saverio Russo, l’architetto Roberto Telesforo (curatore del progetto di ristrutturazione), l’ex presidente della Fondazione Banca del Monte, Francesco Andretta e l’ex sindaco di Foggia, Gianni Mongelli

. LANDELLA: "L'INIZIO DI UN NUOVO CORSO FRUTTO DI COLLABORAZIONE". Una cerimonia che per il primo cittadino "segna l’inizio di un nuovo corso, per il quale sono stati determinanti l’impegno e l’attività svolti dalla Fondazione Banca del Monte, rivelatasi ancora una volta una delle più importanti eccellenze della città. Un grazie sincero – ha sottolineato Landella –  voglio rivolgerlo anche a chi ci ha preceduto, avviando il percorso che noi abbiamo proseguito con celerità e puntualità e che oggi concludiamo: al sindaco Gianni Mongelli e all’assessore Pippo Cavaliere. A loro va il merito di aver operato alacremente in questa direzione, gettando le basi amministrative che ci consentono di rimettere in cammino la rivitalizzazione del nostro centro storico".

L'INTERVENTO DI SAVERIO RUSSO. La cerimonia si è svolta in un clima di grande partecipazione ed entusiasmo, allietata dal repertorio di musiche classiche e da film dell’orchestra d’archi della Fondazione “Musicalia” diretta dal maestro Carmen Battiante. "Questa piazza è un segno di speranza, la dimostrazione palmare della volontà e della capacità di valorizzare le nostre radici – ha evidenziato il presidente della Fondazione Banca del Monte, Saverio Russo –. Il mio auspicio è questa ristrutturazione sia il viatico per rimettere in circolo idee ed energie, per promuovere iniziative ed eventi, per rendere questo luogo un laboratorio di socialità e di cultura". Saverio Russo poi ha ripercorso dal punto di vista storiografico il senso di piazza Mercato, la sua collocazione fisica ed i suoi legami con il centro storico chiudendo così il suo intervento: "Ogni piazza che torna a rivivere è un seme di speranza nel futuro".

"QUESTO LUOGO DOVRA' VIVERE DI GIORNO E DI SERA". Sarà adesso compito dell’amministrazione comunale indicare la destinazione della piazza, individuando le attività che saranno ospitate. Un obiettivo che per il sindaco Landella "continuerà ad essere oggetto di confronto e partecipazione. Questa riqualificazione è il frutto di una petizione popolare che ha trovato ascolto ed ottenuto risposte – ha ricordato il primo cittadino –. È dunque volontà del Comune proseguire in questo percorso, ascoltando la voce dei tanti cittadini che, ad esempio, chiedono il ritorno del tradizionale mercato.

La mia idea è che questo luogo debba vivere di giorno e di sera, coniugando la sua tradizione con l’opportunità che essa sia il centro di iniziative culturali – ha evidenziato Landella –. In entrambi i casi voglio dire con chiarezza che a nessuno sarà consentito di vanificare l’opera di riqualificazione che è stata compiuta. A nessuno sarà permesso di rovinare la pavimentazione e gli arredi che oggi noi riconsegniamo alla nostra comunità. Troveremo insieme le soluzioni migliori, affinché piazza Mercato sia il primo tassello del mosaico dell’azione di valorizzazione complessiva del nostro meraviglioso centro storico".

LA PROPOSTA DI FOGGIATTIVA. Sulla scia di queste parole dunque, nel day-after dello start verso un luminoso futuro di piazza Mercato, c'è già una proposta del gruppo di cittadini di FoggiAttiva, che si identifica nei principi del Movimento 5 Stelle e che ha depositato in Comune il documento di proposta redatto dall'architetto Pierluigi Maria Bovi per "Una nuova piazza Mercato" in cui, dopo aver dimostrato l'ecletticità architettonica dell'agorà foggiana, si propone un crono-programma giornaliero di massima per individuare e regolamentare le varie attività ludiche, sociali ed economiche che piazza Mercato potrà ospitare d'ora in poi per tutto l'anno, sempre senza prescindere dell'impegno civico dei cittadini che la utilizzeranno.

Ecco dunque lo schema dal quale, secondo l'architetto Bovi e FoggiAttiva, si potrebbe ripartire per la riqualificazione delle attività di piazza Mercato:  

"Ore 4.30 – 14.00: attività del Mercato Rionale sotto la copertura, attuata attraverso un rigido regolamento di igiene, che ponga a carico del venditore il mantenimento della completa pulizia al di sotto ed intorno il proprio banco di vendita.   Ore 14.00-16.00: pulizia obbligatoria e sistematica (non è affatto automatico che i mercatari mantengano totalmente pulito) del mercato da parte degli utilizzatori e consegna dei cittadini in regolari condizioni igieniche.

  Ore 16.30-21.00: mercatini tematici e qualsiasi altro tipo di utilizzo (es. giocare a carte) con concessione gratuita dell'occupazione suolo pubblico a patto  che gli arredi tipo banchi, sedie, tavolini, siano forniti dagli utilizzatori e che gli stessi, alla fine dell’utilizzo dello spazio, porteranno via. Oppure un custode che, dietro consegna del documento d’identità, conceda l’utilizzo del necessario per sostare che dovrà essere restituito in condizioni ottimali.  

