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VICO DEL GARGANO – “Daunia e Gargano” una mostra fotografica di Tommaso Blonda
Sala Consiliare, 21 luglio – 20 agosto 2013
Tommaso Blonda nasce a Bari nel 1939. Funzionario del Ministero dell’ Interno, svolge gli ultimi incarichi: a Bari, come PREFETTO, fino al 2006 e a Taranto, come COMMISSARIO straordinario fino al 2007. Attualmente in pensione, vive a Cisternino. E’ fotografo per passione e per caso.
La passione lo porta a frequentare, da ragazzo, il laboratorio di un bravo fotografo di Cisternino, Nicola Granaldi, da cui apprende le tecniche di sviluppo e stampa fotografiche, e a cui “ruba” le basilari tecniche di ripresa.
E’ un “tesoretto” che gli sarà utilissimo nel suo percorso di scrittura fotografica, prima con il bianco e nero, poi con il colore. Il caso lo porta a imbattersi in contesti stimolanti quali il Gargano, qui gli scatti di Vico, del 1973; e Taranto, i riti della Settimana Santa, del 1978.
Alla fotografia a colori arriva tardi, verso la fine degli anni 90 e dopo il 2000. Fotografa a colori, oltre che in bianco e nero, i territori nei quali ha rivestito incarichi istituzionali: la Sicilia, l’Emilia-Romagna, la Basilicata, Roma e il Lazio e ovviamente e in primis, la Puglia.
Come fotografo Blonda si può definire un paesaggista, con particolare attenzione “all’uomo” sia come persona fisica, sia come testimone e protagonista del mondo con le sue indelebili impronte di opere.
Al suo attivo due libri e alcune mostre. I libri: “Ontologia della memoria”, del 2006, disponibile in mostra, e “ Forme e colori della Valle D’Itria”, del 2009, visionabile in mostra, ma non disponibile in quanto promosso e pubblicato dalla “Banca Popolare di Bari”.
Le mostre di Tommaso Blonda: Bari- Foier del Teatro Petruzzelli, appena restaurato, febbraio 2006; Cisternino- Torre Civica, agosto 2007; Milano- Circolo della Stampa, aprile 2009; Cisternino- Torre Civica, luglio 2010; Monopoli- Galleria Spazio 6, giugno 2012.
La mostra di Vico del Gargano è una specie di “ritorno” della memoria e del sentimento, perché Vico è luogo e data di nascita fotografica di Tommaso Blonda, con le immagini in bianco e nero, datate 1973, che hanno come scenario il paese e la sua gente.
La mostra si sviluppa in un “continuum”, ma si può idealmente dividere in quattro sezioni: le immagini della memoria, scattate nel 1973; poi la Daunia, poi il Gargano e, fra Daunia e Gargano, alcune immagini di Lucera, per secoli punto di riferimento amministrativo e culturale della Capitanata. Le immagini di Lucera sono caratterizzate da fasci di luce che percorrono trasversalmente persone e cose.
L’interpretazione dei due territori contigui è affidata alla diversità degli effetti e dei toni cromatici che sono quelli della terra e della vegetazione per la Daunia e quelli azzurrognoli delle acque e dei cieli, per il Gargano. Tommaso Blonda fotografa per anni con una Leicaflex ed una Contax, con pochi obbiettivi di base.
Da cinque anni fotografa in digitale (ma di tanto in tanto non disdegna ancora l’analogico) con un sistema NIKON, prima la D700, attualmente la D800. La "memoria" e il "presente" immortalati in un click, in scena a Vico del Gargano.
Michele Lauriola da Ondaradio.info
VICO DEL GARGANO – Foresta Umbra: ecco i bagni chimici
Colmata una lacuna, spesso segnalata da tanti turisti
Arrivano i bagni chimici nell’area attrezzata di sosta in Foresta Umbra. Una richiesta semplice, da tempo avanzata dagli operatori del Gargano, che finalmente è diventata realtà. Nonostante la valenza turistica, infatti, non c’erano nella zona servizi igienici; una mancanza grave, spesso evidenziata con rammarico agli operatori dai numerosi turisti che la visitavano.
Ora quella lacuna è stata colmata e la giunta della Confcommercio esprime soddisfazione e un ringraziamento particolare al consigliere regionale Francesco Damone e all’assessore Leonardo Di Gioia che si sono interessati alla vicenda, risolvendo una questione che nessuno in questi anni si era preso la briga di affrontare.
“Spesso – si legge in una nota della Confcommercio – nei dettagli si evidenzia la capacità di fare e l’attenzione per il territorio. Si dice sempre che una destinazione turistica la si fa integrando le aree interne con quelle costiere e garantendo servizi. Almeno quelli di base dovrebbero essere assicurati da chi è deputato alla gestione del territorio.
