Ultime Notizie da Foggia e dalla provincia di Foggia

Rassegna della stampa locale e comunicati delle Associazioni

Siti web e servizi internet - il tuo business online

AUDIOFON A FOGGIA E LUCERA: esame dell'udito gratuito Apparecchi acustici e assistenza a 360 gradi

Audiofon Apparecchi acustici Studio Fitness a Foggia e' un' isola dove il piacere di ritrovare la bellezza si sposa con il relax e la distensione di corpo e mente
Sala attrezzi Idromassaggio - Sauna - Solarium viso e corpo - Poltrona massaggiante - Bagnoturco  - Fitbox - Ginnastica dolce - Ginnastica posturale - Spinning - Total Body


Foggia cresce? invia un'email a [email protected]
Articoli per la rubrica 'Politica'

28968 euro ai consiglieri Amiu.

Pubblicato : mercoledì, 11 marzo 2015
lambresaborgese-foggiaweb_politica

Foggia – Per Leonardo Iaccarino, il compenso di 28.968 (2414 euro al mese) che percepiscono i due consiglieri d’amministrazione di Amiu Puglia, freschi di nomina, Lucia Lambresa e Francesco Borgese, rappresenta “una cifra da capogiro”. “I costi che gravitano intorno a questi "baracconi" sono davvero esorbitanti” prosegue l’esponente dell’Unione di Centro. Al contrario, il consigliere centrista non trova “nulla di scandaloso” sulle cifre assegnate ai componenti e presidenti di Amgas, Ataf, Am Service e Amgas Blu, che ritiene “giusti”. Dei quasi 29mila euro a ciascun consigliere di Amiu, il 60% viene addebitato alla gestione del servizio presso il comune di Bari, mentre il restante 40% a Foggia. “Considerato il fatto che in questo momento si chiedono sacrifici ai soliti noti, e cioè ai lavoratori, sarebbe opportuno darsi una regolata e cercare di ridurre il proprio compenso portandolo agli stessi importi dei consiglieri di Ataf ed Amgas (500 euro)” afferma Iaccarino. Il consigliere comunale invita Borgese e Lambresa a ridursi lo stipendio: “Un consigliere comunale di Foggia percepisce un terzo dello stipendio del consigliere Amiu Puglia, e se il buon senso prevale, anche il signor Francesco Borgese e la signora Lucia Lambresa potranno autonomamente ridursi lo stipendio. Oggi è il momento di offrire un segnale concreto a chi di queste esagerazioni non ne vuole più sentire parlare”

Da FoggiaToday

“Atti illegittimi su mobilità urbana”. La minoranza ci fa giù pesante contro Landella

Pubblicato : martedì, 10 marzo 2015
fg-isola-pedonale

Foggia – Sulla mobilità, nuovo affondo della minoranza sull'amministrazione Landella. Dichiarazione dei consiglieri comunali Alfonso De Pellegrino, Augusto Marasco, Luigi Buonarota, Saverio Cassitti e Marcello Sciagura. "Sindaco e assessori si arrampicano sugli specchi – scrivono – nel tentativo di mascherare l’illegittimità dei loro atti e la maggioranza si preoccupa di inesistenti formalismi. La discussione sulla mobilità urbana è stata bloccata dall’impossibilità di ottenere chiarimenti specifici sul senso e l’obiettivo delle scelte fatte, a causa dell’assenza del dirigente che ha firmato le ordinanze, e dalla irrisolta questione pregiudiziale relativa alla legittimità delle ordinanze stesse. Il segretario generale – continuano – ha schivato il quesito dichiarando la sua incompetenza e assumendosi una grave responsabilità, giacché è suo specifico ed ineludibile compito accertare la legittimità o l’illegittimità degli atti amministrativi. L’indifferenza dell’amministrazione e della maggioranza esprimono appieno quale idea abbiano dell’azione di governo: noi decidiamo e voi fate che volete. A che serve avanzare proposte se è dubbia la legittimità degli atti su cui si fondano? Quale proposta si può avanzare senza alcuna certezza di fatto e di diritto? Non possiamo condividere atti illegittimi. Noi eravamo e siamo pronti ad affrontare il dibattito e ad avanzare proposte formali, pur non essendo previsto alcun obbligo dal regolamento del Consiglio comunale, ma dopo che il segretario generale si sarà espresso sulla correttezza delle procedure e degli atti con cui è stata istituita l’isola pedonale di via Lanza. Atto che ha stravolto la viabilità del centro cittadino, provocato disservizi nel trasporto pubblico  e contribuito ad aggravare lo stato di crisi finanziaria dell’Ataf. Al Comune di Foggia – concludono – si assegnano gare milionarie senza preoccuparsi dei controlli antimafia, si inaugurano parchi e orti urbani inagibili (mettendo in imbarazzo tutti noi con l’arcivescovo), si adottano ordinanze scavalcando Giunta e Consiglio e la maggioranza tace. Anzi punta l’indice verso i banchi della minoranza e fa finta di non vedere quanto accade nella stanza del sindaco".

L'immediato

Camusso a Cerignola per ricordare Baldina Di Vittorio

Pubblicato : martedì, 10 marzo 2015
baldina-divittorio_foggiaweb

Cerignola – “Ricordando Baldina Di Vittorio” è l’iniziativa promossa per mercoledì 11 marzo – a poco più di due mesi dalla sua scomparsa – da Cgil di Foggia, Fondazione Di Vittorio, Camera del Lavoro di Cerignola e all’Associazione Di Vittorio, di cui Baldina era presidente onoraria. L’incontro pubblico, che si terrà dalle ore 16.30 al Teatro Mercadante di Cerignola, sarà chiuso dall’intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Nata a Cerignola il 16 ottobre del 1920, Baldina Di Vittorio non aveva ancora vent’anni quando, nell’estate del 1940, la Francia capitolò sotto l’invasione nazista. Orfana della madre, e dopo aver perso ogni contatto col padre e col fratello, fu internata dalle autorità francesi, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Rieucros. Riuscì poi a raggiungere Marsiglia e, da qui, a partire fortunosamente per gli Stati Uniti, ove visse fino alla fine della seconda guerra mondiale assieme al marito, Giuseppe Berti, che era stato uno dei fondatori del Pcd’I (Partito comunista d’Italia), cui la stessa Baldina aveva aderito in Francia nel 1938. Rientrata in Italia, Baldina intraprese una vita di attivista democratica che la portò a far parte per alcuni anni dell’Ufficio di presidenza dell’Udi, l’Unione delle donne italiane. Eletta alla Camera nelle liste del Pci nella primavera del 1963, fu poi candidata ed eletta al Senato nel 1968. Per quattro anni, ovvero per l’intera quinta legislatura, fece anche parte della segreteria della Presidenza di Palazzo Madama. All’iniziativa che ha avuto il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Cerignola, interverranno Silvia Berti, la figlia di Baldina Di Vittorio; il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni; il segretario generale della Cgil Puglia, Gianni Forte; per l’Associazione Casa Di Vittorio lo storico Vito Antonio Leuzzi; il coordinatore della Camera del Lavoro di Cerignola, Gianni Marinaro; il segretario generale della Cgil di Foggia, Filomena Trizio.

da statoquotidiano

“Gargano preso in giro”, tutti gli impegni disattesi della giunta Vendola. L’affondo di De Leonardis

Pubblicato : martedì, 10 marzo 2015
alluvione-gargano_foggiaweb

Il Gargano è stato preso nuovamente in giro. Si potrebbe riassumere così l'intervento del consigliere regionale Giannicola De Leonardis che ha passato in rassegna gli impegni "disattesi" della giunta guidata da Nichi Vendola. “Al governatore Nichi Vendola e agli assessori Di Gioia e Minervini – spiega -, che l'altro ieri a Peschici hanno chiesto ai quattordici sindaci del Gargano destinatari dell'ordinanza della Protezione civile relativa agli eventi alluvionali del settembre 2014 cosa possono fare per salvare la prossima stagione turistica, mi permetto di ricordare il 10 novembre dello scorso anno. E la seduta del Consiglio regionale tutta centrata sulla seconda variazione al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario inerente l’anno in corso. In quell’occasione avevo presentato due emendamenti per affrontare con urgenza e concretezza, con risorse immediatamente reperibili, l’emergenza venutasi a determinare sul Gargano: il primo prevedeva lo stanziamento di un milione e settecentomila euro complessivo, con importi fino a centomila euro per ogni Comune interessato che ne avesse presentato richiesta, per fronteggiare i danni strutturali, i problemi idraulici, di sistemazione stradale e di rimessa in sicurezza di edifici pubblici. Il secondo, invece, prevedeva ancora, per effettuare opere di bonifica e per fronteggiare i numerosi fenomeni di erosione idrica e disastri idraulici rilevati, lo stanziamento di un contributo straordinario di 250mila euro a favore del Consorzio di Bonifica di Capitanata, e di ulteriori 250mila euro a favori del Consorzio di Bonifica del Gargano. Entrambi sono stati cassati dalla maggioranza di centrosinistra, che ha preferito destinare risorse limitate a un generico Fondo di Protezione Civile relativo all’intero territorio regionale, dal Gargano all’area jonica e al Salento, mentre per quanto riguarda i Consorzi erano già destinatari di un capitolo a parte, sempre allargato all’intera regione. Come avevo previsto allora, le risorse poi impiegate per il Gargano da parte della giunta regionale sono state largamente insufficienti sia rispetto alle aspettative, che alle promesse e alle emergenze. Per lo più derivanti dalla normale programmazione – continua -, come ad esempio quelle per la sanità (la parte più rilevante delle cifre sbandierate ieri a Peschici), relative a una mera elencazione di investimenti, da tempo previsti dopo il Piano di riordino ospedaliero e il Piano di rientro dal deficit provocato dalla giunta Vendola che avevano infatti comportato la chiusura di due ospedali proprio sul Gargano, a Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis, legata a un potenziamento dei servizi sul territorio e a riconversioni promesse e annunci per anni disattesi. O quelle relative ai Consorzi di Bonifica, una goccia nel mare delle centinaia di milioni di euro dilapidate per gli altri Consorzi commissariati e in profondo rosso, legate per lo più alle spese per il personale. E l’allarme lanciato dal presidente del Consorzio di Bonifica del Gargano, Frattarolo, sui ritardi nelle erogazioni, desta ulteriore allarme e preoccupazione. Ecco allora – conclude – cosa si poteva e doveva fare per il Gargano. E occorre farlo in fretta, e non solo per la campagna elettorale in corso. Dimostrando con fatti e azioni concrete l’attenzione per il Gargano”.

Deposito gpl, Sipontini 5 Stelle: “da Destra e Sinistra solo silenzio”

Pubblicato : martedì, 10 marzo 2015
depositogplmanfredonia-foggiaweb

Manfredonia – ”CON senso di stupore apprendiamo che sulla spinosa questione del deposito gpl della compartecipata Q8 Italia Energas la politica locale latita quando non procrastina una presa di posizione chiara e definita. Le ultime (e uniche) parole spese in merito da un amministratore sono state quelle dall’assessore all’ambiente Brunetti sono state testualmente “al momento il Comune non ha assunto una posizione”. La destra tace, forse per solidarietà con la sinistra. Non sappiamo dirlo ma sembrerebbe faccia comodo a tutti “il silenzio degli innocenti” cittadini di Manfredonia. Biasimiamo la scarsa informazione pubblica che in caso di costruzione di impianti di questa portata rappresenta il minimo richiesto. In previsione del Settantennale incontro di Confindustria Foggia a Manfredonia il prossimo 13 marzo poniamo pubblicamente a tutti i relatori del convegno di esprimersi sulla questione, in primis Antonio Leone, Ivan Scalfarotto e Gianni Rotice. Poniamo, interpretando il volere della maggioranza dei cittadini di Manfredonia, alcune domande che necessitano urgente risposta:

1. quando il Comune assumerà una posizione? Le osservazioni si pongono prima e non dopo il VIA. Gli espropri sono già in corso ufficialmente?

2. E’ difficile per il Comune di Manfredonia incaricare i propri esperti di studiare la documentazione presentata al Ministero dell’Ambiente per la richiesta del VIA?

3. Quali sono le posizioni ufficiali di Gatta, Pecorella e Romani, maggiori esponenti dell’opposizione?

4. Rammentiamo al PD di Manfredonia che un loro collega di rilievo nell’arena politica regionale (Emiliano) si è pronunciato contro l’impianto. Il PD di Manfredonia, cosa ne pensa?

Presenzieremo per i cittadini la conferenza della Confindustria a Manfredonia del 13 c.m. per ascoltare le eventuali risposte”.

Nota stampa ‘I Sipontini 5 Stelle’ di Manfredonia.

Foggia, mobilità e isola pedonale, rinvio discussione in Consiglio

Pubblicato : martedì, 10 marzo 2015
ancora-zona-pedonale_foggiaweb

Foggia – “SPIACE dover rilevare che ieri mattina, dopo aver prodotto numerosi interventi sulla stampa e dopo aver accusato con toni minacciosi la maggioranza di centrodestra di voler fuggire dal confronto sulla nuova Isola Pedonale, la minoranza si sia presentata in Aula senza alcuna proposta sulla quale aprire un confronto. Nel corso del dibattito si è evinto che non era in discussione alcuna mozione o progetto rispetto al tema, né tantomeno un Ordine del Giorno; e che la minoranza è arrivata in Consiglio sostanzialmente con il nulla, fatta eccezione per le critiche, che sia pur legittime nel rispetto dei ruoli di ciascuno, hanno bisogno di essere sostanziate in atti concreti. Nonostante la raccolta delle firme per portare la questione all’attenzione del Consiglio comunale, nonostante la disapprovazione delle decisioni assunte dall’Amministrazione comunale con riferimento all’Isola Pedonale, ieri la minoranza non è stata in grado di offrire nessuna idea o visione in maniera reale. Una mancanza che evidentemente racconta bene come il fine della richiesta di confronto fosse esclusivamente quello di mettere in campo una strumentale polemica politica e non quello di arricchire i provvedimenti adottati sul tema, nell’ambito dell’attività di ascolto e miglioramento che l’Amministrazione sta ponendo in essere. Alla minoranza, dunque, oltre alla protesta manca la proposta, che è al contrario elemento essenziale sia per chiamare il Consiglio comunale ad un pronunciamento sia per stabilire una interlocuzione proficua e di sostanza con l’Amministrazione comunale che, come dimostrato, resta aperta a discutere in caso di elementi o valutazioni migliorative. Per parte nostra, continuiamo ad essere pronti ad ogni tipo di confronto. Non a caso, avendo preso atto che la minoranza non aveva presentato nulla di concreto su cui discutere che non fosse la richiesta di revoca dei provvedimenti riguardanti l’Isola Pedonale, dunque quella di riaprire l’area al traffico veicolare, ci siamo resi disponibili – non potendo fare null’altro – ad aggiornare la seduta consiliare a quando ci sarà un atto del quale discutere. Una disponibilità che conferma la nostra volontà di confrontarci nel merito delle questioni, con serietà e senso di responsabilità e non con l’approccio propagandistico e strumentale che, purtroppo, a volte contraddistingue l’atteggiamento della minoranza. Restiamo quindi in attesa che la minoranza produca una sua proposta connessa all’Isola Pedonale e che, finalmente, abbandoni i toni offensivi, provando a interpretare e svolgere il ruolo che gli elettori ci hanno chiamato ad esercitare, nel rispetto delle regole assembleari e nell’interesse collettivo della città”.

da statoquotidiano

Foggia, Buonarota: addetti sosta, cosa intende fare il Comune?

