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DUE CHIAVI DI LETTURA E PROPOSTE PER LA CAPITANATA

Pubblicato: mercoledì, 6 maggio 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

E’ stata recentemente accolta la Candidatura dell’Opera Lirica Italiana al riconoscimento di Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità,  secondo la Convenzione UNESCO del 2003  e ciò sta riscuotendo entusiasmo e tantissimi consensi tra i giovani, cittadini comuni, personalità illustri come il Premio Nobel Dario FO, l’On. Gianni PITTELLA,  Presidente del Gruppo S&D al Parlamento Europeo , Carlo PETRINI, Presidente Internazionale di Slow Food. Questo perché l’Opera lirica italiana, oltre ad essere oggetto di culto globale, tanto da farne il nostro marchio di bellezza per la straordinaria inaugurazione di EXPO 2015 dedicata al tema del “ cibo buono, pulito e giusto “, è un veicolo di promozione eccezionale per il nostro Paese, per la nostra cultura, per la nostra lingua italiana, per le nostre imprese, per il turismo culturale. Il Melodramma rappresenta, di certo, una tra le più profonde e significative radici culturali unitarie comuni europee.  Il Verismo, la Giovane Scuola Italiana, con Umbero Giordano ( citatissimo proprio nel Concerto di Andrea Bocelli per EXPO a Milano) e Pietro  Mascagni, nei medesimi termini, potrebbero diventare un veicolo eccezionale di promozione nel mondo per la nostra stessa Capitanata, dall’arte alla cultura, alle attività produttive ed al turismo.

Il Teatro Musicale Verista, infatti,  proprio nella provincia di Foggia vanta il legame significativo con i due maggiori esponenti della Giovane Scuola Italiana, Umberto Giordano e Pietro Mascagni i quali, insieme a Puccini, Leoncavallo e Cilea, inaugurarono quella rivoluzionaria fase della produzione culturale ed artistica denominata “Verismo”, con ’l’estetica dello squarcio di vita e delle vere lacrime. L’obiettivo ambizioso sarebbe oggi quello di realizzare nella provincia di Foggia, terra di Teatri   storici ( Foggia, Cerignola, Lucera, San Severo, Serracapriola, Torremaggiore) e di Contenitori Culturali eccellenti presenti in ogni Centro della provincia, con una struttura decentrata territorialmente e in rete, un “Festival dedicato al Verismo”, ovvero, un “Festival della Giovane Scuola Italiana” di rilievo europeo con attività di CoProduzione, Innovazione ed Alta Formazione che , anche con le comuni risorse a disposizione e le ulteriori attivabili, contribuisca alla promozione dello sviluppo e della competitività di tutto il nostro territorio. Ciò nella consapevolezza che soltanto i nostri autentici valori culturali ci consentiranno di cogliere con successo la sfida che ci attende nel presente e per il futuro: creare identità in un contesto che omologa ed appiattisce, rafforzare l’orgoglio e l’autostima delle comunità locali, in un dialogo fecondo con il mondo globalizzato. D’altronde, gli stessi servizi e prodotti economici oggi non vengono più venduti solo per il loro uso specifico ma per tutta una serie di elementi simbolici, immateriali e intangibili che li promuovono sul mercato, rispetto ad altri. L’esempio di Scuola è quello del Chianti e delle suggestioni culturali e paesaggistiche a cui rimanda, seducendo in tutti i sensi chi lo acquista e lo beve. La diffusa comprensione di tali connessioni permetterebbe di superare la distanza tra il mondo dell’Economia e quello della Cultura con importanti ricadute in termini di promozione e sviluppo del territorio, anche al tempo della crisi, come accade pure in altre realtà della nostra Regione , il Salento e la Valle d’Itria, con La Notte della Taranta e l’omonimo Festival. Occorre una Cabina di regia provinciale e l’attivazione di  un Tavolo con tutti i rappresentanti istituzionali del territorio (Sindaci e/o Assessori alla Cultura), i rispettivi dirigenti, referenti esperti – responsabili per il Teatro Lirico etc…., allo scopo di condividere un Progetto eccellente di “Festival del Verismo” o “della Giovane Scuola Italiana” e stabilire con quale tipo di partecipazione ciascun Ente Locale intende caratterizzarsi. Il vantaggio sarebbe costituito dal candidare ai diversi finanziamenti regionali, nazionali ed europei, un Progetto di Rete Comune, nonché di rappresentare “a tutto campo”(attività produttive, turismo etc.) l’intero territorio della Capitanata con un marchio che metterebbe a sistema una programmazione ricca, diversificata, multidisciplinare,ambiziosa e ben riconoscibile all’esterno. Ulteriore notevole possibilità sarebbe quella della creazione di un nuovo stabile Soggetto giuridico apposito: Consorzio, Fondazione in partecipazione , Istituzione etc…

