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Alzheimer, il robot M.A.R.I.O è arrivato in Casa Sollievo

Pubblicato: giovedì, 15 settembre 2016 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Alzheimer, il robot M.A.R.I.O è arrivato in Casa SollievoSan Giovanni RotondoSI PRENDERÀ CURA DEGLI ANZIANI AFFETTI DA ALZHEIMER CON DEMENZA SENILE LIEVE

Alzheimer, il robot M.A.R.I.O è arrivato in Casa Sollievo. Entra nel vivo il progetto di ricerca che coinvolge dieci enti europei. L'IRCCS Casa Sollievo sperimenterà l'utilizzo dell'automa negli ambienti ospedalieri. 

M.A.R.I.O., il robot assistente che si prenderà cura degli anziani con demenza senile, è finalmente arrivato in Casa Sollievo della Sofferenza. Imballato in un box di legno appositamente studiato, è stato consegnato all’Unità Sistemi Informativi Innovazione e Ricerca. M.A.R.I.O., acronimo di “Managing active and healthy aging with use of caring service robots – Sistema di gestione dell’invecchiamento attivo e in salute mediante l’uso di robot assistivo”, è un progetto di ricerca finanziato con 4 milioni di euro dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea. Partito nel febbraio del 2015, coinvolge 10 enti europei tra cui anche l’Ospedale di San Giovanni Rotondo.

Il robot, quando sarà completata la fase di sviluppo, assisterà gli anziani dal punto di vista mnemonico e sociale. Non fornirà assistenza fisica ma aiuterà gli anziani a non sentirsi soli: potrà telefonare, leggere le notizie, fungere da portiere, ricordare gli orari dei pasti o delle pillole. In una prima fase potrà interagire grazie ad un tablet posto sulla parte anteriore, successivamente si attiverà con la voce e risponderà persino ai comandi vocali.

Il compito dell’IRCCS Casa Sollievo sarà quello di testare il funzionamento di 3 robot all’interno dell’ Ospedale, precisamente nell’Unità di Geriatria e di fornire, ai partner tecnologici, indicazioni necessarie per implementare l’automa e renderlo in grado di comprendere lo stato di salute degli ammalati. Osservando l’anziano, il robot dovrà monitorare una

serie di valori, tra cui: parametri vitali, disabilità funzionale, numero di farmaci, stato cognitivo, stato nutrizionale e rischio piaghe da decubito.

Terminata la fase della formazione – per ora riservata ai tecnici, e lo sviluppo del software, da completare per alcuni aspetti – il passo successivo riguarderà la formazione di medici, infermieri e psicologi che dovranno utilizzarlo.

da StatoQuotidiano

 

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