Ripescato in Seconda divisione, il Foggia si affida a Giuseppe Giglio per salvarsi e ipotecare un posto nella C unica.
«Siamo tutti felici e soddisfatti, i sacrifici dell´anno scorso sono serviti a qualcosa dice il bomber rossonero. Ci attende un campionato difficile e stimolante, su campi caldi e anche di tradizione, in certi casi: tutte le squadre vorranno arrivare nei primi otto posti per evitare retrocessioni (nove, nda) e playout.
Se continueremo a lavorare con umiltà, come abbiamo fatto per gli scorsi playoff, ce la faremo». Goleador – Sarà una sfida intrigante anche per Giglio, autore di oltre 100 gol tra i «prof». «Tornare nella vecchia C2 a 35 anni è bello, soprattutto dopo la scommessa in D di un anno fa.
A Foggia, ancora di più: non a caso, avevo deciso di restare anche senza la certezza del ripescaggio». Dopo il titolo di capocannoniere e 19 reti, ora i tifosi aspettano nuove prodezze. «Confido nella doppia cifra… e, soprattutto, non vedo l´ora di segnare in uno Zaccheria ancora più gremito»
. Tridente – Giglio carica i suoi partner offensivi. «Leonetti ama la profondità, ha grandi prospettive e potrebbe fare le fortune sue e della società. Quanto a Cavallaro, siciliano come me, salta l´uomo e sa creare la superiorità numerica. Abbiamo caratteristiche diverse, starà al tecnico Padalino (che medita pure una sorta di tridente, nda) decidere come impiegarci»
. Intanto è pressoché certo l´ingaggio del jolly offensivo Vicenzo Richella (‘94, ex Casarano), già in prova, in comproprietà dal Parma. Da ieri il Foggia si allena a Lacedonia (Avellino), dove resterà fino al 14; oggi (ore 17.30) terzo test a Sturno con la Primavera del Palermo.
da La Gazzetta dello Sport