IRIIP Università di Foggia

Rettore Muscio Antonio - IRIIP

Veduta aerea del Deposito cavalli stalloni di Foggia e la connessa area verde dell' ippodromo di Foggia

(anno 1936)

ippoterapia - rettore Antonio Muscio

Scuole in visita all'IRIIP

FORUM

è giusto che l'Università di Foggia debba distruggere il Deposito cavalli stalloni di Foggia?

RISPONDI CON UNA TUA E-MAIL

 

Ippoterapia IRIIP di Foggia

Quello che rimane presso l'IRIIP del servizio di Ippoterapia ai fanciulli disabili (a futura memoria...)

per un approfondimento utile alla discussione si invita a visitare il sito del Comitato pro-IRIIP e dell'Istituto Incremento Ippico di Foggia (IRIIP)

 

Caro Signore o Signora (non c’è modo di capirlo)
Lei può anche ridere…
Ma le sue argomentazioni sono inesatte e deboli per giustificare la voluta
soppressione dell’IRIIP. Proviamo a sintetizzare le sue motivazioni:

1) - …la “casa e bottega” del custode che non vuole spostarsi a Castelluccio…; Lei parla del Custode dell’IRIIP come se fosse un usurpatore. Che custode può essere se ha funzioni di custodia senza avere “casa e bottega”. Un qualsiasi Custode per contratto è legittimato ma soprattutto obbligato a stare giorno e notte. Lei crede che 8.000 sottoscrittori, tra cui un Ministro, una pluri Medaglia d’oro olimpica, tantissimi uomini e donne autorevoli, Associazioni e Confederazioni abbiano dato il loro convinto sostegno perché un custode (come tutti i custodi del mondo) che ha una legittima ed obbligata “casa e bottega” si ostina a non volersi spostare a Castelluccio dei Sauri? Ma veramente lo crede?

2) - …l’attività di corsi di equitazione, ippoterapia e l’assenza di cavalli…; E’ presto detto: l’attività di equitazione e soprattutto l’ippoterapia è terminata perché impedita dall’Università di Foggia quando nel 2004 trasformò l’eccellente storico “Maneggio-coperto G.Nannarone” in un’ennesima aula-magna. Un diritto alla salute che senza scrupoli hanno negato ed eliminato. I pregiati stalloni dell’IRIIP di notevole valore perché di razze autoctone sono circa 100 e se vuole vederli non c’è miglior periodo di questo. Li troverà tutti presenti appena rientrati perché distribuiti in tutta la Regione per fecondare le fattrici. Un vitale servizio agli allevatori pugliesi. Faccia Lei, se vuole vederne pochi all’IRIIP, basterà aspettare che ripartano per la prossima stagione di monta.

3) -… creare all’IRIIP la “via di fuga”…; Da cosa deve fuggire l’IRIIP? Dalla stupidità, dalla pazzia del “distruggere per creare”, da cosa? L’Istituto Incremento Ippico di Foggia è una Istituzione attivissima e la sua maestosa Struttura è un pezzo della nostra storia che ci invidiano perché ancora vive e funziona. Qui parliamo di una sciagurata scelta tutta nostrana che nulla centra con la Caserma Amiale scippataci da una decisione che parte dal Governo Nazionale.

4) - …NO cementificazione dell’Area-ippodromo per P.R. a verde pubblico…; Provi a ricordare quanti Piani Regolatori sono stati variati o disattesi. “Striscia la Notizia” può aiutarla… Su quell’Area fu già programmato il c.d. “Cordolo” più un Centro “Polivalente”. Giochi di parole per nascondere una devastante colata di cemento.

5) - ...dov'è questa area verde un appezzamento di terra pieno di sterpaglie…Lei stesso dice che il Piano Regolatore prevede che l’Area-ippodromo sia verde pubblico e poi si preoccupa di poca sterpaglia che è solo frutto di un terreno nudo e trascurato che aspetta di essere quel verde pubblico che anche Lei auspica.

6) - …studenti di veterinaria a lavorare a Castelluccio… ? Castelluccio è solo uno specchietto per le allodole per chi non conosce il settore. Non può essere paragonato all’IRIIP perché sono due cose assolutamente differenti, in comune c’è solo il cavallo (provi a leggersi le funzioni dell’Istituto riportate su questo stesso Forum a ritroso). Chi è del settore questi errori non riesce nemmeno ad immaginarli. Gli studenti di veterinaria che conoscono il loro mondo avranno tutte le ragioni per essere pro-IRIIP o no?

7) -…odore dei cavalli non adatto alla città…; Gli abitanti che vivono in via Caggese non si sono mai lamentati, anzi alcuni (come l’intera città) credevano che i cavalli fossero andati via già da alcuni decenni (non li hanno mai trasferiti ed il numero di stalloni era sempre lo stesso). Gli stessi abitanti, da circa un anno, quando è entrata in funzione la Facoltà, si lamentano per il caos, per gli ingorghi, per i loro passi carrabili bloccati, per i continui rumori e per il cattivo odore degli scarichi. Come può spiegarmi tutto questo?

8) - …bacillo del tetano…. E questo cosa cambia? Ma perché trasferirli nell’affollato ippodromo da trotto di Castelluccio elimina i bacilli? Le persone che vivono lì, gli studenti di veterinaria che vuole far lavorare a Castelluccio hanno meno diritto alla salute dei docenti e studenti della Facoltà di Economia? E poi, mi sa dire chi è morto di tetano a Foggia perché è passato presso l’IRIIP? Spero non voglia macellare tutti i cavalli d’Italia per evitare di pensare al bacillo!

9) -… l’Università porta soldi alla città…; Chi difende l’IRIIP non ha mai chiesto la soppressione dell’Università. Anzi, chiedono che venga creata una nuova sede più ampia e dignitosa per la Facoltà di Economia che oggi fa le lezioni nelle stalle trasformate. I pro-IRIIP chiedono di non distruggere le nostre fortune, di salvare una Istituzione dalle uova d’oro che con un rilancio programmato ci aiuterebbe a battere il mercato e la devastante disoccupazione che da tempo ci assilla.

10) - …si possono inseminare artificialmente…; Presso l’IRIIP questo già avviene, ma ripeto, basta leggere le funzioni istituzionali dell’Istituto per capire che sono ancora tantissime le cose da poter realizzare. Se finora ciò non è stato possibile è solo perché, contrariamente a quanto avviene per l’Università, l’IRIIP è stato lasciato in povertà facendogli quindi mancare i fondi che consentirebbero lo sviluppo delle altre attività d’Istituto. Bene! Mi perdoni se la risposta è stata lunga ma Lei, con la sua… , è stato molto esigente.

Foggia, 31 ottobre 2006 Francesca Presenza

La cosa che mi fa ridere è che ci si ostina a difendere un ente nato nei primi del '900 quando ancora i cavalli erano i motori della nostra economia a scapito di un'università che in questi anni sta facendo molto per Foggia.
Secondo me il problema è dovuto semplicemente al fatto che i lavoratori dell'IRIIP, giustamente, non vogliono spostarsi perchè abitano, guarda caso, in Via Caggese. Casa e bottega chi glielo fa fare a spostarsi a Castelluccio?
Che fine hanno fatto i corsi di equitazione? l'ippoterapia? le non so quante decine di cavalli che l'iriip dovrebbe ospitare? è da 30 anni che l'iriip è in declino, invece di cercare di mantenerlo diamo una mano affinche possa trovare una via di fuga.
Se va via l'Iriip l'area verde dell'ippodromo verrà cementificata?
per prima cosa mi dovete spiegare dov'è questa area verde un appezzamento di terra pieno di sterpaglie adibito a deposito di fieno non lo considererei propriamente area verde. mi sembra oltretutto che quell'area sia destinata nel piano regolatore a verde pubblico.
I ragazzi di medicina veterinaria che vogliono lavorare in Capitanata?
Castelluccio dei Sauri non è comunque provincia di Foggia?
Volendo poi pensarci un attimo l'odore di escrementi di cavallo per quanto voglia dare alla zona un'aria rustica non è adatto ad una città, oltre che gli escrementi equini sono il vettore del bacillo del tetano.
Ci vogliamo continuare a girare intorno? L'Università porta più soldi alla città e la riprova è la quantità di negozi e locali che stanno aprendo...
infine non è pensabile che una zona centrale di una città sia adibita a deposito di cavalli....per quanti possano eccepire che l'iriip non è centrale non sto parlando dell'angolo verso la fiera, ma del complesso dell'EX IRIIP
E poi i cavalli si possono inseminare artificialmente anche da un'altra parte.

 

NON CI SONO SOLO QUELLI DI ECONOMIA………

       Mi chiamo Fiamma Calvino e seguo attentamente la questione dell’IRIIP e con me molti amici studenti di Foggia iscritti a Medicina Veterinaria di Bari.

       Il nostro sogno é poterci laureare, vivere e lavorare nella nostra Capitanata.

       L’IRIIP (non EX-Iriip come ignoranza fa scrivere) con il proprio parco stalloni, con le proprie funzioni di ricerca, con la propria capacità di produrre sviluppo, occupazione e ricchezza avvicina il nostro sogno alla realtà.

       E’ con fervida attenzione che seguo lo “stillicidio” e mi si spacca il cuore pensare che mura secolari debbano ascoltare americaneggianti terminologie di economia anziché i familiari nitriti degli stalloni.

      Macchecciazzecca Economia al Deposito cavalli stalloni di Foggia ?!!?

Ma quale accordo di programma !! Non esiste accordo che tenga se l’accordo risulta rovinoso!!!!

      Mi chiedo perché non usiamo i "doni" che la nostra storia ci offre generosamente...

      L'IRIIP è un dono più di una facoltà di Economia che partorisce anime aride che studiano ma non imparano, che per loro necessità rinnovano invece di custodire, onorare, ringraziare, il nostro passato lo demoliscono rinnegandolo, non attribuendogli il ruolo che merita.

      Io sono obbligata a chiedere, ad una città che non è la mia, a dei cittadini che non sono i miei concittadini, di fare per me ciò che potrebbe fare la mia città e alle persone che vi vivono...di aiutarmi a realizzare il mio sogno...e, così chiedo a Voi di aiutare la nostra storia a rimanere viva intorno a noi...chiedo alla facoltà di Economia e ai sui studenti di fare un passo indietro e permettere a noi di Medicina Veterinaria ma anche a quelli di Agraria di valorizzare un patrimonio che già esiste e si nasconde nell'IRIIP e che solo chi é ignorante e irriverente non può apprezzare perché ha in se passato, presente e un futuro in cui persone come me (e,vi assicuro,sono davvero tante!) investirebbero sogni, speranze...la propria laurea, la propria vita professionale...grazie... 
Bari, 24 FEB 2006                                   Fiamma CALVINO

AREA NUOVA: 15 ANNI DI STORIA E DI CUORE!

In merito al comunicato del sig. Franco Cuttano, sulla questione ex-Irip, l’associazione Area Nuova, seppur gravemente e ingiustamente accusata di squadrismo, nel rispetto dell’opinione altrui, è in dovere di precisare che quanto è stato scritto non corrisponde alla realtà. Sempre nel rispetto dell’opinione altrui non intende affermare quanto segue con finalità di proselitismo politico e/o giornalistico, ma per sottolineare le ragioni della verità e della situazione studentesca.

Innanzitutto i rappresentanti degli studenti, che non sono seduti solo in senato, ma PARTECIPANO ATTIVAMENTE in consiglio di amministrazione, al C.S.U., nei consigli di facoltà e nei consigli di corso di studio, non sono il braccio di nessuno, ma esprimono LIBERAMENTE le loro opinioni, senza condizionamenti esterni né del rettore né di nessun altro. Ricordiamo che i rappresentanti dell’associazione Area Nuova hanno in passato molte volte dimostrato di non “tifare” per il Rettore (basti pensare alla manifestazione di protesta in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2002, ieri come oggi in diretta tv).

E’ ridicolo pensare che il tutto fosse stato studiato ed autorizzato, considerato che è stato proprio il Rettore a comunicare alle forze dell’ordine di rimuovere lo striscione, rivolto tra l’altro non contro l’ex-Iriip, ma contro l’immobilismo delle istituzioni.

L’associazione Area Nuova rivendica il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni: in tale ottica va letto il passaggio del discorso del rappresentante degli studenti, che sottolineava oltre alla forza politica, la forza della presenza fisica, non della “protesta fisica” come riportato dal sig. Cuttano per etichettarci come “squadristi”. Forse il sig. Cuttano, paladino delle tradizioni, non conosce il detto: “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Noi rigettiamo indignati questa strumentalizzazione ad opera, non solo del sig. Cuttano, ma anche di alcuni organi di stampa, ricordando che, in quasi 15 anni di vita, l’associazione Area Nuova, nonostante le numerose battaglie, non ha mai utilizzato forme di protesta violenta.

Sulle percentuali di partecipazione alle ultime elezioni studentesche sarebbe corretto riportare dati reali: hanno espresso il proprio voto il 35% degli aventi diritto (non poco, considerata l’elevata presenza di studenti pendolari e non frequentanti), di cui il 60% ha scelto Area Nuova; degli iscritti alla facoltà di Economia ha votato il 40% di cui, ancora, il 60% ha scelto Area Nuova, dati che indicano una netta prevalenza di voti e rappresentanti difficilmente riscontrabile in altre realtà universitarie.

Nessuno ha mai voluto far intendere che gli studenti non abbiano rispetto per le tradizioni e le radici, anzi, come ribadito più volte nell’intervento, il nostro intento è quello di valorizzare il territorio in ogni suo aspetto, magari continuando a ricevere complimenti come quello del Presidente della Repubblica  che ha definito splendida quell’Aula Magna che il Sig.Cuttano definisce solamente “ennesima”.