L’interessamento di rappresentanti regionali ci fa ben sperare in una nuova politica turistica per il Gargano e la provincia di Foggia”.
da Daunia News
VICO DEL GARGANO: sabato
Prosegue la stagione estiva di Vico del Gargano, organizzata dal Comune di Vico del Gargano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Location unica per tutti gli spettacoli in programma per l'estate 2013, è la Villa Comunale.
L'ingresso è sempre gratuito per garantire a tutti la possibilità di usufruire della programmazione. In scena, sabato 13 luglio (ore 20.30) ci sarà lo spettacolo di teatro di figura Gianbabbeo, di Mulini e Mulini.
Una commedia per burattini in tre atti che ha per protagonisti due fratelli, eruditi e di bell’aspetto, che si mettono in viaggio per raggiungere il castello; la principessa ha infatti deciso di convolare a nozze e di scegliere personalmente il suo futuro sposo, che non dovrà essere né bello né ricco, ma dovrà saper conversare e tenerle testa.
Dietro di loro, in sella ad un caprone, tra l‘ilarità e lo scetticismo dei due, arranca festante e rumoroso Gianbabbeo, il terzo fratello ingenuo e un po’ rozzo.
Attraverso un lungo viaggio, ricco di scoperte apparentemente prive di senso, i tre fratelli arrivano a corte.
Chi riuscirà a sposare la principessa?Liberamente ispirato all’omonimo racconto di H.C. Andersen, di forte matrice autobiografica, la storia narra di un eroe popolare che riesce ad emanciparsi socialmente grazie alla sua tenacia e alla sua fantasia.
Di grande impatto visivo, le originali trovate sceniche immergeranno il bambino in un mondo incantato, in cui l’ordine delle cose muta e tutto diventa possibile.
Il terzo appuntamento è fissato per il 29 luglio (ore 20.30 Villa Comunale) con le letture animate Il topolino e il drago, a cura del Cerchio di Gesso.
"Ah, vorrei tanto essere come te, così grande e così forte” dice il topolino. Il drago ci pensa su.“Essere grandi e forti non sempre è una bella cosa” risponde.
“A volte io vorrei essere piccolo e silenzioso come te”. Un mattino, mentre saluta il sole, il drago ode dietro di sé una vocina:
“E così che si comporta un drago?” gli chiede un piccolo coniglio. “Nessun drago si comporta certo così!”. Il drago non capisce. “I draghi sono nati per spaventare”, spiega il coniglio, “fanno paura a chiunque.
E soprattutto un drago non raccoglie fiori e non canta canzoni”.
Chiude la stagione lo spettacolo di teatro d'attore La rapa gigante a cura del Teatro dei Cipis.
Una fiaba molto antica piena di armonia e ritmo che racconta di una vecchietta e di un vecchietto che coltivano un'enorme rapa. I vecchietti vivono in una fattoria con 23 animali che aiuteranno loro a sradicare la rapa gigante.
La storia contiene tutti gli ingredienti del racconto popolare umoristico che nascone nel finale una straordinaria sorpresa. L'appuntamento è fissato per il 4 agosto alle 20.30 sempre nella Villa Comunale.
Info: www.teatropubblicopugliese.it ————————
Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese
sede legale Via Imbriani, 67 – 70121 BARI
sede operativa Via Cardassi 26 – 70121 BARI
+39 0805227485
www.teatropubblicopugliese.it
VICO DEL GARGANO: domani teatro alla vila comunale
A Vico del Gargano l’estate teatrale voluta dal Comune di Vico del Gargano si avvicina ai bambini.
Quattro spettacoli fino alla prima settimana di agosto tutti ad ingresso libero organizzati in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Si inizia domani, 10 luglio, alle 20.30 alla Villa Comunale con la lettura animata Muska' e Arimo, del Cerchio di Gesso.
Si prosegue il 13 luglio (ore 20.30) con lo spettacolo di teatro di figura “Gianbabbeo”, di Mulini e Mulini. Si tratta di una commedia per burattini in tre atti che ha per protagonisti due fratelli, eruditi e di bell’aspetto, che si mettono in viaggio per raggiungere il castello; la principessa ha infatti deciso di convolare a nozze e di scegliere personalmente il suo futuro sposo, che non dovrà essere né bello né ricco, ma dovrà saper conversare e tenerle testa.
Dietro di loro, in sella ad un caprone, tra l‘ilarità e lo scetticismo dei due, arranca festante e rumoroso Gianbabbeo, il terzo fratello ingenuo e un po’ rozzo. Attraverso un lungo viaggio, ricco di scoperte apparentemente prive di senso, i tre fratelli arrivano a corte.