Pubblicato : lunedì, 9 marzo 2015
parcheggi_foggia_foggiaweb

Foggia – “COSA intende fare il Comune di Foggia al fine sia di garantire la continuità occupazionale degli addetti della sosta (93 unità) sia di garantire il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario di Ataf Spa (240 unità lavorative) e del Piano di ristrutturazione del debito della stessa Ataf Spa, in presenza degli squilibri finanziari illustrati nella nota di Ataf Spa, con l’auspicio che l’Amministrazione ponga in essere un definitivo intervento finalizzato a far cessare (o quanto meno a ridurre ad un livello fisiologico) i comportamenti in violazione del Codice della Strada localizzati fuori dalle strisce blu e a ridosso delle stesse, dove gli Ausiliari non hanno competenza per intervenire. Inoltre la invito ad effettuare i dovuti controlli di legge sulla legittimità dell’utilizzo dei permessi per disabili segnalati, al fine di disincentivare lo scorretto utilizzo di uno strumento, il permesso di sosta per disabili, nato per ben più nobili finalità”. E’ quanto scrive il consigliere comunale Luigi Buonarota, capogruppo Lavoro e Libertà, nell’interpellanza sulla situazione della sosta tariffata e ricadute sullo stato occupazionale.

da statoquotidiano

Gatta su Emiliano: “Come mai solo ora si ricorda dei Monti Dauni e del Gargano?”

Pubblicato : lunedì, 9 marzo 2015

"Ho presentato interrogazioni, fatto interventi in aula consiliare, sollecitato ogni iniziativa utile per l'elisoccorso di Vieste, per il rilancio del Gino Lisa, per i servizi sanitari nel territorio e per la valorizzazione turistica della Capitanata; ed ho trovato solo porte chiuse e indifferenza da parte del Pd e dei suoi assessori nella Giunta regionale. Ed è per questo che mi sembra poco decoroso, da parte di Michele Emiliano, assumere impegni su alcuni temi oggi, quando non ha fatto niente nei dieci anni di governo di Vendola". Lo dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta. "Emiliano -aggiunge- è segretario del partito di maggioranza relativa in Consiglio regionale che governa la Puglia da ben due legislature con Sel. Come mai si ricorda dei Monti Dauni e del Gargano solo ora? Come mai non ha mai invitato la Giunta a rispondere ai miei interventi, se gli stavano così a cuore questi temi? Aveva tutto il potere e l'autorevolezza per farlo, ma non lo ha fatto.   Le sue manifestazioni recenti suonano come una beffa, a meno che il trasformismo non lo porti non solo a smarcarsi dagli insuccessi vendoliani, ma anche dall'operato degli stessi esponenti del suo partito.    Il nostro territorio è stato sempre dimenticato da questo centrosinistra e le negligenze della Giunta portano, inesorabilmente, anche la firma di Michele Emiliano".

da L'immediato

Regionali, Manfredonia compatta sul nome di Paolo Campo. “Onorato da tanta fiducia”

Pubblicato : lunedì, 9 marzo 2015

La direzione cittadina del Circolo PD di Manfredonia ha unanimemente indicato Paolo Campo per la candidatura al Consiglio regionale. Tutti gli intervenuti al dibattito, svoltosi nel pomeriggio di venerdì, hanno rimarcato la lealtà ed il senso di responsabilità del consigliere regionale Franco Ognissanti, che ha ritirato la propria disponibilità a candidarsi per il terzo mandato, e sostenuto l’opportunità che a rappresentare Manfredonia e la Capitanata in Consiglio regionale sia Campo, per le qualità politiche e le competenze amministrative acquisite alla guida del Partito Democratico e del Comune manfredoniano. “Sono onorato da tanta fiducia e avverto pienamente la responsabilità che ne deriva – è il commento di Paolo Campo –. Sarà inevitabile moltiplicare l’impegno per ottenere il risultato atteso da tutti e contribuire alla vittoria del Partito Democratico, del centrosinistra e di Michele Emiliano. Mi sarà assai utile l’esperienza maturata alla guida dei processi di pianificazione strategica che hanno tracciato l’orizzonte sociale, economico e culturale a cui la Capitanata deve tendere e hanno indicato gli strumenti per annullare il gap negativo nei confronti di altri territori pugliesi. Quelle scelte innovative devono essere implementate nel quadro della nuova programmazione e devono essere sostenute con maggiore consapevolezza e vigore che in passato. Forti delle nostre idee e sostenuti dalle nostre aspirazioni – conclude Paolo Campo – dobbiamo ottenere il rispetto che meritano le donne e gli uomini di Manfredonia e della Capitanata”.

da l'immediato

Nuove opportunità per l’inserimento lavorativo. “Cantieri di cittadinanza” contrastano la povertà

Pubblicato : lunedì, 9 marzo 2015
cantieri-cerignola_foggiaweb

Cerignola – Dall'assistenzialismo all'autodeterminazione. Dal lavoro sociale inteso come peso all’economia sociale come opportunità di crescita. Anche Cerignola, con l’iniziativa “Europa: luoghi e persone. Le politiche per la crescita, lo sviluppo, l’occupazione”, venerdì scorso ha ospitato una tappa di presentazione delle misure di contrasto alla povertà finalizzate all’inclusione sociale e al sostegno dei soggetti svantaggiati approvate dalla Giunta regionale. A illustrare le procedure per l’avvio di “Cantieri di cittadinanza-Lavoro minimo di cittadinanza”, presentate il giorno prima a Foggia, la dirigente alle Politiche per la promozione della salute delle persone e Pari opportunità Anna Maria Candela. Un appuntamento combinato dall’eurodeputata Elena Gentile, che ha esteso l’invito anche ai sindaci di Ascoli Satriano, Pietra Montecorvino e Poggio Imperiale, tra la platea riunita nell’aula consiliare. I Comuni, riuniti in ambiti territoriali, giocheranno un ruolo da protagonista rispetto alle nuove opportunità per l'inserimento sociolavorativo declinate a livello regionale. “Fondamentale è la collaborazione fra Comuni. Il nostro obiettivo è combinare il sostegno al reddito con il percorso di inserimento sociale”, ha chiarito Candela. La misura denominata “Lavoro minimo di Cittadinanza” prevede il diretto coinvolgimento dei Comuni nei processi di ricollocazione dei percettori di ammortizzatori sociali, anche in deroga, e con la realizzazione dei “Cantieri di Cittadinanza” (misura dedicata ai disoccupati di lunga durata e alle persone in situazione di particolare fragilità sociale) li obbliga a ripensare il ruolo dei servizi pubblici per il lavoro: non più solo contenitori generici di servizi amministrativi, ma porta di accesso alle politiche regionali di inclusione attiva, fondate sulla reale verifica delle condizioni di bisogno. A disposizione 11milioni di euro di risorse regionali, cui si aggiungeranno 34milioni stanziati dal Governo nazionale e  100milioni di euro di risorse vincolate dalla commissione europea. A partire dal 20 aprile verrà attivata la piattaforma informatizzata per partecipare al bando regionale e “le imprese e i Comuni che vogliono realizzare attività che insegnino un lavoro ai beneficiari degli interventi potranno avanzare progetti”. “Servono progettualità sul territorio. Ancora oggi, in giro per la Puglia –ha raccontato la dirigente regionale- ci sono amministratori locali che non sanno cosa hanno sul proprio territorio e ci vengono a chiedere di realizzare strutture che già qualche cooperativa ha provveduto a realizzare. Andrebbe rafforzato il rapporto pubblico-privato. In molti territori, a forza di cercare gli interessi piccoli e particolari, si perde di vista la capacità di avere una regia pubblica di tutti gli investimenti”. Priorità a strutture a ciclo diurno e servizi polivalenti per disabili e anziani, con particolare attenzione ad “alcune tipologie di strutture che rappresentano il futuro”, co-housing sociale per piccoli nuclei abitativi e condomini solidali. Altra linea di investimenti nella nuova programmazione 2014-2020 riguarda l’infrastrutturazione sanitaria territoriale. Nel nuovo sestennio i fondi strutturali saranno utilizzati per potenziare consultori, poliambulatori, e la rete oncologica e riabilitativa territoriale; per implementare il patrimonio di mezzi e macchinari per prestazioni diagnostiche a domicilio. cantieri cerignola1Oltre che di fondi europei per le politiche di welfare, si è parlato anche dei successi e dei risultati ottenuti in materia negli anni dell’assessorato Gentile. Dal primo piano regionale delle politiche sociali del 2004 all’istituzione dei piani sociali di zona del 2005, fino agli strumenti normativi innovativi per una regione che “partiva dal buio”. Non avevamo contezza delle strutture presenti sul territorio, asili e case per anziani, di cosa fosse un asilo nido a Cerignola e cosa a Lecce”, è intervenuto il sociologo Emanuele Pepe, funzionario dell’osservatorio regionale per le politiche sociali. Anni intensi di programmazione che “complessivamente ha consentito di investire in Puglia 570milioni di euro, infrastrutturando in maniera capillare il territorio e aprendo spazi interessanti per le politiche attive per il lavoro”, ha sottolineato la Gentile, componente della commissione parlamentare occupazione e lavoro e vicepresidente dell’intergruppo Economia  scoiale. “Questa regione nel 2005 brillava di opacità. Non c'erano strumenti e competenze. Il sistema d'impresa pugliese non aveva mai avuto l’opportunità di cimentarsi e investire in questo sistema che abbiamo architettato e progettato”, ha ribadito. “Il nostro lavoro non ha prodotto risultati accademici, attraverso l’economia sociale abbiamo prodotto servizi e lavoro, non politiche filantropiche, di carità e compassione. Dobbiamo costruire una grande alleanza tra sistema d’impresa, che non paga a nero, che non sfrutta i lavoratori, che sa dare dignità agli ex tossici, ai disabili, perché l'unico strumento vero di inclusione sociale è il lavoro”.

da l'immediato

Foggia, degrado canile comunale, Rizzi: intervenire

Pubblicato : lunedì, 9 marzo 2015

Foggia – IN seguito al servizio di Striscia la Notizia andato in onda lo scorso 28 Febbraio, nel quale sono state denunciate diverse anomalie e violazioni delle norme igienico sanitarie riguardanti il canile Municipale di Foggia, il Consigliere Comunale Vincenzo Rizzi, congiuntamente ad altri tre consiglieri Comunali, Rosario Cusmai, Leonardo Iaccarino e Marcello Sciagura, ha presentato una Interrogazione al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale. Nell’interrogazione i Consiglieri fanno presente che le anomalie documentate dal servizio del TG satirico non sono da imputarsi a chi gestisce il canile, bensì ad un’assenza di programmazione e gestione da parte dell’amministrazione comunale. Inoltre, i Consiglieri firmatari evidenziano come, nonostante il regolamento per la “tutela ed il Benessere animale e una migliore convivenza con la collettività”, approvato con Delibera del C.C. n° 23 del 9 marzo 2007, all’art. 3 comma 6 e 7, preveda l’esistenza di un ufficio dei diritti degli animali, sia impossibile a tutt’oggi, individuare all’interno della tecno struttura, persone o uffici che abbiano il compito di rispondere alle esigenze dei cittadini in ordine a ritrovamenti di animali feriti o altre esigenze legate al benessere degli animali. I Consiglieri hanno altresì evidenziato che nonostante gli sforzi dei volontari che operano nel Canile, la struttura è totalmente fatiscente e che le condizioni nelle quali vengono ospitati gli animali non rispettano affatto le norme vigenti in materia alla tutela degli stessi. Il Canile non è in grado di accettare gli animali trovati dai cittadini che a loro volta si sentono in difficoltà non sapendo come agire. La mancata creazione del suddetto ufficio dei diritti degli animali, amplifica il disagio e non favorisce un coordinamento tra le diverse associazioni per la tutela degli animali. La finalità dell’interrogazione è dunque quella di chiedere al Sindaco di intervenire allo scopo di mettere in campo tutte quelle azioni necessarie a garantire il rispetto della normativa vigente in materia, ed ogni forma di cooperazione con le diverse associazioni animalistiche che si rendesse necessaria o utile. Nello specifico i firmatari richiedono che venga disposto il recupero funzionale e sanitario del canile comunale, che venga attivato e reso operativo l’ufficio del benessere degli animali , che venga indetta una riunione della Consulta delle associazioni animaliste, ambientalistiche, protezionistiche del Comune di Foggia e che la stessa si occupi anche di predisporre un piano di prevenzione e controllo del randagismo.

da statoquotidiano

Foggia, Patrizia Lusi candidata “rosa” del Pd alle regionali

Pubblicato : lunedì, 9 marzo 2015

Foggia – Si chiama Patrizia Lusi, ha 41 anni, foggiana di profesisone avvocato, con una belle esperienza politica alle spalle: è la capolista del Partito democratico in Capitanata per le prossime elezioni regionali del 10 maggio. Lo ha annunciato questa mattina a Bari Michele Emiliano, candidato presidente del centrosinistra. Una decisione a sorpresa che non ha mancato di provocare reazioni e che ha il sapore di una sorta di pentimento per la mancata approvazione della legge che permetteva il doppio voto riservando spazio alle donne. Alla Lusi ora il compito di tracciare il percorso in un panorama politico interno di certo non facile tra ruggini interne e ambizioni mai sopite. "Sono contenta di questo importante ricnoscimento – commenta la capolista del Pd -anche se ora arriva il momento più difificle. Con le donne della provincia studieremo soluzioni per affermare il nostro progetto di fare politica".

da daunianews

AlluvioneGargano, Vendola e Di Gioia a Peschici

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
rodi_alluvionegargano_foggiaweb