Per concludere, in riferimento alle offese sui “cervelli” degli studenti e sulla definizione di “misero studente senza storia e senza cuore” non intendiamo soffermarci, visto che chi ha espresso tale giudizio è la stessa persona che ha riportato informazioni errate, come ampliamente dimostrato, strumentalizzando un discorso esclusivamente per “cavalcare” l’onda dell’evento.

Nell’esternare le nostre opinioni non sentiamo la necessità di offendere nessuno, forti delle nostre valide argomentazioni e della nostra capacità di esprimerle…      

AREA NUOVA 23 febbraio 2006

Foggia - L’anima squadrista dell’Università di Foggia di Franco Cuttano (23/2/2006)

(Nelle foto :Stallone Murgese e Magnifico Rettore Universita' di Foggia)
cavallo murgeseOrmai è chiaro, tutto studiato a tavolino!
L’Università e il suo Rettore cercano di cancellare la secolare storia del Deposito cavalli stalloni di Foggia a colpi di inviti illustri per creare una storia accademica in quel favoloso maneggio coperto “Gustavo NANNARONE” oggi trasformato in una ennesima aula magna.
Il tempo è galantuomo e siamo sempre più convinti che la potente Università con a capo il suo magnifico Rettore utilizza i rappresentanti delle associazioni studentesche (oggi comodamente seduti nel Senato Accademico) quando … si “incarta” da solo e deve uscire fuori da situazioni scomode oppure quando deve fare la voce grossa e minacciosa.
Infatti, furono usati proprio i rappresentanti delle associazioni per tirarsi fuori dal quasi avvenuto accordo di acquisto dell’ex-Upim per la prevista sede della Facoltà di economia, così come furono usati per iniziare ad occupare l’IRIIP, trasformare il maneggio “G.Nannarone, sollecitare Fitto ed oggi per minacciare Nichi Vendola, Antonio Musciose quest’ultimo non attuerà velocemente quello sciagurato accordo di programma del ’96 già da tempo risolto e che fa acqua da tutte le parti.
La cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico foggiano 2006 con ospite d’onore l’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro è una brutta pagina di storia per l’Università.
L’Università e il suo Rettore hanno fatto conoscere la loro anima arrogante, attraverso la voce (decisamente…. fuori registro) dei loro studenti.
Si è visto e sentito di tutto… il peggio!
Quel peggio che ci fa indignare e che giustifica i toni di questo scritto.
Arroganti a tal punto da permettersi:
-di troncare la musica dell’inno nazionale (il direttore dell’orchestra Nicola Marasco lo
definisce giustamente un atto irrispettoso verso la Cultura e attende le scuse dal Rettore);
-di non invitare i Consiglieri comunali pur sempre rappresentanti della città (il consigliere Landella ne sa qualcosa…);
-addirittura studenti autorizzati a salire sui tetti dell’IRIIP per mettere un grande striscione contro lo stesso, giusto il tempo per assicurarsi immagini televisive delle TV locali, il tutto, con grande imbarazzo delle forze dell’ordine addetti alla sicurezza (sarebbe interessante ascoltare il veterinario dr.Maggi e il direttore dell’Iriip avv.Caputo);
-e per finire, l’intervento dello studente che, in stile squadrista, si rivolge al Presidente Vendola e dice: “…siamo pronti a proteste politiche e fisiche più incisive…” .
Uno studente che vuole buttare via la nostra storia foggiana e pugliese, la nostra ricchezza presente e futura solo perché crede che le auto e gli aerei hanno sostituito il cavallo.
Se questi sono i prodotti, i cervelli che l’Università di Foggia produce, allora i nostri soldi sono sciaguratamente sperperati. Non siamo abituati a vedere un movimento studentesco che tifa per il Rettore ed è sprezzante ed insolente verso una Petizione Popolare.
C’è qualcosa che non quadra!
Fortuna vuole che questi pochi rappresentanti-studenti della Facoltà di economia, convinti di essere i padroni della nostra città, rappresentino al massimo il 4% di tutti gli studenti iscritti.
L’82% degli aventi diritto al voto non si è presentato (vedesi dati di partecipazione alle ultime elezioni studentesche).
Quasi il totale degli studenti non si riconosce in queste associazioni studentesche a stretto gomito con il Rettore.
Il Comitato pro-IRIIP può vantare, tra le 7.000 firme raccolte (già consegnate al Presidente Vendola), quelle di migliaia di studenti di agraria, veterinaria e di altre facoltà iscritti a Foggia e nelle altre città della Puglia e dell’Italia.
Studenti foggiani e pugliesi che fortunatamente non sono lo specchio di questa giovane ma già troppo potente ed arrogante Università. I nostri studenti firmatari sono coscienti che l’IRIIP è volano di sviluppo nonché
contenitore e quindi speranza di occupazione locale che può evita la devastante emigrazione.
Il rilancio dell’Istituto incremento ippico di Foggia in quella collocazione urbana strategica vuol dire appunto questo.
Confidiamo in quel Nichi Vendola che ha ben saputo rispondere a quel misero studente senza storia e senza cuore che con la sua privilegiata rivendicazione:“diritto allo studio” (che nessuno gli contesta) crede di prevalere su chi rivendica il “diritto di vivere e lavorare”.
Confidiamo in quel meraviglioso Nichi che in tempi non lontani seppe da solo e con coraggio denunciare le “Cupole” universitarie siciliane.
Il noto “Foggiasco” Raffaele Vescera, pur non essendo politicamente vicino al Presidente Vendola, nel suo ultimo articolo sul settimanale FOGGIA&FOGGIA ha evidenziato, con onesta intellettuale, la coerenza di questo Presidente.
Da un personaggio come Vendola che, a dire del “Foggiasco”, alle parole fa seguire i fatti e che ha dedicato e speso il suo tempo per i deboli, per i disabili, per l’ambiente, per la natura, sensibile all’arte, alla storia, alle civiltà ad un rosso tramonto, alla poesia, possiamo solo aspettarci che la decisione che andrà a prendere sul Deposito cavalli stalloni di Foggia sarà in sintonia con la sua stessa storia umana e politica.
La venuta di Scalfaro è stata propizia!
Nell’occasione, Nichi Vendola affermava che “…Scalfaro è stato maestro di vita e di pensiero democratico”, mentre, a pochi passi da Lui, lo stesso Oscar Luigi Scalfaro, intervistato, diceva con la sua tipica fermezza:
“ LA VOCE DEL POPOLO DEVE ESSERE PRIMARIA!! ”
Caro Sindaco Orazio Ciliberti, caro Presidente Nichi Vendola, la Petizione pro-IRIIP sottoscritta da ben 7.000 cittadini E’ o NO una voce di POPOLO?
Foggia, 22 febbraio 2006
f.to Franco Cuttano
Quadro Tecnico Superiore dell’Ente Naz.Guide Equestri Ambientali
(componente del Comitato pro-IRIIP)

Notizie circa i mobili dell'Iriip ( Deposito cavalli stalloni) di Foggia.

vergogna denunciamolo e cc...disprezzo immenso e arrivera il tuo turno

da Antonio 23 febbraio 2006

Quest'articolo di Davide Grittani sulla Gazzetta del Mezzogiorno -Capitanata - dell'11 sett.2005  ci fa conoscere l'altra faccia dell'Università di Foggia ....come si dice: "parla bene e razzola male"

La colata d'asfalto è quasi nulla rispetto a quello che sta avvenendo all'IRIIP (Deposito cavalli stalloni di Foggia) inutilmente tutelato da 2 vincoli-Beni Culturali. La cosa più grave è che su quel capolavoro ippico si continua, indisturbati, a perseverare accademicamente la barbarie.

Foggia, 12 sett.2005  franco cuttano

 

Per agevolare il parcheggio delle auto. Il rettore: gravissimo errore. Una colata di asfalto sulla storia
L'Università cancella la pavimentazione dell'ex tribunale

Da una parte vengono istituite borse di studio e corsi di specializzazione in difesa del territorio, dall'altra si pialla la storia della città sotto l'asfalto. Benvenuti all'Università degli studi di Foggia, che negli ultimi cinque anni ha speso 16 milioni di euro (comprando immobili e terreni al fine di potenziare le facoltà) ma nei giorni scorsi non ha saputo fare di meglio che seppellire il cortile dell'ex tribunale in via IV novembre sotto il bitume. Lo stabile è stato concesso in comodato gratuito dall'amministrazione comunale, ma interpellati i «padroni di casa» pare che nessuno abbia autorizzato quello scempio. «Mi sembra assurdo, lunedì (domani, ndr) chiederò all'assessore ai lavori pubblici che venga immediatamente rimosso quell'asfalto - commenta Raffaele Capocchiano, assessore comunale al traffico -. Mi sembra pazzesco che, pur di favorire il parcheggio di docenti e collaboratori, l'Università favorisca questo genere di abusi. Dev'essere smantellato, non c'è dubbio... » E resta di stucco anche il rettore Antonio Muscio, che apprende della brillante iniziativa dalla Gazzetta. «Vi dirò di più, per quel cortile c'è un progetto di recupero a verde ed aiuole che avevamo in animo di eseguire a breve - aggiunge Muscio - ma adesso apprendo con grande meraviglia di questa iniziativa. Mi farò spiegare tutto, individueremo i responsabili. E' stato un errore gravissimo, una caduta di stile che l'Università non può permettersi». Le uniche tracce del passato sopravvissute sono le canaline in pietra, per lo scolo delle acque piovane. Tutti il resto è diventato prato nero. Come dire, in casa della scienza ospitiamo ciò che di pensato non ha nulla. Tuttavia c'è ancora tempo per rimediare: quell'asfalto può essere rimosso in mezza giornata, e al suo posto cominciare a pensare alle aiuole (che già c'erano) ma poi sono state sradicate. Tutto sta a stabilire se le macchine, quindi i parcheggi che sono stati ricavati all'interno, sono più importanti della nostra storia. Davide Grittani
11/09/2005

 

Mentre Martina Franca sviluppa la razza murgese, Foggia smantella il Centro della razza murgese : l'Istituto Incremento Ippico di Foggia ( Deposito Cavalli Stalloni di Foggia). Leggete l'articolo seguente.

Vendola si è fermato (anche) a Martina Franca...
C’è anche l’azienda agricola “Croce Grande” dei fratelli Fusillo, in agro di Martina Franca, tra le tappe del <<tour>> di incontri con agricoltori e allevatori della provincia di Taranto fortemente voluto dal presidente della regione Vendola, insieme con l’ assessore regionale all’agricoltura Enzo Russo. Ad accogliere la rappresentanza regionale circa 200 persone ed una folta delegazione di agricoltori e allevatori pugliesi che, di fronte ad un Vendola apparso quanto mai interessato e deciso a trovare una soluzione per questo settore in così grande difficoltà, hanno esposto le problematiche salienti di questo nuovo Tavolo Verde. L’incontro oltre a permettere al presidente e all’assessore di prendere concretamente visione dei molteplici problemi dell’agricoltura e zootecnia pugliesi, ha offerto anche la possibilità di mostrare loro un importante successo, quello del lento ma fruttuoso lavoro di selezione zootecnica condotta in questi ultimi anni sulla Razza Cavallina delle Murge. In rappresentanza della razza oltre a quattro stalloni del Corpo Forestale dello Stato anche lo stallone Paisiello 75/99, stallone di punta dell’allevamento Croce Grande, che conta circa una trentina di capi selezionati. I caratteri distintivi di questi splendidi soggetti hanno evidentemente colpito l’interesse del presidente Vendola che ha colto il bel messaggio di una zootecnia in forte crisi, ma che cerca il altri settori nuova forza e respiro. (F.S.)


Nella foto -
Da sinistra: Luca Pastore, Giuseppe Maria Fraddosio e il dott. Carlo Congedo, in rappresentanza del Corpo Forestale di Martina Franca, descrivono al presidente Vendola (al centro)  le pregevoli qualità dei cavalli delle Murge.  (Foto Fabio Silvestre)

dal Giornale delle Murge 7 settembre 2005

Carissimo Sig. Ezio
su questo stesso Forum (a ritroso di circa 20 risposte) troverà riportato i "compiti istituzionali dell' Incremento ippico di Foggia". Potrà verificare che l'IRIIP, oltre ad essere come e più dell'Università è anche contenitore ossia, crea lavoro e quindi può trattenere anche gli "asini" provenienti da  quelle nuove stalle-accademiche menzionate dal simpatico Sig.Maurizio. Vero è che l'IRIIP, dopo il passaggio alla Regione Puglia avvenuto nel 1977, è stato maltrattato e lasciato in povertà e ridotto a funzionare solo sul settore fecondazione naturale. Adesso, con un pò di buona volontà, dia spazio alla sua intelligenza ed alla sua onesta coscienza e cerchi di pensare quanti posti di lavoro può sviluppare il rilancio dell'IRIIP se solo venissero attivati tutti i compiti d'istituto. Provi ad immaginare anche l'accelerazione che potrebbe sviluppare una eventuale collaborazione dell'Università con una istituenda Facoltà di Ippologia (in Italia risulta solo una).
Attenzione! Non faccia l'errore di credere che tali funzioni possono essere espletate in altra sede. Foggia può vantarsi di essere la sede ufficiale del prezioso cavallo Murgese solo grazie alla maestosa struttura del Deposito cavalli stalloni di Foggia che per bellezza, tecnicità equestre, geo-posizione e grandezza ha intimorito e bocciato già precedenti tentativi di scippo da parte di Bari, Taranto etc. che ancora sperano...
Perdere quella impareggiabile struttura ippica significherebbe scoprire il fianco a quelle insistenti pretese e rischiare un quasi certo ennesimo saccheggio. L'Università senza quella struttura può comunque VIVERE in altra sede (ex-Upim; ex-Distretto militare con 13.000 mq+giardino; Borgo Segezia etc.), l'IRIIP con i suoi pregiati stalloni, invece, può solo MORIRE!!
Con tanto rispetto
Foggia, 6 Sett.2005 - Walter

Gentilissimo Ezio,

lei ha perfettamente ragione. L'Universita' puo' essere fondamentale per lo sviluppo della citta' e un campus universitario sul modello inglese o americano sarebbe una cosa molto utile per Foggia e dobbiamo sperare nei finanziamenti.

