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FOGGIA – Mongelli torna e partiti promettono cambio di marcia. Longo: “Vergogna”

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

Saranno tanti e complicati i nodi da sciogliere. Le ragioni oggi in una conferenza stampa, ma i cittadini non la prendono bene. Partiti in fermento rientrano e promettono un cambiamento

Gianni Mongelli

MONGELLI RITIRA LE DIMISSIONI. E’ ufficiale. Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli ritira le dimissioni e torna alla casa comunale. Lo fa con quattro giorni d’anticipo rispetto a quelli concessi dalla legge (presentate lo scorso 17 luglio, avrebbe dovuto decidere entro il 5 agosto).

E c’è una ragione: venerdì si insedia il nuovo Prefetto di Foggia, Luisa Latella, ed è intenzione del primo cittadino incontrarla con una situazione politicamente ed amministrativamente definita. Ieri il vertice, fiume, con le forze di maggioranza, allargato ai segretari di partito. Quindi la decisione: “torno”. La notizia, già nell’aria e di dominio pubblico da questa mattina, rimbalza immediatamente in città. L’interrogativo è lo stesso per tutti: “Cosa avrà mai fatto cambiare idea al primo cittadino?”. Mente Longo tuona su facebook: “Vergogna!”.

LE RAGIONI. Le ragioni, precise e puntuali, è ovvio, potrà fornirle solo lui domani in conferenza stampa. Non è ancora dato sapere, infatti, quali siano le novità, importanti, che, dal 17 luglio ad oggi, devono logicamente essere intervenute sul fronte dei problemi, numerosi, che attanagliano la città per permettere ad una maggioranza fino a ieri sfilacciata e in aperta crisi, di ritrovare nuova coesione politica e slancio per ripartire.

Né è dato sapere quali nuove certezze abbia potuto incassare il sindaco nei suoi colloqui baresi e romani tali da indurlo ad una radicale sterzata rispetto al “buen retiro” avviato. C’è chi lo ritiene “percorso obbligato” in vista di una candidatura in Parlamento e invita ad attendere l’autunno per averne contezza, quando i partiti cominceranno a schierare in campo ciascuno le proprie truppe.

Per altri semplicemente le partite ancora aperte (Amica, edilizia ed housing sociale, Pug) sono questioni troppo “sensibili” per mollarle ad un commissario.

Una cosa è certa: novità sotto il sole d’agosto devono necessariamente essere intervenute per far inneggiare le forze politiche ad una nuova ripartenza.

E devono necessariamente essere importanti se partiti come l’Unione di Capitanata e Psi, che solo due mesi fa avevano ritiravano i propri assessori aprendo di fatto un’inopportuna crisi politica, non ci hanno messo molto a fare un passo indietro e a far rientrare in queste ore, uno ad uno, i propri uomini.

Anche il socialista Federico Iuppa, che pur di fare il vicesindaco fino a qualche settimana fa proprio non voleva più saperne, domani risponderà all’appello di Mongelli che in conferenza stampa ha voluto “la sua squadra”. Tutti nuovamente insieme, insomma. Appassionatamente.

LE (SOLITE) PROMESSE. “Ci è stato promesso un cambio di passo. Ci occuperemo con maggior decisione e condivisione delle emergenze della città. Non solo. Sarà questa anche la fase della programmazione e dello sviluppo”.

A sentire partiti e consiglieri, tutti indistintamente, da Pd a Udcap, da Sel a Mep a Socialismo Dauno, sembra di riascoltare il manifesto che 6 mesi fa inaugurava il Mongelli-bis. Ma, da allora, la città sa bene come è andata. “Si ma oggi noi ci metteremo la faccia. Avremo una giunta più politica”. Ecco appunto, la giunta.

Il mai digerito governo tecnico che Mongelli inaugurò solo 6 mesi fa dovrebbe perdere presto qualche testa. Il sindaco ha aperto ad “innesti politici” ed i partiti non vedono l’ora di far tornare propri uomini di fiducia al governo della città.

Mongelli avrebbe messo sul piatto anche il decimo assessorato, quella alla Sicurezza e Polizia Municipale, rifiutato dalla poliziotta Alfonsina De Sario sei mesi fa e mai assegnato. Ma il tutto con molta calma, a settembre, dopo la fase di bilancio: l’immagine della corsa alla poltrona non farebbe bene al centrosinistra in un momento così delicato, meglio far decantare il tutto con le ferie estive.

E poi bisogna prima metter in sicurezza i conti e preoccuparsi della bocciatura secca da parte dei revisori verso cui viaggerebbe il consuntivo. Ma anche qui le forze politiche si dicono ottimiste: “Il parere – fanno notare – non è ancora stato depositato”.

Mongelli, poi, avrebbe dato anche garanzie anche sul tanto atteso ricambio al vertice della polizia Municipale e sulla tecnostruttura, con l’accorpamento degli uffici e la rotazione, sempre richiesta, dei dirigenti. Si vedrà. Lo scetticismo di molti, vista l’annosità dei temi, è d’obbligo.

LA DELUSIONE SUL WEB. Certamente domani in conferenza se ne saprà di più. O forse di meno. Chissà. Certo è che per i personaggi che popolano il Palazzo questa è davvero l’ultima chiamata. Lo si comprende dal tenore dei commenti che viaggiano via web in queste ore: una città stanca, in cui il sindaco “avrebbe fatto meglio a confermarle quelle dimissioni” trascinandosi dietro tutti, assessori e consiglieri.

Giovanna Greco da Foggiatoday

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Ufficiale: Mongelli ritira le dimissioni

Pubblicato : mercoledì, 1 agosto 2012

La decisione dopo il vertice di ieri sera. Entro domani la comunicazione formale

Fumata bianca al vertice di ieri sera: Gianni Mongelli ha deciso di ritirare le proprie dimissioni e tornerà a ricoprire il ruolo di sindaco di Foggia. Dopo i segnali degli ultimi giorni e le dichiarazioni interlocutorie del primo cittadino, la notizia da qualche ora è diventata ufficiale. La comunicazione formale, invece, dovrebbe avvenire al massimo nella giornata di domani, con la prevedibile convocazione di una conferenza stampa.

LE DIMISSIONI. Il foglio delle dimissioni, dunque, diventa carta straccia. Il sindaco le aveva firmate una quindicina di giorni fa, all’indomani del fallimento del Foggia e dell’ennesima aggressione verbale a Palazzo di città, subìta da alcuni lavoratori dell’ex municipalizzata dei rifiuti. Nella lettera di motivazioni, però, la responsabilità maggiore venne addebitata ai tagli del governo e all’ennesima mannaia della spending review contro gli enti locali, che rendevano ingestibile il Comune.

LA TRATTATIVA. Bilancio a parte, sul tavolo della trattativa in questi giorni ci sono state principalmente le questioni legate all’Amica e le operazioni di “ricucitura” dello strappo all’interno della maggioranza, con il tentativo di riconciliarsi con la frangia dissidente e scissionista in giunta e Consiglio. Quali rassicurazioni abbia ricevuto il primo cittadino per rituffarsi nella propria “missione” lo sapremo presto (o almeno, ce lo auguriamo), così come sarà importante comprendere quali siano stati i temi affrontati e le prospettive dopo il summit di Bari con il governatore Nichi Vendola. Intanto, è facile prevedere una immediata reazione dell’opposizione, che ha già bollato come “ambiguo” il dietrofront del sindaco.

da Foggiacittaaperta.it

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FOGGIA -Gianni Mongelli intenzionato a restare, verso il ritiro delle dimissioni

Pubblicato : martedì, 31 luglio 2012

Prevista una rotazione radicale dei dirigenti. Sul fronte rifiuti il sindaco è stato rassicurato dalla SIA, l’azienda di bacino dell’Ato Fg4, che dal 1 ottobre correrà in soccorso del capoluogo

Gianni Mongelli

MONGELLI, VERSO IL RITIRO DELLE DIMISSIONI. Alla decisione finale mancano 5 giorni. Ma in un’intervista rilasciata a La Gazzetta di Capitanata, il sindaco (dimissionario) di Foggia Gianni Mongelli aveva rassicurato che no, non avrebbe atteso l’ultimo giorno utile per decidere se rientrare o meno alla casa comunale. Lo avrebbe fatto prima, già nei primi giorni di questa settimana.

Probabilmente tra stasera e domani, subito dopo il vertice di maggioranza, allargato ai segretari di partito, in programma in serata. Ed ambienti a lui vicini lo definiscono seriamente intenzionato a restare, semmai abbia creduto realmente di lasciare.

Ad autorizzare l’interrogativo ci pensa l’operatività con cui ha comunque agito nei giorni che hanno seguito le dimissioni e l’agenda già fitta di appuntamenti per i prossimi (vedi l’incontro con i sindacati Amica aggiornato a lunedì prossimo, 6 agosto).

 

IL VERTICE DI MAGGIORANZA. Dato per certo, dunque, il prosieguo della consiliatura (confortato, Mongelli, anche dai buoni riscontri al lavoro sin qui condotto ricevuti da Bari e da Roma), il vertice di questa sera si preannuncia comunque determinante rispetto ad alcune questioni.

Sulla sfondo non si agitano solo il risanamento dell’ente, ancora pericolosamente esposto al crack finanziario, e le difficoltà, arcinote, dei comuni italiani, stretti nella morsa dei tagli ministeriali e in procinto, per la gran parte, di deliberare impopolarissimi inasprimenti fiscali rispetto ai quali Mongelli chiamerà i partiti tutti, indistintamente, stasera a “mettere il cappello” (non è un caso che tra le richieste del Partito Democratico vi sia proprio una verifica, stringente, del piano di rientro e delle sue possibilità di riuscita). Ma anche le emergenze. A partire da Amica, e dalla questione ambientale in senso più ampio, all’emergenza occupazionale che, da Foggiaservizi in giù, rischia di esplodere in mano alle forze politiche, da sinistra e destra.

Data per scontata, poi, una blindatura della giunta (che pure Psi e gruppi minori vorrebbero rivisitata), le richieste, numerose, viaggeranno anche in senso inverso. Mongelli, ad esempio, dovrà rispondere (e forse questa volta è il caso che lo faccia per davvero) alla richiesta unanime da parte delle forze consiliari di metter mano alla tecnostruttura, con una rotazione, radicale, dei dirigenti. Mentre bisogna che un armistizio prende il posto della tregua armata con cui convivono da troppo tempo i partiti maggiori, Pd Udcap e Psi.

AMICA-SIA. Certamente dietro la decisione che il primo cittadino si prepara ad ufficializzare c’è anche un rasserenamento, quasi raggiunto, del fronte Amica. L’asse con Cerignola si sta rivelando proficuo. Quasi certamente sarà SIA, l’azienda di bacino dell’ato Fg4, a correre in soccorso del capoluogo dal 1 ottobre, quando Amica cesserà di esistere e di operare. La formula individuata è quella del fitto del ramo d’azienda:
1,8milioni di euro al mese al consorzio SIA per 6 mesi in cambio dell’espletamento del servizio e della presa in carico di oltre 350 lavoratori, tra Amica e Dauniambiente. Una soluzione temporanea, è stato spiegato dai due primi cittadini, frutto della “solidarietà istituzionale” e in attesa delle evoluzioni normative in tema di servizi pubblici locali. Certo, nulla è ancora di ufficiale. Bisogna che la proposta tecnica, dettagliata, venga messa nero su bianco e fatta passare per il benestare dell’intero consorzio (che lo ricordiamo annovera al suo interno ben 9 comuni). Anche perché SIA viaggia in acque finanziarie cattivissime, situazione che ha portato alle dimissioni dell’amministratore unico, Ciccio Vasciaveo.

Ma, a parte Orta Nova, i restanti sindaci si sarebbero già espressi favorevolmente in via ufficiosa e venerdì prossimo, giorno in cui è convocata un’altra assemblea sul tema, potrebbero dare via libera.

UN GRANDE DISASTRO. A tuonare però contro una soluzione “suicida per Cerignola” ci pensano i gruppi consiliari d’opposizione al Comune di Cerignola che ieri in consiglio hanno ricevuto la doccia fredda. Contrario al salvataggio di Amica lo stesso Pd locale (e pazienza se ciò comporta il “tradimento” dei cugini foggiani) e la Cicogna di Franco Metta che dietro l’operazione vede le solite manovre personalistiche pre elettorali di “alcuni personaggi” (nel calderone finiscono Giannatempo,Elena Gentile,Roberto Ruocco) che rischiano di far sprondare Cerignola nell’ennesimo “incommensurabile” disastro”.

Giovanna Greco da Foggiatoday

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FOGGIA – Via Lorenzo Cariglia, Foggia e Mongelli intitolano una strada al colonnello

Pubblicato : lunedì, 30 luglio 2012

Il primo cittadino lo ha ricordato come un militare che ha servito con dedizione, competenza, passione e intelligenza, la causa della pace nel mondo

Via Lorenzo Cariglia

Questa mattina Gianni Mongelli ha presieduto all’intitolazione della strada (terza traversa corso del Mezzogiorno) al colonnello Lorenzo Cariglia, prematuramente scomparso, commemorando la sua figura insieme alla moglie del militare e ad altri familiari e colleghi.

Il primo cittadino lo ha ricordato come un militare che ha servito con dedizione, competenza, passione e intelligenza, la causa della pace nel mondo.

“L’impegno e la dedizione del colonnello ce lo racconta il suo peregrinare tra alcuni dei comandi europei più prestigiosi e alcune delle zone più calde del mondo”, ha evidenziato Mongelli. “In ciascuno di quegli uffici e quei luoghi ha messo a disposizione le competenze tecniche maturate nel settore della logistica e l’intelligenza operativa maturata nelle relazioni di altissimo libello e profilo strategico”.

I meriti di Cariglia sono stati riconosciuti, da ultimo, nel dicembre del 2006 quando il presidente Giorgio Napolitano gli conferì l’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

da Foggiatoday

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FOGGIA – «Sindaco, venga in piazza e ci spieghi»

Pubblicato : lunedì, 30 luglio 2012

Foggia, lettera aperta al dimissionario Mongelli

Gianni Mongelli durante la campagna elettorale

Tra oggi e martedì il sindaco dimissionario, Gianni Mongelli, avvierà una serie di consultazioni con le forze sociali e con i partiti, per decidere quale scenario si aprirà il 6 agosto: l’arrivo di un commissario prefettizio o la prosecuzione dell’esperienza amministrativa del centrosinistra.

Ma in queste ore sono i cittadini a chiedere al sindaco di chiarire in piazza quanto accaduto. L’invito è giunto ieri con una lettera da «Foggia città aperta», costituita da un nutrito gruppo di giovani foggiani. «Foggia è una città stanca, ma non dorme ancora. Un’assemblea pubblica, costruttiva. Ci pensi sindaco», si legge nella lunga lettera in cui si fa spesso riferimento sia a quanto aveva scritto Mongelli nella sua lettera di dimissioni, sia agli incontri avuti in questi dieci giorni con Vendola e a quelli romani.

Ma non manca un riferimento alle riflessioni rilasciate al Corriere del Mezzogiornodal prefetto, Francesco Monteleone, che fra due giorni lascerà il capoluogo. «Ha parlato di isolamento istituzionale e il prefetto uscente le ha risposto piccato», dicono ancora i giovani di Foggia città aperta.

«Ha subìto minacce nella sua stanza, che tutti noi consideriamo intoccabile, ma nessuna forza dell’ordine ha voluto assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Sono dieci giorni che lei è uscito dal Palazzo, ma con queste strategie sembra che lei sia uscito dalla porta per ritornare dalla finestra», aggiungono.

Da qui l’invito: «Venga in piazza, signor sindaco, convochi un’assemblea pubblica, semmai davanti a uno di quei luoghi che furono vanto e ora sono fallimento: il teatro Giordano, lo stadio Zaccheria, parco San Felice, e ancora l’aeroporto, piazza Mercato. Esca dal palazzo e venga in piazza. La città – concludono – è stanca di conoscere mezze verità».

Antonella Caruso

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FOGGIA – Sindaco di Foggia: «Rientro? Forse no, probabilmente sí»

Pubblicato : domenica, 29 luglio 2012

Allora Mongelli, resta un’altra settimana. Entro domenica 5 agosto deve decidere se rimanere o meno al Comune. Che fa?

Intanto continuerò a riflettere, con attenzione. Ne ho sentite tante, ma la mia scelta di rassegnare il mandato lo scorso 17 luglio non è una finzione. Ci sono tanti pro e contro. Voglio comprendere fino in fondo gli effetti di questa scelta. Certo, trovo più gente che mi incoraggia a continuare perché la città con il sindaco ha comunque in interlocutore, anche se per alcuni è sbagliato. Vedremo.

Da che cosa dipende. Se lei ha deciso di confermare o meno le dimissioni lo sa benissimo. Qual è la variabile?

Sono tante. Intanto la città. Foggia è in una fase delicatissima, credo senza precedenti. Non voglio che passi l’idea di un abbandono per vigliaccheria. La scelta, maturata in una fase particolare, è perché mi sono reso conto che in quel momento ero soffocato da una parte dall’annuncio di nuovi tagli e dall’altra dalle esigenze della città, che a volte vengono esasperate, ma non bisogna mai dimenticare che dietro queste esasperazioni ci sono sempre bisogni ed un sindaco deve farsene comunque carico».