Stamane, Domenica 8 marzo 2015, a partire dalle ore 10.30 presso la Sala Consiliare del comune di Peschici, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia, incontreranno i sindaci del Gargano per fare il punto sugli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio nei primi giorni del mese di Settembre 2014 e fornire informazioni circa la disponibilità di aiuti economici per i danni patiti.

da Rodigarganicoonlineblog

Cala il sipario sulla Cultura, chiudono anche i Musei: 31 lavoratori a casa

Pubblicato : sabato, 7 marzo 2015
svendesi museo-foggia_foggiaweb

Musei provinciali e Osservatorio del Turismo a rischio chiusura: dal 1 aprile 2015 – Il Museo di Storia Naturale (istituito nel 1995), il Museo Interattivo delle Scienze e il Museo del territorio (entrambi istituiti nel 1998), insieme ai servizi (collezioni, reperti, percorsi didattici con visite guidate e laboratori) saranno cancellati dal panorama culturale pugliese. La chiusura dei tre importanti contenitori culturali metterà alla porta 31 dipendenti a tempo indeterminato e part-time, dopo venti anni di servizio. I lavoratori della Società Diomede Srl (in house della Provincia), attualmente in stato di agitazione permanente proclamato dalla CGIL Filcams, sono in attesa di essere convocati dal Prefetto. Come i duemila studenti delle scuole foggiane che hanno prenotato le visite e le attività didattiche fino a maggio. A rischio chiusura anche l’Osservatorio Turistico Provinciale e l’Infopoint, che hanno sempre rappresentato un valido strumento di promozione del territorio attraverso il continuo aggiornamento del sito www.dauniadafavola.it, e la pubblicazione settimanale di informazione culturale e ricreativa in forma cartacea (Una settimana di appuntamenti) e digitale sul sito della Biblioteca provinciale. Qual è, se esiste, la visione e la programmazione delle attività e dei contenitori culturali degli amministratori provinciali e regionali? E quale il futuro per la Cultura e per chi vi lavora, nel nostro territorio? La convenzione tra Provincia e società in house Diomede S.r.l. (di proprietà provinciale al 100%) per la gestione dei servizi Museali e Turistici, è quasi scaduta e non si registra ancora da parte dell’Amministrazione la formalizzazione della volontà di continuare ad erogare i servizi ai cittadini. Tutto ciò mentre le prenotazioni delle attività didattiche nei musei da parte delle scuole di tutta la provincia, come ogni anno, registrano quasi il tutto esaurito nei prossimi mesi con 2.000 studenti prenotati in gran parte di scuole della Capitanata ma anche di altre province. L’imminente entrata in vigore della Legge 56/2014 (cosiddetta “Legge Delrio”) comporta notevoli cambiamenti per le 107 Province italiane che, dal 1° gennaio 2015, vengono in parte riformate, in parte trasformate in Città metropolitane. Alcuni effetti di questa riforma, tuttavia, rischiano di mettere in serio pericolo l’esistenza di tutte le strutture e i servizi culturali fino ad ora di competenza provinciale ovvero centinaia di prestigiosi musei, biblioteche e archivi presenti sul territorio nazionale. Secondo la nuova legge, infatti, la Cultura NON RIENTRA tra le competenze delle nuove Province (art.1, comma 85) e la sua gestione viene rimandata a norme e atti legislativi che, fino a ora, non sono ancora stati definiti dalle Regioni, chiamate dal Governo a prendersene carico. In tutta Italia sono pochissime le Amministrazioni che in questo momento hanno legiferato in tal senso o, almeno, hanno avviato un proprio percorso per arrivare a farlo. Nella maggior parte dei casi questo sta avvenendo senza coinvolgere i diretti interessati (le strutture culturali e i loro operatori) e soprattutto nell’indecisione degli stessi enti coinvolti, sia quelli ai quali si chiede di “trasferire” le competenze, sia quelli che sono chiamati a “riceverle”. (tale stato di fatto è confermato dalle agenzie di ieri sul resoconto della riunione dell’Osservatorio regionale del 10/02/2015 presieduta da Vendola). A pochi giorni dall’inizio dell’anno, centinaia di prestigiosi istituti culturali e tutti i loro utenti non sanno ancora “come” riprendere le loro attività. L’incertezza diffusa, le notizie varie e contraddittorie, l’assenza di chiarezza a tutti i livelli, rischia di trasformare un cambiamento così importante in un fallimento annunciato o addirittura nella soppressione/interruzione dei servizi in tutta Italia. Un pericolo enorme per il nostro patrimonio culturale, un disastro senza se e senza ma. A CHI COMPETE LA CULTURA? A chi toccherà finanziare, amministrare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale delle amministrazioni provinciali, continuare l’attività di enti, fondazioni e direzioni che lo hanno gestito in questi anni, custodire gli edifici che li ospitano (spesso essi stessi di enorme valore) e soprattutto tutelarne l’apertura, la qualità dell’offerta e tutti i servizi al pubblico? “A chi compete la cultura?” è una campagna di mobilitazione dal basso ideata da professionisti del settore cultura che non si oppone al cambiamento e al cambio delle competenze, ormai legge dello Stato, ma sta lavorando per una seria pianificazione e programmazione nelle attività culturali e i servizi di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e perché gli investimenti del settore non siano depotenziati, dequalificati o sacrificati a danno dei nostri territori e dei servizi al pubblico. “A chi compete la cultura?” è l’appello lanciato a partire dai lavoratori delle istituzioni della Campania per il quale è anche in atto una raccolta di firme indirizzata al Governo, iniziative alle quali noi ci associamo. Atteso che il Consiglio provinciale – con deliberazione n°46 del 30/07/2012 – aveva già indicato l’internalizzazione dei servizi gestiti dalla società in house “Diomede Srl” come una strada per la salvaguardia dei servizi e dei posti di lavoro, scattano le richieste da parte dei 25 dipendenti dei musei provinciali (23 a tempo indeterminato e due determinato part-time) e delle otto unità di personale part-time a tempo indeterminato dell’infopoint. Non interrompere i servizi culturali ai cittadini. Salvaguardare le professionalità e le competenze all’interno dei Musei Provinciali e dei Servizi turistici (Osservatorio Turistico e Infopoint). Decidere il trasferimento della competenza “Cultura” caso per caso. Tenere conto del territorio di riferimento e del legame dell’Istituto Culturale con il Territorio. Valutare l’esperienza, la capacità tecnica e gestionale dell’Ente preposto a recepire le competenze. Invitare i rappresentanti dei professionisti che operano nelle strutture e dei sindacati presso l’Osservatorio regionale preposto a decidere il trasferimento delle Competenze per un riscontro di tipo tecnico-scientifico e occupazionale. Fare una mappatura aggiornata delle strutture culturali, dei servizi attivi e delle utenze a livello regionale.

Da FoggiaToday

SITUAZIONE TRASPORTI SATA. I SINDACATI INCONTRANO IL PRESIDENTE VALLUZZI

Pubblicato : sabato, 7 marzo 2015
fismic_logo_foggiaweb

La Segreteria regionale della Fismic Basilicata, insieme alle altre organizzazioni sindacali e all'Azienda, ha incontrato, venerdì 6 marzo, il Presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi per discutere dei problemi infrastrutturali che si stanno verificando nel sistema dei trasporti da e per l'area industriale di Melfi. In seguito alle nuove assunzioni, infatti, e all'aumentato numero dei turni di lavoro dovuti alla risalita produttiva della Sata, i lavoratori stanno registrando dei disagi, almeno dal punto di vista della mobilità. La cassa integrazione in Sata rientra, infatti, con grande soddisfazione di tutti ma il numero delle corse dei bus non segue ancora i nuovi ritmi produttivi, soprattutto a partire dal prossimo 16 marzo, con l'aggiunta della quarta squadra di operai. Il Presidente Valluzzi, in rappresentanza anche della Provincia di Matera, ha espresso la ferma volontà di prendere seri impegni a riguardo e di contattare nei prossimi giorni anche il Presidente della Regione Marcello Pittella per coordinarsi in tempi brevi e risolvere questa annosa questione. “Il nostro auspicio – fa sapere la Segreteria regionale Fismic – è che si possa presto rispondere alle esigenze dei lavoratori e che anche la Regione Puglia possa presto convocare un tavolo sulla questione, in cui sono coinvolti anche oltre 2000 lavoratori pugliesi”.

Regionali Puglia, ecco il programma del Movimento 5 Stelle. Punti salienti: reddito minimo, casa e sanità

Pubblicato : venerdì, 6 marzo 2015
Conferenza-Programma-Elettorale-M5S-foggiaweb

Lavoro e reddito al centro del programma elettorale dei 5 Stelle. Con la “mongolfiera produttiva pugliese” delle imprese sostenuta da politiche incentivanti, energetiche, innovazioni e digitalizzazione, trasparenza, burocrazia zero, sapiente uso dei fondi europei e taglio ai costi della politica. Obiettivo: dare nuova linfa al mondo imprenditoriale della Puglia, dove cultura, ambiente, agricoltura, pesca e trasporti cooperano all’interno di un progetto integrato per la promozione del territorio, puntando al turismo, posto in primo piano dai 5 Stelle. “La nostra regione ha già tutto ciò che ci serve per creare numerose opportunità di lavoro, il nostro programma è un semplice ma potentissimo volano di tutela, investimento e potenziamento delle immense risorse culturali, artistiche e naturalistiche che il nostro territorio già possiede ma che semplicemente fino ad oggi la politica ha ignorato quando non lo ha addirittura danneggiato”, dichiara Antonella Laricchia (M5S). Al centro la “persona”, il cittadino, da traghettare nella Puglia del futuro: reddito minimo garantito, sanità, istruzione, sicurezza, diritto alla casa e acqua pubblica a fargli da manforte nel viaggio. La candidata governatrice Antonella Laricchia ha presentato, questa mattina a Bari, il “programma elettorale del Movimento 5 Stelle per la Puglia del futuro”, frutto di un lavoro che ha coinvolto centinaia di attivisti e cittadini pugliesi, suddivisi per gruppi tematici, nel corso degli ultimi mesi “perché democrazia diretta e cittadinanza attiva sono il nostro metodo di lavoro tutto l’anno e siamo lieti che adesso anche altri partiti inizino ad emularci, la speranza è che non si tratti semplicemente di una bandiera da sventolare in campagna elettorale”. Ben venti i punti che racchiudono gli obiettivi dei 5 Stelle. Al primo posto le politiche di sostegno al reddito. “Ben il 28% delle famiglie pugliesi vive sotto la soglia di povertà – ha dichiarato Laricchia – La nostra Regione, peraltro, occupa un preoccupante quartultimo posto per reddito pro-capite in Italia. Il reddito minimo garantito non può che essere, dunque, la nostra priorità”. Ulteriore sostegno ai cittadini pugliesi, saranno le politiche sul diritto alla casa con il “potenziamento dell’osservatorio regionale della condizione abitativa (ORCA)” e l’aiuto alle giovani coppie per l’acquisto della prima abitazione. Fondamentale il focus sulla sanità, che sta incentrando il dibattito della campagna elettorale. “Mentre gli altri due candidati si concentrano su chi deve occupare quella poltrona – continua Laricchia (M5S) – il M5S punta ad una sanità d’eccellenza, che ponga al centro i cittadini e che permetta di curarsi rimanendo in Puglia, senza essere costretti a raggiungere regioni lontane, costringendoci ad aumentare il divario. Potenziamento della sanità territoriale e domiciliare, lasciando ai grandi ospedali solo la gestione dei casi più gravi. Punteremo molto sulla prevenzione, ma basterà mettere fuori la politica dal mondo della sanità per permettere al personale di valorizzarsi e di essere più efficiente. Quello che è sotto gli occhi di tutti – prosegue la candidata governatrice 5 Stelle – è che i due lustri di Vendola hanno perpetrato le stesse scellerate scelte di Fitto”. Dal referendum del giugno 2011, gli attivisti 5 Stelle attendono che l’acqua in Puglia diventi finalmente pubblica: una delle grandi promesse mai mantenute dall’ex governatore. Ma oltre ad una gestione pubblica e partecipata, il M5S punta al “minimo di 50 litri a persona garantito” ed al pressing sulla Regione Basilicata per la tutela degli invasi e per garantire una maggiore qualità dell’acqua. Riutilizzo dei reflui depurati, poi, per l’annosa questione depuratori che vede la Puglia sotto l’occhio critico di Bruxelles. Il futuro della Puglia passa anche per la scuola, che per i 5 Stelle deve divenire sostenibile. Messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle strutture, eliminazione delle barriere architettoniche e bonifica dall’amianto. Più asili nido, orti e laboratori didattici e attenzione allo sport e alla salute, ma anche integrazione (disabilità, lotta alla dispersione scolastica, integrazione degli extracomunitari), formazione professionale intra ed extra scolastica nonché nuove tecnologie a supporto di un’offerta formativa che riscopra la storia e la cultura meridionale. Collegando il mondo universitario e della ricerca a quello imprenditoriale e politico. Il tutto, però, sotteso ad un vero sviluppo economico del tessuto produttivo pugliese. Dal turismo sostenuto dal potenziamento dei collegamenti da, verso e all’interno della Puglia, dalla mobilità sostenibile, dalla riorganizzazione della formazione in materia, alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e naturalistico, alla destagionalizzazione ed all’apertura alle comunità scientifiche del patrimonio archeologico e territoriale; al settore primario incentivando agricoltura, pesca e agroalimentare, valorizzando i prodotti tipici e biologici, (primo fra tutti l’olio, con l’adozione di un piano olivicolo regionale), ampliando l’offerta, l’innovazione e l’aggregazione tra imprese. “I nostri obiettivi, che sono quelli dei cittadini pugliesi, li raggiungeremo con un sapiente uso dei fondi a disposizione. Taglieremo gli sprechi e gli sperperi in cui la politica eccelle da sempre – spiega Laricchia (M5S) – recuperando ulteriori risorse facendo scelte ambientali drasticamente differenti che potranno, al contempo, garantire più posti di lavoro e rendere la Puglia più vivibile per cittadini e per chi sceglie la nostra terra come meta turistica”. Alle imprese e ai cittadini pugliesi viene garantita una seria lotta alla corruzione, un sapiente utilizzo dei fondi europei, il potenziamento della banda larga e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione per una Puglia che approdi, finalmente, nel terzo millennio. Ma anche una “burocrazia zero”, trasparente e con “bandi puliti”, sostenendo le imprese con una ridefinizione dell’IRAP ed il microcredito e un cambio di politiche energetiche, per l’abbattimento dei costi. Per concludere, uno dei pilastri dei 5 Stelle, ovvero il taglio degli sprechi nei costi della politica, razionalizzando le spese, riducendo gli stipendi e abolendo quei privilegi di cui, come pare dalle ultime decisioni in Regione, la vecchia classe politica non sembra poter fare a meno. “Onestà, determinazione e voglia di riscatto saranno i nostri fari. Siamo pronti a raccogliere la sfida per traghettare la Puglia in un futuro migliore – conclude Antonella Laricchia (M5S) – Non vogliamo cambiare paese, vogliamo rimanere per cambiare questo paese!”.