Chi riuscirà a sposare la principessa?Liberamente ispirato all’omonimo racconto di H.C. Andersen, di forte matrice autobiografica, la storia narra di un eroe popolare che riesce ad emanciparsi socialmente grazie alla sua tenacia e alla sua fantasia.
Di grande impatto visivo, le originali trovate sceniche immergeranno il bambino in un mondo incantato, in cui l’ordine delle cose muta e tutto diventa possibile. Il terzo appuntamento è fissato per il 29 luglio (ore 20.30 Villa Comunale) con le letture animate “Il drago e il topolino e il drago e il coniglio”, a cura del Cerchio di Gesso.
Chiude la stagione lo spettacolo di teatro d'attore La rapa gigante del Teatro dei Cipis. Una fiaba molto antica piena di armonia e ritmo che racconta di una vecchietta e di un vecchietto che coltivano un'enorme rapa. I vecchietti vivono in una fattoria con 23 animali che aiuteranno loro a sradicare la rapa gigante.
La storia contiene tutti gli ingredienti del racconto popolare umoristico che nasconde nel finale una straordinaria sorpresa. L'appuntamento è fissato per il 4 agosto alle 20.30 nella frazione di San Menaio. Per lo spettacolo di domani
info: www.cerchiodigesso.it
Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese
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sede operativa Via Cardassi 26 – 70121 BARI
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VICO DEL GARGANO – bancarotta fraudolenta nel settore alberghiero: tre arresti
Dopo aver incassato la metà del finanziamento, che sarebbe servito per la realizzazione di un villaggio turistico, a San Menaio, i tre hanno cagionato il fallimento della società interessata
Nella mattinata di ieri i finanzieri della Compagnia di San Severo hanno eseguito tre provvedimenti di arresti domiciliari,emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Lucera, dott. Marco Giacomo Ferrucci, nei confronti di altrettanti imprenditori di Vico del Gargano per bancarotta fraudolenta e tentata truffa ai danni del bilancio dello Stato.
Il provvedimento cautelare ha riguardato D.L.M. e D.L.G.A di anni 43 e 47 e S.E.R.A. di anni 71. In particolare, dalle indagini, coordinate direttamente dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lucera, dott. Domenico Seccia, con l’ausilio della locale sezione di P.G., è emerso che gli indagati avevano fraudolentemente richiesto finanziamenti agevolati – quali incentivi finalizzati a promuovere programmi di investimento, nelle aree depresse, ex legge 488/92 – per un importo pari ad € 1.850.000.
da Foggiatoday
RODI GARGANICO – San Menaio, è fuga dalle spiagge
I titolari dei lidi: sono sporche, i villeggianti scappano a Rodi. Rifiuti non rimossi dopo temporali e mareggiate
La spiaggia di San Menaio è sporca e molti turisti preferiscono quella di Rodi Garganico, pulita e che dista solo quattro chilometri. È l’allarme lanciato da alcuni proprietari di stabilimenti balneari di San Menaio, una delle località turistiche più apprezzate del Gargano, con arenili di chilometri, le cui spiagge però stanno diventando una discarica anche a causa dell’ennesimo temporale che ha portato sulla battigia qualsiasi tipo di rifiuto.
Già la scorsa settimana, proprio attraverso le colonne del Corriere del Mezzogiorno, gli operatori turistici del piccolo centro si erano lamentati per le condizioni delle spiagge e per la mancata pulizia dell’amministrazione comunale.
Una situazione aggravatasi nei giorni scorsi. «Tra venerdì e sabato – racconta il proprietario di un lido sulla litoranea che collega San Menaio a Rodi Garganico – c’è stato l’ennesimo temporale, con alluvioni e smottamenti.
La violenza della pioggia e il mare in burrasca hanno riversato sulla spiaggia numerosi detriti, dai tronchi di alberi al fango. Senza contare la plastica e il polistirolo, materiale utilizzato dai pescherecci.
Dopo cinque giorni quei rifiuti sono ancora sul nostro litorale». Gli operatori turisti, subito dopo il temporale, si sono dati da fare per pulire le spiagge di competenza.
Ma la zona «libera» della battigia è ancora in balia della sporcizia. Un degrado che allontana i turisti. «Qualche villeggiante – ci dice la titolare di un altro stabilimento – ci ha fatto capire che preferisce fare quattro chilometri per andare a prendere il sole e a farsi il bagno sulla spiaggia di Rodi Garganico».
Un problema che dovrebbe finire – come ha confermato il sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino – entro questo fine settimana. «Purtroppo – ha spiegato il primo cittadino – stiamo registrando delle difficoltà con la ditta che si occupa del servizio di igiene urbana e a cui è demandata anche la pulizia delle spiagge.
Ditta, però, insolvente». L’azienda non avrebbe effettuato anche il servizio di bonifica della battigia – come era invece previsto nel contratto – durante il periodo pasquale.
