TESORI DIMENTICATI
SANTA MARIA DI KALENA
a cura di IRIO OTTAVIO FANTINI
Il nostro � un paese dove convivono opposti inconciliabili, � ricco di
tesori d�arte tra i pi� sublimi e celebrati che convivono con altri
considerati a torto minori, una definizione applicata spesso ad opere
egualmente degne, cariche di storia e di valenze artistiche
ingiustamente sottovalutate, dimenticate o addirittura ignorate e per
questo destinate alla decadenza e alla completa distruzione.
Spesso trattiamo il nostro patrimonio con indolenza e superficialit�,
quasi ci fosse piovuto dal cielo, dimenticando troppo facilmente che
esso ci appartiene, ci rappresenta, fa parte del nostro essere oggi, e
per questo abbiamo il dovere di amarlo e soprattutto conservarlo. Non �
stato cos� nel caso dell�abbazia di Santa Maria di K�lena situata nel
territorio di Peschici, la deliziosa bianca cittadina garganica protesa
nello splendido mare pugliese. Ci siamo accostati a questo complesso con
il grande rispetto che si deve a vecchio saggio malandato, carico di
anni e di esperienza, ma dimenticato da tutti. Ci siamo trovati di
fronte a un rudere prossimo alla morte, nel quale rimangono ancora
barlumi del passato e glorioso splendore.
Importante e gloriosa lo � stata davvero questa abbazia,
indiscutibilmente una delle pi� antiche d�Italia, se da fonti pi� che
attendibili si fa risalire la sua fondazione all�872, da parte di una
comunit� basiliana approdata da queste parti dall�area greco-turca.
Ben presto l�abbazia venne fortificata a difesa e baluardo contro le
numerose invasioni, e assunse il ruolo di centro spirituale e materiale,
controllando territori sempre pi� estesi.
Nel 1023 il Vescovo di Siponto la assegn� come pertinenza alla Abbazia
di San Nicola di Tremiti, dalla quale si svincol�, anche se
provvisoriamente, riguadagnando la sua indipendenza.
Nel tempo i suoi beni si estesero ben oltre l�area garganica: nel 1420,
possedeva 30 chiese verso il nord con relativi possedimenti di estesi
territori coltivati, un numero imprecisato di molini, case, oliveti ed
altro, ai quali si aggiungeva il diritto sul pescato del lago di Varano
oltre ai diritti feudali sulla citt� di Peschici.
Un patrimonio enorme che giustificava l�interesse dell�abbazia di
Tremiti e di Montecassino a far ricadere nelle rispettive giurisdizioni
Santa Maria di K�lena.
I Canonici Lateranensi, chiamati a gestire gli affari del complesso
abbaziale assegnarono definitivamente il monastero alla giurisdizione di
san Nicola di Tremiti.
Santa Maria di K�lena era una tappa obbligata sul cammino dei pellegrini
verso la miracolosa grotta dell�Arcangelo Michele, prima dell�imbarco
per la Terra Santa.
Fu oggetto di sostanziose donazioni e lasciti da parte di importanti
visitatori che contribuirono ad un continuo arricchimento del corpo
abbaziale.
Veneratissima la sua Madonna col bambino, una pregevole statua lignea
policroma del XIV secolo che ci risulta sia in restauro presso la
sovrintendenza dopo essere stata custodita presso una casa privata per
molto tempo, �per salvaguardarla da certa rovina� questo � quanto
dichiararono i custodi.
Che rimane oggi di questa abbazia di storia e di fede?
Un complesso di edifici degradati da antica rovina determinata
dall�incuria dell�attuale propriet� (� vero, � una propriet� privata!),
aggravata da vecchi rancori e da altrettanti vecchi contenziosi
giuridici che si sommano alla colpevole dimenticanza delle
sovrintendenze e del ministero.
Intanto alcuni tetti sono crollati, compreso quello della chiesa,
mirabile esempio di architettura francese, gli interni si stanno
polverizzando, orribili coperture in bandoni fanno bella mostra di s�,
il campanile a vela � parzialmente crollato. La vegetazione copre le
facciate, l�innalzamento detritico del terreno copre ormai per met� il
murato ingresso, sul quale campeggia, testimone muto dell�antico
splendore, lo stemma dei Canonici Lateranensi.
Quella che era stata una delle pi� potenti e ricche abbazie italiane,
oggi � preclusa a tutti e nulla si fa per fermare il suo inarrestabile
degrado.
L�AUTORE DELL�ARTICOLO:
Irio Ottavio Fantini, docente di tecnica pittorica e di storia
dell�arte, abbandonato l�insegnamento entra nel cinema e nel teatro come
costumista e scenografo. Inizia la sua attivit� come pittore di affiches
cinematografiche, realizzando manifesti per vari importanti film (I
ragazzi del coro, di Robert Aldrich, Gran bollito di Renzo Bolognini,
Caligola, di Renzo Rossellini). Come illustratore ha collaborato per
molti anni alla rivista Motor, oltre che ad altre testate. Numerosi sono
i libri che ha illustrato, tra gli ultimi Roma in valigia, di Fabio
Della Seta, per cui ha realizzato oltre 50 disegni che sono stato
esposti al Museo di Roma, alcuni dei quali poi donati allo stesso museo.
L�interesse per quel particolare campo che � la filatelia, lo ha portato
a realizzare vari soggetti per lo Stato della Citt� del Vaticano, per il
Principato di Monaco e per altre amministrazioni postali. Questa �
l�attivit� che attualmente lo assorbe di pi� e che gli ha fatto
conseguire il premio forse pi� prestigioso del settore, il Cavallino
d�Oro per la migliore opera originale riguardante la serie vaticana �I
Papi e gli Anni Santi 1300-2000�.
L�articolo e il servizio fotografico di Irio Ottavio Fantini
sull'abbazia di Santa Maria di K�lena sono stati pubblicati in �Eventi
Culturali, Arte Cultura e informazione a Roma e nel Lazio�, Anno 2 -
Numero 1, Gennaio 2007 nella rubrica Appunti pp.78-79.
La Rivista �Eventi Culturali" si rivolge a tutti coloro che hanno sete
di conoscenza, dal teatro all'arte, dai libri alla fotografia, dal
cinema all'archeologia, dalla mondanit� alla buona tavola.
Per chi volesse visitare il portale Internet, l�indirizzo �:
http://www.culturalevents.info/home.htm
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