Altri partner, attraverso la definizione di specifici Protocolli d’Intesa, potrebbero essere: i Soggetti culturali pubblici e privati (Conservatori di Musica, Accademie delle Belle Arti, Accademie di Danza, Università, Fondazioni, Associazioni, Festival, Rassegne) che operano non soltanto nell’ambito della Provincia di Foggia, ma del territorio regionale e nazionale ed, in particolare, la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari; il Teatro Pubblico Pugliese, ai fini della ulteriore circuitazione delle produzioni in Capitanata e nella Rete dei Teatri Comunali Pugliesi. Rilevante sarebbe certamente l’apporto degli attori del mondo economico ed imprenditoriale, dei Gruppi di Azione Locale (GAL) , della Camera di Commercio di Foggia e delle Fondazioni Bancarie chiamate a svolgere un ruolo di sostegno alla crescita,alla promozione e allo sviluppo del territorio, come in ogni realtà del Paese che in tal modo si organizza e si propone. Collaborazioni con Media partner quali testate giornalistiche e di settore, Tv e radio web, “Antenne” italiane, europee ed internazionali nonchè Agenzie di Promozione del Turismo, utilmente potrebbero diffondere e sostenere con il programma e l’immagine del Festival, quella del nostro Territorio. Fondamentale scopo da perseguire e consolidare è il rapporto con l’Università, con le Istituzioni Scolastiche del Territorio ed il mondo dell’Associazionismo culturale per formare e conquistare un pubblico più vasto, soprattutto giovane, che possa riscoprire il Melodramma quale efficace canale espressivo per raccontare, con le sue storie e i suoi temi universali antichi e moderni, i sentimenti e i conflitti che attraversano il nostro tempo. Nella logica della sperimentazione, di conseguenza, alle produzioni classiche, potrebbero affiancarsi nuovi format contemporanei in cui la musica e il canto incontrano i diversi e nuovi linguaggi artistici, culturali e multimediali. Le collaborazioni, in una visione più ampia, devono e dovranno riguardare le Istituzioni musicali e culturali del Mezzogiorno e dell’intera Area Mediterranea , in particolare della Macroregione Adriatico Ionica di cui la Puglia è significativa parte con Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Lombardia, Trentino Alto Adige, Umbria,  Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania e Grecia e del Medioriente Qabus Bin Al-Said, Sultano dell’Oman, è il regnante più melomane del mondo ed ha fatto innalzare il maestoso “ Royal Opera House” Teatro dell’Opera dell’Oman con un Centro di formazione musicale di eccellenza i cui docenti ospiti sono spesso illustri artisti italiani). Quanto esposto e proposto potrebbe essere ben realizzato utilizzando i FONDI 2014-2020 dei P.O.N. CULTURA – Piani Operativi Nazionali finanziati con i Fondi Strutturali , i Progetti di formazione finanziati con il FSE, Fondo Sociale Europeo, nonché i Fondi a Gestione Diretta ovvero gestiti ed erogati direttamente dalla Commissione Europea o da una sua Agenzia delegata, quali ad es. EUROPA CREATIVA. Sino ad oggi i Fondi Europei a Gestione Diretta che per il 2014-2020 ammontano a 730,2 miliardi di euro (circa il 67% dell’intera programmazione) e nei quali potranno concentrarsi molteplici iniziative progettuali quali cultura-audiovisivo, istruzione-formazione, politica sociale, cittadinanza europea, imprese, ricerca-innovazione, ambiente, infrastrutture, sono stati poco utilizzati dalle Amministrazioni dei nostri territori, anche per la scarsa propensione a fare rete con altri Enti pubblici e a valorizzare tutte le risorse del territorio stesso: imprese, ordini professionali, università, centri di ricerca, associazioni, etc…      

