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LESINA – torna il Ballo di Sant’Anna: Daniele Sepe in concerto

Pubblicato : giovedì, 25 luglio 2013

                                                       Presso Piazza Umberto 

 Edizione numero undici del Ballo di Sant'Anna nel segno della canzone popolare d'autore. Il sassofonista e compositore napoletano Daniele Sepe chiuderà l'ormai tradizionale appuntamento del 26 luglio a Lesina.

Il Ballo di Sant'Anna ha origini antiche: è il grido di dolore che diventa canto dalle macerie del terremoto del 1627 che seminò morte e distruzione sulla Laguna.

La violenta scossa generò uno tsunami devastante, testimoniato dalle cronache dell'epoca. La leggenda narra che i sopravvissuti accesero dei fuochi in onore di Sant'Anna per ringraziare la provvidenza e in memoria delle vittime.

Oggi, è ancora l'accensione dei falò nel centro storico ad aprire la rievocazione dei tragici eventi del Seicento. Seguirà la celebrazione del Santo Rosario davanti alla Chiesa Madre.

Nei locali di "Bollenti Spiriti", l'ex mercato ortofrutticolo di corso Vittorio Emanuele, sarà visitabile la mostra fotografica "Immagini suggestive di paesaggio lesinese".

Alle 19, la manifestazione si sposterà sul lungolago, per seguire la spettacolare gara dei sandali, tipiche imbarcazioni per la pesca, che si sfideranno al largo.

Alle 21.30 partiranno le danze: in Piazza Umberto, canti e suoni dal Senegal, con l'esibizione  dei Sunugal Tribales. Alle 22.30 l'ormai consueto omaggio a Matteo Salvatore, il cantastorie di Apricena, quest'anno affidato al quintetto del cantautore sanseverese Matteo Marolla.

Il comitato organizzatore e il direttore artistico Primiano D'Addetta, da sempre, promuovono l'incontro con altre tradizioni lontane e suggestioni musicali di culture diverse, oltre a valorizzare il patrimonio locale.

Alle 23, gran finale con Daniele Sepe, in tour con il suo ultimo album "In vino veritas", un lavoro "nato sulle tovaglie a quadri di trattorie". Dalle canzoni tradizionali, imbevute di alcol, alle serenate e le canzoni che si accompagnano alla notte in cui scorrono litri di vino: come in tutte le sue opere, il musicista partenopeo, tra i più apprezzati, fonde la tradizione napoletana d'autore con infinite sonorità e contaminazioni, dal folk al raggae, fino al jazz e blues.

da Foggia Today

LESINA – Marina di Lesina, con il furgone ruba bici villeggianti, arrestato

Pubblicato : mercoledì, 24 luglio 2013

                                                                Alcune delle bici rubate

A Lesina i Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato Dagostino Matteo, 36nne foggiano già noto alle Forze dell’Ordine.

L’uomo è stato sorpreso in località Marina di Lesina da una pattuglia di Carabinieri della locale Stazione mentre caricava sul proprio furgone alcune biciclette parcheggiate in prossimità di un lido.

I militari dell’Arma infatti, dopo aver ricevuto una segnalazione da un cittadino del movimento sospetto di un uomo presso il parcheggio bici del “Bagno Centrale” della località turistica garganica, si sono appostati in prossimità della vicina pineta, notando che Dagostino, dopo essersi allontanato con degli attrezzi dal proprio furgone, tornava per tre volte con tre bici diverse che venivano puntualmente caricate sul mezzo.

A quel punto i Carabinieri intervenivano bloccando l’uomo, rinvenendo all’interno del furgone 6 biciclette. Imbarazzato Dagostino ha cercato di giustificarsi con i Carabinieri sostenendo di essere un meccanico e che quelle bici dovevano essere riparate, ma gli immediati riscontri effettuati hanno dato conforto ai sospetti dei Carabinieri in quanto le bici erano state asportate dal parcheggio del lido all’insaputa dei titolari ai quali sono state restituite, mentre il ladro di biciclette una volta arrestato, è stato tradotto agli arresti domiciliari.

da Stato Quotidiano

LESINA – “Se non mi dai la prepagata per il videopoker, ti distruggo il locale”: arrestato

Pubblicato : lunedì, 1 luglio 2013

 L'estorsione in una sala giochi a Lesina I Carabinieri di Lesina hanno condotto in carcere Ivan Amoruso (classe 90), personaggio già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di estorsione.

VIDEOPOKER. Il giovane era stato arrestato lo scorso agosto dai Carabinieri a seguito di una denuncia per estorsione sporta da un commerciante locale.

