Da Foggia&Foggia n.232
dell' 1 dicembre 2006
Il Foggiasco/ Rotto il silenzio
A cura di Raffaele Vescera
(di
Redazione )
di Raffaele Vescera
Ancora la scorsa settimana denunciavamo l�assordante silenzio che circondava 'l�affaire�
ex- ippodromo di Foggia. Un�area verde di ben venticinque ettari (moltiplicati
per 10.000, in metri quadri, fanno 250.000, la cosa rende il silenzio ancora pi�
inquietante, quasi da horror movie, in considerazione di certi appetiti
speculativi.
Finalmente, quasi per magica evocazione, una forza politica, qual � quella del
partito di Bertinotti, ha rotto l�incanto dicendo: ma perch� l�Universit� si
accanisce contro i Cavalli stalloni, per ricavare 2.500 metri quadrati quando il
presidente Vendola gli ha assegnato un�area edificabile di ben 50.000 metri
accanto alla Fiera, appena dietro l�ippodromo? Perch� l�universit� ha speso
3.000 euri al metro quadro per ristrutturare, anzi deturpare, un bene storico
architettonico qual � il maneggio Nannarone dell�ippodromo, quando con tutti
quei milioni poteva costruire ben altro senza distruggere nulla? Questo si
chiede giustamente il PRC.
Perch� allora succede tutto questo? Come cittadino me lo chiedo, poich� i beni
comunali appartengono a tutti i foggiani, e proviamo a darci una risposta. C��
solo un eccesso di arroganza da parte del potere universitario che vuole
occupare la grande area, che, ricordiamolo, � destinata a parco pubblico,
contiene un magnifico centro equestre con centinaia di cavalli e asini pregiati
e contiene resti archeologici di rilevanza nazionale tali da dargli tutti i
presupposti per farne il pi� grande e bel parco verde attrezzato,
equestre-archeologico del Meridione? Pensiamo alle positive conseguenze non solo
per il benessere dei cittadini ma anche per la rinomanza turistica di un parco
siffatto.
Da parte dell�Universit� c�� solo un arroccamento per 'non darla vinta� ai
foggiani che, sindaco compreso, hanno firmato per salvare i Cavalli stalloni?
Oppure possiamo ipotizzare un ampio piano speculativo su quell�area che userebbe
l�universit� come 'cavallo di troia� per poi edificare su tutta l�area? Perch�
non pensare a fare subito una grande cittadella universitaria sull�area accanto
alla Fiera? Perch� queste beghe mentre la stessa universit� scoppia per numero
di iscritti e mancanza di aule? Perch� nel frattempo non pensare, se
malauguratamente dovesse chiudere la grande e contigua scuola di polizia della
caserma Miale ad un suo riuso universitario?
Insomma perch� in questa citt� le cose ovvie e facili diventano difficili? Come,
ad esempio la faccenda dell�inutile raddoppio della tangenziale ovest che
costerebbe ai poveri foggiani centinaia di milioni di euro di risarcimento per i
suoli? Quali interessi si nascondono a nostro danno?
Tutto questo mentre la Giunta Ciliberti trema per l�inchiesta dei magistrati su
irregolarit� amministrative. Chi sa parli, altrimenti sar� complice di questa
follia.
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