Isolamento istituzionale, è nata una caccia ai responsabili.

Ho chiarito con numerosi livelli istituzionali la portata delle mie parole. Ho sempre pensato alla collaborazione istituzionale. E che ad un certo punto, dal Governo nazionale a quello regionale, ho registrato solo negatività.

E’ stato a Bari, da Vendola. Una chiacchierata per dire addio all politica?

No assolutamente, il governatore mi ha incoraggiato ad andare avanti. La politica è fatta anche di queste situazioni.

Fuori dai denti, come la Regione potrebbe aiutare il Comune di Foggia senza inventarsi una corsia preferenziale?

Con la Regione Puglia ci sono quattro o cinque partite importanti. Intanto la premialità sul sostegno sociale, che ci serve come il pane. Poi lo sblocco dell’housing sociale, la questione dei rifiuti ed alcune scelte che si possono fare in materia di pianificazione commerciale e industriale. Quanto ai rifiuti mi riferisco ad alcune risorse per noi importanti sul fronte discarica. Somme modeste ma importanti in questo momento per i conti del Comune.

Lei ha fatto tappa anche a Roma. Un viaggio tra le stanze del ministero dell’Economia. Per sapere cosa?

Dovevo assolutamente parlare della situazione del Comune. Quello di Foggia non è diverso dagli altri. Oggi in Italia il 25% dei Comuni è a rischio dissesto. Il ministero ci ha dato atto dei risultati ottenuti. Non è mancata qualche iniezione di fiducia. Stiamo cercando di capire la portata della spending review. Se passa qualche emendamento, che prevede ad esempio di spalmare su più anni la debitoria, lo scenario cambia totalmente. E’ stato un colloquio positivo».

Riferirà anche di questo ai partiti che incontrerà tra domani e martedì?

Con le forze politiche abbiamo necessità di fare il punto della situazione e di avere un quadro complessivo dal punto di vista tecnico finanziario. E’ chiaro che sulle dimissioni la decisione finale spetta a me, ma questo dialogo è importante anche perché ho avuto solo segnali positivi, e cioè che si sta comprendendo la situazione complessiva di Foggia. Ripeto, devo decidere prima io, ma se ci sarà questa decisione di revocare il mandato ripartiremo con grande convinzione.

L’Udc ha proposto un governo di salute pubblica ed è comunque una delle poche forze di opposizione contrarie al commissariamento.

E’ evidente che come sindaco devo andare avanti con la mia maggioranza, ma nella posizione dell’Udc vedo comunque un segnale di attenzione. Credo che abbiano capito che, oggi, la radicalizzazione della battaglia non aiuta a risolvere i problemi. Anzi, li complica. E’ un segnale che invita alla riflessione e ne prendo atto.

Qualora faccia un passo indietro, a parte la questione risanamento dei conti che è centrale, su quali punti crede che si debba concentrare l’azione politico amministrativa?

Nessun problema va trascurato. Neanche quello del calcio, purtroppo. Ma credo che ci si debba concentrare su una pianificazione ampia, sulla questione sicurezza, sulla qualità ambientale in senso largo ed infine sulla rivisitazione della macchina municipale.

Non aspetterà il 5 agosto per confermare o ritirare le dimissioni.

Non aspetterò l’ultimo giorno. La decisione sarà resa nota prima. Qualche altro giorno.

FILIPPO SANTGLIANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Mongelli incontra Vendola Resta il nodo del bilancio

Pubblicato : mercoledì, 25 luglio 2012

Il sindaco dimissionario invitato a restare – In arrivo tagli per 2 milioni e 700mila euro

Gianni Mongelli, 55 anni

Lungo colloquio ieri pomeriggio tra il sindaco dimissionario Gianni Mongelli e il presidente della Regione, Nichi Vendola.

Mongelli è partito alla volta di Bari dopo aver avuto una riunione a Palazzo di città con il dirigente dei servizi finanziari dell’ente, Carlo Dicesare.

Fu Vendola a sugellare tre anni fa la candidatura a sindaco dell’imprenditore ed ex presidente regionale di Confindustria. Secondo alcune indiscrezioni, Mongelli sarebbe stato spinto a ritirare le dimissioni.

Il sindaco di Foggia avrebbe incontrato anche il collega di Bari, Michele Emiliano.

Non è escluso che nelle prossime ore voli a Roma.

Tre tappe funzionali a sciogliere i nodi politici e ad ottenere garanzie istituzionali.

Per Mongelli gli interlocutori «credibili» non sembrano essere, in questo momento, gli esponenti politici locali.

Né tantomeno i consiglieri comunali, affannati in riunioni e incontri per cercare di rimettere insieme la maggioranza con un patto di fine legislatura all’insegna del motto «vogliamoci bene».

I nodi amministrativi e finanziari illustrati da Dicesare non sono facilmente aggredibili.

Il bilancio di previsione e il riequilibrio: sono questi due atti fondamentali per la vita dell’ente che spingeranno il sindaco dimissionario a restare alla guida della città o a confermare la sua uscita di scena.

La manovra della spending review impone all’ente un ulteriore taglio di risorse pari a 2 milioni e 700mila euro.

Per chiudere il bilancio a questo punto bisognerebbe aumentare i tributi: l’Imu sia sulla prima casa (per la quale c’era stato l’impegno a non ritoccarla) che sulla seconda che potrebbe superare il 10 per cento.

C’è il problema delle alienazioni i cui introiti sono inseriti nel piano di risanamento da 45milioni, che non si sono ancora concretizzate.

E poi le tensioni sociali, a partire dalla Foggia servizi, i cui lavoratori sono stati ricevuti ieri da Mongelli ad una settimana dall’aggressione subita.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – OPINIONI – Dimissioni Mongelli, Onorati: “Il silenzio dei partiti, quello che genera mostri”

Pubblicato : lunedì, 23 luglio 2012

I partiti e gli uomini che hanno governato prima di lui, portando la città nelle condizioni in cui la ritroviamo oggi, non hanno nulla da dire. Le dimissioni del sindaco: tana salva tutti”

Il Dott. Salvatore Onorati

Il sindaco e la speranza” del Dott. Salvatore Onorati – “Il sindaco si è dimesso. Fino al 6 agosto ha tempo per ripensare alle dimissioni. Nel frattempo sulla rete impazzano commenti e giudizi, alcuni pacati e ragionati, altri urlati e sputacchiati, impastati con la bile e con la confusione a cui questi tempi tristi ci hanno abituati.

Nel frattempo i partiti balbettano o, peggio, se ne stanno immersi nel silenzio, che diventa il famoso silenzio della ragione, quello che genera i mostri.

Il mostro che si sta generando così, almeno tra i frequentatori della rete, è quello del capro espiatorio. Si è dimesso il sindaco: i partiti, e gli uomini, che hanno governato prima di lui, portando la città nelle condizioni in cui la ritroviamo oggi, non hanno nulla da dire. Le dimissioni del sindaco: tana salva tutti!

Tutti ora si è in attesa di sapere che farà il sindaco, non cosa ne sarà della nostra città. Credo nel primato della politica e nel ruolo dei partiti, che sono, o dovrebbero essere, il luogo in cui i desiderata dei singoli diventano opzioni collettive.

Se i partiti non parlano, se non tornano ad essere i luoghi della sintesi degli interessi, i luoghi del confronto e della partecipazione, che alimenta il capitale sociale di una comunità, sarà difficile uscire dalle nebbie in cui stiamo brancolando da anni, annaspando ed affogando nelle classifiche nazionali per qualità della vita.

Il capitale sociale di una comunità si alimenta con la fiducia reciproca. La fiducia reciproca alimenta il senso civico e ci rende comunità. Una comunità attenta e partecipe impedisce i comportamenti opportunistici e moralmente esecrabili.

Non so cosa farà il sindaco, ma se dovesse ripensarci e tornare al timone di questa barca traballante, gli consiglierei di istituire un “assessorato alla fiducia”. Un luogo dove mettere in rete tutte le realtà che in questi anni hanno alimentato il capitale sociale della nostra città.

Un luogo in cui si costruiscano azioni che diano la speranza che un’altra realtà è possibile, che un altro modo per vivere insieme sia possibile. Un luogo dove mettere insieme uomini e donne di speranza.

Di fronte ad una casa che brucia, tutti hanno l’obbligo di dare una mano per spegnere l’incendio, ognuno per come può e sa fare.

I partiti, quelli di governo ovviamente in maniera prioritaria, hanno l’obbligo di dire, in questo momento drammatico, come vogliono traghettare la città fuori dal guado, non con gli slogan logori ed inconcludenti delle campagne elettorali o con il sospiro di sollievo delle dimissioni che diventano il rito sacrificale del capro espiatorio.

Il rischio di questo mutismo esasperante è quello di lasciare il campo al qualunquismo dell’invettiva bavosa ed inconcludente che spara su qualsiasi cosa di muova, senza dare prospettive, senza dare speranze che vadano al di là dello slogan del “tutti a casa”.

Al tempo della pancia, che è opzione di tutti, bisogna che faccia seguito quello della testa, e lì bisogna essere attrezzati.”

Dott. Salvatore Onorati da FoggiaToday

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FOGGIA – Il messaggio di benvenuto del sindaco Mongelli alla prefetto Latella

Pubblicato : lunedì, 23 luglio 2012

“Foggia ha energie positive da valorizzare per il suo futuro”

“A nome della città di Foggia rivolgo il mio più caloroso benvenuto alla prefetto Luisa Latella, ringraziando il suo predecessore Giovanni Monteleone per l’impegno profuso al servizio della città e il sostegno personale garantitomi in alcuni dei momenti più difficili dell’attività istituzionale.
L’unanime espressione di stima per le capacità operative messe in campo dalla prefetto tanto a Vibo Valenza che a Palermo mi rendono più che fiducioso rispetto alla positiva collaborazione orientata ad affrontare e risolvere problemi complessi come quello della sicurezza urbana e delle tensioni sociali.
Come e più dell’intero Paese, la città vive uno dei periodi più difficili della storia post bellica, ma è pervasa di energie positive che hanno solo bisogno di essere opportunamente sollecitate per esprimere tutto il loro potenziale. Sono certo che la prefetto saprà apprezzarle e, di concerto con le altre istituzioni territoriali, valorizzarle per il bene e il futuro di Foggia”.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – Rifondazione chiede al PD di sciogliere le ambiguità sul sostegno al Sindaco Mongelli

Pubblicato : sabato, 21 luglio 2012

Puerili e discutibili le scuse che il PD accampa per non decidere subito se confermare l’appoggio al Sindaco Mongelli.
Il PD chiede di verificare se esiste la compatibilità economica per continuare la consigliatura senza dover dichiarare il dissesto economico del comune. Dove erano quando il governo Monti approvava i tagli ai trasferimenti agli enti locali? Chi sostiene in parlamento la famigerata “spending review” che, certificando l’incapacità dell’amministrazione statale a riportare sotto controllo i suoi conti, continuando a salvaguardare i profitti delle banche e degli speculatori finanziari, scarica sulle comunità locali i costi della crisi?
Il PD chiede un nuovo passo per la soluzione della vicenda AMICA. Rifondazione Comunista chiede che sia fatta piena luce sui motivi che hanno portato alla dichiarazione di fallimento e sul perché non è stato acquisito dal tribunale il lavoro fatto dal consulente del Sindaco.
Il PD chiede venga accelerata la razionalizzazione dei servizi. Si deve chiarire se intendono rispettare il risultato referendario o se vogliono procedere all’affidamento a privati i servizi pubblici, che alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato i decreti Monti e Berlusconi sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali non è più un percorso obbligato.
Il PD chiede che sia garantita la sicurezza e la legalità. Ricordiamo l’approvazione del nuovo “regolamento di polizia urbana”, di come anche il PD abbia espresso la volontà di armare gli agenti di polizia locale con bastoni e pistole evitando di affrontare il tema dell’impegno degli agenti sul territorio, della loro presenza sulle strade e nei luoghi pubblici lasciati in mano a bande di teppistelli e bulletti. Nessuna critica viene fatta all’inutilità del pattugliamento misto esercito e forze di polizia, nessun accenno all’intollerabile furto di case popolari pubbliche che continua imperterrito in città con il dilagare delle occupazioni abusive.
Il PD chiede l’adozione del PUG. Non una parola su come affrontare i problemi di chi vive in emergenza abitativa, non una parola sull’esuberanza di offerta di case e sulla carenza di alloggi popolari pubblici, neanche una riga di autocritica sull’operato della giunta Ciliberti che non ha partecipato ai bandi regionali per l’edificazione di alloggi popolari.
Quello che ci aspettavamo dal PD era un’autocritica seria sull’operato dell’amministrazione Ciliberti, una forte critica alle resistenze che la tecnostruttura pone all’azione di rinnovamento nella discontinuità con le amministrazioni precedenti, un impegno a discutere con tutti i partiti di maggioranza, con le espressioni dell’associazionismo e del volontariato, con il Sindaco la stesura del programma per la rinascita della città. Questo era parte integrante dell’accordo del centrosinistra che ha portato all’elezione del Sindaco Mongelli e questo è stato disatteso in questi anni.
Con la sentenza della Corte Costituzionale c’è la reale possibilità di salvaguardare il lavoro dei dipendenti di AMICA e di Foggia Servizi procedendo alla ricostituzione di una società pubblica per la raccolta dei rifiuti, reinternalizzando servizi ora dati in appalto, come l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade, unitamente alla stipula di contratti di lavoro ispirati alla compatibilità economica delle aziende e alla solidarietà tra i lavoratori. Questo sarà possibile se ci sarà l’adozione di norme e regolamenti atti a impedire che la partitocrazia depredi ancora l’amministrazione comunale assicurando una sana gestione della cosa pubblica.
Rifondazione Comunista chiede al PD di sciogliere ogni ambiguità, di dire, senza se e senza ma, se intende proseguire la consigliatura assicurando il sostegno al Sindaco Mongelli o se si assume per intero la responsabilità di consegnare la città a un commissario di governo.

Il segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara”
F. Giorgio Cislaghi

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FOGGIA – dimissioni sindaco: “Si deve ripartire dalla città”

Pubblicato : sabato, 21 luglio 2012

Monito di Fabrizio Tatarella e Umberto Candela, rispettivamente coordinatore provinciale e cittadino di Fli

“Le dimissioni di Mongelli sono la cronaca di una morte annunciata: il sindaco di Foggia ha cominciato a scrivere la sua lettera di dimissioni nel momento in cui si è fidato dei partiti. Di quei partiti del centrosinistra che erano stati da lui miracolati e di quelle forze moderate che avevano scelto l’alleanza di secondo turno più per convenienza o ripicca che per convinzione”.
E’ quanto dichiarano Fabrizio Tatarella e Umberto Candela, rispettivamente coordinatore provinciale e cittadino di Fli Foggia. “La città ne ha avuto puntuali riscontri al momento della costituzione della Giunta, fatta con il manuale Cencelli in declinazione gerontocratica; quando è mancata quella operazione-verità sui conti pubblici che avrebbe inserito i necessari sacrifici in un quadro di maggiore partecipazione e trasparenza; quando non si è avuta la forza di riprende il cammino programmatorio in ambito urbanisti, perpetuando e proseguendo la nefasta strada delle conferenze di servizio e dei patti in deroga. Bisogna dar credito a Mongelli, e a Lucia Lambresa finché c’è stata, di avere investito tempo, risorse e sacrifici nella non facile impresa di tenere i conti pubblici sopra la linea di galleggiamento”.
da Daunia News

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Lecce. – Foggia, dimissioni Mongelli: interviene Perrone.

Pubblicato : venerdì, 20 luglio 2012

 Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, non ha tardato a far sentire tutta la sua vicinanza e solidarietà all’ormai ex sindaco di Foggia. Ecco il contenuto della sua lettera.

Non solo manifestazioni di solidarietà nel day after di Gianni Mongelli, primo cittadino dimissionario del Comune di Foggia, ma anche lo spettro del commissariamento e un coro unanime, che va da Confindustria al Rettore dell’Università del capoluogo Dauno, Giuliano Volpe, passando per sindacati e Camera di Commercio: “Ci ripensi”.

“Una prospettiva ormai non più sopportabile per la città e per me insostenibile”, aveva spiegato l’ingegnere-sindaco, con la fascia tricolore dal giugno 2009, reduce dalle vertenze di Amica, l’azienda di igiene urbana fallita (si sono salvate Amgas e Ataf, trasporti, ora in attivo) e Us.Foggia, oltre che da uno scontro in maggioranza tra Psi e Unione di Capitanata, che è costato il posto al vicesindaco e a tre assessori centristi. Tuttavia sono in molti ad augurarsi che resti sullo scranno più alto del Comune, nonostante non manchino gli estimatori dell’ipotesi avversa.

