Davanti a 150 tifosi e dopo i successi sui dilettanti molisani e sull´Agnonese (D), il Foggia si ferma sul pari con la Primavera del Palermo. Appesantiti dai carichi nel ritiro di Lacedonia, nel primo tempo i rossoneri mostrano buone trame e progressi nell ´intesa; nella ripresa, la girandola dei cambi e un evidente calo consentono il ritorno dei siciliani.
Titolari – Padalino mette subito alla prova Tricoli in difesa e Licata in attacco, rilanciando la mezz ´ala Agostinone. Un quarto d´ora di studio, poi il Foggia è trascinato da Quinto, Agnelli, Savarise, Giglio e Cavallaro (vicini al gol al 16´ e al 18´) che, al 23´, raccoglie un lancio dalle retrovie e supera il portiere
. È il momento migliore: 20 sfiorato con Licata (inserimento al volo) e Cavallaro. Cambi per 9/11 (restano solo Micale e Agnelli): tra i nuovi ci sono Parenti in difesa, Casale laterale a sinistra e Richella in attacco. Pellittieri nega il 20 ad Agnelli (4´), poi prende il sopravvento il Palermo: Micale si oppone a tre conclusioni avversarie,ma nulla può sul tocco di Aquino (22´).
Entrano Ardore e Trofa (acciaccati Richella e Casale), pericoloso due volte. Graziato il portiere rosanero (32´) a valanga su Leonetti, ma al 45´ Micale salva l´11. Analisi – Sereno il tecnico Pasquale Padalino. «Normale durare un tempo e non essere brillanti, se si lavora tanto per il campionato.
Comunque, contro giovani di prospettiva, ci sono state note positive. Bene De Marco, Leonetti e Micale. Licata attento, Tricoli può fare molto di più, Agnelli generoso ma deve dosare di più le energie». Telegrafico il responsabile dell´area tecnica Beppe Materazzi. «Bene per un tempo. Mi confronto con il d.s. Di Bari: a breve completerà la rosa. Barone non guiderà la Berretti per motivi di budget». Scelte imminenti sui giocatori in prova; domenica test con l´F.A. Euro New York
da La Gazzetta dello Sport