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NELL�IRIIP PALPITA LA STORIA DI FOGGIA. �FACCIAMONE STRUMENTO DI RILANCIO ECONOMICO�di  Nunzio Lops da MediaFoggia (15/05/2007)


Le reazioni del Comitato sostenitore dell�Istituto Regionale Incremento Ippico in seguito all�iniziativa mediatica dell�Universit� A margine della conferenza stampa tenuta nell�Ateneo foggiano marted� scorso, Franco Cuttano (quadro tecnico istruttore Engea, Ente nazionale guide equestri ambientali), Angelo Napolitano e Guido Iozzi (in foto, da sinistra), del Comitato Pro Iriip, spiegano perch�, a loro parere, l�Istituto regionale incremento ippico, deve rimanere dov'�.

 

Argomentando le loro tesi.

Lo storico Istituto foggiano, sede ufficiale della pregiata razza cavallina autoctona Murgese, � in piena attivit�. Lo dimostra la presenza di ben ottantanove cavalli. Tra cui una quindicina di stalloni �Tpr� (Tiro pesante rapido), una pari quantit� di stalloni di pregiata razza autoctona asinina (in grave pericolo di estinzione, l��Asino di Martinafranca�, il pi� alto asino del mondo) una decina di stalloni di altre razze pregiate (arabi, francesi, trottatori, purosangue etc.) pi� una cinquantina di stalloni Murgesi.

Lo scorso anno � stata certificata una attivit�, pari a duemila interventi: �verso il 15 febbraio i murgesi vanno nelle stazioni di monta di privati, cooperative, Guardia Forestale, previa ispezione dei luoghi ed esame veterinario delle cavalle da fecondare. A settembre-ottobre le stalle tornano piene.

L�Iriip - aggiungono i promotori del Comitato - per soddisfare la notevole richiesta degli allevatori ha dovuto acquistare presso le aste altri soggetti di assoluta prima scelta. Altro che inattivit��. �A Foggia abbiamo con un patrimonio genetico di inestimabile valore. Vanno salvaguardati, e valorizzati!�.In relazione al progetto di trasferimento dell�Iriip, l�Accordo di programma richiamato dal rettore dell�Universit� di Foggia, Antonio Muscio, prevede, tra l�altro, che il piano di trasferimento di locali e terreni (in concessione) all�Universit�, debba attuarsi �solo in seguito alla intervenuta realizzazione delle strutture immobiliari della nuova sede, al fine di evitare pregiudizio alla relativa attivit� istituzionale�.

Non avendo, invece, individuato una soluzione consona alle esigenze dell�Istituto, si � prodotta soltanto una riduzione degli spazi a disposizione, creando una situazione di disagio e sofferenza agli animali.

A tal punto che alcuni di essi sono deceduti. �L'Universit� di Foggia poteva entrare dopo che l'Iriip aveva avuto la nuova sede. Invece, sono state cedute le strutture ove era possibile sviluppare tecniche funzionali come, per esempio, l'ippoterapia e il movimento cavalli. Al riguardo, per giustificare il trasferimento, hanno scritto, invece, che si trattava di strutture inutilizzate e non necessarie per le attivit� d'Istituto, pur sapendo che, in quel momento c�erano cento esemplari di equini (storicamente in via Caggese ce ne sono sempre stati da un minimo di settanta con punte di centoventi). Problema, comunque, parzialmente risolto grazie all�ex direttore, Roberto Benvenuto, che riusc� ad ottenere fondi dalla Regione, per realizzare i recinti che consentono agli stalloni di stare liberi, all�aria aperta�. Queste le attuali strutture dell�Iriip: la mascalcia, il deposito foraggio, i silos in muratura per l�avena, la sala finimenti.

Sono stati, invece, consegnati all�Universit�: le scuderie �Granduca�, �Nuova�, �Infermeria�, �Caporale� e il maneggio-coperto �Gustavo Nannarone� .

�Di questi immobili, l�unico inagibile per il tetto in cattivo stato era la scuderia �Nuova��, dicono i rappresentanti del Comitato, aggiungendo: �gli altri se pur trascurati per mancanza di fondi utili ai lavori annuali di manutenzione ordinaria, erano tutti agibili e funzionanti (pari a quelli ancora in uso all�Iriip, di stessa vetust�).

Le foto riportate sulla carta stampata con il tetto crollato lasciano credere che siano quelle del maneggio-coperto.

Non � possibile, perch� poche settimane prima del trasferimento all�Universit�, il quel prezioso maneggio veniva effettuato, in sinergia con l�Asl/Fg3, anche l�ippoterapia (servizi televisivi delle Tv locali possono provarlo).

Straordinari i risultati sui ragazzi portatori di handicap, che traevano enormi benefici dal contatto con i cavalli. Se le strutture non fossero state idonee non sarebbe stata possibile una convenzione con la Asl. Il forzato trasferimento scipp� a quei fanciulli diversamente-abili il loro sacrosanto diritto alla salute�.

�Ladri di verit� quelli che vogliono far credere altro�. I sostenitori del Comitato non parlano solo di salvezza ma anche di rilancio dell�Iriip e di nuova occupazione. E precisando che le lacune tecniche, evidenziate da chi chiede il trasferimento degli stalloni, sono di facile soluzione, avanzano un progetto secondo il quale si possono interessare le scuole, i bambini, rilanciare l�ippoterapia ed � possibile abbinare le attivit� equestri e ludiche con l'aria pura del parco. Si pu� sviluppare, inoltre, il binomio Equitazione-Turismo.