Così, questa mattina, il Comune affiderà per i prossimi due mesi e mezzo ad un’altra ditta il servizio di pulizia delle spiagge di San Menaio. Quindici giorni fa il Comune aveva emesso un primo avviso di gara, andato deserta.
Oggi, invece, pare che tutto dovrebbe svolgersi regolarmente. «Affideremo l’incarico – ha concluso il sindaco Sementino – in mattinata. Dunque si tratta solo di procedure burocratiche e credo che, entro il fine settimana, le nostre spiagge torneranno pulite e a completa disposizione dei nostri turisti».
Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia
VICO DEL GARGANO – Un anno di attività al 13° Laboratorio “Teatro K”
Con il racconto di Italo Alighiero Chiusano, sulla vita e morte del sacerdote polacco Massimiliano Kolbe, si chiude il 13° Laboratorio teatrale dell'attore “Teatro K”, diretto da Massimo Montagano [vedi foto] in Vico del Gargano, con la collaborazione dell'Officina Teatrale di Foggia, diretto dall'attore Pino Casolaro.
La piece “Kolbe”, atto unico, libero adattamento, riduzione teatrale e regia di Montagano, andrà in scena martedì 9 luglio prossimo,alle ore 20.00, all'Auditorium comunale “Raffaele Lanzetta” inserito nel cartellone dell'Estate Teatrale vichese 2013.
Il linguaggio asciutto, diretto, privo di qualsiasi enfasi e abbellimento letterario, Chiusano percorre il dramma del popolo polacco fra le due Guerre Mondiali raccontando la famiglia Kolbe e il sacrificio di padre Massimiliano.
Le testimonianze della madre, di frate Zeno, dell'interprete Borgowiec, degli altri amici e collaboratori di Kolbe, sono il filo conduttore di una vicenda umana, vissuta come dono per il prossimo, fino al sacrificio estremo nel campo di concentramento di Auschwitz. “ Arbeit Macht Frei “ - il lavoro vi rende liberi – il beffardo saluto d'ingresso al campo, circondato da alte pareti di filo spinato. “
Come faresti a uscire? “ hanno chiesto ad un bambino, il bambino rispose: “ camminando su un arcobaleno “. Massimiliano Kolbe ha costruito un ponte fatto d'iride.
Quel ponte è ancora lì, splendente, intatto, un invito sicuro ai nostri timidi passi.
Il Teatro K, sotto la rigorosa regia di Massimo Montagano, ha saputo trasformare e modellare per la scena le angoscianti atmosfere di una bolgia infernale in un canto di speranza, secondo gli antichi e sempre attuali insegnamenti del francescanesimo.
Una riflessione sulla stupidità della guerra e sugli effetti di un facile populismo che ha creato mostri. Michele Angelicchio
da Ondaradio.info
VICO DEL GARGANO: RIPRISTINATE VELOCEMENTE LE INDENNITÀ DI CARICA AGLI AMMINISTRATORI.
somiglia ogni giorno di più all'Antenora. É la metafora del conte Ugolino della Gherardesca, dove le decisioni dei nostri amministratori rispondono poeticamente “…più che il dolor potè il digiuno…”.
Con delibera di Giunta comunale n.71, del 25 giugno 2013, l'amministrazione omnicomprensiva delle larghe intese, PDL+PD+UDC+UDIcappa+il collaborativo Grande Centro, si è ripristinata l'indennità di carica per gli assessori e il presidente del consiglio. L'atto, immediatamente eseguibile, stabilisce che: al sindaco va corrisposta una indennità mensile di 2.509,98 euro; al vicesindaco, mensilmente, 1.254,99 euro; agli assessori una indennità di 1.129,49 euro; al presidente del consiglio 251,00 euro.
Decisione che arriva puntuale dopo che gli stessi amministratori, appena sette mesi addietro, sindaco Amicarelli, sempre con atto di Giunta, n. 138 del 3 novembre 2012 e, cinque giorni dopo, con atto n.144 del 8 novembre 2912, rinunciavano ad ogni indennità.
Dichiarava Michele Sementino, allora assessore al bilancio:” considerato che questa amministrazione si è vista costretta ad aumentare di 3 punti l'aliquota dell'IMU sulla seconda casa, propongo alla Giunta, nella qualità di assessore al bilancio, di revocare le indennità di carica al Sindaco, agli Assessori e al Presidente del Consiglio comunale in modo da contribuire al rispetto del patto di stabilità”.
Vincenzo Murgolo, allora assessore ai lavori pubblici:” preso atto della relazione dell'Assessore al bilancio e ritenuto di condividere il contenuto e considerato che il Governo centrale , già da tempo, impone ai Comuni di tassare continuamente i cittadini, visto che il precedente Consiglio comunale (di cui faceva parte lui stesso) si è provveduto ad aumentare di 3 punti l'aliquota IMU sulla seconda casa, ritengo doveroso togliere l'indennità di carica agli amministratori”.