Esempi di altri utilizzi possono essere: coinvolgimento di attività che alimentino lo sviluppo di lavori artigianali, con una vera e propria scuola di formazione; il mercato storico degli odori riportando usi e costumi dell’epoca; manifestazioni del crocese; la nostra città sta diventando un crocevia per diverse culture e la presenza di un mercato multietnico e di artigianato può essere occasione per fare impresa con nuove opportunità di lavoro; sviluppo di un portale con la presenza di 'tutte le attività' di Piazza Mercato per confermare anche su internet la presenza e la promozione di Piazza Mercato.

  Ore 21.00-4.00: Concessione dell’uso della copertura, anche questa attraverso un regolamento, alle attività di ristoro che avranno sede in Piazza Mercato, con il solo vincolo della rimozione degli arredi entro le ore 4.00 (per il giorno dopo i mercatari dovranno trovare lo spazio sgombro per l'agevole allestimento delle bancarelle). Concessione gratuita o agevolata dell'occupazione suolo pubblico". 

da Foggiacittaaperta  

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FOGGIA – Camera di Commercio/ «Chiamiamolo aeroporto del Gargano»

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

La proposta di presidente e consigliere camerale che insiste: “Stacchiamoci da Adp". Porreca e Venturino: «Lo scalo va identificato meglio, solo così avrà più mercato».   

Forse è il nome da cambiare, il sortilegio che frena l'aeroporto foggiano. L'intitolazione risale in piena Gran­de guerra, il tenente torinese Gino Lisa perì in volo e non si è ma capito come quella pietosa proposta di intitolazione si fece subito largo. Sta di fatto che è resistita fino ai nostri giorni e pro­babilmente sarà difficile scalzarla anche quando un giorno si de­ciderà di cambiar nome allo scalo, perchè «Gino Lisa» in fondo è di­ventato quasi un intercalare per i foggiani.

Ma il tentativo andrebbe fatto. Perchè non è la scaramanzia a muovere la proposta del presiden­te della Camera di commercio, bensì fondate ragioni commercia­li: «Chiamiamolo aeroporto del Gargano – dice Fabio Porreca – e daremo anche una precisa identità allo scalo». Esempi in tal senso non mancano: Porreca indica nell'aeroporto della Costa Azzurra di Nizza il caso più emblematico, ma ce ne sono altri.

Diciamo che agganciare l'aeroporto foggiano al promontorio avrebbe anche l'effetto di distogliere lo sguardo di una presunta regia barese dalle velleità del «Gino Lisa» in quanto aeroporto di Foggia. Quasi un gioco di parole. Ne è convinto anche Sergio Venturino, imprenditore informatico e aeronautico (nella sede della sua società KnowK c'è un simulatore di volo del Boeing 737) che sostiene la proposta di Porreca e non perde occasione per rilanciare la sua idea di «staccare lo scalo dalla gestione di Aeroporti di Puglia perché si comporta ormai a tutti gli effetti come un nostro concorrente»

. Per Venturino, consigliere camerale, sarebbe ora di smetterla con questa «presa in giro». «Parliamoci chiaro: se io fossi di Bari – argomenta – mai accetterei lo sviluppo di un aeroporto a 130 chilometri di distanza e in una posizione peraltro favorevole ai collegamenti aerei qual è il Ta­voliere». Venturino dunque chiede «l'apertura di un tavolo tec­nico che ci permetta – aggiunge – di uscire dalle piazze e di mettere a punto una strategia di rilancio vero del nostro scalo», in perfetto disaccordo con il sit-in pro­mosso dal sindaco Landella, lo scorso 22 ottobre davanti al consiglio regionale.

da Ondaradio

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FOGGIA – Gino Lisa/ Ripartito l’aereo è l’addio al Foggia~Milano?

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

Nessun chiarimento dalla «Blue Wings», imbarazzo di ADP. 

Il Fokker 50 della compagnia Air Vallée sostava da dieci giorni. Quando Vendola diceva: non è una furbata.   Il Fokker 50 della compagnia Air Vallée che sostava da dieci giorni al Gino Lisa è mestamente ripartito. Il volo Foggia-Milano Malpensa, rinviato a data da destinarsi, a questo punto torna seriamente in discussione come il progetto Blue Wings.

Dalla società londinese nessuna comunicazione, domani scadono i sette giorni che la società si era data per risolvere in aeroporto alcune problematiche tecniche.

da Ondaradio

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FOGGIA – Ritorno al futuro…

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

C’era una volta una piazza, luogo incantato e cornice fatata nel centro storico della città: per la toponomastica era piazza Mercato, per i foggiani… ’a chiazzette coperte. A Foggia la vita scorreva serena. Un giorno però un vecchio stregone operò un sortilegio e trasformò la piazza in un magico trenino.

Al mattino gli avventori caddero preda dello smarrimento: non riuscivano a comprendere come una gabbia di ferro potesse assolvere la funzione di contenitore culturale. Per anni la piazza restò in balìa del proprio destino fino a quando un prode cavaliere giunse in città per restituirle l’identità perduta. C’era anche una fiera, luogo di commercio e di devozione al centro della città.

