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Supermercati a Foggia, Stornara e Lucera
Stato di insolvenza per Tirreria, traghetti a rischio(12/8/2010)

Il tribunale fallimentare di Roma ha dichiarato lo stato di insolvenza per Tirrenia.
Si apre quindi per la società la strada della procedura di amministrazione straordinaria nel solco della legge Marzano. Tocca ora al commissario straordinario, Giancarlo D'Andrea, traghettare la compagnia verso la privatizzazione, anche attraverso la cessione di singoli asset aziendali. Un'eventualità osteggiata dai sindacati che si oppongono ad ogni ipotesi di «spezzatino».
La compagnia sembra davvero in tempesta e sulle migliaia di turisti che quest'estate hanno prenotato i passaggi sulle sue navi soffia il vento della protesta: la Uiltrasporti ha già proclamato uno sciopero il 30 e il 31 agosto, proprio nei giorni di rientro dei vacanzieri dalle isole. La Tirrenia è la compagnia che assicura i collegamenti con le Isole Tremiti.
La Filt-Cgil ha ribadito la necessità di un incontro «urgente» con il governo e affermato che in assenza di un confronto verrà proclamato lo «sciopero».
Sul suo sito internet, la Tirrenia assicura: «Saranno effettuati con regolarità tutti i collegamenti programmati e pubblicati sugli orari stampati e sul sito».
Anche se si premunisce: «In caso di imprevedibili eventi di natura tecnica...» sarà cura della società «informare tempestivamente gli utenti».

da Teleradioerre
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Manfredonia, sequestrati 180 kg di agostinelle. Il prodotto sequestrato è stato devoluto a due mense dei poveri (12/8/2010)

Blitz in alcuni magazzini ittici all'ingrosso ad opera della Capitaneria di Porto di Manfredonia che, questa mattina, ha sequestrato180 kg di agostinelle.

I responsabili sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria. Il prodotto sequestrato, su disposizione del magistrato, è stato devoluto alle mense dei poveri della "Casa Scalabrini" e del "Santissimo Redentore".

da Teleradioerre

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SAVIGNANO IRPINO - Zeman: 'Abbiamo qualità, dobbiamo dimostrarle' (12/8/2010)

Persino in Canada c'è chi ha interesse a rivedere Zeman in tuta; sugli spalti di Savignano anche operatori "assoldati" da Omni Television, televisione multiculturale di Toronto.
Anche oltreoceano Sdengo fa notizia. C' chi, invece, è già a lavoro per il sequel di Zemanlandia, il cortometraggio che ripercorre la storia del Foggia che fu.
Parla Giuseppe Sansonna: "Forse ho portato fortuna con il mio lavoro; il sogno di ocgni regista è quello di incidere in minima parte sulla realtà che viviamo. Mi auguro di esserci riuscito". A pochi giorni dall'esordio in gare ufficiali, il Foggia prepara l'attesissimo via alla stagione 2010-2011; in prova anche il centrocampista ex Pro Patria, Simone Palermo.
Due sedute quotidiane sotto il solleone. Oggi gli effettivi divisi in due gruppi. Si lavora sia sulla parte difensiva che su quella offensiva e Zeman appare fiducioso: "Di sicuro siamo a buon punto, magari non tutti allo stesso livello, visto che abbiamo completato l'organico solo due giorni fa. Però sono contento".
Non serve più nulla al boemo? "Stiamo bene così, siamo 24, la maggior parte ventenni. Abbaimo qualità e potenzialità, ma tutto si basa sulle motivazioni. Spero le possano esprimere in campo".
Ma Zeman non teme che l'organizzazione di gioco, il suo credo offensivo, possano pagare dazio su un palcoscenico difficile come la Lega Pro: "Manco in serie C da venti anni circa, per cui è difficile fare un paragone con le mie precedenti esperienze. Dico solo che ho avuto un Foggia più esperto, ma questo ha più qualità" .
Chiusura dedicata all'esilio forzato, viste le precarie condizioni del manto erboso dello Zaccheria: "Mi dispiace molto per il fatto che i tifosi dovranno aspettare settembre inoltrato per vederci all'opera allo Zaccheria. Di sicuro anche altrove non faranno mancare il loro sostegno, almeno venti anni fa funzionava così"

Antonio Di Donna da Teleradioerre
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LUCERA - SP.109: da oggi riaperta al traffico (12/8/2010)

Da questa mattina è stata riaperta temporaneamente al traffico la SP.109 tra Lucera e San Severo nel tratto interessato dai lavori di allargamento della carreggiata, mentre per i mezzi pesanti il divieto di transito permane, con il percorso obbligatorio che continua a interessare la SS.16 Adriatica (San Severo-Foggia) e la SS.17 (Foggia-Lucera) e relativi sensi inversi.

Lo ha deciso il dirigente del settore Viabilità della Provincia di Foggia, Franco Castello, che ha disposto la “temporanea e parziale apertura al traffico nel tratto compreso tra il chilometro 13 e il chilometro 18,600, con limitazione di velocità a 50 Km/h, esclusivamente ai mezzi a pieno carico inferiore a 3,5 t, ai fini di consentire, in condizioni di sicurezza, l’ultimazione dei lavori di allargamento della sede stradale nel suddetto tratto”.

In effetti per il termine completo del primo lotto dei lavori mancherebbe solo la stesura del tappeto bituminoso che avverrà nelle prossime settimane, mentre nel frattempo l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Domenico Farina, ha già annunciato la consegna del cantiere per la realizzazione dei lavori che interesseranno il secondo lotto della strada.

“Contiamo di iniziare con l’inizio dell’autunno – ha confermato a Luceraweb Fernando Pinto, amministratore dell’impresa ICOPI vincitrice della gara di appalto – e speriamo di poter terminare l’opera entro l’inizio della prossima estate. Tuttavia per lavori di questo tipo le variabili in gioco sono tante, ma ci auguriamo di poter restituire la strada ai suoi tanti utenti nel minor tempo possibile”. (Luceraweb)

r.z. da Luceraweb
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Foggia, Celenza: tornano i Borbone (12/8/2010)

“Vivi il borgo” raddoppia. Venerdì 13 agosto, per far tornare Celenza agli inizi dell’Ottocento e ‘abolire’ l’euro per un giorno, saranno impegnati 250 figuranti, quattro gruppi folk, i volontari di cinque associazioni cittadine e il gruppo dei 6 Cavalieri del Borgo cui è stato affidato il compito di coordinare tutta la macchina organizzativa.

Saranno 15 i luoghi d’interesse animati da concerti, degustazioni, artisti di strada e figuranti, con i tre punti ristoro e le quattro piazze della danza (pizzica, folk rock, canti popolari e liscio) dove si esibiranno i “Salentotò”, “Anima Popolare”, “Turbodance liscio” e “Semp’a ppò”. Ieri, lunedì 9 agosto, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione cui hanno preso parte il sindaco Francesco Santoro, i Cavalieri del Borgo e i responsabili delle associazioni Proloco, Fortorina, Archeoclub, Celenna e Parrocchia della Chiesa Madre.
Ad aprire l’evento, alle ore 16.30 in Piazza Malice, saranno gli Sbandieratori di Cava dei Tirreni. Tra stendardi, costumi d’epoca e giocolieri, si snoderà il corteo di soldati, nobili, dame e briganti che invaderanno il cuore del borgo e andranno a posizionarsi per svolgere le proprie attività facendo tornare indietro le lancette del tempo. Le degustazioni cominceranno alle ore 20, mentre i concerti prenderanno il via alle ore 23. I visitatori inizieranno il loro viaggio a ritroso dalle dogane, dove sarà possibile cambiare gli euro nella moneta in uso al tempo dei Borbone.
Per un giorno, infatti, Celenza Valfortore ridiventa l’antica ‘Celenna’ e – all’interno del percorso rievocativo – nel borgo la circolazione dell’euro viene sospesa.
Il 13 agosto, con “Vivi il Borgo”, tornano i costumi, le osterie, i mestieri, le armi di un tempo e si mangiano i piatti della tradizione preparati dalle nonne di Celenza. I visitatori potranno scoprire le antiche porte della città, i punti d’accesso che affacciano su Campania, Molise e sulle altre città della Puglia. Potranno scoprire il Castello Baronale, il Monastero delle Clarisse da poco restaurato, il Belvedere che spalanca la vista sulla diga di Occhito, il Palazzo dei Gambacorta, le chiese e i monumenti di un borgo ricco di storia e di bellezze architettoniche e paesaggistiche.
c.s. da Luceraweb
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Turismo/ A Vieste, Peschici, Rodi e Mattinata calo del 10% no per Federalberghi. Turismo Gargano, la guerra dei dati. (12/8/2010)

Il turismo sul Gargano oggetto della discordia tra gli Osservatori turistici di Federalberghi e Trademark italia.
La prima, giorni fa ha battezzato il Gargano come meta pugliese preferita dai turisti seguita da Lecce e Brindisi. Secondo Fedalberghi la provincia di Foggia, con il 64,3% di presenze, supererebbe di gran lunga il dato di tutte le altre province pugliesi.
Numeri che non coincidono con quelli divulgati dall'osservatorio balneare di Trademark Italia, la società che da 25 anni è specializzata in consulenze turistiche a livello nazionale.
Dalla ricerca, compiuta su 1520 operatori del settore, viene fuori come proprio il Gargano sia una delle zone dove è più consistente la diminuzione delle presenze turistiche. Il calo, che vede tra le principali cause la crisi economica e le sue ripercussioni psicologiche, si attesterebbe tra il 5 e il 10%.
Insomma due sondaggi assolutamente contrastanti a cui aggiungiamo il nostro, fatto di semplici telefonate alle principali strutture ricettive di Vieste, Peschici, Rodi e Mattinata. Il risultato è identico. C'è chi lamenta un calo addirittura del 20% e chi si ritiene soddisfatto con un +10% rispetto all'anno scorso.
da OndaRadio
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FOGGIA – Morto dopo gelato, resta giallo - autopsia non accerta le cause (1282010)

L'anatomopatologo che ha compiuto l'autopsia, conclusasi in nottata, Stefano D'Errico, si è infatti riservato di comunicare all'autorità giudiziaria le cause del decesso solo dopo il risultato degli esami istologici, per ottenere i quali bisognerà attendere una sessantina di giorni. Il ragazzo - originario di San Marco in Lamis (Foggia) e residente con la famiglia a Bologna - era celiaco ed affetto anche da poliallergie.


Sarà l'esito degli esami tossicologici e istologici a stabilire cosa abbia causato la morte di Davide P., il giovane di 16 anni morto due giorni fa in un ristorante di San Giovanni Rotondo per cause non accertate. L'anatomopatologo che ha compiuto l'autopsia, conclusasi in nottata,

Stefano D'Errico, si è infatti riservato di comunicare all'autorità giudiziaria le cause del decesso solo dopo il risultato degli esami istologici, per ottenere i quali bisognerà attendere una sessantina di giorni.
Il ragazzo - originario di San Marco in Lamis (Foggia) e residente con la famiglia a Bologna - era celiaco ed affetto anche da poliallergie.

"Siamo ancora nella fase preliminare - ha dichiarato il dott.D'Errico - con l'autopsia abbiamo fatto solo il primo passo verso l'accertamento della causa che ha determinato il decesso. Siamo in attesa di conoscere i risultati di esami specifici che ci diranno con certezza se si è trattato di choc anafilattico, come i primi accertamenti farebbero pensare, o se ci sono altre cause ancora da individuare. Bisognerà avere ancora un pò di pazienza".

Davide, in Puglia per le vacanze, insieme con i genitori partecipava a un ricevimento per festeggiare la cresima di un parente. La mamma, secondo la denuncia ai carabinieri, si era raccomandata al ristoratore di servire al figlio cibi senza glutine e gli aveva consegnato una apposita lista.
I carabinieri hanno sequestrato resti dei cibi e anche del gelato (l'ultimo alimento mangiato da Davide prima di sentirsi male) per sottoporli ad analisi.

da Bari.repubblica.it
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Grazie al Parco aperto al pubblico “Jurassic Park” a Borgo Celano (12/8/2010)

Per il museo dei dinosauri di Borgo Celano, buone nuove: l’ente Parco ha infatti affidato proprio nei giorni scorsi la gestione del museo, al gruppo speleologico Monte Nero, che già si occupa dell’attiguo centro viste dell’ente.
Una svolta che finalmente consente, già a partire da agosto, l’apertura al pubblico non solo della struttura museale, ma soprattutto dell’annesso giardino dei dinosauri, dove sono raffigurati a grandezza naturale diversi bestioni che una volta popolavano lo sperone d’Italia. Una notizia che farà di certo la gioia dei numerosi appassionati di Jurassic Park, i quali potranno annoverare, nel loro personalissimo carnet di mete preistoriche preferite e da visitare, anche quella del Parco del Gargano. E il tutto grazie all’ente di via Sant’Antonio Abate a Monte Sant’Angelo.
Dopo due bandi andati deserti, la decisione nei giorni scorsi del commissario Stefano Pecorella di affidare, provvisoriamente, ai ragazzi del gruppo speleologico locale, la gestione di museo interattivo e parco dei dinosauri, chiude una pagina contrastata ed apre nel contempo nuove prospettive per il Gargano sul fronte del cosiddetto “turismo culturale”.
Prospettive che si annunciano interessanti, poiché il filone degli appassionati di preistoria viene dato, dagli esperti, in forte crescita. Il giardino preistorico si presenta assai suggestivo: massi rinvenuti in diverse zone del Gargano, con impronte di teropodi, anchilosauri e sauropodi, fanno bella mostra di sé lungo un percorso tematico, che i curatori hanno allestito con cura, ricostruendo alcuni ambienti tipici di milioni di anni fa, proprio allo scopo di rimandare l’idea al visitatore di quali fossero i contesti paesaggistici nei quali questi bestioni scorazzavano.
C’è addirittura un laghetto artificiale che ricrea una palude, l’acquitrino, vale a dire l’habitat naturale, nel quale vivevano i dinosauri sessantatre milioni di anni fa, quando il Gargano era una terra emersa del grande bacino apulo. Ma l’ente Parco “festeggia” anche un altro risultato, celebrato di recente, lo scorso 30 luglio, con una conferenza al mattino nel castello di Monte Sant’Angelo: ovvero i risultati dei progetti finanziati dai fondi PIS n. 15 “Turismo, cultura e ambiente nel Gargano - Azioni di promozione dell’accesso ed organizzazione dell’accoglienza”. Nello specifico, il PIS 15 è un progetto che coinvolge i comuni del Gargano e vede come soggetto capofila l’Ente Parco Nazionale del Gargano.
Tramite il progetto è stato realizzato un sistema informativo del Gargano per una fruibilità integrata dal punto di vista turistico del territorio del Parco. A tale scopo sono stati utilizzati azioni e mezzi sia virtuali che materiali nonché avanzate tecnologie informatiche e multimediali.
da OndaRadio
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FOGGIA – MORTO BIMBO DI DUE ANNI AZZANNATO DA ROTTWEILER A FOGGIA (12/08/2010)

E' morto Pasquale Pio, il bambino di due anni azzannato a Foggia da un rottweiler di proprieta' del padre.
Le condizioni del piccolo erano apparse gia' disperate ai medici degli Ospedali Riuniti di Foggia che per primi lo hanno medicato.
Il bambino era stato azzannato al torace, agli arti superiori ma, soprattutto, alla gola .
da Agi.it
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FOGGIA - RIFIUTI: SEQUESTRATA DAI CC NOE DISCARICA ABUSIVA A VIESTE (1282010)

I carabinieri di Vieste (Fg), in collaborazione con i colleghi del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Bari hanno sequestrato un terreno agricolo nel quale erano state realizzate illecitamente strutture in cemento.
I militari, in localita' Costella, hanno individuato un terreno di proprieta' di un agricoltore di 60 anni che aveva realizzato tre strutture in cemento senza avere la prescritta autorizzazione.
Il valore dei beni sequestrati ammonta a 250mila euro. L'uomo e' stato denunciato
da Agi.it/Bari
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VIESTE - Gimkane sulla strada per la foresta umbra Proteste e segnalazioni per 6 km di buche - Per percorrere il tratto incriminato occorrono 15 minuti -Nella zona ci sono alcuni residence e le ville dei turisti (1282010)

Quasi sei chilometri di tragitto, ricoperto da ciottoli, con buche e crepe che attraversano tutte e due le carreggiate, e dove le automobili si muovono facendo autentiche gimkane. Tempi di percorrenza: oltre quindici minuti. Non è una strada di campagna e nemmeno un percorso specialistico per i rally ma più semplicemente una strada provinciale, anche se abbandonata da diversi anni.

È la provinciale numero 89 — innesto Mattinata-Vieste — che collega il lungomare di Vieste con la Foresta Umbra. Un’arteria che dal centro garganico entra nel cuore del Parco nazionale e dove si trovano le abitazioni di alcuni residenti di Vieste, qualche residence e ville di turisti.
Tutti, indistintamente, stanchi di convivere con questi problemi di viabilità. «Ogni giorno — racconta un turista che da anni viene a villeggiare in zona — per scendere a mare la percorriamo a velocità ridottissima a causa delle buche che ci sono su tutta la strada. Abbiamo fatto richieste a tutti ma senza ricevere alcuna risposta». Sei chilometri di strada non asfaltata e senza alcuna segnaletica verticale.

Per la verità qualche cartello c’è, ma giace a terra senza che nessuno faccia qualcosa. «Il vero problema — spiega Ida Romeo, una signora di Foggia che ha una villa lungo la provinciale — non è solo il fatto che siamo costretti a percorrerla a velocità ridotta, per evitare danni alle automobili.

È anche una questione di sicurezza».
Qualche settimana fa, infatti, una congiunta della signora Romeo ha avuto un grave malore e la famiglia è stata c ost rettaatra sport arlaal pronto soccorso di Vieste, lungo quella provinciale. «Avevamo necessità di affrettarci per la gravità del fatto — aggiunge la signora — e comunque, con tutte quelle buche e quelle cavità lungo la strada, non è stato un tragitto agevole».

Una strada, dicono in molti, quasi inaccessibile ad un’autoambulanza che trasporta un malato, magari intubato: il mezzo ma, soprattutto il paziente, sarebbe sottoposto a notevoli sobbalzi a causa del manto stradale del tutto sconnesso. Nonostante le tante richieste di intervento alla Provincia, però, non è arrivata mai alcuna risposta.

La strada provinciale, e con essa i residenti e i turisti della zona, continuano ad essere abbandonati. Alcuni dei residenti, stanchi di non ricevere alcuna risposta dall’ente di Palazzo Dogana proprietario dell’arteria e, quindi, responsabile della manutenzione, avrebbero già avviato delle procedure legali per chiedere i danni subitì dalle loro automobili.
Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno
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H.E.R. IN CONCERTO A MANFREDONIA PER “I SUONI DEL SUD” (12/11/2010)

Lunedì 16 Agosto alle 21.00 nell’ambito della rassegna i “I suoni del Sud” presso il Chiostro del Comune di Manfredonia (Fg) sarà possibile ascoltare e ammirare H.e.r., affermata violinista, attrice e performer pugliese che presenterà una exhibit in duo con il pianista ALESSANDRO SCANDERBEG.
Il duo collaudato sia in ITALIA che all'estero ( Germania,Spagna, U.S.A. ) che si caratterizza per la particolare attitudine teatrale del repertorio, eseguirà una selezione di brani contenente anche alcuni adattamenti tratti dal recente disco per soli violino e voce : MAGMA. H.E.R vanta collaborazioni con Petra Magoni, con Peppe Voltarelli, con Mariangela Gualtieri e con Momo, invece.
Parallelamente ai progetti che hanno portato a Magma dal 2005 ha avviato una collaborazione con Teresa De Sio e il suo gruppo partecipando sia al disco che al tour “A Sud! A Sud!” e allo spettacolo culto “CRAJ”, dedicato ai grandi cantori della musica popolare pugliese. Recentemente ha collaborato con Donatella Rettore la quale ha interpretato “Primadonna” un brano scritto da H.e.r e vincitore del PIG. La poetica di H.E.R. , da sempre legata alla sua origine geografica ( il Tavoliere delle Puglie ) non risparmia critiche e non si definisce musica d'intrattenimento , a conferma del suo sodalizio con la città di Manfredonia verrà proiettato durante il concerto un tributo video dedicato all'attività artistica della cantautrice la cui regia è affidata sapientemente ad Adriano Santoro, artista visuale manfredoniano.
Comunicato stampa I suoni del Sud
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Spara in autolavaggio: arrestato dalla Mobile (12/8/2010)

La Sezione Antirapina della Squadra Mobile ha arrestato un giovane pregiudicato foggiano di 29 anni, che nella mattinata di ieri, 11 agosto, intorno alle ore 10, aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco all’ interno di un autolavaggio della periferia cittadina.

Prontamente intervenuti sul posto, unitamente alla volante di zona, gli investigatori rinvenivano a terra due bossoli di pistola di piccolo calibro.

All’esito di immediate ed accurate indagini , si perveniva all’ identificazione del giovane censurato che veniva rintracciato presso l’ abitazione dei genitori, nel malfamato quartiere cittadino di Viale Candelaro.

All’esito dell’accurata perquisizione locale che ne seguiva, all’ interno del box , si rinveniva una pistola calibro 22 con matricola abrasa, completa di caricatore e senza munizioni.

