Ultime Notizie da Foggia e dalla provincia di Foggia

Rassegna della stampa locale e comunicati delle Associazioni

Siti web e servizi internet - il tuo business online

AUDIOFON A FOGGIA E LUCERA: esame dell'udito gratuito Apparecchi acustici e assistenza a 360 gradi

Audiofon Apparecchi acustici Studio Fitness a Foggia e' un' isola dove il piacere di ritrovare la bellezza si sposa con il relax e la distensione di corpo e mente
Sala attrezzi Idromassaggio - Sauna - Solarium viso e corpo - Poltrona massaggiante - Bagnoturco  - Fitbox - Ginnastica dolce - Ginnastica posturale - Spinning - Total Body


Foggia cresce? invia un'email a [email protected]

Presentato nella sala del Tribunale della Dogana della Provincia di Foggia il saggio ‘L’abolizione delle province in Italia’ di Fiammetta Fanizza.

Pubblicato: mercoledì, 24 dicembre 2014 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale
foggiaweb_Fiammetta Fanizza 2

Secondo l’autrice con questa riforma 'le Province rischiano di diventare delle periferie in un sistema di potere sempre più accentratore ed egocentrico'. Sono intervenuti Enrico Follieri, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Foggia, Francesco Miglio, presidente della Provincia Foggia‘ e Francesco Schittulli, presidente uscente dell’UPI Puglia. Ha moderato il giornalista Sergio De Nicola. Che cosa sono le Province? E soprattutto esistono ancora? Il dato certo è che dal prossimo I gennaio gli Enti provinciali verranno svuotati delle loro funzioni, in attesa di una riforma istituzionale del titolo V della Costituzione che effettivamente le abolisca, mentre le Città metropolitane diventeranno realtà. Ma quali saranno le ripercussioni di questa riforma Delrio? Se ne è discusso nella sala del Tribunale della Dogana della Provincia di Foggia in occasione della presentazione del nuovo saggio scritto dalla sociologa Fiammetta Fanizza, docente  all'Università di Foggia dal titolo "L'abolizione delle province in Italia – Riflessioni sull'autorità e la sua crisi" (Editori Laterza, 90 pag, 15 euro). Con l'autrice sono intervenuti: Enrico Follieri, ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università di Foggia; Francesco Miglio, presidente della Provincia di Foggia; Francesco Schittulli, presidente uscente UPI (Unione delle Province Italiane) della Puglia. Ha moderato l'incontro il giornalista RAI, Sergio De Nicola. “Si tratta essenzialmente – dice Fiammetta Fanizza – di capire quali sono i cambiamenti che a breve interesseranno ben 97 province italiane tagliate fuori con un colpo di spugna che, allo stesso tempo, ha individuato 10 Città metropolitane. Una riformulazione del territorio e una riconfigurazione della governance locale che lascia molti punti poco chiari ed indeterminati. In questo saggio si cerca di comprendere come il legislatore è intervenuto. Se ha considerato le esigenze dei cittadini e quale impatto questa riforma avrà sulle persone, oltre che sui territori". Questa riforma non solo non ha tenuto conto delle esigenze dei cittadini, ma rischia anche di far accentrare tutto nelle Città metropolitane. E' questo il principale timore del professor Follieri che nel suo intervento si chiede quale ne sia l'utilità: “L'Ente provinciale – dice  –  dovrebbe essere un soggetto che si inserisce tra il Comune e lo Stato e questa legge deve ancora trovare applicazione sia nelle leggi statali e sia nelle leggi regionali. Allo stato attuale, infatti, fissa solo le funzioni fondamentali senza tener conto di una serie di funzioni altrettanto delicate  che dovranno essere poi specificate a livello nazionale e  regionale”.

foggiaweb_panoramica

E allora c'è da augurarsi che il legislatore si fermi a riflettere e decida di ritornare sui suoi passi. E' quanto auspica il presidente Miglio che sostiene: “Il legislatore ha inteso riformare un ente non avendo ben chiara una prospettiva. Il testo normativo è assolutamente disordinato, gli amministratori provinciali si trovano ad affrontare una situazione confusa, senza avere ben chiara qual è la prospettiva dell'Ente. Tutto ciò determina ripercussioni  sulla programmazione amministrativa a breve e lungo termine. Ci troviamo in una situazione di assoluto stallo. La speranza è che la norma venga revisionata dal legislatore che con un assoluto bagno di umiltà deve ritornare sui suoi passi, valorizzando l'Ente Provincia, un patrimonio istituzionale a cui i cittadini italiani, non possono assolutamente rinunciare”. Un plauso a quanto dichiarato da Miglio è arrivato da Francesco Schittulli, presidente uscente dell'UPI Puglia, che ha affermato: “Le Province non sono state abolite e le risorse  sono state tagliate. Il personale in esubero è da ricollocare ma non si sa dove; mentre  i servizi non si sa chi li dovrà garantire. Fra qualche giorno questa riforma entrerà in vigore e allora i cittadini si renderanno conto che vi è un completo caos di ripartizione di funzioni. Un caos che, inevitabilmente, genererà  una serie di gravi disservizi ”. Il saggio 'L'abolizione delle province in Italia' è un progetto editoriale sostenuto dai fondi per la ricerca della Università di Foggia rivenienti dal 5×1000 (intitolati a Gianluca Montel), e realizzato con il patrocinio dell'Unione Regionale delle Province Pugliesi.

(UPI – Puglia).

Inizio pagina

Scrivi un commento