ANGELI

Arcangelo Michele e Monte Sant'Angelo (Fg)

 

Collocazione : Terza Gerarchia - Messaggeri Divini

 

Grado : Arcangelo Maggiore

 

Compiti assegnati e Poteri : Portare Ambasciate Divine agli uomini - Fare da filtro tra Dio e gli uomini - Responsabilità degli Angeli comuni - Pesatore delle anime degli uomini dopo la morte -  Guida delle anime al cielo -  Protettore delle anime "povere", per sua intercessione molte vengono liberate dal purgatorio -  Capitano delle milizie celesti in lotta contro il Male - Guaritore delle malattie degli uomini.

Circa un mese l'anno ( 21 maggio - 21 giugno) è il diretto Responsabile dell'operato dei seguenti angeli custodi, ai quali delega missioni e aiuti per gli esseri umani

IEZALEL ( che significa : Dio glorifica per ogni cosa), appartenente al Coro dei Cherubini, Angelo Custode dei nati dal 21 maggio al 25 maggio ; MEBAHEL (che significa : Dio conservatore), appartenente al Coro dei Cherubini, Angelo Custode dei nati dal 26 maggio al 31 maggio; HARIEL ( che significa : Dio creatore), appartenente al Coro dei Cherubini, Angelo Custode dei nati dal 1° giugno al 5 giugno; HEKAMIAH (che significa : Dio edificatore dell'universo) , appartenente al Coro dei Cherubini, Angelo Custode dei nati dal 6 giugno al 10 giugno; LAUVIAH (che significa : Dio ammirevole) , appartenente al Coro dei Angeli Troni, Angelo Custode dei nati dall’11 giugno al 15 giugno; CALIEL (che significa : Dio pronto a soccorrere e ad esaudire), appartenente al Coro degli Angeli Troni, Angelo Custode dei nati dal 16 giugno al 21 giugno.

 

Imprese famose : Ha guidato la milizia celeste alla vittoria contro il demonio e gli angeli ribelli. E'indicato anche come l'angelo che scendeva alla piscina di Betzaetè, per guarire gli infermi.

 

Residenze preferite : da 0 a 30 gradi della Costellazione del Cancro - Pianeta Mercurio -  Grotte su monti : Monte Sant’Angelo nel Gargano, Sant’Angelo in Grotte nel Molise, S. Angelo in Toscana e Mont-Saint-Michel in Francia, Sacra di San Michele (Valsusa), Monte di San Michele (Inghilterra sud orientale), Monte Carmelo (Palestina).
 

Le religioni cristiana, ebraica e le Tradizioni esoteriche hanno riservato all'Arcangelo Michele (il cui nome vuole dire Mi-Kha-El:"chi è come Dio?"), fin dai tempi antichissimi, un ruolo e un affetto particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà a livello individuale e collettivo, fino alla fine dei tempi, contro le forze del male.

 

Singolare e misteriosa la linea retta con la quale sono collegabili tra loro i principali luoghi di culto dedicati a Michele, tutti eretti sui resti di antichi templi pagani, in luoghi dove in qualche modo si è manifestata la sua presenza.

 

Tale linea, tracciata partendo dal Monte Carmelo (Palestina) per finire sul Monte di San Michele (Inghilterra sud orientale), passa su Delos, Delphi, Monte Sant'Angelo (Gargano), Sacra di San Michele (Valsusa) e Mont Saint Michel (Francia nord orientale). La sua interpretazione quale richiamo alla rettitudine ed al rispetto assoluto delle Leggi di Dio non è certo da escludersi (Gli Angeli fra noi, di G. Dembech, Ediz. L'Ariete, 1993).

 

Apparizioni dell'Arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo (Foggia)

 

Prima apparizione 490 d.C.

La prima apparizione risale al 490 d. C. sotto il pontificato di Gelasio I. Vescovo di Siponto fu S. Lorenzo di Maiorano. Un giorno Elvio Emanuele, signore del Gargano, perse il miglior toro del suo gregge. Dopo averlo cercato per diversi giorni, finalmente lo trovò all'interno di una inaccessibile grotta. Poiche non ruiscì ad avvicinarsi,gli scaglio contro un dardo, che straordinariamente cambio direzione, colpendo Elvio. Sorpreso dall'evento si recò dal vescovo Lorenzo, il quale ordinò tre giorni di preghiera. Il terzo giorno, l'Arcangelo apparve e disse: "Io sono l'Arcangelo Michele, e sono sempre al cospetto di Dio. La grotta è a me sacra ed io l'ho scelta. Non ci sarà più spargimento di sangue di animali. Dove si apre la roccia il peccato dell'uomo potrebbe essere perdonato. Ciò che è stato richiesto in preghiera sarà concesso. Perciò risalite la montagna e consacrate la grotta al culto cristiano". Dopo tali parole il vescovo con tutta la popolazione decise seguire l'ordine angelico

   

Seconda apparizione 492 d.C.