Anche dal Salento sono arrivate parecchie manifestazioni d’affetto e di solidarietà da parte di chi sa cosa significa essere il primo cittadino di una città importante. “Il sindaco è tra le persone più sole al mondo”, gli ricorda il collega Paolo Perrone da Lecce, in una lettera, parlando subito al plurale per empatia: “L’isolamento di cui parli è una condizione a noi familiare”, rassicura, nella comunanza di difficoltà, specie quando si tratta di allentare i cordoni della borsa. Nella sua lettera, Paolo Perrone esordisce così: “Le parole con cui hai scelto di chiudere la tua avventura da sindaco non mi hanno lasciato indifferente. Comprendo questo momento di sconforto, forse di smarrimento. É sbagliato giudicare, se non si è nei panni per farlo. Per un sindaco, forse, questa regola dovrebbe valere doppio. Eppure, il nostro operato è costantemente sotto la lente di ingrandimento, sempre oggetto di buone e cattive valutazioni. Quando si mette su famiglia, responsabilità e doveri cambiano. Ci sono i figli a cui pensare, il loro benessere, un futuro da assicurare. Così é per noi, che abbiamo la nostra grande famiglia a cui pensare: la comunità che cerchiamo di amministrare nel migliore dei modi. La sfera privata si azzera e viene inghiottita dall’interesse collettivo. L’isolamento di cui parli è una condizione a noi familiare. Non è scontato dover avere sempre la soluzione pronta, quando i contesti sociali ed economici non lo consentono; non è semplice alimentare quotidianamente la volontà d’azione, quando viene puntualmente subissata da macigni che non dipendono direttamente da nostre responsabilità”. Poi in chiusura una sorta di incoraggiamento all’ormai ex sindaco del capoluogo dauno: “Il dramma economico che il nostro Paese sta vivendo ci accomuna e ci avvicina. Le casse sono vuote, la liquidità langue: sono i segnali di una crisi che non ha precedenti negli ultimi decenni. Il mercato è fermo, lo Stato ha ferocemente tagliato i trasferimenti statali, le famiglie sono in difficoltà, le nuove imprese non decollano e le più attempate chiudono i battenti. I nostri giovani sono disoccupati o cassaintegrati, i nostri genitori percepiscono pensioni minime che non li gratificano e buttano al vento anni di lavoro e dedizione. Noi, sindaci, che abbiamo sempre un momento per ascoltare i problemi altrui, diventiamo responsabili di ciò su cui in realtà non possiamo intervenire. La crisi colpisce tutti, ma è responsabilità di pochi. C’è però un’altra faccia della medaglia – continua Perrone – che cattura le amarezze e le cancella: l’amore della gente, la stima di quella maggioranza silenziosa che ti gratifica, perché viene da cittadini che apprezzano le tue scelte e dimostrano di condividerle, anche quando per loro non c’è alcun giovamento o tornaconto. A fronte di chi urla la sua disperazione e cerca capri espiatori, c’è chi non fa venire meno il suo supporto, il sostegno che ci serve per fare bene, anche in mezzo al mare in tempesta. È questo il riconoscimento quotidiano per eccellenza, il premio che allevia stanchezza e nervosismi, e che soprattutto ci ripaga da quella sensazione di impotenza che ci è comune. Questa convinzione l’ho maturata in questa mia ultima avventura elettorale. Anche quando si pubblicizzavano sondaggi che mi davano per spacciato, sono andato avanti, spinto dall’affetto di chi voleva fortemente che proseguissi il mio percorso. Ho lottato contro amici e nemici, partiti e opposizioni, sistemi e dettami: dalla mia avevo soltanto i cittadini, giudici sovrani della nostra attività. Era giusto credere in loro. In questi giorni rifletterai sul da farsi e arriverai a una scelta, convinta e soprattutto “tua”. Mi auguro che tu possa sentire l’affetto della tua gente e che questo ti possa aiutare a decidere”.

Il sindaco, Paolo Perrone

 

 

 

 

 

 

 

da Leccenews24

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FOGGIA -Mongelli continua a lavorare al telefono – E su Facebook scrive di Borgo Incoronata

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

Dopo le dimissioni il suo cellulare di servizio resta spento – Ma è sempre in contatto con alcuni assessori comunali


Il post pubblicato su Facebook

Continua a restare spento il cellulare di servizio del primo cittadino, Gianni Mongelli, che martedì pomeriggio ha lasciato Palazzo di città chiudendo di tronco l’esperienza iniziata nel luglio 2009. Difficile intuire cosa accadrà alla scadenza dei 20 giorni che la legge assegna ai sindaci per eventuali ripensamenti. Martedì sera, cinque ore dopo la lettera di dimissioni, ha fatto capolino per qualche minuto sul suo profilo Facebook per sottolineare che l’Unione europea non aveva più revocato il finanziamento per il Bosco Incoronata.
Poche righe ma dal sapore molto polemico, segnale della drammatica giornata trascorsa. Ieri, a quanto sembra, ha seguito a distanza l’evoluzione di alcune situazioni scottanti. In primo luogo lo sgombero operato dalla questura l’altra notte dei 16 appartamenti in via Einaudi occupati abusivamente un mese fa e per i quali aveva sollecitato da tempo il ripristino di una condizione di legalità. Già ieri mattina le case sono state consegnate ai legittimi assegnatari della graduatoria. Avrebbe anche chiesto conto della riunione tecnica sull’avviso pubblico di Amica e avrebbe avuto più di un colloquio telefonico con qualche assessore.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Senza sindaco e senza speranza – Foggia non vede sbocchi alla crisi

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

Palazzo di città ancora occupato dai lavoratori – I danni di una classe dirigente senza ambizioni

Gianni Mongelli durante la campagna elettorale del 2009

Da Kabul a Losanna. Un anno è passato e la città non è più la stessa. La fotografia della vecchia Foggia – quella del 2011 – assomigliava molto ad un corpo in decomposizione: rifiuti ovunque, aiuole traboccanti di erbacce e scheletri di giardini pubblici. Nella Foggia nuova – quella del 2012 – le strade son tornate pulite e il verde è curato. Accanto a qualche parcheggiatore abusivo che resiste, sono comparsi persino gli ausiliari che obbligano a pagare il pedaggio.
L’altroieri, il protagonista di questa risalita a piccoli passi, complicata, irta di insidie, ha gettato la spugna. Il sindaco Gianni Mongelli, imprenditore prestato alla politica, si è dimesso. E ieri, guarda caso, il questore di Foggia ha deciso lo sgombero delle palazzine abitate da abusivi in via Einaudi: il sindaco lo aveva chiesto da mesi senza ottenere risposte. Sempre ieri, il manipolo di operai in cassa integrazione della «Foggia Servizi» – la società di manutenzione pubblica di scuole, strade e verde – che ha assediato la stanza del sindaco spingendolo a gettare la spugna, era ancora a Palazzo di città. Anzi, in quei corridoi gli operai ci hanno passato la notte senza che nè questore, nè prefetto ne abbiano disposto lo sgombero. Spiegano dalla Questura: «È il padrone di casa che deve denunciare. E poi eravamo impegnati con le case di via Einaudi». Il padrone di casa non c’è più e il mantenimento dell’ordine pubblico, da che mondo è mondo, va garantito al di là delle denunce. Rodolfo Salcuni, sindacalista della Cisl, operaio della «Foggia Servizi», sulle scale di Palazzo di città, attacca: «Mica si è dimesso per noi il sindaco, si vede che lo teneva già in testa. E che gli abbiamo fatto? Anche questa storia della fotografia della famiglia… Uno di noi ha detto: sindaco nella foto la tua famiglia ride, la nostra piange. Il sindaco di minacce vere ne ha avute sì, ma non da noi». A sentire gli impiegati comunali le cose starebbero diversamente. A partire da quel vigile, «vicino all’ex sindaco Agostinacchio» che facendosi aprire la porta, ha dato la stura all’ingresso degli occupanti. E, a seguire, quella frase lanciata là: «Lo sappiamo che i tuoi figli stanno a Milano. Arriviamo anche lì».


«Non c’è mai stato giorno che il sindaco non abbia trovato qualcuno ad “aspettarlo” e non ha intenzione di tornare», spiega Gianni Di Bari, portavoce di Mongelli. Dei 77 ex dipendenti della «Foggia Servizi», ieri, a continuare l’occupazione erano in una decina. Il giorno prima appena il doppio. E il resto? «Qualcuno ha trovato un lavoro in nero o c’è chi ha già uno stipendio in casa, ma noi no», spiegano i rivoltosi. La situazione della «Foggia Servizi» è disperata. Gli operai delle ex municipalizzate hanno capito che un’era si è chiusa. La vecchia politica – tutta – dopo aver cavalcato i bisogni è nuda e impotente davanti alla rabbia. L’era in cui, da destra a sinistra, si gonfiavano le società pubbliche di assunzioni e di debiti in cambio di voti, è finita. La crisi e il rigore montiano hanno infranto le ultime speranze. Mai più si potrà ripetere il delitto perfetto perpetrato dal 2006 al 2008: gli operai delle manutenzioni non hanno pressocchè lavorato, pur percependo gli stipendi, per «mancanza di macchinari adatti» a sentir loro e la politica ha affidato gli stessi servizi a ditte esterne per 12 milioni di euro di lavori urgenti. Tutti debiti fuori bilancio, ha denunciato Mongelli.

Secondo giorno di occupazione in Comune

Ora gli operai battono cassa e pretendono «i soldi» delle ferie non godute e quelli della cassa integrazione che non arriva da aprile : 800 euro al mese. Il sindaco ci ha provato a salvarli, insieme ai lavoratori di Amica (60 milioni di euro di buco). Dopo aver messo in sicurezza quelli di Amgas e Ataf (trasporti), ora in attivo. Si è inventato l’Amacom (Azienda manutenzione comunale) che avrebbe dovuto rilevare il personale della «Foggia servizi» avviata alla dismissione. Ma dopo l’ok in Consiglio comunale, è sopravvenuta la spending review e l’obbligo per i Comuni di vendere le ex municipalizzate ai privati. In house possono restare solo i servizi essenziali, come quelli di Amica, ma con l’obbligo di cedere ai privati non meno del 40% delle azioni, diversamente i Comuni possono scegliere la strada più semplice delle gare pubbliche. Mongelli ha scelto il percorso più difficile, ma per l’azienda di manutenzione il destino è segnato: non eroga, infatti, servizi essenziali, clausola indispensabile per restare in house. «E non si possono nemmeno vincolare le gare pubbliche all’assunzione del vecchio personale, lo vieta l’Europa», spiega Gianni Di Bari.
Così, con la crisi si è chiuso un ciclo: quello di una classe dirigente povera di visioni e di ambizioni che ha fatto del clientelismo il fulcro della sua esistenza. Parte di essa s’aggira ancora a Palazzo di città e prova a conservare i vecchi privilegi minacciando dimissioni a catena: in ballo ci sono l’approvazione del bilancio, il nuovo Piano urbanistico e il Piano del commercio. Le chance finali per gli ultimi saprofiti che le dimissioni di Mongelli hanno congelato per sempre.

Lorena Saracino da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Il sindaco Gianni Mongelli formalizza le dimissioni

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

“Ho lavorato tre anni intensamente ed esclusivamente per la città”

Il sindaco Gianni Mongelli ha formalizzato le dimissioni nella tarda mattinata dell’altro  ieri.
“Ho maturato questa dolorosa decisione all’esito di una riflessione sui tre anni quotidianamente trascorsi a lavorare esclusivamente per la città e i cittadini. Tre anni in cui, anche con scelte difficili, mi sono assunto in pieno l’onere di offrire una prospettiva alla città e la responsabilità di superare le oggettive difficoltà.
Nell’attuale contesto finanziario e legislativo, segnato dall’inasprimento della crisi della finanza pubblica e dell’economia reale, la complessità della situazione specifica di Foggia è stata aggravata dalle decisioni assunte dal Governo nazionale nell’ultimo triennio, sintetizzate da un taglio di circa 25 milioni dei trasferimenti statali.
Gli effetti della manovra connessa alla spending review produrranno ulteriori e ancor più drammatiche conseguenze sui servizi essenziali e le funzioni istituzionali dell’Ente, che l’Amministrazione comunale si è sforzato di riorganizzare con il duplice obiettivo di ridurne i costi e migliorarne l’efficacia.
Una prospettiva ormai non più sopportabile per la città e per me insostenibile.
Emblematico è quanto accaduto proprio questa mattina a Palazzo di Città, con l’occupazione prima del mio ufficio e poi della Sala Giunta da parte dei lavoratori della Foggia Servizi: testimonianza anche del progressivo isolamento istituzionale in cui il sindaco si trova ad affrontare vertenze sociali sempre più drammatiche.
Assumo per intero la responsabilità dell’azione amministrativa, condivisa con i partiti della coalizione seppure in un clima di evidente difficoltà anche questa provocata dalla crescente complessità della situazione sociale e finanziaria.
Desidero ringraziare, infine, tutti quanti hanno partecipato a questa esperienza, offrendomi l’energia necessaria ad affrontare difficoltà di gran lunga maggiori di quelle che immaginavo di dover superare”.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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Foggia –Landella: dimissioni Mongelli causa continuità con Ciliberti

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

Franco Landella, congresso Pdl capitanata (pf, st – Congresso)

“LE dimissioni del sindaco Mongielli rappresentano il prevedibile esito di un’esperienza di governo fallimentare, che non ha affrontato ne’ risolto nessuno dei problemi che attanagliano la comunità foggiana. Sul piano umano apprezziamo il gesto del primo cittadino”. “Sotto il profilo politico, pero’, questa decisione mostra tutti i limiti di una stagione che finalmente e’ arrivata alla sua conclusioni”. A dirlo in una nota il coordinatore provinciale del Popolo della Liberta’, Franco Landella, ed i due vice-coordinatori, Savino Santarella e Fabio Valerio.

“Le dimissioni di un sindaco sono sempre un evento negativo per una citta’, soprattutto se si tratta di una citta’ che versa in una condizione drammatica dal punta di vista sociale, economico. In questo caso, pero’, noi le salutiamo come un evento dalla valenza positiva, come un punto di rottura con un passato che Foggia deve lasciarsi definitivamente alle spalle per cercare di costruire un nuovo inizio”, dice Landella. “Il disimpegno di Mongielli rappresenta una chiara se limpida ammissione di fallimento, sia pure nascosta dietro i riferimenti alla spending review. La verita’, che tutti i foggiani conoscono bene, e’ invece un’altra. Il primo cittadino e la coalizione di centrosinistra che lo sosteneva anziche’ invertire la rotta e correggere i guasti provocati nella consiliatura precedente hanno aggravato la situazione. Si tratta di una responsabilita’ di ordine politico della quale nessuno, tantomeno il primo cittadino, puo’ sgravarsi con una scrollata di spalle”.

“E’ addirittura superfluo ricordare ala sequela di errori che il sindaco se la sua maggioranza hanno inanellato in questi anni. L’esplosione di una emergenza sociale frutto dell’atteggiamento irresponsabile di chi ha creato false aspettative ed alimentato false speranze, il fallimento dell’Amica, l’innalzamento spropositato della pressione fiscale, la sistematica bocciatura da parte della Corte dei Conti di ogni ipotesi di risanamento finanziario, l’attenzione morbosa solo per le questioni urbanistiche ed edilizie, la lotta fratricida consumata sull’occupazione delle postazioni di potere e delle poltrone, sono la misura di una incapacita’ politica ed amministrativa a cui, finalmente, Mongielli ha deciso di porre fine. Neppure le consulenze di Rafhael Rossi e di Francesco Boccia, entrambi presentati come i salvatori della patria, hanno impedito alla realta’ di mostrare il suo volto”.

“Per senso di responsabilita ‘ non ci uniamo al coro di chi oggi trasforma le critiche al sindaco in insulti. Allo stesso tempo, tuttavia, non possiamo esimerci dall’evidenziare le colpe e le responsabilita’ politiche di questa tragica situazione, che e’ la conseguenza diretta della continuita’ politica e amministrativa tra il governo di Orazio Ciliberti e quello di Gianni Mongielli: stessa coalizione, stessi uomini, stessa maggioranza. E purtroppo stessi errori. Errori di cui sono responsabili tutti: partiti, consiglieri, assessori, dirigenti politici, nessuno escluso. Errori che il centrodestra ha denunciato per anni nell’indifferenza di chi aveva la responsabilita’ di governare Foggia”.

“Le dimissioni del sindaco, che speriamo per davvero siano definitive e non soltanto un balletto per regolare i conti e i rapporti di forza all’interno della coalizione, devono adesso assumere la valenza di un nuovo inizio. L’arrivo del commissario deve essere lo snodo attraverso il quale la politica possa attrezzarsi per recuperare un dialogo con la citta’ e costruire una proposta credibile di governo per Foggia”.

“Il Popolo della Liberta’ e’ pronto a fare la sua parte con senso delle istituzioni e con la voglia di dare alla citta’ una prospettiva realmente nuova. A chi verra’ a reggere del sorti del Comune sono all’indizione di nuove elezioni offriamo sin d’ora il massimo della collaborazione. Per comprendere sino in fondo in quale situazione si trovino le casse dell’Amministrazione comunale e per costruire le condizioni utili a portare Foggia fuori dal tunnel in cui il centrosinistra ha infilato questa comunita’”, termina il coordinatore del Pdl nella nota.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Dimissioni sindaco, “solidarietà istituzionale e vicinanza personale” della Giunta

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

Esprimiamo al sindaco Gianni Mongelli tutta la nostra solidarietà istituzionale e la nostra vicinanza personale in una fase così delicata della sua esperienza istituzionale e della sua vita.
Pur nella differenza di ruoli e, ancor più, di impegno, con lui abbiamo condiviso la prassi del servizio civico certamente complessa e ancor più orientata alla ricerca di soluzioni ai numerosissimi problemi che ciascuno di noi è stato chiamato ad affrontare senza avere risorse e strumenti idonei a farlo.
Siamo stati positivamente contagiati dal senso di responsabilità e dalla caparbietà di Gianni Mongelli, convinti con lui della necessità di valorizzare il positivo apporto delle forze sane della città, politiche e civiche, promuovendo partecipazione attiva e superando ritrosie e scetticismi.
Insieme ai cittadini foggiani attendiamo di conoscere l’esito della sua riflessione, assumendo fin da ora l’impegno ad essere al suo fianco qualunque sia la scelta maturata convinti come siamo che sarà unicamente orientata da ciò che è bene della città.