Da via Galliani venne trasferita in via Miranda. Dopo anni di esilio, una principessa decise di restituirle col plauso della corte la sua antica dimora. Ritornati al futuro, la realtà solleva qualche perplessità. Considerata la presunta inutilità del quartiere fieristico e senza addurre argomentazioni in tema di viabilità e sicurezza, l’esclamazione del ragionier Fantozzi – checché se ne dica! – esprime con estrema sintesi una lucida verità: “È una cacata pazzesca!”.

Le probabilità che depongono invece a favore dell’ipotesi che piazza Mercato diventi, in assenza di un presidio notturno permanente della Municipale, un ricettacolo di sporcizia sono acclarate in spregio alla volontà di renderla un’area di ritrovo e ristoro.

In attesa che il passato offra ulteriore ispirazione al presente, sorge il dubbio sull’opportunità che, nell’ottica del cambiamento, sia giunta l’ora di riqualificare a suon di ruspe il Mediterraneo e – perché no? – anche il Giordano!

Social network: about.me/michelefiscarelli

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LUCCA – Cade dalle mura di Lucca: ventenne foggiana si frattura il bacino

Pubblicato : domenica, 2 novembre 2014

 In Toscana per il festival di fumetti

'Lucca comics' Una ragazza di venti anni di Foggia, arrivata a Lucca per il festival dei fumetti 'Lucca Comics' è precipitata nel primo pomeriggio di ieri dalle storiche mura urbane della città, nel tratto antistante lo stadio Porta Elisa.

FRATTURA DEL BACINO. Sul posto, allertata dai passanti e dalle amiche della giovane foggiana è subito intervenuta un'ambulanza, che ha prestato le prime cure alla ragazza, trasportata poi al nosocomio pisano di Cisanello con l'elisoccorso Pegaso. La ragazza ha riportato la frattura del bacino ed è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso da parte dei medici.

CAMMINAVA SULLA CORTINA. Secondo le prime ricostruzioni, la ventenne stava camminando sulla cortina, quando è scivolata giù dal parapetto: come riportano le cronache locali, è il terzo caso del genere da luglio ad oggi.

da Foggiacittaaperta

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FOGGIA – AqP in visita al Facility centre del progetto STAR AgroEnergy

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

Il prossimo 27 ottobre, nell'ambito del servizio di stakeholder networking affidato all'Agenzia di formazione e ricerca per lo sviluppo sostenibile AFORIS, una delegazione di dirigenti dell'Acquedotto Pugliese SpA – guidata dall’amministratore unico prof. Nicola Costantino e dal Direttore generale dott. Nicola Di Donna – farà visita al Facility centre STAR sulle bioenergie e sui biomateriali. Il centro, situato nella zona industriale di Foggia e realizzato nell'ambito del progetto di ricerca europeo STAR* AgroEnergy dell'Università di Foggia, è coordinato dal prof. Massimo Monteleone.

Il Facility centre è una struttura unica in Europa per caratteristiche e potenzialità scientifiche ed è dedicato alla caratterizzazione chimica e merceologica di biomasse con alcuni "impianti pilota dimostrativi" (fotobioreattore per la coltivazione delle microalghe, compostatore, gassificatore, pirolizzatore, digestore anaerobico) fra loro integrati con un'ampia gamma di nuove ed avanzate strumentazioni analitiche.

"La visita guidata dei vertici dell'Acquedotto Pugliese – spiega il prof. Massimo Monteleone – ci permette di mostrare i progressi del progetto STAR* AgroEnergy e gli investimenti dell'Università di Foggia nel campo della ricerca scientifica abbinata allo sviluppo sostenibile”, “inoltre – prosegue il prof.Monteleone – permette di ipotizzare una partnership con l'AqP appunto per la gestione dei fanghi di depurazione”.

da Teleradioerre

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FOGGIA – Omicidio Di Mauro, l’assassino al testimone: “Tu con questo non ti devi frequentare se no scrivo pure a te nel libro dei morti”

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

“Vedi quanto valgono questi cristiani: una cartuccia. E tu vedi di tenere la bocca chiusa perché altrimenti il prossimo sei tu e la tua famiglia. Non ti faccio fuori perchè hai una figlia”. Queste le esplicite minacce di Bramante rivolte al testimone oculare prima di gettare il cadavere di Di Mauro in acqua e tornare sulla terra ferma.

Ha ancorato le due barche, è salito a bordo di quella della vittima ed ha urlato al testimone: “Abbassati, abbassati”.

Di Mauro, capite le intenzioni del cognato per difendersi gli ha tirato un remo addosso. Bramante ha esploso un solo colpo dal suo fucile da caccia, colpendo la vittima in pieno petto. Poi è risalito sulla sua barca. “Butta Antonio in acqua” – ha ordinato al testimone.

Di fronte al suo rifiuto è risalito sul piccolo peschereccio del due ed ha fatto scivolare il corpo esanime in mare. Dopo aver minacciato pesantemente l'amico della vittima si è allontanato. E' stato arrestato poche ore dopo mentre consumava una birra in un bar del paese

da Il Mattino di Foggia & Provincia

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FOGGIA –Coriandoli al Centro sociale Scurìa di Foggia

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

 

Le Bizzoche (foto Antonio Francavilla)

Giovedì 23 ottobre 2014 alle ore 21,00 presso il C.S.O.A. Scurìa di Foggia (all’interno dell’ex Gil in via Ammiraglio da Zara) ScenAperta presenta “Coriandoli” e Le Bizzoche in “Simme jute e simme venute“.