da l'immediato

Carcere Foggia sovraffollato, si muove anche l’IdV: “Porteremo il caso al ministero”

Pubblicato : venerdì, 6 marzo 2015
carceredifoggia_foggiaweb

Anche la visita degli esponenti dell'IdV ha evidenziato le criticità del carcere di Foggia. "L'ho visitato insieme ad Aldo di Giacomo (responsabile nazionale del laboratorio sicurezza) – dichiara Ignazio Messina, segretario Nazionale dell'Idv – e abbiamo riscontrato le caratteristiche classiche dell'attuale sistema penitenziario: sovraffollamento e carenza di organico affidato alla buona volontà e alla competenza della direzione e del personale penitenziario. Abbiamo accolto le istanze di chi non riesce a garantire al meglio la sicurezza mentre riteniamo che questo vada fatto e con molta forza. Rappresenteremo al Ministro questi disagi. Noi dell'Italia dei Valori ci schieriamo decisamente dalla parte di chi vuole fare rispettare la legge e dalla parte di chi deve tutelarla".  Cattiva igiene, sovraffollamento e difficoltà nel reperire farmaci rappresentano i problemi maggiori del penitenziario in via delle casermette. Restano allarmanti i numeri. In una cella di circa 9 metri quadrati dovrebbe esserci un solo detenuto, al massimo due, invece a Foggia ce ne sono anche quattro, costretti a vivere come in un lager. 88 stranieri presenti sugli oltre 500 carcerati. Quasi il doppio rispetto alla capienza del carcere. Nelle celle molte facce giovanissime, di ragazzi poco più che ventenni. Il numero di agenti è sottodimensionato. Ci sono circa la metà di quelli previsti. E non mancano episodi di violenza all’interno della struttura. Un tema molto delicato e che spesso resta sottaciuto o mai palesato interamente. Di recente i Radicali hanno constatato situazioni piuttosto difficili. Ci sono detenuti con i volti tumefatti ed alcuni in preda a crisi psicologiche. Riguardo alle ferite, spesso visibili sui corpi dei detenuti, aleggia un alone di mistero. Le motivazioni sono sempre le stesse: “È stato un incidente” oppure “sono caduto”. La paura di ritorsioni interne è molto forte come quella di essere trasferiti. Perciò nessuno si espone. Ma non mancano lati positivi. Innanzitutto il reparto femminile, notevolmente migliorato. Oggi appare pulito e curato. Alcune donne lavorano e non ci sono bambini. Migliora anche il rapporto tra detenuti e Polizia penitenziaria. Secondo i carcerati ci sarebbe maggiore disponibilità da parte degli agenti rispetto a qualche anno fa.

da l'immediato

Porreca attacca il presidente Simone con dissennate dichiarazioni e dimentica di rimuovere Di Mauro, anch’egli condannato dalla Corte dei Conti e unico beneficiario delle somme da risarcire alla Camera di Commercio

Pubblicato : venerdì, 6 marzo 2015
catconfesercenti_foggiaweb

Foggia – Vertenza legalità, il presidente della Confesercenti Carlo Simone, interviene sulle dissennate dichiarazioni del presidente della Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca nei confronti di Confesercenti. Pareri controversi emersi sulla gestione di alcune attività e decisioni che bisognava adottare presso l’Ente camerale nell’ottica di quella “trasparenza amministrativa” tanto declamata e invocata in via Dante. E sulla cui attuazione – mai avvenuta – il direttore di Confesercenti, Franco Granata, chiedeva coerenza nei fatti. In quell’ooccasione il presidente Porreca replicava criticando il comportamento di Confesercenti. «Le  asserzioni del presidente di Camera di Commercio non ci toccano – , le restituiamo al mittente. Porreca non ha risposto alle riflessioni di Confesercenti sul ruolo che le istituzioni potrebbero esercitare per prevenire e contrastare la criminalità anche attraverso la legalità e la trasparenza degli atti. Noi rispettiamo le opinione di tutti, ma abbiamo difficoltà a immaginare che il problema della criminalità in Provincia di Foggia si possa risolvere solo con il rinnovamento delle imprese pure necessario – che a parere di Porreca – pare siano le uniche responsabili del fenomeno – e sono le sole a doversi rinnovare e che comunque sono a chiamate a fare. Forse sfugge al presidente dell’ente camerale che altre Camere di Commercio resesi promotrici dei Patti per la Legalità, tra i primi punti hanno inserito “condividere le buone pratiche di contrasto all'illegalità anche con le istituzioni e le altre forze organizzate della società civile”. Sbagliano? Non credo». Poi Simone commenta le dichiarazioni di Porreca circa la sua presenza tra coloro che sono stati condannati alla Corte dei Conti a risarcire gli emolumenti non dovuti in Camera di commercio. «Circa lo sbigottimento di Porreca sulla mia permanenza in carica alla presidenza dell’Associazione – conclude Simone – nonostante la condanna della Corte dei conti a risarcire, unitamente ad atri componenti di giunta, la Camera di Commercio per “ingiustificato ed esorbitante aumento della retribuzione di posizione” percepita dal dott. Matteo Di Mauro, Segretario generale della CCIAA di Foggia, a far data dall'1.1.2009, non mi pare che Porreca abbia rimosso dall’incarico il segretario generale anch’egli condannato e soprattutto unico beneficiario degli emolumenti che la Corte contesta. Evviva la coerenza».

Confesercenti Foggia – Ufficio Stampa

PROVINCIA DI FOGGIA: IN PROGRAMMA DOMANI IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Pubblicato : venerdì, 6 marzo 2015

Foggia – Si terrà Oggi, 6 marzo, presso la Sala Consiglio di Palazzo Dogana – con inizio alle ore 11.30 – il Consiglio Provinciale convocato dal Presidente, Francesco Miglio. Saranno trattati i seguenti punti all’OdG: 1. L. 23.12.2014, n. 190. Art. 1 comma 421 – Rid. dotazione organica delle Province delle Regioni a Statuto Ordinario. 2.Approvazione Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari. 3.Art. 35 – Statuto Provinciale. Costituzione Commissioni Consiliari Permanenti. 4.Art. 36 – Statuto Provinciale. Istituzione Commissione di Controllo e Garanzia. 5. Rinnovazione delle Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali della provincia a seguito della elezione del Consiglio Provinciale del 12 ottobre 2014. Designazione dei componenti effettivi e supplenti.

Ufficio Stampa Provincia Foggia

Forza Italia Vieste al sostegno del nuovo commissario Vitali

Pubblicato : giovedì, 5 marzo 2015

Il coordinamento cittadino di Forza Italia nel rinnovare la ferma adesione agli ideali e all’operato del partito, coglie l’occasione per esprimere la fiducia al suo leader, il Presidente Silvio Berlusconi, e manifesta il pieno sostegno al commissario regionale, On. Luigi Vitali, e al suo lavoro di rinnovamento della classe dirigente. Confidiamo nelle intenzioni del neo commissario di farsi carico delle istanze del territorio e valorizzare le forze attive presenti su di esso. Non ci sembra opportuno il dissenso di qualche rappresentante che contesta il metodo di scelta del nuovo responsabile regionale, dimenticando come proprio tale metodo, abbia permesso loro di assumere posizioni di prestigio all’interno del partito.  Alla vigilia dell’appuntamento elettorale auspichiamo che prevalga il senso di unità e di responsabilità a scapito dei dissidi e malumori interni, ricordando che gli avversari sono all’esterno, in un centro sinistra che negli anni di governo si è caratterizzato per la mala gestione della Regione, trascurando in più occasioni il nostro amato Gargano. Al nuovo commissario auguriamo dunque un buon lavoro nella consapevolezza che egli saprà coniugare la passione, l'impegno e l'esperienza che lo contraddistinguono, nell'interesse e nel bene di tutto il centro destra, portando alla vittoria i nostri valori e i nostri ideali alle elezioni regionali di maggio.

Il Coordinatore di Forza Italia Vieste

SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI: DEFINITO IL PASSAGGIO DEI LAVORATORI DA ECOLOGICA PUGLIESE A SIA

Pubblicato : giovedì, 5 marzo 2015
comune_margheritadisavoia_foggiaweb

Margherita di  Savoia – Con la firma del contratto con Sia da parte dei 40 lavoratori ex Ecologica Pugliese, si completa in maniera definitiva il passaggio, nel servizio di raccolta rifiuti a Margherita di Savoia, dalla società barese al Consorzio del quale fa parte il Comune. Per l’Amministrazione Marrano si chiude una vicenda che è stata in cima alle priorità dal primo momento del proprio insediamento. Adesso si volta pagina nel servizio di raccolta differenziata, anche se l’entrata a regime dello stesso avverrà tra pochi giorni. “Sappiamo che i margheritani stanno affrontando qualche disagio – commenta l’assessore all’Ambiente, Leonardo Lamonaca – ma a breve il servizio tornerà regolare”. Già nei giorni scorsi, però, nonostante qualche difficoltà, i margheritani hanno potuto constatare il miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti e quello relativo allo spazzamento delle strade. “Ritengo che un paese pulito sia il giusto biglietto da visita che i margheritani potranno presentare ora che ci avviciniamo alla stagione estiva” aggiunge l’assessore Lamonaca. Dalla prossima settimana, con i 40 lavoratori a regime, saranno calendarizzati gli orari di raccolta dei sacchetti, mentre la Sia in collaborazione con il Comune, provvederà a comunicare ai cittadini tempi e modi per il deposito dei cassonetti all’esterno delle abitazioni e delle attività commerciali.

Macchine in doppia fila e parcheggiate sui marciapiedi dove sono i 178 vigili urbani?

Pubblicato : giovedì, 5 marzo 2015

Foggia – I vigili urbani hanno il compito di far rispettare le leggi ai cittadini, senza distinzioni, e durante tutti i giorni dell’anno. Ma i vigili urbani di Foggia perché non fanno il loro lavoro o quanto meno non lo mettono in pratica come si deve?forse perché non c’è nessuno che li comanda, il Comandante Delle Noci cosa fa?si domanda il Consigliere Fiore del NCD È evidente che ogni giorno passeggiando per le vie della città si può notare come le macchine siano parcheggiate in divieto di sosta, sui marciapiedi e in doppia fila permettendo che la negligenza di alcuni automobilisti prenda il sopravvento”, forse perché come dice il Comandante sono solo 178 vigili, – denuncia il Consigliere – Fiore. “Ogni giorno percorrendo Corso Garibaldi, via Diomede e altre vie del centro – dichiara Alfonso Fiore, consigliere comunale – si può notare come le auto siano parcheggiate in doppia fila o sul marciapiede senza nemmeno un vigile per strada. A questo punto mi chiedo dove sono i 178 vigili urbani che dovrebbero lavorare per far rispettare le leggi?”L’amministrazione paga 178 stipendi, pure quello del Comandante che deve cercare di mettere i vigili per strada, e vero i proverbi non si sbagliano mai “il pesce puzza sempre dalla testa”. “Bisognerebbe dare alla città la sicurezza che gli spetta. – continua il Consigliere  Fiore – Se le regole esistono devono anche essere messe in pratica e farle rispettare. Bisogna prendere dei seri provvedimenti verso chi le viola e verso chi non la fa rispettare la legge in questo modo non avremo mai una città più sicura, “conclude il consigliere Fiore”.

Consigliere Comune Alfonso Fiore

 

L’isola pedonale che non c’è

Pubblicato : giovedì, 5 marzo 2015
cartello-isola-pedonale_foggiaweb

Foggia – E’ solo questione di tempo ma, prima o poi, il Sindaco dovrà rispondere in Consiglio Comunale della estensione dell’isola pedonale, un’isola che non c’è. Sono tante, troppe, le omissioni nei controlli e così l’isola pedonale è costantemente violata, in barba alla segnaletica, da autocarri per operazioni di carico e scarico che avvengono a tutte le ore e in ambedue le zone dell’isola pedonale. Capita spesso, purtroppo e sempre in violazione della segnaletica, di doversi scansare per lasciar passare veicoli delle forze dell’ordine in servizio di pattuglia che usano le isole pedonali come scorciatoie per spostarsi da una parte all’altra del centro città. Che dire poi della zona pedonale di piazza Cesare Battisti, costantemente violata in totale impunità, da mezzi, pubblici e privati, che percorrono contromano vico al Piano per attraversare la piazza o per posteggiare a fianco del teatro Giordano. Mai abbiamo visto un’isola pedonale più trafficata di questa. Ci sono poi i problemi irrisolti, nonostante le innumerevoli e contraddittorie ordinanze, di intasamento del traffico causati dall’imbuto di via Diomede, via peraltro bisognosa di urgenti interventi di ripristino del manto stradale nel tratto che costeggia il palazzo appena costruito, e dal mancato funzionamento dei semafori, in particolare quello posto tra piazza Cavour e via Torelli, altro punto critico come si è evidenziato in occasione della potatura degli alberi. I problemi al traffico sono ben noti al Sindaco tant’è che, con una ulteriore ordinanza, dispose il cambio dei sensi di marcia di via Barra e via Trieste. L’indecisione amministrativa, se ve ne era bisogno, nel definire gli assetti della circolazione stradale è testimoniata dal fatto che i cambiamenti sono rimandati a quando sarà sistemata la segnaletica stradale. Una cosa mai vista o sentita. Si può riprendere il confronto sulla viabilità del centro città, sull’Isola Pedonale, partendo dalle proposte fatte dal WWF, proposte che vanno integrate con un piano per la mobilità sostenibile che punti a far diminuire la pressione del traffico privato sul centro spostando l’utenza verso la fruizione dei mezzi pubblici con posteggi di scambio e Park and Ride. Un primo servizio si può iniziare utilizzando il parcheggio comunale, inutilizzato e in stato di abbandono, di viale Fortore. Un aiuto alla diminuzione dell’uso delle auto per raggiungere il centro può venire anche dalla piena attuazione del piano della sosta tariffata che prevedeva, tra le altre incompiute, anche la predisposizione di stalli per la sosta dei motocicli e delle biciclette. Per chi ha una memoria corta ricordiamo la dichiarazione di ATAF che si impegnava alla sistemazione di 100 posteggi per biciclette con rastrelliere modello Foggia. Una cosa è certa: la vicenda dell’estensione dell’isola Pedonale ha evidenziato le carenze del corpo di Polizia Municipale. Un corpo demotivato anche per le vicende legate alle assunzioni a orario ridotto, vicende che hanno generato un contenzioso giudiziario, da parte degli agenti, per vedere riconosciuti i loro diritti, vicende che hanno generato una mole di debiti fuori bilancio facilmente evitabili. Verso il corpo della Polizia Municipale servono altre sensibilità che non portino solo alla dotazione di armi da fuoco al corpo, mentre la dotazione di bastoni allungabili è di la da venire perché non sono armi di cui il corpo può dotarsi, o spray al peperoncino. Serve dare seguito a quella parte della legge regionale che prevede corsi di formazione e aggiornamento professionale oltre all’applicazione dell’articolo 17 della legge 37/2011 che riserva una quota di alloggi pubblici (le case popolari) al personale dei corpi di polizia locale. Quanto affermato in una nota_stampa dal gruppo consigliare prc di Foggia Vincenzo Rizzo, Marcello Sciagura Giorgio Cislaghi 