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Rifondazio​ne chiede a Mongelli di tornare alla guida del comune

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

La comunità foggiana ha vissuto una delle sue più brutte giornate che, se sarà ricordata con le dimissioni del Sindaco Gianni Mongelli, ha avuto inizio con l’occupazione del comune da parte dei lavoratori di Foggia Servizi e come fine il ferimento di un imprenditore edile.
Chi manovra quei lavoratori? Chi li ha mandati all’assalto della città? Chi li ha mandati al macello sociale?
Non penso abbiano potuto organizzare l’occupazione del comune senza avere l’appoggio politico per gestirne il dopo. Ricordo l’altra protesta, quella delle cooperative del verde, che dopo aver occupato la sala del consiglio comunale, aver minacciato i consiglieri comunali, ha ottenuto che fossero pagate loro due mensilità di stipendi arretrati ma poi sono rimasti tutti senza lavoro. Ora la sorte di quei lavoratori è legata al bando per l’assegnazione del servizio di “cura e manutenzione del verde”, alla speranza che chi si aggiudicherà l’appalto assuma almeno una parte di loro. Per i lavoratori di Foggia Servizi il futuro è ancora più fosco non avendo la loro società partecipata alcun ruolo operativo, non avendo nessun contratto di servizio in essere. Con le dimissioni del Sindaco che, se confermate, faranno arrivare a Foggia il commissario di governo sino a nuove elezioni da tenersi in primavera abbinate alle elezioni politiche, ogni possibilità di reimpiego, ogni possibilità di continuare a percepire uno stipendio, svaniscono perché in cassa non c’è un euro, perché non è stato approvato il bilancio con la manovra di rientro dal debito, perché , con la manovra di fine anno del governo Monti, se l’ente non rientra dal debito il prefetto deve proporre la dichiarazione di fallimento del comune.
Cosa voglia dire il fallimento del comune è presto detto: tagli di tutti i servizi non indispensabili e aumento delle tasse e del costo dei servizi a carico dei cittadini.
Le dimissioni di Mongelli arrivano anche alla fine di una lunga crisi della maggioranza che lo sostiene, una crisi cominciata questo inverno e solo sopita dalla nascita della seconda giunta senza l’apporto, promesso dal PD, della consulenza al bilancio dell’onorevole Boccia. UdCap e Socialisti aspettavano solo il momento di massima debolezza della maggioranza, che coincide con la sessione di bilancio, per sferrare l’assalto alla diligenza, per portare a casa incarichi nei consigli d’amministrazione delle aziende partecipate e avere incarichi più ambiti nella giunta comunale.
A queste difficoltà “politiche” si aggiungono le ”sconfitte” del fallimento di AMICA e del Foggia calcio che, per motivi diversi, hanno visto il Sindaco impegnarsi oltre ogni limite nel cercare le soluzioni.
In questi mesi “qualcuno” ha lavorato per isolare il Sindaco, per costruire le condizioni delle sue dimissioni. “Qualcuno” ha sfruttato le tensioni sociali che agitano il fronte delle “case popolari” organizzando occupazioni abusive una dietro l’altra (un container al Campo degli Ulivi, 11 case della “Gozzini” e i 16 appartamento del comune in via Einaudi), fornendo i documenti necessari per rendere difficile lo sgombero se non anche le chiavi degli appartamenti. “Qualcuno” ha soffiato sul fuoco del malcontento popolare legato ai disservizi causati dal fallimento di AMICA cui si somma la scarsa efficienza della macchina comunale, sulla continua incapacità di ridare alla città una normalità ormai dimenticata. “Qualcuno” sfrutta gli effetti nefasti dei tagli ai bilanci comunali che hanno parzialmente vanificato l’azione di “rientro dal debito” e ora, con le manovre del governo Monti, condannano i communi al taglio dei servizi offerti ai cittadini, al ridimensionamento degli organici.
Oggi la città ha bisogno di un Sindaco che porti a termine le iniziative indifferibili: costituzione di una nuova società per la raccolta dei rifiuti; emanazione del bando per la “cura e manutenzione del verde pubblico”; bando speciale per l’assegnazione delle “case della legge Gozzini” con le norme di tutela dei poliziotti che le hanno in uso e assegnazione delle restanti ai baraccati del Campo degli Ulivi, di via De Petra e di chi vive nelle grotte; approvazione del bilancio per il 2012.
Rifondazione Comunista si impegna a tentare di ricostruire una maggioranza promuovendo un’azione unitaria di tutta la sinistra che ridia al Sindaco la forza di tornare alla guida del comune, che, rendendo vani i maneggiamenti di “qualcuno”, rompa l’isolamento cui è stato condannato in questi mesi. Non saremo soli in questo tentativo per salvare la città, saremo in compagnia delle forze dell’associazionismo sociale attive nell’alleviare le conseguenze della crisi economica. Non saremo soli ma in compagnia di tutte le forze che, promuovendo la legalità, sono allarmate dal ferimento di un imprenditore edile ricordando gli omicidi di mafia avvenuti in citta, ricordando le morti di Marcone e Panunzio.

Il segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara”
F. Giorgio Cislaghi

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Dal fallimento di Amica al teatro chiuso – Foggia, ecco perché Mongelli si è dimesso

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

Ieri cinquanta lavoratori hanno occupato Palazzo di città – Ma la crisi ha radici lontane: la storia di tre anni difficili

Gianni Mongelli, 55 anni

FOGGIA -Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli si è dimesso martedì al termine di una mattinata drammatica. Aggredito nella sua stanza da una cinquantina di lavoratori della ex società comunale, Foggia Servizi, Mongelli ha lasciato il Palazzo dove due ore dopo ha fatto giungere una dura lettera di dimissioni. Poi ha tagliato i ponti con tutti: staccati i telefoni personali, d’ufficio e anche quello di casa.

Foggia, occupato Palazzo di città

LA GIORNATA – Mentre il primo cittadino gettava la spugna sotto il peso delle tensioni sociali, in qualche caso orchestrate ad arte come hanno dimostrato anche recenti inchieste della Procura e della Dda (Direzione distrettuale antimafia), i lavoratori della Foggia Servizi hanno per l’intera giornata occupato abusivamente stanze e uffici comunali al primo piano. E da parte delle Forze dell’ordine non si è registrato alcun intervento di sgombero. Solo, politicamente e istituzionalmente come sottolineato nella lettera, ma anche stanco. Così è apparso il primo cittadino a chi lo aveva incontrato nell’ultimo mese. Ieri la situazione è precipitata quando i lavoratori della Foggia servizi che da due giorni protestavano, a causa dell’ingenuità di un tenente dei vigili urbani sono riusciti ad irrompere nell’ufficio di gabinetto, nella sala giunta e sono arrivati in cinquanta nella stanza di Mongelli. Minacce, urla «dacci i soldi, dacci il lavoro», qualcuno dalla scrivania ha preso la foto che ritrae la famiglia del primo cittadino e ha cominciato a sventolarla. Il sindaco è stato costretto a lasciare Palazzo di città e trasferirsi nella sede decentrata, in via Gramsci dove ha maturato la decisione di lasciare la guida dell’amministrazione dopo tre anni tutti in salita.

LE RAGIONI DELLA CRISI - La lettera in filigrana racconta questi difficili tre anni e l’eredità disastrosa della precedente amministrazione di centrosinistra. Il fallimento della società comunale per la nettezza urbana, Amica spa con un buco di 60 milioni di euro, 370 dipendenti e diverse inchieste penali che hanno messo in luce anche le infiltrazioni criminali. Le pressioni delle Cooperative del verde, della Foggia Servizi, serbatoi clientelari per centrodestra e centrosinistra. Il difficile risanamento finanziario e lo spettro del dissesto. Il teatro Giordano, simbolo della città che sprofonda. Le continue mediazioni con una maggioranza autoreferenziale. E di recente la crisi aperta dall’Unione di Capitanata (ex Udc) e dal Psi per le nomine di sottogoverno e le questioni urbanistiche legate all’housing sociale. Ciliegina sulla torta il Foggia calcio e la mancata iscrizione della squadra che Pasquale Casillo ha scaricato.

FUTURO - La legge assegna a Mongelli 20 giorni di tempo per ripensarci. In questo momento non c’è neppure il vicesindaco, Federico Iuppa, dimessosi a seguito della crisi. Toccherà adesso a Pasquale Russo, assessore all’Ambiente, fare le veci del primo cittadino. Per La Destra «una vicenda politico-amministrativa che non aveva senso continuare»; le dimissioni sono un atto dovuto per l’Udc. Solidarietà a Mongelli dal sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi: «Sei stato un sindaco coraggioso e responsabile. La storia si farà dopo».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – dimissioni sindaco: le reazioni dei partiti

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

“Voltare pagina e aprire subito un dialogo”

Le dimissioni del sindaco di Foggia Gianni Mongelli scateno reazioni a catena da parte dei partiti di opposizione a Palazzo di Città. Per il gruppo consiliare dell’Udc “le dimissioni di Mongelli sono la logica conseguenza del degrado in cui è caduta la città negli ultimi anni. Un degrado puntualmente denunciato dai consiglieri dell’Udc, che ha visto Foggia sprofondare agli ultimi posti delle classifiche nazionali per qualità della vita, con il chiaro fallimento di quel patto di buon governo promesso ai Foggiani nel 2009 che non solo non ha prodotto gli effetti sperati, ma ha aggravato un quadro già critico come il fallimento dell’Amica, la chiusura di teatri, l’aumento delle tasse, una diminuzione dei servizi per la cittadinanza e la fine del calcio professionistico dopo una presenza quasi centenaria”. Per il capogruppo del Pdl, Vincenzo D’Emilio si tratta di “dimissioni inevitabili e necessarie per cambiare rotta e dirigerci verso l’uscita dalla crisi. “Apprendiamo con moderato stupore delle dimissioni improvvise del sindaco Mongelli ma siamo altresì convinti di come rappresentino, per Foggia e i foggiani, il primo necessario passo del cammino, certamente faticoso e graduale, indirizzato all’uscita dalla grave crisi in cui è sprofondata la città in seguito al malgoverno degli ultimi otto anni di centrosinistra”. “aprire subito un dialogo con i partiti per preparare il dopo Mongelli”, aggiungono dalla Destra.

da Daunia News

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Foggia Calcio, ore decisive per non scomparire

Pubblicato : lunedì, 9 luglio 2012

Il sindaco Mongelli gioca tutte le carte per risolvere la crisi: oggi arriva l’imprenditore Esposito

Potrebbe essere il giorno della svolta, si spera in positivo.
Il sindaco Gianni Mongelli oggi incontra l’imprenditore di origini napoletane Antonio Esposito, patron del Città di Marino.
Urgono 1.2 milioni di euro: 600mila per la ricapitalizzazione e 600mila per la fidejussione bancaria.
da Daunia News

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FOGGIA – Fallimento Amica: fallimento di Mongelli e del centrosinistra

Pubblicato : domenica, 8 luglio 2012

SALVIAMO L’IGIENE DELLA CITTA’ ED I POSTI DI LAVORO

La lunga agonia di Amica spa è ingloriosamente terminata, con una perdita secca, oltre che patrimoniale, anche di idee, di lavoro, di tradizione e cultura del territorio che durava da oltre mezzo secolo.
E’ una realtà riscontrabilissima, che l’Amica negli ultimi tempi, era diventata la “terra di nessuno”, un’entità “borderline”, stando ai dati appresi dalla lettura delle decisioni degli Organi Giudiziari interessati al caso, dove tutto era possibile fare – con grande superficialità – lontano dai riflettori del Consiglio Comunale e spesso con inaccettabili interpretazioni della norma, dove tra errate e non comprensibili scelte aziendali, tra assunzioni con metodi di gestione opinabili, tra vertiginose spese correnti ed investimenti assurdi e improduttivi, si è consumato, in colpevole assenza di strategia e di controllo di chi di dovere, la fine di una azienda, che ora apre inquietanti risvolti sul futuro occupazionale dei dipendenti e sull’assicurazione di un servizio efficace per l’igiene cittadina.
Il fallimento dell’Amica è l’immagine speculare del fallimento politico–amministrativo del sindaco Mongelli, nonché del centro-sinistra, e delle dubbie e apparentemente confusionarie scelte gestionali e amministrative.
Il sindaco Mongelli deve dare spiegazioni sui motivi che indussero nel gennaio 2010 l’arch. Aimola, all’epoca Presidente dell’Amica, a non consegnare i libri contabili al Tribunale con la richiesta di amministrazione controllata, che poteva essere ottenuta sulla base della debitoria all’epoca esistente, non certamente quella di oggi.
Il sindaco, inoltre, dovrà chiarire alla luce di quanto scritto nelle motivazioni del Tribunale di Foggia e della Corte di Appello di Bari, in relazione al Fallimento Amica, i motivi della richiesta, con notevole ritardo, della procedura per l’ammissione ai benefici della legge fallimentare (Prodi-bis) ed i criteri del piano di risanamento, a base del bilancio aziendale, ritenuti inaccettabili dagli Organi Giudicanti. Il Primo cittadino, tra l’altro, dovrà chiarire le ragioni della opposizione alla sentenza di non fallibilità pronunciata dal Tribunale Fallimentare di Foggia: opposizione che, come è noto, fu accolta ed al seguito oggi l’azienda è definitivamente fallita con ricaduta della debitoria sull’avvenire dei lavoratori, sulla qualità del servizio, sui cittadini tutti.
Deve essere motivata dal Primo cittadino la scelta di nominare responsabili unici, consulenti, di varare consulenze ad hoc, come quella per i rapporti con il Ministero dell’Economia, con un costo di migliaia di euro a carico delle casse comunali.
Alla luce del fallimento su tutta la linea dell’azione del sindaco e del centrosinistra, registriamo dichiarazioni del Primo cittadino sconcertanti, come quella di attuare le direttive del consiglio comunale per un gara, con l’ingresso del 40% di imprenditori privati, quando questo sarebbe dovuto accadere già 14 mesi orsono, quando appunto l’Aula approvò il provvedimento.
C’è da chiedersi a questo punto perché il sindaco ed il partito egemone della coalizione, il PD, abbiano atteso tutto questo tempo per iniziare l’importante ed indispensabile iter?
La Destra, in data odierna – anche telegraficamente – ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale, per porre e discutere in Aula di questi ed altri inquietanti interrogativi riferibili alla vicenda della ormai, purtroppo, defunta azienda Amica.
Bruno Longo – Capo Gruppo La Destra
Paolo Agostinacchio – Consigliere Comunale

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FOGGIA – DIFFIDA PRODOTTA DALLA MINORANZA NEI CONFRONTI DEL SINDACO MONGELLI, dell’assessore regionale Barbanente, del presidente Vendola