Ma con tanto spazio che abbiamo in periferia, con tante possibilita' di realizzazione , dobbiamo costruire il campus nel centro di foggia e cementificare ancora di piu' questa citta'? Dobbiamo costruirlo a danno di una situazione ambientale ed economica che ha profonde radici storiche nella nostra terra? Dobbiamo distruggere cio' che i nostri predecessori hanno fatto per lo sviluppo della zootecnia equina, per il miglioramento delle razze nostrane, per il miglioramento ambientale di Foggia? No quell'area non si deve toccare, quell'area va unita al boschetto della villa comunale per farne un grande parco urbano da consegnare alle future generazioni, per sviluppare una cosa magnifica e irriproducibile : la razza Murgese, una razza che si va sempre piu' affermando nel mondo dell'equitazione e della quale l'Incremento Ippico è custode del registro e della selezione.

Questo è sviluppo!!!!! Rispettare la storia e l'ambiente di una citta' : nel Deposito Cavalli Stalloni ci sono donazioni e sacrifici di un popolo : le carrozze, il maneggio Nannarone, l'impareggiabile Architettura complessiva.........

No l'Iriip non è fatto per gli studenti, per la ricerca, per le aule......, l'Iriip è fatto per sviluppare l'equitazione, la razza Murgese , sopravvissuta grazie ad Allevatori coraggiosi e all'Incremento Ippico. Migliorare la razza, portarla all'attenzione nazionale ed internazionale, destinare le strutture per quello per cui sono nate : ospitare i piu' belli esemplari di stalloni della razza Murgese finalizzati alla riproduzione.

E' sbagliato pensare che l'Iriip e' contro l'Università o l'Università contro l'Iriip : ci sono uomini con il cuore e uomini senza cuore a cui il futuro delle prossime generazioni  interessa poco.

NO, L'Universita' di Roma non si e' insediata nel Colosseo e i campus universitari inglesi e americani sono tutti in periferia, con grandi impianti sportivi e strutture di servizio adeguate.

Maurizio 5 settembre 2005

Gent.mo Sig. Walter,

ho guardato il video dell' intervento del componente del comitato che mi ha suggerito, le dico che per quella persona nutro una profonda ammirazione e non posso che essere d'accordo con quanto dice.

Purtroppo lui di me che nella passata legislatura regionale è stato in prima persona tra i banchi dell' opposizione sa bene quanto sia stato difficile far giungere soldi verso la provincia di Foggia a favore di altre province ben più rappresentate nella sfera regionale. un campus universitario sarebbe una cosa straordinaria per l' Università di Foggia, ma senza soldi poco si può fare. Così bisogna accontentarsi di quello che c' è e quando non c' è, prenderlo in prestito da ciò che ormai è inutile e obsoleto (anche perchè i suoi 100 stalloni possono fecondare le 5000 fattrici anche a Castelluccio dei Sauri, dove tra l 'altro starebbero anche più comodi...).

Purtroppo per me la crescita dell 'Università continua ad essere una priorità essenziale, e non solo per la tanto inflazionata parola " cultura", ma anche per la parola "sviluppo", troppi in Italia sono gli esempi di città cresciute praticamente attorno alle loro università, vedi Lecce ( dove alcune strutture prese in concessione dall' Università sono state addirittura rivalutate e rese visitabili dai turisti) , Campobasso, Macerata e mille altre.

Mi auguro che l' autore dell' intervento di cui sopra, adesso che le cose alla regione sono finalmente cambiate, sappia fare di tutto per rendere possibile a Foggia questo sviluppo. Grazie. EZio.

Gentilissimo Ezio,

se fosse solo questione di togliere i cavalli ( gli splendidi stalloni di razza murgese) e mettere gli asini ( di economia , futuri disoccupati), non ci sarebbe problema a smantellare l'IRIIP e il Deposito cavalli stalloni.

Si tratta invece di salvaguardare un'area ambientale e storica, strategica per Foggia e il suo futuro che la speculazione edilizia vuole saccheggiare e cementificare  tramite l'Universita'.

Il benessere della citta' è fatto di cultura e salvaguardia delle opportunita' di sviluppo non di cementificazione o stravolgimento di strutture storiche.

La Santa Inquisizione  fece molte barbarie in nome di Dio, l'Universita' a Foggia altrettanto in nome della cultura.

maurizio

Gent.mo Sig.Ezio, per aiutarla a capire copio/incollo la risposta di un componente del Comitato pro-IRIIP che fu data, per diritto di replica che non è stato concesso ,  alle dichiarazioni del precedente Preside di Economia prof.Abriani.
Dichiarazioni incredibilmente simili alle Sue. Troverà questo articolo, insieme a tanto altro (anche Video) in questo stesso sito alla pagina www.foggiaweb.it/cavallistalloni con tanto rispetto
walter

E’ l’IRIIP il FUTURO


TOBE news / Marzo 2005 -pag.30, leggo un’intervista del preside ABRIANI della Facoltà di economia dell’Università di Foggia che tra l’altro testualmente dice: “ ...sacrificando quindi un numero pari a 10.000 studenti per una decina di cavalli. Insomma un po’ un paradosso continuare a promuovere l’incremento ippico rispetto a quello culturale...”.

Or bene! E’ evidente che il preside di Economia dimostra di non avere rispetto verso il nostro lavoro, settore ippico/allevatoriale che ci fa vivere e ci da il pane. Dovrebbe sapere che a questo mondo non esistono solo i professori e gli studenti, c'è anche altro e questo altro, soprattutto quando già esiste e rappresenta le vere radici del nostro territorio, va rispettato e difeso e non distrutto per crescere a suo danno in nome dell’inflazionata parola:”cultura”.

Vorrei tanto chiedere a questo giovane preside:
“Lei ha mai visto in tutta la sua vita occupare un casa che è piena?”

Inoltre vorrei anche capire come mai si appropria di tutti i 10.000 studenti dell’intera Università visto che gli studenti iscritti alla Facoltà di economia sono solo 2500? E come mai dice: “...per una decina di cavalli...” quando in realtà, all’IRIIP ci sono 100 stalloni che fecondano più di 5.000 fattrici l’anno in tutta la Puglia e non solo? Basta farsi un giro nei siti web e richiamare le parole: “cavallo – equitazione – allevamento – tempo libero – ippoterapia ...” e capirà quante decine di migliaia di persone lavorano in quel settore di cui l’IRIIP è, in Puglia, il cuore. La Petizione pro-IRIIP così tanto sottoscritta non solo dai foggiani già lo prova.

Quindi, il preside di economia ABRIANI fa un gravissimo errore di calcolo Lui che dovrebbe saper usare bene la calcolatrice.

E’ chiaro che ha bisogno di mentire per giustificare la presenza impropria della sua Facoltà all’IRIIP e lo scempio che si sta effettuando con i lavori di trasformazione in corso su quell’antica maestosa struttura. Capolavoro inutilmente tutelato da n.2 vincoli architettonici dei Beni Culturali.

Altro che rappresentare il Futuro! Il preside Abriani non ha la capacità di vedere oltre il suo dito e questo è triste se consideriamo che affidiamo a Lui i nostri giovani.

Sarà bene illuminarlo del processo inarrestabile in corso.

Internet ha ormai aperto la strada allo studio on-line e le prime facoltà che usufruiranno di questa rivoluzione saranno proprio le Facoltà di Economia unitamente a quelle di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia...praticamente tutte quelle facoltà i cui studenti studiano quasi esclusivamente sui libri, sulla carta. Il processo è già avviato e la carta è sempre meno utilizzata. Ben presto ci sarà l’esplosione di tali lezioni on-line tutto a vantaggio degli studenti che risparmieranno tempo e danaro e le città saranno meno caotiche.
Diversamente sarà per le altre Facoltà che hanno necessità di avere un contatto REALE con ciò che studiano come Ippologia, Veterinaria, Agraria con le quali, non a caso, il Comitato pro-IRIIP chiede una convivenza nella stessa struttura. Un matrimonio perfetto di due Istituzioni (esempio: Facoltà d’Ippologia ed IRIIP) che si arricchiranno insieme per generare un’accelerazione di sviluppo/occupazionale del settore. Un matrimonio che salva l’IRIIP e onora l’Università degli studi di Foggia per la sua scelta saggia e razionale.
Quindi, una Facoltà di economia che si appresta a strutturarsi con edifici immensi come l’IRIIP rappresenta una struttura del PASSATO perché il futuro vuole una Facoltà di economia di media struttura che interagisca con tutti i suoi studenti rimasti a casa davanti al proprio PC a seguire le lezioni. L’ex-Upim (che ancora aspetta), con i suoi 4.200 mq. a due passi dall’Ateneo è la struttura ottimale e questo non lo afferma il Comitato pro-IRIIP ma viene indicato dal “Piano del Sistema Strutturale Edilizio dell’Università di Foggia” richiesto dal nostro magnifico Rettore e sviluppato dal noto Pier Luigi Spadolini dell’Università di Firenze e stampato a maggio 2003 con i soliti... soldi pubblici.
E’ l’IRIIP il FUTURO, perchè rappresenta, con le proprie innumerevoli funzioni (più e come l’università), quel nuovo settore di massa appena sorto definito come: “TEMPO LIBERO”
Al preside Nicolò Abriani, un consiglio: ”prima di parlare di cavalli, faccia esperienza...si dia all’Ippica”.
Foggia, 23 marzo 2005 f.to Franco Cuttano
(componente del Comitato pro-IRIIP – Quadro Tecnico Superiore di Equitazione)

Io non capisco perchè stiamo ancora parlando di questa assurda storia dell' ex IRIIP....nulla deve intralciare la cultura e in questo caso la formazione universitaria...il benessere di una città si misura anche dal livello di istruzione che essa riesce a dare al proprio territorio, e trasformando inutili stalle in grandi aule di una importante facoltà, significa per l' Università di Foggia disporre di risorse ancora maggiore per offrire agli studenti degli standard formativi più alti. Io credo che per tutto questo valga la pena di spostare quattro cavalli ed inutili stalle altrove....grazie.

Ezio.

Caro Signore,

è una questione di sensibilità. Di saper riconoscere il bello.

Non a caso sul Complesso IRIIP ci sono n.2 vincoli architettonici di tutela con o senza topi (io ho solo visto qualche innocuo topolino. Cosa dovrebbero fare per eliminare i giganteschi topi al Colosseo, l'università?).

La nostra Petizione parla di rilancio (insieme con facoltà di settore) e non di abbandono. Deve anche capire che l’equitazione, da circa 15 anni, non è più di elite ma è finalmente diventata di massa. Questo significa un incredibile progressivo sviluppo e ciò spiega l’inarrestabile e continuo aumento di visitatori alla Fieracavalli internazionale di Verona. Gli ultimi studi su questo incredibile sviluppo hanno dimostrato un rapporto di n.1 posto di lavoro ogni n.3 cavalli sportivi (1 ogni 6 cavalli usati per il tempo libero). Abbia la bontà di leggere ciò che in questo Forum è già stato scritto perchè sono certo che se si lascia guidare dalla sua buona e onesta coscienza riuscirà a superare questa sua fastidiosa “rottura di scatole”.

Buontutto

Foggia, 02-03-2005             franco cuttano 

Egregio Sig. Cuttano e combriccola del Comitato " salvaguardia IRIIP" ,

evidentemente lei non ha niente da fare che occuparsi di quella schifezza piena di topi che e' il " deposito cavalli stalloni" a Foggia.

Grazie a Dio che l'Universita' sta usando la struttura perche' in caso contrario questa verrebbe abbandonata.

Ma chi se ne frega dell'equitazione. I foggiani non amano andare a cavallo. Vuole un consiglio : si occupi di problemi piu' importanti, pensi agli uomini e non agli animali!!!!!!!