La vittima, titolare di una sala giochi a Lesina, ha raccontato di come è stata costretta a consegnare e ricaricare gratuitamente al giovane una carta prepagata utile per giocare ai videopoker.

Le pressioni di Ivan Amoruso si erano fatte sempre più insistenti fino ad arrivare a vere e proprie minacce, promettendo al titolare che avrebbe distrutto il locale se non avesse assecondato le sue richieste.

Il titolare intimorito dal ragazzo aveva concesso le ricariche per importi di alcune centinaia di euro, prima di decidere di sporgere denuncia presso il comando dei Carabinieri.

L'ARRESTO. I militari dell’arma, dopo aver appurato le dichiarazioni della vittima, attraverso un’attenta attività d’indagine, avevano tratto in arresto Ivan Amoruso.

Il GIP del tribunale di Lucera aveva emesso lo scorso luglio a carico di del giovane la misura cautelare in carcere, poi revocata in favore di misure meno afflittive, provvedimento impugnato con successo dal PM della Procura della Repubblica di Lucera che riusciva ad ottenere dalla Terza Sezione del Tribunale di Bari il ripristino della custodia cautelare in carcere.

da Foggiacittaaperta

LESINA – preso latitante

Pubblicato : venerdì, 24 maggio 2013

Michele Folla era ricercato dal settembre del 2010

Era ricercato dal settembre del 2010. Lo hanno trovato e arrestato i carabinieri di Lesina. E’ Michele Folla, 30enne di San Nicandro Garganico,  sorpreso mentre si nascondeva tra i sedili di un’auto, una Renault “Clio”.

Il giovane si trovava agli arresti domiciliari. Poi ha fatto perdere le sue tracce. I militari lo hanno rintracciato durante alcuni controlli in località “Piano delle Vigne”.

Fermato il veicolo con alla guida il padre del 30enne, il giovane è stato sorpreso tra i sedili della macchina, sperando di non essere visto. Privo di documenti ha fornito ai carabinieri il nome del fratello. Ma la realtà era ben altra. Ora si trova nel carcere di Lucera, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

da Daunia News

FOGGIA – 2,8 milioni per i musei del Gargano.

Pubblicato : giovedì, 16 maggio 2013

Taranto: “Un importante risultato per il rilancio del territorio, ma senza un adeguato sistema viario non si va da nessuna parte”.

“Un importante risultato che può ridare slancio al nostro territorio”.

Così il Segretario Territoriale UGL Foggia, Gabriele Taranto, commenta l’ottenimento da parte del Parco Nazionale del Gargano di 2,8 milioni di euro provenienti dal bando regionale per la “Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale” (linea di intervento 4.2 – Azione 4.2.1.D dell’Asse IV del P.O. FESR 2007 – 2013).

I musei interessati dagli interventi saranno quelli di Cagnano Varano, Vico del Gargano, S. Giovanni Rotondo, Lesina, Monte S. Angelo ed Ischitella. “Si apre un nuovo capitolo per il rilancio del Gargano – continua Taranto – che da ora in poi potrà puntare su un turismo per tutti i gusti. Non più soltanto pellegrini ‘mordi e fuggi’ che vengono a pregare sulla tomba di San Pio o nella grotta di San Michele, ma anche visitatori alla ricerca di mete ‘culturalmente’ attraenti”.

“Si tratta, inoltre, di un traguardo doppiamente significativo per la provincia di Foggia – sottolinea il Segretario – perché è anche la prova che ‘fare squadra’ premia.

Per partecipare al bando, infatti, i Comuni del Parco si sono associati e hanno stipulato una ‘convenzione’, adottando così uno degli strumenti suggerito dallo stesso Testo Unico degli Enti Locali per migliorare la gestione di servizi o la realizzazione di opere. Una buona pratica di cui la Capitanata dovrebbe fare un più frequente uso”.

“L’unica nota stonata che rovina la festa – conclude Taranto – è la questione viabilità. All’atavico problema delle arterie interne che somigliano sempre più a vere e proprie gimkane, si è aggiunta la chiusura dello scalo aeroportuale foggiano

. Il nostro territorio oggi è monco di vie che lo mettano in comunicazione con il resto del paese. Gli sforzi compiuti per realizzare il progetto integrato di musei del Gargano rischiano, dunque, di essere vanificati. Se non si pone rimedio alle carenze del sistema viario, non ci potranno essere politiche di sviluppo economico che diano frutti”.