Pubblicato : domenica, 8 luglio 2012

In riferimento alla diffida prodotta dalla minoranza nei confronti: del sindaco Mongelli, dell’assessore regionale Barbanente, del presidente Vendola e di funzionari comunali e regionali,circa l’illegalità ed illegittimità delle fasi propedeutiche al PUG,si riscontra una scomposta reazione del Partito Democratico,che evidentemente tradisce uno grande interesse per l’edilizia,piuttosto che per una più corretta politica del governo del territorio,di cui parla anche il DRAG.
A fronte: dell’indecoroso fallimento Amica,ascrivibile anche e soprattutto ad una allegra gestione del PD;dello stato comatoso ed irreversibile dei conti comunali confermato dal responsabile dei servizi finanziari,Di Cesare,dai revisori dei conti dell’Ente e dalla Corte dei Conti,che,la settimana scorsa,con una ulteriore diffida, tenuta vergognosamente occultata ai consiglieri comunali dal sindaco Mongelli,riduce letteralmente in pezzi il cosiddetto “piano di rientro” e con la Procura della Repubblica alle porte,il Partito Democratico invece di occuparsi delle centinaia di licenziamenti che si profilano all’orizzonte e dello stato pietoso in cui versa la città,si compatta e si organizza con gli interessi della speculazione fondiaria ed edilizia,dimenticando cittadini e città.
Veramente incomprensibile e lacunosa appare poi la difesa ad oltranza dell’operato del Sindaco Mongelli,che organizza una seconda riunione della conferenza di copianificazione a Bari,che come riportato nella diffida dell’opposizione, stride fortemente e contrasta con i principi stabiliti dalle leggi nazionali e regionali.
Invece di profferire accuse e farneticazioni normative e politiche,i dirigenti del PD avrebbero fatto bene a studiare la materia ed a fornire risposte puntuali agli altrettanti puntuali richiami legislativi contenuti nella succitata diffida dell’opposizione:repliche e risposte che puntualmente non ci sono state perché non ci potevano essere,preferendo il solito linguaggio vuoto e demagogico tipico di chi è stato colto con le mani nel sacco.
Con tipica ignoranza dei replicanti,viene poi richiamata,senza nessun nesso logico con il PUG,la vicenda dei PRUSST,attraverso la quale, con affermazioni false e tendenziose,che non mancheranno di avere conseguenze extra politiche, si tenta di rimescolare le carte per giustificare atti amministrativi,quanto meno, illegittimi.
Ebbene è opportuno ricordare ai due replicanti del Partito Democratico,che i PRUSST,furono promossi dall’Amministrazione Provinciale di Antonio Pellegrino di centrosinistra insieme all’Amministrazione Comunale di Agostinacchio e da decine di altri comuni ed Enti, allo scopo di formare un soggetto(San Michele-Daunia 2000) ricettore di ingenti risorse pubbliche per la strutturazione ed infrastrutturazione del territorio,con il coinvolgimento di soggetti privati ,che avrebbero dovuto contribuire,al programma, con grosse opere di urbanizzazione in cambio di varianti urbanistiche. Quando però il Ministero azzerò i finanziamenti sia l’Amministrazione Comunale di Foggia,che l’Amministrazione Provinciale e gli altri soggetti istituzionali,abbandonarono evidentemente il programma,nonostante pressioni speculative prodotte da noti ambienti imprenditoriali. Questi i fatti che ci appartengono.
I dirigenti del Partito Democratico devono invece spiegare,a proposito di opacità e poca trasparenza,come abbia fatto Mongelli a farsi approvare dal consiglio comunale Programmi ormai scaduti e privi di rilevanza pubblica con la storiella che dovevano servire a salvare le casse comunali,che non hanno mai salvato, e per giunta proprio a imprenditori della sua cordata e artefici della sua campagna elettorale per l’elezione a sindaco.
Sempre a proposito di trasparenza e buone pratiche amministrative,dove sono andati a finire i 7 milioni di euro promessi dai soggetti attuatori dei Prusst e di cui si è fatto portavoce il sindaco Mongelli in Consiglio Comunale?
A questi ed altri interrogativi si risponda in consiglio comunale,dove in pubblica seduta,si possa dibattere ed arrivare a determinazioni per l’effettivo sviluppo ed assetto territoriale della città e non rincorrere,con artefici e trucchetti da baraccone,esclusivamente la valorizzazione fondiaria e la speculazione edilizia.
Si riconferma la grave ma necessaria decisione,qualora la conferenza di copianificazione dovesse ugualmente tenersi,lunedì 9 luglio,in Bari,a dare seguito alla diffida,rivolgendoci alla Autorità Giudiziaria per esporre e denunciare le violazioni di legge evidenziate.
Bruno Longo
Consigliere Comune di Foggia

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FOGGIA – Fallimento Amica: fallimento di Mongelli e del centrosinistra

Pubblicato : venerdì, 6 luglio 2012

SALVIAMO L’IGIENE DELLA CITTA’ ED I POSTI DI LAVORO

La lunga agonia di Amica spa è ingloriosamente terminata, con una perdita secca, oltre che patrimoniale, anche di idee, di lavoro, di tradizione e cultura del territorio che durava da oltre mezzo secolo.
E’ una realtà riscontrabilissima, che l’Amica negli ultimi tempi, era diventata la “terra di nessuno”, un’entità “borderline”, stando ai dati appresi dalla lettura delle decisioni degli Organi Giudiziari interessati al caso, dove tutto era possibile fare – con grande superficialità – lontano dai riflettori del Consiglio Comunale e spesso con inaccettabili interpretazioni della norma, dove tra errate e non comprensibili scelte aziendali, tra assunzioni con metodi di gestione opinabili, tra vertiginose spese correnti ed investimenti assurdi e improduttivi, si è consumato, in colpevole assenza di strategia e di controllo di chi di dovere, la fine di una azienda, che ora apre inquietanti risvolti sul futuro occupazionale dei dipendenti e sull’assicurazione di un servizio efficace per l’igiene cittadina.
Il fallimento dell’Amica è l’immagine speculare del fallimento politico–amministrativo del sindaco Mongelli, nonché del centro-sinistra, e delle dubbie e apparentemente confusionarie scelte gestionali e amministrative.
Il sindaco Mongelli deve dare spiegazioni sui motivi che indussero nel gennaio 2010 l’arch. Aimola, all’epoca Presidente dell’Amica, a non consegnare i libri contabili al Tribunale con la richiesta di amministrazione controllata, che poteva essere ottenuta sulla base della debitoria all’epoca esistente, non certamente quella di oggi.
Il sindaco, inoltre, dovrà chiarire alla luce di quanto scritto nelle motivazioni del Tribunale di Foggia e della Corte di Appello di Bari, in relazione al Fallimento Amica, i motivi della richiesta, con notevole ritardo, della procedura per l’ammissione ai benefici della legge fallimentare (Prodi-bis) ed i criteri del piano di risanamento, a base del bilancio aziendale, ritenuti inaccettabili dagli Organi Giudicanti. Il Primo cittadino, tra l’altro, dovrà chiarire le ragioni della opposizione alla sentenza di non fallibilità pronunciata dal Tribunale Fallimentare di Foggia: opposizione che, come è noto, fu accolta ed al seguito oggi l’azienda è definitivamente fallita con ricaduta della debitoria sull’avvenire dei lavoratori, sulla qualità del servizio, sui cittadini tutti.
Deve essere motivata dal Primo cittadino la scelta di nominare responsabili unici, consulenti, di varare consulenze ad hoc, come quella per i rapporti con il Ministero dell’Economia, con un costo di migliaia di euro a carico delle casse comunali.
Alla luce del fallimento su tutta la linea dell’azione del sindaco e del centrosinistra, registriamo dichiarazioni del Primo cittadino sconcertanti, come quella di attuare le direttive del consiglio comunale per un gara, con l’ingresso del 40% di imprenditori privati, quando questo sarebbe dovuto accadere già 14 mesi orsono, quando appunto l’Aula approvò il provvedimento.
C’è da chiedersi a questo punto perché il sindaco ed il partito egemone della coalizione, il PD, abbiano atteso tutto questo tempo per iniziare l’importante ed indispensabile iter?
La Destra, in data odierna – anche telegraficamente – ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale, per porre e discutere in Aula di questi ed altri inquietanti interrogativi riferibili alla vicenda della ormai, purtroppo, defunta azienda Amica.
Bruno Longo – Capo Gruppo La Destra
Paolo Agostinacchio – Consigliere Comunale

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FOGGIA – Amica, la resa del sindaco Mongelli – «Ho fallito, pronto a dimettermi»

Pubblicato : giovedì, 5 luglio 2012

La maggioranza respinge: ora azione di rilancio – Riunione dopo la sentenza d’Appello sulla società
«Per quanto riguarda Amica ho fallito. Sono disposto anche a dimettermi». Sulle macerie della società comunale Amica si è consumato ieri il confronto politico tra il sindaco, Gianni Mongelli, i capigruppo di maggioranza e i segretari di partito.

Sfiorate le dimissioni del primo cittadino che per la prima volta dal 2009 ha seriamente pensato di chiudere l’esperienza politico-amministrativa. Le motivazioni con le quali i giudici della Corte d’appello di Bari hanno confermato il fallimento della società, con 57 milioni 828mila 750 euro di debiti certificati a giugno 2011, si fondano soprattutto su un elemento: il Comune non ha realizzato «affatto un vero progetto di risanamento di Amica» e quello allegato (a cui lavorarono gli uffici finanziari e lo staff di consulenti) «è stato tardivamente prodotto». Era noto che quest’ultimo fu depositato il giorno della sentenza di fallimento, fuori tempo massimo.

Secondo un’indiscrezione, il legale Lucio Francario sbalordì quando ricevendo l’incarico dal sindaco scoprì che il piano di risanamento non era mai stato depositato in tempo utile.

Ma c’è di più: quando è stato allegato al ricorso «non è stato sottoscritto, non c’è alcuna data – scrive il presidente della prima sezione della Corte d’appello, Luigi Di Lalla – vi sono delle sigle a margine di ciascun foglio non decifrabili».

Un piano «privo di tempi e modi certi per le passività, con nessuna indicazione di come soddisfare i creditori». Una sorta di débâcle tecnico-amministrativa che alimenta le zone d’ombra sul fallimento.

 Anche sulla volontà di dare vita ad una società mista Comune-privati i magistrati scrivono che sarebbe «senza indicazioni di tempi, modalità, costi, scelta della soluzione, grado di praticabilità».

Alle parole «mi dimetto» del sindaco un sussulto ha colto segretari e capigruppo che immediatamente hanno frenato l’iniziativa di Mongelli. L’Unione di Capitanata ha chiesto tempo per valutare il documento che Mongelli ha consegnato ai partiti sul rilancio dell’azione amministrativa. Il Psi ha mantenuto la linea dura e vuole l’azzeramento dell’esecutivo. A mediare ci hanno pensato Moderati e Popolari.

Al termine della riunione, amministrazione e forze politiche in un documento sostengono di essere «impegnate fin d’ora a determinare le condizioni che assicurino la continuità del servizio»; che saranno assunti gli «atti necessari per evitare conseguenze drammatiche per la città e i lavoratori».

 Sul futuro gestionale del servizio di igiene urbana non si esclude nulla: il fitto di rami d’azienda, forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati o la messa a gara del servizio con bando pubblico. E per questo si attende l’arrivo in città del «super consulente», Raphael Rossi

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Gli alunni delle scuole comunali dell’infanzia “Chiara Lubich” e “Don Milani” premiati dal sindaco Mongelli a Palazzo di Città

Pubblicato : mercoledì, 27 giugno 2012

Domani, giovedì 28 giugno, alle ore 11.30 nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città si svolgerà la cerimonia di premiazione delle scuole comunali dell’infanzia “Chiara Lubich” e “Don Milani”, vincitrici del Premio “Carmine Scianguetta” al Concorso Nazionale “Il migliore giornalino dell’anno”. I piccoli alunni e il corpo insegnante saranno premiati dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, e dall’assessore all’Istruzione, Maria Aida Episcopo.

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Conferenza stampa domani mercoledì 27 giugno (RECALL)

Pubblicato : martedì, 26 giugno 2012

Conferenza stampa Strategie dell’Amministrazione sul Parco dell’Incoronata Domani, mercoledì 27 giugno, alle ore 10:30, nella Sala Giunta di Palazzo di Città, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione del Progetto LIFE+ per la conservazione e il ripristino di habitat e specie animali e vegetali del Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata. Al termine sarà, inoltre, sottoscritta la convenzione tra Parco e ARIF (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali) finalizzata alla tutela del Bosco dell’Incoronata dagli incendi e dal dissesto idrogeologico. Per il progetto LIFE+ presenzieranno: – ing. Gianni Mongelli, sindaco di Foggia e presidente Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata; – dott. Pasquale Russo, assessore all’Ambiente e Energia del Comune di Foggia; – ing. Francesco Paolo Affatato, direttore del Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata; – dott. Maurizio Gioiosa, direttore del Centro Studi Naturalistici Onlus; – prof. Massimo Monteleone, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia. La convenzione Parco-ARIF sarà invece sottoscritta dal sindaco e dal direttore dell’ARIF, avv. Giuseppe Taurino

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Gianni Mongelli sindaco tiratore al memorial “Colonnello Ettore Barbato”

Pubblicato : lunedì, 25 giugno 2012

L’iniziativa, organizzata dalla sezione Unuci di Foggia, si è tenuta presso lo storico tiro a segno di viale degli Aviatori con il confronto tra i tiratori dell’unione nazionale ufficiali in congedo

Mongelli al tiro a segno

Ho scoperto una importante realtà che non conoscevo”. Gianni Mongelli ha preso parte al memorial “Colonnello Ettore Barbato” che ieri ha richiamato 32 tiratori da numerose regioni italiane alla presenza delle massime autorità militari locali.

I tiratori hanno utilizzato la pistola di grosso calibro 9 x 21 e la carabina standard calibro 22.

Alla gara ufficiale, che ha determinato anche l’assegnazione del trofeo città di Foggia, è stata affiancata anche una simpatica competizione tra le mogli dei partecipanti che hanno sparato con pistole ad aria compressa, dando prova di abilità.

 

 

L’iniziativa, organizzata dalla sezione Unuci di Foggia, si è tenuta presso lo storico tiro a segno di viale degli Aviatori con il confronto tra i tiratori dell’unione nazionale ufficiali in congedo.

“E’ un’iniziativa che portiamo avanti da tanti anni ed è soprattutto un momento di incontro e di ritrovo tra gli ufficiali in congedo”, spiega il generale Alfonso Barbato che poi evidenzia la presenza di altri generali e colonnelli presenti a Foggia per testimoniare l’importanza dell’evento.

E tra i tiratori “per caso”, c’era anche il primo cittadino. “Devo ringraziare gli organizzatori per avermi dato la possibilità di conoscere meglio il tiro a segno, una struttura di grande valore storico che vedo con piacere ancora oggi in continua attività”.

Il trofeo città di Foggia è stato assegnato alla squadra dell’Unuci Taranto.

da FoggiaToday

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FOGGIA – Chiella_ Intervento a seguito Conferenza dei Sindaci:22_6_2012

Pubblicato : domenica, 24 giugno 2012

La CONFERENZA DEI SINDACI tenutasi venerdi´ 22 giugno 2012 presso il Comune di Foggia per affrontare il problema del Presidio Ospedaliero “Lastaria” di Lucera e` stata caratterizzata dalla INEFFICACIA IN QUANTO CARENTE DEL NUMERO LEGALE PER POTER DELIBERARE!

Occorreva infatti la presenza di almeno la meta piu´ uno dei Sindaci del 61 Comuni della Provincia di Foggia, nella loro qualita´ di “SOGGETTI ISTITUZIONALI” del Servizio sanitario regionale.
Una questione cosi´ importante e´ stata purtroppo portata avanti con superficialita´ e verosimile “ignoranza” delle disposizioni che regolano questi decisivi momenti di consultazione legislativamente prevista!
Infatti, cosi´ come stabilito dal Regolamento attuativo (LEGGI), il Sindaco di Foggia Mongelli (o qualcun altro che sapesse almeno dell’esistenza di detto Regolamento!) avrebbe dovuto, dopo un’ora dalla prima convocazione, sciogliere l’adunanza e convocare immediatamente la “RAPPRESENTANZA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI” dell’ASL FG composta da cinque componenti.
La “Rappresentanza”, se non cambiata, dovrebbe essere composta dallo stesso Sindaco di Foggia Mogelli, da Luigi Damiani Sindaco di Vico del Gargano, da Vito Zuccarino Sindaco di Apricena, da Francesco Santoro Sindaco di Celenza e da Pasquale Murgante Sindaco di Accadia. Questi Signori avrebbero dovuto assumere decisioni finali in merito al Lastaria di Lucera, trasmetterle immediatamente al Presidente della Regione Puglia e, nella prima riunione utile, riferire alla Conferenza dei Sindaci.
Perche´ non si e´ fatto cio´?
Detto questo, poiche´  la rimodulazione delle dotazioni di posti letto per disciplina deve essere in linea con quanto stabilito dal Piano di Salute, vorrei dire forte che il riordino della rete ospedaliera dell’ASL FG, attuato con il Regolamento Regionale urgente promulgato da Presidente Vendola il 7 giugno scorso, NON HA RISPETTATO il Piano Attuativo Locale (PAL) dell’Azienda sanitaria di Foggia laddove quest’ultimo prevede “L’EQUA DISTRIBUZIONE DELL’OFFERTA SPECIALISTICA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA”!
Il riordino voluto da Vendola inoltre, azzerando la “CARDIOLOGIA” di Lucera, non ha nuovamente rispettato il richiamato PAL dell’ASL di Foggia laddove esso prevede invece che “le malattie dell’apparato cardiovascolare” costituiscono, insieme alle patologie oncologiche, “elevato livello di morbilita´ e di cause di morte”.
Oltre alla mancata partecipazione dei suddetti “Soggetti istituzionali” il riordino di Vendola non ha sentito neppure i “SOGGETTI CONCORRENTI” del Servizio sanitario regionale, cioe´ le Comunita´ montane, la Provincia, le istituzioni private, i professionisti convenzionati, gli enti assistenziali pubblici e gli organismi di volontariato e di privato sociale e, per quanto mi riguarda, neppure LE ASSOCIAZIONI DI TUTELA DEI CITTADINI.

Grazie.

Antonio Chiella
Comunicato Stampa Presidio Ospedaliero “Lastaria

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FOGGIA – i dissidenti in giunta comunale: «Questa amministrazione non ci piace»

Pubblicato : giovedì, 21 giugno 2012

Di Gioia (Psi): ma non vogliamo deleghe né poltrone – Mongelli chiede agli assessori il ritiro delle dimissioni

Le poltrone? Non le vuole più nessuno.

La rivisitazione delle deleghe in giunta? Parole in libertà. La sostituzione di qualche assessore? Fantasie giornalistiche.

