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La centrale a biomasse di S.Agata di Puglia

Pubblicato: venerdì, 6 maggio 2016 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Il convegno che si terrà a S.Agata di Puglia il 9 maggio 2016 presso la Sala Convegni del Castello con la presenza di politici di fama, ma non troppo, con professori universitari , dirigenti della Provincia , che non c'è, e della società AGRITRE è l'atto di incoronazione della entrata in funzione dell’impianto di cogenerazione che consiste nell’installazione di una centrale termoelettrica  da 80 MW termici  e 25 ,2 MW elettrici a ciclo combinato, alimentata a biomasse vegetali solide ( 160.000 tonnellate  di paglia, pari a 480 ton. al giorno e 20 ton. l'ora e  18.721 ton. di cippato , pari a 56 ton. al giorno. Il ricatto Lavoro/Salute ha visto ancora una volta vincere il LAVORO a discapito della SALUTE. Da una ricerca dell'ISDE (Associazione Medici per l'Ambiente) dell'ottobre 2015 è emerso che la produzione di energia elettrica mediante combustione di biomasse produce un gran numero di inquinanti che, anche se trattati al meglio della tecnologia esistente, vengono riversati in atmosfera, molti di questi hanno la peculiarità del "bioaccumulo", cioè, anche se prodotti in piccole quantità tendono ad accumularsi negli anni nell'ambiente, nel terreno, nella filiera alimentare, negli esseri viventi e nell'uomo.

Quindi anche nel pieno rispetto delle norme vigenti la qualità dell'aria peggiorerà come la qualità del suolo . Il meccanismo del bioaccumulo causerà la contaminazione negli anni  dei prodotti agricoli del territorio, degli anmali, dei loroprodotti e infine dell'uomo, da parte di composti chimici persistenti come diossine, furani, idrocarburi policiclici e probabilmente metalli pesanti. Tanto che è possibile ipotizzare già da ora che , per le popolazioni esposte, un aumento negli anni, di malattie cardiache e respiratorie, di malattie croniche degenerative, allergiche, endocrine e tumorali. I più esposti saranno i bambini e gli anziani. Con l'entrata in funzione della centrale il pericolo ancora più grave è la possibilità che fra 5 anni potrebbe essere riconvertito con il  combustibile da rifiuti ( CDR) , cioè i rifiuti, considerato l'emergenza nel tema della nostra provincia. In cambio quali vantaggi per il trritorio se non una manciata di posti di lavoro e qualche euro per i produttori  di paglia , cioè gli agricoltori che saranno nel tempo molto penalizzati nella vendita dei loro prodotti. I  costi collettivi, territoriali e sociali sono   particolarmente evidenti . Ma intanto a che punto è la realizzazione delle prescrizioni?

La società AGRITRE:

Si vuole ricordare che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità. 

Tonino Soldo

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