Lo spettacolo si apre con il commovente monologo “Coriandoli” (così i bambini foggiani pare chiamassero le bombe sganciate dagli aerei dell’esercito anglo-americano) scritto e interpretato da Luigi Schiavone, con la regia di Tonio Sereno, in cui un anziano popolano racconta gli anni della guerra, le Paure, la distruzione, la fame, lo sciacallaggio, lo sfollamento, i sogni e la voglia di tornare a vivere di una popolazione, quella foggiana, che si trovò, quasi inconsapevolmente, ad affrontare l’estate più tragica della propria storia.

In conclusione il gruppo cabarettistico “Le bizzoche” di ScenAperta (Elisa Russo, Maria Grazia Spinelli, Rita De Gregorio e Cinzia Spinelli), presenterà un divertente sketch, scritto da Luigi Schiavone e con la regia di Tonio Sereno, ambientato a Foggia negli anni della occupazione alleata. Ingresso libero.

Foto allegate di Antonio Francavilla

 

 

 

 

 

 

 

 

da Stato Quotidiano

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MANFREDONIA – dopo furti auto il riscatto: “paga o..”, 3 arresti (II)

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

ALLE prime luci dell’alba è stata portata a termine un’operazione di P.G. congiunta degli agenti del Commissariato di P.S. di Manfredonia e i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia che hanno eseguito tre misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica. L’operazione denominata “Cavallo di ritorno”, ha portato all’arresto di tre soggetti pregiudicati originari di Monte Sant’Angelo, ma residenti nei comuni di Manfredonia e Mattinata.

Gli arrestati sono: La Torre Matteo “terremoto” di anni 43, Miucci Giuseppe “Caradonna” di anni 44 e Colafrancesco Giuseppe di anni 46, tutti i soggetti sono gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio. Diversi sono i reati contestati nell’ordinanza di custodia cautelare : estorsione, furto, ricettazione e violenza privata. LE INDAGINI. Le indagini traevano origine da un articolo apparso, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, in data 29 agosto 2013 nel quale alla cronaca della provincia di Foggia era riportato un articolo dal titolo “SI RIAFFACCIA IL FENOMENO FURTI AUTO CON IL METODO DEL CAVALLO DI RITORNO”.

L’articolo di stampa riferiva, tra le altre cose, del crescente fenomeno dei furti di auto a Manfredonia e a Macchia di Monte Sant’Angelo, con il metodo del “cavallo di ritorno”, ovvero la restituzione del veicolo dietro pagamento di una somma di danaro.

Sulla scorta del citato articolo che riferiva di un forte allarme sociale, i Carabinieri di Manfredonia analizzavano alcuni dati forniti dalla Stazione di Monte Sant’Angelo nel periodo luglio e agosto 2013 circa i furti di auto avvenuti nel territorio del Comune di Monte Sant’Angelo.

Nel periodo in esame si erano verificati 6 furti di auto, cinque dei quali proprio nella località di Macchia di Monte Sant’Angelo; inoltre di queste 6 auto rubate, 3 erano state rinvenute tra le zone del quartiere Monticchio di Manfredonia e la confinante Macchia di Monte Sant’Angelo.

Una delle parti offese, in sede di denuncia, riferiva che a seguito del furto della propria vettura, veniva avvicinata prima da una persona che gli diceva: “Se vuoi la macchina fatti vedere al bar a Monticchio”, ma non piegandosi alla richiesta ritrovava nella buca delle lettere un biglietto manoscritto dal contenuto minaccioso: “TE – LO – DICO PER – L’ULTIMA – VOLTA – SE – VUOI – LA – MACCHINA – VIENI – A – MONTICCHIO –DA – SOLO – ALTRIMENTI – FUOCHI CAPITO”.

A seguito di tali pressioni e minacce la vittima del furto si vedeva costretta a versare la somma di euro 1.500 ad una persona identificata per uno degli arrestati, MIUCCI Giuseppe. Le indagini dei Carabinieri venivano, pertanto, indirizzate verso il soggetto individuato già gravato da diversi precedenti penali.

Nel contempo gli agenti del Commissariato di Manfredonia, in seguito al predetto articolo, avevano iniziato a svolgere i primi accertamenti e le prime indagini sul fenomeno dei furti dei veicoli e dei successivi ritrovamenti “casuali” da parte dei proprietari. In particolare si stava già indagando sul furto di una vettura, avvenuto sempre nel rione Monticchio, per il quale il proprietario, il giorno successivo, dichiarava di aver rinvenuto il proprio veicolo “fortuitamente”.

Grazie all’impianto di videosorveglianza cittadino ubicato nei pressi del luogo dove era avvenuto il furto, gli agenti del Commissariato identificavano in Matteo La Torre l’autore del furto. Considerando le modalità di rinvenimento del veicolo, si ipotizzava che il furto fosse servito allo scopo di poter avanzare una richiesta estorsiva nei confronti del proprietario, e quindi Matteo La Torre poteva essere uno dei soggetti coinvolti in tale fenomeno.

Ben presto le indagini condotte congiuntamente dai Carabinieri e dalla Polizia, convergevano in un unico filone, di qui la collaborazione delle due forze di Polizia che iniziavano una serie di monitoraggi, anche con l’ausilio di attività tecnica, nei confronti di La Torre e Miucci.