Ufficio Stampa UGL Foggia

 

BARI – CITTA’DI APRICENA CAMERA DI COMMERCIO DI FOGGIA. E’ PARTITA MEDISTONE EXPO 2013

Pubblicato : giovedì, 16 maggio 2013

 Bacino Estrattivo di Apricena protagonista principale della Biennale Internazionale del Marmo di Bari

In un’affollata sala conferenze dello stand del Comune di Apricena e della Camera di Commercio di Foggia ha preso il via “Medistone Expo 2013”, prima biennale del settore lapideo del Mediterraneo, allestita presso la Fiera del Levante di Bari.

A recitare il ruolo di grande protagonista il Bacino di Apricena presente con un proprio padiglione di 1.500 metri quadri, all’interno del quale espongono tutte le principali realtà produttive del bacino marmifero: Apricena, Lesina e Poggio Imperiale.

Un risultato reso possibile dal grande lavoro di squadra tra le imprese e le istituzioni con l’essenziale contributo della Camera di Commercio di Foggia.

Al taglio del nastro presente l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone, che si è voluta fermare allo stand esaltando la partecipazione del più grande bacino estrattivo della Puglia e della rara, ma essenziale sinergia fra istituzioni pubbliche e privati per la realizzazione del più importante spazio d’esposizione del marmo al primo “Medistone Expo”.

Allo stesso tavolo, presenti anche il Sindaco di Apricena Antonio Potenza, l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Apricena Tiziana di Sipio e il Vicesindaco di Lesina Alberto Caccavo.

Ad aprire il lavori è stato il Sindaco Antonio Potenza che nel suo intervento ha ceduto immediatamente la parola all’Assessore Capone che ha voluto essere presente alla presentazione della quattro giorni (15-18 maggio) di incontri nell’ambito del “Medistone Expo”.

“La presenza del bacino estrattivo di Apricena qui al “Medistone”- sostiene l’Assessore Loredana Capone – rappresenta un grande passo in avanti nella presa di coscienza di istituzioni e imprese del grande potenziale rappresentato dalla Pietra pugliese sul mercato mondiale. Tanto per citare un esempio, l’ufficio di rappresentanza della Regione Puglia presente a Bruxelles è arredato con sola Pietra pugliese ed è stato il più apprezzato tra quelli delle delegazioni straniere.

L’evento di oggi, compresa la fondamentale nascita del marchio “Madrepietra” di Apricena, è un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione di uno dei nostri migliori prodotti”. “Naturalmente un settore così importante – va avanti Capone – richiede regole certe.

Le vogliono per primi gli imprenditori e, in questo, trovano l’appoggio della Regione.

Le regole, in questo settore, può dettarle solo il Prae (Piano regionale delle attività estrattive), del quale è necessario dotarsi al più presto.

Anche per cercare di rimarginare quegli scempi già attuati in passato sul nostro territorio e presenti anche nel vostro bacino.

E su questo punto la Regione e il Comune di Apricena sono in assoluta sintonia”. “Ringrazio l’Assessore Capone la quale ha mostrato grande apprezzamento e interesse per il lavoro che noi come Comune e Bacino, insieme alle imprese locali e alla Camera di Commercio abbiamo portato avanti negli ultimi mesi per essere oggi qui al “Medistone Expo””, spiega il Sindaco Potenza.

Parole che testimoniano la grande sinergia istituzionale che è necessaria per il settore lapideo, specie in un momento di così grande difficoltà. Una voglia di collaborazione che ha caratterizzato anche tutti gli imprenditori che hanno risposto immediatamente presente all’invito al “Medistone”.

Come ho già detto alla presentazione ufficiale dell’evento, per Apricena e per il nostro bacino estrattivo questa rassegna rappresenta una vetrina di assoluta importanza”.

“Per la prima volta tutte le imprese lapidee del nostro territorio espongono i nostri prodotti in un unico padiglione, in sinergia con la Camera di Commercio e Promodaunia (Amministrazione Provinciale di Foggia), presso il quale sarà costante il confronto con le altre realtà nazionali e internazionali.

Ringrazio il grande lavoro fatto dall’Assessore Di Sipio che da mesi si occupa di coordinare l’evento, che sta già ottenendo grande successo e consenso, certificati dai numerosi partecipanti già intervenuti in questo primo giorno”, ha concluso Potenza.

“Abbiamo finalmente dato vita ad un marchio unitario per tutto il Bacino, il “Madrepietra”, nato da una idea di due professionisti di Apricena, gli architetti Antonio Stoico e Grazia Villani. Il logo, come l’intero allestimento, sono lo specchio della grande bellezza della nostra materia prima, la Pietra, che conserva un grande fascino pure senza grande lavorazioni”, ha affermato l’Assessore Tiziana Di Sipio.

