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Inclusione socio-lavorativa di persone detenute

Pubblicato: sabato, 30 luglio 2016 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

asl“Atelier dell’ausilio”: la ASL Foggia firma la nuova Convenzione e si colloca in posizione di avanguardia rispetto ai nuovi LEA. “Tutte le criticità sono state superate. La ASL Foggia ha sottoscritto la convenzione che darà seguito al progetto Atelier dell’ausilio”. L’annuncio è del Direttore Generale della Azienda Sanitaria Locale di Capitanata, Vito Piazzolla. Avviato in via sperimentale a maggio 2014 e appena concluso, l’Atelier dell’ausilio, grazie all’impegno della Regione Puglia e della Direzione Strategica aziendale, sarà rinnovato per i prossimi sei mesi (con possibilità di proroga di ulteriori sei). Nato dalla collaborazione tra Regione, ASL Foggia, Casa Circondariale di Lucera, Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia ed altri soggetti pubblici e privati, il progetto si propone quale best practice di inclusione socio-lavorativa di persone detenute. Il servizio permette di riutilizzare gli ausili protesici destinati ad utenti non autosufficienti e colloca la ASL Foggia in una posizione di avanguardia. Anticipa, infatti, quanto sancito dai nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) proprio in tema di assistenza protesica. 

All’articolo 18 comma 3 del DPCM, infatti, è previsto che “le Regioni o le Asl possano fornire dispositivi alle persone con grave disabilità transitoria, per un periodo massimo di 60 giorni, eventualmente prorogabile, nei casi in cui abbiano attivato servizi di riutilizzo dei suddetti dispositivi”. Nell’ambito del progetto Atelier dell’ausilio sono state realizzate due officine, la prima presso la Casa Circondariale di Lucera, la seconda nella Zona Industriale di Cerignola. Dopo una fase di formazione teorica e pratica, sono stati assunti come operai tre detenuti della Casa Circondariale di Lucera e quattro persone in esecuzione penale esterna. Il processo produttivo assicura alla ASL Foggia: il ritiro degli ausili dismessi sia presso le sedi dei Distretti Sociosanitari sia presso le abitazioni degli utenti; lo smaltimento dei materiali di scarto; la separazione degli ausili in base al percorso che seguiranno (sanificazione, ricondizionamento e rigenerazione, destrutturazione); l’insieme delle attività di manutenzione, ricondizionamento, rigenerazione e sanificazione degli ausili ritirati; il servizio di magazzino; la consegna agli utenti su indicazione della ASL Foggia. Un processo completo che va dalla proposta del medico prescrittore, all'ordine del referente ASL, fino alla consegna dell’ausilio a domicilio dell’utente che, prevede, inoltre, prestazioni personalizzate sull’utente. Il risparmio ottenuto consente di ottimizzare le risorse ma anche, in casi di particolare gravità, di riutilizzare le economie per offrire prodotti tecnologicamente più qualificati. Un modo per alleviare il disagio dei pazienti già fortemente provati dalle patologie da cui sono affetti e dei loro familiari. “Si tratta di una operazione di civiltà per tre ordini di motivi – conclude Piazzolla -. È una forma di rispetto delle risorse pubbliche. È uno strumento per dare nuova vita agli ausili protesici che, altrimenti, andrebbero dismessi. È una occasione, di lavoro e di inclusione sociale, per persone con problematiche giudiziarie”. La convenzione, completa di capitolato tecnico e disposizioni in materia di antimafia, è stata firmata dal Direttore generale della ASL Foggia Vito Piazzolla e dal Presidente dell’Impresa sociale Innova, che coordina il progetto, Michele Bellosguardo.

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