Nel corso dell’attività di indagine, durata circa due mesi, si è acclarato che La Torre e Miucci, insieme a Colafrancesco, si erano resi responsabili di innumerovoli episodi delittuosi quali furti finalizzati alle successive richieste estorsive, ricettazione ed estorsioni. Come riportato dal testo dell’articolo, le indagini hanno consentito di dimostrare che La Torre, Miucci e Colafrancesco erano soliti perpetrare i furti di autovetture di piccola cilindrata, più semplici da rubare.

Le vittime dei furti, persone per lo più anziane, dopo la consumazione del reato, venivano contattate, ed a volte erano le vittime stesse che si rivolgevano agli autori del furto. A questo punto iniziava una vera e propria “trattativa” per stabilire la somma per la restituzione dei mezzi.

Ovviamente La Torre, Miucci e Colafrancesco minacciavano ritorsioni nei confronti dei malcapitati qualora si fossero rivolti alle forze di Polizia. Nel corso dell’attività di indagine si sono registrati anche episodi di estorsioni nei confronti di proprietari terrieri ai quali La Torre e Miucci, dopo avergli danneggiato e saccheggiato i casolari di campagna, chiedevano soldi in cambio della loro “protezione”.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, condotte dai militari dell’arma e dagli agenti, consentivano di raccogliere numerosi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, l’impianto accusatorio veniva pianamente condiviso dal G.I.P. che emetteva i provvedimenti restrittivi nei confronti degli indagati. Dopo le formalità di rito gli stessi venivano associati in carcere a disposizione dell’A.G. che ha emesso il provvedimento.

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da Stato Quotidiano

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FOGGIA – torna a riunirsi il Consiglio Comunale

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

Il Presidente del Consiglio Comunale di Foggia, Luigi Miranda ha convocato per venerdì 24 ottobre alle ore 9,30 il Consiglio Comunale per la trattazione del seguente ordine del giorno: Piano delle alienazioni e valorizzazione immobili anno 2014; Programma e spesa degli incarichi di studi, ricerche, collaborazioni e consulenze esterne – anno 2014; Approvazione bilancio di previsione esercizio 2014, bilancio pluriennale e relazione previsionale e programmatica per il triennio 2014/2016.

La Presidenza del Consiglio Comunale annuncia inoltre che prosegue nell’attività di modernizzazione del Comune e della massima Assemblea cittadina. Dopo la rivoluzione legata alla convocazione del Consiglio – eseguita esclusivamente attraverso la Posta Elettronica Certificata, con l’eliminazione della figura del messo notificatore – e alla distribuzione della documentazione ai consiglieri – eseguita in via telematica sul sito web del Comune – i prossimi atti riguarderanno lo Statuto del Comune e il Regolamento del Consiglio Comunale.

La Commissione Regolamento – convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale Luigi Miranda – ha iniziato ieri l’esame delle bozze del nuovo Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale, approntate dagli Uffici della Presidenza del Consiglio Comunale.

da Teleradioerre

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FOGGIA – Fiera di Santa Caterina: FIVA Confcommercio chiede lo spostamento nella zona stadio

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

“Una zona centrale e di tradizione commerciale almeno per lo svolgimento della Fiera di Santa Caterina”: questo hanno chiesto gli operatori della Confcommercio all'Assessorato Attività Economiche del Comune di Foggia. Una riunione richiesta dal sindacato di categoria per affrontare in modo organico tutte le questioni aperte che riguardano i venditori su aree pubbliche e che si è svolta alla presenza dell'assessore Eugenia Moffa e del nuovo dirigente del settore, Domenico Dragonetti.

La delegazione FIVA (Federazione Italiana Venditori su Aree Pubbliche) era guidata dal presidente provinciale della categoria, Alfonso Perdonò. L’Amministrazione comunale al termine della riunione si è detta disponibile a valutare la possibilità di un ritorno nella zona stadio, sede storica del mercato settimanale, per il periodo della Fiera di Santa Caterina, in programma a fine novembre.

Nel corso della riunione è stata anche ribadita da parte del sindacato l’inadeguatezza della zona di via Miranda per il mercato settimanale e la necessità di maggiori controlli delle autorizzazioni, per il mercato di via Rosati in cui l’abusivismo è ormai dilagante. L’Assessore Moffa ha assicurato che a breve convocherà la categoria per comunicare le sue decisioni in merito alla richiesta e per definire una strategia comune di rilancio del settore.

da Teleradioerre

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Foto Cine Club Foggia: III ed. di ´Foggia Fotografia – La Puglia senza confini´

Pubblicato : martedì, 21 ottobre 2014

Edizione numero 3 per Foggia Fotografia – La Puglia senza confini, la manifestazione fotografica organizzata e curata dal Foto Cine Club Foggia BFI che prenderà il via con un incontro e un'esposizione speciali: la mostra ‘Il grande sogno – il divismo negli anni '50 – '80’ della fotogiornalista Chiara Samugheo.

La personale fotografica verrà inaugurata sabato 25 ottobre alle 19.00 presso i locali della Fondazione Banca del Monte alla presenza dell'autrice. Per questa manifestazione dedicata al variegato e poliedrico universo dell'immagine si ripropone anche quest'anno la collaborazione del FCCF BFI con la Fondazione Banca del Monte.