Occorre superare alcuni problemi di cultura istituzionale e di governo locale in cui spesso prevalgono forti campanilismi nonché si tende maggiormente  al sostegno ed alla proliferazione di  “eventi liquidi”,  piuttosto che alla solidità della pianificazione e visione strategica multidimensionale ed integrata. Per superare tali campanilismi e chiusure di tanti piccoli, medi e grandi  Centri – Isole, occorre pensare e progettare il Territorio come Area coinvolta intorno ad una progettualità in grado di legare Cultura, Sviluppo, Turismo e Qualità Ambientale, costruendo nuove identità operative e reti sociali, economiche ed istituzionali all’altezza di vincere una competizione crescente su scala globale. Un’ottima occasione di sperimentazione e di crescita in tal senso, di modalità di co-programmazione e co-investimenti vincente e conveniente a sostegno dello  sviluppo economico e sociale dei nostri territori attraverso l’introduzione di una cultura della valorizzazione integrata e della gestione sostenibile delle risorse pubbliche e private presenti negli stessi, è costituita dalla piena attuazione dei contenuti  del  PROTOCOLLO D’INTESA TRA LE REGIONI DELLA VIA FRANCIGENA ­ ITINERARIO CULTURALE   DEL   CONSIGLIO   D'EUROPA, RECENTEMENTE APPROVATO DALLA REGIONE PUGLIA. In vista della candidatura all’estensione della menzione del  Consiglio  d’Europa  per la Via Francigena a Sud di Roma, la Puglia  farà parte con le Regioni  italiane attraversate dall' Itinerario della Via Francigena a Sud di Roma in   direzione   di   Gerusalemme   ( Regione   Molise;   Campania; Basilicata ) del comitato Europeo di Coordinamento Interregionale per la Via Francigena. Strategico, dunque,  il rapporto con Matera 2019- Capitale Europea della Cultura. Il Cammino della Via Francigena del Sud attraversa tutta la provincia di Foggia da Casalbore in provincia di Avellino a Celle San Vito, Troia, il Santuario dell’Incoronata, Siponto, Monte Sant’Angelo, Cerignola per poi proseguire verso Canosa, Barletta etc…..

Tra gli obiettivi del Comitato Europeo di Coordinamento Interregionale per la Via Francigena da realizzare in provincia di Foggia dovranno certamente esserci la valorizzazione del patrimonio materiale, immateriale e naturale a forte valenza culturale situato lungo il percorso della Via Francigena e lo sviluppo delle industrie culturali e creative, al fine di favorire una migliore comprensione dell’identità della Via Francigena stessa nonché lo sviluppo del suo potenziale turistico attraverso un approccio sostenibile e la messa in rete tra imprese e attori locali al fine di sviluppare l’economia territoriale grazie alla Via Francigena.  Impegniamoci e continuiamo a lavorare per il nostro Territorio nonché per questi  ed altri obiettivi tesi al riposizionamento di successo della Capitanata nello scacchiere regionale, con determinazione corale, cuore sincero ed appassionato.

 

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