Un rottodiscatole


Ciao a tutti,sono uno studente in giurisprudenza,ho sempre creduto nelle enormi potenzialità e risorse del nostro Capoluogo,tuttavia giorni fa ho notato che ancora una volta e sempre più spesso si investono energie e risorse economiche nella direzione sbagliata...Mi riferisco alla splendida e storica struttura del nostro ippodromo noto come deposito "Cavalli Stalloni",dove una parte importante ospita già la segreteria e gli uffici della facoltà di Economia e Commercio e a quanto si ascolta in giro, tra non molto l'intera facoltà verrà trasferita! Il mio forte rammarico dinanzi a questi fatti, non riguarda la volontà dell'università e del corpo docenti di impegnare le aule dell'edificio;si riferisce invece al programma (che spero non diventerà mai esecutivo) di trasferire chissà dove gli splendidi esemplari di una specie che da sempre e appartenuto alla storia dell'uomo: IL CAVALLO!!!!! Pare inoltre che a tale provvedimento seguirebbe poi la chiusura del grandissimo galoppatoio dove è bellisimo assistere tuttora a lezioni di equitazione e a coinvolgenti manifestazioni equestri di forte carattere storico culturale ludico etc.....Dunque il mio è un piccolo ma accorato invito a valutare con grande coscenza i prossimi passi, sperando che conducano a valorizzare l'intero territorio e portino di conseguenza a quel tanto atteso sviluppo e a quella sensibilità, e partecipazione, di cui abbiamo davvero bisogno!!!!!! "NON DISTRUGGETE,,,,,,,,SALVATE"...... un saluto by Gianluca

DARE A CESARE QUELLO CHE E’ DI CESARE
E’ di oggi la notizia che a Palazzo Dogana, alle 17,30, il presidente Carmine Stallone, il suo assessore al Bilancio Bernardo Lodispoto, l’assessore regionale al Demanio Roberto Rocco e il suo dirigente dell’Ufficio Demanio e Patrimonio sez. Foggia Michele Loffredo, si incontreranno per stipulare la compravendita del ex-Sicem dalla Regione alla Provincia.
Sempre sulla stampa Lodispoto ci spiega che la Provincia acquista l’immobile per circa 1.848.675 euro. Un notevole sconto se si pensa che, a suo tempo, girava voce che la cifra da pagare alla Regione si aggirava intorno ai 2.500.000 euro. Quindi, uno sconto di circa 650.000 euro, ossia circa 1.300.000.000 di vecchie lire.
Lodispoto spiega alla stampa che il notevole sconto (a favore della Provincia ma ai danni dell’Iriip) si giustifica per un esercitato diritto di prelazione...
Un’opzione che, a parere del Comitato pro-IRIIP (visto l’articolato della Legge Regionale 26/04/1995 n.27, in merito alla realizzazione della nuova struttura dell’Iriip a Castelluccio dei Sauri da fronteggiare con l’intero importo riscosso dalla vendita del complesso ex -Sicem), non trova giustificazioni.
E’ ormai noto che il Comitato pro-IRIIP è nato proprio per evitare qualsivoglia trasferimento dell’Istituto Incremento Ippico in altra sede ed auspica una convivenza con Facoltà del proprio settore come per esempio: Veterinaria, Agraria, Ippologia...quest’ultima già richiesta in modo formale dallo stesso Comitato pro-Iriip all’Università di Bari).
I cittadini della Puglia e soprattutto della Capitanata unitamente a tutta la stampa e TV locali anche TV nazionali (da non perdere il servizio di RaiUno che andrà in onda il 5 febbraio 2005 alle ore 16 circa con Luca Giurato “Italia che vai”) dimostrano notevole attenzione sul caso IRIIP e incominciano ad alzare la voce affinché l’Istituto Incremento Ippico sia lasciato nella sua sede storica con tutti i suoi stalloni. Se poi si pensa che il Ministro dell’Agricoltura, il presidente dell’Unire, il vice-Presidente della Regione Puglia sono sottoscrittori di questa volontà popolare è facile arrivare alla deduzione che, chi si ostina a perseverare per concludere un vecchio e sciagurato accordo di programma (che fa acqua da tutte le parti), non ha quella sensibilità del “buon padre di famiglia” che amministratori e soprattutto politici dovrebbero necessariamente avere e dimostrare.
Quei fondi ricavati dalla vendita della ex-Sicem non sono dell’Università, spettano e devono essere utilizzati dall’Incremento Ippico di Foggia per aggiustare parte delle proprie attuali strutture definite pericolose e che da qui a poco saranno transennate (locali dove sono custodite le preziose antiche carrozze).
Lavori necessari che una cattiva politica non ha permesso di eseguire da più di 20anni.
La speranza del Comitato pro-IRIIP è quella di riscontrare l’auspicato cambiamento di rotta, una riflessione politica positiva che eviterebbe al Comitato di arrivare ad una più tenace mobilitazione con coinvolgimento di personaggi illustri, convegni, filmati, manifestazioni a cavallo, volantinaggio, banchetti nei centri cittadini e molto altro... Siamo tutti ancora in tempo per salvare capre e cavoli. FACCIAMOLO!!

Foggia, 14 gennaio 2005            il Comitato pro-IRIIP Foggia

Ciao Franco Cuttano,

la notizia di un rettore che modifica "sua sponte" lo statuto di un'università è come la notizia dell'uomo che morde il cane: l'hai passata ai giornali? Il Muscio non può non avere violato lo statuto sul quale non può esserci scritto: "Il presente statuto può essere modificato "ad libitum" dal rettore". Per me ci sono gli estremi per l'annullamento del decreto rettorale e forse per la denuncia alla magistratura.

f.to  Mauro Aurigi

Spett.le Comitato pro-IRIIP,
in merito al Decreto Rettorale non ho al momento una sufficiente preparazione per poter giudicare quanto a lume di naso mi sembra la solita grassa esternazione di potere di quanti,pare, siano al di sopra di regole e consuetudini e non pongono il ruolo affidatogli a servizio dei terzi ma........ mi interrompo perchè rischio di essere retorico e scontato.
Mi eccita particolarmente la splendida immagine futuribile del nostro ippodromo,peccato che risalga al 45,e poi, qualcuno lo chiama progresso.
Foggia, 10 gennaio 2005 Vincenzo
 

Mi dicevano che il Magnifico Rettore di Foggia, per statuto, avrebbe dovuto terminare il suo mandato nel 2005 senza la possibilità di essere rieletto.
Poi l'incredibile novità!
Il Decreto Rettorale che allunga la vita al MAGNIFICO Rettore di Foggia e alla Sua "Corte".
Nemmeno Fitto, Berlusconi, Ciampi hanno questo potere di modificare...per continuare ad occupare le loro autorevoli poltrone.
Qualcosa mi sfugge!??!
C'è qualcuno che può spiegarci se è lecito, legittimo, dignitoso, onorevole questo "magnifico" comportamento?
Franco Cuttano


GAZZETTA UFFICIALE SERIE GENERALE N. 112 DEL 14/5/2004
UNIVERSITA' DI FOGGIA
DECRETO RETTORALE 14 aprile 2004
Modificazione allo statuto.
IL RETTORE
Vista la legge n. 168 del 9 maggio 1989;
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Foggia, approvato con decreto rettorale n. 274 del 28 novembre 2001, come successivamente modificato, ed in particolare l'art. 11;
Vista la delibera del senato accademico dell'11 febbraio 2004, con la quale e' stata approvata la modifica del comma 3 dell'art. 77 dello statuto dell'Universita' degli studi di Foggia;
Visto il parere favorevole espresso dal consiglio di amministrazione nella seduta del 5 febbraio 2004;
Vista la nota del 1° aprile 2004, prot. n. 681, con la quale, ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge n. 168/1989, il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ha comunicato di non avere osservazioni da formulare in merito alla modifica dello statuto di cui sopra;
Decreta:
Il comma 3 dell'art. 77 dello statuto dell'Universita' degli studi di Foggia e' cosi' modificato:
3. Rettore, Presidi di facolta', Presidenti di consiglio di corso di studio, Direttori di dipartimento e membri della Giunta di dipartimento durano in carica un triennio e sono rieleggibili consecutivamente nella funzione per una sola volta. Ai fini della rieleggibilita', rientrano nel computo solo i mandati interamente svolti dopo l'entrata in vigore del presente statuto.
Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana ed entrera' in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.
Foggia, 14 aprile 2004
Il rettore: Muscio

Carissimo Franco,

Ti ringrazio per gli illuminanti documenti ricevuti,concordo pienamente sulla splendida occasione, o se preferisci via d'uscita dignitosa,suggerita a chi ha,o tutto sommato crede di avere il potere decisionale.E' evidente che università e cavalli possano non essere le opposte punte della forbice ma, incontrandosi, come da voi proposto in una operosa sinergia,possano contribuire alla crescita e allo sviluppo della nostra terra,rammentandoci che non c'è  futuro senza tradizioni,che rappresentano la cultura popolare e quindi il passato.

Vincenzo de Martino

P.s. il bello del computer è che si può comunicare,discutere,senza necessariamente litigare

Un nuovo contributo in favore dell'ex Istituto Incremento ippico.

  Oggi, 22 novembre 2004, lo schieramento della massima Autorità nazionale agricola (Ministro delle Attività Agricole) e della massima Autorità nazionale ippica (Presidente dell’U.N.I.R.E.) a favore delle tesi delle Migliaia di Aderenti al Comitato pro-Ippodromo, per la sopravvivenza nella sua sede di Foggia dell’Istituto per l’Incremento Ippico Pugliese, è un dato di fatto. Appare ormai evidente che consentire lo scippo dello storico e glorioso Istituto Ippico ai danni di Foggia,  Terra che ne deve raccogliere finalmente e legittimamente i frutti, sarebbe un Errore fatale, senza ritorno.

Ai Foggiani che amano Foggia Vai

Spett.le Redazione della Gazzetta del Mezzogiorno,

sono Franco Cuttano, componente di un Comitato che con una PETIZIONE-POPOLARE (strumento politico Costituzionale con caratteristiche sovrane),

ha già raccolto migliaia di firme e continua a farlo per chiedere il rilancio dell'ex-Ippodromo-galoppatoio di Foggia e l'annesso IRIIP ( già Deposito cavalli stalloni di Foggia) strutture che, con un accordo di programma del 1996, la Regione Puglia, unitamente alla Provincia di Foggia, al Comune di Foggia, al Comune di Castelluccio dei Sauri e all'Università, senza le predestinate vittime, hanno deciso di sopprimere l'Istituzione e passare tutto il Complesso ippico, gratis, all'ostinata ed invadente Università di Foggia. ( www.foggiaweb.it  può essere utile per approfondire)

Il caso IRIIP è ormai all'attenzione di tutti i foggiani e riscontra interessi Provinciali, Regionali e Nazionali. Infatti, per questa sciagurata storia si sono mossi nomi autorevoli ed illustri come:

-La medaglia d'oro olimpionica Col.Paolo ANGIONI;

-On.le sannicandrese Nicastro MARINACCI;

-On.le napoletano Claudio AZZOLINI;

-il Ministro dell'Agricoltura Gianni ALEMANNO;

-il Presidente dell'UNIRE Antonio Matarrese;

-il Presidente Naz. della razza cavallina Murgese F.sco Barile;

-innumerevoli essessori e consiglieri regionali e comunali

-e soprattutto quella parte di Popolo che ha già sottoscritto la Petizione.

Tantissime sono state le informazioni inviate a codesta Redazione da parte del Comitato.

Nemmeno la notizia di un Ministro in carica che sottoscrive una Petizione (in passato c'è qualche altro Ministro che l'abbia fatto?....non è una  notizia eccezionale?) è riuscita a smuovere codesta Redazione dalla sua distrazione. 

Dopo il Ministro ci rimane solo il Presidente del Governo e il Presidente della Repubblica.

Per la Gazzetta del Mezzogiorno vedremo di fare il possibile....   

Questa segnalazione è diretta agli amici del cavallo, a chi sa riconoscere il bello, a chi si batte per difenderlo dalla stupidità e dall' ingiustizia.

E' in atto uno scippo sciagurato e scellerato da parte dell'Università -facoltà di giurisprudenza (quest'ultima, tra l'altro, avrebbe la possibilità di occupare altri grandi edifici vuoti e senza storia nella stessa città) ai danni dell'Istituto Incremento Ippico di Foggia.

Quest'ultimo, questo meraviglioso e maestoso antico Complesso (sicuramente il più grande ed il più bello dei soli 5 in Italia - inutilmente tutelato da 2 vincoli -dei Beni Culturali) è già stato, per metà occupato per arrivare, fra poco tempo, all' esecuzione dell' intera occupazione a favore della Facoltà predetta. 

E' UNA BRUTTA STORIA!  Una dannosa SOSTITUZIONE che si ostinano a definirla: "CRESCITA" .

Un'ostinazione dei responsabili a perseverare sul palese errore/orrore che può essere giustificato solo da manovre di mala-politica-palazzinara, pare, con "regali" di Cattedre universitarie per "addormentare" Istituzioni di controllo (Soprintendenze etc.) e per equilibrare probabili sporche spartizioni clandestine tra le parti che vogliono la soppressione dell' Orgogliosa Istituzione dalla sua sede nativa (spero tanto non sia così ed abbiano la capacità, il coraggio e l'onestà di ravvedersi)

Questo scellerato accordo di programma avvenuto tra Regione, Provincia, Comune ed Università SENZA la partecipazione delle Organizzazioni di settore (sportive-allevatoriali-agricole-veterinarie etc.  ...infatti, oggi predestinate VITTIME) e dell' UNIRE, procurerà immensi ed irreparabili danni alla pregiata razza Murgese, all'Asino di Martinafranca (il più alto del mondo), al maestoso Deposito cavalli stalloni di Foggia.

Con la soppressione della storica funzione verrà strappata l' ANIMA al maestoso Complesso architettonico, la Storia al suo territorio.

Chi scrive, non ha strumenti per indagare, non ha prove certe per denunciare,  è componente del Comitato pro-IRIIP che ha promosso una PETIZIONE POPOLARE(sono già migliaia le sottoscrizioni e continuano....). Uno strumento politico costituzionale con caratteristiche sovrane che ha la forza di annullare o rivedere accordi che penalizzano la Comunità. Uno strumento che segnala ai responsabili l'errore che si sta commettendo auspicando un opportuno ravvedimento e giusta soluzione. Uno strumento che ha la forza di fare comunque giustizia, scrivendo la futura storia indicando i buoni ed additando gli eventuali ostinati responsabili  cattivi che non hanno saputo o voluto ascoltare il saggio urlo popolare.

Allego modello della Petizione Popolare da stampare che raccoglie n. 30 firme per foglio (avanti e dietro), una meravigliosa lettera dell' associazione "OMNIA DAUNIA" per capire quanto valore distrugge quel passaggio: IRIIP > facoltà di Giurisprudenza e la Relazione storica inclusa nel progetto esecutivo lavori di trasformazione della stessa Università dove vengono evidenziate gravissime contraddizioni tra "rispetto e riconoscimento" e  "reale comportamento"  squallido invadente, distruttivo e disonorevole per la stessa Università. 