Il pregiudicato veniva pertanto tratto in arresto per detenzione di arma clandestina e spari in luogo pubblico ed associato alla locale Casa Circondariale.
da Questura di Foggia
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Arriva l'estate e tornano i furti in appartamento (12/8/2010)

Il fenomeno è ciclico e si ripete puntualmente ogni anno. In estate e durante le festività i furti in appartamento subiscono un'impennata, perchè in tanti lasciano la loro abitazione. Alcuni per periodi più lunghi, altri per tutto il giorno. Il dirigente della squadra mobile di Foggia Antonio Caricato non parla di vero e proprio allarme, ma di aumento di questo tipo di reato, così come nello stesso periodo diminuiscono scippi e rapine.
Arrivare a casa, e trovare la porta scardinata e le stanze messe a soqquadro, oltre ai danni economici, solitamente causa uno shock e chi subisce un furto vive un vero e proprio dramma. Le denunce sono in aumento ma è difficile a Foggia individuare una zona maggiormente colpita, perchè si tratta di professionisti che si muovono a macchia di leopardo.
Ecco perchè è necessario adottare degli accorgimenti che quantomeno scoraggino i malintenzionati. In particolare i piani bassi sono quelli maggiormente attaccabili. Allora dotarsi di porte blindate, tapparelle corazzate o impianti d'allarme collegati a un video o a istituti di vigilanza può essere d'aiuto. Ma sono i vicini di casa uno dei migliori sistemi di difesa contro i topi d'appartamento.
Instaurare con loro una sorta di mutuo soccorso è importante sia che sia abbia un sistema di allarme, sia che si lasci la casa incustodita per un lungo periodo.
Diventa inoltre importante non lasciare mai aperto il portone del palazzo o aprire per la consegna di materiale pubblicizzato, senza accertarsene.
Le forze dell'ordine comunque hanno disposto la presenza di un maggior numero di pattuglie sul territorio.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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MARGHERITA DI SAVOIA. QUESTA SERA UN MATRIMONIO DA... SPIAGGIA (12/8/2010)

Dall’esperienza dalla wedding planner Luisa Colonna, organizzatrice di matrimoni a Miami, e di Anna Loporcaro, titolare dell’agenzia IDEA Eventi di Altamura, nasce il progetto innovativo del matrimonio sulla spiaggia (wedding by the sea), su modello americano.
Questo nuovo brand “ELITE wedding planner International”, finalizzato a creare un ponte tematico tra Italia e Stati Uniti, sarà promosso durante la serata del 12 agosto e prevederà una serie di eventi dall’apertura musicale, ad una simulazione di celebrazione di un matrimonio sotto un arco di fiori con damigelle e damigelli, uno show cooking dal vivo, una sfilata di moda e la presentazione a sorpresa di piatti dello chef.
Anche la distribuzione delle bomboniere ed il taglio della torta nuziale avranno aspetti innovativi e scenografici. La serata sarà anche un’ottima occasione per sponsorizzare le località ed i prodotti italiani all’estero, tramite uno scambio socio gastronomico con gli USA. La serata è rivolta principalmente a coppie con progetti matrimoniali nell’anno in corso o nel prossimo.
È a tal proposito, una giuria nascosta nel pubblico eleggerà la coppia più elegante, alla quale andrà l’abito da sposa messo in palio da una nota griffe.
da Il Corriere del Sud
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60 anni della CasMez. Tante le opere inutili . (12/8/2010)

Il 10 agosto del 1950 nasceva la Cassa per il Mezzogiorno. Doveva modernizzare il Sud Italia sprofondato nell'arretratezza e nella povertà.
Dal 1951 al 1992 la Cassa ha erogato 279.763 miliardi di vecchie lire. Sull'esito dell’intervento straordinario la politica, l’economia e la sociologia si sono divisi: qualcuno ha gridato al miracolo, qualcun altro all'assistenzialismo clientelare.
Tra le storie simbolo degli sprechi che quell'esperienza ha purtroppo generato, le terme da 39 miliardi di Santa Cesarea, in provincia di Lecce

Hanno portato via anche i rubinetti, le maniglie e le porte, i cessi, i fili elettrici e le condutture. Ovunque i segni dell’abbandono: vetrate rotte, soffitti sfondati e divelti, buche nei muri e nei pavimenti, intonaci sberciati. Deprimente l’ingresso, con l’ampia sala dell’accettazione coperta di sporcizia e di polvere diventata strato di terra. Sono stati spesi 39 miliardi di lire a Santa Cesarea Terme, in nome dello sviluppo del Sud e del turismo del benessere fisico. Un’opera termale mai entrata in attività.

In questa storia di follia, cominciata nel 1988 e conclusasi, solo dal punto di vista amministrativo nel 2007, c’é un concentrato di abusi politici e sprechi finanziari da parte di ceti dirigenti superficiali e irresponsabili. Una legge, la 64 del 1986, nata sulle ceneri della Cassa per il Mezzogiorno, diventata rapidamente una sorta di treno per le spinte più disparate di Comuni e Regioni, chiamati a un protagonismo inconcludente e dissipatore, è stata il teatro di una vicenda surreale.

Il nuovo centro termale è sorto su un pianoro, ventoso e fuori dal contesto urbano, nella parte alta di Santa Cesarea, alle spalle della pineta, a poche decine di metri dallo stabilimento “Palazzo”, uno dei due dell’attuale disponibilità termale. I fabbricati, faraonici e anonimi, sono proprio sulle sorgenti: una scelta infelice contestata da più parti. I pianificatori degli anni Ottanta avevano previsto che dal pianoro gli amanti dei fanghi termali sarebbero scesi nel cuore della località turistica, in via Roma, con un trenino elettrico. Un altro sogno rimasto sepolto nelle carte e nei conflitti politici e giudiziari.

Non è entrato mai in funzione il nuovo centro. Trentanove miliardi, un fiume di denaro e neanche una cabina per idromassaggi aperta. Negli anni Ottanta è esploso il debito pubblico, anche a causa di queste opere diventate nella pubblicistica «cattedrali nel deserto».

Tutto è stato costruito, meno le opere indispensabili all’esercizio termale: le cabine per i bagni nel fango, le postazioni per le inalazioni oppure una piscina per le riabilitazioni. Solo muri e cemento improduttivi. I 39 miliardi erano finiti, una parte consistente perduta nello scontro tra imprese e tra avvocati che accompagna tutte le opere pubbliche nel Mezzogiorno. Semplice il ragionamento: sarebbe arrivato, prima o poi, un altro finanziamento, con un altro appalto e u n’altra progettazione.

L’opera, una piccola città fantasma, per entrare in funzione ha bisogno di una colata suppletiva di 10 milioni di euro. «E’ una storia raccapricciante» dice Luigi Guida, direttore generale da 20 anni e amministratore delegato dal 1980 al ‘90. Storia da raccontare. Erano gli anni della spesa pubblica incontrollata e rimborsata a pié di lista, cioè a rendiconto. Ai dipendenti pubblici l’Inps regalava anche 15 giorni di vacanza termale per riprendersi dallo stress.

Alle vecchie terme di Santa Cesarea, uno dei 13 centri voluti dalle Partecipazioni statali, la domanda cresceva di anno per anno, fino alle 35mila persone del 1990. In questo clima di euforia, a Santa Cesarea pensarono che di stabilimenti termali ce ne potevano essere due: uno, quello storico, controllato dai socialisti delle Partecipazioni statali, il secondo voluto dal Comune in mano ai democristiani e fortissimi alla Regione. La posta in palio, il foraggio della politica nelle regioni meridionali: soldi e posti di lavoro, da utilizzare negli scontri elettorali.

A Santa Cesarea, piccola comunità di meno di tremila abitanti con le frazioni Cerfignano e Vitigliano, è vivo un humus fertilissimo per alimentare lo scontro tra gruppi locali e famiglie che guardano alle terme come l’occasione della vita. I 39 miliardi per il nuovo centro erano solo l’antipasto. Sarebbero poi arrivati altri soldi per allargare l’economia delle terme, sempre che i numeri si fossero mantenuti in crescita costante.

I soldi sono stati spesi, inutilmente, i numeri invece sono crollati perché anche la pacchia dell’Inps ben presto finì e la vecchia società termale fu costretta alla cura dimagrante licenziando 70 dipendenti. «Sia chiaro, noi con il nuovo centro non abbiamo nulla a che fare». Guida si raccomanda, vuole mantenere le distanze da una storia di colossale dissipazione. Una vicenda che ancora oggi lascia inalterato il conflitto, protagonisti sempre il Comune e la società di gestione.

La situazione, in realtà, è cambiata in modo radicale. Nella società, con un capitale sociale di 7,8 milioni, ci sono la Regione, con il 51 per cento, il Comune con il 49 e qualche azione ce l’hanno anche la Pro- Una diga per 90 miliardi E l’acqua? Mai arrivata

È il paradosso del Saglioccia, cemento nel Parco della Murgia vincia e il Comune di Minervino. Eppure, è sufficiente una breve escursione in internet per capire che la polemica non è mai rientrata. L’attuale sindaco, Daniele Cretì, a capo di una giunta di centrodestra, attacca il presidente della società, Salvatore Serra, nominato dalla Regione, appellandosi alla trasparenza e agli interessi della comunità locale. La società, che con il Comune e la Regione ha presentato un progetto di completamento del nuovo centro al ministero dello sviluppo economico, sollecita un maggiore sforzo anche finanziario.

Nella storia dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno colpisce l’alternarsi di leggi, strutture, enti, società. In una prima fase, tutte le redini in mano allo Stato, dalle scelte ai soldi alle stesse società. Poi, con le Regioni è arrivato il tempo della pianificazione dal basso. Ma i risultati non sono cambiati.

Non poteva mancare, in questa storia, l’inchiesta giudiziaria, arrivata puntuale e condotta da un pm puntiglioso, Imerio Tramis. Beffarda la conclusione, finora. Indagato, per peculato, è l’ex sindaco di Santa Cesarea, Osvaldo Maiorano, un medico di Cerfignano.
Da un controllo della guardia di finanza di Otranto è venuto fuori che dal nuovo centro erano scomparsi due tavoli in legno, sette sedie in plastica, un tavolino di vimini, un divanetto, due poltroncine, scaffali e sei panchine in metallo: sono andate a finire nel circolo cittadino di Vitigliano, sembra su autorizzazione del sindaco.

Un esito minimalista e in parte paradossale in una vicenda di grandi sprechi.
TONIO TONDO da La Gazzetta del Mezzogiorno
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FOGGIA - Sparatoria al Canderalo: arrestato un giovane (12/8/2010)

Un'esplosione di arma da fuoco intorno alle dieci del mattino non deve essere sembrata normale a chi l'ha udita, che immediatamente ha chiamato il 113. Una pattuglia della Polizia di Stato si è recata sul posto, in via Obertj al rione Candelaro, e pur non trovando alcuna traccia di feriti ha rinvenuto a terra due bossoli di una calibro 22, che hanno dato credibilità alla segnalazione ricevuta.
E' partita così l'attività investigativa che ha portato nelle prime ore del pomeriggio all'arresto di un giovane di 29 anni.
E' stato accertato che il ragazzo ha avuto ieri mattina un litigio con altri due ragazzi nei pressi di un autolavaggio.
Il giovane è stato rintracciato poco dopo le 14 e a seguito di una perquisizione è stato ritrovato in possesso di una pistola calibro 22 con munizioni e matricola abrasa.
Il giovane è stato tratto in arresto. Ora si dovrà risalire al movente del litigio.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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Vieste/ E’ ad ostacoli la strada provinciale per la Foresta Umbra. Proteste e segnalazioni per le buche. Il sindaco: “la Provincia è distratta. Porgo le mie scuse, faremo da noi”. (12/8/2010)

Quasi sei chilometri di tragitto, ricoperto da ciottoli, con buche e crepe che attraversano tutte e due le carreggiate, e dove le automobili si muovono facendo autentiche gimkane. Tempi di percorrenza: oltre quindici minuti. Non è una strada di campagna e nemmeno un percorso
specialistico per i rally ma più semplicemente una strada provinciale, anche se abbandonata da diversi anni. E la provinciale numero 89 — innesto Mattinata-Vieste — che collega il lungomare di Vieste con la Foresta Umbra. Un’arteria che dal centro garganico entra nel cuore del Parco nazionale e dove si trovano le abitazioni di alcuni residenti di Vieste, qualche residence e ville di turisti, Tutti, indistintamente, stanchi di convivere con questi problemi di viabilità.
«Ogni giorno
— racconta un turista che da anni viene a villeggiare in zona — per scendere a mare la percorriamo a velocità ridottissima a causa delle buche che ci sono su tutta la strada. Abbiamo fatto richieste a tutti ma senza ricevere alcuna risposta».
Sei chilometri di strada non asfaltata e senza alcuna segnaletica verticale. Per la verità qualche cartello c’è, ma giace a terra senza che nessuno faccia qualcosa.
«Il vero problema — spiega Ida Romeo, una signora di Foggia che ha una villa lungo la provinciale — non e solo il fatto che siamo costretti a percorrerla a velocità ridotta, per evitare danni alle automobili. È anche una questione di sicurezza». Qualche settimana fa, infatti, una congiunta della signora Romeo ha avuto un grave malore e la famiglia e stata costretta a trasportarla al pronto soccorso di Vieste, lungo quella provinciale. «Avevamo necessità di affrettarci per la gravità del fatto — aggiunge la signora — e comunque, con tutte quelle buche e quelle cavità lungo la strada, non è stato un tragitto agevole».
Una strada, dicono in molti, quasi inaccessibile ad un’autoambulanza che trasporta un malato, magari intubato: il mezzo ma, soprattutto il paziente, sarebbe sottoposto a notevoli sobbalzi a causa del manto stradale del tutto sconnesso. Nonostante le tante richieste di intervento alla Provincia, però, non è arrivata mai alcuna risposta.
La strada provinciale, e con essa i residenti e i turisti della zona, continuano ad essere abbandonati. Alcuni dei residenti, stanchi di non ricevere alcuna risposta dall’ente di Palazzo Dogana proprietario dell’arteria e, quindi, responsabile della manutenzione, avrebbero già avviato delle procedure legali per chiedere i danni subiti dalle loro automobili.

Il sindaco. “La Provincia è distratta, porgo le mie scuse, faremo da noi”
— «Conosciamo i problemi dei residenti e dei turisti che abitano lungo quello strada. Anche noi abbiamo chiesto interventi alla Provincia di Foggia, senza avere alcuna risposta. Per questo in passato abbiamo fatto noi qualche piccolo lavoro».
La sindaca di Vieste, Ersilia Nobile, interviene sulle proteste dei residenti e dei turisti che sono costretti a convivere con i problemi della provinciale. Nei mesi scorsi, ha aggiunto il primo cittadino l’amministrazione comunale di Vieste ha alleviato alcuni problemi asfaltando la prima parte della strada e, in particolare, quella dove si trovano alcune scuole.
«Non potevamo fare di più — ha aggiunto la sindaca —. Porgo le scuse ai turisti e ai residenti della zona. Se dopo l’estate la Provincia non farà ancora nulla cercheremo di fare qualcosa noi, pur nelle nostre limitate possibilità economiche».

Luca Perniceda OndaRadio
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Sanità Puglia/ Rivolta dei precari. L’assessore Fiore prova a rassicurare (12/8/2010)

Il clima si surriscalda sono sul piede di guerra i 2.200 lavoratori della sanità che si sono visti congelare dal governo la procedura di assunzione. Vedevano ad un passo il traguardo del contratto a tempo indeterminato ed invece la settimana scorsa, da Roma, è arrivato il blocco alle internalizzazioni.
Così, ieri mattina, una delegazione di infermieri, ausiliari, lavoratori del 118 provenienti da tutta la Puglia si è presentata sotto la sede dell’assessorato regionale alla Sanità e ha
chiesto un incontro all’assessore Tommaso Fiore. Il colloquio è durato circa un’ora, Fiore non ha potuto fare altro che confermare le disposizioni romane ma anche promesso che si tratta solo di una interruzione momentanea. Da parte della Regione, quindi, resta la volontà di proseguire nel processo di internalizzazione dei servizi, ad oggi, affidati a società esterne.
I lavoratori, dal canto loro, hanno preteso rassicurazioni e hanno promesso battaglia. Martedì prossimo la protesta si sposterà davanti ai cancelli della sede dell’Asl di Bari, ma hanno già anticipato che sono pronti a marciare anche su Roma se dovesse essere necessario.
Dei 2.200 lavoratori rimasti al palo, la metà vive in una condizione di assoluta precarietà.
In particolare, i più esasperati sono gli ausiliari e gli infermieri del 118 che a settembre sarebbero stati assunti, e invece, adesso, alcuni di essi rischiano di perdere persino il posto di lavoro.
Molti sono volontari e non ricevono nemmeno uno stipendio.
Ieri il confronto in assessorato si è svolto in un clima di assoluta serenità, ma la rabbia comincia a montare tra i 2.200 dipendenti della sanità.
da OndaRadio
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Capitanata/ Docenti, saranno soltanto 139 le immissioni in ruolo. Gli inserimenti verranno effettuati entro il 31 agosto. Precari in ginocchio. (12/8/2010)

Saranno 139 le immissioni in ruolo per il personale docente in provincia di Foggia per l’anno scolastico 2010/2011 che verranno effettuate entro il 31 agosto. Lo ha reso noto il i decreto n. 75 del 10 agosto del MIUR che ha indicato in maniera precisa e dettagliata la procedura di conferimento dell’incarico in ruolo per ogni ordine e grado: le 139 assunzioni saranno così ripartite: 92 posti per il sostegno, 7 nella scuola dell’infanzia, 31 nella scuola secondaria di primo grado e 9 in quella di secondo grado.
I nuovi docenti di ruolo verranno selezionati tra i vincitori delle procedure concorsuali degli anni precedenti e le graduatorie permanenti. «Siamo al lavoro — spiega il direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Foggia Giuseppe De Sabato — per ripensare gli organici, tra personale docente, di sostegno e personale Ata, alla luce non solo del documento ministeriale, ma anche considerando i pensionamenti che diverranno effettivi a partire dal 1 settembre e i ridimensionamenti del numero delle classi e degli allievi. Un bel lavoro d’insieme che ci terrà particolarmente impegnati».
Saranno, invece, 81 i posti previsti per le immissioni del personale a.t.a così suddivisi: 21 assistenti amministrativi, 8 assistenti tecnici, i cuoco, 45 bidelli, 4 dirigenti servizi generali e amministrativi, 1 guardarobiere, 1 addetto all’azienda agraria.
Questo, dunque, il quadro che si verrà a delineare nel prossimo anno scolastico in Capitanata, con una nutrita popolazione di precari alla ricerca di collocazione, in molti casi disattesa dalle nostre parti. Nei giorni scorsi, però, il ministro Maria Stella Gelmini ha comunicato ai sindacati che è stato prorogato il decreto attuativo “Salvaprecari”, che estende i benefici a coloro che, avendo ricoperto incarichi di supplenze annuali anche nel 2009/20i0, non sono stati riconfermati.
Sulla scorta dello stesso decreto, come già avvenuto l’anno scorso, sono in fase di rinnovo le convenzioni stipulate con le Regioni per una convergenza di risorse europee e nazionali verso altre misure a favore del personale. In questa direzione i precari pugliesi (insieme ai colleghi calabresi) possono dirsi più fortunati in quanto le due regioni meridionali hanno già provveduto a rinnovare l’accordo. L’altra importante novità riguarderà la valutazione dei docenti, con premi ai professori migliori.
Da oggi e fino al 2012, infatti, le economie del 30% realizzate dal Ministero saranno proprio destinate al recupero degli scatti stipendiati ed anche per iniziative di valorizzazione del merito degli insegnanti, anche attraverso il potenziamento del sistema di valutazione (Invalsi, Indire, Ispettori).
In questi due anni saranno anche attivate alcune sperimentazioni proprio sul tema del merito e della qualità. Dal 2013, con il nuovo contratto, tutta la materia verrà ridiscussa sulla base degli esiti delle sperimentazioni e sarà centrale il tema della valorizzazione dello sviluppo della carriera dei docenti.
Saranno premiati i professori migliori. Entro la fme del 2010 sarà bandito un nuovo concorso per dirigente scolastico. I posti disponibili in tutta Italia saranno 2.800.

Enza Moscaritolo da OndaRadio
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Abusivismo edilizio la Puglia quinta in Italia. Legambiente denuncia: “Così il suolo è sempre più fragile”. (12/8/2010)

Il 15 luglio, nel suo viaggio per gli «sfregi» alla costa italiana, Goletta verde era stata in Puglia e aveva fotografato una realtà in evoluzione con una crescita di infrazioni accertate di difficile catalogazione perché da un lato dicono di un aumento nell’efficacia dei controlli, dall’altro nascondono il rischio che la mano degli abusivi, palazzinari senza scrupoli capaci di scempiare una costa millenaria pur di costruire, abbia ripreso a far danni come e più che nel recente passato.
Dal dossier Mare Monstrum 2010 di Legambiente, dissero un mese fa il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, e Stefano Ciafani di Goletta Verde risulta che le 1.338 infrazioni accertate quanto ad abusi edilizi, equivalgono a 1,5 reati per chilometro di costa. Cifra che fa arrivare la Puglia al secondo posto nella classifica nazionale del mare illegale su base regionale.
«A far salire la Puglia sul secondo gradino del poco glorioso podio del mare illegale - disse Tarantini - hanno contribuito in modo determinante le infrazioni relative al settore degli scarichi illegali, quelle legate alle pesca di frodo e gli illeciti legati al cemento vista mare. Con 551 reati per inquinamento delle acque, la Puglia si è piazzata al vertice della classifica nazionale del mare inquinato su base regionale.
Allarmante anche la diffusione degli abusi edilizi su demanio marittimo, soprattutto in Salento; con 405 reati accertati la Puglia conferma il quinto posto degli anni passati».
Ieri l’ulteriore conferma, qualora ce ne fosse bisogno, con la presentazione della classifica del ciclo illegale del cemento, anche stavolta elaborata da Legambiente. Sono 28000 le nuove unità (al 2008) frutto dell’abusivismo in Italia.
Prima nella classifica del ciclo illegale del cemento la Campania, con 1.267 infrazioni accertate, 1685 persone denunciate e 625 sequestri.
«Per avere un’idea dell’estensione della criminalità nell’ambito delle costruzioni, basti pensare — dice Legambiente - che il 67% dei comuni campani sciolti per infiltrazione mafiosa, dal 1991 a oggi, lo sono stati proprio per abusivismo edilizio. Secondo il rapporto, infatti, il cemento è il luogo ideale per riciclare i proventi dalle attività criminose che nel caso della Campania si traducono in interi quartieri abusivi senza risparmiare le località di pregio, a cominciare dalla costiera amalfitana e da quella cilentana, dall’area dei templi di Paestum, fino a Ischia».