Il Prof. Francesco Schittulli a C’E’rignola

Pubblicato : mercoledì, 4 marzo 2015

Cerignola – Sarà il prof. Francesco Schittulli, il protagonista della serata del Laboratorio di Cittadinanza " C'E' rignola", che si terrà venerdì prossimo 6 Marzo alle ore 19,30, nella bellissima cornice di Palazzo Coccia a Cerignola. Il prof. Schittulli ha scelto il Laboratorio e Cerignola per inaugurare ufficialmente nella provincia di Foggia  la grande stagione politica, che porterà alle Amministrative di Maggio. "Sono felice della partecipazione del prof. Schittulli che ha voluto onorarci della sua presenza e condividere il nostro progetto politico-culturale". Così Antonio Grillo, rappresentante del Laboratorio di Cittadinanza, con cui il professore si confronterà sui vari temi politici, culturali, economici ed amministrativi del territorio cerignolano e dell'intera regione. "Sarà dunque importante interagire sulle prospettive del Movimento politico del prof. Schittulli e del Laboratorio C'E'rignola – ha poi proseguito Grillo- che in parallelo condurranno una sana Campagna per giungere forti e vincenti al prossimo traguardo elettorale ". L'appuntamento, dunque è per venerdì 6 marzo a partire dalle ore 19,30 presso la Sala Convegni di Palazzo Coccia a Cerignola.

Bretella ferroviaria e aeroporto Gino Lisa, la Regione continua a remare contro la Capitanata.

Pubblicato : martedì, 3 marzo 2015

“La Regione si ostina a remare contro la Capitanata” A dichiararlo è l’ex assessore provinciale Savino Santarella che in una nota diramata alla stampa riprende alcune dichiarazioni dell’europarlamentare Barbara Matera sull’affare Gino Lisa. “In una intervista pubblicata oggi, l'on. Matera ha dichiarato che Bruxelles ha dovuto sollecitare a più riprese la Regione all’invio della documentazione necessaria per il parere della Commissione Europea (richiesto dalla stessa Regione Puglia) sul finanziamento statale di 14 milioni per l'allungamento della pista del Gino Lisa a duemila metri. E' l’ennesimo segnale del disinteresse dei vertici di Via Capruzzi al decollo del nostro aeroporto che, stando ai fondati timori dell’europarlamentare lucerina, non sembra affatto rientrare tra le priorità della Regione che, al contrario, fa e disfa allo scopo neanche troppo celato di allungare i tempi e mettere i bastoni tra le ruote al rapido e corretto disbrigo della già complicata pratica Gino Lisa. Lo stop alla valutazione d’impatto ambientale, il mancato inserimento dello scalo di Foggia nel piano nazionale aeroporti e quest’ultimo ritardo sulla consegna delle pratiche necessarie al parere da parte di Bruxelles sul finanziamento di stato appaiono mosse volute dalla stessa, unica regia “barese” contro la rinascita dell’aeroporto foggiano. Ed è proprio in questa direzione –precisa Santarella- che non vogliamo essere baresi, che siamo stanchi di questa accidia politico-amministrativa filobarese ai danni della Capitanata. Discorso analogo vale per la questione ‘baffo ferroviario’: l'apertura agli investimenti privati sancita dall’amministratore delegato FdS Elia, corroborata dalla lettera testuale della delibera regionale del 2011 che abilita il bypass della stazione di Foggia “soprattutto” (e non soltanto) ai treni merci, rende evidente come tra le eventualità previste rientri pure quella che vede Foggia bypassata anche per quanto riguarda il traffico passeggeri. Ribadiamo quanto occorra più fermezza, da parte dei nostri amministratori, nel rigettare i contentini di circostanza. Affinché questo problema trovi una soluzione graniticamente definitiva –conclude Santarella- l’interlocutore degli amministratori locali non dev’essere Ferrovie dello Stato i cui interessi rispondono a dinamiche variabili e non coincidenti con quelli di Foggia ma la politica, nei preposti organi regionali e ministeriali.  

 

Rimpasto al Comune di Foggia, Grilli e De Rosa scalpitano. Regionali: Fitto verso il no alla Puglia prima di tutto

Pubblicato : martedì, 3 marzo 2015
raffaele_fitto_foggiaweb

La Puglia prima di tutto potrebbe non esserci alle prossime regionali. La creatura di Raffaele Fitto, parallela a Forza Italia, fa un passo indietro per mostrare “lealtà” alla casa madre. Restano comunque in piedi le candidature decise e dirottabili nella lista Schittulli o in ‘Oltre’, la mossa dell’eurodeputato sempre all’orizzonte nel caso il partito di Berlusconi – come sembra evidente – chiuda le porte a rappresentanti della sua area. La linea di Vitali non si ammorbidisce. Il consigliere regionale Zullo e il commissario duettano in uno scontro fra “nominati ed eletti” mentre la ricerca dei coordinatori provinciali è al momento bloccata nel timore di “incappare” in qualche fittiano. Dopo il cambio ai vertici sarebbe paradossale ritrovarseli in campo. Un ritorno a Fi “della prima ora”, così leggono gli analisti questa fase commissariale, l’era dei Viceconte, dei Mele, dei Santaniello, l’ex assessore regionale alla sanità dato anche vicino a ‘Italia unica’ di Passera ma che qualche giorno fa ha incontrato i vertici forzisti. Si cerca fra ex sindaci o ex consiglieri il nome del coordinatore provinciale ma non è semplice la scrematura dei non fittiani. Il rimpasto di giunta invocato da Forza Italia al Comune di Foggia può attendere. “Ritrovato il dialogo fra maggioranza e sindaco, cioè l’ascolto su alcune priorità da sottoporre al primo cittadino”, dicono i diretti interessati. Rimandato a dopo le regionali o di due settimane, secondo due vulgate molto differenti. Una si concentra sulla sostituzione nell’esecutivo di almeno due o tre assessori con l’ingresso di Gabriella Grilli, Gianni De Rosa e un esterno, l’altra  punta sul serrate i ranghi visto che incombono le regionali ed è meglio non creare ulteriori frizioni in un centrodestra agitato da una serie di veti incrociati. Fitto sul suo blog rimarca l’iniziativa dei ricostruttori che “serve proprio a ridare respiro e prospettiva a Forza Italia, condizione necessaria per un rilancio vero del centrodestra. Altrimenti, se le cose continuano così, il nostro partito avrà sempre meno eletti e sempre più commentatori del Salvini-pensiero”. Nel frattempo i salviniani di Puglia si organizzano dopo la manifestazione romana. Giovedì è previsto nella Capitale un nuovo incontro con il senatore Volpi. L’orientamento è la corsa solitaria alle regionali pugliesi senza formalizzare i quadri regionali e provinciali, al momento. Queste elezioni servono anche per pesarsi sul territorio, in particolare in Puglia e Campania, in una prospettiva che guarda alle prossime politiche. La mira è conquistare elettori in una fascia che va dai grillini al Pd al centrodestra. La parola d’ordine è “trasversalità” per cui dopo l’incontro romano si comincerà a contattare direttamente la gente sul territorio con particolare attenzione ai giovani e ai “non eletti”. Parte  il “censimento” dei consiglieri e dei rappresentanti istituzionali ma anche un’azione più diretta sui simpatizzanti. Tutto questo il centrodestra lo sa.

da l'immediato

Pezzano-Paparella, la coppia d’attacco di Cerignola Democratica. “Con noi 1000 opportunità di lavoro in tre anni”

Pubblicato : martedì, 3 marzo 2015
IMG_5118-1024x768

Cerignola – Arrivano alla spicciolata nella sede di via Fratelli Cervi i simpatizzanti e aderenti al progetto civico di “Cerignola Democratica” messo in piedi dal duo Pezzano-Paparella. Alla fine arriva anche Franco Metta, a capo della “Coalizione del Cambiamento” che sostiene la sua candidatura a sindaco di Cerignola per le elezioni del prossimo maggio. È stato il primo incontro con gli aspiranti candidati al consiglio comunale quello di venerdì sera in casa Cd, ed è stata anche un’occasione per dimostrare di darsi da fare. Per rimediare al danno dell’infelice uscita radiofonica in cui l’ex consigliere provinciale piddino annunciava l’intenzione di restare fuori dalla competizione elettorale, per “mantenere un ruolo di coordinatore del movimento” da lui fondato. “Abbiamo fatto una riflessione per valutare se fosse opportuno, anche per lasciare spazio agli altri candidati, senza competitività, assumere un ruolo da coordinatore della lista, stando fuori”, ha spiegato a l’Immediato. Una magnanimità poco gradita allo zoccolo duro della coalizione. Ai dirigenti del movimento politico “La Cicogna” sarà parsa incoerente la scelta di ritirarsi quando sembra ormai preclusa una qualunque possibilità di accordo per il listino regionale dell’aspirante “Sindaco di Puglia”.

IMG_5116-1024x768

Proprio a Cerignola, in occasione dell’apertura della campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra, il segretario regionale Michele Emiliano ha ribadito il suo sostegno a Tommaso Sgarro, schierandosi pubblicamente contro chi pratica la politica “dell’insulto”, con velato riferimento al leader cicognino. Una sortita che ha colto di sorpresa l’avvocato cerignolano che ha ospitato in passato l’ex magistrato nelle occasioni pubbliche di incontro promosse dall’associazione politico-culturale “Controvento” legata al suo movimento, in un clima di simpatia e stima reciproca che è durato fino all’elezione di Miglio a Palazzo Dogana. Poi l’affinità con l’assessore alla Legalità del Comune di San Severo si è sgonfiata senza remore. E al presidente di “Cerignola Democratica”, che già si immaginava sulla linea di partenza per la corsa a via Capruzzi, ripiegare sul consiglio comunale non deve essere sembrata un’alternativa. La sua faccia ha un peso in lista (da consigliere provinciale conquistò circa 3600 voti), assieme al bacino elettorale di Paparella, Lapollo e Rosati, e si ritiene indispensabile per il successo della performance, stando alle voci di corridoio. Lui non ne fa una questione di “voti personali che ognuno si porta dove vuole”, ma a suo giudizio “è in base alla proposta politica che il cittadino risponde col consenso o meno”. L'incontro di CerignolaE nel progetto di città che “Cerignola democratica” ha in mente il tema del lavoro è fondante. “Con noi ” è scritto a lettere cubitali sui 6X3. Un messaggio che agli avversari politici è parso ambiguamente interpretabile in tempi di grave crisi economica e alto tasso di disoccupazione. “Ha un senso molto diverso”, invece, tiene a precisare Pezzano, e non ha niente a che fare con i posti di lavoro che si promettono in campagna elettorale. “Noi abbiamo usato il termine opportunità, e 1000 opportunità è peraltro un obiettivo ridimensionato rispetto alla forza attrattiva di una amministrazione locale. È un messaggio per stimolare chi si candida ad amministrare un ente locale a non girarsi dall'altra parte rispetto a un tema sensibile come quello del lavoro. L’Ente comunale non può fare tanto, questo è vero, ma  può creare opportunità. Noi stiamo preparando una bozza di piano del lavoro per suggerire cosa è possibile fare, e inviterò tutti i sindacati e le associazioni di categoria a partecipare a un confronto pubblico sul tema del lavoro”. Riorganizzando la struttura comunale “in modo tale da avere un ufficio per intercettare finanziamenti”, un punto di riferimento per chi è alla ricerca di bandi per realizzarsi nel mondo del lavoro, attuando “una politica di accoglienza con sgravi per i tributi locali nei confronti di imprenditori che vogliono investire sul territorio”, il governo locale può creare occasioni di sviluppo economico e sociale. In questa direzione anche l’esempio di Paola Natalicchio, il sindaco di Molfetta che “ha affidato a artigiani del posto i piccoli lavori di responsabilità dell’ente”, a suo dire, “dimostra come un sindaco possa intervenire su questo tema anche attraverso il percorso delle manutenzioni pubbliche”. Un accenno anche al comparto industriale, “appetibile dal punto di vista logistico per grandi realtà nazionali e internazionali”, e agli insediamenti imprenditoriali che “sono il cuore dell’economia di Cerignola, con importanti fatturati export e senza adsl”. L'incontro di CerignolaAltro tema di studio e confronto interno per il programma politico di “Cerignola democratica” è il fabbisogno legato al mondo del sociale. Si lavorerà per settori, con l’ausilio dei confermati candidati in lista, a quota 16, al momento. Tra questi, l’avvocato trentaquattrenne Pia Zamparese, che ha lanciato da qualche settimana la sua candidatura a mezzo manifesti. Partecipa in maniera attiva da circa un anno all’attività del movimento. Da dirigente di una società sportiva locale ben conosce le difficoltà e potenzialità della rete associativa del territorio. Sta lavorando concretamente per apportare un suo “contributo positivo” alla proposta di una bozza di funzionamento delle strutture comunali sportive. Come lei anche la trentasettenne Rosa Desantis è nuova all’esperienza politica e si è lasciata coinvolgere dal progetto “per amicizia”. Negli anni Ottanta suo padre è stato consigliere comunale di destra e lei ha deciso di misurarsi con “Cerignola democratica” per “partecipare attivamente alla vita della mia città con spirito civico”, confida. “Penso che Cerignola abbia bisogno di gente nuova, che dia un contributo diverso da quello che c’è stato finora. Un contributo disinteressato innanzitutto. Io il lavoro ce l’ho e non è che aspiro a trovare occupazione con l’impegno in politica; spero solo di dare un contributo”. La stessa aspirazione di Michele Diciomma, 36 anni, convinto dai programmi e dalla visione politica di Pezzano&Co che attrae i trentenni e under40. Ma anche gli over60, come Piero Dimeo, con un passato da consigliere comunale socialista. Più che un incontro tra candidati, come lo stesso presidente aveva annunciato via Facebook, quella di venerdì, tra strette di mano a facce sconosciute, è sembrata una serata di reclutamento di nuovi aderenti pronti a mettersi in discussione, e irrobustire la lista.