In tante citt� si sono rispolverate le tradizioni medievali, creando attrattive turistiche legate alla Storia. �Immaginate - dicono i rappresentanti del Comitato Pro-Iriip - quale attrattiva internazionale possa rappresentare una �settimana federiciana�, realizzata nel Parco-ippodromo con costumi medievali e ambientata a Foggia, citt� di Federico II di Svevia. Immancabili, in questo caso, i cavalli murgesi, che potrebbero dare vita ad una corsa esclusivai, ad una giostra, rievocando gesta e momenti ludici appartenenti al mondo del nostro illustre imperatore�. Ma nel progetto si prevede anche di dare impulso all'agricoltura multifunzionale. Il cavallo murgese, animale molto rustico, pu� utilizzare e valorizzare i terreni marginali del Sub Appennino e del Gargano. Pu� dare una grossa mano anche al turismo, in difesa dei siti archeologici.

�C'� gi� una collaborazione con il �Gad� (Gruppo archeologico dauno), con il quale si possono realizzare �passeggiate nella storia�. Veri e propri itinerari lungo sentieri ricchi di testimonianze storico-archeologiche�. Senza trascurare l�ippovia che attraversa tutta la Puglia e l�Italia. Le altre regioni si stanno attrezzando in questo senso.

Agli inizi di questo mese si � svolto a Levico Terme (Fi) il convegno �Equiturismo: una risorsa da valorizzare per lo sviluppo di un turismo sotenibile�. Una iniziativa che la dice lunga sulle attenzioni che la Regione Toscana dimostra in direzione delle risorse storico-ambientali del proprio territorio. Considerando, inoltre, che nelle nostre campagne si cerca di abbinare le attivit� agricole a piccoli allevamenti di qualit�, si capisce come sia necessario creare zone didattiche, percorsi formativi. Abbiamo una forte richiesta di istruttori (quelli che operano nella nostra provincia, invece, vengono da altre regioni). L�Iiip, con le sue qualificate funzioni istituzionali, potr� formare istruttori di equitazione e per l'ippoterapia, domatori, maniscalchi, palafrenieri e altre figure professionali. �Senza contare, poi, il possibile aumento delle sinergie con le Universit� di settore (gi� in parte esistenti con gli Atenei di Modena, Bologna, Campobasso, Bari)�, dicono ancora i �pro-Iriip. Enormi le potenzialit� legate alle attivit� ippiche che si possono sviluppare nella provincia di Foggia. Notevoli, quindi, le ricadute economiche e occupazionali.

 

�Ma, per questo - affermano - occorre rilanciare l�Iriip di Foggia, attrezzandolo, ammodernandolo. Anche ipotizzando, in futuro, una benefica collaborazione con l�Ateneo foggiano, basata sul rispetto dei ruoli�. Per i pro-Iriip, il trasferimento dell�Istituto in una zona di campagna, (come a Castelluccio dei Sauri, masseria Giardino), non � accettabile. �Il rischio di perdere un patrimonio genetico irripetibile � reale. Sarebbe difficile difendere la struttura dai ladri di cavalli, che non demordono nemmeno se il posto � custodito�.

 

Ma le preoccupazioni vanno anche in un�altra direzione. La delibera di Giunta Regionale, n. 1398 del 22 settembre 2006, sopprime e accorpa l�Iriip di Taranto (�che attualmente � solo sulla carta�) e quello di Foggia. �Sarebbe spiacevole se gli splendidi cavalli di via Caggese, un giorno non facessero pi� ritorno nelle nostre stalle e fossero dirottati a Taranto�, dicono in proposito i sostenitori dell�Istituto foggiano.

 

�Ecco perch� l�Iriip di Foggia deve essere rilanciato. Altro che spostato!�. Lo chiedono anche ventiquattro consiglieri comunali (pi� uno, secondo dichiarazioni di stampa) che hanno sottoscritto una petizione in favore dell�Istituto. Il braccio di ferro tra il Comitato Pro-Iriip e l�Universit� fa ricordare Davide e Golia. �Si tratta di una cittadinanza attiva contro i poteri forti� dice il Comitato, che aggiunge: �se spostiamo l�Iriip andiamo contro la storia. Non dimentichiamo che il disegno urbanistico della Foggia antica ha un disegno che richiama la testa di un cavallo; Arpi � Argos Hippium, terra di cavalli; viviamo nella Puglia, lo Sperone d'Italia; conserviamo la tomba dei cavalieri; nel centro dell'ippodromo esiste un insediamento neolitico a forma di cavallo. Non sono coincidenze ma testimonianze del passato, argomenti che affascinano, che possono costituire argomenti per il marketing territoriale.

 

Segnali che ci indicano la giusta strada, il settore sul quale investire e ci dicono di non commettere errori madornali�.

�Se, invece, perseveriamo nel distruggere le nostre ricchezze e a mettere in pericolo i pregiati stalloni, allora meglio dare i cavalli ai tarantini per il giusto apprezzamento�.
da Mediafoggia

 

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