Nella cartina dell’abusivismo italiano, il secondo posto lo occupa la Calabria con 900 infrazioni, 923 persone denunciate e 319 sequestri.
E in continua ascesa la marcia del Lazio che quest’anno si colloca al terzo posto nella classifica del cemento illegale, superando la Sicilia. Seguono la Puglia (con il caso simbolo dell’istmo di Lesina, pesantemente compromesso da un intero quartiere illegale considerato un vero e proprio ecomostro), la Toscana e la Sardegna.
Nella top ten si collocano poi Liguria, Abruzzo e Lombardia.
Le regioni meno colpite dal ciclo illegale del cemento sono Molise, Friuli Venezia-Giulia e Valle d’Aosta. In mezzo si piazzano Umbria, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Basilicata e Trentino Alto Adige. In totale le infrazioni accertate sono state 7.499, con quasi 10.000 persone denunciate e circa 2300 sequestri.
E l’abusivismo, secondo quanto ripetuto più volte dalla Protezione civile, non fa che aumentare la fragilità del suolo italiano: il territorio del Belpaese è a rischio sbriciolamento nel 70% dei comuni, di questi uno su quattro non sembra aver voglia di prendere delle iniziative, soprattutto nel campo della prevenzione.
E in Calabria, come in Umbria, l’intera popolazione vive su una zona «rossa» quanto a sicurezza idrogeologica, visto che il 100% dei comuni è a rischio.
Il pericolo di dissesto idrogeologico, di frane e alluvioni interessa praticamente tutto il territorio nazionale: sono 5.581 i comuni a rischio idrogeologico, il 70% del totale dei comuni italiani, di cui 1700 a rischio frana, 1.285 a rischio di alluvione e 2.596 a rischio sia di frana sia di alluvione.
da OndaRadio

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L'International College of Surgeons annuncia l’inaugurazione del dipinto "La nefrectomia assistita con il dito" alla Camera dei Lord, Londra dal 1° giugno 2010 (12/8/2010)
L'International College of Surgeons ha annunciato l’inaugurazione del dipinto "The Finger Assisted Nephrectomy" ("La nefrectomia assistita con il dito " ) di Henry Ward ospitato dalla Baronessa Finlay alla Camera dei Lord dal 1° giugno 2010.

In questo dipinto di Henry Ward, il Professor Nadey S. Hakim, illustre chirurgo dei trapianti, enfatizza una delle questioni sociali più significative dei nostri tempi: la sensibilizzazione sull’esigenza di disporre di donatori di organi legali e viventi.

Nel quadro viene rappresentato un intervento sotto la supervisione del prof. Rocco Maruotti, primario chirurgo a Milano, segretario mondiale dell’ International College of Surgeons.

Il prof. Rocco Maruotti e' un chirurgo italiano, di fama internazionale, nato a Foggia e operante a Milano.

Comunicato stampa The International College of Surgeons
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Celenza, nuova luce per San Nicolò. Riaperto il complesso monumentale, ospiterà un centro culturale polivalente (12/8/2010)

Finalmente è stato riconsegnato alla cittadinanza di Celenza Valfrotre il complesso monumentale di San Nicolò (ex monastero delle clarisse). L’edificio sacro era stato dichiarato inagibile e chiuso al pubblico a causa dei danni provocati dal sisma del 2002.
L’opera di recupero è stata finanziata con fondi POR per 1 milione e mezzo di euro, per 646mila euro dal Ministero per i Beni e le Attività Produttive e per 200mila euro dalla struttura commissariale quale ulteriore ripartizione di fondi per opere di completamento.
Alla cerimonia di riapertura del Monastero, sono intervenuti il sindaco di Celenza Valfortore, Francesco Santoro, il vescovo della diocesi di Lucera-Troia, Mons. Domenico Cornacchia, l’assessore alla Solidarietà della Regione Puglia, Elena Gentile, il consigliere regionale, Franco Ognissanti, l’assessore provinciale alle Attività Produttive, Pasquale Pazienza, il presidente del distretto culturale Daunia Vetus, Giovanni Aquilino, il parroco di Celenza Valfortore, Don Luigi Tommasone e molti sindaci dei Monti Dauni.
“L’edificio sarà utilizzato come centro culturale-storico-archeologico – ha dichiarato il primo cittadino di Celenza, Francesco Santoro – Il complesso ospiterà la scuola media statale, una sala conferenza, la biblioteca comunale, il deposito archeologico, il museo etnico e quello ecclesiastico, il centro visita virtuale ma soprattutto riaccoglierà le suore Apostole del sacro Cuore così come prima del terremoto”.
Il parroco di Celenza, Don Luigi Tommasone, ha invitato tutti i cittadini a far tornare il Convento di nuovo un posto pieno di vita.
“Facciamo nostro il passato per costruire il futuro del nostro paese”, ha concluso il parroco. Negli ultimi decenni, fino all’evento tellurico del 2002 che causò lo sgombero della struttura, il complesso monumentale ha ospitato la scuola materna, strutture dell’ASL e uffici del lavoro.
Comunicato stampa Comune Celenza Valfortore
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Manfredonia, l'assessore Stefàno incontra i pescatori (12/8/2010)

Mercoledì 18 agosto l'assessore regionale Dario Stefàno sarà a Manfredonia per incontrare i pescatori alle prese con i problemi del nuovo regolamento comunitario 'Mediterraneo'.
Stefàno, accompagnato dal consigliere regionale Franco Ognissanti e dall'europarlamentare Paolo De Castro, incontrerà l'assessore alle attività produtive del comune di Manfredonia, Antonio Angelillis e il presidente del Consorzio di gestione del Mercato Ittico, Nunzio Stoppiello.
Alle 11,30 conferenza stampa presso il mercato del pesce.

Saverio Serlenga da Teleradioerre
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Carpino, oggi la sagra dell'olio e delle fave (12/8/2010)

Nella variegata offerta delle manifestazioni estive che interessa il Comune di Carpino, è particolarmente significativa ed assume carattere altamente culturale la "Sagra dell'Olio extravergine di oliva e delle Fave" promossa dal Comune e dalla Pro Loco il 12 agosto di ogni anno. E' una delle più originali e suggestive sagre dell'intera Regione Puglia, nell'intento di promuovere e valorizzare i prodotti tipici della terra carpinese, primo fra tutti l'olio extravergine di oliva, unica ed indubbia fonte di economia locale.
E poi le fave di Carpino, fiore all'occhiello della tradizione contadina carpinese: un legume che, passato da " carne dei poveri" ed un tempo destinate all'alimentazione animale, oggi è salito agli onori della buona cucina.
Questa sera a partire dalle ore 21 nelle vie del centro storico di Carpino il visitatore potrà scoprire quanta sapienza contadina c'è nei gustosi piatti a base di fave e olio extravergine di oliva di Carpino.
Un laboratorio culturale ed artigianale a cielo aperto dove la fragranza dell'olio e del pane mischiato alla sapidità delle fave, alla tarantella di Carpino ed alla umile e sapiente gente sapranno trascinare, ancora una volta, il turista in una terra che ha saputo conservare gli odori, i colori e i sapori di una volta.

Saverio Serlenga da Teleradioerre
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LA RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE E IL FESTIVAL DELLE PROVINCE (12/8/2010)

Festival Itinerante di Cultura Popolare 2010 IX edizione organizzano Campus estivo per la cultura popolare nel Fortore dal 13 al 17 agosto 2010

Continua il viaggio estivo della Rete Italiana di Cultura Popolare nella nostra penisola per creare momenti di incontro con la cultura tradizionale. Con la sua Carovana dei saperi la Rete giunge dal 13 al 17 agosto in provincia di Benevento e di Foggia dove verrà allestito il Campus per la cultura popolare. Si terranno in piazza e tra le strade letture, spettacoli, laboratori, incontri, approfondimenti condotti da docenti universitari e artisti. Saranno raccontate - attraverso la lingua, la poesia, la musica, la danza, il teatro - tradizioni ancora vive nel centro-sud di Italia.

Il Campus è il luogo di incontro dei saperi, delle tradizioni. Il luogo dove le culture dei territori vengono presentate, studiate, tramandate. La “Rete” ha come suo obiettivo la valorizzazione dell'oralità, di una cultura che ha una diffusione “narrativa”. Presenta una cultura itinerante che raggiunge i territori e ne esalta le peculiarità mettendoli “in rete”.

L'università della Cultura Popolare. Il Campus intende offrire un ventaglio di esperienze, riflessioni e azioni messi in atto da vari protagonisti - studiosi, performers, artisti - attivi su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi anni ci si interroga sui temi complessi e controversi delle culture locali, dei territori, dei patrimoni immateriali, delle “identità”, che sono espressione di grandi vivacità ed energie di base aperte al futuro delle comunità umane, ma che talvolta rischiano di non sapere "parlare" fra loro.

Il Campus si svolgerà nei Comuni di
Castelvetere in Valfortore (BN)
San Bartolomeo in Galdo (BN)
Castelfranco in Miscano (BN)
Castelluccio Val Maggiore (FG)
Roseto Val Fortore (FG)
Guardia Sanframondi (BN)
Lesina (FG)

RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
L'importanza di 'fare rete'. È questo il risultato più evidente di un progetto come il Festival delle Province. Nato dalla necessità di dare espressione a quel ricco patrimonio immateriale diffuso nelle Province italiane, ha assunto un valore politico di primaria importanza: quello di far dialogare feste e riti di antica memoria con le migliaia di giovani che stanno sperimentando nuovi modelli di socialità, di saperi artigianali ed artistici, ma con il desiderio di ricucire un dialogo intergenerazionale.
Auguro a tutti voi di poter seguire la nostra "Carovana" nei più bei comuni delle Province che hanno aderito a questa Rete.
Ugo Perone Presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare

RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
Il Festival riparte, come ogni anno, per andare a trovare vecchi maestri e cercarne di nuovi. Gli incontri che vi proponiamo sono indissolubilmente legati ai luoghi dove essi accadono, ma sono anche espressione della volontà di creare una vera rete di relazioni. La Rete, infatti, lavora con le forze vive della realtà locale permettendo a mondi simili o contrari di scambiarsi informazioni, idee, affinché questa “cultura necessaria” torni ad essere pane per chi crede che l'appartenenza, a cui nessuno potrebbe mai rinunciare, sia figlio del confronto con altre diversità.
Antonio Damasco
Direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare

FESTIVAL DELLE PROVINCE
È l'unico Festival Nazionale itinerante dedicato alle tradizioni popolari.
9 mesi di programmazione, più di 70 spettacoli, incontri e appuntamenti in tutta Italia, decine di città, 10 regioni e 15 province coinvolte. E la collaborazione con 10 tra i maggiori Festival Italiani.
Da 9 anni ormai la carovana del Festival delle Province viaggia per scovare le differenze di cui ogni territorio è depositario e per portare al grande pubblico il patrimonio di tradizioni artistiche popolari a rischio d'estinzione.
“Fare rete”: ovvero radicarsi nei singoli territori, costruire “Antenne” quali Presidi della cultura locale in un'ottica di scambio ed apertura. Individuare nuovi “Testimoni della Cultura Popolare”, costruire il passaggio dei saperi alle generazioni future, realizzare una politica culturale di incontro e di partecipazione.
Il Festival continua così la sua attività annualmente e ciclicamente: Autunno, Inverno, Primavera, Estate, sino al nuovo Festival dell'Oralità. E poi si ricomincia con le ritualità e le feste espresse dai nostri territori, promuovendo un modo nuovo di concepire l'individuazione, la salvaguardia e la re-invenzione della Cultura Popolare. Una sperimentazione antica ma innovativa che intende la cultura frequentazione quotidiana, non singolo evento, e che nella ripetizione trova il motivo necessario per “fare comunità”.
Dal Festival Internazionale dell'Oralità Popolare al lungo viaggio del festival delle Province.

GLI ARTISTI E GLI SPETTACOLI
Giuseppe “Spedino” Moffa e Co.mpari - Brani della tradizione orale molisana, ri-arrangiati liberamente, così da creare un unico quadro musicale, un modo per unire la musica popolare del centro-sud Italia e il blues con qualche ventata irlandese e sudamericana.

Roberto Licci, Antonio Cotardo e Salvatore Cotardo dei Ghetonìa - Il gruppo nasce nell'isola grecanica, situata nel cuore del Salento, punto di insedio di antiche migrazioni greche, una terra che per la sua posizione geografica è, per definizione, punto di incrocio e di incontro di molteplici culture. E' così che la sua musica è diventata esempio o frutto del sincretismo culturale che caratterizza questa zona di frontiera.

Alla Bua - Gli Alla Bua nascono dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Si sono formati tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del canto a Santu Lazzaru, nelle tipiche feste nelle curti fatte di vino, voci spiegate e incessanti tamburelli.

I Dançaires de Coumboscuro
La montagna non è solo fatta di ricordi di un passato che non esiste più ma di una tradizione e di una oralità popolare che vuole trasmettere ai giovani le emozioni e la storia della grande civiltà provenzale che per secoli ha unito i popoli delle Alpi a cavallo delle frontiere. I Dançaires de Coumboscuro vogliono trasmettervi questo messaggio di libertà culturale.

Pulcinella: 500 anni portati bene - Quest'antico spettacolo di burattini della tradizione napoletana viaggia almeno dal 1500. Pulcinella ne è il protagonista, nella sua lotta con il male e con la morte, contro Pasquale Finizio detto "terremoto" (il guappo), o cacciutiello (il cane), o capa e pruvulone (la morte) e così via… alla fine il bene trionfa sempre sull'iniquo, la verità sull'ingiustizia, la vita sulla morte. Così Pulcinella, a colpi di bastone, uccide il guappo e mette in fuga la morte: da giustiziato "giustizia il giustiziere".

Umberto Sangiovanni e Dauniaorchestra presentano “Sciamboli e Nuovi Inverni”
Attraverso la rimusicazione di questi canti in rima e in dialetto che venivano declamati dalle donne di Volturino e Accadia nel periodo di Carnevale se ne vuole da un lato conservare la loro memoria, la loro essenza storica, dall'altro rinnovare la loro attualità e regalare all'ascoltatore un modo per approcciarsi al passato attraverso i suoni di oggi.

GLI INCONTRI E LE PRESENTAZIONI
Visita guidata alla Mostra Permanente di Castelvetere "Le immagini della memoria. Un tuffo nel mondo della civiltà contadina"

Diversi abitanti di Castelvetere hanno curato l'allestimento di questa mostra permanente, ponendo le basi per un futuro museo civico di civiltà contadina locale, che nasce quindi dal desiderio della gente locale di recuperare la memoria storico - culturale del paese, attraverso la viva testimonianza di un'identità locale, del ripristino di tradizioni, usi e costumi del tempo; così da raccontare la volontà di un paese e dei suoi abitanti.

Il capitale naturale. Tracce e fili della memoria tra acque, terre e manufatti in Val Fortore - Un'introduzione al territorio del Fortore a partire dalla riflessione sulla presenza delle acque nella Valle e sulle relazioni sociali, economiche e produttive, stabilitesi tra la presenza del fiume e la sua comunità. Si giunge infine all'idea di ecomuseo fondato sulla partecipazione indispensabile della comunità di riferimento, ma anche di tradizioni e di storia orale e documentaria della popolazione.
A cura di: Rossella Del Prete, ricercatrice di Storia Economia presso la Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali, Università del Sannio.

Le zampogne. Laboratorio, a cura di Giuseppe Moffa - Strumento di origini antichissime, la zampogna è parte integrante di una storia millenaria, che si sviluppa dalla quotidianità pastorale e contadina per venire a far parte di un patrimonio culturale straordinario. Il passato, il presente, la tecnica e i segreti della sua musica.
La zampogna dalla tradizione al blues - Uno strumento di tradizione può e deve diventare anche strumento contemporaneo: le zampogne possono raccontarci note tradizionali nell'immaginario collettivo, come quelle della devozionalità popolare e del natale, per passare alle consorelle celtiche, fino ad arrivare al quelle moderne del blues.
Intervengono: Antonio Fanelli, Istituto Ernesto De Martino, Giuseppe “Spedino” Moffa

Oralità e lingue di minoranza: il griko. Incontro - La minoranza linguistica greca d'Italia è detta grecanico o griko ed è, oggi, il risultato di secoli di sovrapposizione culturale, che ha alterato alcuni degli elementi originari, fondendoli con le lingue dei contesti in cui il Griko si parlava. Il griko è diventato così la testimonianza di una lingua sempre viva che, da un lato, va perdendo progressivamente, soprattutto nel lessico, le sue peculiarità; dall'altro, continua ad assimilare nelle sue strutture gli apporti linguistici esterni. Intervengono: Paolo Apolito docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma e membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare e Roberto Licci

Canto e Percussione nella Grecìa Salentina. Laboratorio, a cura di Roberto Licci - La Grecìa Salentina costituisce uno dei territori più interessanti nel panorama culturale e turistico dell'Italia, grazie ad un patrimonio che spazia dalla lingua, alla storia, alla musica popolare e alla tradizione grika.

Incontri a km0: le videointerviste - E' per la voglia di confronto che siamo andati a trovare durante l'anno scrittori, filosofi, scienziati e pensatori, persone del nostro tempo e ora vogliamo portare la loro testimonianza come riflessione per tutto il pubblico del Festival. Sono stati intervistati Francesco Guccini, Tullio De Mauro, Eugenio Finardi…

La taranta magica ed altri medicamenti - Nella tradizione, i rimedi per sanare i “malanni dell'animo” erano dettati sia dall'esperienza di personaggi al confine con la stregoneria che con varie erbe e componenti naturali preparavano dei composti, ma anche connessi a “guaritori-musicanti”.
Interviene: Paolo Apolito docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma e membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare

Musica e Danza provenzale e Musica e Danza salentina. Laboratorio, a cura degli Alla Bua e I Dançaires de Coumboscuro - Un incontro tra la musica e la danza degli Alla Bua, espressione della tradizione salentina, e le danze e la cultura provenzale del Il gruppo dei Dançaires, proveniente dalle Alpi Provenzali, un incontro tra Nord e Sud d'Italia, coi loro paesaggi, ritmi e colori, che a loro volta incontrano la nuova generazione e la raccontano.

Dialoghi con i Maestri: Roberto De Simone “Le Guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte”
Roberto De Simone comincia il suo racconto, nel quale, attraverso uno splendido sovrapporsi di ricordi evocati in una luce di sogno, rivive, e ci fa rivivere, il suo incontro con Nunzio Zampella, l'ultimo artista napoletano che diede mani e voce all'antica tradizione popolare delle guarattelle. Un racconto incantato, un raro documento della tradizione popolare.
I “Dialoghi con i Maestri”, sono incontri/studio in piazza con operatori, ricercatori o personalità che hanno lavorato con rigore sui temi della cultura popolare, e sono diventati per noi della “Rete” piccoli fari da seguire.

Incontro con le Guarattelle di Salvatore Gatto - Le guarattelle sono teatrini di posa composta di pupazzi sorti a Napoli nel 1600 o qualche decennio più tardi; collocati nel cosiddetto panchetto, una sorta di scatola vuota in legno, manovrati a mano, inguantati dalla parte inferiore della pezza che li rivestiva, da grandi Maestri della Tradizione, tra cui uno dei più importanti è il guarattellaro Salvatore Gatto.

I canti di altalena della Daunia - La provincia di Foggia è intrisa di forti tradizioni culturali: nella zona di Volturino e di Accadia, ritroviamo proprio uno di questi elementi del nostro patrimonio popolare sono gli “sciamboli”: canti in rima e in dialetto che venivano utilizzati soprattutto dalle donne durante il periodo di carnevale facendosi dondolare dalle altalene realizzate apposta in coincidenza con il sacrificio del suino. Intervengono: Maria Elvira Consiglio, Assessore alla Cultura Provincia di Foggia, Umberto Sangiovanni e Mario De Vivo, Provincia di Foggia.

I Riti Settenali di Guardia Sanframondi - I Riti Settennali vengono celebrati nell'ultima decade del mese di agosto e durano una settimana, durante la quale i diversi rioni del comune (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) si alternano nei cortei dei misteri, vere e proprie scene raffiguranti episodi dell'antico e del nuovo testamento o inerenti la vita di Santi o dei principi morali. Ogni rione ne rappresenta alcuni ed ha un proprio coro che durante il corteo canta degli inni alla Vergine.
Alla processione della domenica prende parte un numeroso gruppo di penitenti che, in saio bianco e cappuccio, rinnova un antico rito medioevale di flagellazione.

