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Pezzano-Paparella, la coppia d’attacco di Cerignola Democratica. “Con noi 1000 opportunità di lavoro in tre anni”

Pubblicato: martedì, 3 marzo 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale
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Cerignola – Arrivano alla spicciolata nella sede di via Fratelli Cervi i simpatizzanti e aderenti al progetto civico di “Cerignola Democratica” messo in piedi dal duo Pezzano-Paparella. Alla fine arriva anche Franco Metta, a capo della “Coalizione del Cambiamento” che sostiene la sua candidatura a sindaco di Cerignola per le elezioni del prossimo maggio. È stato il primo incontro con gli aspiranti candidati al consiglio comunale quello di venerdì sera in casa Cd, ed è stata anche un’occasione per dimostrare di darsi da fare. Per rimediare al danno dell’infelice uscita radiofonica in cui l’ex consigliere provinciale piddino annunciava l’intenzione di restare fuori dalla competizione elettorale, per “mantenere un ruolo di coordinatore del movimento” da lui fondato. “Abbiamo fatto una riflessione per valutare se fosse opportuno, anche per lasciare spazio agli altri candidati, senza competitività, assumere un ruolo da coordinatore della lista, stando fuori”, ha spiegato a l’Immediato. Una magnanimità poco gradita allo zoccolo duro della coalizione. Ai dirigenti del movimento politico “La Cicogna” sarà parsa incoerente la scelta di ritirarsi quando sembra ormai preclusa una qualunque possibilità di accordo per il listino regionale dell’aspirante “Sindaco di Puglia”.

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Proprio a Cerignola, in occasione dell’apertura della campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra, il segretario regionale Michele Emiliano ha ribadito il suo sostegno a Tommaso Sgarro, schierandosi pubblicamente contro chi pratica la politica “dell’insulto”, con velato riferimento al leader cicognino. Una sortita che ha colto di sorpresa l’avvocato cerignolano che ha ospitato in passato l’ex magistrato nelle occasioni pubbliche di incontro promosse dall’associazione politico-culturale “Controvento” legata al suo movimento, in un clima di simpatia e stima reciproca che è durato fino all’elezione di Miglio a Palazzo Dogana. Poi l’affinità con l’assessore alla Legalità del Comune di San Severo si è sgonfiata senza remore. E al presidente di “Cerignola Democratica”, che già si immaginava sulla linea di partenza per la corsa a via Capruzzi, ripiegare sul consiglio comunale non deve essere sembrata un’alternativa. La sua faccia ha un peso in lista (da consigliere provinciale conquistò circa 3600 voti), assieme al bacino elettorale di Paparella, Lapollo e Rosati, e si ritiene indispensabile per il successo della performance, stando alle voci di corridoio. Lui non ne fa una questione di “voti personali che ognuno si porta dove vuole”, ma a suo giudizio “è in base alla proposta politica che il cittadino risponde col consenso o meno”. L'incontro di CerignolaE nel progetto di città che “Cerignola democratica” ha in mente il tema del lavoro è fondante. “Con noi ” è scritto a lettere cubitali sui 6X3. Un messaggio che agli avversari politici è parso ambiguamente interpretabile in tempi di grave crisi economica e alto tasso di disoccupazione. “Ha un senso molto diverso”, invece, tiene a precisare Pezzano, e non ha niente a che fare con i posti di lavoro che si promettono in campagna elettorale. “Noi abbiamo usato il termine opportunità, e 1000 opportunità è peraltro un obiettivo ridimensionato rispetto alla forza attrattiva di una amministrazione locale. È un messaggio per stimolare chi si candida ad amministrare un ente locale a non girarsi dall'altra parte rispetto a un tema sensibile come quello del lavoro. L’Ente comunale non può fare tanto, questo è vero, ma  può creare opportunità. Noi stiamo preparando una bozza di piano del lavoro per suggerire cosa è possibile fare, e inviterò tutti i sindacati e le associazioni di categoria a partecipare a un confronto pubblico sul tema del lavoro”. Riorganizzando la struttura comunale “in modo tale da avere un ufficio per intercettare finanziamenti”, un punto di riferimento per chi è alla ricerca di bandi per realizzarsi nel mondo del lavoro, attuando “una politica di accoglienza con sgravi per i tributi locali nei confronti di imprenditori che vogliono investire sul territorio”, il governo locale può creare occasioni di sviluppo economico e sociale. In questa direzione anche l’esempio di Paola Natalicchio, il sindaco di Molfetta che “ha affidato a artigiani del posto i piccoli lavori di responsabilità dell’ente”, a suo dire, “dimostra come un sindaco possa intervenire su questo tema anche attraverso il percorso delle manutenzioni pubbliche”. Un accenno anche al comparto industriale, “appetibile dal punto di vista logistico per grandi realtà nazionali e internazionali”, e agli insediamenti imprenditoriali che “sono il cuore dell’economia di Cerignola, con importanti fatturati export e senza adsl”. L'incontro di CerignolaAltro tema di studio e confronto interno per il programma politico di “Cerignola democratica” è il fabbisogno legato al mondo del sociale. Si lavorerà per settori, con l’ausilio dei confermati candidati in lista, a quota 16, al momento. Tra questi, l’avvocato trentaquattrenne Pia Zamparese, che ha lanciato da qualche settimana la sua candidatura a mezzo manifesti. Partecipa in maniera attiva da circa un anno all’attività del movimento. Da dirigente di una società sportiva locale ben conosce le difficoltà e potenzialità della rete associativa del territorio. Sta lavorando concretamente per apportare un suo “contributo positivo” alla proposta di una bozza di funzionamento delle strutture comunali sportive. Come lei anche la trentasettenne Rosa Desantis è nuova all’esperienza politica e si è lasciata coinvolgere dal progetto “per amicizia”. Negli anni Ottanta suo padre è stato consigliere comunale di destra e lei ha deciso di misurarsi con “Cerignola democratica” per “partecipare attivamente alla vita della mia città con spirito civico”, confida. “Penso che Cerignola abbia bisogno di gente nuova, che dia un contributo diverso da quello che c’è stato finora. Un contributo disinteressato innanzitutto. Io il lavoro ce l’ho e non è che aspiro a trovare occupazione con l’impegno in politica; spero solo di dare un contributo”. La stessa aspirazione di Michele Diciomma, 36 anni, convinto dai programmi e dalla visione politica di Pezzano&Co che attrae i trentenni e under40. Ma anche gli over60, come Piero Dimeo, con un passato da consigliere comunale socialista. Più che un incontro tra candidati, come lo stesso presidente aveva annunciato via Facebook, quella di venerdì, tra strette di mano a facce sconosciute, è sembrata una serata di reclutamento di nuovi aderenti pronti a mettersi in discussione, e irrobustire la lista.

da l'immediato

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