Tiziana Casavecchia, allora assessore alla pubblica istruzione, dichiara:” condivido l'iniziativa del vicesindaco (Michele Sementino) e ritengo che è responsabilità degli amministratori rinunciare all'indennità”. Intanto, l'ultima processione, quella della madonna del Rifugio è andata benissimo. Un colpo d'occhio sorridente; un po' caro viste le indennità di carica. Chissà se i vichesi sono altrettanto allegri.
da
VICO DEL GARGANO – arriva il quintetto di fiati “Chamber Music Campania”
Iniziativa targata Associazione Amici della musica “Paisiello” di Lucera
Da Lucera per condividere con il territorio circostante, a cominciare dal Gargano, la sua dimensione internazionale. L’Associazione Amici della musica “Giovanni Paisiello” continua nella sua politica di internazionalizzazione e di diffusione della musica nel territorio di Capitanata attraverso un’iniziativa quanto mai significativa in programma sabato 22 giugno, alle 21, a Vico del Gargano.
Presso il Trappeto Maratea si terrà il concerto intitolato “Suoni di Natura”, con il quintetto di Fiati “Chamber Music Campania”, formazione composta da musicisti che arrivano in prevalenza dalla Eastman School of Music (Usa), tra le più prestigiose scuole di musica in assoluto.
da Daunia News
FOGGIA – 2,8 milioni per i musei del Gargano.
Taranto: “Un importante risultato per il rilancio del territorio, ma senza un adeguato sistema viario non si va da nessuna parte”.
“Un importante risultato che può ridare slancio al nostro territorio”.
Così il Segretario Territoriale UGL Foggia, Gabriele Taranto, commenta l’ottenimento da parte del Parco Nazionale del Gargano di 2,8 milioni di euro provenienti dal bando regionale per la “Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale” (linea di intervento 4.2 – Azione 4.2.1.D dell’Asse IV del P.O. FESR 2007 – 2013).
I musei interessati dagli interventi saranno quelli di Cagnano Varano, Vico del Gargano, S. Giovanni Rotondo, Lesina, Monte S. Angelo ed Ischitella. “Si apre un nuovo capitolo per il rilancio del Gargano – continua Taranto – che da ora in poi potrà puntare su un turismo per tutti i gusti. Non più soltanto pellegrini ‘mordi e fuggi’ che vengono a pregare sulla tomba di San Pio o nella grotta di San Michele, ma anche visitatori alla ricerca di mete ‘culturalmente’ attraenti”.
“Si tratta, inoltre, di un traguardo doppiamente significativo per la provincia di Foggia – sottolinea il Segretario – perché è anche la prova che ‘fare squadra’ premia.
Per partecipare al bando, infatti, i Comuni del Parco si sono associati e hanno stipulato una ‘convenzione’, adottando così uno degli strumenti suggerito dallo stesso Testo Unico degli Enti Locali per migliorare la gestione di servizi o la realizzazione di opere. Una buona pratica di cui la Capitanata dovrebbe fare un più frequente uso”.
“L’unica nota stonata che rovina la festa – conclude Taranto – è la questione viabilità. All’atavico problema delle arterie interne che somigliano sempre più a vere e proprie gimkane, si è aggiunta la chiusura dello scalo aeroportuale foggiano
. Il nostro territorio oggi è monco di vie che lo mettano in comunicazione con il resto del paese. Gli sforzi compiuti per realizzare il progetto integrato di musei del Gargano rischiano, dunque, di essere vanificati. Se non si pone rimedio alle carenze del sistema viario, non ci potranno essere politiche di sviluppo economico che diano frutti”.
Ufficio Stampa UGL Foggia
Sannicandro Garganico – ASSOCIAZIONE “MICHELE DI SALVIA” “Arriva nelle scuole di Capitanata con gli occhiali alcovista”
L'Associazione Michele Di Salvia, da anni impegnata in una costante campagna sociale di educazione e di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, anche quest’anno fa tappa nella scuole di Capitanata per informare i ragazzi sulla guida sicura.
Due sono gli incontri previsti, il 10 maggio a San Nicandro Garganico e l'11 maggio a Vico del Gargano, con gli alunni delle Scuole di Istruzione Secondaria di 2°.
Lo staff dell’Associazione, attraverso proiezioni di video e di power point, illustrerà al giovane pubblico il problema dell'incidentalità stradale, le cause e le conseguenze dannose degli stessi.
