Gentile direttore, vorrei commentare l´articolo 'A difesa dell´Iriip´, pubblicato sul numero 192 di Foggia&Foggia per la rubrica 'Il Foggiasco´.
Ho seguito la vicenda grazie alla passione di un amico per l´argomento e mi sento di spendere qualche parola in favore del caso Iriip.
Tutto il mio rispetto per la cultura universitaria, ma credo si debba insegnare ai giovani quello che saranno senza dimenticare quello che sono e soprattutto da dove vengono.
Il nostro patrimonio culturale - a trecentosessanta gradi - dovrebbe essere custodito come un gioello prezioso che si tramanda di padre in figlio.
La nostra penisola é terra stupenda di tradizioni, dialetti, ricette, arti e mestieri: all´interno di questo patrimonio ci sono anche le nostre razze equestri.
Importiamo i neri Frisoni olandesi - cavalli notoriamente da lavoro - per impegnarli nella nobile disciplina del dressage mentre dimentichiamo i nostri murgesi: cavalli fieri e generosi che hanno contribuito anima e corpo alla vita di tutti i giorni di tanti lavoratori del sud e non solo. Anche a loro appartiene un piccolo pezzo di storia della vostra terra e per questo credo gli si debba rispetto.
Purtroppo il rischio é quello di diventare degli ottimi 'dottori´ ma senza identità: quell´identità che si trova solo nei valori, nelle tradizioni, nella memoria storica e nella capacità di custodirla con coraggio.
Mi chiamo Claudia Tognato e sono della provincia di Vicenza.
Come vede sono lontana chilometri da voi, ma vicina nel cuore e nei sentimenti.

Pag.7 del settimanale FOGGIA&FOGGIA del 03-02-2006

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