CALENDARIO
VENERDI' 13 AGOSTO - Il Territorio
Castelvetere in Valfortore (BN) - Piazza Vittorio Veneto (Piazza Portella)
15.30 Apertura campus
16.00: Il territorio del Fortore: "Il capitale naturale. Tracce e fili della memoria tra acque, terre e manufatti in Val Fortore" - Vecchio Municipio, via Municipio 7
16.30 Il territorio del Fortore: Visita guidata alla Mostra Permanente "Le immagini della memoria. Un tuffo nel mondo della civiltà contadina" - San Bartolomeo in Galdo (BN) - Piazza Garibaldi
18.30 Le zampogne. Laboratorio
21.30 La zampogna dalla tradizione al blues
22.45 Giuseppe “Spedino” Moffa e Com.pari in concerto

In caso di pioggia: Teatro Comunale , via Santa Rosa

SABATO 14 AGOSTO - La Lingua
San Bartolomeo in Galdo (BN)
10.30 Oralità e lingue di minoranza: il griko. Incontro
16.30 Canto e percussione della Grecia Salentina. Laboratorio
Castelfranco in Miscano (BN) - Piazza San Rocco
21.00 Incontri a km 0 - videointervista a Tullio de Mauro “Il dialetto”
21.30 Roberto Licci, Antonio Cotardo e Salvatore Cotardo in concerto

DOMENICA 15 AGOSTO - Tarantolismo e altri medicamenti
Castelluccio Val Maggiore (FG) - Centro Culturale Polivalente, Via Salita Borgo
10.30 La taranta magica ed altri medicamenti. Incontro
16.30 La Musica e la Danza provenzale incontrano la Musica e la Danza salentina. Laboratorio Piazza Marconi
21.30 Incontri a km 0 - videointervista a Tullio de Mauro “Il significato di Popolare”
22.00 Alla Bua in concerto

LUNEDI' 16 AGOSTO - La maschera del teatro
Roseto Val Fortore (FG) Piazza Bartolomeo III di Capua
10.30 Dialogo con i Maestri : Roberto De Simone “Le Guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte”
16.30 Incontro con le Guarattelle di Salvatore Gatto
In caso di pioggia: Sala Polifunzionale, vicoletto Donatelli
Anfiteatro Via Coste
21.30 Pulcinella: 500 anni portati bene di Salvatore Gatto

MARTEDI' 17 AGOSTO
Guardia Sanframondi (BN) All'interno dei Riti Settenali

Dalle 8.00 alle 14.00 Processioni del Rione Croce in comunione e del Rione Portella in penitenza

Lesina (FG) - Viale dei Platani (Marina di Lesina)
21.30 I canti di altalena della Daunia
22.00 Umberto Sangiovanni e Dauniaorchestra presentano “Sciamboli e Nuovi Inverni”

Comunicato stampa Rete Italiana di Cultura Popolare
marialuisa giordano [email protected] 3383500177
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LA RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE E IL FESTIVAL DELLE PROVINCE (12/8/2010)

Festival Itinerante di Cultura Popolare 2010 IX edizione organizzano Campus estivo per la cultura popolare nel Fortore dal 13 al 17 agosto 2010

Continua il viaggio estivo della Rete Italiana di Cultura Popolare nella nostra penisola per creare momenti di incontro con la cultura tradizionale. Con la sua Carovana dei saperi la Rete giunge dal 13 al 17 agosto in provincia di Benevento e di Foggia dove verrà allestito il Campus per la cultura popolare. Si terranno in piazza e tra le strade letture, spettacoli, laboratori, incontri, approfondimenti condotti da docenti universitari e artisti. Saranno raccontate - attraverso la lingua, la poesia, la musica, la danza, il teatro - tradizioni ancora vive nel centro-sud di Italia.

Il Campus è il luogo di incontro dei saperi, delle tradizioni. Il luogo dove le culture dei territori vengono presentate, studiate, tramandate. La “Rete” ha come suo obiettivo la valorizzazione dell'oralità, di una cultura che ha una diffusione “narrativa”. Presenta una cultura itinerante che raggiunge i territori e ne esalta le peculiarità mettendoli “in rete”.

L'università della Cultura Popolare. Il Campus intende offrire un ventaglio di esperienze, riflessioni e azioni messi in atto da vari protagonisti - studiosi, performers, artisti - attivi su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi anni ci si interroga sui temi complessi e controversi delle culture locali, dei territori, dei patrimoni immateriali, delle “identità”, che sono espressione di grandi vivacità ed energie di base aperte al futuro delle comunità umane, ma che talvolta rischiano di non sapere "parlare" fra loro.

Il Campus si svolgerà nei Comuni di
Castelvetere in Valfortore (BN)
San Bartolomeo in Galdo (BN)
Castelfranco in Miscano (BN)
Castelluccio Val Maggiore (FG)
Roseto Val Fortore (FG)
Guardia Sanframondi (BN)
Lesina (FG)

RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
L'importanza di 'fare rete'. È questo il risultato più evidente di un progetto come il Festival delle Province. Nato dalla necessità di dare espressione a quel ricco patrimonio immateriale diffuso nelle Province italiane, ha assunto un valore politico di primaria importanza: quello di far dialogare feste e riti di antica memoria con le migliaia di giovani che stanno sperimentando nuovi modelli di socialità, di saperi artigianali ed artistici, ma con il desiderio di ricucire un dialogo intergenerazionale.
Auguro a tutti voi di poter seguire la nostra "Carovana" nei più bei comuni delle Province che hanno aderito a questa Rete.
Ugo Perone Presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare

RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
Il Festival riparte, come ogni anno, per andare a trovare vecchi maestri e cercarne di nuovi. Gli incontri che vi proponiamo sono indissolubilmente legati ai luoghi dove essi accadono, ma sono anche espressione della volontà di creare una vera rete di relazioni. La Rete, infatti, lavora con le forze vive della realtà locale permettendo a mondi simili o contrari di scambiarsi informazioni, idee, affinché questa “cultura necessaria” torni ad essere pane per chi crede che l'appartenenza, a cui nessuno potrebbe mai rinunciare, sia figlio del confronto con altre diversità.
Antonio Damasco
Direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare

FESTIVAL DELLE PROVINCE
È l'unico Festival Nazionale itinerante dedicato alle tradizioni popolari.
9 mesi di programmazione, più di 70 spettacoli, incontri e appuntamenti in tutta Italia, decine di città, 10 regioni e 15 province coinvolte. E la collaborazione con 10 tra i maggiori Festival Italiani.
Da 9 anni ormai la carovana del Festival delle Province viaggia per scovare le differenze di cui ogni territorio è depositario e per portare al grande pubblico il patrimonio di tradizioni artistiche popolari a rischio d'estinzione.
“Fare rete”: ovvero radicarsi nei singoli territori, costruire “Antenne” quali Presidi della cultura locale in un'ottica di scambio ed apertura. Individuare nuovi “Testimoni della Cultura Popolare”, costruire il passaggio dei saperi alle generazioni future, realizzare una politica culturale di incontro e di partecipazione.
Il Festival continua così la sua attività annualmente e ciclicamente: Autunno, Inverno, Primavera, Estate, sino al nuovo Festival dell'Oralità. E poi si ricomincia con le ritualità e le feste espresse dai nostri territori, promuovendo un modo nuovo di concepire l'individuazione, la salvaguardia e la re-invenzione della Cultura Popolare. Una sperimentazione antica ma innovativa che intende la cultura frequentazione quotidiana, non singolo evento, e che nella ripetizione trova il motivo necessario per “fare comunità”.
Dal Festival Internazionale dell'Oralità Popolare al lungo viaggio del festival delle Province.

GLI ARTISTI E GLI SPETTACOLI
Giuseppe “Spedino” Moffa e Co.mpari - Brani della tradizione orale molisana, ri-arrangiati liberamente, così da creare un unico quadro musicale, un modo per unire la musica popolare del centro-sud Italia e il blues con qualche ventata irlandese e sudamericana.

Roberto Licci, Antonio Cotardo e Salvatore Cotardo dei Ghetonìa - Il gruppo nasce nell'isola grecanica, situata nel cuore del Salento, punto di insedio di antiche migrazioni greche, una terra che per la sua posizione geografica è, per definizione, punto di incrocio e di incontro di molteplici culture. E' così che la sua musica è diventata esempio o frutto del sincretismo culturale che caratterizza questa zona di frontiera.

Alla Bua - Gli Alla Bua nascono dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Si sono formati tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del canto a Santu Lazzaru, nelle tipiche feste nelle curti fatte di vino, voci spiegate e incessanti tamburelli.

I Dançaires de Coumboscuro
La montagna non è solo fatta di ricordi di un passato che non esiste più ma di una tradizione e di una oralità popolare che vuole trasmettere ai giovani le emozioni e la storia della grande civiltà provenzale che per secoli ha unito i popoli delle Alpi a cavallo delle frontiere. I Dançaires de Coumboscuro vogliono trasmettervi questo messaggio di libertà culturale.

Pulcinella: 500 anni portati bene - Quest'antico spettacolo di burattini della tradizione napoletana viaggia almeno dal 1500. Pulcinella ne è il protagonista, nella sua lotta con il male e con la morte, contro Pasquale Finizio detto "terremoto" (il guappo), o cacciutiello (il cane), o capa e pruvulone (la morte) e così via… alla fine il bene trionfa sempre sull'iniquo, la verità sull'ingiustizia, la vita sulla morte. Così Pulcinella, a colpi di bastone, uccide il guappo e mette in fuga la morte: da giustiziato "giustizia il giustiziere".

Umberto Sangiovanni e Dauniaorchestra presentano “Sciamboli e Nuovi Inverni”
Attraverso la rimusicazione di questi canti in rima e in dialetto che venivano declamati dalle donne di Volturino e Accadia nel periodo di Carnevale se ne vuole da un lato conservare la loro memoria, la loro essenza storica, dall'altro rinnovare la loro attualità e regalare all'ascoltatore un modo per approcciarsi al passato attraverso i suoni di oggi.

GLI INCONTRI E LE PRESENTAZIONI
Visita guidata alla Mostra Permanente di Castelvetere "Le immagini della memoria. Un tuffo nel mondo della civiltà contadina"

Diversi abitanti di Castelvetere hanno curato l'allestimento di questa mostra permanente, ponendo le basi per un futuro museo civico di civiltà contadina locale, che nasce quindi dal desiderio della gente locale di recuperare la memoria storico - culturale del paese, attraverso la viva testimonianza di un'identità locale, del ripristino di tradizioni, usi e costumi del tempo; così da raccontare la volontà di un paese e dei suoi abitanti.

Il capitale naturale. Tracce e fili della memoria tra acque, terre e manufatti in Val Fortore - Un'introduzione al territorio del Fortore a partire dalla riflessione sulla presenza delle acque nella Valle e sulle relazioni sociali, economiche e produttive, stabilitesi tra la presenza del fiume e la sua comunità. Si giunge infine all'idea di ecomuseo fondato sulla partecipazione indispensabile della comunità di riferimento, ma anche di tradizioni e di storia orale e documentaria della popolazione.
A cura di: Rossella Del Prete, ricercatrice di Storia Economia presso la Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali, Università del Sannio.

Le zampogne. Laboratorio, a cura di Giuseppe Moffa - Strumento di origini antichissime, la zampogna è parte integrante di una storia millenaria, che si sviluppa dalla quotidianità pastorale e contadina per venire a far parte di un patrimonio culturale straordinario. Il passato, il presente, la tecnica e i segreti della sua musica.
La zampogna dalla tradizione al blues - Uno strumento di tradizione può e deve diventare anche strumento contemporaneo: le zampogne possono raccontarci note tradizionali nell'immaginario collettivo, come quelle della devozionalità popolare e del natale, per passare alle consorelle celtiche, fino ad arrivare al quelle moderne del blues.
Intervengono: Antonio Fanelli, Istituto Ernesto De Martino, Giuseppe “Spedino” Moffa

Oralità e lingue di minoranza: il griko. Incontro - La minoranza linguistica greca d'Italia è detta grecanico o griko ed è, oggi, il risultato di secoli di sovrapposizione culturale, che ha alterato alcuni degli elementi originari, fondendoli con le lingue dei contesti in cui il Griko si parlava. Il griko è diventato così la testimonianza di una lingua sempre viva che, da un lato, va perdendo progressivamente, soprattutto nel lessico, le sue peculiarità; dall'altro, continua ad assimilare nelle sue strutture gli apporti linguistici esterni. Intervengono: Paolo Apolito docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma e membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare e Roberto Licci

Canto e Percussione nella Grecìa Salentina. Laboratorio, a cura di Roberto Licci - La Grecìa Salentina costituisce uno dei territori più interessanti nel panorama culturale e turistico dell'Italia, grazie ad un patrimonio che spazia dalla lingua, alla storia, alla musica popolare e alla tradizione grika.

Incontri a km0: le videointerviste - E' per la voglia di confronto che siamo andati a trovare durante l'anno scrittori, filosofi, scienziati e pensatori, persone del nostro tempo e ora vogliamo portare la loro testimonianza come riflessione per tutto il pubblico del Festival. Sono stati intervistati Francesco Guccini, Tullio De Mauro, Eugenio Finardi…

La taranta magica ed altri medicamenti - Nella tradizione, i rimedi per sanare i “malanni dell'animo” erano dettati sia dall'esperienza di personaggi al confine con la stregoneria che con varie erbe e componenti naturali preparavano dei composti, ma anche connessi a “guaritori-musicanti”.
Interviene: Paolo Apolito docente di antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma e membro del Comitato Scientifico della Rete Italiana di Cultura Popolare

Musica e Danza provenzale e Musica e Danza salentina. Laboratorio, a cura degli Alla Bua e I Dançaires de Coumboscuro - Un incontro tra la musica e la danza degli Alla Bua, espressione della tradizione salentina, e le danze e la cultura provenzale del Il gruppo dei Dançaires, proveniente dalle Alpi Provenzali, un incontro tra Nord e Sud d'Italia, coi loro paesaggi, ritmi e colori, che a loro volta incontrano la nuova generazione e la raccontano.

Dialoghi con i Maestri: Roberto De Simone “Le Guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte”
Roberto De Simone comincia il suo racconto, nel quale, attraverso uno splendido sovrapporsi di ricordi evocati in una luce di sogno, rivive, e ci fa rivivere, il suo incontro con Nunzio Zampella, l'ultimo artista napoletano che diede mani e voce all'antica tradizione popolare delle guarattelle. Un racconto incantato, un raro documento della tradizione popolare.
I “Dialoghi con i Maestri”, sono incontri/studio in piazza con operatori, ricercatori o personalità che hanno lavorato con rigore sui temi della cultura popolare, e sono diventati per noi della “Rete” piccoli fari da seguire.

Incontro con le Guarattelle di Salvatore Gatto - Le guarattelle sono teatrini di posa composta di pupazzi sorti a Napoli nel 1600 o qualche decennio più tardi; collocati nel cosiddetto panchetto, una sorta di scatola vuota in legno, manovrati a mano, inguantati dalla parte inferiore della pezza che li rivestiva, da grandi Maestri della Tradizione, tra cui uno dei più importanti è il guarattellaro Salvatore Gatto.

I canti di altalena della Daunia - La provincia di Foggia è intrisa di forti tradizioni culturali: nella zona di Volturino e di Accadia, ritroviamo proprio uno di questi elementi del nostro patrimonio popolare sono gli “sciamboli”: canti in rima e in dialetto che venivano utilizzati soprattutto dalle donne durante il periodo di carnevale facendosi dondolare dalle altalene realizzate apposta in coincidenza con il sacrificio del suino. Intervengono: Maria Elvira Consiglio, Assessore alla Cultura Provincia di Foggia, Umberto Sangiovanni e Mario De Vivo, Provincia di Foggia.

I Riti Settenali di Guardia Sanframondi - I Riti Settennali vengono celebrati nell'ultima decade del mese di agosto e durano una settimana, durante la quale i diversi rioni del comune (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) si alternano nei cortei dei misteri, vere e proprie scene raffiguranti episodi dell'antico e del nuovo testamento o inerenti la vita di Santi o dei principi morali. Ogni rione ne rappresenta alcuni ed ha un proprio coro che durante il corteo canta degli inni alla Vergine.
Alla processione della domenica prende parte un numeroso gruppo di penitenti che, in saio bianco e cappuccio, rinnova un antico rito medioevale di flagellazione.

CALENDARIO
VENERDI' 13 AGOSTO - Il Territorio
Castelvetere in Valfortore (BN) - Piazza Vittorio Veneto (Piazza Portella)
15.30 Apertura campus
16.00: Il territorio del Fortore: "Il capitale naturale. Tracce e fili della memoria tra acque, terre e manufatti in Val Fortore" - Vecchio Municipio, via Municipio 7
16.30 Il territorio del Fortore: Visita guidata alla Mostra Permanente "Le immagini della memoria. Un tuffo nel mondo della civiltà contadina" - San Bartolomeo in Galdo (BN) - Piazza Garibaldi
18.30 Le zampogne. Laboratorio
21.30 La zampogna dalla tradizione al blues
22.45 Giuseppe “Spedino” Moffa e Com.pari in concerto

In caso di pioggia: Teatro Comunale , via Santa Rosa

SABATO 14 AGOSTO - La Lingua
San Bartolomeo in Galdo (BN)
10.30 Oralità e lingue di minoranza: il griko. Incontro
16.30 Canto e percussione della Grecia Salentina. Laboratorio
Castelfranco in Miscano (BN) - Piazza San Rocco
21.00 Incontri a km 0 - videointervista a Tullio de Mauro “Il dialetto”
21.30 Roberto Licci, Antonio Cotardo e Salvatore Cotardo in concerto

DOMENICA 15 AGOSTO - Tarantolismo e altri medicamenti
Castelluccio Val Maggiore (FG) - Centro Culturale Polivalente, Via Salita Borgo
10.30 La taranta magica ed altri medicamenti. Incontro
16.30 La Musica e la Danza provenzale incontrano la Musica e la Danza salentina. Laboratorio Piazza Marconi
21.30 Incontri a km 0 - videointervista a Tullio de Mauro “Il significato di Popolare”
22.00 Alla Bua in concerto

LUNEDI' 16 AGOSTO - La maschera del teatro
Roseto Val Fortore (FG) Piazza Bartolomeo III di Capua
10.30 Dialogo con i Maestri : Roberto De Simone “Le Guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte”
16.30 Incontro con le Guarattelle di Salvatore Gatto
In caso di pioggia: Sala Polifunzionale, vicoletto Donatelli
Anfiteatro Via Coste
21.30 Pulcinella: 500 anni portati bene di Salvatore Gatto

MARTEDI' 17 AGOSTO
Guardia Sanframondi (BN) All'interno dei Riti Settenali

Dalle 8.00 alle 14.00 Processioni del Rione Croce in comunione e del Rione Portella in penitenza

Lesina (FG) - Viale dei Platani (Marina di Lesina)
21.30 I canti di altalena della Daunia
22.00 Umberto Sangiovanni e Dauniaorchestra presentano “Sciamboli e Nuovi Inverni”

Comunicato stampa Rete Italiana di Cultura Popolare
marialuisa giordano [email protected] 3383500177
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Al via l’undicesima edizione di SUONINCAVA. Dal 16 al 19 agosto. Cinque concerti da non perdere. Cava Pizzicoli – APRICENA. Inizio concerti ore 22 (12/8/2010)

Ritorna con l’estate “SuonInCava” e il fascino dell’anfiteatro naturale della Cava Pizzicoli di Apricena. La kermesse musicale, giunta alla sua XI edizione, riporta nelle viscere della terra la magia dei suoni e dei colori. Il cartellone di quest’anno propone un cast di artisti ricchi di talento. Quattro serate per cinque concerti. Una molteplicità di generi: rock, folk, jazz, bossanova, teatro-canzone. È su queste coordinate che si è sviluppato il programma musicale di “SuonInCava 2010”


Apertura il 16 agosto con la Bandabardò (ingresso 8 euro). Con i suoi oltre 1000 concerti e 15 anni di attività la Bandabardò può chiamarsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa.

Martedì 17 agosto Nicola Conte in “Jazz Combo” (ingresso 7 euro). Un ensemble di grandi musicisti presenta dal vivo le raffinate visioni musicali di Nicola Conte, già espresse dal celebre dj/produttore/musicista in album straordinari come "Other Directions", Rituals" ed il nuovo "The Modern Sound of Nicola Conte. Un live jazz apprezzatissimo dal Giappone agli USA così come nei migliori club europei.
Mercoledì 18 agosto (ingresso 7 euro)

Andrea Rivera con “Me li suono e me la canto”. Attore, comico e musicista, conosciuto dal grande pubblico per i suoi interventi, nei panni del "citofonista", nella trasmissione “Parla con me” di Serena Dandini su RAI 3 con cui collabora da diversi anni. Irriverente cantastorie del terzo millennio, a volte spiazzante ma spesso altrettanto poetico, Andrea Rivera parla di noi, dei nostri limiti, dei nostri vizi, della politica e delle nostre speranze, dimenticate o svendute e lo fa con monologhi, canzoni, interviste esilaranti, dialoghi surreali, cercando un nuovo modo di comunicare basato sulle tecniche degli artisti di strada e del teatro canzone. A seguire: Round Midnight con gli Etnia Supersantos. Musica cordiale, frizzante, condita qua e la con qualche battuta di spirito, che fa della semplicità la sua cifra stilistica. Un itinerario artistico senza gravità, molto sincopato e fatto col groove. Il suono dei Supersantos è una commistione di folk, pop, blues, dance anni 80, reggae, rocksteady e swing.


La chiusura dell’undicesima edizione di SuonInCava, giovedì 19 agosto, sarà affidata alla PFM “Premiata Forneria Marconi” (ingresso 12 euro). È il gruppo rock italiano più famoso al mondo, l'unica band nazionale ad avere scalato la classifica Billboard negli Stati Uniti. Nel 2010 è uscito il nuovo album A.D. 2010 - La buona novella, una reincisione con nuovi arrangiamenti (e con l'aggiunta di alcuni brevi intermezzi strumentali) dell'album La buona novella di Fabrizio De André del 1970 nel quale suonarono i Quelli con la partecipazione di Mauro Pagani; a seguito di quell'esperienza, i Quelli e Pagani si unirono per dar vita a i Krel che divennero poi la Premiata Forneria Marconi.