Passerà poi all'aspetto pratico, con la distribuzione gratuita di precursori per il controllo preventivo del tasso alcolemico e l'utilizzo degli occhiali alcovista, al fine di simulare lo stato di ebbrezza e, quindi, far percepire ai ragazzi l'impossibilità psicofisica dell'individuo alla guida.
Con l'utilizzo dell'alcovista ai ragazzi verranno proposti dei percorsi ed attività di attenzione, di destrezza e di simulazione, allo scopo di simulare in modo tangibile alcuni aspetti percettivi e di azione legati allo stato di ebbrezza.
“Abbiamo deciso di utilizzare questo innovativo strumento concepito per uso pedagogico, l’occhiale alcovista, molto usato nel nord Europa per svolgere campagne sociali in materia di sicurezza stradale, in quanto pur rendendo l’attività di sensibilizzazione ludica ed interattiva, riesce ad avvicinare i ragazzi in maniera concreta alla problematica della guida in stato di ebbrezza”, afferma la Presidente, Maura Di Salvia.
L’Associazione “Michele Di Salvia” sta realizzando questa campagna sociale, visitando gli istituti scolastici della provincia, anche sulla base del protocollo d’intesa che ha siglato con MICHELE DI SALVIA organizzazione di volontariato sede legale Viale Vittorio Veneto, 92 San Nicandro Garganico 71015 – FG 0882 491228 347 1198672
Comunicato Stampa Associazione MDS
RODI GARGANICO – Agrumi di Rodi seconda vita con il marchio Igp
Gli agrumi del Gargano sono da sempre una rarità nel panorama agrumario nazionale.
Maturano tardi, il regolamento comunitario della «Igp» (identificazione geografica tipica) ne autorizza la vendita non prima del 15 aprile.
Le arance siciliane, le più famose, sono in circolazione fino a febbraio, poi dovrebbe scoccare l’ora dell’arancia bionda e del limone femminello del Gargano.
Ma da queste parti la coltivazione ha subito una brusca battuta d’arresto dopo la fine della seconda guerra mondiale, arance e limoni garganici sono per questo diventati un prodotto di nicchia.
Qualcosa adesso potrebbe cambiare, anzi nelle intenzioni del consorzio di Tutela e valorizzazione ci sono «ampi margini di crescita di questo tipo di mercato».
«Tutto nasce – spiega il presidente Alfredo Ricucci – dal progetto proposto due anni fa e finanziato dall’ex Agensud: siamo arrivati ottavi su 22 partecipanti al bando, possiamo adesso fare affidamento su un finanziamento di 300 mila euro».
Un «tesoretto» dal quale ora si può ripartire per convincere i produttori, innanzitutto, ad aderire al consorzio «Igp».
«Oggi ne abbiamo iscritti 42 – dice Ricucci – ma potrebbero essere molti, molti di più.
Basti pensare che le coltivazioni sono rimaste, anche se sono di piccola pezzatura fra i territori di Rodi, Ischitella e Vico del Gargano.
Potenzialmente possiamo fare affidamento su circa 800 ettari e una produzione di 20mila quintali. Ma dobbiamo fare di più per rilanciare un prodotto unico».
Stamane (ore 10, hotel Villa Americana) la presentazione del progetto alla presenza del commissario dell’ex Agensud, Roberto Iodice e del sindaco Nicola Pinto.
Il piano del consorzio prevede una «robusta campagna informativa per pubblicizzare il nostro prodotto – aggiunge il presidente del consorzio – la realizzazione di un vivaio, sanificazione delle piante.
Proponiamo ai produttori – dice – prezzi vantaggiosi: 70-80 centesimi di euro al chilo contro i 20 centesimi di mercato attuali, purchè vendano le loro arance e i loro limoni con il marchio Igp».
Arance e limoni così diversi da quelli in vendita normalmente nei supermercati: quelle del Gargano hanno dentro i semi, come quelli di una volta. Chi vuole acquistarli può trovarli nelle catene della Coop e di Conad, ma è ancora un prodotto da intenditori. Per «sdoganare» l’agrume garganico ci vuole dell’altro.
MASSIMO LEVANTACI da La Gazzetta del Mezzogiorno
VICO DEL GARGANO – Sangue dai dispenser, due inchieste Manfrini: «Ora voglio la verità»
Nel bagno emoglobina anziché sapone Indagini dei Nas e dell’Ispettorato dell’Asl
I carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazione e sanità di Foggia, hanno aperto una inchiesta su quanto accaduto nel Punto di Primo Intervento di Vico del Gargano dove un medico, che stava lavandosi le mani prima di visitare un paziente, ha trovato nel dispenser del sapone sangue misto a residui di detergente.
Un incidente avvenuto, secondo quanto denunciato dagli stessi medici del presidio garganico, il 10 aprile scorso quando un operatore tecnico ausiliario ha rifornito di sapone i dispenser del presidio medico con una tanica che doveva contenere detergente e, invece, conteneva emoglobina.