Il giorno dopo del faccia a faccia tra le delegazioni politiche dell’Unione di Capitanata e del Psi, che hanno ritirato i propri assessori dalla giunta, il sindaco e il Pd, tutti si affrettano a smentire che le ragioni della crisi politica siano legate al sottogoverno, ai cda di Ataf e Amgas da costituire, alle consulenze professionali e alla poltrona nel cda dell’Asi. Centristi e socialisti hanno aperto la crisi preoccupati «per la situazione di disagio sociale che vive la città».

LA RIUNIONE – Il confronto politico durato qualche ora non è approdato a molto: Udcap e Psi, che in giunta sedevano con quattro assessori su 11, vogliono essere coinvolti di più nelle scelte amministrative.

Il Psi non vuole più sentire parlare di urbanistica, mentre l’Udcap insiste che il prossimo piano regolatore, sul fronte del mattone, privilegi la cooperazione e non l’imprenditoria privata. Sicurezza, bando sulla gestione del verde, pagamenti arretrati alle cooperative, alcuni dei problemi sollevati.

Foggia, gli assessori dimissionari




NESSUNA POLTRONA – «Noi non vogliamo alcuna rivisitazione delle deleghe in giunta, né poltrone di sottogoverno», tuona il segretario provinciale del Psi, Lello Di Gioia. Ma la questione delle deleghe è una nota dolente per il Psi con un solo assessore in giunta. Il problema era già esploso due settimane fa prima delle dimissioni dei quattro assessori. Il vicesindaco, il socialista Federico Iuppa, si era presentato dal sindaco con l’intenzione di dimettersi in quanto la sua delega era di fatto stata svuotata di competenze.

ASSUNZIONI AIPA – Inoltre nelle scorse settimane è esplosa, all’interno dei gruppi politici, anche la vicenda di recenti assunzioni fatte dal concessionario della riscossione Aipa (Agenzia italiana per pubbliche amministrazioni) di figli e parenti di consiglieri comunali e di funzionari di partito.

«Noi siamo preoccupati per la città e per il basso livello di gradimento di questa giunta – sostiene Di Gioia – è ora di operare diversamente». Mongelli dal canto suo ha chiesto che gli assessori ritirino le proprie dimissioni «se dobbiamo discutere di rilancio, è con gli uomini che dobbiamo farlo». Una richiesta al momento caduta nel vuoto.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Crisi politica al Comune di Foggia – Mongelli incontra i «rivoltosi»

Pubblicato : lunedì, 18 giugno 2012

Appuntamento con i 4 assessori dimissionari – L’opposizione chiede la convocazione del Consiglio

È fissata per lunedì pomeriggio alle 18 la riunione politica tra il sindaco Gianni Mongelli e Udcap e Psi, fuori dall’esecutivo dopo le dimissioni dei quattro assessori.
Primo incontro teso a ricucire lo strappo e verificare se ci sono le condizioni per proseguire l’esperienza amministrativa. Da entrambe le parti c’è la consapevolezza che non basterà questa riunione a far rientrare la crisi.
Sarà indispensabile anche un passaggio con le altre forze politiche di maggioranza, in particolar modo con il Partito democratico, accusato di arroganza in particolar modo su questioni urbanistiche e futuro organizzativo di Ataf e Amgas attualmente governate da amministratori unici. Il centrodestra morde il freno.

Foggia, gli assessori dimissionari

CONSIGLIO - Al presidente del Consiglio comunale l’opposizione ha chiesto la convocazione urgente dell’assise cittadina. Non è una cosa di poco che «in un grave e pregiudiziale contesto politico-finanziario, al colmo dell’irresponsabilità amministrativa e con il sempre più crescente interesse della Procura su alcune questioni scottanti della vita amministrativa, il sindaco e la sua maggioranza di centrosinistra si siano resi artefici di una crisi al buio».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – convocazione urgente del Consiglio comunale per la verifica istituzionale dell’esistenza di un maggioranza ancora in grado di governare ed amministrare la città

Pubblicato : venerdì, 15 giugno 2012

Ill,mo sig. Presidente
Consiglio Comunale
Dr Raffaele Piemontese

Ill.mo sig. Sindaco
Ing. Giovanni Mongelli

E p.c. Ill.mo sig. Prefetto
S.E. Giovanni Monteleone
Sede

Oggetto:convocazione urgente del Consiglio comunale per la verifica istituzionale dell’esistenza di un maggioranza ancora in grado di governare ed amministrare la città .

I sottoscritti consiglieri comunali,
a norma di legge,di Statuto e di regolamento comunale,

premesso che :

-recentemente,il Dr Carlo di Cesare,direttore dei servizi finanziari del comune di Foggia,nella sua relazione al Conto Consuntivo 2011,da approvare entro e non oltre il 30 giugno 2012 ,ha sostanzialmente:
a)dichiarato di aver lanciato allarmi,inascoltati da parte dell’amministrazione, sull’esistenza del dissesto finanziario al comune di Foggia;
b)affermato che il dissesto finanziario è un istituto normativo,che al netto delle resistenze politiche,rappresenta una modalità per nulla negativa per riequilibrare bilanci contabilmente asfittici,com’è appunto quello del comune di Foggia;
c)sancito il fallimento del cosiddetto “Piano di rientro”,approvato dal consiglio comunale il 14 gennaio scorso,stante i risultati acquisiti dal monitoraggio effettuato sulla intera manovra;

-Il Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Foggia,in data 25 maggio 2012 ,con una denuncia,tra gli altri, indirizzata anche al locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza,evidenziava abusi nel comportamento della professionista incaricata della tenuta IVA dell’Ente,nonché dubbi e perplessità sul credito IVA vantato dall’Amministrazione comunale ed irregolarmente riportato a credito,anche nel Conto Consuntivo 2011,perché non accertato;

-Il Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Foggia ,dopo attenta analisi ha bocciato all’unanimità,con precise argomentazioni contabili,il succitato “Piano di rientro”,dichiarando di fatto il dissesto finanziario dell’Ente,in mancanza di ottemperanza alle tassative prescrizioni della Corte dei Conti,che attivando le nuove procedure di legge del caso di specie,chiedeva di riequilibrare il bilancio con un piano “contabilmente plausibile”,evidentemente inesistente;

Il preoccupante intervento della magistratura fallimentare del tribunale di Foggia,sul caso Amica, lascia presagire un epilogo tale da aggravare ulteriormente ed in maniera tombale la debitoria comunale,che come affermano i tecnici,è di già di enormi proporzioni;

-in tale grave e pregiudiziale contesto politico-finanziario,al colmo della irresponsabilità amministrativa e con il sempre più crescente interesse della Procura della Repubblica,che sta facendo luce su alcune questioni scottanti della vita amministrativa,il sindaco e la sua maggioranza di centrosinistra si sono resi artefici di una crisi “al buio” ,su dei temi ,come quelli urbanistici,che,in questo momento nulla hanno a che vedere con i problemi della gente(viste le emergenze sociali,ambientali,economiche ed occupazionali della città)determinando,quindi, l’impossibilità numerica e programmatica per poter continuare a governare ed ad amministrare la città;

- Infatti,le dimissioni dei quattro assessori della giunta Mongelli è stata motivata da quest’ultimi e dai rispettivi partiti di appartenenza,come conseguenza di comportamenti arroganti del Sindaco e del Partito Democratico sulle questioni urbanistiche e su altre vitali dell’amministrazione comunale, come quelle sul fallimento delle politiche sociali,abitative,ambientali e sulla sicurezza e viabilità,decretando quindi ,stante quasi la fine del mandato popolare,il fallimento dell’intera esperienza del centrosinistra a Foggia;

-si registra purtroppo,in un contesto socio-economico cittadino bisognevole invece di azioni concrete,un pesante e sgradevole clima di reciproche accuse tra sindaco e maggioranza:accuse riferibili a:”mala-amministrazione”,gestione clientelare della cosa pubblica e “giri di poltrone”,che determinano nella pubblica opinione sconcerto, sconforto e sfiducia nelle istituzioni;

-D;fatti,in maniera grave ed autolesionista,il sindaco ha recentemente affermato,che le motivazioni degli assessori dimissionari,dei rispettivi partiti di appartenenza e dei nove consiglieri comunali dissenzienti potrebbero attenere a “voglia di poltrone”,piuttosto che ad altro,e che non intende riaprire la discussione e fare concessioni sull’urbanistica,ritenendo,evidentemente,tale settore esclusiva pertinenza sua e dell’apparato tecnocratico;

-Appare irrituale,provocatorio ed offensivo nei confronti dell’intero consiglio comunale,che il sindaco e quel che resta della sua maggioranza,con sfrontatezza ed arroganza convochino una conferenza stampa sul Conto Consuntivo 2011,senza che:
-l’importante documento contabile sia ancora approdato nella commissione consiliare competente,che,legittimamente potrebbe anche modificarlo ed emendarlo,smentendo il sindaco;
- il Collegio dei Revisori abbia espresso il suo parere,che potrebbe,altrettanto legittimamente, apportare alla manovra correttivi, determinando dati diversi da quelli esposti incautamente dal sindaco,che così facendo calpesta ancora una volta le competenze dell’Assemblea e degli organi di controllo;

chiedono,

la convocazione urgente del consiglio comunale per verificare se la maggioranza di governo eletta da popolo nelle ultime elezioni amministrative, conservi ancora i numeri per governare e per decidere sulle sorti della città ,oppure se in mancanza di una maggioranza legittima e legittimata dal voto popolare a governare, non sia più opportuno sciogliere il consiglio comunale e rimettere le sorti della città nelle mani degli elettori,in considerazione del totale fallimento del centrosinistra e nell’ottica di una auspicabile ripresa socio-economica,ma anche morale, della città.

I Consiglieri Comunali

Bruno Longo,Leo Iaccarrino,Lucio Ventura,Franco D’Emilio,Paolo Agostinacchio,Raimondo Ursitti,Luigi Miranda,Rosario Cusmai,Eugenio Iorio,Gianni De Rosa,Mimmo Verile,Franco Landella,

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P.U.G. DI FOGGIA: UN AFFARE PER POCHI, MA NON PER TUTTI!

Pubblicato : giovedì, 14 giugno 2012

La nostra associazione vuole rappresentare e sottolineare le numerose problematiche che le cooperative edilizie, in questo momento storico della nostra città, sono costrette ad affrontare, se non addirittura a subire. Si’, intendiamo dire subire, in quanto i contenuti del Documento Programmatico Preliminare al PUG, l’indirizzo di una parte della maggioranza politica di Palazzo Città e le iniziative correlate all’espletamento delle procedure che porteranno all’approvazione definitiva dello stesso non contengono alcuna previsione, riferimento, impegno, al settore della cooperazione abitativa e sociale.
Ad oggi, sono risultate vane le richieste di incontro e le sollecitazioni scritte inviate dalla nostra associazione al fine di evidenziare le problematiche delle cooperative aderenti, nonche’  le proposte e le osservazioni tecniche che l’ UNICOOP di Foggia ha predisposto e che intendeva portare all’attenzione dell’amministrazione comunale.
Purtroppo, al sindaco Mongelli ed all’assessore all’Urbanistica Marasco, non interessa ascoltare proposte, raccogliere suggerimenti ed indicazioni del settore cooperativistico.
Il sindaco Mongelli e l’assessore Marasco continuano a propinare all’opinione pubblica belle parole in merito alla stesura ed approvazione del PUG: partecipazione, consultazione, trasparenza, coinvolgimento, ma e’ solo un’operazione di facciata!!!
La realta’  e’ ben diversa, il PUG e’  una cosa – affare di pochi eletti che probabilmente hanno gia’  deciso cosa si debba fare ed approvare e cosa, invece, non serve o addirittura e’  inutile o evitare.
Il comportamento assunto a tutt’oggi dalla coppia Mongelli – Marasco e’  gravissimo; non convocando l’UN.I.COOP., violano palesemente l’obbligo della consultazione delle associazioni di categoria e del dettato costituzionale, sottraendosi di fatto al confronto democratico, tra l’altro, dovuto con le associazioni riconosciute a livello nazionale.

Di quanto accaduto la scrivente associazione ha provveduto ad informare l’Assessore Regionale all’Urbanistica ed il Signor Prefetto di Foggia, chiedendo di intervenire con urgenza per ristabilire lo stato di diritto.

Attendiamo fiduciosi un’ autorevole e concreta azione da parte degli Organi competenti e restiamo in attesa di essere dagli stessi convocati.

Infocel: 338/4077381
Il Presidente
Alberto Pinto
Comunicato Stampa UN.I.COOP (

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FOGGIA – piano salvaconti in crisi – Arriva il no del collegio dei revisori

Pubblicato : giovedì, 14 giugno 2012

Bocciato lo schema di rientro da 45 milioni – L’opposizione: giunta Mongelli al capolinea

Il sindaco Mongelli (a destra) durante il Consiglio

La crisi politica a Palazzo di città rischia di complicarsi: il collegio dei revisori dei conti ha bocciato il piano di rientro da 45 milioni di euro approvato mesi fa dal Consiglio comunale e inviato dalla Corte dei conti. Il documento di 20 pagine è piombato sulla scrivania del sindaco ieri mattina mentre Mongelli stava consegnando le lettere con le quali ha formalmente respinto le dimissioni dei quattro assessori, tre dell’Unione di Capitanata e uno del Partito socialista. «Ad oggi il piano di rientro non rispetta i dettami della Corte dei conti»: questa in sintesi la motivazione con la quale Idro Maiorano, Martino Mignogna e Giuseppe Zichella, i primi due designati nel 2010 dal centrosinistra (Pd e Psi), l’ultimo da una parte del Pdl, hanno motivato la propria bocciatura. Secondo i revisori le voci più importanti su cui si fonda il ripiano dei 45 milioni di euro non hanno trovato, a sei mesi dalla fine dell’anno, alcuna attuazione: «La vendita dei beni con le gare andate tutte deserte, la valorizzazione di masseria Giardino senza un progetto, le entrate tributarie al di sotto delle previsioni, una valutazione troppo ottimistica della vendita del 40 per cento delle quote Ataf ad 8milioni di euro».

Il parere, che a quanto sembra era pronto già da tre settimane, arriva in un momento delicato per la maggioranza rotta al suo interno. Lapidario il commento di Gianni Mongelli: «Una valutazione non richiesta, ottimamente giunta proprio in queste ore». Nel frattempo l’Udcap rigetta le critiche sul fatto che dietro le dimissioni degli assessori «ci sia semplicemente e unicamente una storiaccia di poltrone», sostiene il consigliere regionale, Giannicola De Leonardis che attacca il Partito democratico facendo l’elenco di «tutte le poltrone occupate dal Pd, non considerando quelle degli assessori e del presidente del Consiglio»: Amgas blu, Daunia ambiente (fino a due anni fa), Ataf (fino a quattro mesi fa), il rappresentante del Comune nel cda della Fiera, il Consorzio Asi «dove – secondo De Leonardis – c’è un vero e proprio direttivo del partito democratico grazie alla presenza di un ex parlamentare (Franco Mastroluca), un sindaco (Gianni Mongelli) e un segretario amministrativo (Emilio Paglialonga)». Il Pd replica ricordando solo che «Nel collegio dei revisori dei conti di Asi, l’Udcap ha indicato il professionista Angelo Casoli». Insomma sulle poltrone volano gli stracci in queste ore.