 

I deturpanti e VERGOGNOSI lavori in corso fatti dall' Università.

 

Ciò che la Petizione Popolare pro/Ippodromo ed IRIIP cerca di salvare:

 

 

 

 

 

Molti credono che l'accesso all'IRIIP (Deposito cavalli stalloni di Foggia) è vietato, invece, tutti i giorni, nei giusti orari, l'ingresso è libero.

Nel pomeriggio s'impartiscono lezioni di equitazione alle quali si può assistere.

Se potete, ANDATECI !!

 

Chi volesse collaborare:  -stampare i moduli della Petizione (un unico modulo di 30 firme -avanti e dietro),

farli firmare ed infine inviare  il/i  modulo/i  sottoscritti al seguente indirizzo:

Franco CUTTANO

Vico Falce n.4

71100 - FOGGIA

(cell. 333.3643916 - 360.942721)  -  e-mail: [email protected]

scarica la petizione e la lettera in formato word

 

Per una maggiore conoscenza dell' autoctono Murgese (ormai saggiamente definito: "IL CAVALLO ITALIANO")  VEDESI:

 

MUOVIAMOCI, il problema è Italiano ossia, Nazionale! Altrimenti ci sentiremo dire: " OGNUN DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO"

UN SALUTONE di SPERANZA.....PASSA PAROLA.....

.     

FOGGIA,  03-ott.-2004        F.to  franco cuttano

 (componente del Comitato pro-IRIIP - Quadro Tecnico Superiore-ENGEA/Fg)


GENTILI CONCITTADINI,
SIAMO STUDENTI DELLA FACOLTA' DI ECONOMIA DI FOGGIA, RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI ORMAI DA 3 ANNI ED ESASPERATI DALLE VICENDE RELATIVE ALL' EX-IRIP.
LA FACOLTA' DI ECONOMIA ASPETTA DA TANTI ANNI UNA NUOVA SEDE E QUANDO FINALMENTE SEMBRAVA CHE SI FOSSE TROVATA, SORGONO SEMPRE NUOVI PROBLEMI.
PREMETTIAMO CHE NON ABBIAMO NULLA CONTRO L' ATTIVITA' DELL' ISTITUTO PER L' INCREMENTO IPPICO, MA QUESTA ISTITUZIONE CON TUTTI GLI AMICI DEL CAVALLO, LE VARIE UNIVERSITA' VERDI DI CAPITANATA, ECC... DOV'ERANO PRIMA DELL' ASSEGNAZIONE DI ALCUNI CAPANNONI ALL' UNIVERSITA'???? DOV'ERANO QUANDO LA STRUTTURA ERA NELLO STATO DI TOTALE ABBANDONO????? COME MAI SOLO ADESSO SI RIVEDONO CAVALLI, CARROZZE PER FAR FARE PASSEGGIATE AI BAMBINI, BALLE DI FIENO???? FORSE COME SEMPRE CI SI ACCORGE DI QUANTO HA IMPORTANZA QUALCOSA SOLAMENTE POCO PRIMA DI PERDERLA?MA 1 PO DI TEMPO FA NON AVEVA LA STESSA IMPORTANZA...
NEI VARI GIORNALI, TELEGIORNALI SENTIAMO DIRE CHE L' IPPODROMO SAREBBE UN IMPORTANTE STRUTTURA PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO MA COME LA METTIAMO PER LA VALORIZZAZIONE DELLE "RISORSE UMANE" DELLA NOSTRA CITTà?!?
INVESTIRE SUL FUTURO DI NOI GIOVANI DOVREBBE ESSERE L' OBIETTIVO PRIMARIO DI OGNI POLITICA DI SVILUPPO DI UNA CITTA'!!! NON E' UN CAPRICCIO, LA FACOLTA' DI ECONOMIA HA BISOGNO DI QUEGLI SPAZI!!!! SIAMO PIU' DI 2500 STUDENTI PROVENIENTI DA TUTTA LA CAPITANATA E ABBIAMO A DISPOSIZIONE PER LE LEZIONI 4 AULE DI CUI LA PIU' GRANDE NON RIESCE A CONTENERE LE LEZIONI PIU' FREQUENTATE, SIAMO COSTRETTI A FARE "LA CORSA AL POSTO", FARE LEZIONI AD ORA DI PRANZO, A VOLTE ADDIRITTURA ABBIAMO FREQUENTATO NEI CINEMA!I NOSTRI DOCENTI SONO COSTRETTI A DIVIDERSI LE POCHE AULE NON POTENDO SVOLGERE AL MEGLIO IL FONDAMENTALE LAVORO DI RICERCA CHE LORO COMPETE.
A FOGGIA ABBIAMO TUTTE LE RISORSE UMANE NECESSARIE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA' STESSA!!!! E' QUESTO IL PATRIMONIO FONDAMENTALE CHE NON VA DEPAUPERATO!!!
NOI SIAMO IL FUTURO....VOGLIAMO CHE LA CITTA' CRESCA IN MEGLIO CON NOI!!!
RAPPRESENTANTI FACOLTA' DI ECONOMIA
AREA NUOVA

COPIO/INCOLLO una lettera giuntami da un illustre personaggio di SIENA che per motivi di privacy e mancata autorizzazione ometto il nome. ---------------
Sig. Franco Cuttano, ho ricevuto il suo appello di rimbalzo, in quanto qualcuno mi conosce come estimatore della razza murgese (in realtà, modestamente, credo di avere avuto negli anni 80-90 un ruolo determinante nel salvataggio della razza dall'estinzione a cui il triste destino del macello e l'ignoranza degli uomini l'aveva condannata). Aderisco senz'altro all'iniziativa (mi faccia sapere dove trovare il modulo della Petizione da stampare, firmare e inviare a lei) e trasferisco il suo appello in un forum di studiosi di storia facente capo ad un sito (storiamedievale.net) che ha il suo punto di riferimento nell'Università di Bari (qualcuno del forum si ricorderà una mia dichiarazione per cui c'era più di un motivo per ritenere la razza cavallina della Murgia risalente agli allevamenti di Federico II di Svevia). Si sappia che importiamo circa 125-150 miliardi (vecchie lire) di cavalli l'anno e ne esportiamo solo 3 o 6 (non c'è male per un paese che dal 1200, ossia da Federico, sì proprio lui, e fino a 200 anni fa è stato il massimo esportatore di cavalli d'Europa).

     La struttura va (andava) salvata com'era. L'architettura e l'urbanistica moderna non riuscirà mai (anche se volesse, ma la corruzione nel campo dell'edilizia glielo impedisce: dove sarebbe logico costruire un solo metro cubo se me costruisco 10 ) a costruire niente di altrettanto scenografico e suggestivo: l'IRIIP è sicuramente uno degli ambienti più belli ed affascinanti di Foggia. Un bel polmone di verde di luce e di bella edilizia per una città come Foggia che ne ha un bisogno estremo.

     L'Università: da questo punto di vista è uno dei cancri del paese. Ha un potere spaventoso anche sul piano urbanistico (lo dico per una esperienza analoga a Siena). Possono costruire senza bisogno di concessione edilizia. Quando ho ipotizzato che si dovesse intervenire sul Parlamento per togliere quel privilegio feudale all'università, mi è stato candidamente risposto: "sei matto? la maggior parte dei parlamentari sono universitari! una corporazione fortissima che attraversa tutti i partiti". Come l'Istituto ippico anche l'università ha ormai un ruolo che ritiene superiore ad ogni altro: la gestione dello straordinario potere che ha, a totale ed esclusivo beneficio della casta o della cosca che se n'è impossessata (con tutto quello che, nepotismo e quattrini clandestini compresi, quel potere può comportare). Questa è l'Italia, purtroppo! Certo che se Comune, Provincia e Regione si impuntassero, l'Università verrebbe a più miti consigli. Ma l'intreccio del potere tra istituzioni diverse è spaventoso da noi, figurarsi a Foggia. Una strada drammaticamente in salita. Io conosco solo una via d'uscita: mettere in piedi un movimento stracittadino, strasciovinista, che, a difesa della città (in seconda ipotesi anche della provincia, in terza anche della regione), riesca a minacciare la sottrazione del consenso a tutti i politici che non si schierassero contro il progetto. Non è utopia: molti politici la spuntano sull'avversario per decimi di punto percentuale o, al massimo qualche punto. Un centinaio di voti persi possono significare la trombatura e il politico trombato una volta, difficilmente recupera. USIAMOLA QUALCHE VOLTA LA DEMOCRAZIA, PERBACCO! La perdita del consenso è l'unica cosa che spaventa il politico, perché significa perdita del potere e dei privilegi leciti e illeciti che da quel potere, al solito, discendono. E solo il potere politico può piegare l'Università, non la ragione. Siena, 26 Ott. 2004

Franco Cuttano

scarica la petizione e la lettera in formato word


La Facoltà di Economia di Foggia ha bisogno di spazi. Merita di acquisire quegli edifici così prestigiosi e ricchi di storia?
Guardiamo due esempi.

Lauree ad honorem.
La Facoltà di Economia ha laureato, la scorsa settimana, 3 personalità . ce ne fosse stato uno foggiano!
Possibile che solo le altre Facoltà dell'Università di Foggia riescano a trovare foggiani illustri a cui conferire questa onorificenza?
Comincio a pensare che questa Facoltà non sia molto radicata nel territorio e che le preferenze siano date ad "amici". Poiché quasi tutti i docenti non sono foggiani, ne consegue che anche i laureati non lo sono (si dice, ad esempio, che il laureato leccese sia cliente di un ex docente della Facoltà che comunque ancora influisce pesantemente sulla stessa).

Convegni.
Il 29 e 30 ottobre tale Facoltà, nella persona del suo Preside (non uno qualsiasi), ha organizzato un convegno su una tematica interessante ed attuale, La tutela del risparmio.
Osservazioni:
1. Non c'è NEANCHE UN CONTRIBUTO DI UN DOCENTE DELLA FACOLTÀ (è evidente che neanche il Preside stima il suo corpo docente)
2. Che immagine viene trasmessa alla città di Foggia? Quale il messaggio? La Facoltà vuole fare vedere che ha organizzato un evento importante (in realtà i relatori sono tutti di grande prestigio) ma IL COMUNE CITTADINO E GLI STUDENTI CAPISCONO CHE, SE VOGLIONO SENTIRE QUALCOSA DI SENSATO SULL'ARGOMENTO, DEVONO ASCOLTARE DOCENTI PROVENIENTI DA ALTRE FACOLTA' UNIVERSITARIE. Bella pubblicità per questa Facoltà!
3. Cosa fanno, allora, gli "stimati" docenti della Facoltà di Economia? Organizzano come può fare un qualsiasi ente (sanno cioè telefonare ad "amici" importanti per ottenere favori, ad esempio trasferimenti, visto che i detti docenti sono quasi tutti non foggiani) ma non studiano, non fanno ricerca e quindi non possono dire nulla negli stessi convegni che organizzano.
4. Quale contributo possono dare al territorio foggiano? Basta vedere come, quasi sempre, quando un ente foggiano organizza convegni o incontri, non chiama docenti della facoltà di economia (vedasi, ad esempio, la Camera di Commercio). E' ovvio, se non si chiamano da soli nei convegni che organizzano loro cosa possono aspettarsi dagli altri?
Questa Facoltà merita gli spazi prestigiosi per perpetrare questi scempi nell'interesse della sua classe docente?
Come foggiano mi sento solo offeso.

da Antonio

Riporto quanto scritto oggi (14-otto-2004) in prima pagina sul CORRIERE della SERA -Bari/Puglia - Lettera della Medaglia d'Oro Olimpionica -Colonnello Paolo Angioni sul caso IRIIP di Foggia