L’acqua utilizzata per il lavaggio dei macchinari con i quali si analizza il sangue è stata raccolta – è stato poi ricostruito all’indomani dell’incidente – in una tanica che originariamente conteneva detergente per le mani. Il fusto è rimasto nei locali del presidio sanitario fino a quando l’ausiliario non l’ha preso e, credendo che contenesse sapone per le mani, ha rifornito i dispenser.
Il Punto di Primo Intervento – che a Vico del Gargano da circa nove anni sorge in un ex istituto scolastico – è un centro sanitario di riferimento alternativo all’ospedale nelle ore diurne per la gestione delle urgenze di basso-medio livello come i codici bianchi e parte dei codici verdi.
I militari dei Nas di Foggia hanno effettuato tutte le verifiche e i rilievi del caso, inviando la loro relazione al Dipartimento di Igiene e Sanità.
Una inchiesta non ancora conclusa visto che si attendono gli ultimi esiti anche se, stando ad indiscrezioni, gli investigatori non avrebbero rilevato «comportamenti di natura penale».
Ed una inchiesta, questa volta di natura interna, è stata avviata anche dalla stessa Asl di Foggia.
«Sull’accaduto — ha confermato al Corriere del Mezzogiorno il direttore generale della azienda sanitaria foggiana, Attilio Manfrini — abbiamo aperto una indagine di carattere interno. Ho attivato il Nucleo Ispettivo aziendale per verificare se, oltre ad un errore materiale, ci sia anche la responsabilità di qualcuno.
All’esito dell’indagine, se ci saranno tutti i presupposti, agiremo di conseguenza». Dalla direzione generale dell’Asl di Foggia sottolineano che nel presidio sanitario di Vico del Gargano esiste un locale per rifiuti speciali e, molto probabilmente, qualcuno ha messo lì anche il contenitore del sapone per le mani.
Fusto che è dello stesso colore di quello che contiene l’acqua di lavaggio dei macchinari per le analisi.
Anche su sollecitazione dei carabinieri del Nas tutto il personale interno al Punto di Primo Intervento di Vico del Gargano è stato sottoposto ad accertamenti e verifiche per scongiurare eventuali contagi di qualsiasi tipo.
Una procedura, comunque, standard in situazioni come queste. «Abbiamo adottato — ribadisce Manfrini — tutte le procedure per la bonifica e sono state eseguite tutte le verifiche igienico-sanitarie».
Ed è lo stesso direttore generale che, pur non sottovalutando quanto accaduto nel Punto di Primo Intervento del paesino, spiega che non esiste un danno o un contagio grave.
Luca Pernice da Corriere del Mezzzogiorno/Foggia
VICO DEL GARGANO – Dal dispenser del sapone esce il sangue dei pazienti
Tragico errore nel presidio sanitario del paese. Nei contenitori l’acqua di lavaggio dei macchinari per analisi
Un medico si avvicina al dispenser del sapone. Pigia due volte per lavarsi le mani. Un’azione di igiene personale ed un segno di rispetto per il paziente che di lì a poco visiterà.
Dal dispenser non esce sapone, bensì sangue umano — potenzialmente di centinaia di persone — misto a residui di detergente. Il medico ignaro del pericolo per la sua salute e quella dei suoi pazienti, continua a lavorare senza nessun sospetto.
Accade a Vico del Gargano nel Punto di Primo Intervento ospitato da nove anni un un ex istituto scolastico di via Di Vagno. I dispenser per il «sapone» sono due. I medici in servizio sono dieci distribuiti tra Pronto soccorso e chiamate del «118».
L’incidente, gravissimo, si è verificato il 10 aprile scorso quando — per errore — l’acqua usata per il lavaggio dei macchinari con i quali si analizza il sangue è stata raccolta in una tanica che originariamente conteneva detergente per le mani.
Poi, svuotata del suo contenuto originale, è rimasta nei locali del presidio sanitario ed è stata riutilizzata per raccogliere l’acqua mista a sangue derivante dal lavaggio dei macchinari che effettuano analisi diagnostiche. Un tecnico ha poi preso quella tanica per riempire i dispenser.
Credeva di rifornirli di sapone, in realtà versava lì dentro emoglobina. Il pericoloso scambio di liquidi è stato ricostruito solo il giorno dopo quando lo stesso Operatore tecnico ausiliario — coinvolto nel rischio — ha ammesso di aver usato quella tanica pensando che contenesse sapone.
Quali le conseguenze di quello scambio pericoloso per i medici, gli infermieri, gli autisti? Gli operatori sanitari di Vico vorrebbero saperlo. Con una lettera avente ad oggetto «Segnalazione su avvenuto contatto del personale sanitario con materiale liquido (rifiuto speciale) potenzialmente infetto.