da l'immediato

Foggia, il “baffo” per i treni non convince i sindacati. “Regione Puglia ritiri la delibera”

Pubblicato : martedì, 3 marzo 2015
Santodirocco-e-Cataneo_foggiaweb

La Fast Confsal si muove sulla questione bypass della stazione di Foggia, dopo l'incontro con l'amministratore delegato di Rfi, Michele Mario Elia. “Siamo lieti della rassicurazione avuta da Elia sul baffo ma questa garanzia ce la può fornire soltanto una modifica (a costo zero) della delibera regionale, secondo cui per ora a bypassare la stazione di Foggia siano soprattutto treni merci e non solo treni merci. Non si capisce – spiega il segretario provinciale Domenico Santodirocco – perché parliamo della bretella di Cervaro per i passeggeri se è stato realizzato un nodo di scambio intermodale a Foggia. Si tratta di incoerenza progettuale”. Inoltre, per il sindacato pugliese, la cabina di regia dei parlamentari è stata insufficiente dal punto di vista del supporto tecnico e ha finito per non essere estesa alle parti sociali, ai cittadini e ai consumatori di Capitanata, nonostante sia partita dall'incontro del 16 febbraio scorso, promosso proprio da Fast, Comitato Vola Gino Lisa e Adiconsum. Tenuto conto dell’iniziativa e della buona volontà politici, però, per la Fast non è stato interessato il giusto interlocutore, "in quanto la delibera in oggetto non è stata ordinata dal amministratore delegato di FS, né decisa presso il Ministero dei Trasporti". La Fast coglie l'occasione per ribadire che la questione del baffo è solo la punta dell'iceberg di una situazione del trasporto ferroviario in Capitanata inversamente proporzionale alle opportunità di sviluppo e alla posizione strategica del nodo ferroviario foggiano. 10 Conferenza Fast“Se i nostri politici hanno così tanta voglia di muoversi, – spiega il segretario regionale Vincenzo Cataneo – possono salire da Roma sul treno dei diritti alla mobilità e partire alla volta di Bari per recarsi presso la Regione Puglia e discutere con il Governatore e l'assessorato del Trasporto e Ambiente delle precarietà infrastrutturali della Capitanata: prime fra tutte, la questione dell'aeroporto e la elettrificazione della Foggia-Potenza”. Già priva della possibilità di volare a causa dell'eterna questione del Gino Lisa, la città di Foggia vive una grave crisi dovuta anche all'isolamento totale in cui ci ha abbandonato la Regione Puglia. Basti pensare ai collegamenti Foggia – Potenza che, proprio in questo momento storico, servirebbero al notevole aumento delle risorse umane coinvolte nel bacino industriale del basso – melfese con l'incremento dell'esigenza del pendolarismo, e a quelli verso Termoli. Se si parla di mobilità, così facendo la Regione ha finito con l'isolare tutte le cinque province della Puglia e i collegamenti con Basilicata e Molise. Attenzione quando si parla di alta velocità e alta capacità – prosegue Cataneo – perché per il momento Foggia è completamente tagliata fuori da entrambe queste possibilità di sviluppo, oltre che dallo scalo aeroportuale, come se il diritto alla mobilità dei cittadini di Capitanata fosse di serie B rispetto al capoluogo di regione”. “Per uscire da questo impasse – conclude Cataneo – è necessario stimolare dei progetti in ottica macroregionale e promuovere un percorso unitario insieme alle altre sigle sindacali, per pungolare la politica a fare ciò che deve e non restare ferma alle chiacchiere”.

da l'immediato

Puglia, sanità al centro del programma del M5S. E parte l’hashtag #PentassugliaRispondi

Pubblicato : lunedì, 2 marzo 2015
sanità_m5s_foggiaweb

Denunciare alcune gravi mancanze nella gestione e nell’azione amministrativa, di programmazione e strutturazione della sanità pugliese. Questo l’obiettivo della conferenza stampa tenutasi oggi, lunedì 2 marzo, presso il Comitato elettorale del Movimento 5 Stelle a Bari dalla candidata governatrice Antonella Laricchia, dal senatore Maurizio Buccarella (M5S) e dai candidati consiglieri in rappresentanza degli Attivisti del Gruppo di Lavoro “Sanità” che sta redigendo il programma elettorale pugliese dei 5 Stelle. “Con questa iniziativa vogliamo dare voce a tutti quei cittadini onesti che lavorano nella sanità pugliese e che non hanno mai avuto la possibilità di fare denunce di questo tipo – dichiara Antonella Laricchia (M5S) – Vogliamo una sanità che funzioni che ripaghi i cittadini delle tasse che pagano attraverso un servizio efficiente e funzionale. Non è possibile che, a questi costi, si debbano sommare anche quelli per andarsi a curare in altre regioni come la Lombardia, che ricevono per questo ulteriori fondi. Il nostro obiettivo – continua la candidata presidente per il M5S – è porre fine a questo circolo vizioso. Una sanità malata non può curare i nostri pugliesi, una volta in Regione lavoreremo per una sanità 'sana' perché i pugliesi possano essere liberi di restare qui a curarsi qui in Puglia”. Come è noto, in questi mesi, gli attivisti M5S pugliesi si sono riuniti in gruppi di lavoro tematici per definire dal basso il programma regionale. Ed è proprio in seguito ad un’indagine interna alla sanità pugliese condotta dal gruppo di lavoro “sanità” che nasce questa denuncia: i 5 Stelle hanno puntato l’attenzione sulle scelte organizzative delle diverse Asl regionali che avrebbero dovuto dotarsi, sin dalla loro istituzione, di un “atto aziendale”, che ne definisse e normasse il funzionamento, approvato dalla Regione Puglia. Ciò per normativa nazionale, come dettato dall’art. 3, comma 1-bis, d.lgs. 502/1992 e s.m.i. "Insomma – fanno sapere -, sulla base di dati epidemiologici che esprimono le reali necessità del territorio, le Asl adottano il loro atto aziendale che pertanto definisce l’intero assetto organizzativo e funzionale, individuando le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale in conformità alla normativa vigente nonché ad ogni eventuale atto di indirizzo regionale in materia". Con l’articolo 19 della legge regionale numero 4 del 2010, infatti, viene definito chiaramente che l’atto aziendale deve essere “motivato” e soprattutto che lo stesso diviene efficace solo “ad avvenuta approvazione da parte della Giunta regionale, anche in relazione ad eventuali modifiche e varianti allo stesso”. Nel 2011, finalmente, si giunge all’emanazione della delibera regionale 1388 che definisce, in maniera ancora più stringente, come la determinazione delle sotto-articolazioni organizzative previste dall’atto aziendale debba essere effettuata “sulla base del fabbisogno assistenziale”. Un fabbisogno definito da dati epidemiologici e liste di attesa, il tutto nei limiti di bilancio e ridefinendo il numero complessivo delle strutture autorizzabili all’interno di ciascuna Asl. Ad oggi, però, non risulta che la Giunta regionale della Puglia abbia deliberato l’approvazione di alcun atto aziendale nelle province pugliesi. L’assenza dei criteri, però, non ha impedito alle Asl regionali di procedere comunque nella creazione di Dipartimenti, revisione e cessazione di strutture Semplici e Complesse: con una abissale mancanza di trasparenza sulla congruità delle scelte effettuate. “Il danno derivante da tale persistente illegittimità amministrativa e gestionale – dichiara il senatore Maurizio Buccarella (M5S) – consiste nell’impossibilità di verificare l’aderenza delle scelte alle reali necessità assistenziali dei territori, con conseguenze deleterie sul carico economico gravante sui cittadini e sul corretto utilizzo dei fondi destinati. E ricordiamo che si parla dell’80% del bilancio regionale. Come è strutturata la nostra sanità? Sulla base di quali dati si sono fatte le valutazioni che hanno portato a creare o chiudere strutture? Sulla base di necessità del territorio o sulla base di accordi politici e promesse di posti di lavoro? E a pagarne lo scotto – continua il senatore pugliese 5 Stelle – è anche il morale del Personale Sanitario, che percepisce l’arbitrarietà di tale governance come manifesta dichiarazione di inutilità del proprio impegno e fedeltà alla ASL di appartenenza. Il riconoscimento del proprio lavoro, infatti, deriva da molto poco trasparenti manovre e motivazioni non verificabili ma comunque slegate dal merito e dell’efficacia del proprio operato”. “Oggi denunciamo una problematica della nostra sanità che è nota da anni alla classe politica e lo dimostrano alcune interrogazioni isolate presentate da qualche esponente di PD e FI, nonostante ciò si è inspiegabilmente proseguito come se nulla fosse – conclude la candidata presidente M5S Antonella Laricchia – Sono state presentate una serie di richieste di accesso agli atti, con l’obiettivo di comprendere prima di tutto su quali dati si siano basate a questo punto le valutazioni delle Asl pugliesi nella strutturazione dei loro atti aziendali che, lo ripetiamo, non sono mai stati approvati dalla Regione Puglia. Oltre a questa prima richiesta vogliamo invitare l’assessore regionale Pentassuglia a chiarire ai pugliesi le motivazioni che hanno spinto la Giunta a non approvare in tutti questi anni gli atti aziendali – continua la candidata presidente Antonella Laricchia (M5S) – Il nostro impegno per la legittimità e la regolarità dell’azione amministrativa in materia sanitaria è appena incominciato. L’obiettivo del Movimento 5 Stelle sarà garantire un servizio migliore ai cittadini pugliesi, anche attraverso il ripristino della meritocrazia fra gli operatori sanitari”. Su twitter, i 5 Stelle hanno lanciato l’hashtag #PentassugliaRispondi.

da L'immediato

“Rinsaldati i rapporti tra Foggia e Bari”. Ufficiali Lambresa e Borgese in Amiu Puglia

Pubblicato : lunedì, 2 marzo 2015

Amiu Puglia SpA è un patrimonio della città di Foggia. Siamo parte di questa holding non con un approccio rituale e formale ma con la volontà di offrire il nostro contributo, le nostre proposte e le nostre idee ad una società che rappresenta una ricchezza e, insieme, uno strumento per cogliere le opportunità che il futuro ci offre in questo strategico settore". È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’esito della riunione dell’assemblea di Amiu Puglia SpA, nel corso della quale, tra l’altro, sono state ratificate le due nomine effettuate dal primo cittadino con riferimento alla rappresentanza all’interno del Consiglio di amministrazione.  "A Lucia Lambresa e Francesco Borgese, così come avevo fatto in occasione firma dei loro decreti di nomina, formulo i migliori auguri di buon lavoro, consapevole che la loro preparazione e la loro esperienza saranno un valore aggiunto nelle sfide che abbiamo di fronte a noi – dichiara il sindaco di Foggia –. L’assemblea di Amiu Puglia SpA, da questo punto di vista, ha confermato e rinsaldato il vincolo di collaborazione che lega le città di Foggia e Bari. Da questo punto di vista ringrazio Antonio De Caro per la propensione al dialogo e per la condivisione degli obiettivi di lungo periodo". "Oggi più che mai, specie nel campo di servizi così importanti, occorre ragionare in una logica di sistema, operando attraverso strategie che operino in un’ottica di consorzio, unica via per poter essere presenti in chiave competitiva sui mercati – sottolinea il primo cittadino –. Al netto delle quote di partecipazione societaria, Amiu Puglia SpA è a tutti gli effetti una società del Comune di Foggia. È questo l’approccio, anche sul piano metodologico, che intendiamo assumere con convinzione e dal quale discendono obblighi e responsabilità".  "In quest’ottica è necessario muoversi in un’unica direzione, guardando all’azienda nella sua globalità e non soltanto alle porzioni di più diretto e specifico interesse – evidenzia il sindaco di Foggia –. Su questo punto la condivisione riscontrata con il sindaco De Caro è l’assicurazione di un interesse e di un’attenzione reciproca che sono fattori decisivi per migliorare i servizi. L’installazione dei 100 nuovi cestini portarifiuti è ad esempio la conferma della bontà di questa tendenza – conclude il sindaco di Foggia –. Così come la raccolta differenziata, che potrà partire in tempi rapidi avendo adesso superato gli ostacoli burocratici che riguardavano l’utilizzo dei mezzi, di cui l’amministrazione comunale ha disposto la cessione in comodato modale ad Amiu Puglia SpA, rappresenta il banco di prova sul quale la comunità di Foggia e l’azienda si misurano per dimostrare di essere all’altezza della sfida tesa all’efficacia e all’efficienza nell’assicurazione del servizio".