Prima giornalista professionista d'Italia, Chiara Samugheo (barese di nascita ma da molti anni residente in Francia) ha messo in posa davanti al suo obiettivo attrici e attori di un cinema in cui la parola divismo era espressione di un mondo lontano e splendido, un mondo da sognare: Sophia Loren e la Cardinale, Sandra Milo e la Mangano, Brigitte Bardot, Vittorio Gassman, e l'elenco potrebbe continuare a lungo.

Gli accoglienti locali della Fondazione BDM ospiteranno proprio una straordinaria galleria di immagini che la Samugheo ha realizzato negli anni d'oro, ovvero tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. L’autrice non scatta all’insaputa del soggetto, piuttosto lo coinvolge in un gioco divertente e spontaneo: usando il meno possibile le luci artificiali, lontano dal set, instaura un rapporto privilegiato con le dive, riuscendo a realizzare semplici scatti di straordinaria bellezza.

All'inaugurazione de ‘Il grande sogno’ interverranno Saverio Russo (Presidente della Fondazione BDM), Nicola Loviento (presidente FCCF), Anna Paola Giuliani (assessore alla Cultura del Comune di Foggia), Leonardo Di Gioia (Assessore al Bilancio della Regione Puglia) e, naturalmente, Chiara Samugheo.

Domenica 26 ottobre alle 20.30, invece, sarà la sede del FCCF BFI a ospitare l'inaugurazione ufficiale di Foggia Fotografia – La Puglia senza confini III edizione: nei locali di via Ester Loiodice (a Foggia, al Rione San Pio X). Questa nuova edizione di Foggia Fotografia cade nel 2014, anno in cui il FCCF festeggia i 45 anni di attività iniziati nel 1969: e domenica 26 verrà presentato al pubblico il nuovo catalogo del FCCF che celebra proprio i 45 anni di vita del circolo fotografico foggiano.

All'inaugurazione interverranno, oltre al presidente FCCF Loviento – e delegato FIAF per la Puglia – la fotografa Angela Carrozzini (che presenterà la sua personale My/Mai Facebook), l'ospite d'onore Chiara Samugheo e Hamit Yalcin, presidente dell'ass. fotografica Anadolu Fotograf Dernegi di Ankara (circolo con il quale il FCCF ha stretto un gemellaggio).

da Teleradioerre

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FOGGIA – Confagricoltura con ´Bikers for life´ per la Guinea Bissau

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

Confagricoltura Foggia partecipa come sponsor ad un’iniziativa benefica di un gruppo di amici foggiani amanti delle moto Giulio Loporchio, Paolo Ranieri, Cristian D’Emilio, Giannicola Caione e Mario De Luca, che da alcuni mesi hanno attivato una campagna di solidarietà per costruire un asilo nell’orfanotrofio ‘Bambaran’, in Guinea Bissau. I

l prossimo 25 ottobre alle ore 10.00, dal piazzale antistante il Municipio di Foggia, i bikers partiranno per questo lungo viaggio che li porterà su due ruote in Africa e Confagricoltura Foggia sarà idealmente a loro fianco.

 

 

 

 

 

 

 

 

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FOGGIA – Le eccellenze agroalimentari di Capitanata ´volano´ a Parigi

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

I prodotti del territorio di Capitanata saranno i protagonisti di ‘Terra di Puglia: il gusto del sole’, il primo evento interamente dedicato alla Puglia rurale – alla sua enogastronomia, ai suoi profumi, alle sue radici culturali e alle sue best practices nell’agroalimentare – che si terrà dal 23 al 25 ottobre in Francia. Saranno presenti il Gal Daunofantino e il Gal Meridaunia con le aziende agroalimentari pugliesi che esporranno ben 19 gli olii in degustazione, 12 i pregiati vini rosati e numerose farine presentate.

L’evento si svolgerà presso la magnifica sede dell’Atelier gastronomico e Galleria d’arte contemporanea ‘le Purgatoire’, in rue de Paradis 54, a Parigi e consisterà in tre momenti di workshop e degustazione dedicati all’olio nelle sue varie declinazioni (dall’extravergine, al biologico, all’uso dell’olio nella cosmesi), al vino rosato pugliese, alle farine e ai frumenti

. La tre giorni parigina sarà presentata dalla conferenza stampa alla quale prenderanno parte Giovanna Genchi, dirigente del Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia, l’europarlamentare on. Elena Gentile, Francesca Marocchino, componente del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo e presidente dell’Associazione Sinergia Puglia di Parigi e Alberto Casoria, presidente del GAL Meridaunia. 

Completa il programma lo spettacolo di danza ‘Nato tra le cosce della terra’, una creazione coreografica di Ezio Schiavulli, danzatore e coreografo di origine gravinese che ha recentemente ottenuto il titolo di Membro del Consiglio UNESCO della Danza.

