Lettera aperta al
professor Antonio Muscio, Magnifico Rettore dell'Universit� degli studi di
Foggia
L'IRIIP, acronimo pressoch� impronunciabile e platealmente sgradevole, sta
per : Istituto Regionale Incremento Ippico di Foggia.
Una volta cos� si chiamava, ed � cos� che ancora si legge sulla targa posta
all'ingresso del complesso: Deposito Cavalli Stalloni. E' con questo nome
che ancora oggi viene individuato dalla gente, ed � proprio cos� che lo
chiameremo ancora per molto, ne siamo tutti convinti.
I tutti di cui parlo siamo gli oltre 5000 aderenti e firmatari del
costituito Comitato pro IRIIP, comitato del quale mi onoro di far parte ed
in nome del quale scrivo, certo del consenso di tutti quanti con me hanno a
cuore le sorti della citt� di Foggia.
Egregio e stimato professor Muscio, non le deve essere sfuggito, da persona
attenta e responsabile quale Ella � ritenuta, il profluvio di articoli e
comunicati stampa che ormai da un bel po' di tempo popolano le pagine dei
giornali, oltre che delle televisioni locali e nazionali e di alcuni siti
Internet che pure si occupano della vicenda. Una tale produzione
giornalistica � il segno dell'interesse diffuso e largamente sentito che su
quest'argomento si � andato via via allargando e consolidando, man mano che
il progetto derivante dall'infausto "Accordo di programma" del 1996, ha
cominciato il suo iter di attuazione. Un accordo di programma, del tutto
evidentemente stipulato in palesemente larga assenza di informazioni
complete e veritiere sulla reale situazione del Deposito Cavalli Stalloni,
tanto che lo stesso professor Antonio Pellegrino, firmatario dell'accordo,
in quanto Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Foggia, ha
dichiarato ai rappresentanti del comitato pro IRIIP, non essere stato a
conoscenza di particolari non irrilevanti della reale consistenza e delle
molteplici attivit� della struttura.
Una massa notevole di informazioni di cui Ella ha certamente tenuto conto ed
alle quali, pur con la prudenza che deve informare le azioni di chi regge le
sorti di un'Istituzione come l'Universit� di Foggia, la S.V. ha
probabilmente fatto riferimento.
Il motivo di questa lettera � dovuto al fatto che abbiamo purtroppo dovuto
constatare che in buona parte dei casi, l'informazione prodotta dai vari
mezzi di comunicazione, appare spesso imprecisa e conseguentemente
fuorviante e che le informazioni, mancanti gi� nella fase di realizzazione e
stipula dell'accordo di programma, non possono certamente essere state
fornite a lei che, a voler essere assolutamente realisti, non ha neanche il
dovere istituzionale di conoscere.
Per questo motivo, egregio professore, la preghiamo di voler riesaminare,
alla luce di tutto quanto il comitato pro IRIIP le ha gi� sottoposto, i suoi
convincimenti, evidentemente derivanti dall'aver preso in considerazione le
numerose fonti, pi� o meno ufficiali, che hanno finora espresso la loro
(anche e spesso non richiesta e non pertinente) opinione.
Tanto le diciamo, perch� ci siamo resi conto che vi � una chiara volont�, da
parte di qualcuno che si nasconde, ma che � stato ben individuato, di
mettere le mani sull'area di appartenenza del Deposito Cavalli Stalloni,
utilizzando come ariete le pur reali necessit� dell'universit� di Foggia,
alla faccia dell' IRIIP oltre che dell'insediamento neolitico scoperto
all'interno dell'area di pertinenza.
Non si spiegano
diversamente certe incaute dichiarazioni, a volte addirittura rivelatrici di
crassa ignoranza, di certi personaggi che travisano la realt�, fornendo
spiegazioni che spingono nella direzione di minimizzare la reale consistenza
di una struttura che proprio negli ultimi anni sta vivendo una stagione di
tumultuoso rilancio, foriero di successi incoraggianti per la terra di
Puglia, sia sul piano economico, come su quello dell'occupazione e quant'altro
gi� ampiamente messo in risalto dal Comitato, formato, come ha avuto modo di
constatare da personaggi sulla cui competenza e sulla cui terziet� non vi
possono essere dubbi.
Solo a titolo esemplificativo ci permettiamo rammentarle le sonore
sciocchezze del preside della facolt� di Economia della sua Universit�, il
professor Abriani, espresse nel corso di un'intervista concessa ad altro
mezzo di comunicazione. Altre riprove di quanto andiamo affermando si
potrebbero elencare, ma non vorremmo risultare pedanti.
Desideriamo invece richiamare anche la sua attenzione sui circa 20 miliardi
di vecchie lire, spesi per la ristrutturazione dei locali IRIIP, occupati
dall'universit� e serviti per realizzare: Un aula magna, alcuni uffici, e
otto aule che probabilmente hanno ottenuto l'agibilit�, per l'uso cui sono
destinate, facendo ricorso alle deroghe che la legge concede in casi
particolari, essendo le dette aule, prive di finestre, se non quelle
esistenti ad un'altezza di oltre due metri dal piano di calpestio;
condizione del tutto evidentemente non ottimale.
Con gli stessi soldi spesi in una costruzione appositamente realizzata si
sarebbe ottenuta una superficie almeno doppia e con servizi tecnologici, che
l'attuale metodologia di costruzione e le moderne esigenze pretendono.
Per finire signor Rettore, voglia consentire di farle rilevare ancora un
particolare, quanto mai illuminante:
Gli arredi che attualmente sono allocati nel suo personale ufficio, sono
stati letteralmente scippati all'ufficio di presidenza IRIIP, con una
procedura a dir poco inconsueta.
Infatti tali arredi risultano tutt'ora facenti parte del patrimonio IRIIP,
ma come detto adibiti all'arredamento del suo ufficio. Pare che tali arredi
(mobili d'epoca di indiscutibile pregio) il cui maggior valore era per� di
carattere che possiamo definire affettivo, siano stati prelevati su
disposizione, (non supportata da alcuna decisione formale degli organi
preposti) con richiesta verbale al precedente direttore IRIIP, il quale,
venendo meno ai suoi precisi obblighi, li consegn�.
Ci consenta ancora, in relazione a tale fatto di chiederle un gesto di buona
volont�:
Faccia riportare gli arredi in questione al proprio posto, avr� rimediato ad
un atto illegittimo e si meriter� la riconoscenza del Comitato pro IRIIP; un
gesto, le possiamo garantire, che contribuir� al buon nome dell'Universit�
di Foggia e del suo Magnifico Rettore.
In fiduciosa attesa di atti che vadano nella direzione delle finalit�
propostesi dal Comitato le porgiamo distinti saluti.
Foggia, 31 Marzo 2005 f.to Renato Forlani
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