“Nel 2010 la manifestazione – dichiara Nunzio Francalancia (Presidente dell’Associazione Culturale SuonInCava) – proseguendo l’avventuroso e stimolante percorso di ricerca musicale che ha intrapreso fin dalle sue origini, intende valorizzare, da un lato, il ruolo di una cava attiva, affascinante e ricca di una lunga storia secolare e, allo stesso tempo, uno spazio notturno, un punto d’incontro di generazioni cresciute attraverso l’universale linguaggio della musica. L’evento diviene ogni anno un “richiamo sonoro” per avvicinare, attraverso SuonInCava, culture, suoni e colori, così da ottenere una commistione di espressioni, che rappresentano il meglio della tradizione musicale.”.


Comunicato stampa Associazione Culturale Suonincava
www.suonincava.com – infoline 346.0171696
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FOGGIA - Tutto da rifare. (12/8/2010)

Ci riferiamo al terreno di gioco dello stadio ‘Zaccheria’, letteralmente devastato dai fans di Eros Ramazzotti, accorsi nell’impianto foggiano per il concerto di qualche settimana fa.
Il Comune ha deciso di rizollare il terreno riparando anche l’impianto idrico. Una spesa complessiva da 200mila euro e un problema in più per Zeman e compagni i quali giocheranno già le prime due gare in campo neutro per la squalifica del campo: “Per la quinta o sesta giornata esordiremo allo Zaccheria, comunque entro fine settembre ha affermato l’ avvocato Mario Ciarambino, che sta seguendo la vicenda per conto del club - .
Il Comune ha accelerato al massimo i tempi del bando, coprendo subito le spese”.
Nicola Andrisani da quotidianopuglia.it
Per saperne di piu' sul Foggia calcio
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Rapina, rogo e lesioni: a Cerignola preso 19enne. (12/8/2010)

È stato fermato il presunto rapinatore di un supermercato, Matteo Leoncavallo, 19 anni.
È accusato di rapina, tentativo di incendio doloso, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da fuoco in concorso.
Per gli inquirenti sarebbe responsabile, insieme a 3 minorenni, di una rapina in un supermercato, di una tentata rapina in un altro esercizio, e del tentato incendio doloso per ritorsione nei confronti del proprietario dell’ultimo locale che aveva sventato il colpo, riportando ferite giudicate guaribili in dieci giorni.
Fondamentali per gli investigatori le testimonianze di alcuni testimoni della prima rapina.
Dopo averlo bloccato mentre rientrava a casa, la polizia ha effettuato una perquisizione a casa sua dove ha trovato e sequestrato i vestiti e le scarpe che il ragazzo indossava durante le due rapine ed il tentativo d’incendio.
da quotidianopuglia.it
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SAN GIOVANNI ROTONDO – Celiaco morto nel Foggiano: non è bastata l’autopsia. Altri 60 giorni per le analisi (12/8/2010)

Si dovranno attendere ancora 60 giorni per conoscere la causa della morte di Davide P., il ragazzo morto 3 giorni fa in un ristorante dopo aver consumato un gelato.
A riferirlo il medico che ha effettuato l’esame autoptico, riservandosi di comunicarne l’esito all’autorità giudiziaria solo dopo il risultato di specifici esami istologici.
“Siamo ancora nella fase preliminare. Con l’autopsia abbiamo fatto solo il primo passo verso l’accertamento della causa che ha determinato il decesso. Siamo in attesa di conoscere i risultati di esami specifici che ci diranno con certezza se si è trattato di shock anafilattico, come i primi accertamenti farebbero pensare, o se ci sono altre cause ancora da individuare”.
Stroncato da un edema celebrale e arresto polmonare. Il ragazzo, celiaco e poliallergico, è morto durante un pranzo di famiglia; sua madre aveva consegnato al ristoratore una lista di cibi senza glutine.
Sequestrati dai Cc anche resti dei cibi e del gelato mangiati dal 16enne prima di sentirsi male.
da quotidianopuglia.it
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‘Sciambulen’: se le donne di Capitanata raccontano dondolandosi in altalena. Progetto a Pietramontecorvino (12/8/2010)

Parte da Pietramontecorvino, e coinvolge i comuni di Biccari e Volturino, il progetto denominato “Sciambulen”, incentrato sulla riscoperta di un’antica pratica culturale in uso in diversi paesi dei Monti Dauni.
Gli “Sciamboli” erano canti in rima con cui le donne, facendosi dondolare sulle altalene, potevano raccontare i loro sentimenti, narrare di speranze, amori, difficoltà della vita quotidiana.
Il recupero degli antichi “Sciamboli”, veri e propri spaccati di un’identità culturale comune dei Monti Dauni, è al centro di un protocollo d’intesa ideato dall’Associazione Culturale Terravecchia in Folk in collaborazione con un cultore di storia locale, Raffaele Iannantuono. “Sciambulen”, che sarà presentato il 29 agosto alle ore 19 nella Sala dello Stemma del Palazzo Ducale di Pietramontecorvino, mira a realizzare un archivio multimediale degli “Sciamboli”, per rendere fruibili, all’interno del Centro Visite di Pietra, i video, le registrazioni e gli scritti che fanno rivivere la tradizione culturale degli antichi ‘canti sulle altalene’.
L’intento è quello di istituire un gruppo di lavoro intercomunale sulla ricerca degli Sciamboli.
da quotidianopuglia.it
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Monteleone, puoi ascoltare Max Gazzè ‘Mentre dormi’. In concerto lunedì con il suo tour estivo (12/8/2010)

Visioni che si susseguono in un sussulto di immagini e suoni che, quando non ci riportano indietro nell’ovattato mondo dell’infanzia, ci trascinano in terribili incubi da dimenticare.
Il mondo dei sogni è imprevedibile ma, soprattutto per questo affascinante. Un mondo al quale tutti, in un modo o nell’altro, restiamo legati, al punto da cercarlo anche da svegli.
E l’Italia ha la fortuna di avere nel suo non particolarmente vasto panorama musicale, un artista che riesce, con le sue melodie, a ricreare esattamente quelle visioni oniriche, trasformandole in tangibile, o meglio, udibile realtà. Max Gazzè, nato a Roma nel 1967 è un artista raro, forse unico nel suo genere che, pur sempre senza abbandonare il pop, si ripropone con sonorità assolutamente nuove, quasi inaudite permettendo all’estasiato spettatore di godersi il viaggio in una terra che pur essendo sempre la stessa, per il tempo di una canzone può trasformarsi in qualcosa di più bello.
E anche per il prossimo concerto, che si terrà lunedì prossimo, alle 22 a Monteleone di Puglia, Gazzè promette di mantenere i suoi soliti standard, nel presentare un album che, secondo molti dei suoi fans, è il più completo e il più riuscito dei suoi. “Quindi?”, il nuovo album, non dimentica il classico amore di Gazzè per le parole, che col fascino della finta casualità, mal celano lo studio pedissequo che le ha accostate le une alle altre trasformando un normalissimo testo pop, in un canto simil poetico.
Il tutto amalgamato da sonorità che variano dal rock più alternative alla musica più commerciale, creando un’atmosfera sonora densa di novità, nonché di fascino.
E l’ultima canzone di Max Gazzè, che sta spopolando in radio, reassume perfettamente quelle atmosfere. “Adesso vola, le piume di stelle, sopra il monte più alti del mondo a guardare i tuoi sogni arrivare leggeri”.
Uno stralcio di ‘Mentre dormi’, l’ultimo singolo: una canzone d’amore che, superando la banale rima cuorefiore, si concentra sulla semplicità di un rapporto vissuto pienamente e intensamente nelle proprie emozioni, pur riconoscendone l’assolutezza filosofica.
Una canzone che, tra l’altro, accompagna i titoli di testa e di coda del film ‘Basilicata coast to coast’, del quale è interprete lo stesso Max Gazzè assieme ad Alessandro Gassman, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno. Insomma, dopo il successo sanremese di ‘Il solito sesso’, l’artista romano si ripresenta il tutto il suo carisma per un concerto da non perdere per chi ha ancora voglia di sognare.
da quotidianopuglia.it
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‘In Capitanata 16mila braccianti stranieri. Calo rispetto al 2009’. La Cgil: ‘Solo il 30% per oltre 51 giornate’ (12/8/2010)
Una settimana itinerante per le campagne della Daunia, per toccare con mano le condizioni di lavoro dei braccianti nel periodo della raccolta del pomodoro e per offrire loro informazioni su tutele e diritti.

La Flai Cgil di Capitanata ripropone anche nel 2010 l’iniziativa “Diritti in campo”, dopo la straordinaria esperienza dello scorso anno di “Oro rosso” con le Cgil e Flai nazionali, regionali e territoriali. Ventimila ettari e 20 milioni di quintali di produzione, queste le cifre del business pomodoro in provincia di Foggia, col suo carico di lavoro nero e sfruttato, diritti violati, condizioni di vita indegne per i braccianti immigrati.
“Soprattutto sul fronte dell’accoglienza, purtroppo, registriamo che poco o nulla è cambiato nel corso degli anni – commenta Daniele Calamita, segretario generale della Flai di Capitanata -.
Merito alla Regione Puglia per avere attivato dei presìdi nel territorio per la fornitura di assistenza e acqua potabile, così come è importante l’esperienza degli alberghi diffusi: ma parliamo di soli 200 posti letto per lavoratori regolari, a fronte dei migliaia – regolari e non - che arrivano in questa provincia d’estate”.
I braccianti censiti negli elenchi Inps sono 16mila, “anche se solo il 30 per cento per oltre 51 giornate, limite minimo per aver diritto all’indennità di disoccupazione. E’ evidente che grazie alle denunce dei media e ai controlli emergono sempre più le posizioni dei lavoratori, ma spesso sono per poche giornate, giusto una foglia di fico in caso di verifiche”.
Proprio le condizioni estreme di lavoro e accoglienza risultano essere un deterrente “in quanto stiamo verificando una presenza minore rispetto agli altri anni.
Conseguenza anche della crescente raccolta meccanizzata e delle ‘minacce’ dagli agricoltori di pagare ancor meno la manodopera a seguito del taglio alle fiscalizzazioni degli oneri contributivi deciso dal Governo”.
da quotidianopuglia.it
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Gli anziani tornano bambini o i giovani sono vecchi dentro? (12/8/2010)

Il Comune di Manfredonia già da alcuni anni organizza soggiorni estivi per anziani, avvalendosi della collaborazione dell’associazione di volontariato ‘Anteas’, che da tempo opera a favore della terza età.
Per consolidare e rafforzare le realtà esistenti che svolgono attività di utilità sociale senza finalità di lucro, l’Amministrazione Riccardi ha confermato anche quest’anno la convenzione per il soggiorno vacanza, che ha fatto sempre registrare consensi da parte dei partecipanti. *** Con l’intento di coinvolgere sempre di più e sempre più fattivamente gli anziani del territorio, alla fine del mese di giugno è stata convocata la Consulta per Anziani, con tutte le associazioni del settore che operano sul territorio e con i Sindacati Pensionati, per una programmazione mirata agli interessi reali.
Nell’organizzare il soggiorno estivo, quindi, l’Anteas ha tenuto conto delle indicazioni, nonchè tutte le disposizioni proposte e concordate con l’Amministrazione Comunale, controllando che la struttura alberghiera per il soggiorno-vacanza sia priva di barriere architettoniche, facilmente collegata ai luoghi da visitare, e in grado di rispettare le necessità dietetiche degli utenti, eventualmente segnalate dal medico curante.
***
Il soggiorno è rivolto a tutte le persone, fino a un massimo di 100, che abbiano i seguenti requisiti: essere residenti nel Comune di Manfredonia; essere autosufficienti; avere un’età minima di 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini.
Il coniuge sarà ammesso anche se di età inferiore; non svolgere attività di lavoro dipendente o autonomo; verrà data priorità ai cittadini più anziani.
Il Comune di Manfredonia interviene economicamente nelle spese di soggiorno per le persone meno abbienti, concedendo, ai cittadini che ne facciano richiesta, un contributo a parziale copertura della quota di soggiorno.
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Viaggi organizzati sempre più gettonati.
Una curiosità: da un’indagine dei tour operator è emerso che giovani e anziani scelgono prevalentemente la stessa tipologia di vacanza, l’albergo.
E’ vero che da una certa età in poi si torna bambini o i giovani d’oggi sono nati stanchi e vecchi dentro?
Delta da quotidianopuglia.it
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Ferragosto anche la festa della Madonna Nera, occasione di raccoglimento e svago. Più controlli al Santuario dell’Incoronata e al bosco (12/8/2010)

Rafforzare la rete di controllo e protezione dell’area del santuario e del bosco dell’Incoronata è l’obiettivo dell’azione interistituzionale a cui partecipano la Polizia Municipale, la Polizia di Stato, i Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato e la Protezione Civile per garantire il sereno svolgimento della tradizionale festa della Madonna Nera.
La ricorrenza coincidente con il giorno di Ferragosto è particolarmente sentita dalla comunità Rom di tutta Italia, ed è tradizione che si riuniscano presso il santuario per venerare l’icona della Madonna Nera.
Allo scopo di prevenire reati e comportamenti inadeguati al luogo in cui sono posti in essere e danni al patrimonio boschivo, ancor più tutelato dopo l’istituzione del Parco Naturale Regionale, lo scorso anno il sindaco, Gianni Mongelli, emise un’ordinanza (70/2009) che sancisce il divieto permanente di sosta per roulottes, caravan, camper e veicoli simili se trasformati in abitazione, campeggio o attendamento.
La violazione dell’ordinanza prevede una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 150 e 900 euro e, nel caso, la rimozione forzata del mezzo. “Connesso al divieto di sosta – sottolinea Michele Lauriola, direttore del Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata – c’è quello, assoluto, di scaricare liquami e residui organici anche se provenienti dai veicoli dotati di impianti interni di raccolta, che si aggiunge e rafforza tutti i limiti imposti dalle norme europee, statali e regionali a difesa dell’area protetta”.
“E’ segno di civiltà avere il massimo rispetto delle tradizioni e degli usi propri della propria e delle altre comunità e, per parte nostra, faremo tutto quanto necessario a rendere accessibile e fruibile l’area del Santuario – afferma il sindaco, Gianni Mongelli – ma chiediamo a tutti i visitatori di avere massimo rispetto di questo luogo sacro e dell’ambiente naturale che lo circonda; per far sì che la festa sia per tutti un momento di serena spiritualità e di piacevole relax”.
da quotidianopuglia.it
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Torremaggiore, villa comunale aperta di pomeriggio e sera. Fino al 15 settembre (12/8/2010)

L’Amministrazione Comunale di Torremaggiore, guidata dal sindaco Vincenzo Ciancio, ha stipulato una convenzione con il gruppo cittadino della “Misericordia” per tenere aperta la Villa Comunale e per favorire le attività sociali di questa associazione.
L’Accordo prevede, fino al 15 settembre, l’apertura della Villa Comunale tutti i giorni dalle 17 alle ore 22 e la presenza in villa degli anziani e dei ragazzi portatori di handicap seguiti dalla “Misericordia”. Molte le attività portate avanti ogni giorno: pittura, la sistemazione di alcune aeree della villa, la pitturazione della fontana centrale, la pulizia delle aiuole.
“Il nostro lavoro - ci fanno sapere dalla Misericordia - punta alla valorizzazione della Villa Comunale, alla sensibilizzazione sul tema importante della tutela e conservazione del ‘patrimonio pubblico’, alla conoscenza tra le persone da noi seguite e la popolazione di Torremaggiore.
Quest’ultimo punto in particolare sta avendo grande successo perché siamo ormai in tanti”.
da quotidianopuglia.it
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Manfredonia, salvi 46 posti di lavoro all’ospedale S. Michele. Trentacinque posti letto ‘riconvertiti’ (12/8/2010)

La Giunta della Regione Puglia ha ritenuto compatibile con la programmazione regionale la riconversione nosologica nelle nuove discipline (20 posti letto di geriatria e 15 posti letto di lungodegenza) da attivare presso la struttura sanitaria San Michele, a Manfredonia, in considerazione dei dati riferiti alla popolazione residente nel territorio in cui insiste la struttura e della ristrutturazione della rete ospedaliera rispetto agli indicatori fissati dal piano regionale della Salute 2008/2010.
“Sottolineo con soddisfazione come questo primo, importante risultato arrivi a coronamento di un impegno costante e di una mobilitazione collettiva, che ha visto i vari soggetti, ciascuno per la parte di propria competenza, svolgere un ruolo decisivo”.
È quanto commentato dal sindaco Angelo Riccardi che continua “Mi riferisco alla significativa apertura da parte dell’assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore, alla piena disponibilità della proprietà, e a quella sinergia che istituzioni e sindacati sono riusciti a creare facendosi interpeti di una volontà comune in questa vicenda, su cui ho vigilato costantemente”. Perdere la struttura sanitaria ‘San Michele’, realtà assistenziale ormai consolidata a Manfredonia, sarebbe stata una duplice disgrazia: infatti sarebbe venuto meno non solo un servizio essenziale, ma anche il futuro occupazionale dei 46 lavoratori della clinica.
In periodo di crisi questo sarebbe ben più grave di quanto sembri e metterebbe in una situazione di grave disagio le persone coinvolte. Ma queste 46 famiglie oggi vedono rispettati gli impegni assunti dalla proprietà con i vertici regionali, poiché potranno godere degli ammortizzatori sociali fino a quando la casa di cura non rientrerà nel pieno delle sue attività, si spera a settembre.
Ancora una volta, quindi, la collaborazione e le sinergie tra territorio e istituzioni hanno dato risposte concrete e costruttive.
da quotidianopuglia.it
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Progetto da presentare alle istituzioni regionale e locali. Fonti sempre più rinnovabili: energia dalla paglia in un impianto a S.Agata (12/8/2010)

Parte con questi presupposti il progetto dell’impianto a paglia per la produzione di energia elettrica da 23 mw che l’Agritre(Gruppo Tozzi) realizzerà a Sant’Agata di Puglia.
Il progetto nasce dalla volontà comune della Società e delle Organizzazioni Agricole Provinciali di sostenere il settore agricolo oggi in estrema difficoltà, valorizzando la paglia, il principale sottoprodotto del territorio nella filiera energetica.
Il progetto, inoltre, è in linea con gli obiettivi di diffusione delle energie rinnovabili ribaditi dal protocollo di Kyoto e sottoscritti dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea, e contribuirà significativamente ad abbassare il livello dei gas climalteranti, principale causa dell’effetto serra.
L’iniziativa si inserisce altresì nel Piano Programmatico Regionale, le cui linee guida sono contenute nel Pear (Piano Energetico Ambientale Regionale) della Puglia in attuazione di direttive nazionali e comunitarie, volte alla promozione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. In particolare, il Pear della Puglia definisce il contesto energetico regionale e la sua evoluzione oltreché gli obiettivi e gli strumenti per la sua attuazione.
Nel pieno rispetto del quadro normativo vigente in materia e in un percorso di assoluta trasparenza e dialogo con le istituzioni e i cittadini, “Agritre” intende portare avanti un progetto che contribuirà a diminuire la dipendenza energetica italiana dall’estero (dal petrolio, dal gas ma anche dal nucleare) e che apporterà evidenti benefici sul territorio di Sant’Agata, producendo un chiaro e positivo effetto sull’occupazione in diversi settori: almeno 35 addetti a tempo indeterminato per l’intero ciclo di attività dell’impianto che saranno reperiti localmente; circa 80 unità per l’indotto diretto.
L’iniziativa di progetto verrà definita dalla Società proponente e successivamente sarà presentata agli Enti competenti - Provincia e Regione -, solo dopo il confronto con il territorio e i suoi rappresentanti sulla base di puntuali studi d’impatto e soluzioni progettuali, così come previsto dal regolamento regionale n. 12/2008.
L’Amministrazione Comunale di Sant’Agata, con la firma della convenzione in data 26 aprile 2010, ha dato modo alla Società di avviare la progettazione e gli studi d’impatto riservandosi il continuo controllo sui risultati e la possibilità di contribuire a migliorare.
da quotidianopuglia.it
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Turismo, così solo in pochissimi potranno avere finanziamenti… (12/8/2010)