La manifestazione è parte del programma dei Laboratori dell’Innovazione e degli eventi culturali organizzati nell’ambito del progetto di cooperazione ‘Pugliesi nel Mondo’, al quale partecipano 19 GAL pugliesi, con capofila il GAL Meridaunia e organizzato in collaborazione con l'Ufficio Pugliesi nel mondo – Servizio Internalizzazione della Regione Puglia. 

da Teleradioerre

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BOVINO – Monti Dauni, la nuova destinazione turistica dei pugliesi. FOTO

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

Alla volta dei Monti Dauni, la nuova destinazione turistica dei pugliesi che stanno scoprendo questo territorio vocato al turismo, all'arte e alla buona tavola. Qui siamo a Bovino, la Urbino del sud, un piccolo borgo dove non manca nulla per accontentare anche il turista più esigente.

Ogni fine settimana arrivano frotte di turisti come il nutrito club del Circolo al Corso di Canosa di Puglia che ha scelto la perla dei Monti Dauni per inaugurare la stagione delle gite fuori porta. Una passeggiata nel borgo, la visita alla cattedrale, al castello, al museo diocesano e a quello civico, per finire al caratteristico mulino ad acqua nella valle del Cervaro.

Poi tutti a tavola per assaporare le prelibatezze dell'appennino. Piccoli centri, spesso sconosciuti, ma non per questo meno affascinanti e dove chi ama viaggiare  alla scoperta  di un mondo ancora autentico troverà diversi motivi per una piacevole sosta. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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FOGGIA – Bluewings Air, non solo passeggeri: nel futuro del Gino Lisa anche voli cargo/VIDEO

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

È già partito il conto alla rovescia per il primo volo della Bluewings Air che lunedì prossimo inaugurerà la tratta  Foggia – Milano. Il velivolo da 50 posti in dotazione all’Air Vallee con cui la società di brokeraggio con sede a Londra proverà a far ripartire lo scalo dauno è atterrato poco dopo le 17.25 di oggi.

Nonostante gli intoppi iniziali legati all’acquisto dei biglietti, sembra davvero che sia tutto pronto, anzi c’è di più. La società starebbe, infatti, già studiando nuovi progetti con il coinvolgimento di Comune, Confindustria, Camera di Commercio e Confcommercio. L’idea di base è quella di ampliare la società, delineando un ruolo attivo per istituzioni e associazioni di categoria, in funzione dello sviluppo di un nuovo segmento nell’ambito dei trasporti aeroportuali: i voli cargo.

L’obiettivo è quello di far fronte alle esigenze manifestate da diverse aziende locali che operano nel settore dell’agroalimentare. La progettualità della società, in realtà, punterebbe a creare tra il porto commerciale di Manfredonia e il Gino Lisa un centro di scambio intermodale proiettato verso i Balcani.

Dunque, non solo passeggeri, ma anche merci da esportazione. Al progetto, per il momento in fase embrionale, è stato dedicato un incontro preliminare in Confindustria a cui farà seguito un tavolo tecnico con Comune e Provincia. Di certo qualsiasi pianificazione dovrà attendere il superamento di due atavici scogli: il rilascio della VIA e il parere definitivo dell’Unione Europea.

Solo allora si potrà procedere all’allungamento della pista su cui far atterrare velivoli a maggiore capienza. Intanto mercoledì mattina il comitato Vola Gino Lisa, con l’appoggio del sindaco Franco Landella, riporterà l’attenzione sulle questioni irrisolte che intrappolano lo scalo dauno, non ultima quella legata al declassamento: alle 11.00 i manifestanti si daranno appuntamento davanti alla sede della Regione Puglia.

VIDEO

da Teleradioerre

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FOGGIA – Sergio Sgrilli approda al teatro del Fuoco con lo show 20 in poppa

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

Arriva per la prima volta a Foggia il popolare musicista e cabarettista Sergio Sgrilli, che porta in scena, venerdì 24 ottobre alle ore 20.30 al Teatro del Fuoco, il suo nuovo spettacolo 20 in poppa, show con cui il comico toscano celebra i suoi primi vent’anni di carriera da professionista.

A portarlo sul palco di Vico Cutino l’associazione foggiana "Attivamente" che inaugura la nuova rassegna di “Appuntamenti di Fuoco” con uno dei “veterani” del circo di Zelig, amatissimo dal pubblico per quel suo humor raffinato, che sa conquistare la risata – ma anche il sorriso e la riflessione dello spettatore con la sua abilità dialettica – attraverso battute folgoranti e mai banali, che giungono sulle note della sua inseparabile chitarra. Sgrilli, che nasce inizialmente come un musicista/cantante, che impreziosiva i live con battute e aneddoti, per poi trasformarsi in attore comico, che regala anche emozioni sonore, ama definirsi “Una mente pensante”.

E questo nuovo spettacolo, presenta al meglio la sua intelligente versatilità da animale da palco: il pubblico viene, infatti, invitato a partecipare a questa esperienza di “viaggio d’autore” attraversando il racconto di una carriera densa di episodi, trasformazioni, riflessioni e, soprattutto, musica. Nato nel 1968 “in riva al mare della Maremma Toscana”, Sgrilli ha iniziato giovanissimo a dar espressione alla sua vena ironica e anarcoide, calcando le scene come musicista, per poi dedicarsi negli anni 90 al teatro e al cabaret.

Arrivato a Milano, nel 1996 entra nella grande famiglia dello Zelig, ingresso che segna l’ascesa definitiva della sua carriera di comico, segnata da riconoscimenti di una certa importanza, tra cui il Premio Walter Chiari, ricevuto nel 1999.