Richiesta di chiarimenti», hanno denunciato l’accaduto al direttore generale e a quello sanitario dell’Asl di Foggia, ai capi Dipartimento di Prevenzione, di Emergenza Urgenza e al direttore del Distretto sanitario 53. Una preoccupata lettera di segnalazione è stata inviata anche ai Nas dei carabinieri.
I militari hanno effettuato una ispezione nei locali del presidio sanitario. Dall’Asl e dai vari Dipartimenti, invece, ancora nessuna risposta. Eppure gli interrogativi sono tanti e inquietanti: il contatto del personale sanitario — una decina di persone in tutto — con questi rifiuti speciali potenzialmente infetti (si tratta di sangue) cosa può determinare?
C’è un protocollo medico che si attiva in casi come questo? Sarà necessario ricorrervi? E per quanto tempo? E ancora: come vanno tenuti quei macchinari nel Punto di Primo Intervento?
I contenitori che dovrebbero essere usati per lo stoccaggio dei liquidi di scarico e di lavaggio dei macchinari sono quelli previsti o — come conferma il tragico errore del 10 aprile — vengono usate taniche che contenevano originariamente sapone liquido?
A chi spetterebbe rimuovere i rifiuti speciali?
Inutile dire che tutte queste domande rivolte all’Asl rivelano come in realtà i macchinari siano tenuti lì senza protocolli precisi e che manchino registri di carico e scarico per i rifiuti speciali, manchino competenze specifiche sulla materia dello stoccaggio.
Insomma, il rischio che l’incidente del 10 aprile possa ripetersi non è affatto scongiurato. Tra i medici del Punto di Primo Intervento c’è rabbia per il silenzio che circonda il loro incidente.
Vorrebbero essere confortati sull’accaduto, essere sottoposti a protocolli precisi. Niente. La storia dei macchinari usati per le analisi in quel presidio sanitario, merita una citazione a parte.
Gli apparecchi elettromedicali furono destinati a Vico del Gargano «in via sperimentale» nel 2008. Quella «sperimentazione» dura ormai da cinque anni. «Si tratta di macchinari — spiega Antonio Traja, vicesegretario provinciale della Fials medici —che avrebbero bisogno di verifiche constanti e di protocolli previsti dalla Regione per la stessa attendibilità medico-legale dei dati che emettono».
E invece? Qualche episodico controllo e nulla più. «Troppo poco — aggiunge Traja — per poter farci lavorare tranquilli. Avremmo bisogno di poterci fidare di quelle apparecchiature.
Ma così, come si fa?». Già. Di quelle apparecchiature elettromedicali e della loro «sperimentazione» si sono occupate le Procure di Foggia e Lucera, uffici nei quali sono arrivate le denunce di Traja, poi archiviate. Ma ora c’è un’emergenza più grave.
Carmine Festa da Corriere del Mezzogiorno/Foggia
VICO DEL GARGANO E LA FRETTA PRUDENZIALE
Chi ha detto che la fretta produce figli ciechi, si vede che costui non è mai passato per Vico del Gargano.
L'accelerata impressa dalla regia, sulla somma di PDL, PD, UDC, UDIcappa, con la prod uzione dell'ultimo comunicato stampa è una palese ammissione di prudenziale fretta per evitare guai peggiori.
Affiora un nervosismo spartitorio da quadratura del cerchio, emerge la natura padronale dei partiti cosiddetti consolidati, una coabitazione forzosa da vita di caserma, una stucchevole difesa di ruoli, e vestiti da indossare, fra passato da dimenticare in fretta e futuro da costruire.
Il punto è proprio questo: la convivenza masochista fra gli sfasciacarrozze e i pochi e stimati professionisti che pur ci sono in questa santa alleanza.
Tutti lavorano per il bene del paese, almeno a parole, ma molti lavorano solo per perpetuare il bene del proprio ruolo.
Ci hanno preso gusto, si sono costruiti gli affezionati clienti, si pesano ogni mattina, scrutano l'orizzonte, contano i saluti, si informano dello stato di salute del parente moribondo e a sera presentano le richieste.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con i cinque, meglio dieci, anni di amministrazione straordinaria, e non ha nulla a che vedere con i due/tre seri e stimati professionisti che pur ci sono.
La complessità della vita amministrativa, le scelte, la rapidità delle decisioni, il recupero del tempo perso, le aspettative di una comunità, che non è fatta solo di yesman o clienti a buon mercato, richiedono ben altra stoffa.
Ci sveglieremo, altrimenti:” il sonno, caro Chevalley, il sonno è ciò che i Siciliani (e non solo i siciliani) vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portare loro i più bei regali”.
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