FOGGIA – E’ battaglia alla centrale a biomasse di Carapelle che fa male anche a Foggia
On line anche una petizione da firmare per contrastare l'eco-mostro
Gli ingegneri della Caviro in un incontro a Carapelle
Diventa seria, ora, la battaglia per fermare la realizzazione della centrale a Biomasse della Caviro a Carapelle.
A farsi promotrici della risoluta iniziativa di contrasto a suon di carte bollate è l’associazione consumatori ambientalista Polidream-Assoutenti Foggia, congiuntamente al comitato “No Centrale a BioMasse Carapelle”, e all’associazione culturale Experia di Carapelle.
Una diffida e preavviso di azione legale indirizzata ai dirigenti ed all’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, al Comune di Carapelle ed alla Provincia di Foggia settore ambiente.
Diventa seria, ora, la battaglia per fermare la realizzazione della centrale a Biomasse della Caviro a Carapelle.
A farsi promotrici della risoluta iniziativa di contrasto a suon di carte bollate è l’associazione consumatori ambientalista Polidream-Assoutenti Foggia, congiuntamente al comitato “No Centrale a BioMasse Carapelle”, e all’associazione culturale Experia di Carapelle.
“La responsabilità dirigenziale costituisce responsabilità pubblica insieme alla responsabilità civile, penale, amministrativa di cui all’art.28 della Costituzione.
Infatti, la responsabilità del dirigente ai sensi dell’art.21 del dlgs.n.165/2001 come modificato dall’art.41 del d.lgs.n.150/2009 è costituita oltre che dalla responsabilità civile in violazione del principio del neminem laedere, dalla responsabilità amministrativa derivante dalla violazione degli obblighi di servizio.”, ammonisce la diffida indirizzata agli interlocutori istituzionali.
Nel frattempo, le associazioni scese in campo lanciano una petizione on line (è possibile firmarla suhttp://firmiamo.it/fermiamoli-no-centrale-a-biomasse-a-carapelle-fg ) per rafforzare la stessa diffida legale.
Intanto, l’animatore di Assoutenti, l’architetto Michele Pietrocola, ricostruisce un dettagliato rapporto sui rischi a cui i cittadini vanno incontro.
Eccolo. da Il Mattino di Foggia