Nato, s’insedia il generale Scaparrotti. Il nuovo comandante con avi foggiani
È a capo delle Forze alleate in Europa, nel marzo scorso era stato scelto dal Pentagono. Alla vigilia della Grande guerra suo nonno partì per gli Stati Uniti da Orsara di Puglia. Ha origini pugliesi Curtis Michael Scaparrotti, 60 anni, il generale a quattro stelle dell'esercito statunitense che da domani sarà il nuovo Comandante supremo delle forze alleate Nato in Europa. Precisamente della provincia di Foggia visto che la sua famiglia è di Orsara di Puglia. Il Consiglio Atlantico lo ha nominato l'11 marzo scorso, ma si insedierà domani, al termine di una cerimonia ufficiale di passaggio delle consegne a Bruxelles, alla presenza del Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg. Prima di prendere il posto del collega Philip Breedlove, Scaparrotti ha guidato il Comando congiunto delle forze Onu e Usa in Corea. Nato a Logan, in Ohio, ha preso i gradi di ufficiale nel 1978, alla celebre accademia militare di West Point. Suo nonno, alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra, partì da Orsara di Puglia, alla volta del lontano Ohio.
Domani diventerà il 18esimo ufficiale americano a ricoprire questo importante incarico. Il primo a guidare il Supreme Allied Commander Europe (Saceur), fu il Gen. Dwight Eisenhower, nel 1951, l'anno prima di diventare il 34/0 Presidente degli Stati Uniti. Definito dal Segretario della Difesa americano, Ash Carter, come un affidabile warrior-diplomat e un perfetto «generale-soldato», Scaparrotti ha un curriculum di altissimo profilo conquistato sul campo, avendo partecipato in prima linea alle maggiori operazioni militari americane degli ultimi decenni, da `Iraqi Freedom´ in Iraq, all«Enduring Freedom' in Afghanistan, oltre a `Support Hope´ in Zaire e Ruanda, `Joint Endeavour´ in Bosnia e `Assured Response´ in Liberia. «Il successo del Gen. Scaparrotti – ha detto il capo del Pentagono presentando la nomina – è frutto della sua abilità di costruire ponti tra alleati e partner, tra i diversi elementi presenti nella nostra forza unitaria». Una dote preziosa, per chi, da domani, sarà chiamato a un ruolo molto delicato, quello di gestire complessivamente l'Alleanza Atlantica e condurre le operazioni militari congiunte tra i 28 Paesi Nato, alle prese con nuove e molteplici sfide per la sicurezza europea, dalle minacce della Federazione Russa, a quelle dell'estremismo islamico.
Da Corrieredelmezzogiorno