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La «cipolla bianca Igp» di Margherita di Savoia tra progetti e promozione

Pubblicato: mercoledì, 1 luglio 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

cipolla-bianca-foggiawebdi GENNARO MISSIATO LUPO

MARGHERITA DI SAVOIA – Il sindaco Paolo Marrano, ha consegnato al presidente dell’Associazione “Torre Pietra”, Giuseppe Castiglione, il Premio “Medusa”, assegnato dalla Fondazione Accademica “Sapientia Mundi” di Roma per la valorizzazione dei prodotti agricoli degli arenili dei Comuni di Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia. Il premio, in particolare, è stato assegnato per l’ottenimento del marchio Igp per la “Cipolla bianca”, coltivata nei territori dei tre Comuni rivieraschi. Dopo la consegna del Premio, Castiglione ha dichiarato: «Ringrazio il sindaco e la Fondazione Accademica, che con questo premio ha voluto riconoscere il valore del lavoro che abbiamo svolto in questi 14 anni di vita a favore dell’agricoltura dei tre paesi costieri.

Un ringraziamento particolare va ai soci dell’»ssociazione, ad Antonio Elia e alk Dipartimento di Agraria dell’Università di Foggia; a Ruggiero Piazzolla; a Tonino Giannino ed allo Studio Cassandro di Barletta, che hanno sostenuto, con il loro contributo finanziario e di idee, tutte le attività realizzate dall’associazione».

«Oltre all’impegno dell’Associazione “Torre Pietra”, il marchio Igp per la Cipolla Bianca è il risultato del lavoro di tanti che hanno contribuito, cisascuno per quanto poteva e voleva – ha proseguito il presidente Castiglione. – Per questo motivo credo che il merito vada esteso anche a tutti coloro che hanno operato ed operano per valorizzare questi prodotti, che rappresentano una eccellenza nel panorama pugliese: dalla Regione Puglia, alla Provincia Bat, alle amministrazioni comunali di Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia» .

Lo stesso presidente ricorda che l’associazione “Torre Pietra” è nata nel 2001 con lo scopo di promuovere e valorizzare le produzioni degli arenili (cipolle, carote e patate). In questi anni ha svolto attività di promozione in Italia ed all’estero. Il risultato più prestigioso l’ha ottenuto con il riconoscimento del marchio Igp per la Cipolla Bianca. Questo risultato non rappresenta, però, un traguardo, ma un’opportunità per produttori ed aziende di Margherita di Savoia e Zapponeta. Le opportunità bisogna saperle cogliere ed il lavoro da fare è ancora molto tra cui: investire risorse per promuovere e pubblicizzare il prodotto ed il marchio; adottare corrette tecniche di produzione e di commercializzazione seguendo quanto è prescritto dal disciplinare e dalla legge per poter utilizzare il marchio Igp, ed eliminare le gelosie tra i Comuni.

In merito al nome dato al marchio Igp “Cipolla Bianca di Margherita”, Castiglione precisa che lo stesso non vuole indicare la prevalenza di un territorio sull’altro, ma che lo stesso lo si è trovato sui listini prezzi dei mercati ortofrutticoli generali dal 1960 in poi. Anche il sindaco di Zapponeta, Giovanni Riontino ha espresso il suo pensiero in merito: «Onore a chi da sempre ha creduto nel progetto Igp che, prima di questo epilogo, ha avuto una storia lunga un decennio e che se ci fossimo opposti avremmo ottenuto come risultato solo il non riconoscimento del marchio, che, di certo, non poteva avvenire per la sola Zapponeta, che non lo ha mai sostenuto in passato, quando, invece, andava fatto». «Noi abbiamo tentato di raddrizzare il tiro modificando il marchio che ritraeva solo le saline, spostando l’attenzione sugli arenili, che caratterizzano l’intero territorio di produzione. – ha concluso Riontino –. Con grande senso di responsabilità abbiamo accettato col risultato che qualche vantaggio sta già portando alla produzione dell’intero territorio. Il nostro impegno, quindi, sarà quello di spostare l’attenzione sullo stesso riconoscimento della carota o patata, ma per fare ciò c’è bisogno, innanzitutto, di unirci in associazione. Ce la faremo questa volta per il buon nome dei nostri prodotti?»

da la Gazzetta del Mezzogiorno

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