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FOGGIA – Omicidio Stefanelli, i genitori gli avevano aperto un negozio di frutta e verdura

Pubblicato: sabato, 20 luglio 2013 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

«Mi devi dare tutto, altrimenti ti distruggo» urlava Roberto pochi istanti prima di essere ucciso dal padre

                                                 Luigi Stefanelli portato via dagli Agenti

Emergono nuovi particolari in merito all'uccisione di Roberto Stefanelli, ammazzato con una fucilata in pieno volto dal padre Luigi di 68 anni. Al centro le continue richieste di denaro. I genitori gli avevano aperto un negozio di frutta e verdura. «Era divenuto un inferno vivere in quell'appartamento al settimo piano di Via della Repubblica

. Non aveva orari, entrava ed usciva di casa a qualunque ora del giorno e della notte. Ed era sempre ubriaco». Luigi Stefanelli racconta, così, il rapporto burrascoso con il figlio Roberto; rapporto da sempre borderline, precipitato in maniera irreversibile dopo la separazione con la compagna. Una tragedia consumatasi tra le mura domestiche e che mai nessuno si sarebbe immaginato.

Già perché ieri mattina Luigi, titolare dello storico bar "Italia" di via della Repubblica, accecato da un momento di “ordinaria” follia, ha impugnato il proprio fucile da caccia ed ha esploso due colpi contro il figlio:

il primo in pieno volto, il secondo al fianco. Non gli ha lasciato scampo: neppure il tempo di proferire una sola parola. Anche perché Roberto negli ultimi tempi di parole ingiuriose contro i genitori ne aveva pronunciate davvero tante.

«Chiedeva continuamente soldi, 50, 100 euro al giorno per “spassarsela”» – racconta l'anziano padre agli inquirenti, dichiarato in stato di arresto. La sera prima dell'uccisione del figlio i genitori gli avevano dato 50 euro, ma ieri mattina pretendeva altro denaro. Non gli bastava mai.

Questo suo carattere violento e rissoso, questa sua dipendenza dalla bottiglia aveva portato Roberto alla separazione dalla sua compagna dalla quale aveva avuto un bimbo di due anni.

Un'irascibilità che ha pagato a caro prezzo. Infatti a fine giugno l'ex convivente è stata costretta a sporre denuncia in Questura per lesioni personali e minacce.

Pare che la picchiasse anche sotto l'effetto dell'alcool – dicono gli inquirenti. Non voleva che uscisse di casa, la teneva segregata. Dopo l'ennesimo episodio Roberto era stato costretto ad allontanarsi dalla donna e dal figlioletto.

Era tornato a vivere con i genitori, che nel frattempo avevano preso in affitto un locale. L'intenzione era quello di aprire un negozio di frutta e verdura e di farlo gestire al figlio Roberto.

Progetto sfumato. Roberto la mattina non si recava affatto ai mercati generali per far rifornimento di merce da vendere nel suo locale. Al contrario aveva deciso di trasferirsi lì, pretendendo dal padre i soldi per acquistare i mobili. «Mi devi dare tutto, altrimenti ti distruggo».

Urlava ieri mentre bussava insistentemente e prendeva a calci la porta dell'abitazione dei genitori. Dall'altra parte il padre urlava di smetterla. Luigi Stefanelli, non ci ha visto più dalla rabbia: ha imbracciato il suo fucile da caccia calibro 12 legalmente detenuto ha aperto la porta e senza neppure proferir una sola parola ha esploso due colpi contro il figlio Roberto.

da Il Mattino di Foggia

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