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Don Aniello Manganiello a San Nicandro Garganico

Pubblicato: sabato, 14 aprile 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Lunedì 16 Aprile alle ore 18.00 presso l’Auditorium di Palazzo Fioritto di San Nicandro Garganico Don Aniello Santaniello presenterà il suo libro “Gesù è più forte della camorra” dell’Editore Rizzoli. Per i giovani la presenza di Don Aniello e una straordinaria opportunità di riflettere sul perché della propria insofferenza. L’evento è voluto e promosso dal Professor Antonio Scalzi Preside del Liceo De Rogatis di San Nicandro Garganico e Cagnano Varano il quale è particolarmente sensibile alle problematiche dei giovani di cui si occupa quotidianamente, dall’Assessorato alla Cultura. Essenziale il contributo e l’impegno del sannicandrese Pier Paolo Mascione che quotidianamente vive le difficoltà e le problematiche del Quartiere Scampia essendo impegnato nella Squadra Volante di Polizia proprio in quel difficile territorio. Dopo i saluti del Sindaco Vincenzo Monte, dell’Assessore alla Cultura Rosa Ricciotti, del Professor Antonio Scalzi e del Consigliere Provinciale Sergio Clemente, interverranno al fianco di Don Aniello Manganiello, il Dottor Massimo Lucianetti Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza e il Dottor Pier Paolo Mascione della Squadra Volante della Polizia di Stato presso il Commissariato di Scampia Alle ore 11.00 del 16 aprile l’evento sarà proposto agli alunni dell’Istituto “De Rogatis” di Cagnano Varano.

Nel 2010 Don Aniello, dopo l’ennesimo scontro con la comunità religiosa che non sempre ha condiviso i suoi metodi e la sua schiettezza, viene trasferito a Roma. Il parroco è costretto ad andar via nonostante le proteste degli abitanti di Scampia. Torna quindi nel quartiere Prati-Trionfale dove aveva già operato negli anni ’80. Proprio durante il periodo del suo ritorno a Roma decide, insieme al giornalista Andrea Manzi, di raccontare i 16 anni vissuti a Scampia; nasce così “Gesù è più forte della Camorra” in cui don Aniello racconta le redenzioni dei malavitosi, le battaglie per la legalità e la non violenza. Il libro, i cui proventi andranno in beneficenza, dopo 143 presentazioni in tutta Italia ha fatto tappa anche a Roma, alla sede Pd via Ignazio Silone, al Laurentino. Ora don Aniello avrà tre anni sabbatici per potersi dedicare a tempo pieno al racconto della sua esperienza, tenere lezioni di legalità nelle scuole e fondare un’associazione che possa aiutare i più deboli.

DON ANIELLO MANGANIELLO, di origini campane, dai primi anni Novanta al settembre 2010 è stato il parroco di Santa Maria della Provvidenza, a Scampia. Il suo trasferimento ha suscitato le proteste della gente e ha avuto una grande eco sui media.
“Quando sono arrivato a Scampia ho preso atto della paura e della rassegnazione della gente. Gli abitanti erano ricattati continuamente dalla camorra ed erano sotto scacco anche per via del menefreghismo delle istituzioni e per la corruzione dei pubblici poteri della Campania e di Napoli. Non si poteva non agire e allora ho preso la camorra di petto e per questo ho avuto anche delle minacce. Ma lo rifarei ancora -spiega don Aniello- perché questo ha inoculato nella gente tanto coraggio. Tanti giovani hanno sposato i progetti educativi dell’oratorio e della parrocchia, progetti creati per strappare quanti più adolescenti possibile dalla camorra”.
Estratto dal libro “COME MAI QUESTI CAMORRISTI, PUR VEDENDO AMICI AMMAZZATI CON FEROCIA E PUR CONVIVENDO CON LA MORTE SIN DA PICCOLI, NON SMETTONO DI VIVERE NELL’ILLEGALITÀ?
ME LO SONO SEMPRE CHIESTO BENEDICENDO QUELLE SALME, E LA MIA RISPOSTA È CHE NESSUNO AVEVA MAI AIUTATO QUEI RAGAZZI PERCHÉ LA LORO ESISTENZA ERA CONSIDERATA SENZA ALCUN VALORE”

Comunicato Stampa Rosa Ricciotti

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