Da L’immediato

Foggia, calo iscrizioni alberghiero Einaudi: parla Anna Nuzziello. Alberghiero ‘Einaudi’ senza laboratori: dall’anno prossimo due classi in meno

Pubblicato : lunedì, 2 marzo 2015

Foggia – Anna Nuzziello non ci sta. Il consigliere regionale de ‘La Puglia per Vendola’ torna a parlare “della situazione di precarietà strutturale grave e inaccettabile all’istituto alberghiero ‘Einaudi’ di Foggia”, dove dall’inizio dell’anno mancano del tutto i laboratori di cucina, ricevimento, sala bar e pasticceria. “E’ una situazione che appare ormai intollerabile e non più procrastinabile quella che attanaglia dall’inizio dell’anno scolastico l’istituto superiore alberghiero ‘Einaudi’ di Foggia, trasferitosi nell’edificio ex ITG ‘Rosati’, grazie alla delibera dell’ente provinciale n. 99 del 9 aprile 2014. La disposizione adottata dall’ex commissario Costantini, che intendeva risolvere le problematiche legate al trasporto e alla sicurezza degli alunni (costretti a frequentare presso la sede di Torre di Lama a 13 km da Foggia) e dare così maggiore attrattiva alla scuola arginando, di più, l’abbandono scolastico, si è ripercossa come un boomerang sul pieno e corretto svolgimento delle attività curriculari e di conseguenza sulla formazione degli alunni”. “Questo perché, ad oggi, presso la nuova sede dell’istituto ‘Einaudi’, mancano del tutto i laboratori di cucina, ricevimento, sala bar e pasticceria (ambienti essenziali per l’attività fondante del piano di studi dell’alberghiero). Inoltre, tra i vari disagi, si annovera anche la mancanza del cablaggio della ‘rete didattica’. Una situazione di grave precarietà che ha già causato la perdita di due classi nelle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, e che torno a rappresentare, denunciandola con forza, al presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, anche alla luce delle diverse sollecitazioni verbali, richieste di interventi e del recente atto di ‘diffida ad adempiere’ indirizzati in questi mesi dal dirigente dell’istituto ‘Einaudi’, Antonio Soldo, all’ente di Palazzo Dogana”. E’ quanto afferma la consigliere regionale foggiana, che in precedenza si era già recata presso l’istituto ‘Einaudi’ per prendere personalmente visione della situazione e per prestare ascolto alle urgenti istanze del dirigente scolastico, il quale ha evidenziato “che la complessità delle opere necessarie a far partire tutti i corsi richiedeva notevoli risorse che, a tutt’oggi, sono arrivate solo in minima parte ed in misura insufficiente dalla Provincia di Foggia; che sono incompleti i lavori di messa in sicurezza dei locali, così come prevede la normativa vigente; che in diverse aree dell’edificio e nelle stesse aule si riscontrano infiltrazioni d’acqua piovana; che la situazione di grave precarietà ha dato origine in più occasioni a forme di protesta da parte degli alunni, richiamando anche l’attenzione degli organi di stampa; che giungono sempre più frequenti le lamentele dei genitori degli alunni”. “Infine la mancata realizzazione delle opere di ristrutturazione e adeguamento ha lasciato alcune aree dell’istituto alla mercé di ladri e vandali che hanno già provveduto, in diverse occasioni, a compiere furti all’interno della scuola”. Dopo l’interpellanza di Pino Lonigro, arriva così, corroborata da un puntuale resoconto della situazione, anche la denuncia della consigliera Nuzziello che sottolinea, da ultimo, quanto segue: “Alla luce di tutto questo, e ricordando l’esito positivo del ricorso della Provincia di Foggia nei confronti del Ministero dell’Interno, che porterà circa 20 milioni di euro nelle casse dell’ente di Palazzo Dogana, sono certa che il presidente Francesco Miglio farà in modo di avviare quanto prima i lavori necessari all’istituto ‘Einaudi’. Contestualmente auspico la convocazione di un tavolo tecnico-istituzionale, che, lontano dai clamori mediatici, possa lavorare per chiarire al più presto la situazione e accelerare così la risoluzione di questo grave e inaccettabile fenomeno di precarietà scolastica”.

da foggiatoday

San Nicandro, assessore Di Salvia e consigliere Maruzzi aderiscono a Forza Italia

Pubblicato : domenica, 1 marzo 2015

San Nicandro Garganico – L’Assessore Lorena Di Salvia e il Consigliere Comunale Luca Maruzzi, dichiarano terminata l’esperienza politica nel partito regionale “Realtà Italia” ed approdano nel nutrito gruppo di “Forza Italia”. Dopo aver comunicato tale decisione all’ On. Luigi Vitali commissario regionale Forza Italia ed al circolo di Forza Italia locale, intendono  spiegare le ragioni della scelta : “Oggi  più che mai bisogna incrementare gruppi politici radicati, affermati ed organizzati  ad  ogni livello, affinché  prevalga la politica del confronto e del dibattito finalizzata al bene comune,  attraverso gli strumenti  essenziali  della serietà, lealtà, condivisione e rispetto reciproco. Ci siamo battuti,  caratterizzandoci in questi due anni (circa) insieme agli amici di Forza Italia, della civica “Oppure Voi” e del Movimento Schittulli, per aver portato  avanti  una  politica che avesse come unico obiettivo l’uscita  del nostro  Comune dalle sabbie mobili in cui si trovava e  rappresentando congiuntamente agli amici del centrodestra la speranza, il futuro e lo sviluppo della nostra città. Nell’espletare questa decisiva azione politico-amministrativa non  abbiamo mai guardato a quelli che potevano essere gli interessi di partito ma ci siamo sempre assunti le responsabilità delle scelte e delle azioni compiute,  sia in consiglio comunale e sia in giunta. A “Realtà Italia” va il nostro ringraziamento  per aver creduto  alla nostra decisione di sostenere in prima linea il progetto politico del Sindaco Gualano.  Oggi si allargano  le distanze fra noi e i dirigenti regionali di “Realtà Italia”,  convinti questi ultimi a sostenere il centrosinistra regionale,  azione da noi decisamente non condivisa.  Riteniamo invece, alla luce della esperienza maturata in sede amministrativa sannicandrese,  di dover rafforzare ed ulteriormente qualificare il progetto politico di FORZA ITALIA, il cui gruppo è ben rappresentato nell’istituzione locale da cinque consiglieri comunali con tre assessori (di cui il vice sindaco), riponendo altresì fiducia nel centrodestra per un futuro migliore alla Regione Puglia. Fiduciosi  e convinti  nel continuare, al fianco  dei sannicandresi,  la  giusta ed incisiva azione intrapresa a beneficio della nostra comunità , poniamo  al centro del nostro impegno  la nostra esperienza e la fervida passione politica nel confronto dialettico e democratico in Forza Italia.  Tali motivazioni e decisioni saranno ancor più compiutamente illustrate in una pubblica conferenza stampa. Noi crediamo fermamente che FORZA ITALIA ad ogni livello può rappresentare la nostra politica. ”

da teleradioerre.it

Buonarota: area pedonale via Lanza, esperimento fallito

Pubblicato : domenica, 1 marzo 2015
vialanza-zona-pedonale_foggia_foggiaweb

Foggia – ”L’area pedonale in Via Lanza è un esperimento fallito e a decretarlo sono i cittadini e i negozianti. Fin dall’inizio questa proposta è stata accompagnata dal pressappochismo e dall’improvvisazione, oltre che da una disinformazione piuttosto sconcertante. Per quanto possa essere lodevole regalare a questa città nuove zone pedonali, bisogna prima scontrarsi con la realtà e con le conseguenze di tali provvedimenti. Bisogna soppesare i pro e i contro e in questo caso gli argomenti a sfavore sono in maggioranza e ben più gravi. Partiamo dal presupposto che Piazza Umberto Giordano, nella fattispecie Via Lanza, rappresenta il cuore della mobilità foggiana, tanto per quanto riguarda il traffico pedonale, quanto e soprattutto per quello veicolare: Via Lanza è utilizzata da chi si muove in centro, da chi arriva dalla periferia e da chi deve spostarsi in periferia. Per questo motivo chiudere al traffico veicolare Piazza Giordano diventa un grosso problema per la mobilità. Tutto il traffico che confluisce da Corso Giannone, Via IV Novembre e Viale XXIV Maggio, invece di diramarsi in più direzioni, si concentra esclusivamente su Via Conte Appiano, Via Torelli e Via Diomede (percorso da 30 mezzi di trasporto pubblico ogni ora), vie che da sole non riescono a smaltire il flusso di traffico. In determinate fasce orarie (10-13:30 e 17-21) queste strade sono impraticabili per chi guida un auto e per i mezzi pubblici a causa dell’evidente congestione stradale. Non ci vuole una laurea per capire che il flusso veicolare è superiore alla capacità delle strade che dovrebbero smaltirlo. Già solo questo aspetto costituirebbe un valido motivo per bocciare questa isola pedonale. Se la ratio di questa isola pedonale è abbassare il livello di inquinamento, caro Sindaco avete ottenuto l’effetto opposto: proprio a causa del congestionamento l’intera zona interessata dall’ampliamento dell’isola pedonale diventerà il fulcro dell’inquinamento, con particolare interessamento di Via Torelli, Via Diomede, Via Conte Appiano e Via della Repubblica. Molti impianti semaforici sono stati spenti con conseguente aumento del pericolo sia per i guidatori che per i pedoni. Forse non tutti sanno che gli impianti semaforici non servono a snellire il traffico, ma a regolarizzarlo, sia per i veicoli che per i pedoni: lasciare determinati incroci nella più totale anarchia rappresenta un rischio non accettabile. Chi con l’auto da Viale XXIV Maggio deve arrivare in Via Galliani deve attraversare tre pericolosissimi incroci in cui gli impianti semaforici sono stati spenti: l’incrocio con Via Torelli, l’incrocio con Corso Giannone e l’incrocio con Via IV Novembre, fattore di rischio sia per chi guida, sia per i pedoni. A questi incroci vanno aggiunti altri due pericolosissimi incroci: quello che collega Via Conte Appiano a Via della Repubblica andando verso Via Diomede e ancora più avanti l’incrocio tra Via Diomede e Corso Cairoli, dove anche qui l’impianto semaforico è stato spento e dove i pedoni attraversano per passare dall’isola pedonale di Via Lanza a quella di Corso Vittorio Emanuele II. Se si dovesse verificare qualche incidente a causa dell’impianto semaforico non funzionante, chi ne risponderà? Un altro aspetto importantissimo che non dev’essere trascurato riguarda il trasporto pubblico. Foggia è una città di 150mila abitanti e fino a pochi mesi fa c’era un piano di corsie preferenziali funzionale sotto tutti gli aspetti, ma con questo provvedimento adesso Foggia è l’unica città in Italia a non avere più corsie preferenziali. Corso Cairoli, Corso Garibaldi, Via Capozzi, Via IV Novembre, Piazza Italia avevano le corsie preferenziali, ma adesso per fare spazio a questo pezzetto di isola pedonale si è deciso di stravolgere tutto. Come avviene in tutte le normali città, per una mobilità sostenibile, si cerca di incentivare il cittadino a preferire il mezzo pubblico piuttosto che il proprio mezzo. Questa amministrazione sembra invece stia percorrendo questa strada nel senso opposto, andando pericolosamente contro mano. Le lamentele dell’utenza sono aumentate con conseguenti diminuzioni degli abbonamenti. Ataf a causa della pedonalizzazione di 80 metri ha visto diminuire i contributi regionali in merito ai chilometri percorsi di € 15.000,00 mese e ridotto i posti auto a pagamento di n. 110 per € 55.000,00 anno. Inoltre, molte fermate centralissime Ataf sono state soppresse a causa dei diversi percorsi dei mezzi che non possono più percorrere via Lanza e zone limitrofe. Se la logica di questa scelta è quella di ampliare l’area pedonale, l’amministrazione farebbe meglio a concentrare le proprie attenzioni e le risorse sul centro storico, con Piazza del Lago, Via Duomo, Piazza Cesare Battisti e Via Oberdan, che unite a Corso Vittorio Emanuele II diventano un tutt’uno. In tutte le più importanti città le chiusure avvengono prima nel centro storico, andando così a valorizzarlo. Il centro storico di Foggia sta morendo ed è lì che l’amministrazione deve intervenire, con la chiusura di Via Arpi e delle strade vicine 24 ore su 24. Finalmente ci è stata restituita la Cattedrale e sarebbe quanto meno sensato e logico valorizzare Via Duomo. Già in passato questa iniziativa di chiusura del centro storico era stata accolta favorevolmente, raccogliendo il consenso anche dell’Università degli studi di Foggia, nella figura del rettore Volpe. Bisognerebbe inoltre chiudere nuovamente al traffico Via Oberdan e Piazza Cesare Battisti che rappresentano il cuore culturale di questa città e meritano di ritornare ad essere zona pedonale, specie adesso che il teatro Umberto Giordano è tornato al suo antico splendore. Quello che chiediamo è che Via Lanza venga restituita così com’era prima delle festività natalizie. Lo chiedono i cittadini, lo chiedono i negozianti, lo impone la logica. L’esperimento è palesemente fallito ed è doveroso che l’amministrazione riporti la stato della viabilità ex ante e annulli, dunque, questo provvedimento ottenuto attraverso svariate ordinanze sindacali che sol dopo la denuncia della minoranza al Ministro ai trasporti son state avallate da tre delibere di giunta a ratifica delle suddette illegali otto ordinanze sindacali. La mobilità è competenza della città tutta caro Sindaco e quindi del consiglio comunale espressione della stessa! L’augurio che faccio al Sindaco detentore della delega alla mobilità è di analizzare con molta più attenzione le problematiche in modo che la città non si trovi, quindi, in difficoltà a causa della superficialità con cui si affrontano i temi”. A cura di Luigi Buonarota capogruppo Lavoro e Libertà.

da statoquotidiano

Laricchia: rappresenteremo Capitanata in Regione, ns valore l’onestà

Pubblicato : domenica, 1 marzo 2015

Manfredonia – “I rappresentanti del Movimento 5 Stelle non sono dei geni o degli illuminati. Parliamo di cittadini vicini alle istanze dei cittadini. Il nostro principale valore, indiscutibile, è l’onestà“. Così a Statoquotidiano Antonella Laricchia, candidata governatrice del Movimento 5 Stelle per la Regione Puglia. Stamani, 28.02.2015 in Piazza del Popolo a Manfredonia, il gruppo di candidati del Movimento 5 Stelle, definito dalle Regionalie 2015 attraverso il voto degli iscritti certificati, ha incontrato i cittadini, i simpatizzanti e gli attivisti per “ascoltare dalla loro viva voce problematiche e testimonianze provenienti dal territorio e suggerimenti, iniziative, proposte utili ad arricchire il lavoro e l’impegno per una campagna elettorale che vedrà partecipare, per la prima volta, i grillini alle elezioni regionali pugliesi“. Si è parlato tra l’altro delle criticità della Capitanata, di agricoltura, di rifiuti, della cultura della legalità, del mondo della pesca, del deposito Energas di Manfredonia e della realtà industriale dell’hinterland. La candidata presidente M5S, Antonella Laricchia, e i candidati Rosa Barone, Mariateresa Bevilacqua, Vincenzo D’Errico, Luigi La Riccia, Grazia Manna, Sabrina Regina, Giorgio Sernia e Luigi Starace hanno verificato personalmente nel pomeriggio alcune realtà critiche della zona. Relativamente alla recente approvazione della legge elettorale della Regione Puglia: “La parità di genere è una corsia preferenziale per le donne che non ritengo necessaria – dice a Stato Antonella Laricchia – durante l’incontro con gli altri candidati governatori Emiliano e Schittulli ho suggerito loro di far scegliere i candidati agli elettori attraverso le modalità di selezione utilizzate dal movimento 5 Stelle”. I motivi della candidatura di Antonella Laricchia: “Sostenere il mio nome equivale al sostegno dei principi del Movimento 5 Stelle, di un programma da anni in elaborazione e derivante da azioni, analisi ed interventi sul e per il territorio”. “Ho girato spesso per la Capitanata già durante le precedenti elezioni europee”, ha continuato Laricchia. “Grazie ai ragazzi, ai nostri rappresentanti della Provincia di Foggia sono al corrente delle diverse criticità, delle necessità del vostro e dunque nostro territorio. Dalla nostra abbiamo l’onestà e la capacità di ascoltare i cittadini nel tentativo di dare una risoluzione alle diverse problematiche”. Sulla preannunciata installazione del deposito gpl dell’Energas a Manfredonia: “Rosa D’Amato, nostra europarlamentare, ha raccolto le richieste dei cittadini presentando un’interrogazione nella quale si evidenziano le possibilità criticità derivanti dall’installazione di questo impianto. Parliamo di una minaccia al turismo, all’agricoltura, all’ecologia nell’area dove dovrebbe essere installato. Parliamo di una minaccia alla stessa occupazione. Il lavoro trova origine innanzitutto dalle vocazioni del territorio. Un deposito di gpl non ha alcuna correlazione con quanto indicato”. Lavoro. “L’occupazione è nel territorio, troverà linfa nel territorio. Gli investimenti della Regione Puglia devono essere indirizzati alla valorizzazione delle ricchezze territoriali: la pesca, il turismo, la pesca, le bellezze architettoniche del territorio. Fino a quando continueremo a prestare il fianco a grandi imprenditori o multinazionali quali l’Ilva o l’Energas per Manfredonia il lavoro resterà soltanto una chimera, con criticità risolta da effimera occupazione. Resteranno solo delle ricchezze in possesso a pochi”.

