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l� Attacco

(mercoled�, 4 feb 2009 � pag.23)

IL PARCO DELLE POLEMICHE / LA CITTA� IMPOSSIBILE

Da ex ippodromo a parco urbano: l�ultima genialata di Franco Mercurio

Mauro Masullo: E� un concorso di idee senza senso

di Modesta Raimondi

Genialata di Franco MercurioIl Concorso internazionale di idee, per la realizzazione del parco urbano sull�area dell�ex ippodromo, bandito dal Comune di Foggia, fa tornare a mente gli annosi tentativi di restituire ad una funzione pubblica, gli oltre 20 ettari situati a ridosso di viale Fortore.

L�ultimo � quello dell�assessore ai lavori pubblici, Franco Mercurio (foto in alto, a sinistra). La sua idea parte dal presupposto che qualsivoglia sul futuro e sull� utilizzo dell�area, non possa seguire l�interesse di pochi, o abbracciare l�idea di una destinazione d�uso specifica, a partire dalle numerose richieste del COMITATO pro IRIIP per riportare l�area al suo antico utilizzo.   Per l�assessore ai Lavori Pubblici, infatti, l�ex ippodromo diventer� il polmone verde di Foggia, un vero e proprio immenso spazio verde fruibile da tutti i cittadini. E non solo: la ferma volont� del direttore della biblioteca provinciale, � anche quella di investire finalmente sul potenziamento dei lavori per riportare interamente alla luce il villaggio neolitico sito proprio sotto l�intera area.  Il soggetto promotore, dunque, � il Comune, nello specifico gli assessorati ai Lavori pubblici, all�urbanistica, ai Beni Culturali, alla Cultura.   Gli ettari cui si parla sono 23: uno spazio in passato utilizzato come ippodromo, connesso all�Istituto regionale di incremento ippico (IRIIP), ubicato nel complesso edilizio prospettante su via Caggese, su cui � stato apposto il vincolo di tutela monumentale ed archeologica.   In esso vi � tuttora la sede dell�IRIIP,  mentre alcuni padiglioni sono stati ristrutturati e adibiti a funzioni ed attivit� dell�Universit�.  A seguito del rinvenimento di importanti giacimenti archeologici di et� neolitica, in questo spazio vige la inedificabilit� assoluta.   Considerando la vicinanza con alcune importanti realt� cittadine, il Comune punta a trasformare i 23 ettari, in cerniera tra nuovi sistemi di relazioni.   E nel progetto parla �non di un�isola nel contesto della periferia, ma una struttura capace di definire una nuova centralit� urbana�.   Tra le priorit�, la valorizzazione delle presenze archeologiche da mettere allo scoperto, onde renderle fruibili dai visitatori; la valorizzazione dell�area come nuovo spazio verde della citt�, attraverso la creazione di nuove presenze botanico-vegetazionali; la valorizzazione dell�area con attivit� per l�intrattenimento, la cultura ed il tempo libero.   Da qui la realizzazione di un parco archeologico, la previsione di una struttura leggera e facilmente rimovibile in cui poter svolgere attivit� didattica (destinata soprattutto alle scuole), gli opportuni ambienti per la vigilanza e la bigliettazione, con annesso spazio per book-shop, oltre a servizi igienici.   Tra le priorit� la protezione del parco archeologico con un recinto.   Riguardo alla realizzazione del verde, il concorso di idee, prevede vialetti pedonali e piste ciclabili in terra battuta, oltre che punti di sosta in radure alberate e punti attrezzati per il gioco dei bimbi.   Ancora, dune, laghetti, fontane,giardini botanici, aree tematiche.   Mentre promette grande attenzione per la fruibilit� dei diversamente abili in carrozzella.   Un deciso NO alle recinzioni esterne e attenzione progettuale alla definizione notturna dei viali e delle piste ciclabili.   Il Comune poi vuol pensare al parco come ad un luogo culturale, per la land art e le esposizioni all�aperto di opere di scultura.   Oltre che spazio per concerti all�aperto con impianti e attrezzature facilmente smontabili.  In prossimit� dei padiglioni dell�IRIIP, inoltre, si prevede un�area recintata destinata all�attivit� all�area aperta dei cavalli dell�Istituto.   Mentre le lezioni di equitazione e le passeggiate a cavallo verranno permesse per tutto il parco.   Un concorso di idee che non piace affatto a Mauro Masullo, esperto in architettura del paesaggio e libero professionista.  Dal 2006 Presidente della Sezione Centropeninsulare dell�AIAP(Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio) e dal 2008 Presidente di Promo Verde Lazio, che negli anni si � distinto per la tutela e la valorizzazione del paesaggio italiano, ricoprendo incarichi in amministrazioni ed associazioni.   Tra le sue specialit�, la ricostruzione e riqualificazione paesaggistica, il restauro del paesaggio storico, culturale e potenziale, i piani paesaggistici comunali e i piani del verde urbano, parchi e giardini, urbani e extraurbani.   �Il concorso di idee del Comune di Foggia non va�, spiega Fasullo, che 13 anni fa, in biblioteca provinciale, present� una sua proposta per la destinazione d�uso e la zonizzazione dell�area dell�ex ippodromo.  �Anzitutto in citt� manca un piano paesaggistico, indispensabile per dare armonia allo sviluppo.   Ed il risultato � che le cose fatte appaiono tutte scollegate tra loro.   Personalmente ritengo che l�ippodromo serva a bonificare l�intera citt�, a partire dalla villa�.    I suoi dinieghi riguardo al progetto sono diversi.  Anzitutto il fatto che, presentandosi carico di paletti da rispettare, il concorso di idee non lasci ampio respiro alle idee stesse.   Il suo indice, poi, si punta sulla prevista mancanza di recinzione che, a suo dire, sarebbe foriera di pericoli che, invece di migliorare, peggiorerebbero di molto la qualit� della vita dei residenti.  �Ve li immaginate 23 ettari di verde, con alberi, cespugli, dune e collinette, nelle ore notturne?  Rappresenterebbero una bomba pronta ad esplodere, che peggiorerebbe la vita di tutti, con potenziali stupri, spacci, delinquenza.   Il capitolo disabili, poi?  Come pu� essere l�area accessibile alle carrozzelle se si prevedono ampi spazi, sentieri pedonali e piste ciclabili in terra battuta, ?  Ancora, le strutture removibili per lo studio dei ragazzi.  Che cosa intendono?  Dei prefabbricati?  O delle tende in cui fare lezione sotto la pioggia?  E poi le piste ciclabili, sempre con la terra battuta, i cavalli liberi di fare i loro bisogni ovunque.   Ma ve li immaginate?  Mi sembra che questo piano sia stato scritto da gente senza competenza nel settore, gente che non sa e non conosce gli effetti di ci� che propone. Mentre ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro�. 

Masullo, che vive a Roma da molti anni, intravede nella politica urbanistica foggiana, un tendenza a distruggere piuttosto che a conservare o meglio diretta pi� ad un restauro distruttivo anzich� conservativo.  Una tendenza che si riflette negativamente sulla psicologia della popolazione, che pi� passer� il tempo e pi� faticher� a riconoscere la propria identit� storico-culturale nello spazio in cui vive.   Una popolazione che da anni guarda con rassegnazione, mista a curiosit�, i 23 ettari tra via Guglielmi e viale Fortore.    

 

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