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Grillini all’Hotel degli Atleti di Foggia, c’è l’europarlamentare D’Amato. Strategie verso le Regionali

Pubblicato: sabato, 24 gennaio 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale
Tavolo

Rosa D’Amato, europarlamentare del Movimento 5 stelle all’Hotel degli Atleti di Foggia per spiegare come le piccole e medie imprese possano attingere fondi dalla commissione europea senza passare da Regione e Comune. E’ l’info day con slide illustrate da un progettista del settore, Andrea Boffi. Un vero e proprio seminario in cui un uditorio attento prende appunti: “Spegnere i cellulari”, chiedono dal tavolo dei relatori. L’orario di inizio rispetta quello scritto sul manifesto di Efdd Group cui appartengono i grillini in Europa. Si sono incontrati una mezz’ora prima dell’inizio, una riunione veloce degli attivisti dopo il voto online per le Regionalie. Tra gli eletti, la più suffragata è la foggiana Rosa Barone, 145 voti, alle Comunalie ne ottenne 570. Farmacista, 38 anni, rimanda qualunque comunicazione a dopo il primo febbraio quando il Movimento si incontrerà per definire come muoversi in questa campagna elettorale.  Il gruppo che faceva capo a Vincenzo Rizzi, eletto al comune e poi espulso con un post sul blog di Grillo, si è riconvertito in associazione, alcuni sono andati via, altri   frequentano il meet-up di Franco Cuttano, 100 persone nei locali in via Bari, uno dei più radicati in città, qualcun altro è partito da sigle come ‘Risveglio civile’ per aggregarsi ai nuclei pentastellati. In prima fila Nunzio Lops, il “saggio” del gruppo, ex simpatizzante di Fi e antesignano grillino a Foggia, dipendente della Regione che, per questo, “non si è candidato”. A parlare di lui è Rosa Bevilacqua, avvocato di Vieste dove governa Fi da vent’anni passando senza soluzione di continuità da Spina Diana a Ersilia Nobile. Forti pressioni sull’amministrazione sui temi dell’ambiente, del turismo, dell’occupazione: “Il governo Vendola ci ha oscurati ed emarginati”. E’ tra le quattro donne selezionate dal web, una vera onda rosa (circa la metà della scelta sul web è stata quella di una donna) in tutta la Puglia, stando a questa prima fase di consultazioni. Seguirà in questi giorni la designazione del candidato presidente, in teoria tutti gli eletti nelle province pugliesi sono candidabili. La Capitanata punta su Vincenzo D’Errico, imprenditore che gestisce un albergo a Rodi e Luigi La Riccia, di San Marco in Lamis, dipendente pubblico. Bevilacqua non pensa alle quote rosa per la Regione per cui si batte il comitato del Pd 50/50: “Non abbiamo mai reclamato la legge, la ritengo un po’ offensiva, forse nel loro tradizionale sistema di partiti le donne vengono messe da parte e fa bene Elena Gentile (europarlamentare Pd, ndr) a rivendicare questa parità”. Comizi, anzi, agorà, incontri con i cittadini, autofinanziamento, supporto reciproco: in questo modo i grillini si preparano alle Regionali. Ma quanti ne contano sul Gargano? “Non siamo quantificabili, non abbiamo il problema del pacchetto tessere, è attivista non solo chi è certificato iscrivendosi al blog ma anche chi ogni giorno è in contatto con la gente e con le famiglie verso cui è a disposizione per qualunque chiarimento”. In nessun comune della Capitanata i grillini hanno rappresentanti istituzionali, c’era Rizzi ma è stato espulso. In ogni caso il loro attivismo sul territorio si fa sentire e, una volta in Regione, “non escludono convergenze sui temi”. Agli inizi di febbraio terranno un incontro per definire le strategie di questa campagna elettorale, primo banco di prova per i 5 stelle che nelle ultime elezioni, fra politiche ed europee, in Puglia si sono attestati al 23-24%. “Noi ce la metteremo tutta, i temi del programma li stiamo approntando. Sarei curiosa di sapere come spendono i loro fondi europei gli altri parlamentari pugliesi, Fitto, Gentile. Vogliamo sconfiggere il gigantismo industriale, sono tarantina – dice Rosa D’Amato – l’Ilva e l’ambiente gestiti da Vendola sono stati un disastro. C’è da ricostruire il tessuto delle pmi che sono molto meno pilotabili, ora dobbiamo entrare nell’ingranaggio con i cittadini e scoperchiare il pentolone”. Si fa chiamare “portavoce” e bolla la parola onorevole: “Non lo sono più di qualunque altra persona. Ci metteremo a disposizione per tutta la campagna elettorale, tra noi è forte lo spirito civico, molti provengono dall’associazionismo”.

da l'immediato

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