Due anni dopo, nel 492, la città cristiana di Siponto fu assediata dai pagani  comandati da Odoacre. La città era ridotta allo stremo. Lorenzo ottenne tre giorni di tregua da Odoacre e ordinò alla popolazione di pregare e di fare penitenze.

L'arcangelo gli apparve e promise il suo aiuto alla cittadina. Erano circa le dieci del mattino, quando un violento temporale, di sabbia e grandine, si abbatté sulle truppe di Odoacre, che terrorizzate si ritirarono. Così San Michele salvò Siponto; il vescovo Lorenzo dispose che le genti si recassero in processione verso il monte consacrato all'Arcangelo.

 

Terza apparizione 493 d.C.

Nel 493 , in occasione del terzo anniversario della prima apparizione, l'Arcangelo apparve nuovamente al vescovo che voleva far consacrare la grotta in cui San Michele era apparso. L'arcangelo disse: " Non è necessario che voi mi dedichiate questa chiesa che io stesso ho consacrato con la mia presenza. Entra e con il mio aiuto innalza preghiere e celebra il Sacrificio. Io ti mostrerò come io stesso ho consacrato questo luogo". Il vescovo obbedì e, insieme ad altri sette vescovi pugliesi, in processione, con il popolo ed il clero Sipontino, si avviò verso il luogo sacro. Durante il cammino, si verificò un prodigio: alcune aquile, con le loro ali spiegate, ripararono i vescovi dai raggi del sole. Il Vescovo di Siponto essendo entrato nella grotta, innalzò un'altare coperto con un panno rosso e una croce di cristallo su di esso, come l'Arcangelo aveva detto. All'entrata l'impronta di un piede infantile confermò la presenza dell'Arcangelo Michele. Lorenzo edificò una chiesa all'entrata della grotta e all'Arcangelo fu dedicato il 29 settembre.

 

Quarta apparizione 1656

Era l’anno 1656 ed in tutta l’Italia meridionale infieriva una terribile pestilenza. L’Arcivescovo Alfonso Puccinelli, non trovando alcun ostacolo umano da contrapporre all’avanzata dell’epidemia, si rivolse all’Arcangelo Michele con preghiere e digiuni. Il Pastore pensò addirittura di forzare la volontà divina lasciando nelle mani della statua di San Michele una supplica scritta a nome di tutta la Città. Ed ecco, sul far dell’alba del 22 Settembre, mentre pregava in una stanza del palazzo vescovile di Monte Sant’Angelo, sentì come un terremoto e poi S. Michele gli apparve in uno splendore abbagliante e gli ordinò di benedire i sassi della sua grotta scolpendo su di essi il segno della croce e le lettere M.A. (Michele Arcangelo). Chiunque avesse devotamente tenuto con sé quelle pietre sarebbe stato immune dalla peste. Il vescovo fece come gli era stato detto. Ben presto non solo la Città fu liberata dalla peste, secondo la promessa dell’Arcangelo, ma tutti coloro che tali pietre ne richiedevano, dovunque si trovassero

 

Quinta apparizione 2003

Un fulmine caduto su una parete rocciosa di una cava dismessa, sulla strada provinciale Monte Sant’Angelo-Ponte San Venazio, ha fatto crollare una lastra di roccia di un metro per un metro. Sulla parete sarebbe apparsa una figura nella quale sembra riconoscersi un angelo che brandisce una spada. Subito la voce si è sparsa tra i fedeli di Monte Sant’Angelo, dove nel santuario si venera appunto San Michele Arcangelo, e sono cominciati i pellegrinaggi verso la cava. Sul posto ogni giorno si incontrano decine di fedeli in preghiera che portano ceri e fiori.
«Anche io ho voluto visitare la cava - ha detto il sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio Nigri - dopo il primo iniziale scetticismo mi sono dovuto ricredere. Su quella parete si scorge davvero l’Arcangelo Michele con un mano alzata e con la spada nell’altra». La cava si trova proprio alle spalle della montagna dove secondo la tradizione il 29 settembre del 493, l’arcangelo Michele sarebbe apparso al vescovo di Siponto Lorenzo al quale annunciò di aver consacrato la grotta dove ebbe la prima apparizione. La grotta oggi è chiamata «Celeste Basilica» proprio perchè unico luogo di culto non consacrato da mano umana.

 

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