Nei giorni scorsi il Presidente del Gruppo consiliare UDC della Regione Puglia, Salvatore Negro, ha evidenziato alcune zone d’ombra nel bando regionale sul PIA Turismo.
Anzi erano state inizialmente le associazioni di categoria Assoturismo e Confesercenti a manifestare preoccupazioni e dubbi sul bando regionale, che non avvantaggiasse le piccole medie imprese turistiche pugliesi. La prima anomalia riguarda le dimensioni dell’investimento.
I progetti da presentare non possono essere inferiori a 2 milioni di euro e non superiori a 20.
La dotazione finanziaria è solo di 20 milioni, per cui questo presuppone già il finanziamento di pochi, anzi di pochissimi progetti.
***
La seconda anomalia riguarda la presentazione cosiddetta “a sportello”, cioè chi prima arriva a presentare i progetti, prima impegna la dotazione finanziaria dei progetti e quindi il conseguente esaurimento dei fondi disponibili.
La terza riguarda che l’art. 5, comma 2, del bando prevede che alla data di invio della richiesta di accesso agli aiuti, la media impresa, ovvero almeno i 2/3 delle PMI consorziate devono aver approvato almeno 2 bilanci d’esercizio.
Ma la quarta sconcertante anomalia riguarda il fatto che “in caso di istanza di accesso proposta da un Consorzio di PMI, l’eventuale impresa non attiva e/o costituenda deve essere almeno partecipata da almeno il 50% da altra impresa attiva che abbia già approvato almeno 2 bilanci alla data di presentazione dell’istanza di accesso”.
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C’è ancora una quinta sconcertante circostanza.
Il successivo comma 3 prevede che “la media impresa ovvero il consorzio nel suo complesso deve aver registrato un fatturato non inferiore a 8 milioni di euro nell’esercizio precedente.
Quest’ultimo elemento, unito agli altri permette soltanto a pochissime strutture il poter partecipare a questo bando di finanziamento regionale. Anzi secondo le succitate associazioni di categoria a solo 4- 5 realtà presenti nel territorio pugliese.
Quello che non convince agli addetti ai lavori, è soprattutto un altro elemento a monte di tutto questo e che diventa il più grave di tutti.
Il bando regionale è stato pubblicato il 17 giugno scorso ed è stato reso operativo il 1 luglio successivo, senza rispettare i 30 giorni di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Puglia.
***
Dopo appena 15 giorni si sono potuti presentare i progetti, e se uniamo il metodo a “sportello”, a tutt’oggi i primissimi progetti presentati hanno già esaurito la dotazione finanziaria prevista per il bando regionale.
Queste non sono solo questioni tecniche, per addetti ai lavori, ma sono problemi evidenti che mettono in risalto molti elementi negativi: il non rispetto delle regole di diritto amministrativo sul rispetto dei tempi di pubblicazione di un bando regionale; la possibilità a pochi, con il metodo a sportello, di esaurire i fondi in brevissimo tempo; le norme di accesso molto particolari che permettono a pochissimi di avere le caratteristiche tecniche di partecipazione; oltre alla limitata dotazione finanziaria.
Questo è l’ultimo esempio di una cattiva amministrazione della cosa pubblica regionale, dove non c’è il rispetto delle leggi, se si dà la possibilità a pochissimi di ottenere i finanziamenti regionali.
A. S. da quotidianopuglia.it
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Indebitate non solo per il mutuo: il 25% delle famiglie disagiate al Sud.In aumento rispetto al 2008. Al Nord sono il 15% (12/8/2010)

Non solo mutuo. Le famiglie disagiate del Sud, oltre ad essere il 25,3% del totale (al Nord “appena” il 15%), sono indebitate con finanziarie, negozi, agenzie di viaggi, etc.
Non solo, quindi, prestiti rateizzati per l’acquisto della casa. I soldi in tasca sono talmente pochi, che si paga “un tanto al mese” qualsiasi cosa: dai mobili alla lavatrice e alla vacanza.
E’ il quadro tracciato dall’Istat nell’ultimo rapporto annuario su dati 2009, presentato nel marzo scorso. Sono aumentate dal 2008 al 2009 (dal 32% al 33,4%) le famiglie che si trovano in difficoltà di fronte alle spese impreviste.
In particolare, quelle che sono in arretrato con debiti diversi dal mutuo (dal 10,5% al 13,6% di quelle che hanno debiti) e quelle che si sono indebitate (dal 14,8% al 16,4%). L’incremento delle famiglie che hanno debiti diversi dal mutuo si rileva, in particolare, fra quelle del Centro e del Nord che passano, rispettivamente, dal 16,2% al 18,9% e dal 15% al 17,7%.
Crescono, inoltre, al Centro le famiglie che non possono permettersi una settimana di vacanza (da 36,7% al 39,6%) e nel Nord quelle che, almeno una volta all’anno, non hanno soldi per acquistare cibo (dal 4,4% al 5,3% contro il 4,1% del 2007).
Resta stabile il numero delle famiglie che non può permettersi di riscaldare adeguatamente l’abitazione (10,7%) nonostante il calo di gas e combustibili. Si riduce, invece, il numero delle famiglie che riferiscono di essere in arretrato con il pagamento del mutuo (dal 7,6% al 6,4% delle famiglie che hanno un mutuo) e con il pagamento dell’affitto (dal 14% al 12,5%) mantenendo però livelli molto più alti rispetto al 2007.
Fra i nuovi poveri, anche nel Nord-Est, secondo le richieste quotidianamente raccolte dalla Caritas, ci sono i divorziati, ossia persone che hanno l’obbligo di legge di sostenere la famiglia da cui si sono staccati ma non hanno più il reddito per garantire a loro stessi una vita dignitosa, a cominciare da un alloggio.
Emmaus Italia, anticipando possibili commenti alla notizia, specifica che le famiglie in condizioni di povertà sono prevalentemente italiane.
Non vale quindi la scusa di pessimo gusto “Sono stranieri.
Non siamo obbligati a pagare i loro servizi sanitari e sociali”.
Maristella Mantuano da quotidianopuglia.it
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Domani riapertura temporanea della Strada Provinciale 109 (11/8/2010)

Da domani la Strada Provinciale 109 sarà temporaneamente riaperta al traffico. A determinarlo l'ordinanza firmata questa mattina dal dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Foggia, Franco Castello.
L'ordinanza dispone l'apertura temporanea e parziale al traffico nel tratto compreso tra il chilometro 13 e il chilometro 18,600, con limitazione di velocità a 50 Km/h, esclusivamente ai mezzi a pieno carico inferiore a 3,5 t, ai fini di consentire, in condizioni di sicurezza, l'ultimazione dei lavori di allargamento della sede stradale nel suddetto tratto.
Contestualmente l'ordinanza proroga la contemporanea deviazione del traffico per i mezzi a pieno carico superiore a 3,5 t. provenienti da San Severo e diretti a Lucera, lungo il seguente percorso: sulla SS. n. 16 (Adriatica) sul tratto San Severo - Foggia e sulla S.S. n. 17 (dell'Appennino Abruzzese e Appulo - Sannitico) sul tratto Foggia - Lucera e viceversa, così come previsto nell'ordinanza n. 5 del 26 gennaio 2009. "Si tratta di una notizia positiva - commenta l'assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Domenico Farina - che conferma come i lavori per la messa in sicurezza di questa importante arteria stradale del nostro territorio stiano procedendo in modo spedito.
Accanto alla riapertura temporanea al traffico, infatti, abbiamo consegnato ufficialmente il cantiere per la realizzazione dei lavori che interesseranno il secondo lotto della strada".

da Teleradioerre
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CANDELA: RITORNO AL PASSATO CON UNA MOSTRA FOTOGRAFICA (11/8/2010)

Fino al 29 agosto presso il neo-ristrutturato Palazzo Ripandelli, una mostra fotografica che immortala Candela dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento.

Inaugurata la mostra fotografica “Ritorno al passato: Candela nei paesaggi e nei volti di un tempo”. Fino al 29 agosto, presso una delle sale del neo-ristrutturato Palazzo Ripandelli, sarà possibile immergersi nei ricordi e ripercorrere la storia di Candela dall’Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento attraverso circa 100 fotografie. Molte provenienti da collezioni private, ma altrettante ormai “da collezione” perché appartenenti alla indimenticata “Premiata Fotografia Artistica Giovanni Leone”.
Una carrellata di immagini in bianco e nero che immortalano gli scorci di una Candela d’altri tempi con le sue strade lastricate di pietre ai contadini dediti al rituale della mietitura, le pudiche spose vestite di bianco, i giovanissimi militari caduti in guerra. Ma anche scatti che immortalarono i grandi cambiamenti sociali quali l’avvento della Vespa, passando per i ritratti di famiglia e degli uomini che resero grande Candela quali il poeta Francesco Di Febio ed il benefattore Decio Ripandelli. Un vero e proprio album dei ricordi da sfogliare con nostalgia e ammirazione che non è altro che la trasposizione digitale del dvd “Alla scoperta del tempo perduto.
Candela, la sua gente, la sua storia tra ‘800 e ‘900” presentato nel febbraio 2009 e creato dal Settore Cultura del Comune di Candela con la collaborazione dei giovani volontari del Servizio Civile, nato all’interno del progetto della Comunità Montana dei Monti Dauni Meridionali “Cultura, storia e tradizione nei Monti Dauni”.
Filmato che i visitatori della mostra potranno rivedere nella saletta multimediale adiacente alla sala della mostra fotografica.
“Abbiamo voluto riproporre un pezzo del nostro patrimonio storico per riscoprire il senso di appartenenza a questa comunità – ha sottolineato la dottoressa Caterina Palmieri, responsabile del “Settore Cultura”.
Per il Sindaco Santarella, invece, è una promessa che viene mantenuta. “Proprio in occasione della presentazione del dvd avevo espresso la volontà dell’Amministrazione di non lasciare il progetto come un caso isolato di valorizzazione del territorio, ma di darvi un seguito attraverso la realizzazione di un catalogo con le foto più rappresentative e di una mostra in concomitanza con l’inaugurazione del ristrutturato Palazzo Ripandelli. Invito soprattutto i giovani a venire a vedere questa mostra perché in essa c’è la loro storia”.
Comunicato stampa Comune di Candela
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Manfredonia, domani immersioni in mare con il recordman Colletta (11/8/2010)

La Lega Navale di Manfredonia in collaborazione con il recordman delle 32 ore d'immersione Francesco Colletta, organizza giovedì 12 agosto presso lo specchio di mare del circolo nautico di viale Miramare, Prova e tecnica d'immersione in mare.
L'atleta di Mattinata non è nuovo a questo tipo di manifestazioni che attirano sempre numerosi appassionati della disciplina.

Saverio Serlenga da Teleradioerre
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Monteleone: "La Primavera" incontra i cittadini nella notte dei desideri (11/8/2010)

Un insolito comizio riscalda le fresche serate estive monteleonesi. Nella notte dei desideri, il gruppo consiliare della "Primavera di Monteleone", con il sostegno del consigliere regionale Pino Lonigro, ha incontrato i cittadini per fare il punto ed informare la popolazione sulle iniziative messe in atto dall'opposizione per contrastare una maggioranza "sempre più arrogante, prepotente e vendicativa.
Un mese fa - spiega il capogruppo Antonietta Colangelo - abbiamo chiesto l'aula consiliare per poter incontrare la cittadinanza, come si fa in ogni parte del mondo civile. Il sindaco Carmelo Morra ci ha negato l'aula e allora non c'è luogo di incontro migliore della piazza.
La minoranza - continua Colangelo - per questa amministrazione è solo un numero. Ogni nostra istanza viene praticamente ignorata. Ma la cosa più grave è la continua ritorsione verso quelle persone che hanno accordato la fiducia alla nostra lista nelle ultime elezioni. Stanno portando la gente all'esasperazione, ingrandendo ancor più quel solco che divide la nostra piccola comunità.
Il primo atto dell'Amministrazione comunale di Monteleone, guidata da Carmelo Morra - incalza - è stato il licenziamento di due onesti lavoratori solo perchè hanno sostenuto "La Primavera" e si sono schierati apertamente contro il senatore Pdl. Non è questo il modo di fare Politica, non è questo il modo per creare un clima di distensione in un paese diviso esattamente a metà.
Le ritorsioni nei confronti di chi ha deciso di non votare per la lista di Carmelo Morra sono atti vergognosi. Avevamo lanciato un appello al Sindaco e all'intero Consiglio comunale. Un invito a riflettere seriamente e a porre rimedio nel più breve tempo possibile. Il nostro appello è andato evidentemente a vuoto. Sono trascorsi quattro mesi ma i due lavoratori non sono tornati al loro posto di lavoro. E ora toccherà al giudice ristabilire l'ordine.
Un'altra azione che sta caratterizzando questa Amministrazione - denuncia il capogruppo della Primavera di Monteleone - è la non apertura delle buste per l'assegnazione della gara di appalto per la mensa scolastica. Buste che avrebbero dovuto essere aperte già ad Aprile. A questa gara ha partecipato anche una cooperativa di Monteleone.
Forse si temporeggia perchè qualcuno teme che questa cooperativa, non proprio vicina al senatore Morra, possa aggiudicarsi la gara?
O per caso, qualcuno si aspetta che ci si vada ad inginocchiare prima di procedere all'aggiudicazione?"
A quattro mesi dalle elezioni comunali, gli animi a Monteleone sono sempre accesi. L'opposizione continua a denunciare soprusi del neosindaco.
"I Consiglieri di minoranza sono stati relegati in un angolo del corridoio della casa comunale, in prossimità dei bagni, dove è posto un banchetto simile a quello delle scuole elementari - afferma la consigliera - In questo comune occorre il ripristino della legalità, dei principi basilari di una convivenza civile.
In nessun Paese civile l'opposizione viene denigrata come sta facendo il neosindaco Carmelo Morra che si atteggia a novello Pinochet.
E' gravissimo ed è ancor più vergognoso che a calpestare quelli che sono i principi fondamentali della Costituzione sia addirittura un sindaco-senatore della Repubblica italiana.
Le parole democrazia, confronto non esistono nel dizionario del senatore monteleonese. Evidentemente si teme l'azione di questa opposizione.
Diamo troppo fastidio e quindi si cerca di intralciare il compito di quattro Consiglieri Comunali che hanno ricevuto un preciso mandato da ben 407 cittadini monteleonesi.
Ma se qualcuno crede che ci stancheremo - conclude Antonietta Colangelo - si sbaglia di grosso e saremo pronti ad azioni clamorose pur di vedere riconosciuti i nostri diritti e tutelare quella parte sana e onesta della popolazione monteleonese".

da Teleradioerre
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FOGGIA - Furto al circolo Arci, la preoccupazione del presidente (11/8/2010)

Ieri notte il circolo Arci Parallelo, uno dei locali più alternativi ed originali nell'ambito della vita notturna di Foggia, è stato oggetto di una visita particolarmente sgradita: i cosiddetti "soliti ignoti", tra la mezzanotte e le sette del mattino, hanno forzato l'ingresso e portato via materiale di valore funzionale alle attività del circolo.
L'ARCI Comitato Provinciale di Foggia tramite un comunicato stampa esprime solidarietà ed il proprio sincero rammarico a Cristiana Palias, presidentessa del Parallelo, e manifesta la propria preoccupazione per l'aumento significativo di episodi di questo tenore in una città dove anche le realtà di aggregazione sociale e culturale che agiscono in zone particolarmente disagiate possono essere fatte bersaglio di atti predatori ed intimidatori in grado, come in questo caso, di procurare un danno tale da vanificare l'impegno ed il duro lavoro di un intero anno, come ci è stato riferito da Cristina.
'A lei vanno il nostro abbraccio ed i nostri auguri di una rapida ripresa delle attività del circolo così come speriamo che le autorità sappiano rispondere efficacemente al bisogno di legalità della città di Foggia con un aumento dei controlli ed una maggiore presenza delle forze di pubblica sicurezza'.

da Teleradioerre
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Zaccheria, prato distrutto dai fan di Eros. Comune chiede i danni agli organizzatori. Per un mese il Foggia dovrà giocare in un altro stadio. Non basterà procedere alla «rizollatura» del terreno (11/8/2010)

Eros Ramazzotti
Il Comune di Foggia chiederà i danni alla società che, il 22 luglio scorso, ha organizzato il concerto di Eros Ramazzotti allo stadio Pino Zaccheria di Foggia. Concerto che ha danneggiato il mano erboso dell’impianto costringendo Zeman e calciatori a giocare per circa un mese le partite casalinghe in un altro stadio.

Ieri mattina i tecnici del Comune e quelli della società di calcio hanno proceduto ad un controllo del campo di gioco: al termine della perizia è emerso che, per tornare a giocare allo Zaccheria, non sarà sufficiente procedere alla «rizollatura» ma sarà necessario rifare, completamente, il manto erboso. Un lavoro che costerà alle casse comunali 200mila euro. Nei prossimi giorni, inoltre, i tecnici del comune di Foggia torneranno sul manto erboso anche per verificare se il concerto abbia danneggiato, oltre all’erba, l’impianto idrico che serve per irrigare il campo. In quel caso la somma risarcitoria è destinata ad aumentare. Una eventualità, questa, che al momento sembra però scongiurata. Il Comune di Foggia ha annunciato di aver già predisposto lo stanziamento della somma necessaria per i lavori sottolineando, nel contempo, che si rifarà sulla società che aveva organizzato il concerto di Eros Ramazzotti, chiedendo i danni.

L’amministrazione comunale, infatti, prima di firmare l’accordo per autorizzare il concerto del cantautore romano e prima di concedere lo stadio Zaccheria aveva stipulato una polizza assicurativa di un milione di euro per eventuali danni causati all’impianto sportivo durante la manifestazione musicale. A causa di questi lavori, dunque, i tifosi foggiani saranno costretti a rinviare «la prima» allo Zaccheria di Zemanlandia 2 visto che almeno per un mese lo stadio sarà impraticabile a causa dei lavori che dovrebbero iniziare già nei prossimi giorni.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno
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Il Foggia da oggi a Savignano Irpino (11/8/2010)
Detto dell'esilio forzato da ciò che resta dello stadio Zaccheria (il nuovo manto erboso sarà pronto in un mese circa), il Foggia è entrato nella fase di perfezionamento del precampionato. Chiusa la parentesi alto atesina, da oggi i rossoneri di Zeman saranno in Irpinia, a Savignano, dove resteranno fino alla vigilia della prima partita di campionato. Intorno alle 12 la partenza dallo Zaccheria.
Breve pranzo in un ristorante cittadino, prima di salire tutti in pullman. Nel frattempo il direttore sportivo, Peppino Pavone prova a puntellare la rosa da mettere a disposizione del tecnico boemo. Praticamente tesserato dal Nissa, (CND) il difensore 24enne Christian Caccetta, terzino, col quale vanno definiti solo alcuni dettagli.
Resta da limare qualcosa nella zona nevralgica del campo; potrebbe esserci, infine, il ritorno, in maglia rossonera di Francesco Millesi. Attesa per i calendari che verranno stilati a Firenze venerdì alle 11.30.

Antonio Di Donna da Teleradioerre

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CERIGNOLA - Presunto rapinatore fermato a Cerignola (11/8/2010)

Un giovane di 19 anni, Matteo Leoncavallo, è stato sottoposto a fermo di pg dagli agenti del Commissariato di polizia Cerignola perchè accusato di rapina, tentativo di incendio doloso, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da fuoco in concorso.
Le indagini hanno consentito di accertare le sue responsabilità e quelle di tre minorenni, denunciati a piede libero, in relazione alla rapina in un supermercato, alla tentata rapina in un altro esercizio, al tentato incendio doloso per ritorsione nei confronti del proprietario dell'ultimo locale che aveva sventato il colpo riportando ferite giudicate guaribili in dieci giorni.
Leoncavallo, che era stato visto da alcuni testimoni in occasione della prima rapina, è stato bloccato dagli agenti mentre ritornava a casa; nella successiva perquisizione domiciliare gli sono stati sequestrati capi di abbigliamento e scarpe indossate in occasione delle due rapine e del tentativo d'incendio.

da Teleradioerre
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Rimandato il convegno con Tara Gandhi (11/8/2010)

Tara Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, presidente onorario della Scuola Internazionale di Studi per la Pace Universale, non sarà presente all'edizione 2010 del Premio Argos Hippium, dove avrebbe dovuto ritirare un premio speciale: impegnata in incontri governativi, non potrà lasciare l'India a causa della violenta alluvione che ha colpito la regione del Kashmir e che ha causato numerosi morti.
La sua assenza alla manifestazione non interromperà il rapporto di amicizia e collaborazione che si è instaurato tra la nipote del Mahatma Gandhi e l'associazione culturale Argos Onlus, che sta studiando iniziative precise per sostenere le attività che la Gandhi predisporrà per affrontare questa gravissima emergenza.
Il convegno 'Dialoghi sulla pace con Tara Gandhi: dall'India alla Daunia per una cultura della non violenza', programmato per il prossimo 24 agosto, è stato rimandato e si terrà non appena Tara Gandhi potrà recarsi nuovamente in Italia.

da Teleradioerre
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Comune di Foggia: limitazioni alla sosta e al traffico in occasione del Ferragosto (11/8/2010)

Le celebrazioni religiose e le manifestazioni civiche organizzate in coincidenza con il Ferragosto comporteranno alcune limitazioni al traffico e alla sosta in diverse zone della città.
Per la tradizionale processione dell'Iconavetere, in programma sabato 14 agosto a partire dalle 19.00, saranno temporaneamente chiuse al traffico le seguenti piazze e vie: piazza Aldo Moro, via Fuiani, corso Garibaldi (da via Fuiani a piazza XX Settembre), piazza XX Settembre, corso Cairoli, piazza Giordano, via Tugini, corso Giannone, piazza Cavour, corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi (da via Oberdan a via Duomo), via Duomo, piazza Pericle Felici e via Arpi. Lungo l'intero percorso è, inoltre, istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli.
Nelle serate del 14, 15 e 16 agosto è, invece, prevista la chiusura al traffico, dalle 20 alle 24, delle seguenti piazze e vie: piazza XX Settembre, corso Cairoli, via Dante Alighieri, piazza Giordano, via Lanza, via della Rocca (nel tratto compreso tra piazza Giordano e via Rosati), corso Giannone (ad eccezione delle strade di intersezione), piazza Cavour (ad eccezione del vialetto che collega viale XXIV Maggio con via Torelli).

da Teleradioerre
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Finiani alla conta in Puglia e Basilicata. «E' la rinascita di An» (11/8/2010)

I «finiani» pugliesi e lucani per ora rappresentano un piccolo esercito in via di formazione. In queste giorni, - affermano i conoscitori delle vicende del Pdl - molti restano alla finestra in attesa di capire l’evoluzione del quadro politico nazionale, e del confronto-scontro tra finiani e maggioranza berlusconiana del Pdl. I parlamentari pugliesi che hanno aderito a «Futuro e Libertà», il nome dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, sono Francesco Divella, coordinatore di Generazione Italia, e Carmine Santo Patarino. Per alcune ore si era parlato anche della senatrice Adriana Poli Borton e, fondatrice di «Io Sud», che però ha declinato.