Egregi Signori,
consentano che mi presenti e prego loro di prestare attenzione al contenuto della presente, scritta con la passione di chi ha fatto dell’equitazione la propria vita, prima come civile, poi come ufficiale di cavalleria. Ho partecipato a due olimpiadi (Tokyo 1964 e Messico 1968). Sono medaglia d’oro a quella di Tokyo. Ho fatto gare, poi mi sono dedicato allo studio, in Italia e all’estero, infine all’insegnamento per conto della Federazione Italiana Sport Equestri.
Lo strumento che dà vita l’equitazione è il cavallo, che nei secoli passati ha permesso all’uomo di muoversi ovunque e alla civiltà di progredire in ogni parte del mondo.
L’Italia è stata culla dell’equitazione durante il Rinascimento, in particolare l’Italia meridionale, in cui sono nati i più conosciuti e importanti maestri che hanno diffuso l’arte nel mondo. A pochi chilometri da Foggia, a Troia, è nato Ottaviano Siliceo, gran maestro, autore di un trattato che ha fatto scuola. I cavalli della regione erano rinomatissimi e hanno dato lustro all’Italia.
L’Istituto Incremento Ippico di Foggia, che ho visitato nel lontano 1962, è una delle ultime e belle testimonianze viventi della civiltà del cavallo. Poco per volta sta scomparendo tutto, in Italia, di questa civiltà. Con grave danno non solo della nostra reputazione in ambiente internazionale, ma anche per l’economia del nostro paese. Li invito a visitare il sito di “Haras Nationaux” francesi (http://www.cavadeos.com/templates/home_HN.cfm). Solo così potranno rendersi conto, meglio che leggendo tante parole, del significato e del valore economico che rappresenta per quel paese l’allevamento del cavallo, con tutto l’indotto che gli ruota attorno. L’opinione pubblica purtroppo non è informata e non può immaginare il bene che potrebbe costituire per il nostro Paese, e per il Sud in particolare, l’incremento e non la scomparsa dell’organizzazione ippica.
I cavalieri francesi (come d’altra parte, per i loro cavalli, i tedeschi, gli inglesi, gli irlandesi, ecc.) montano nelle competizioni internazionali soltanto cavalli francesi, nati in Francia. Noi Italiani montiamo cavalli di tutte le razze, meno che cavalli nati in Italia. Per l’economia del paese questo fatto rappresenta un ulteriore aggravio, valuta che esce, mentre arricchiamo l’allevamento d’altri paesi, in particolare di Olanda, Belgio e Germania.
La chiusura dell’Istituto di Foggia sarebbe un’ulteriore sconfitta nel confronti di un’augurabile e attesa politica di riscossa per dare al nostro Paese la produzione equina che si meriterebbe.
L’argomento, come potranno immaginare, è lungo e complesso. Il mio intervento non può avere che la finalità di sollecitare la loro attenzione nei riguardi di un provvedimento che non solo costituirebbe la perdita di un patrimonio, ma avrebbe anche l’effetto di far crollare uno degli ultimi ponti verso l’auspicata riorganizzazione del settore e il ritorno a un allevamento nazionale efficiente.
Ringrazio per l’attenzione e invio un cordiale saluto.
Torino, 13 ottobre 2004 (Col. Paolo Angioni)

da Franco

Caro ragazzo studente, noi del Comitato pro-IRIIP abbiamo già risposto (è ancora leggibile...) su questo stesso forum e sui giornali la risposta ad "Area Nuova" che come Te pretendeva e menzionava i 2500 studenti.
Tu credi che all'Incremento Ippico si ferma alla monta per gli stalloni. Posso dimostrarti la Tua innocente ignoranza sul settore(non sentirti isolato perchè, sui cavalli e su tutto quello che gira attorno in termini di occupazione, commercio, sviluppo...l'ignoranza è ENORME!!).Copio e trascrivo dal libretto ufficiale dell'IRIIP -"fuzioni istituzionali dell' Incremento Ippico" per farti capire che già l'IRIIP è, nei fatti, UNIVERSITA' dell'equitazione con tutte le potenzialità di sviluppo, le aspettative e gli auspici da te richiamati. C'è una sola differenza: L' Università di Economia e C. nasce ora ed avrà i suoi tempi per sfornare i suoi cervelli, invece l'IRIIP ha già un percorso centenario, è vivo e continua a sfornare Campioni. La sciagurata occupazione dell'IRIIP e i distruttivi lavori di trasformazione(in barba ai vincoli architettonici) devono fermarsi auspicando la SOLA convivenza con Facoltà in armonia con le funzioni dell'IRIIP. Vivere e collaborare insieme per accelerare uno sviluppo settoriale che già è in cammino in tutto il mondo Occidentale. Noi della Capitanata, con la nostra Storia, con i nostri Murgesi possiamo essere tra i primi. Questo significa che porterà a tutti noi di Foggia e provincia: occupazione...SOLDI!!! Fieracavalli internazionale di Verona è la prova. CREDIMI!!!

L' Incremento Ippico di Foggia svolge attualmente i seguenti compiti:
 

Favorire lo sviluppo, il miglioramento e la valorizzazione delle razze equine e delle produzioni tipiche regionali, elaborando in particolare precisi indirizzi per quanto attiene: parco stalloni, parco fattrici, incentivi per l'allevamento, fecondazione naturale ed artificiale delle fattrici di tutte le razze, anche attraverso il mantenimento delle stesse negli impianti e scuderie gestiti dall'Istituto.

Predisporre il programma dell'attività riproduttiva, definendo il piano delle stazioni di monta e quello degli stalloni a ciascuna assegnati, tenendo conto della distribuzione territoriale delle diverse razze equine ed in particolare delle fattrici.

Provvedere agli adempimenti di cui alle leggi regionali, Del. Cons. Reg. n° 68/96, e statali, legge 30/91, D.M. n° 172/94 e legge 280/99, in materia di riproduzione equina.

Acquistare, prendere in comodato e/o in affitto un adeguato numero di stalloni idonei dal punto di vista genealogico, morfologico e funzionale alle esigenze produttive del territorio e per il miglioramento delle produzioni equine da impiegare a condizioni vantaggiose per gli allevatori pugliesi.

Concedere in uso, in affitto e/o in comodato stalloni di proprietà regionale ad Enti, Associazioni, Consorzi o privati allevatori, allo scopo di favorire al massimo grado la fecondazione delle fattrici e servire in modo capillare gli allevamenti pugliesi.

Collaborare nelle attività di selezione delle produzioni equine allevate in Puglia di concerto con le organizzazioni del Libri Genealogici ufficiali, Associazioni ed Enti pubblici nazionali e locali.

Vigilare sulla tenuta dei Registri Anagrafici delle popolazioni risalenti a gruppi etnici locali, ai sensi dell'art. 8 del D.M. Risorse Agricole del 12/07/1995.

Organizzare e/o partecipare a mostre, rassegne, mercati-concorso e manifestazioni ippiche connesse con la selezione e la valorizzazione dell'allevamento equino pugliese.

Promuovere ed effettuare studi, indagini, ricerche, mappature genetiche, sperimentazioni sul cavallo e sulla riproduzione equina, anche in collaborazione con Istituti Universitari, Enti ed Associazioni di settore.

Collaborare all'organizzazione di corsi di formazione professionale, qualificazione, specializzazione ed aggiornamento per il personale operante nel settore ippico.

Svolgere azione di assistenza tecnica e propaganda nei confronti degli allevatori e operatori del settore ippico.

Consentire l'utilizzazione degli impianti dell'Istituto per l'addestramento e preparazione a concorsi e manifestazioni allevatoriali dei cavalli di proprietà di allevatori regionali.

Realizzare un collegamento sistematico con Enti, Associazioni di allevatori o di razza per l'attuazione delle linee di intervento settoriale.

Promuovere in collaborazione con Enti, Istituzioni ed Associazioni, quelle iniziative di carattere terapeutico volte al recupero del disabile a mezzo del cavallo (ippoterapia)

---------------------------------

franco cuttano

Cari studenti di economia, dovete convincervi che il Comitato per il rilancio dell'Ippodromo e dell'IRIIP di Foggia, tutto vuole meno che scontrarsi con Voi.
La nostra paura è che veniate strumentalizzati. Io ho sempre creduto nei giovani perchè essi sono puri, attivi e pieni di ideali...poi s' invecchia e molti di questi penseranno alla pagnotta perchè avranno famiglia. I giovani, se te li ritrovi come avversari...quanto meno sono leali. In una lista elettorale, io, quasi sempre, voto il più giovane.
Bene! Passiamo ai fatti. Dovete sapere che l' IRIIP ha da sempre avuto una grossa colpa. Ha 23 ettari di terreno nudo periferico troppo gustoso per la mala-politica-palazzinara. Finalmente, pare che questo pericolo di cementificazione si sia allontanato per l'insediamento neolitico.
Non è vero che le Associazioni di equitazione, d' ippoterapia per disabili e le Organizzazioni allevatoriali, agricole, veterinarie etc. (che dall'IRIIP ricevono servizi per resistere, vivere e crescere) non hanno fatto nulla. Quando correva voce che volevano sopprimere l'IRIIP per l'Università, ci furono fortissime critiche e manifestazioni.
Nel 1996 furono fatte addirittura più cortei con moltissimi cavalli, lettere AR di protesta agli Organi competenti che incontrarono ed assicurarono (a parole) i manifestanti di cercare altre soluzioni per l'Università. Questo lungo tempo passato aveva dato, a noi del settore, la sensazione che le cose si fossero calmate. L'IRIIP salvato e l'Università in cerca di altre sedi (ce ne sono ancora tantissime vuote). Noi siamo tantissimi, e se ci metti anche le firme che già abbiamo raccolto e continuiamo...superiamo di gran lunga i 2500 studenti che avete citato (se proprio vogliamo parlare di numeri). Abbiamo solo un problema....NON SIAMO VISIBILI come i calciatori e quindi si crede che non esistiamo. Ma se vai per campagna, boschi e tratturi ci avvisterete facilmente. E' anche vero però che se veniamo tutti nella città a cavallo, fatto 100 , siamo più visibili di un corteo di 10.000 operai. Oggi si vedono Cavalli, carrozze, bambini a cavallo... semplicemente e finalmente perchè c'è L' UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO!! Un nuovo Direttore già appassionato di equitazione che ha messo in moto il mercato dell' equitazione, che ha giustamente aperto i cancelli alla città che i precedenti direttori non hanno voluto o potuto fare. Ma voi credete che il tetto di un capannone dell'IRIIP sia pericolante perchè sono stati i cavalli o gli operai a camminarci sopra?? Gli altri 4 IRIIP che sono in Italia (il nostro è il più grande ed il più bello) vanno a gonfie vele. Quello della Sardegna ha 47 operai in organico. Sapete quanti sono all'IRIIP di Foggia?? SOLO 5 (volutamente, da tantissimi anni non hanno mai rimpiazzato chi andava in pensione o trasferito. Soldi per la manutenzione...quasi nulla). La vera funzionalità IRIIP in salute, così come in altre Regioni, è se stessa UNIVERSITA' dell'arte equestre che arriva ad abbracciare decine di settori. Tutti quei importanti Vostri auspici: "valorizzazione delle risorse umane della nostra città...investire sul futuro di noi giovani dovrebbe essere l'obiettivo primario di ogni politica di sviluppo di una città" verrebbero certamente sviluppati e pienamente garantiti di gran lunga nel rilancio Ippodromo ed IRIIP per il semplice fatto che sono materia di nostre radici cittadine e provinciali. Molti credono di conoscere i Cavalli ma in realtà sanno solo riconoscere la bistecca.
Se chi è per la soppressione dell' IRIIP conoscesse la storia del Murgese, del nostro Asino (il più alto del mondo) non si sarebbe nemmeno sognato di chiedere la soppressione, certamente si sarebbe battuto con noi per farlo funzionare meglio. MA VOLETE CAPIRE CHE SE ANDATE IN QUALSIASI PARTE DEL MONDO E SI SCRIVE: "Cavallo di razza MURGESE" subito dopo, obbligatoriamente viene la parola: FOGGIA??
C'è un motore immenso di sviluppo ed occupazione dietro il rilancio dell'Ippodromo e dell'IRIIP che solo chi ha esperienza e conoscenza tecnica può vedere.
Se avete orecchie per sentire, prossimamente vi farò anche un quadro di quanto REALE sviluppo ed occupazione può GARANTIRE l'augurato salvataggio.
E poi che CRESCITA è per la città se per far nascere qualcosa si chiede la morte di altra cosa ?? E' solo una stupida ed ingiusta SOSTITUZIONE che privilegia alcuni e penalizza altri.
Intanto, iniziate a spiegarvi come mai a quel nefasto ACCORDO di PROGRAMMA non furono invitate al tavolo decisionale chi oggi è vittima di quell'illegittimo atto.
Con rispetto.
Franco Cuttano

Ai cittadini di Foggia che vogliono sapere.

Sono oltre dieci anni (ma le prime proteste scritte cominciarono all'indomani dell'inopinato abbattimento delle mura dell'ippodromo alla fine degli anni '70) che il Comitato pro-ippodromo, che altro non è se non un gruppo di foggiani che crede ancora nella ragione, semplicemente, si chiede: Perché privarci delle nostre risorse? Perché credere che i posti di lavoro (cioé il benessere socio-economico che tutti volete) si creino dal nulla? Perché, se gli "Amministratori" sono delegati dal popolo a "bene amministrare", ribaltano, poi, proprio sul popolo le responsabilità degli errori più clamorosi? Perché, oggi che si potrebbe raccogliere il frutto di una millenaria tradizione ippologica dovuta alla generosità geografica (non certo agli uomini politici di Foggia), avete la bella idea di distruggerlo ? Perché, se son passati otto anni dall'accordo fra i nostri amministratori, dopo OTTO ANNI (dal 5 giugno 1996) non 1 ora non una sola ora di lezione è stata fatta agli studenti universitari nelle scuderie o nel maneggio coperto malamente danneggiati? In otto anni quante aule si sarebbero potute costruire? Perché Foggia deve rimanere arretrata e miserabile? Perché i foggiani devono spendere il proprio (scarso) denaro a vantaggio dei paesi dei furbi o dei favoriti? Perché lorsignori non leggono le pagine dei giornali (gazzetta del mezzogiorno), per esempio, del 9 febbraio del 1996 che riportano quantomeno le foto e la sostanza di una delle diverse manifestazioni a cavallo faticosamente organizzate dal Comitato a proprie spese (ed autorizzate dalla Questura) nelle quali gli illustri uomini politici di Foggia, sia della provincia che del municipio, assicurarono il proprio interessamento e il loro affetto per la loro città? Perché lorsignori non vedono nella videoteca di RAI 3 il TG del 9 febbraio 1996 che riportò il servizio del Signor Vito Carbone sulla manifestazione pro-ippodromo faticosamente autofinanziata dal Comitato? Perché fu necessario al Comitato e ad altre forze sociali, di organizzare perfino UNA LOTTERIA (!!!) per consentire il pagamento dei saggi di scavo che confermarono l'esistenza addirittura di UNA CITTA' NEOLITICA (= di 8.000 anni fa)? Perché non ve ne frega niente? Perché è stata interrotta la terapia dei politraumatizzati e dei disabili in corso fino a poco fa nel maneggio coperto dell'IRIIP ed in convenzione con la ASL FG 3? Perché almeno tre o quattro famiglie foggiane chiedono ogni giorno di portare i propri figli alla Scuola di Equitazione faticosamente tenuta in piedi allo storico Istituto Ippico di Foggia? Perché il "foggiano medio" si adegua all'errore ? Perché non pensa prima di parlare? Perché preoccuparsi di una cittadinanza che non è in grado ancora di badare ai propri più evidenti interessi?