“Con grande soddisfazione abbiamo aderito all’invito del Comune di Apricena a prendere parte alla realizzazione del padiglione del Bacino estrattivo di Apricena, Lesina e Poggio Imperiale.

Una vetrina importante anche per noi nella quale si parla, finalmente, di un’area unica, che comprende tre Comuni e che rappresenta una grande risorsa per l’intera economia regionale”, ha concluso il Vicesindaco di Poggio Imperiale Caccavo. Domani si replica con un nuovo incontro incentrato sulla rincipale opera realizzata in Pietra di Apricena: la Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo.

Interverrà l’architetto Domenico Potenza, docente all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara.

Ufficio Stampa CITTA’DI APRICENA

LESINA – UN PERICOLOSO KILLER SI MUOVE LIBERAMENTE NELLA LAGUNA DI LESINA

Pubblicato : giovedì, 9 maggio 2013

Confermata la presenza nella Laguna di Lesina di un pericoloso sterminatore di vita. Il WWF ha avvistato, in uno dei numerosi corsi d’acqua a est della Laguna di Lesina nel territorio di Torre Mileto, alcuni esemplari di “gambero killer”, il cui nome scientifico è Procambarus clarkii, un crostaceo d’acqua dolce originario della Louisiana.

In questa zona umida, con il passare dei decenni, si sono formati numerosi habitat che ospitano un certo numero di specie animali e vegetali, ma adesso a minacciarle seriamente vi sono i gamberi killer.

Attualmente è considerato il gambero di fiume più diffuso al mondo e la specie “aliena” più dannosa: possiede un’elevata adattabilità, aggressività e potenzialità riproduttiva che ne fanno un notevole pericolo per gli ecosistemi in cui viene introdotto.

Il Dott. Tommaso D'Anello, specialista in Conservazione e Gestione del Patrimonio Naturale, che per il WWF Foggia si sta occupando della questione, evidenzia che:

. Allarmanti sono i dati che caratterizzano questa specie.

Una singola femmina può produrre fino a 600 uova e riprodursi più di una volta all’anno, quindi in poco tempo i gamberi killer possono raggiungere un’elevata densità.

I maschi riproduttori sono in grado di spostarsi, anche fuori dall’acqua, di giorno e di notte, riuscendo a percorrere diversi chilometri in pochi giorni.

Ciò gli consente di ampliare l'areale di distribuzione e colonizzare nuovi siti.

È un ottimo scavatore.

Costruisce gallerie sotterranee, utilizzate in momenti delicati del suo ciclo biologico come ad esempio la riproduzione, profonde anche fino a 5 metri, complesse e ramificate che rappresentano un problema per la stabilità degli argini dei corsi d’acqua, per la vegetazione riparia e per le coltivazioni agricole. Con la sua intensa attività di scavo (possono smuovere fino a 40.000 Kg/ha di suolo) il gambero intorbidisce le acque: la luce penetra con più difficoltà e questo ostacola la crescita delle piante acquatiche.

Diverse, evidenzia il WWF, sono le ipotesi formulate per spiegare la presenza di tale specie “aliena” nelle acque interne del Parco Nazionale del Gargano.

Alcune persone allevano tale specie per fini commerciali e/o alimentari e da questo allevamento certi individui si sono dispersi colonizzando i canali limitrofi. Alcune aziende di pesca sportiva hanno introdotto tale specie e anche qui, se non sono stati adottati tutti gli accorgimenti tecnici, alcuni individui si sono dispersi.

Altre ipotesi è che sono stati introdotti solo per diletto, oppure, grazie alla sua notevole capacità di spostamento, che sia arrivato per gradi da territori limitrofi.

«La presenza del gambero killer rappresenta un pericolo di vaste proporzioni per le zone umide del Gargano – ha dichiarato Carlo Fierro presidente del WWF Foggia – Vi è il concreto rischio che alcune specie di anfibi e piante acquatiche possano estinguersi localmente e ciò sarebbe una grave perdita di biodiversità per il Parco.

Occorre da parte degli Enti preposti un rapido intervento per stabilire le cause della sua importazione e fermare il fenomeno.

Molti Paesi europei e Regioni italiane da tempo si sono mosse, anche legiferando in materia, e l’Unione Europea ha certificato che il gambero killer rientra nella lista delle 100 specie invasive più pericolose al mondo.

In altre zone d'Italia esistono progetti per sterminarlo in favore del nostro gambero autoctono.

Va tenuto presente inoltre che, in assenza di controlli e quindi di certificazione sanitaria, il consumo alimentare di questi crostacei potrebbe risultare pericoloso in quanto accumulatore di metalli pesanti e di tossine microalgali». 

Comunicato Stampa WWF Foggia