Dal 2000 ha affiancato alle numerose apparizioni televisive anche una ricca attività teatrale, con cinque testi scritti e interpretati da lui, e nel 2012 ha pubblicato anche un disco “dieci venti d'amore”. Ora gira i teatri d’Italia con questo spettacolo che sta conquistando critica e pubblico e che approda a Foggia per stupire il pubblico del Teatro del Fuoco: info e prenotazioni:349.0933384

da Teleradioerre

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FOGGIA – Sosta selvaggia: da oggi torna lo Street Control

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

Prosegue a Foggia il servizio di rilievo delle infrazioni al Codice della Strada denominato “Street Control” ed effettuato mediante telecamere e fotocamere installate sui veicoli della Polizia Municipale che riprendono i veicoli e trasmettono i dati alla centrale operativa e consentono di elevare, in maniera veloce ed automatica le multe per divieto di sosta.

Oggi 20 ottobre – Zona Centro V.le XXIV Maggio / P.le Vittorio Veneto / Via della Repubblica / Via Conte Appiano /Via Torelli / Via Lanza / P.za Giordano / Via Matteotti / C.so Giannone / Via Marchese de Rosa / C.so Roma / C.so Garibaldi / C.so Cairoli / V. Manfredi / V. Galliani / V. Arpi e relative traverse Zona Stadio Viale Ofanto / Viale degli Aviatori /P.za Scaramella Via Gioberti / Via Labriola / Via Silvio Pellico/Via Marinaccio / Via Fiorello la Guardia / Via Roberto Consagro / Via Benedetto Croce / Via Tommaso/Viale 1° Maggio/V. Calvanese / V. De Petra e relative traverse

da Il Mattino di Foggia & Provincia

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FOGGIA – CCIAA. Porreca smentisce finanziamento spese per la manifestazione per il Gino Lisa

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

Con riferimento alla manifestazione per il Gino Lisa del prossimo 22 ottobre, Fabio Porreca, Presidente della Camera di Commercio di Foggia smentisce di aver “finanziato le spese per trasportare i manifestanti in pullman a Bari” e che lo stesso Presidente CCIAA di Foggia non sarà alla testa dei comitati che protesteranno.

“Si tratta di una manifestazione organizzata non dalla Camera di Commercio, bensì dai Comitati pro Gino Lisa” – ha dichiarato Porreca – la cui azione di sensibilizzazione e stimolo all’esigenza di rilancio dell’aeroporto di Foggia, condividiamo e appoggiamo.

“Occorre però tenere distinto il ruolo dei cittadini, uniti in Comitati, che promuovo una sacrosanta e meritevole azione di protesta, da quello delle Istituzioni, a cui spetta il dovere della proposta”. “Mentre i Comitati giustamente protestano – si legge ancora nella nota stampa diramata dalla CCIAA del capoluogo dauno – le Istituzioni devono dare un segnale di vitalità e d’impegno con un’azione di proposta, di dialogo, di confronto anche dialettico, di collaborazione”.

Per questo motivo il numero uno di dell’ente di Via Dante crede che “sia necessario, sul tema dell’aeroporto, che Ministero delle Infrastrutture, Enac, Regione, Aeroporti di Puglia, Provincia, Comuni, Camera di Commercio unitamente ai rappresentanti politici del territorio, Parlamentari e Consiglieri regionali, alle Organizzazioni imprenditoriali e ai Sindacati dei lavoratori, avviino un confronto dialettico e costruttivo sulle reciproche ragioni e nell’obiettivo di trovare una soluzione positiva a quella che è un’annosa vertenza, un nervo scoperto, un’opportunità mancata per il nostro territorio”. ?

In conclusione fa sapere il Presidente Porreca “invito la Regione a promuovere questo tavolo e a convocare un incontro tra le parti da estendere anche ad una rappresentanza dei Comitati.

da Teleradioerre

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FOGGIA – Tolleranza zero in piazzetta, sequestrato uno scooter e multato il conducente

Pubblicato : lunedì, 20 ottobre 2014

 "Si ostinava a transitare su via Duomo"

È indubbiamente uno dei provvedimenti più riusciti nei primi mesi dell’amministrazione Landella: il controllo del centro storico, o meglio della "piazzetta" nel weekend.

IL TRANSITO SU VIA DUOMO. Tolleranza zero doveva essere e tolleranza zero è stata, anche nell’ultimo fine settimana. Nell’ambito della specifica attività operata dal comando di Polizia Municipale, nella notte tra sabato e domenica scorsa, verso l’1.30, gli agenti sono intervenuti bloccando un foggiano di 32 anni che “alla guida di uno scooter, – violando i divieti -, si ostinava a transitare lungo via Duomo, ponendo a rischio l’incolumità dei pedoni”.

LA SANZIONE. Il conducente del ciclomotore è stato sanzionato per guida senza casco e circolazione vietata in area pedonale, con conseguente ritiro della carta di circolazione e sequestro del mezzo. I servizi di controllo della Polizia Municipale del centro storico durante i fine settimana, attivati sin dal mese di luglio 2014, sono finalizzati – spiegano dal Comando – proprio a preservare la circolazione pedonale delle zone in argomento e a garantire alla cittadinanza che frequenta in massa il centro storico nelle serate del fine settimana la fruibilità degli spazi urbani in condizioni di sicurezza.

da Foggiacittaaperta

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