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Foggia, il “baffo” per i treni non convince i sindacati. “Regione Puglia ritiri la delibera”

Pubblicato: martedì, 3 marzo 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale
Santodirocco-e-Cataneo_foggiaweb

La Fast Confsal si muove sulla questione bypass della stazione di Foggia, dopo l'incontro con l'amministratore delegato di Rfi, Michele Mario Elia. “Siamo lieti della rassicurazione avuta da Elia sul baffo ma questa garanzia ce la può fornire soltanto una modifica (a costo zero) della delibera regionale, secondo cui per ora a bypassare la stazione di Foggia siano soprattutto treni merci e non solo treni merci. Non si capisce – spiega il segretario provinciale Domenico Santodirocco – perché parliamo della bretella di Cervaro per i passeggeri se è stato realizzato un nodo di scambio intermodale a Foggia. Si tratta di incoerenza progettuale”. Inoltre, per il sindacato pugliese, la cabina di regia dei parlamentari è stata insufficiente dal punto di vista del supporto tecnico e ha finito per non essere estesa alle parti sociali, ai cittadini e ai consumatori di Capitanata, nonostante sia partita dall'incontro del 16 febbraio scorso, promosso proprio da Fast, Comitato Vola Gino Lisa e Adiconsum. Tenuto conto dell’iniziativa e della buona volontà politici, però, per la Fast non è stato interessato il giusto interlocutore, "in quanto la delibera in oggetto non è stata ordinata dal amministratore delegato di FS, né decisa presso il Ministero dei Trasporti". La Fast coglie l'occasione per ribadire che la questione del baffo è solo la punta dell'iceberg di una situazione del trasporto ferroviario in Capitanata inversamente proporzionale alle opportunità di sviluppo e alla posizione strategica del nodo ferroviario foggiano. 10 Conferenza Fast“Se i nostri politici hanno così tanta voglia di muoversi, – spiega il segretario regionale Vincenzo Cataneo – possono salire da Roma sul treno dei diritti alla mobilità e partire alla volta di Bari per recarsi presso la Regione Puglia e discutere con il Governatore e l'assessorato del Trasporto e Ambiente delle precarietà infrastrutturali della Capitanata: prime fra tutte, la questione dell'aeroporto e la elettrificazione della Foggia-Potenza”. Già priva della possibilità di volare a causa dell'eterna questione del Gino Lisa, la città di Foggia vive una grave crisi dovuta anche all'isolamento totale in cui ci ha abbandonato la Regione Puglia. Basti pensare ai collegamenti Foggia – Potenza che, proprio in questo momento storico, servirebbero al notevole aumento delle risorse umane coinvolte nel bacino industriale del basso – melfese con l'incremento dell'esigenza del pendolarismo, e a quelli verso Termoli. Se si parla di mobilità, così facendo la Regione ha finito con l'isolare tutte le cinque province della Puglia e i collegamenti con Basilicata e Molise. Attenzione quando si parla di alta velocità e alta capacità – prosegue Cataneo – perché per il momento Foggia è completamente tagliata fuori da entrambe queste possibilità di sviluppo, oltre che dallo scalo aeroportuale, come se il diritto alla mobilità dei cittadini di Capitanata fosse di serie B rispetto al capoluogo di regione”. “Per uscire da questo impasse – conclude Cataneo – è necessario stimolare dei progetti in ottica macroregionale e promuovere un percorso unitario insieme alle altre sigle sindacali, per pungolare la politica a fare ciò che deve e non restare ferma alle chiacchiere”.

da l'immediato

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