Comitato pro Ippodromo di Foggia

scarica la petizione e la lettera in formato word - Il Ministro Alemanno firma la petizione per l'ex Iriip

Una domanda per il sig. Cuttano. Perchè prima che all'Università fosse donato il complesso Iriip, tutto era lasciato in uno stato di degrado totale? Quante volte sono entrato nelle stalle senza che nessuno dicesse nulla, non c'era recinzione, gli steccati non si erano mai visti, i muri perimetrali sembravano dover crollare, a tratti erano anche assenti, di cavalli non se ne vedevano come pure balle di fieno per non parlare poi delle lezioni di equitazione; se uno poi volesse fare una passeggiata a cavallo nell'ampio spazio aperto adiacente l'istituto si vede anche rispondere in malo modo e "invitato" ad andare a Siponto o a Castelluccio dei Sauri. La razza murgese può essere allevata e migliorata anche nelle strutture dell'ippodromo dei Sauri non per forza al centro di Foggia, non lasciando neanche la possibilità di recuperare un'area di 2 kmq destinabile a parco archeologico.
 Le nuove aule dell'Università naturalmente non potevano mantenere la struttura originale delle stalle, dovendo ospitare uomini e non bestie; ma almeno si stanno ristrutturando i complessi, cosa che non ha mai fatto l'istituto (vedi a tutt'oggi la differenza tra la zona università e la zona istituto di incremento ippico). Poi vedo tante belle foto su come è dentro l'istituto e cosa si vuole salvare e foto di lavori in corso messe a confronto, gesto squallido, oltre al fatto che molte sono foto risalenti a parecchi anni fa; non mi sembra che a tutt'oggi le aiule siano così ben curate, senza contare che tra le tante foto delle cose da "salvare" avete inserito proprio la facciata della nuova aula magna, ex maneggio Nannarone (insegna peraltro mantenuta) dopo i restauri non fatti da voi! Nei complessi a sud poi sono stati mantenuti abbeveratoi e tetti originali, questi ultimi restaurati.
Ora se il vostro scopo è quello di non perdere il privilegio di andare a prendere il caffè la mattina da "Enzo" dichiaratelo apertamente, non iniziate a inventare argomenti su questioni mai esistite usando come bandiera i beni culturali e la salvaguardia di beni architettonici. Il periodo d'oro dell'Istituto è passato, non avete fatto nulla prima per impedire questa situazione, se vi foste mossi MOLTO prima forse la potevate avere anche vinta.

da Ande

Il Tuo ragionamento sulla passata cattiva gestione/manutenzione dell'IRIIP e la S.I.U.(Santa Istituzione Universitaria) che fa miracoli e corre in aiuto per non far cadere le mura del Deposito cavalli stalloni non regge. Tu forse ignori che le due Istituzione sono entrambe pubbliche ossia vivono con soldi Pubblici, ossia con i soldi di tutti noi. Quindi vorrei capire perchè l'IRIIP non poteva avere soldi per le riparazioni e la S.I.U. ne riceve tantissimi addirittura per trasformare e non semplicemente per riparare. La brutta storia del Deposito cavalli stalloni di Foggia parte da lontano.

La sua unica vera colpa è di avere 23 ettari di terreno nudo periferico.La mala-politica-palazzinara ha sempre sbavato su quella immensa possibile torta.

Chi ricorda sa che il primo a provarci fu il sindaco Graziani.Costui progettò un’ inutile strada che tagliava perfettamente in due i 23 ettari (una linea dritta che andava dai Carabinieri per finire all'attuale anfiteatro). Iniziò a buttare a terra l'ottocentesco muro (più dell'80%) poi, per fortuna, fu fermato per problemi giudiziari che pare uscì indenne molti anni dopo. Le fragili motivazioni erano sempre le solite:

-la puzza dei cavalli; l'ex-ippodromo è un letamaio, l'area è ricettacolo di rifiuti; è un posto scuro che attira drogati...si è anche arrivati a dire che l'entrata dell'Istituto non era idonea per i grandi Van per trasporto cavalli ed infine la grande BUFALA: "...non c'è MERCATO di settore".

La stranezza, da sempre, era che i vicini abitanti di Via Caggese, il Nucleo Carabinieri etc. MAI si sono lamentati...anzi ancora tutt’oggi si dicono fortunati di stare vicino all’ex-ippodrono che gli assicura aria pulita, vista lunga e tramonti meravigliosi.

Verità è che chi si lamentava e si lamenta sono sempre i demagoghi interessati che abitano in tutt'altra zona.

Mi chiedo se anche la Fiera dell'Agricoltura, a pochi metri dall'ex-Ippodromo, nei suoi anni di splendore, fosse anch'essa morente a causa della puzza procurata dai capi di bestiame provenienti da tutta Europa?? Andiamo più avanti!

Un altro passaggio importante è quando l'Istituto Incremento Ippico passò da patrimonio Ministeriale a patrimonio Regionale.

Negli anni, la silenziosa mala-politica-palazzinara, aveva capito che se quel succulento e vastissimo terreno fosse rimasto connesso all'IRIIP , i motori dei loro distruttivi bulldozer non si sarebbero mai potuti accendere. Questi "personaggi silenziosi", forti di questa nuova proprietaria(la Regione) facilmente avvicinabile (alcuni di essi anche eletti) capirono che era il momento giusto per portare dolcemente alla morte l'Istituto. Un' eutanasia non voluta che produceva un'orfana facilmente attaccabile: l'immensa area dell' Ippodromo!!

Da quel momento, l'intenzione di sopprimere quell' Orgogliosa Istituzione dalla sua sede nativa (visto la voluta scarsa attenzione della Regione) era chiara!!

ATTENZIONE: Sto parlando di tempi che l'Università, ancora non era, come si suol dire: "a calendario". I fondi che la Regione stanziava, all'IRIIP ,stranamente arrivavano, inversamente proporzionale al bisogno, sempre meno! Giusto per il cibo ai cavalli (per un tempo, anni 90, nemmeno quelli. Infatti fu necessario un bliz dei Carabinieri richiesto da associazioni animaliste, per salvare gli stalloni dalla fame). Non si contano quante richieste e segnalazioni hanno fatto i precedenti direttori dell'IRIIP per i tetti in pericolo(non ci risulta che cavalli ed operai camminassero sui tetti), per la pulizia del terreno, per le manovalanze che andavano in pensione senza la sostituzione (oggi sono solo 5 in organico. L' Istituto Incremento Ippico della Sardegna che è la metà del nostro Istituto ne ha 47 e crea sviluppo, occupazione...un vero fiore all'occhiello). Quindi, non è nemmeno una questione di Mercato se addirittura la Sardegna, che sempre giustamente si lamenta riesce a sviluppare quel settore.

Non ci siamo mossi prima!? Peccato che non sai che ci furono tante nostre manifestazioni di protesta, nel '95 nel '96 etc. e tanta documentazione inviata contro quel nefasto accordo (ricordo ancora una grande manifestazione a cavallo INASCOLTATA davanti al Comune ed alla Provincia). Regione/Provincia/Comune/Università.........che strano....mancavano le Organizzazioni, le Associazioni... le preventivate VITTIME. Le giuste manifestazioni dei giovani studenti erano per portare l'Università a Foggia e non per far morire l'IRIIP. Prova è che il processo dell'autonomia era già avviato... Se vuoi posso anche elencarti quanti Istituti vuoti sono stati già occupati e quanti altri volutamente dimenticati che aspettano solo di essere ristrutturati ed usati. Chiediti perchè l'Università non accettò l'ex-UPIM a prezzo affare! Sostenere che l'IRIIP è al centro della città non è serio. E' a un metro dalla Fiera in via Bari a un minuto dall'Autostrada.Cosa mi dici dello Zaccheria e del mercato "Venerdì" allora? Ma scusa, con quale diritto avresti dovuto cavalcare nell'ex-Ippodromo? era doveroso mandarti via per responsabilità istituzionali se ti fosse accaduto qualcosa. E' falso quello che dici, le foto sono state scattate dal mio cellulare esattamente da quando abbiamo deciso di impegnarci con la Petizione-Popolare. Il tuo "Enzo" non so nemmeno chi sia. Ti qualifichi come studente, i beni culturali architettonici non sono certamente il tuo forte ...per migliorare la tua cultura ti consiglio una lettura del DL recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell'art.10 della Legge 6/7/2002 n.137 per capire il disonorevole comportamento invadente e distruttivo dell'Università. Una onesta politica non può permettere che un bene di un settore passi ad un altro settore pergiunta più ricco.
Nella metafora, un buon padre di famiglia non può togliere la casa ad un figlio già povero per regalarla al secondo più ricco che ha già tante case in suo possesso.
Saluti
franco cuttano

Sono un Ragazzo foggiano iscritto all'Università degli Studi di Foggia e sono indignato per la vicenda dell'ex IRIIP. I signori dell'istituto di incremento ippico forse non capiscono che per far crescere foggia non serve un centro per la monta degli stalloni ma un'università che sforni cervelli che vogliano, per quanto possibile, adoperarsi sul territorio. La regione ha stanziato la bellezza di 750.000 ? per la costruzione delle strutture necessarie alla monta presso l'ippodromo di Castelluccio dei Sauri, a 18 km da Foggia, ora questi signori non possono andare a lavorare in una struttura nuova nei pressi di un ippodromo importante (vetrina anche per il loro lavoro) sita a SOLI 18km?
Credo che con me siano anche molti abitanti dei pressi di via Caggese, che vedrebbero salire vertiginosamente il valore dei loro immobili, oltre alla questione degli studenti che portano ricchezza, sia intellettuale che economica, alla città!
Una possibile soluzione potrebbe essere la condivisione del complesso tra la facoltà di Economia e la facoltà di Veterinaria, facoltà peraltro non presente sul territorio foggiano nonostante l'economia del Gargano e della Comunità Montana sia molto legata all'allevamento e che sul nostro territorio sia presente l''istituto zooprofilattico sperimentale più importante d'Italia. Questo potrebbe essere un modo per far rimanere gli stalloni di "murgese" a Foggia con stallieri e addestratori oltre a permettere ai laureandi in Veterinaria di fare sia teoria che pratica, innalzare l'importanza della nostra città non solo nella regione, senza però intaccare gli spazi necessari ad una facoltà di 2500 iscritti come quella di Economia.
Invece di pensare solo ai nostri interessi personali iniziamo a pensare un pò come comunità e come città, questo è l'unico modo per far progredire una città statica e chiusa come Foggia!
da Ande

INVESTIAMO SUI CAVALLI

 

Il PARADOSSO di Foggia: si punta a sopprimere l'IRIIP (Deposito cavalli stalloni di Foggia) quando il nostro cavallo MURGESE riesce finalmente a dominare e stupire Fieracavalli-Verona che riscontra un incessante sviluppo del settore. "Cosa fa la Camera di Commercio di Foggia, i Sindacati e tutti quelli che sul tema "SVILUPPO" ne fanno una ragione per esistere?" si chiede Franco Cuttano componente del Comitato promotore di una Petizione Popolare contro la soppressione dell'IRIIP-Foggia.

 

Il talk show "L'allevamento italiano d'eccellenza" condotto da Bruno Vespa che si è svolto nella mattina di Sabato 6 nov.2004 a Verona, nell'ambito di Fieracavalli ha evidenziato come sia in costante miglioramento il livello qualitativo dei puledri italiani e come il settore dell'allevamento sia essenziale per lo sviluppo dell'Unire - Sono intervenuti il ministro Giovanni Alemanno, il presidente dell'Unire Antonio Matarrese, il vicepresidente On. Mario Masini, il consigliere Francesco Baldarelli, il segretario generale Franco Panzironi, e i rappresentanti degli allevatori Loreto Luciani, Ernesto Cazzaniga e Gian Annibale Rossi di MedelanaVERONA - Sinergie tra l'Unire e gli allevatori come elemento base per costruire lo sviluppo dell'ippica italiana: è questo l'elemento principale emerso durante il talk show "L'allevamento italiano d'eccellenza" condotto dal giornalista Bruno Vespa.

 

L'Unire ha chiuso un periodo transitorio e si prepara a lavorare per il proprio futuro e per tornare alla piena autonomia economica, come ha sottolineato il Ministro per le Politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno: «Il 2004 si sta chiudendo con la ritrovata piena autonomia dell'Unire, è fondamentale lasciare alle spalle il periodo che ha reso necessari interventi di sostegno da parte dello Stato, per riacquistare l'autonomia finanziaria che l'ha sempre caratterizzato. Il 2005 deve essere l'anno del pieno rilancio dell'ente, bisogna creare un piano comune nel quale si riconoscano tutte le categorie, e supportarlo con un adeguato piano di comunicazione per portare il pubblico a conoscere l'ippica da vicino».

 

Una prospettiva pienamente condivisa dal presidente dell'Unire, Antonio Matarrese, che ha anche definito uno dei "paletti" attraverso i quali dovrà passare questa fase di sviluppo: «Senza un allevamento costruttivo il settore equino non può avere futuro, è fondamentale che anche con queste categorie sia raggiunta una piena sintonia. Si tratta di fare un vero e proprio "gioco di squadra" avendo l'Unire quale interlocutore primario».