A Bruxelles, all’europarlamento è un finiano di ferro Salvatore Tatarella, fratello di Pinuccio. In Consiglio regionale, è certa l’adesione di Giammarco Surico. Che è responsabile della provincia di Bari e della Bat. Alla Regione si vocifera di un altro consigliere regionale salentino che avrebbe mostrato interesse.

Generazione Italia si è strutturata su base provinciale. Giammarco Surico è il coordinatore per Bari e la Bat, Paolo Pellegrino per Lecce, l’on. Patarino per Taranto, l’ex consigliere regionale Giuseppe Marinotti per Brindisi, Fabrizio Tatarella per Foggia. Non ci sono sindaci, ma qualche vicesindaco.

Complessivamente i consiglieri, comunali e circoscrizionali che hanno aderito a Generazione Italia sono un’ottantina. Con una presenza sul territorio regionale così distribuita: in provincia di Bari 35 adesioni, a Lecce 20 consiglieri, a Brindisi 8, a Foggia 8, a Taranto 5 e nella Bat 2. A cui occorre aggiungere i parlamentari nazionali, quello europeo e il consigliere regionale.

Un gruppo in formazione, quindi, anche se occorrerà rilevare il passaggio dall’adesione a «Generazione Italia», in un contesto che non era ancora segnato dalla frattura interna al Pdl, all’effettiva adesione ad una nuova formazione politica oppure ai nascenti gruppo consiliari. Ed è proprio su questo che conta ad ogni livello il Pdl che spera di riuscire a scardinare la «cordata» che appoggia il presidente della Camera.

Francesco Divella è ottimista sulla tenuta dei «finiani» in Puglia: «Le adesioni ai circoli di Generazione italia stanno aumentando giorno dopo giorno. Siamo arrivati a 70, e questo è un segnale di grande sviluppo». Divella afferma che «si sta ricomponendo pian piano quella che era la struttura originaria di Alleanza Nazionale ». «Certo - prosegue Divella - c’è il rischio che qualcuno si perda per strada sotto la pressione del Pdl. Ma saranno sempre poche unità, poiché ci sono tanti che come me rimarrando fedeli e sono coerenti fino in fondo».

Ora c’è attesa per la venuta a Bari di Fini il 22 ottobre. Divella e Surico, in una nota auspicano che «fino a quel momento, la tregua agostana riesca a riconsegnarci un Paese normale, in cui il confronto politico, all’interno e fuori dalla maggioranza di governo, si affranchi dalle volgarità e dagli attacchi a colpi di dossier. Un modello capace di azzerare le distanze tra Nord e Sud e di produrre sviluppo e occupazione. Insomma, l’Italia del futuro e un futuro per l’Italia».

Situazione «in divenire» anche in Basilicata. I parlamentari «finiani» sono Donato Lamorte, di Rionero in Vulture, e Egidio Digilio, di Accettura, che era vicecoordinatore regionale del Pdl. Poi, alcuni consiglieri comunali e tanti - si dice in Basilicata - in attesa degli eventi.
MICHELE COZZI da la Gazzetta del Mezzogiorno
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Gargano, tartarughe depongono le uova «Non toccatele» (11/8/2010)

Quando le tartarughe tornano. Sulle spiagge del Gargano si è rivista la tartaruga marittima (meglio conosciuta come Caretta caretta), avvenimento salutato con la "solennità" che l'evento suscita in tutti coloro che amano la natura "senza se e senza ma". La cronaca s'è più volte occupata di tartarughe in occasione dei ripetuti spiaggiamenti sulle spiagge garganiche, in particolare lungo la costa tra Rodi Garganico e San Menaio.

Da poco, sugli stessi litorali sabbiosi, le tartarughe marine stanno deponendo le uova. E il primo a salutare il lieto evento è il commissario dell'ente parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, che parla di "Un fatto importante non solo per la Capitanata e la Puglia, ma di rilievo nazionale e internazionale, ed è un’altra conferma dell’importanza di questa area protetta in tutte le sue componenti terrestre e marina”.

A spiegare la presenza delle tartarughe, il direttore scientifico del centro studi naturalistici onlus, Maurizio Gioiosa, il quale ritiene che "Si tratta, probabilmente di un ritorno, visto che le femmine mature, della taglia minima di settanta-ottanta centimetri di lunghezza, tornano a deporre sulle spiagge dove sono nate dopo i sedici e trent'anni, quando cioè raggiungono la maturità sessuale”.

Da luglio continuano a giungere segnalazioni di possibile nidificazione che l’osservatorio naturalistico dell'ente parco nazionale del Gargano, gestito dal centro studi naturalistici Onlus, sta attualmente monitorando anche grazie ad una rete di preziosissimi volontari garganici.

E' fondamentale che la presenza di una tartaruga sulla spiaggia e la deposizione non siano assolutamente ostacolate (la specie è considerata in pericolo dall’Unione mondiale per la conservazione della natura ed è protetta dalla legge in quanto specie prioritaria in base alla direttiva europea “Habitat”). Infatti, mentre in un caso risalente a metà luglio la tartaruga ha avuto un’ottima accoglienza dal personale del lido dove ha deposto, lo stesso purtroppo non è avvenuto nei giorni scorsi quando, in un altro lido, un esemplare è stato bloccato e rigettato in mare, probabilmente credendo che si fosse spiaggiato.

La tartaruga comune è una delle più grandi tartarughe viventi, può superare i due metri di lunghezza e diverse centinaia di chili di peso; è una nuotatrice solitaria in grado di restare in immersione senza respirare anche per diverse ore. Questi animali dalla proverbiale tranquillità, sono capaci di compiere migrazioni di migliaia di chilometri per raggiungere i siti di nidificazione.
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Sisma tra Albania e Grecia avvertito anche in Puglia (11/8/2010)
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata rilevata dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al confine tra Grecia e Albania.

La scossa, rende noto il Dipartimento della Protezione Civile, si è verifica poco prima delle 13 ed è stata avvertita anche in Italia dalla popolazione residente lungo le coste pugliesi.

Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose sul territorio italiano.

da La Gazzetta del Mezzogiorno


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Melfi, il giudice reintegra i 3 operai licenziati dalla Fiat (11/8/2010)

POTENZA - Il licenziamento di tre operai dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat (due dei quali delegati della Fiom), deciso dall’azienda il 13 e 14 luglio scorso, ha avuto carattere di “antisindacalità” ed è quindi stato annullato, ieri, dal giudice del lavoro, che ha ordinato l'immediato reintegro dei tre nel loro posto.

La notizia è stata subito confermata dal segretario regionale della Basilicata della Fiom, Emanuele De Nicola, secondo il quale “la sentenza indica che ci fu da parte della Fiat la volontà di reprimere le lotte a Pomigliano d’Arco e a Melfi e di 'dare una lezione' alla Fiom”.

I tre operai – Antonio Lamorte, Giovanni Barozzino (entrambi delegati della Fiom) e Marco Pignatelli – furono licenziati perché, durante un corteo interno, secondo l’azienda bloccarono un carrello robotizzato che portava materiale ad operai che invece lavoravano regolarmente.

In seguito prima alla sospensione, l'8 luglio scorso, e poi al licenziamento dei tre operai vi furono a Melfi scioperi e proteste. I tre operai licenziati – uno dei quali si è sposato cinque giorni fa – occuparono per alcuni giorni il tetto della Porta Venosina, un antico monumento situato nel centro storico di Melfi: vi fu anche una manifestazione promossa dalla Fiom-Cgil. Secondo De Nicola, “la sentenza dimostra che le lotte democratiche dei lavoratori non hanno nulla in comune con il sabotaggio. Il teorema 'lotte uguale eversione o sabotaggio' è stato di nuovo smontato e ci aspettiamo le scuse di quanti vi hanno fatto riferimento, a cominciare da personalità istituzionali o rappresentanti degli imprenditori. Speriamo – ha concluso il dirigente lucano della Fiom – che la Fiat torni al tavolo per discutere dei temi che stanno a cuore ai lavoratori, a cominciare dai diritti e dai carichi di lavoro”.

I COMMENTI DI IERI
ORE 12.41 - AZIENDA: NESSUN COMMENTO SU REINTEGRO OPERAI «Nessun commento» da parte della Fiat alla decisione del giudice del lavoro di reintegrare nel loro posto i tre operai dello stabilimento di Melfi (Potenza) del gruppo torinese, licenziati a metà dello scorso mese di luglio. Lo hanno detto all’ANSA fonti dell’azienda. Le stesse fonti hanno precisato che la decisione del giudice del lavoro non è stata ancora notificata alla Fiat.

ORE 14.42 - VENDOLA: AZIENDA AVEVA COMPLETAMENTE TORTO
"La decisione del Tribunale di Melfi di reintegrare i tre operai ingiustamente licenziati dalla Fiat in luglio dimostra, ove mai ce ne fosse stato bisogno, che l'azienda aveva completamente torto e che i licenziamenti avevano carattere esclusivamente repressivo e intimidatorio”. Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in una nota nella quale rileva che “purtroppo quello di Melfi non Š affatto un caso isolato”.

“Riflette invece – spiega – una precisa strategia anti-operaia e antisindacale ovunque adottata dalla Fiat, con l'obiettivo di riportare le relazione sindacali e i rapporti di lavoro a una dimensione che non esito a definire ottocentesca”. “E' fondamentale che ora – conclude Vendola – tutte le opposizioni si mettano al lavoro per concertare insieme una linea politica con la quale contrastare e battere questa inaudita offensiva”.

ORE 14.57 - D'ANOLFO (UGL): AZIENDA CAMBI ATTEGGIAMENTO
"Una notizia positiva per il sindacato e per tutti i lavoratori”: così il segretario dell’Ugl metalmeccanici, Antonio D’Anolfo, ha commentato la sentenza del giudice del lavoro che ha reintegrato tre operai dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat licenziati nel luglio scorso dall’azienda.

“Di fronte a questo episodio – ha aggiunto D’Anolfo – Fiat dovrebbe cambiare l’atteggiamento assunto negli ultimi tempi sia perchè è proprio da quanto accaduto a Melfi che il cilma è iniziato a peggiorare sia perchè in Italia esiste un sistema giuridico che tutela diritti dei lavoratori delle piccole come delle grandi aziende, il cui rispetto può essere rivendicato in sede giudiziaria. Ma non è interesse di nessuna delle parti in causa arrivare fino a questo punto, basterebbe invece – ha concluso – rispettare le regole vigenti, che l’azienda ben conosce”.

ORE 14.58 - LANDINI (FIOM): A MELFI GRANDE SENTENZA, ORA SI CHIEDA SCUSA A OPERAI
Una "grande" sentenza che restituisce "la giusta dignità ai tre lavoratori ingiustamente licenziati. In troppi hanno fino ad oggi parlato a sproposito di sabotaggio, oggi devono chiedere scusa ai lavoratori e anche alla Fiom". E’ il leader della Fiom, Maurizio Landini a commentare così con l’ADNKRONOS la decisione del giudice del Lavoro di Potenza che ha annullato il licenziamento dei tre operai dello stabilimento Fiat di Melfi, due dei quali delegati Fiom, per un atto 'antisindacalè ordinandone l’immediato reintegro.

"Una soddisfazione doppia perchè innanzitutto viene dimostrata la volontà antisindacale di Fiat e in secondo luogo perchè viene confermata l’importanza dello Statuto dei lavoratori in un momento in cui il governo ha annunciato di volerci mettere mano", aggiunge. Ma la sentenza, prosegue Landini, "deve far riflettere anche la Fiat perchè la vicenda ha dimostrato come il tentativo di uscire da una crisi cancellando i contratti e le leggi non porti da nessuna parte, nè l’azienda nè i lavoratori".

Per questo il Lingotto "anzichè chiedere deroghe o cancellazioni del contratto, o peggio ancora inventarsi Newco strane che in Italia non esistono, farebbe meglio a fare i conti fino in fondo con l’attuale sistema di relazioni sindacali affrontando i problemi di riorganizzazione produttiva con tutti i sindacati perchè senza un consenso unanime le fabbriche non funzionano", prosegue Landini ribadendo la disponbilità delle tute blu della Cgil ad un "confronto vero che rispetti il contratto". Per questo Federmeccanica, Fim e Uilm che a settembre, sulla scia della vicenda di Pomigliano, torneranno a confrontarsi sulle possibili deroghe contrattuali necessarie ad assicurare maggiori flessibilità alle aziende, dovrebbero fermarsi.

"Prima di fare altri disastri si fermino", ammonisce Landini. "Sarebbe assurdo che un contratto che non è mai stato sottoposto al referendum di tutti i lavoratori siano ora di fatto cancellato senza passare da una consultazione".

ORE 15.06 - BELISARIO (IDV): SCONFITTA DEGLI ARROGANTI
"Il reintegro dei tre lavoratoridi Melfi va nella direzione del rispetto dei diritti dei lavoratori e contro l’arroganza di un’azienda, la Fiat, che con la complicità del Governo e di una parte dei sindacati pretendeva di comportarsi come negli anni 50”.

E' il commento del capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, Felice Belisario, alla sentenza del giudice del lavoro che ha dichiarato antinsindale la decisione della Fiat: “Non avevamo dubbi – ha aggiunto – che i tre lavoratori, tutti sindacalisti, illecitamente licenziati, sarebbero stati reintegrati. Ma questo evidentemente è solo l’inizio. La magistratura non consentirà neanche contratti aziendali peggiorativi del contratto nazionale. Per fortuna le leggi, e i magistrati che le applicano, tutelano ancora i lavoratori. Sacconi e Marchionne – conclude Belisario – ne prendano atto e cambino direzione se non vogliono un altro durissimo scontro, che non serve a nessuno e un’altra sonora sconfitta”.

ORE 15.10 - LETTIERI: DIRIGENTI FABBRICA LUCANA INADEGUATI
L'ex Sottosegretario all'Economia,Mario Lettieri, in una dichiarazione, ha detto che “la sentenza del giudice di Melfi rende giustizia, come era prevedibile e giusto, ai tre lavoratori licenziati”.

“Però evidenzia anche – ha aggiunto l’ex Sottosegretario - l'inadeguatezza della dirigenza Fiat di Melfi, la cui 'cecita” portò alcuni anni fa ai 21 giorni di protesta delle tute amaranto. Ignorano i diritti e le esigenze deio lavoratori dello stabilimento di Melfi che, comè noto, è il più produttivo del sistema Fiat. L’amministratore Marchionne, perciò – ha concluso Lettieri – prima del comportamento degli operai, dovrebbe valutare bene quello dei suoi dirigenti”.

ORE 15.32 - PALOMBELLA (UILM): BENE SENTENZA MELFI MA TARDIVA, PERSA LA PRODUZIONE DELLA MONOVOLUME "LO"
Una sentenza "giusta" ma "tardiva"; le proteste della Fiom "che ha messo a ferro e a fuoco lo stabilimento" hanno già dissuaso l’azienda dal produrre la monovolume 'Lò in Italia trasferendola in Serbia. E’ il leader della Uilm, Rocco Palombella,conversando con l’ADNKRONOS, a commentare così la decisione del giudice del Lavoro di Potenza che ha reintegrato i tre operai dello stabilimento di Melfi licenziati da Fiat lo scorso mese imputando all’azienda un comportamento 'antisindacale'.

"Le sentenze non si commentano ma si applicano. Ma a questo risultato si poteva arrivare senza mettere a ferro e fuoco lo stabilimento come ha fatto la Fiom che si è resa di fatto responsabile della decisione dell’azienda di portare la produzione della Lo in Serbia. Dopo 15-20 giorni di blocco dello stabilimento per una sentenza che comunque sarebbe arrivata ha dissuaso il Lingotto da un forte investimento in Italia", spiega.

"Quando c'è un comportamento antisindacale è giusto che ci si rivolga ad un arbitro ma il sindacato deve sapere tenere i nervi saldi e non cadere nelle provocazioni dell’azienda evitando di mettere a ferro e fuoco gli stabilimenti che invece vanno sempre preservati", aggiunge. "La sentenza dunque non ha messo in mostra il lato positivo della vicenda, la saldezza delle maestranze, ma quello negativo, e cioè una litigiosità paralizzante", conclude.

ORE 16.08 - FARINA (FIM): SENTENZA MELFI CONFERMA CHE SISTEMA GARANZIE FUNZIONA
"E' una sentenza che conferma che il sistema di garanzie funziona e che c'è una legge che tutela i lavoratori da comportamenti sbagliati da parte dell’azienda. La Fiat aveva esagerato, aveva fatto una forzatura così come è stata sbagliata la reazione della Fiom. Il dato vero alla fine di tutto, dunque, ci dice che le vicende industriali e sindacali non possono essere affrontate con estremismi ma che è necessario ora concentrarsi sul progetto industriale". Così il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, commenta la decisione del giudice del Lavoro di Potenza che ha reintegrato su posto di lavoro i tre operai della Fiom dello stabilimento Fiat di Melfi licenziati lo scorso luglio.

"Il tema vero, dunque, non è quello di procedere per comportamenti estremi ma di concentrarsi sul progetto fabbrica Italia e di vedere che strada Fiat intenda garantire non solo sul fronte del lavoro ma anche per migliorare il reddito. Il Lingotto fino ad oggi, infatti, ha messo bene in chiaro le proprie esigenze produttive e quello che chiede a sindacati e a lavoratori ma servirebbe uno sforzo in più su quali saranno i ritorni economici, i miglioramenti salariali che li attendono", conclude.

ORE 16.11 - DAMIANO: A MELFI BENE REINTEGRO, ORA TORNI CLIMA CONFRONTO
“La giustizia del lavoro ha fatto il suo corso. E’ una buona notizia la sentenza del reintegro dei tre lavoratori della Fiat di Melfi. Ci auguriamo che da ciò discenda un clima di rapporti improntati al confronto e non allo scontro e che anche per gli altri lavoratori licenziati dalla Fiat si possa aprire la possibilità di un ritorno al lavoro". Lo ha detto Cesare Damiano, capogruppo del Pd in commissione Lavoro, commentando la decisione del giudice del Lavoro di Potenza che ha annullato i licenziamenti dei tre operai dello stabilimento Fiat di Melfi.

"Gli obiettivi di competitività che l’azienda si propone giustamente di raggiungere, possono essere realizzati soltanto a condizione che si ripristini all’interno degli stabilimenti la scelta del confronto e della contrattazione", conclude.

ORE 16.13 - PRESIDENTE BASILICATA: DOPO REINTEGRO OPERAI MELFI RIPRENDA IL DIALOGO
“La sentenza con la quale il giudice del lavoro di Melfi ha annullato il licenziamento dei tre operai dello stabilimento Sata di Melfi, ordinandone l’immediato reintegro nel posto di lavoro, se da un lato rende giustizia agli interessati, accusati a torto di aver interrotto il processo produttivo all’interno della fabbrica lucana, dall’altro pone le condizioni per riannodare i fili di un dialogo interrotto tra i vertici aziendali e una parte del sindacato di Basilicata”. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, dopo il reintegro degli operai licenziati il 13 ed il 14 luglio, i delegati Fiom Antonio Lamorte e Giovanni Barozzino e Marco Pignatelli.

Dopo la sospensione, poi tramutata in licenziamento, i tre operai protestarono anche salendo sulla Porta Venosina di Melfi per alcuni giorni, interrompendo la protesta solo per il malore di uno di loro.

“La decisione del giudice mi solleva dal punto di vista personale, prima ancora che istituzionale - sostiene De Filippo - dall’intima angoscia che sempre procura la perdita anche di un solo posto di lavoro. Tanto più se ad essere interessati, come in questo caso, sono padri di famiglia o giovani che hanno appena deciso di convolare a nozze. Nello stesso tempo però credo che la Regione debba continuare a mantenere la barra dritta, come ha fatto sino ad oggi, nella convinzione che ciascuna delle parti in causa saprà far prevalere il senso di responsabilità per il bene comune dei lucani”.

ORE 16.3O - PRESIDENTE PROVINCIA POTENZA: AZIENDA E PARTI SOCIALI RITROVINO UNA FORTE TENSIONE UNITARIA PER LA DIFESA DEI DIRITTI E IL FUTURO DEL PRESIDIO INDUSTRIALE DI MELFI
“La sentenza di annullamento dei licenziamenti dei tre lavoratori di Melfi è un’importante notizia che può aiutare a costruire condizioni di confronto meno aspro in un momento delicato in cui la crisi economica ha già rotto il delicato equilibrio tra diritti e produttività, tra dignità del lavoro e competitività”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, dopo la decisione del giudice del lavoro di reintegrare i tre operai licenziati il 13 ed il 14 luglio alla Fiat di Melfi.

“Fiat, innanzitutto, è chiamata a questo sforzo insieme a tutti le parti sociali - aggiunge - che devono ritrovare una forte tensione unitaria per la difesa dei diritti e il futuro del presidio industriale di Melfi. E’ una responsabilità storica che appartiene anche al ruolo delle istituzioni, come già dichiarai partecipando allo sciopero del 16 luglio a Melfi, e che proveremo ad esercitare nell’interesse del territorio”.

ORE 17.07 - PD BASILICATA: REINTEGRO OPERAI OPPORTUNITA' PER AZIENDA E SINDACATO
“Il reintegro sul posto di lavoro dei tre operai della Fiat di Melfi licenziati nelle settimane scorse può rappresentare un’utile opportunità per azienda e sindacato al fine di riattivare una relazione proficua volta a dare più forza allo stabilimento di Melfi e attraverso esso all’intero settore dell’automobile in Italia ed in Basilicata”. Lo afferma Roberto Speranza, segretario regionale del Pd lucano.