L’opposizione incalza: «L’esperienza politico-amministrativa della Giunta Mongelli è ormai giunta al capolinea. Ed è per il bene della città che chiediamo al sindaco di Foggia di fare un passo indietro e di restituire ai cittadini la possibilità di scegliere, finalmente, degni rappresentanti che sappiano ben governare il bene comune». Il centrodestra però nel documento non auspica elezioni anticipate ma un commissariamento: «per permettere l’apertura di una reale fase di risanamento da affidare a figure di indubbio spessore tecnico ed amministrativo. Una fase necessaria e propedeutica».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA -crisi al Comune: Socialismo Dauno con il sindaco

Pubblicato : mercoledì, 13 giugno 2012

Dopo le dimissioni di quattro assessori, invocata la ripresa del dibattito sul Pug

Anche Socialismo dauno scende in campo sulla crisi al Comune di Foggia “Condividiamo la posizione espressa dal sindaco Gianni Mongielli – si legge in una nota di Michele Cologno e Michele Melchiorre – e la sua disponibilità a discutere e a risolvere al meglio i veri problemi che attanagliano la città – come l’urbanistica, la viabilità, il contrasto sociale – e non altri. È auspicabile, pertanto, la ripresa immediata dell’iter amministrativo per l’adozione del Pug, all’interno del quale devono trovare compatibilità i programmi edilizi già avviati, che consentiranno di dare quelle risposte immediate all’emergenza abitativa di cui la città ha estrema necessità e nel contempo di continuare il risanamento finanziario avviato”. Per la dirigenza di Socialismo dauno, l’occasione è opportuna per ricordare che le molteplici problematiche, tuttora esistenti a carico della città di Foggia, possono trovare soluzione soltanto coinvolgendo tutta la maggioranza che sostiene il Sindaco Mongelli, al posto di inutili e dannose pseudo regie.

da Daunia News

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FOGGIA – Presentato “Musica nelle Corti di Capitanata”

Pubblicato : mercoledì, 13 giugno 2012

Un calendario ricco di appuntamenti e vario, sia dal profilo dell’offerta musicale che da quello artistico con presenza di eccellenza che saliranno sul palco accompagnati dal lavoro di una produzione tutta made in conservatorio.
Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha voluto evidenziare l’importanza dell’iniziativa “Musica nelle corti di Capitanata” organizzata dal Conservatorio Umberto Giordano di Foggia e presentata questa mattina a Palazzo di Città.
“Se siamo giunti alla sedicesima edizione di questo evento vorrà pur significare qualcosa”, ha commentato il sindaco Mongelli, “mi sembra che anche quest’anno ci siano le premesse per assistere ad una programmazione musicale di grande qualità”, ha concluso il primo cittadino.
Si comincia sabato 16 giugno presso il chiostro di Santa Chiara con il concerto inaugurale de “Il solista e l’orchestra” con Francesco Radiato e Giuseppe Stoppiello al pianoforte e con Pablo Varala alla direzione dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, che proporranno musiche di Beethoven e Liszt.
“In questo momento di grandi difficoltà economiche la presenza del comune di Foggia a sostegno di questo evento permette di risolvere, comunque, tanti piccoli problemi che ci consentono di proporre una organizzazione all’altezza della situazione”, ha evidenziato Enrico Sannoner Presidente del conservatorio Umberto Giordano. 18 concerti che si terranno non solo al chiostro di Santa Chiara a Foggia ma troveranno spazio anche nella sezione staccata del conservatorio a Rodi Garganico, nella chiesa dell’Addolorata di Foggia e al circolo Valle Rossa a San Giovanni Rotondo.
“Abbiamo preparato un cartellone di appuntamenti che potrà soddisfare un palato musicale vario attraverso un percorso articolato, dalla musica classica alle sfumate del jazz, fino ad arrivare alla musica brasiliana”, ha commentato il maestro Francesco Di Lernia direttore del conservatorio Umberto Giordano.

da Teleradioerre

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FOGGIA – Presentato alla città il ‘Palazzo delle Energie – Centro servizi e affari’

Pubblicato : martedì, 12 giugno 2012

Presentato alla città il ‘Palazzo delle Energie – Centro servizi e affari’
Russo: “Diventerà un valore aggiunto per la comunità cittadina”
Mongelli: “Parte del percorso di risanamento ottimamente svolto e condotto”

Confagricoltura Foggia e Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo fano il loro ingresso ufficiale nell’ormai storica sede dell’Amgas che oggi diventa il Palazzo delle Energie – Centro servizi e affari e “inizia a possedere tutte le caratteristiche proprie di un vero e proprio centro direzionale ed un valore aggiunto per la comunità cittadina”.

E’ stato Massimo Russo, l’amministratore unico della società di proprietà del Comune di Foggia, a sintetizzare con queste parole il senso dell’attività svolta per raggiungere “uno degli obiettivi del piano di ristrutturazione finanziaria e riorganizzazione operativa dell’azienda”.
A presentare l’iniziativa, nella conferenza stampa svoltasi questa mattina nella Sala dell’Energia, c’erano, oltre a Russo, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il presidente di Confagricoltura Foggia Onofrio Giuliano, il presidente della BCC Antonio Palladino e il presidente di Amgas Blu Srl Alfonso De Pellegrino: “società e organizzazioni a cui si aggiunge AM Service Srl che avranno qui la propria sede principale ed i propri uffici operativi”.

I contratti di fitto sottoscritti da Amgas SpA garantiranno un introito di circa 155.000 euro l’anno “a fronte di un obiettivo finanziario, indicato nel piano di ristrutturazione del debito, fissato a 100.000 euro”.

In parallelo, si riducono di circa il 20% i costi complessivi di gestione della struttura, i cui spazi sono occupati al 90% rispetto al 40% riscontrato all’inizio del mandato dell’attuale amministratore.

La BCC trasferirà nel salone a piano terra del Palazzo delle Energie la propria filiale – “non uno sportello qualunque”, ha sottolineato compiaciuto il sindaco Gianni Mongelli – ed aprirà i propri sportelli ai clienti di Amgas Blu: “a partire da settembre – ha annunciato Alfonso De Pellegrino – si potranno pagare gratuitamente le bollette utilizzando due delle quattro casse che saranno attivate.

E’ il primo passo di una collaborazione commerciale che avrà positivi ed interessanti risvolti per i nostri utenti”.
“Noi siamo partner finanziari di Amgas Blu e Amgas da oltre due anni – ha aggiunto il presidente della BCC Antonio Palladino – e già con l’ingresso nel capitale di Ascopiave abbiamo intensificato i nostri rapporti. Ora avviamo una nuova fase, anche migliorando il servizio offerto ai nostri clienti che avranno a disposizione una struttura più confortevole e più facilmente raggiungibile”.

Proprio i vantaggi logistici – disponibilità di parcheggio, facilità di accesso per chi viene da fuori città, vicinanza al centro cittadino – hanno convinto Confagricoltura Foggia a “lasciare la nostra storica sede per migliorare i servizi offerti agli associati – ha affermato il presidente Onofrio Giuliano – ed essere parte attiva di un’operazione di alto contenuto simbolico: trasformare questo palazzo nel simbolo della città che produce ed offre servizi di qualità”.

Massimo Russo ha colto l’occasione offerta dalla conferenza stampa per annunciare il prossimo step progettuale: affidare a privati qualificati la gestione dell’auditorium all’esito di un bando pubblico. “E’ una struttura tra le più belle e funzionali della città – ha affermato – ed è giusto sia messa al servizio della città stessa ospitando eventi e manifestazioni che non può certo essere Amgas ad organizzare e promuovere”.

“Tre anni fa eravamo alle prese con un’azienda in crisi, finanziaria e di mercato; oggi ci ritroviamo per registrare un ulteriore passo in avanti sulla strada del risanamento, della riorganizzazione e del rilancio delle attività aziendali – ha commentato il sindaco Gianni Mongelli – L’evidenza dei fatti ci dice che il percorso è stato ottimamente svolto e altrettanto ottimamente guidato”. Prima il completamento dell’apertura al traffico della tangente settentrionale, poi la sottoscrizione degli accordi con Ferrovie dello Stato per gli investimenti sul terminal bus, quindi l’attivazione del Palazzo delle Energie che “farà gravitare in questa zona della città interessi economici e contribuirà alla sua rigenerazione. Ciascuna di queste azioni – ha concluso Mongelli – era parte della strategia disegnata 3 anni fa e portata avanti in questi 3 anni esclusivamente nell’interesse della città”.
Gianni di Bari
portavoce del sindaco
Città di Foggia

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FOGGIA – Dichiarazione del sindaco Mongelli sulle dimissioni degli assessori UDiCap e PS

Pubblicato : martedì, 12 giugno 2012

Il documento sottoscritto dalle rappresentanze politiche ed istituzionali di Partito Socialista, Unione di Capitanata e dai consiglieri comunali Massimo Laccetti e Cosimo Leone si fonda sulla apprezzabile volontà di offrire ulteriori e migliori risposte in ordine a temi fondamentali come la viabilità o il contrasto al disagio sociale. Gli stessi su cui gli assessori dimissionari si sono impegnati e spesi, personalmente e collegialmente, fin dall’inizio del mandato amministrativo.
Tale richiesta è più che condivisibile e motiva la mia volontà di respingere pubblicamente le dimissioni del vice sindaco Federico Iuppa e degli assessori Matteo Agnusdei, Fernando Frattulino e Pasquale Pellegrino, ai quali è doveroso rendere merito per l’impegno profuso e il buon lavoro svolto.
E’ su questi temi, e non altri, che sono pronto e disponibile a riprendere il dialogo, avendo anche la certezza del sostegno degli altri partner di maggioranza e della cittadinanza in ordine alla necessità di procedere in direzione della definizione degli atti di programmazione per il rilancio dello sviluppo e il contrasto alle emergenze sociali.

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – si dimettono quattro assessori – Mongelli le respinge, ma è crisi

Pubblicato : martedì, 12 giugno 2012

Via i rappresentanti in Giunta di Udcap e Psi – Il sindaco: vengano allo scoperto sulle reali motivazioni

 

Poco dopo le 11 di questa mattina tre assessori dell’Udcap (Unione di Capitanata) e il vicesindaco del Psi hanno protocollato le proprie dimissioni alla segreteria generale del Comune di Foggia. Si tratta di Matteo Agnusdei (Lavori pubblici), Fernando Frattulino (Affari generali e personale) e Pasquale Pellegrino (Politiche sociali e della famiglia) e del vicesindaco Federico Iuppa (con delega a S.U.A.P. e Qualità amministrativa). A quattro mesi dal varo della Giunta Mongelli-bis, l’amministrazione di centrosinistra è alle prese con una nuova crisi politica dagli esiti incerti e imprevedibili. Senza i consiglieri di Udcap e Psi, Mongelli, infatti, non avrebbe più la maggioranza in Consiglio comunale.

Foggia, gli assessori dimissionari


Le dimissioni odierne sono la diretta conseguenza della riunione politica tenutasi lunedì sera tra Udcap, Psi e due consiglieri dell’ex Lista Lambresa. Queste forze politiche di maggioranza nelle ultime settimane hanno avuto uno scontro con il sindaco e soprattutto con il Pd: il documento urbanistico e le nomine nei Consigli d’amministrazione di Amgas e Ataf e la poltrona dell’Asi (ieri è stato riconfermato il Pd Franco Mastoluca) sono all’origine dello scontro.

Mongelli ha politicamente respinto le dimissioni: «Se si tratta di una volontà di migliorare l’azione amministrativa allora il confronto è aperto e per questo servono gli uomini, ragione per cui respingo le dimissioni.
Se invece è una foglia di fico che nasconde altro, si venga allo scoperto, ma la mia posizione resterà ferma». Non tutto però fila liscio, soprattutto all’interno dell’Udcap, dove le dimissioni degli assessori servirebbero più ad una resa dei conti interna.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Brucia la scuola De Sanctis di Foggia: il mio appello al Sindaco G. Mongelli e al Procuratore V. Russo.

Pubblicato : lunedì, 11 giugno 2012

Foggia, 10 giugno 2012, ore 20.50, all’interno della scuola media Francesco De Sanctis, e precisamente nell’archivio, è divampato un incendio. Subito i Vigili del Fuoco sono accorsi per stanare le fiamme che minacciavano l’intera area abitata.

Ci sono volute due ore per spegnere le fiamme, anche i più piccoli focolai divampati all’esterno, nel giardino sottostante. I lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico sono proseguiti per tutta la nottata, fino all’alba, dove i Vigili del Fuoco hanno dovuto frantumare vetri e infissi che costituivano le grandi finestre della stanza incendiata.

Dalle ultime notizie raccolte nella tarda serata, pare che l’incendio sia doloso. La domanda che pongo all’Amministrazione Comunale è che la scuola riprenda al più presto la sua attività didattica, con la riapertura per il prossimo anno scolastico 2012/2013. Un atto violento, secondo quanto credo, non può fermare la civiltà, l’istruzione. Non possiamo permettere a dei balordi, se di balordi parliamo, che la legalità abbia un fermo.

L’appello è che il Comune faccia uno sforzo per ridare a Foggia una scuola che ha un bacino d’utenza di centinaia di studenti, anche come risposta alla legalità e all’istruzione, base fondamentale per la sana crescita dei nostri figli. L’appello è rivolto anche e soprattutto alla Procura della Repubblica, al nostro carissimo dott. Vincenzo Russo, affinché faccia luce su quest’ ultimo atto, l’ennesimo dopo i ripetuti furti che la De Sanctis ha subito da mesi.

Foggia rivuole la sua scuola e soprattutto Legalità. Foggia non può continuare a vivere in uno stato di paura, alimentato dalla crescente omertà che da qualche anno sta dilaniando la sua provincia e in particolare il suo capoluogo.

L’area interessata dal rogo, purtroppo, da mesi è preda di atti vandalici: furti e incendi d’auto, furti negli appartamenti, furti di cerchioni di auto, schiamazzi notturni perduranti fino alle 4 del mattino, combriccole di giovani adolescenti che “fumano spinelli” e atti osceni in pieno giorno,. Insomma un’area dimenticata e lasciata morire.

A nulla son valse le numerose denunce fatte pervenire alle Forze dell’Ordine per ridare decoro e legalità all’area antistante la curva nord dello stadio, Piazzale San Giuseppe Artigiano, che vive in uno stato di paura e indecorosa immagine cittadina. Giardini sporchi e incolti sono la prova lampante dell’abbandono di quest’area da parte dell’Amministrazione Comunale.

La politica foggiana prenda atto e faccia in modo che si ristabilisca legalità in città. Se poi non ne è capace, lasci il posto a nuove leve, “non faccendiere” come le ultime che da vent’anni a questa parte hanno affossato la nostra cara amata città di Foggia. Nuova linfa a Foggia, sperando che i foggiani alle prossime amministrative siano più svegli e responsabili nell’urna. Sindaco, Procuratore, diamoci da fare, non possiamo soccombere in nome dell’illegalità.
Nico Baratta

www.newsgargano.com

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FOGGIA – VICENDA US FOGGIA, MONGELLI: “E’ IL MOMENTO DI FARE CHIAREZZA”.

Pubblicato : lunedì, 11 giugno 2012

IL SINDACO CHIEDE A CASILLO DI PRENDERE UNA DECISIONE.
“Mi preoccupa anche il fatto che sto sostenendo questo sforzo da solo”.

Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli ha voluto chiarire la sua posizione in relazione alle soluzioni per determinare il futuro del calcio a Foggia ed i contatti avuti con Pasquale Casillo e con imprenditori che potrebbero essere interessati a rilevare l’Us Foggia.
“E’ arrivato il momento di prendere una strada determinata”, ha detto il sindaco, “se Casillo ritiene di continuare a sostenere la squadra con le sue forze avrà da parte mia e dell’Amministrazione comunale il giusto sostegno per risolvere qualunque problema anche legato allo stadio; se così non è, penso che sia il caso di assumere le dovute decisioni mettendo anche il sindaco nelle condizioni di intervenire, agevolando chi si è reso realmente disponibile per rilevare la società.
Per me gli obiettivi sono due: salvare il Foggia e mantenere la categoria, continuando l’esperienza del calcio.
E’ il momento di fare uno scatto in avanti sul Foggia. Non privilegio alcuna scelta. Vedo situazioni di incertezza e di blocco, non vedo altre soluzioni e questo mi preoccupa perché non abbiamo più tempo, così come mi preoccupa il fatto che sto sostenendo questo sforzo da solo.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Conferenza stampa di presentazione del Conto consuntivo 2011

Pubblicato : lunedì, 11 giugno 2012

L’Amministrazione comunale convoca la conferenza stampa di presentazione del Conto consuntivo 2011.
L’incontro con i giornalisti è in programma giovedì 14 giugno, alle ore 10.00, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città.
Il documento contabile sarà presentato dal sindaco Gianni Mongelli e illustrato nei suoi aspetti tecnici dall’assessore al Bilancio Rocco Lisi e dal dirigente dei Servizi finanziari Carlo Dicesare.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Il sindaco Mongelli si impacchetta a scatola chiusa il suo Piano urbanistico generale .

Pubblicato : martedì, 5 giugno 2012

Inaudita altera parte. Il sindaco Mongelli si impacchetta a scatola chiusa il suo Piano urbanistico generale .

In totale spregio al principio giuridico delle competenze e delle più elementari regole democratiche,il sindaco Mongelli,con modalità discriminatorie e arroganti nei confronti dell’intero consiglio comunale,si approva in Giunta ,organo incompetente in materia,il Documento Preliminare Programmatico (DPP),propedeutico al Piano Urbanistico Generale.
E’ vero che il voluminoso e complicato documento amministrativo deve essere poi approvato dal consiglio comunale,ma approvandolo,come si è detto, indebitamente prima in giunta,lo si carica,furbescamente, di carattere politico : l’imprimatur,dal quale poi difficilmente,come l’esperienza insegna,il consigliere comunale,salvo anatemi o minacce di esclusioni,potrebbe discostarsi o porre emendamenti sostanziali.

I metodi utilizzati per delineare l’iter di un programma,che dovrà tracciare il futuro urbanistico della città,appartiene più ad una logica imprenditoriale e di parte,piuttosto che ad una seria programmazione politico-amministrativa.

Infatti è stata inscenata,da intuibili registi, una “preconfezionata” riunione avvenuta recentemente nella sede cittadina del Partito Democratico ,alla presenza dello stesso sindaco Mongelli e del neo assessore Marasco,dove la veloce approvazione del PUG è stata capziosamente fatta passare come elemento “salvifico” della città,a fronte di scelte,contenute nel DPP,rivolte più che ai servizi ed agli spazi e strutture pubbliche,alle solite e improduttive speculazioni edilizie suggerite dai soliti gruppi di pressione.

Solo così si spiega la singolare scelta dell’assessore Marasco e del Sindaco Mongelli ad andare avanti comunque e frettolosamente,senza consultare la opposizione,senza consultare la commissione consiliare competente,senza il consenso e la condivisione dei cittadini:cittadini,naturalmente non espressione di associazioni facenti parte della scenografia, nate al momento ed evidenti satelliti e “gruppi civetta” degli stessi partiti.