 

Le prospettive per questa "squadra" dell'ippica ci sono e l'allevamento italiano, in questo, ha già iniziato a fornire il suo contributo, come ha ricordato Loreto Luciani, allevatore di purosangue da galoppo: «L'allevamento del cavallo italiano è in decisa crescita, il livello qualitativo dei nostri puledri è sempre più apprezzato anche all'estero, abbiamo dimostrato di saper portare a frutto le provvidenze ricevute negli scorsi anni dall'Unire e quindi di saper fare buon uso di quello che è un vero e proprio investimento da parte dell'Ente ippico.

 

Gli allevatori sono veri e propri imprenditori, siamo pronti ad agire in unità con l'Unire, ma la nostra esperienza è fondamentale, ci auguriamo soprattutto di essere ascoltati e compresi, per poter dare e ricevere consigli preziosi».

 

Anche le istituzioni politiche sono pronte a fornire il loro contributo, come ha ricordato l'on. Mario Masini, vice presidente Unire: "E' già stato presentato alla Camera un disegno di legge che prevede sgravi fiscali in favore degli allevatori, e devo sottolineare come questo progetto abbia trovato il sostegno anche da parte dell'opposizione. E' un ulteriore segno di come il mondo del cavallo sappia unire diverse componenti per mirare a un miglioramento dell'intero comparto". 

Il talk show di Fieracavalli ha dato spazio anche all'ippoterapia: Danièle Nicolas Citterio, vice presidente dell'Anire (Associazione italiana riabilitazione equestre) ha segnalato che è stata individuata una razza: la MURGESE, che sembra essere particolarmente adatta per attività terapeutiche di recupero da traumi ed handicap fisici e psichici.

Anche in questo senso, quindi, sono stati identificati importanti obiettivi di sviluppo dell'allevamento delle razze equine italiane. Tra gli interventi anche quello di Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere: «Il pubblico si sta avvicinando sempre di più ai cavalli, lo dimostrano i visitatori di questa manifestazione, in continuo aumento. E' una manifestazione di affetto che noi vogliamo aiutare, per il futuro puntiamo ad avere sempre più cavalli a Verona e, di conseguenza, ancora più pubblico».

da Franco

Per rispondere al Sig. Cuttano. Senza nulla togliere al lavoro svolto dall'IRIIP e su quello che può dare all'economia foggiana l'allevamento equestre, ma l'ex IRIIP nell'attuale sede è necessario? Non ho ancora visto nessun cenno alla situazione di Castelluccio dei Sauri. Forse questo paese non fa parte della provincia di Foggia e il suo indotto andrebbe a finire nelle casse di altre amministrazioni (senza contare che l'indotto dell'Università è nettamente superiore: affitti, locali, fotocopisterie, librerie, negozi, ecc.). I fondi e le costruzioni stanziati all'istituto a Castelluccio? Come mai non si dice nulla? I 23 ettari dell'area dell'ex ippodromo sono salvi e si devono salvaguardare, grazie al ritrovamento dell'insediamento neolitico...perchè allora non fare dell'area un bel parco archeologico, si potrebbe anche creare un'area verde in una città che ne è quasi del tutto sprovvista (Parco S.Felice è 1/4 dell'ippodromo) senza lasciarla nel degrado in cui si trova o alla mafia del cemento. Affermare che l'ex IRIIP non è al centro di Foggia è falso. Le palazzine del complesso sono o no situate a 300m da piazzale Italia e piazza Cavour? Credo che il centro di Foggia sia quello e non lo Zaccheria o il mercato del venerdì come lei sostiene. Per le passeggiate a cavallo nell'area dell'ippodromo (vi vengo in aiuto) come gia fate per l'equitazione basta far pagare un'assicurazione sui possibili danni oppure far firmare una liberatoria, che esenterebbe l'Istituto dal pagamento di qualsiasi danno creato alle persone che decidessero di passeggiare nei 23 ettari (non) a disposizione.  Facile pure affermare che l'Università potesse costruire aule nel primo piano interrato dell'ex UPIM. Purtoppo la retorica in questi casi è inutile come anche le metafore! L'Università crea posti di lavoro (personale tecnico-amministrativo, docenti, sicurezza, Co.co.co., ecc.) e in una citta come Foggia questi sono indispensabili! A tutt'oggi sono 300 i soli dipendenti tecnici-amministrativi; 300 non 5 o 47 come in Sardegna, gran parte dei quali parecchio sotto i 40 anni. Lei permette, parlando in termini di crescita della città, perchè è di questo che si parla nel forum, che sia molto più vantaggioso un Ente ricco e in crescita (l'università di Foggia ha solo 4 anni) che da lavoro a centinaia di persone, che non uno sulla crisi della "bancarotta" nel quale lavorano poche decine (per abbondare) di dipendenti?
Spero in una sua risposta.
Cordiali saluti.

da Ande

risposta al Signor "Ande"

Una cosa alla volta e ci arriviamo.

Lei dice:

-Senza nulla togliere all'IRIIP e su quello che può dare all'economia foggiana l'allevamento equestre..

La correggo! L'IRIIP è il cuore di tutto ciò che gira attorno all'equitazione, non solo allevatoriale, è anche promozione e sviluppo, alla pari dell'Università, anzi...meglio perchè produce i contenitori per i suoi prodotti (poi spiegherò più avanti...)

-...ma l'IRIIP, nella sua attuale sede, è necessario?

Se spostiamo i pregiati cavalli Murgesi in altra sede, già è stato detto sui giornali dalle potentissime Associazioni allevatoriali di Bari, Taranto e Martinafranca (se mi comunica la Sua e-mail la invierò copia), che "...solo il centenario Complesso IRIIP e la sua impareggiabile struttura giustifica l'Istituzione dell'Incremento Ippico nella città di Foggia. Nel momento in cui Foggia sposterà gli stalloni Murgesi e gli Asini di Martinafranca in altra sede, chiederemo l'Istituzione e i suoi stalloni nel nostro Territorio". Io sono un veterano del settore e so che hanno  forza e ragione che ciò succeda. Chi non conosce la protettrice grandiosità dell'IRIIP-FG, ancora oggi si chiede come mai il "cavallo delle Murge" e "l'Asino di Martinafranca" sono a Foggia e non nei  territori da cui prendono il nome. E' l'unica cosa che i Foggiani (saccheggiati da sempre) possono vantarsi di aver scippato agli altri...se vogliamo scherzare senza considerare la storia che c'è dietro :-).

-La scelta di Castelluccio dei Sauri

Non si poteva scegliere di peggio! C'è molta ignoranza, spesso parlano e dicono di sapere ma in realtà, del cavallo, conoscono solo la bistecca.

Senza soffermarsi sull'ambiente malavitoso-napoletano creatosi attorno all'Ippodromo del TROTTO di quel paese, l'Ippodromo del Galoppo, tecnicamente, è tutta un'altra cosa. E' come dire campo di pallacanestro e campo di calcio, la sola cosa in comune è la palla. Prova è che gente che gira attorno al trotto non si conosce ed è lontana anni luce con quella che gira attorno all'equitazione da sella. Quest'ultima abbraccia tante filosofie di vita...dalla competizione, al turismo, all'ambiente, alla protezione civile, all'ippoterapia. Un immenso contenitore di occcupazione e sviluppo sul tempo libero. CASTELLUCCIO dei Sauri è un BUBBONE! Un nefasto passaggio dolce, per effettuare il successivo scippo indolore. Con i suoi circa 2 miliardi di vecchie lire, con tutta la loro buona volontà dei tecnici ingegneri (incompetenti del settore), a Castelluccio si potranno fare solo poche baracche nelle quali ingabbieranno i 90 stalloni attuali senza possibilità di uscita per mancanza di terreno. Inoltre, quando si dice ippodromo di Castelluccio dei Sauri non significa l'uso della struttura esistente. Sono cose ben distinte con gestioni diverse che prevede luoghi vicini ma separati senza alcuna connessione. Una sola: il paese. La struttura che vogliono costruire sarà inevitabilmente INADATTA; parola "magica" che aspettano i nostri vicini di Martinafranca etc. per le loro giustificate future pretese (pare che abbiano già individuato la famosa e meravigliosa struttura "Il Galeone" della Forestale).

-L'indotto che creerebbe l'Università!

E' questa la grande BUFALA!! Una approfondita riflessione porta diritto al PARADOSSO. L'università, in un territorio in cui esiste una notevole

crisi occupazionale (in Capitanata è cronica) se sforna continuamente i suoi prodotti (cervelli) senza il contenitore che li accoglie, questi suoi prodotti si perderanno, prenderanno il largo. Continuando così, ci troveremo, nella competizione economica/commerciale/etc., gli stessi nostri cervelli (creati con i nostri soldi investiti) a competere contro di noi della Capitanata. Saranno altre Regioni e Nazioni sviluppate a porsi come contenitore. In Capitanata rimarrà solo l'ignoranza e quando i nostri cervelli fuggiti, al servizio di altri, ci sconfiggeranno sul mercato, potremo solo dire: " però...  erano managers Foggiani! ". Quindi, l'Università, per un territorio è SUPERPOSITIVA solo se riesce a trattenere i suoi prodotti nel contenitore economico del suo territorio necessariamente connesso alle sue radici ed alla sua storia, altrimenti, l'Università (come Lei stesso fa notare), riesce a creare posti di lavoro SOLO nella sua struttura universitaria (un costoso lavoro pagato da noi ma goduto da altre realtà sviluppate e lontane). 

Cosa ce ne facciamo di un laureato di ingegneria navale se non abbiamo il porto di La Spezia? Ci sarà pur un giornalista che al magnifico Rettore di Foggia gli chiederà: "Ma di tutti i  cervelli che vi vantate di aver sfornato, di  questi, QUANTI lavorano e soprattutto QUANTI sono in loco che lavorano ASSUNTI, PAGATI e RISPETTATI per qualificata laurea che portano benessere alle nostre città?" . L'IRIIP che cerchiamo di salvare è uno di questi necessari contenitori ed è per questo che chiediamo il suo rilancio con la convivenza, nella sua sede, con facoltà di settore (agraria, veterinaria, ippologia, ippoterapia, Medicina motoria etc..) che qualificheranno ed accelereranno lo sviluppo del mondo equestre. Anche il Parco del Gargano è lì che attende! Quindi il problema non si pone perchè l'Università non la escludiamo, anzi, quella di settore la PRETENDIAMO.

-L'ex-Ippodromo/galoppatoio è al Centro o in Periferia? 

Anche se la cosa è poco rilevante considerato che l'attività che attirerebbe il grande pubblico verrebbe comunque svolta nei giorni festivi e quindi senza recare problemi alla città che solo in altri giorni lavora, è utile sapere che l'Ippodromo di Ferrara è veramente situato nel centro storico ed è fiore all'occhiello di quella città proprio per la sua particolarità. Le città si differenziano anche per le loro particolarità che insieme al caos portano soldi e visibilità anche internazionale, vedesi Palio di Siena (noi della Capitanata abbiamo di particolare solo la disoccupazione e i morti ammazzati).

Se poi entriamo nella sostanza del problema, questa discussione sul Centro oppure Periferia nasce per definire se l'Ippodromo potrebbe procurare, con il suo richiamo di grande pubblico, la confusione IN città. Bene! Il fatto stesso che si preoccupa del caos che potrebbe procurare l'ippodromo è positivo...conferma che anche Lei intravede e prevede(pur non essendo del settore) questo sviluppo (ossia, in parole semplici: occupazione e SOLDI). Qui comunque casca l'asino dei "centristi". La posizione topografica stradale dell'Ippodromo-galoppatoio è sicuramente periferica perchè il grande pubblico proveniente dall'Autostrada non passerà nel mezzo della città, al massimo viaggerà sulla Circonvollazione creata apposta per evitare il centro. Prova è che quando funziona la Fiera (veramente a gomito con l'ippodromo) nessuno, in città, s'accorge che è aperta.

-aiuto...sulla liberatoria per andare col cavallo nell'area Ippodromo;

Le assicuro, con molto rispetto, che di questi aiuti non ci occorrono (sono un Quadro-Tecnico di equitazione di lunga data), anzi, i Suoi consigli sono errati... deve aggiungere dell'altro per evitare responsabilità. Tutto può essere fatto! La possibilità di aprire la struttura alla città è quello che io auspico  (già ora qualcosa succede) ed è questa una delle mie intenzioni che mi ha portato ad essere componente del Comitato pro-IRIIP. Io rispondevo solo alla Sua passata unilaterale ed ingiustificata decisione di andare a galoppare nell'area ippodromo-Foggia senza permesso accordato con il Dirigente.

-l'Università ha rifiutato l'ex-UPIM ...costruire aule nel primo piano interrato;

Non è proprio così e comunque non Le pare che siano un pò viziosi questi studenti/docenti. L'ingegno italiano è conosciuto in tutto il mondo e sicuramente avrebbe trasformato in modo ottimale l'ex-UPIM. All'Ergife di Roma, dove si svolgono i più importanti convegni, i locali sono meravigliosamente sottoterra. Se poi non va bene c'è sempre l'ex distretto militare "CESARE ODDONE" con i sui 13.000 metri quadri con giardini che supplica di non essere abbandonato ed essere rivalutato. Già ancora prima era Ginnasio.

Perchè l'Università vuole invece, ostinatamente l'IRIIP? Istituzione invidiata e funzionante? Cosa vuole il Magnifico Rettore della S.I.U., la sua Reggia di Caserta?

Spero di aver risposto a tutte le domande anche se... LE DOMANDE LI DOVREMMO FARE NOI ai Responsabili del nefasto accordo di programma.

Buontutto

Foggia,19/11/2004 -- franco cuttano  


Vai al Forum generale

Vi consigliamo : Italian suit abiti su misura - Abbigliamento fashion videocamere - Interflora Spedizione fiori Mobili da giardino - Hotel Ginestre Gargano Vieste Beautyfarm - Cartucce stampanti - Farmacia online - Italian food Prodotti tipici italiani