“Il tempo è maturo - aggiunge Speranza - per aprire una discussione reale che metta al centro il tema della produttività del lavoro, purtroppo ancora troppo bassa nel nostro Paese ma dentro un quadro di regole e relazioni industriali chiare e condivise e nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie dei lavoratori. Solo questa comune consapevolezza potrà arrecare benefici all’intero sistema produttivo senza fughe in avanti o impostazioni ideologiche che rischiano di spezzare quel clima di collaborazione che è unica condizione possibile in grado di portare risultati positivi a tutte le parti”.

ORE 18.18 - I TRE OPERAI: MESE DA INCUBO E ORA SIAMO FELICI
La «felicità per essere usciti da un inferno durato 32 giorni», ma anche «la gratitudine per quanto è stato fatto dalla Fiom-Cgil», sono il sentimento comune dei tre operai licenziati il 13 e 14 luglio scorsi dalla Fiat-Sata di Melfi (Potenza), e che saranno reintegrati sul posto di lavoro, dopo la decisione, depositata oggi, del giudice del lavoro, Emilio Minio.

«Per me sono stati momenti molto difficili, anche perché stavo facendo i preparativi per il matrimonio» (celebrato il 5 agosto scorso) ha raccontato all’ANSA Antonio Lamorte, operaio di Rionero in Vulture (Potenza), ed anche delegato della Fiom. «Mia moglie ed io – ha aggiunto l’operaio – eravamo molto preoccupati per il nostro futuro, a volte venivamo presi dall’ansia: è stato un vero incubo. Ora, chiaramente, ci siamo tranquillizzati. In fondo, però, sono sempre stato convinto che la giustizia avrebbe fatto il suo corso».

La coppia, il 23 agosto, partirà in crociera per il viaggio di nozze. «Spero, al mio rientro in fabbrica – ha concluso Lamorte – di trovare una Fiat disposta a ristabilire la tranquillità e le corrette relazioni sindacali».

«La prima cosa che ho detto, quando ho letto in Tribunale la decisione del giudice – ha raccontato Giovanni Barozzino, che è di Rionero in Vulture ed è delegato della Fiom – è che forse, lassù, esiste davvero un Dio. Sono stato sempre un pò scettico, ma ora in me è cambiato qualcosa. Adesso voglio starmene tranquillo, dopo giorni d’inferno, e stare vicino alla mia famiglia, che ha molto sofferto e che ha dovuto sopportare il mio nervosismo».

«Sono contentissimo per la decisione del giudice – ha commentato il potentino Marco Pignatelli, l’operaio che ebbe un malore durante la protesta fatta sulla 'Porta Venosina' di Melfi, dopo il licenziamento – e sono veramente grato al sindacato per quello che ha fatto. Dopo giorni difficili, ora sono soddisfatto. Non si può, di questi tempi, permettersi di perdere il lavoro».

(I tre operai dello stabilimento Fiat di Melfi sospesi dall'azienda. Da sinistra Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli. TONY VECE / ANSA)

«Nessun sabotaggio il carrello si fermò da solo»

Il decreto del giudice del lavoro del Tribunale di Melfi, Emilio Minio, parla chiaro. E sostiene che l’accusa che l’azienda ha rivolto ai tre lavoratori - Antonio Lamorte, Giovanni Barozzino e Marco Pignatelli - si basa su elementi che, alla verifica delle testimonianze e delle ricostruzioni dei fatti, sono risultati non veritieri. Anzi, addirittura fra le prime dichiarazioni (quelle che portarono alla prima sospensione dei tre operai e poi al licenziamento) della Fiat, e le ricostruzioni successive (nel corso del procedimento disciplinare), c’è stata anche qualche discordanza. Il provvedimento adottato contro i tre operai, a parere del giudice, appare quindi «sproporzionato e pertanto illegittimo».

Di più: il licenziamento appare «obiettivamente idoneo a conclulcare il futuro sereno esercizio del diritto di sciopero e a limitare l’esercizio dell’at - tività sindacale». In particolare di una organizzazione sindacale (la Fiom) «che è notoriamente fra le più attive» come dimostra la conflittualità esplosa in fabbrica, non soltanto a San Nicola di Melfi, ma anche a Pomigliano e in altre aziende del gruppo Fiat. Nel merito, il giudice esamina l’accusa - rivolta dall’azienda ai tre operai licenziati - di aver ostacolato, nel corso di uno sciopero interno (avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 luglio scorsi) la marcia di un carrello robotizzato che trasportava materiale necessario ad altri operai che, in quel momento, stavano regolarmente lavorando.

Il fatto è che, a differenza di quanto sostennero i capi in fabbrica, quel carrello - spiega il giudice - non si bloccò a causa della posizione degli scioperanti (che erano a distanza sufficiente dal carrello stesso per evitare l’attivazione del radar), ma per via del contatto di un sensore con un ostacolo. Tanto è vero che, si osserva nel decreto del giudice, «una volta che gli scioperanti si sono allontanati dalla pista di transito riservata agli AGV (i carrelli robotizzati - ndr), è stato necessario effettuare un ripristino “manuale” del carrello per renderlo di nuovo operativo».

Pertanto, si spiega nelle motivazioni della sentenza del giudice, quando gli scioperanti si riunirono in assemblea «nei pressi del carrello, quest’ultimo era già fermo» e ha ripreso la marcia non automaticamente (come quando il campo del radar viene invaso da una presenza e poi «liberato») ma solo dopo un intervento manuale. Di conseguenza, sostiene il giudice del lavoro, gli scioperanti (e, in particolare, i tre operai successivamente licenziati) non ebbero il «deliberato intento (contestato nel procedimento disciplinare) di arrestare la produzione». È la stessa Sata, d’altronde, che - nella memoria di costituzione - ammette la circostanza. E afferma: «alle ore 2.30, i signori Lamorte, Barozzino e Pignatelli si spostavano. I responsabili aziendali verificavano che il carrellino AGV non ripartiva». E le testimonianze dei lavoratori confermano: «... non stavamo bloccando il carrello, poiché lo stesso era già fermo quando noi siamo arrivati».

Ricorso Fiat contro reintegro operai di Melfi

TORINO – La Fiat farà ricorso «nel più breve tempo possibile» contro la sentenza del giudice del lavoro che ha reintegrato i tre operai licenziati a Melfi. Dal Lingotto fanno sapere di avere ricevuto oggi dalla Cancelleria la copia del provvedimento. «Valuteremo le motivazioni di questa decisione - spiegano dalla Fiat -, che non appare coerente con il quadro istruttorio già emerso, pur nella sommarietà degli accertamenti condotti.

Nella convinzione di aver offerto prove incontrovertibili del blocco volontario delle linee di montaggio, che ha determinato un serio pregiudizio per l’azienda costringendola ad assumere doverosi atti di tutela della libertà di tutti i lavoratori e della propria autonomia imprenditoriale, verrà quindi presentato ricorso in opposizione alla decisione nel più breve tempo possibile. Su questi stessi fatti è stata presentata una denuncia in sede penale», sottolineano dal Lingotto.

ORE 15:47 - ANGELETTI (UIL): IL CONFLITTO NON SERVE AL PAESE
«Il Paese e le fabbriche non hanno bisogno di conflitto. Negli stabilimenti Fiat il clima generale non è teso, le sole tensioni sono tra l’azienda e la Fiom, ma è normale che ci sia un sindacato che si dichiara antagonista». Lo afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, commentando la decisione dell’azienda di ricorrere contro il reintegro dei tre operai licenziati a Melfi. «Non cambierà nulla nelle relazioni sindacali, sarà una questione da risolvere nei tribunali. Noi andremo avanti» - aggiunge Angeletti. E quanto alla possibilità di una ripresa del dialogo con la Fiom osserva: «se ci ripenseranno nessun problema. Non dipende da noi».

ORE 16:02 - BONANNI (CISL): GLI SCIOPERI IN FIAT SEMPRE UN GRANDE INSUCCESSO
«Tutti gli scioperi nelle fabbriche Fiat sono stati un clamoroso insuccesso. È stato più clamore mediatico che un movimento vero». È quanto sostiene il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando la decisione dell’azienda di ricorrere contro il reintegro dei tre operai licenziati a Melfi. «Il ricorso costante alla conflittualità – dice Bonanni - si commenta da solo. Se non ci fossero Cisl e Uil sarebbe come lo stolto che taglia il ramo dove è seduto. Per quanto riguarda l'azienda fa bene a non farsi irretire dalla Fiom. La stragrande maggioranza dei lavoratori ha la testa a posto e le idee chiare. Quindi si andrà avanti con gli investimenti previsti e chi avrà certi comportamenti si isolerà da solo».

Il leader della Cisl ribadisce l’invito alla Fiat «a non entrare nel clima di provocazione che la Fiom ha organizzato apposta per fare rumore». «E' proprio perchè c'è consenso dappertutto - osserva – che la Fiom ha bisogno di un clima di rissa e la Fiat non deve seguirla perchè cadrebbe nella trappola». Quanto alla possibilità di riprendere il dialogo con la Fiom, Bonanni afferma: «Lo decideranno loro. Noi abbiamo aspettato, aspettato e aspettato. Ora dobbiamo andare avanti perchè ci sono buone ragioni e ottimo consenso».

ORE 16:08 - FIOM: LA FIAT BUTTA BENZINA SUL FUOCO
Con il ricorso contro il reintegro dei tre operai di Melfi (Potenza), «la Fiat continua a buttare benzina sul fuoco»: lo ha detto all’ANSA il segretario regionale della Basilicata della Fiom, Emanuele De Nicola, riferendosi alla notizia che il gruppo torinese presenterà ricorso contro la decisione del giudice del lavoro, Emilio Minio. «Invece di tornare al tavolo con i sindacati e con la Fiom per discutere dei reali problemi dei lavoratori – ha aggiunto De Nicola – la Fiat, anche con questo ricorso, vuole continuare a dimostrare il suo potere sullo Stato, sulla magistratura e sulle istituzioni, seguendo le indicazioni dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, che non rispetta la democrazia».

Secondo il dirigente della Fiom, sul reintegro dei tre operai, «i fatti sono stati resi molto chiari dalla sentenza. Il giudice ha ascoltato numerosi testi, ma noi eravamo pronti a far testimoniare tante altre persone presenti nello stabilimento la notte della contestazione. Certo – ha continuato De Nicola - la Fiat ha il diritto di presentare ricorso, ma noi crediamo che che in questo momento tutto sia stato esplicitato dalla decisione del giudice e che la Fiat voglia solo spostare la discussione su una questione già chiusa, lasciando da parte - ha concluso – i problemi dei lavoratori».

ORE 16:31 - GIUSLAVORISTA, DA FIAT ATTO DOVUTO
«Il ricorso della Fiat è un atto dovuto, in quanto il reintegro dei tre operai di Melfi è stato deciso con un giudizio d’urgenza, come previsto dallo Statuto dei Lavoratori. In questa fase il giudice, come dice la Legge, assume 'sommarie informazionì, e dunque è normale che la Fiat desideri un’istruttoria completa, cosa che ha chiesto presentando il ricorso». Roberto Pessi, giuslavorista e preside della facoltà di Giurisprudenza della Luiss, commenta con LABITALIA la notizia della decisione della Fiat di ricorrere contro il reintegro sul lavoro dei tre operai di Melfi.

«I tre lavoratori - spiega il giuslavorista - sono stati reintegrati perchè il giudice ha ritenuto che da parte della Fiat ci sia stato comportamento antisindacale. Ma nella valutazione non è entrato nel merito dei singoli licenziamenti. E’ normale che la Fiat si opponga, proprio perchè l’azienda ritiene che questi tre lavoratori abbiano posto in essere gravi comportamenti come il sabotaggio della produzione. Dunque, adesso - sottolinea Pessi - il problema è la valutazione delle prove. Se i gravi comportamenti sono stati posti in essere, non c'è stato comportamento antisindacale - chiarisce Pessi - anche se, da quello che ho sentito, ci sarebbero testimoni sul fatto che non sono stati questi tre operai a bloccare la produzione. L’istruttoria - conclude - valuterà se e come questi fatti ci sono stati».
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Trofeo Tim, 28mila biglietti venduti. Al San Nicola Juventus, Milan e Inter. Esordio dei nuovi tre tecnici, Delneri, Allegri e Benitez.. (11/8/2010)

Le tre squadre più blasonate d’Italia, Juventus, Inter e Milan, al San Nicola. Il Trofeo Tim, giunto alla sua decima edizione, si giocherà venerdì 13 agosto (ore 20.45) per la prima volta sul terreno del San Nicola. Un’occasione unica per vedere all’opera i nuovi tre tecnici, Gigi Delneri, Rafael Benítez e Massimiliano Allegri, in un classico appuntamento del calcio d’estate.
Per il pubblico barese sarà un assaggio di serie A. Poi già sabato 28 agosto (anticipo delle ore 18) arriverà al San Nicola per la prima giornata di campionato la Juventus. Il torneo si svolgerà in tre tempi da 45 minuti e in caso di parità si andrà ai calci di rigore (due punti a chi vince, uno a chi perde). Gli arbitri delle tre partite saranno Giannoccaro e Celi, coadiuvati da gli assistenti Altomare, Musolino e Petrella. Il Trofeo Tim verrà trasmesso in diretta su Canale5. Oltre 28mila biglietti sono stati già venduti dagli organizzatori tramite il circuito TicketOne e le ricevitorie che vendono abitualmente i biglietti delle partite del Bari.
Ed è intuibile che sugli spalti del San Nicola si registrerà il tutto esaurito. Oltre ai tanti tagliandi acquistati dai pugliesi, si registrano prenotazioni da tutto il Sud Italia, ma anche da Piemonte e Lombardia. Questo il costo dei biglietti: curve 15 euro, tribuna est 25, tribuna ovest 35 (più i diritti di prevendita).
In occasione del trofeo la Tim ha organizzato un concorso tra i suoi clienti per vivere l ’ e mozione di stare in panchina a bordo campo. Per partecipare bisogna diventare fan di Tim sulla pagina istituzionale della società su Facebook (i dettagli sono sul sito facebook.com/TimOfficialPage ). I sei vincitori del concorso potranno così assistere al triangolare da una posizione privilegiata, indossando la maglia della squadra del cuore personalizzata con il proprio nome.
Ieri, intanto, al Comune di Bari è stata presentata l’iniziativa di Tim e Master Group Sport, società che gestisce anche i diritti del Bari. «Sono contento — spiega Michele Emiliano, primo cittadino barese — che questo appuntamento si terrà a Bari.
È un premio per tutta la città.
In futuro si potrebbe organizzare una manifestazione con le squadre del Sud, visto che negli ultimi anni stanno ottenendo risultati brillanti». Per Giancarlo Paparesta, assessore comunale al Marketing territoriale, «il Trofeo Tim è una ulteriore attrattiva turistica per Bari. L’ennesima conferma che la città sta vivendo un momento particolarmente felice in quanto ad appuntamenti prestigiosi».
da OndaRadio
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S. Giovanni Rotondo/ Celiaco morto: autopsia non accerta cause. Bisognerà attendere esito esami tossicologici e istologici. (11/8/2010)

Ancora sconosciute le cause della morte di Davide P., il giovane di 16 anni morto due giorni fa in un ristorante di San Giovanni Rotondo. L'anatomopatologo Stefano D'Errico si è infatti riservato di comunicare all'autorità giudiziaria le cause del decesso solo tra 60 giorni dopo il risultato degli esami istologici.
"Siamo in attesa - ha detto all'ANSA - di conoscere i risultati di esami specifici che ci diranno con certezza se si è trattato di choc anafilattico, come i primi accertamenti farebbero pensare, o se ci sono altre cause ancora da individuare".
da OndaRadio
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A San Giovanni un centro sportivo polifunzionale. Venerdì la posa della prima pietra. (11/8/2010)

E' prevista venerdì 13 agosto, alle ore 17,30, la cerimonia di posa della prima pietra del "Centro sportivo polifunzionale", comprendente spazi destinati all'attività natatoria, fitness, benessere, riabilitazione in acqua, oltre a spazi per la ristorazione e altri servizi. La nuova struttura comprende anche attività ludico ricreative, solarium, campo da beach volley e aree attrezzate a verde.
Alla cerimonia saranno presenti il sindaco di S. Giovanni Rotondo, Gennaro Giuliani, l'assessore ai LL.PP. Salvatore Mangiacotti, l'assessore all'Urbanistica, Giuseppe Russo, l'assessore allo Sport, Carlo Macrini, l'ing. Leonardo De Bonis, capo servizio LL.PP e l'arch. Modesto De Angelis, responsabile settore urbanistica del comune sangiovannese. Il progetto è stato redatto dallo studio T-project di Milano per conto della "Gargano Sport Management" di Vigevano.
La struttura sorgerà, in via Turbacci, in un'area, dove esistono impianti sportivi (centro sportivo "Antonio Massa";), già interessata da un programma di riqualificazione (PIRP) che prevede la realizzazione di parcheggi e aree attrezzate a verde.
E' prevista una superficie di 11mila metri quadrati e una struttura su due piani: al piano terra, oltre alle piscine, saranno ospitati i locali della fisioterapia/riabilitazione e al piano rialzato lo spogliatoio (che rispetta le normative CONI), i servizi, il deposito e l'area fitness.
Nello specifico si avrà una superficie coperta da fabbricati per oltre 2300 mq, le vasche coperte occuperanno una superficie di 430 mq - a riguardo è prevista una copertura in legno di forma ondeggiante con impianto fotovoltaico integrato per una produzione di energia non inferiore a 50Kw p.
Sarà, invece, di 800 mq la superficie delle vasche scoperte, mentre spogliatoio e centrale termica occuperanno una superficie di 310 mq.
da OndaRadio
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Investimenti per il turismo la Regione riscrive il bando. “Sarà modificato a settembre”. (11/8/2010)

“Quel bando l’ho ereditato, so che c’è qualche mugugno ma non c’è nessun problema, siamo pronti a modificarlo”:l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli, in questi giorni “sostituisce” il governatore Nichi Vendola in vacanza. «Il bando — insiste — per come è strutturato, non ha scadenza ma si esaurisce quando non ci saranno più le risorse assegnate. Lo modificheremo a settembre».
Nel lavoro di riscrittura sarà impegnata in prima persona anche il vice presidente della giunta pugliese, Loredana Capone.
Il bando in questione è il programma integrato di investimento (Pia) del turismo e prevede un regime di aiuti per le imprese turistiche. Non tutte:le piccole e medie imprese, anche consorziate ma che abbiano fatturato, nell’ultimo esercizio, almeno otto milioni di euro. Condizioni considerate «troppo restrittive» dagli addetti ai lavori, addirittura «penalizzanti» per le grandi imprese.
Un bando, insomma, che sembra scontentare tutti, grandi e piccoli, dal momento che i primi potrebbero avere le risorse ma non l’accesso al Pia, i secondi perché hanno l’accesso formale ma non quello sostanziale rappresentato dai propri fatturati, ben al di sotto degli otto milioni di euro richiesti.
Sul bando la Regione ci ha messo 20 milioni di euro di risorse europee, quelle de1 2007-2013. Anche se il bando prevede aiuti per progetti da due a 20milioni di euro, è difficile che arrivino istanze in grado di prosciugare in un mese la dotazione finanziaria del programma che può comunque essere integrato con altri fondi.
L’obiettivo del bando resta quello di migliorare lo standard qualitativo del turismo made in Puglia: O ristrutturando quello che c’è oppure realizzando ex novo, anche le cosiddette “strutture connesse” che possono essere campi da golf a 18 buche, nuovi moli per porti turistici, impianti sportivi in grado di ospitare eventi nazionali e internazionali, auditorium o centri congressi da piste ciclabili o sentieri attrezzati, percorsi sportivi e punti di ristoro.
L’impresa o il consorzio di impresa devono riservare almeno la metà del suo investimento a queste strutture che in qualche caso richiedono la disponibilità di aree estese per non meno di 200 ettari.
E forse il dettaglio più «insidioso» del bando che tradisce il sospetto che si tratti di «una previsione su misura» per qualcuno.
Nell’elenco dei miglioramenti che possono essere agevolati, anche la realizzazione di piscine, ristoranti, market, parcheggi, centri benessere, attrezzature per bambini, anziani, disabili come anche la costruzione di discoteche e sale da ballo ma a condizione che a gestirle sia l’operatore turistico che la realizza.
da OndaRadio
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Università di foggia/ Dal 23 test di Medicina corsi gratuiti organizzati da Area Nuova (11/8/2010)

Corsi gratuiti di preparazione ai test di Medicina. E’ l’associazione studentesca Area Nuova ad organizzarli, in collaborazione con l’Università di Foggia, il Comune e la Consulta provinciale degli studenti. L’associazione Area Nuova da anni impegnata nell’orientamento universitario è stata tra le promotrici dei pre-test di preparazione ai concorsi dell’area medica all’Università di Foggia..

Il Corso si svolgerà da lunedì 23 a venerdì 27 agosto ogni giorno dalle ore 9,30 alle
13,30 presso la facoltà di Economia via Caggese, aula 1:
Previste lezioni frontali e simulazioni dei test. Il 19 agosto verrà formalizzata l’iscrizione, con la presentazione del corso, la consegna del materiale e l’inizio della prima lezione. La partecipazione è totalmente gratuita
I corsi saranno tenuti da docenti dell’Università di Foggia e verteranno solo ed esclusivamente sulle materie presenti nei test dei concorsi. Lezioni sintetiche ed efficaci per preparare al meglio i ragazzi ad affrontare le prove. Alla fine di ogni lezione verrà effettuata una simulazione del test.
Il programma sarà fornito il giorno della presentazione e verterà sulle seguenti materie: Fisica - Biologia - Anatomia - Istologia - Matematica - Chimica — Cultura generale.
Maggiori informazioni via e-mail all’indirizzo: [email protected] , su facebook: areanuova; ai cellulari 328/4065479; 349/8908622.
da OndaRadio
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