Non si capisce,tuttavia,come mai in presenza delle svariate emergenze socio-ambientali ed economiche della città,il sindaco Mongelli,invece di proporre soluzioni per almeno superare o tamponare la drammaticità del momento, con certosina dedizione si applichi con tanta passione alle attività urbanistiche: a meno che non si sia raggiunta la matematica certezza di un tempo ormai scaduto o prossimo a scadere,anche alla luce della recentissima ed impietosa “Relazione tecnica al rendiconto della gestione per l’esercizio 2011”, del dirigente dei servizi finanziari,dr Carlo Di Cesare,che nel mettersi al riparo da ogni responsabilità, sostanzialmente, decreta il fallimento del cosiddetto “Piano di rientro”,spalancando,di fatto, le porte ad un dissesto finanziario,aggravato dalla cocciutaggine ed irresponsabilità del sindaco Mongelli,autore di una lunga ed inutile agonia dell’Ente.

Al riguardo si preannunciano iniziative istituzionali presso gli organi competenti,Corte dei Conti e Prefettura,nonché manifestazioni pubbliche per denunciare il fallimento dell’azione politico-amministrativa fin qui condotta dal Sindaco Mongelli , dal suo centrosinistra e dai dirigenti comunali sordi ad ogni allarme ed ad ogni evidenza.

Bruno Longo,Paolo Agostinacchio,Lucio Ventura,Mimmo Verile,Enrico Santaniello
Giovedì 7 giugno,dalle ore 11,00,presso la sala consiliare del comune di Foggia,i consiglieri comunali di opposizione,terranno una conferenza stampa sui metodi irresponsabili utilizzati dal sindaco Mongelli sulle manovre urbanistiche derivanti dal DPP(Documento Programmatico preliminare) e sulla deflagrante relazione del responsabile dei servizi finanziari,dr Carlo di Cesare,che scaricando tutte le responsabilità sui consiglieri comunali,decreta il fallimento del cosiddetto piano di rientro finanziario,approvato nel gennaio scorso dal consiglio comunale , spalancando le porte ad un dissesto finanziario esistente da tempo,ma tenuto occultato con grande irresponsabilità amministrativa dal sindaco Mongelli e dai dirigenti comunali.

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FOGGIA – INTERRUZIONI CORSI ENAIP, IL SINDACO CHIEDE INTERVENTO REGIONE.

Pubblicato : venerdì, 1 giugno 2012

“Raccolgo la preoccupazione dei genitori degli studenti frequentanti i corsi dell’Enaip di Foggia e riportati dal loro rappresentante Francesco Paolo De Vito, che questa mattina hanno incontrato il dirigente della scuola di formazione apprendendo che da oggi la struttura è chiusa, senza alcuna definizione da parte della Regione per la conclusione dei corsi di formazione”.
Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, è intervenuto per chiedere informazioni sul futuro dei corsi di installatore e manutentore impianti elettrici, operatore della ristorazione ed estetista in fase di svolgimento presso l’Enaip e che rischiano di non essere completati entro l’anno scolastico, senza dare la possibilità agli studenti di iscriversi al quarto anno presso l’istituto industriale da Vinci, scuola collegata per i corsi.
I genitori degli studenti hanno chiesto al sindaco di attivarsi con la Regione affinché i corsi vengano ripresi immediatamente per il completamento delle ore rimanenti o in alternativa gli esami di fine corso. Mongelli ha preso atto della richiesta e nelle prossime ore contatterà la Regione per ottenere immediate risposte alla problematica che penalizza gravemente anche i lavoratori dell’Enaip.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – chiude l’Enaip: Mongelli preoccupato

Pubblicato : venerdì, 1 giugno 2012

Il sindaco chiede lumi alla Regione: urgono interventi

“Raccolgo la preoccupazione dei genitori degli studenti frequentanti i corsi dell’Enaip di Foggia e riportati dal loro rappresentante Francesco Paolo De Vito, che questa mattina hanno incontrato il dirigente della scuola di formazione apprendendo che da oggi la struttura è chiusa, senza alcuna definizione da parte della Regione per la conclusione dei corsi di formazione”. Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, è intervenuto per chiedere informazioni sul futuro dei corsi di installatore e manutentore impianti elettrici, operatore della ristorazione ed estetista in fase di svolgimento presso l’Enaip e che rischiano di non essere completati entro l’anno scolastico, senza dare la possibilità agli studenti di iscriversi al quarto anno presso l’istituto industriale da Vinci, scuola collegata per i corsi.
I genitori degli studenti hanno chiesto al sindaco di attivarsi con la Regione affinché i corsi vengano ripresi immediatamente per il completamento delle ore rimanenti o in alternativa gli esami di fine corso. Mongelli ha preso atto della richiesta e nelle prossime ore contatterà la Regione per ottenere immediate risposte alla problematica che penalizza gravemente anche i lavoratori dell’Enaip.
da Daunia News

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FOGGIA – «Lavoro per cambiare Foggia, ma in città c’è chi non vuole»

Pubblicato : venerdì, 1 giugno 2012

Il sindaco Mongelli: lo stato di degrado costruito per consolidare le oligarchie

Gianni Mongelli durante la campagna elettorale del 2009

«Da tre anni lavoro per un cambio di passo in questa città. E non è semplice perché ci sono blocchi costituiti in un decennio che è difficile smontare. Ma non sono d’accordo sul fatto che lo stato di abbandono è costruito o è stato costruito ad arte per garantire lo status quo e le oligarchie.

Mi sembrano considerazioni un tantino fantasiose. Tutti i miei sforzi mirano proprio ad eliminare lo status quo».

Il sindaco, Gianni Mongelli non accoglie, del tutto, le riflessioni affidate ieri al Corriere del Mezzogiorno dalla sociologa dell’Università di Foggia, Fiammetta Fanizza sulla città ferita e rassegnata, del degrado dei suoi spazi pubblici ai quali non si fa più caso.«Il degrado è alimentato dalla politica», ha sottolineato ieri la Fanizza.

Foggia, il degrado della città

 

«Non parlerei di qualcuno, di portatori di interessi, di gruppi che non vogliono che si faccia, che si amministri. Direi che ci sono molti in attesa di vedere se ce la facciamo.

L’atteggiamento che in questo difficile momento non condivido è quello di alcuni settori economici che stanno a guardare», spiega Mongelli.

Ma non sono queste le oligarchie?

Fontane senza acqua, giardini nel più assoluto degrado e abbandono, atti vandalici a monumenti e pezzi della storia cittadina, assenza di controlli. E poi l’indifferenza, «il disimpegno» come ha affermato Don Antonio Menichella. «La situazione della città era ed è difficile e cambiare in un momento congiunturale così negativo è ancor più complicato. Ma a Foggia ci sono situazioni costruite in decenni che non è semplice cancellare.

Per esempio nella gestione degli alloggi popolari con cittadini che sono stati abituati a non pagare nulla, né acqua, luce, gas.

Gente che chiede sempre e continuamente al Comune e che è vissuta nel convincimento che le proprie istanze siamo comunque e sempre legittime».

Ma uno degli aspetti che la città avverte come insopportabile è l’assenza e la lentezza di risposte da parte dell’amministrazione comunale nel suo complesso, politica e macchina amministrativa, a problemi quotidiani comuni a tante altre città italiane.

«Sicuramente i tempi di risposta dell’amministrazione non sono sempre coerenti con i problemi dei cittadini. E sicuramente ora è indispensabile una riorganizzazione funzionale e organizzativa della macchina comunale, del settore dirigenziale. Continuo ad essere convinto che è necessaria la figura di un city manager».

Mongelli sa che se nel tessuto cittadino ci sono resistenze al cambiamento, ancor di più ne esistono nel Palazzo e nella pubblica amministrazione comunale. In Consiglio comunale pezzi della maggioranza hanno sostenuto che la dirigenza osteggia il progetto di un city manager e che ci sono nicchie di «privilegi» e consuetudini.

Tanto è vero che la riorganizzazione della macchina amministrativa è pronta da oltre un anno ma non approda né in giunta e né in Consiglio. «Noi stiamo lavorando per rimettere la città su un percorso comune di responsabilità. E vorrei sostanzialmente uno slancio da parte dei miei concittadini che mi possa accompagnare in questo sforzo che stiamo facendo.
Ci sono segnali in controtendenza, penso ai comitati di quartiere, a gruppi di cittadini». E ai cittadini Mongelli assicura: «Ho chiesto di ripulire e riattivare le fontane più importanti. Un problema in parte causato anche dalla situazione di incertezza che coinvolge Amica».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Facoltà di Ingegneria, il Senato Accademico condivide la proposta degli Enti

Pubblicato : giovedì, 31 maggio 2012

“Grande soddisfazione” di Mongelli e Pepe che chiedono al Politecnico una “innovativa relazione con il sistema Capitanata”

“Istituzioni e forze sociali hanno plasticamente mostrato quali risultati possono essere raggiunti a vantaggio della comunità quando le rappresentanze del territorio armonizzano le proprie politiche e fanno convergere i propri sforzi verso un obiettivo condiviso”. Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli e il presidente della Provincia Antonio Pepe esprimono così la “grande soddisfazione” per la decisione del Senato Accademico del Politecnico di Bari che ha condiviso, al pari del Consiglio di Amministrazione, la proposta avanzata in sede locale per favorire il proseguimento dell’attività nella sede distaccata foggiana della Facoltà di Ingegneria.

“Abbiamo deciso di ingaggiare un confronto serrato perché convinti della necessità di preservare la presenza a Foggia di un centro di alta formazione strategica per l’intero sistema economico e amministrativo – affermano Mongelli e Pepe – Dunque, ci siamo impegnati con l’obiettivo di superare una difficoltà contingente ed avviare un’azione sinergica finalizzata ad ottenere, di qui a qualche anno, una presenza ben più ampia e meglio radicata dell’attuale sede distaccata.
Ora che il Senato Accademico ha condiviso la nostra proposta bisognerà concretizzarla con il contributo di quanti hanno partecipato attivamente alla sua definizione ed hanno assunto l’impegno di partecipare al necessario sforzo finanziario.
Dalla Facoltà di Ingegneria e dal Politecnico ci aspettiamo ora l’avvio di una innovativa relazione con il ‘sistema Capitanata’ – concludono il sindaco di Foggia e il presidente della Provincia – per superare le debolezze di ciascuno e crescere armonicamente insieme”.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – città abbandonata a se stessa – «Degrado alimentato dalla politica»

Pubblicato : giovedì, 31 maggio 2012

Fanizza: l’identità viene volontariamente non ricercata – E i giovani delle associazioni ripuliscono piazza Padre Pio

«Il problema della città di Foggia è legato alla mancanza di identità che viene volontariamente non ricercata. Più lo stato di abbandono è definitivo più non esiste alcuna possibilità di mobilità sociale. E questo status quo favorisce e alimenta le oligarchie». Fiammetta Fanizza, sociologa dell’Università degli studi di Foggia interviene nel dibattito sollevato ieri dal Corriere del Mezzogiorno con il reportage sulla città ferita e rassegnata a proposito del degrado dei suoi spazi pubblici. Un fenomeno ai cui non si fa più caso. «È un problema politico ben preciso quello di tenere sotto scacco una città e la maggior parte dei suoi abitanti in una marginalità che è prima di tutto identitaria e culturale – sottolinea la sociologa -. I gravi problemi che realmente ci sono, così come la crisi economica, non hanno però nulla a che fare con una città violata. E questo è un problema della politica che evidentemente da questa situazione si ingrossa e riceve grandi benefici». Ma perché nel capoluogo dauno nonostante ci sia un fermento di comitati civici e di quartiere non c’è uno scatto, la voglia di cambiare veramente?

Foggia, il degrado della città

Piazza Baldassarre

Piazza Baldassarre - Foto Cautillo

I «giardini» di via De Petra

I «giardini» di via De Petra - Foto Cautillo

Rifiuti nella fontana (spenta) alle spalle del Comune

Rifiuti nella fontana (spenta) alle spalle del Comune - Foto Cautillo

Rifiuti nella fontana (spenta) alle spalle del Comune

Rifiuti nella fontana (spenta) alle spalle del Comune - Foto cautillo

 

La fontana di piazza Cavour

La fontana di piazza Cavour - Foto Cautillo

 «In questi dieci anni la città ha subito una grande involuzione.

Non c’è stato un ricambio delle élite, il tema dell’assoluta vecchiaia delle classi dirigenti è indicativa.

Non c’è uno scatto dei cittadini per due ragioni, entrambe legate alla politica che nominalmente è cannibale.

Il cittadino foggiano non è peggiore di altri ma non ha nessuno che lo ascolta».

Secondo Fanizza l’altro limite riguarda la memoria: «La politica di Foggia non ha memoria collettiva ma individuale.

L’aspetto collettivo non esiste, c’è un’individualizzazione dei “meriti”. E questo non contribuisce alla costruzione e alla rappresentazione della città. Le difficoltà strutturali la decretano una città povera perché tende a sviluppare solo subculture marginali».

 

La città la vive dalla parrocchia di San Guglielmo e Pellegrino, don Antonio Menichella: «Il degrado da un lato sta corrodendo la città nella sua quotidianità ma per tanti è l’occasione per disimpegnarsi.

C’è di pari passo un degrado morale purtroppo a tutti i livelli.

In questi dieci anni si è persa un’identità, il tessuto sociale è sfilacciato.

C’è molto individualismo. In questo le parrocchie ancora riescono ad essere un argine e un luogo per le molte energie positive». Consigliere comunale da diversi anni e ora capogruppo del Pdl, Ciccio D’Emilio sostiene «che l’incuria e il degrado in cui versano le ex aree verdi sono indegni di un capoluogo».

E i giovani delle associazioni foggiane di destra si sono dati appuntamento il 2 giugno a piazza Padre Pio con «scope, palette e guanti per ripulire la piazza».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – più controlli nel centro storico

Pubblicato : giovedì, 31 maggio 2012

Il sindaco e l’assessore Cavaliere chiamano in causa il comandante dei vigili urbani

Una più intensa attività di controllo e prevenzione nel centro storico. E’ quanto chiedono il sindaco Gianni Mongelli e l’assessore Pippo Cavaliere al comandante dei vigili urbani di Foggia, Romeo Delle Noci. “

L’attuale situazione di cui è oggetto il centro storico della città desta in noi grande preoccupazione”, evidenziano Mongelli e Cavaliere. La richiesta giunge alla luce di numerose denunce da parte di residenti e cittadini e dopo un incontro avuto con i titolari degli esercizi commerciali della zona “Dopo le ore 21 – continuano Mongelli e Cavaliere – numerosi motocicli invadono l’area pedonale, spesso inscenando vere e proprie gimkane tra i passanti e le strutture esterne dei locali presenti nella zona, provocando, a volte, incidenti molto seri.

A tutti è purtroppo noto che, solo alcuni mesi fa, un quindicenne ha perso la vita in uno scontro frontale tra due scooter davanti al Sagrato della Cattedrale.

E’ dovere istituzionale attivarsi per dare una risposta alle legittime istanze di quanti pretendono, a giusto titolo, di poter vivere e lavorare in un luogo sicuro e dove il rispetto delle regole costituisce un principio inviolabile”.

Mongelli e Cavaliere chiedono una maggiore e più incisiva attività di controllo e prevenzione nella zona in questione, con particolare attenzione alle ore serali.

da Daunia News

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FOGGIA – Monumento vittime del ´43, Mongelli: si farà nel nuovo Terminal intermodale un’opportunità per realizzare insieme il monumento»

Pubblicato : sabato, 12 maggio 2012

«L´Amministrazione della Città insignita nel 1959 con la Medaglia d´oro al valor civile e nel 2007 con la Medaglia d´oro al valor militare vuole ricordare i bombardamenti e troverà nel ‘Comitato a ricordo delle vittime del ´43 a Foggia’ un significativo e positivo slancio operativo».
E’ l´impegno assunto dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, alla vigilia della presentazione del Comitato, costituitosi il 26 aprile scorso con la finalità di raccogliere fondi per la realizzazione di un monumento che possa onorare le vittime dei bombardamenti del 1943. «Desidero – aggiunge Mongelli – che il presidente del Comitato, Alberto Mangano, e tutti gli, spero, molti foggiani che si avvicineranno domenica al gazebo allestito all´isola pedonale sappiano che l´idea del monumento non rimarrà senza risposta».
Il sindaco sottolinea l´opportunità «da cogliere nell´ambito della complessa realizzazione del moderno Terminal intermodale di Foggia Stazione, dove è previsto sia realizzato proprio un manufatto commemorativo dedicato agli eventi bellici del 1943».
Il riferimento è alle soluzioni innovative di arredo urbano e di sistemazione dell´area che sono state proposte, tra le migliorie, dalla ditta che si è aggiudicata l´appalto. L´idea proposta, con un costo stimato di 35-40 mila euro, si articola in un cubo privo di copertura nella zona centrale, ritagliato nell´ambito di un´area verde e con la riproduzione gigante di un´immagine fotografica d´epoca.
«Auspico che, attraverso il Comitato, quell´idea possa arricchirsi diventando davvero patrimonio dell´identità collettiva della città.
D´altronde – conclude Mongelli – anche il conseguimento delle due Medaglie d´Oro è stato possibile con la mobilitazione dei cittadini che ha dato forza e anima popolare all´impegno delle istituzioni».

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Il Sindaco

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