da statoquotidiano

La risposta dell’altra opposizione al cicaleccio di un pseudo centrosinistra

Pubblicato : sabato, 28 febbraio 2015

Foggia – E’ ormai un cicaleccio, senza costrutto, l’attacco a chi non si appiattisce sulle modalità di opposizione di un pseudo centrosinistra. E’ patetico sentire sproloquiare accuse di “sudditanza politica al sindaco” da chi, sinora, non ha mai messo in difficoltà la giunta di destra, anzi, con essa ha condiviso la gestione delle aziende partecipate comunali. E’ patetico sentirsi accusati di voler aiutare il Sindaco Landella nel “sottrarsi al confronto” con le opposizioni perché, nella seduta rimandata a lunedì, il Sindaco dovrà rispondere alle interrogazioni sull’isola pedonale e “mobilità sostenibile”, sull’appalto dell’orbitale, sul destino degli addetti alla riscossione della sosta affidata ad ATAF e, infine, sui rifacimenti del manto stradale. Patetico perché il Sindaco aveva preannunciato l’impossibilità a partecipare per pregressi impegni e, mancando il Sindaco, quale “confronto” poteva esservi? Solo rimandando la seduta di due giorni si è assicurata la presenza del Sindaco in aula (detentore della delega alla mobilità), non rimandare la seduta, ribadiamo di due giorni, avrebbe permesso al sindaco di sottrarsi al doveroso confronto. Se questo cicaleccio è la conseguenza del “ricompattamento” dell’opposizione di centrosinistra, prendiamo atto che non potrà esserci  una prospettiva unitaria per le opposizioni al governo delle destre. Resta lo “stupore” nel sentire accuse da chi, sino a ieri, aveva responsabilità nell’azione di governo e ha determinato la situazione di precarietà degli addetti alla riscossione della sosta perché sarebbe bastato seguire la strada della creazione di una società in house per la riscossione della sosta tariffata e si sarebbe dato ai lavoratori certezze sul loro futuro, certezze che ora sono messe in forse da un’azione di governo che, in assoluta continuità con il passato, vuol far quadrare i conti economici dell’ente provocando dissesti sociali nella comunità. Resta lo stupore, e la sorpresa, nel sentire l’ex centrosinistra di governo protestare per i “rifacimenti degli asfalti” quando in molte strade riasfaltate nell’ultimo decennio, e prima, si stanno aprendo voragini perché mai completate (come le strade dei piani in 167) o appena rifatte, probabilmente per empatia, vanno incontro a fenomeni di degrado accelerato  (come l’asfalto di via San Severo). A questo riguardo invitiamo i nostri accusatori a sottoscrivere le segnalazioni spedite alla Corte dei Conti (Procura e Sezione di Controllo) e consegnate alla Procura della Repubblica di Foggia. Resta poi da chiarire quale “mobilità sostenibile” auspicano i nostri accusatori. Noi abbiamo sottoscritto le proposte del WWF, quali sono le vostre proposte? Le stiamo ancora aspettando perché non le abbiamo potute ascoltare nelle commissioni consigliari. Inutile porre la domanda perché non avete attuato l’estensione dell’Isola Pedonale quando potevate farlo? Noi, inascoltati, ve lo abbiamo più volte chiesto. A questa giunta va riconosciuto il merito di avere preso la decisione di allargare l’Isola Pedonale come va fatta la critica per averla attuata nel peggiore dei modi, dimostrando una sciatteria amministrativa paragonabile ai peggiori momenti di governo della città degli ultimi vent’anni.

di Vincenzo Rizzi  Consigliere Comunale e segretario PRC Foggia

 

‘Azzurri di Capitanata’, per riavvicinare i cittadini foggiani alla politica

Pubblicato : sabato, 28 febbraio 2015
azzurri di capitanata-foggiaweb

Pasquale Rignanese, consigliere comunale di Foggia, prova a scuotere il partito di Forza Italia “con nuove idee, nuove forze e nuovi progetti”. Come? Con il club forzista ‘Azzurri di Capitanata’, nato “come importante veicolo di organizzazione, di stimolo e di supporto dei giovani di Forza Italia alla vita politica del partito ed all’azione amministrativa della compagine amministrativa guidata dal sindaco Franco Landella”. Così come dichiarato dal vicecapogruppo FI in Consiglio comunale, “il club intende contribuire ad una maggiore partecipazione alla vita sociale e politica del centrodestra”. “Perché – spiega il presidente del Club Alessandro Marzocco – la politica, negli ultimi anni, non è riuscita a radicarsi sul territorio e quindi risulta difficoltosa la creazione di una nuova classe dirigente. Tra le iniziative in programma abbiamo pensato ad alcune visite guidate al Parlamento e in altri centri politico-culturali ed istituzionali, proprio per riavvicinare i cittadini alla politica”. Oltre ad Alessandro Marzocco, il club può contare sul contributo del vicepresidente, Emanuele Mancini, del tesoriere, Sarah Ricotta, e dai dipartimenti suddivisi per materia, oltre all’assemblea dei soci. Azzurri di Capitanata, inoltre, conta già molte adesioni, con una età media di 25 anni ed ha sede in via Gorizia 8, dove settimanalmente si riunisce l’assemblea che è chiamata a discutere di tematiche inerenti il territorio cittadino e provinciale. Queste le parole di Pasquale Rignanese: “Sul futuro di Forza Italia vogliamo essere estremamente chiari. In politica, come nella vita, quando si è di fronte ad un fallimento non resta che prenderne atto e congedarsi senza voltarsi indietro. Se davvero si vuole costruire, e non solo selezionare, una nuova classe dirigente all'avanguardia e al passo con i tempi, in grado cioè di concretamente interpretare ciò che accade nella società, la prima preoccupazione che si deve avere è quella di formarla realmente, anche attraverso investimenti di responsabilità, così d’aiutarla a crescere ed ad affermarsi. Dobbiamo riconquistare la fiducia e la credibilità dei cittadini, dando un'idea della politica completamente diversa da quella che abbiamo visto negli anni passati. Per arginare il fenomeno dell’astensionismo e coinvolgere nuovamente i cittadini nella vita politica occorre riconquistare consenso tra la gente solo se saremo in grado di testimoniare che la politica è altra cosa: serietà, impegno, competenza, dedizione, responsabilità, spirito di servizio, senso dello Stato e delle Istituzioni pubbliche, gratuità, servizio alla collettività. È questo ciò che i cittadini si aspettano dai partiti e da noi più in particolare. Ed è questo ciò che noi dobbiamo ritornare a fare: metterci a disposizione della gente comune ogni giorno per la soluzione dei loro bisogni sociali ed economici”.

da FoggiaToday

Al via il Bilancio Partecipato, cittadini e associazioni potranno con le proprie idee partecipare alla programmazione degli interventi da attuare con il bilancio del 2015

Pubblicato : venerdì, 27 febbraio 2015
stendardo_san_severo_foggiaweb

L'Amministrazione Comunale nell'ottica di programmare e condividere lo sviluppo del territorio e dei servizi secondo le esigenze dei cittadini ha deciso di dare vita al primo Bilancio Partecipato della città. I cittadini e le associazioni del territorio potranno partecipare con proposte e progetti da inserire nel prossimo bilancio comunale scaricando l'apposito modulo sul sito www.comune.san-severo.fg.it e consegnandolo all'ufficio protocollo entro e non oltre il 16 Marzo 2015. “Il Bilancio Partecipato – spiega l'assessore al Bilancio, Ondina Inglese – è uno strumento di democrazia diretta con cui i cittadini possono contribuire a decidere come investire parte delle risorse del Bilancio Comunale. In questa fase allargata alla cittadinanza e alle associazioni raccoglieremo le idee provenienti dalla collettività e valuteremo con gli uffici competenti le priorità e le modalità con la quale attuarle”. Le proposte saranno suddivise per le seguenti aree tematiche: le politiche giovanili, le attività sociali, scolastiche ed educative; l'ambiente, l'ecologia e la qualità urbana, gli spazi e le aree verdi; la cultura, lo sport e il tempo libero, il turismo, la valorizzazione del territorio. Per ogni area tematica la proposta progettuale non potrà superare la soglia di spesa di 20.000 Euro. “Intendiamo condividere con la cittadinanza attraverso lo strumento del Bilancio Partecipato – conclude il Sindaco Francesco Miglio – l'idea progettuale di città che l'amministrazione intende realizzare. Con la partecipazione diretta i cittadini potranno prendere parte alla compilazione del Bilancio Comunale che detterà con i suoi capitoli di spesa la realizzazione dei progetti da attuare. È la prima volta che in città si realizza un bilancio partecipato, una innovazione che consentirà di riavvicinare la cittadinanza alle istituzioni sentendosi parte attiva di quel cambiamento che intendiamo attuare”.

 

Riunione della coalizione di centrosinistra. Rauseo (PD): “L´opposizione c´è e si fa sentire”

Pubblicato : venerdì, 27 febbraio 2015
rauseo_minoranzapoliticafoggia_foggiaweb

Su proposta del segretario cittadino del Partito Democratico di Foggia, Mariano Rauseo, si è riunita la coalizione di centrosinistra per rafforzare l'intesa politica dei gruppi e promuovere un maggiore coordinamento tra i consiglieri per ciò che concerne l'attività da svolgere in sede assembleare.  Dall’incontro è scaturito “un rinnovato patto tra le forze politiche che ha come obiettivo quello di fungere da sprone e voce critica rispetto alla malagestione sin qui mostrata dall'amministrazione Landella, ad esclusivo beneficio  della città e del bene comune”. E’ la mobilità, l’argomento sul quale si è sempre concentrato il lavoro del centrosinistra, “oggi – fanno sapere dalla segreteria cittadina – mortificato dalla superficialità delle politiche di questa amministrazione”. E’ intenzione di tutte le forze politiche, e non solo del centrodestra, promuovere il binomio mobilità/sostenibilità ambientale attraverso progetti di pedonalizzazione del centro cittadino e di potenziamento del trasporto pubblico urbano. “Obiettivo – spiega il PD foggiano – tuttavia, che si raggiunge non già con la sciatteria e la schizofrenia di cui ha dato prova il governo Landella, piuttosto tenendo dentro le esigenze di tutti, a partire da quelle economiche dei commercianti che popolano l'area interessata”. La coalizione di centrosinistra fa sapere che nel consiglio comunale  – richiesto espressamente dalla minoranza – avanzerà una proposta complessiva di mobilità che conterrà, al suo interno, le ragioni di coloro che, seppur interessati, non sono stati ritenuti degni interlocutori dalla suddetta amministrazione. "L'opposizione c'è e si farà sentire  attraverso tutti gli strumenti democratici messi a sua disposizione dalle norme – garantisce il segretario Rauseo – Restiamo l'unica speranza per la città, di fronte ad una maggioranza discioltasi come neve al sole ai primi scricchiolii dei patti di potere preelettorali ed una Forza Italia nel caos, presa più dai suoi destini sui quali è piovuto il canto del cigno del padre-padrone, che dai bisogni e dalle esigenze della città".

da teleradioerre

Il faccendiere foggiano amico di Carminati e Tosi. Mimmo Magnetta, l’ex galeotto che vuole scalzare Salvini

Pubblicato : giovedì, 26 febbraio 2015
magnetta_guercio_foggiaweb

Perché lo sbarco al Sud del leghista Flavio Tosi è cominciato proprio dalla sua visita a Foggia? Forse la risposta ha un nome ed un cognome: Domenico Magnetta. Ma chi è costui? Magnetta è nato in provincia di Foggia 57 anni fa. Storico amico di Massimo Carminati, il boss della Banda della Magliana, al centro dello scandalo “Mafia Capitale”. Dopo la sua infanzia in Capitanata, Magnetta ha avviato una lunga carriera in giro per l’Italia costellata da criminalità, carcere, comunicazione e politica. Non si è fatto mancare nulla il buon Magnetta, protagonista della cronaca già da una notte di aprile del 1981 quando accompagnò Carminati all’estero con 25 milioni di lire, diamanti e documenti falsi. Militante dei Nar, invischiato nella malavita di Roma e ricercato per azione sovversiva e banda armata. A Magnetta i camerati milanesi affidarono il delicato incarico di accompagnare “il Nero” oltre confine, passando dalla frontiera di Gaggiolo, in provincia di Varese. Dove ad attenderli c’era la polizia, pronta ad arrestarli grazie ad una soffiata. A quel posto di blocco scoppiò una sparatoria durante la quale Carminati venne colpito all’occhio diventando, per tutti, “il Guercio”. Il nostro Magnetta venne condannato per favoreggiamento. In realtà Magnetta non era nuovo al mondo criminale. Nel suo passato già figuravano furto, ricettazione, rapina, detenzione illegale di armi e sequestro di persona. Negli anni successivi, mentre Carminati diventò il “Nero” della Banda della Magliana, Magnetta incappò nella storia del presunto attentato al magistrato milanese antimafia Gianni Griguolo. Accusato insieme al terrorista Mauro Addis, venne condannato a tre anni e dieci mesi dalla Corte di appello di Milano nel 1999 per detenzione abusiva di armi e ricettazione. Nel gennaio 2001 passò agli arresti domiciliari per tornare in libertà quattro anni più tardi. Tosi vuole scalzare Salvini anche con il suo aiuto. A inizio febbraio 2015, Magnetta è rispuntato accanto al sindaco di Verona, Flavio Tosi in occasione del raduno degli ex camerati sulle sponde dell’Adige. Nello stesso periodo nel quale Tosi è stato a Foggia per far visita al centrodestra dauno.

Tosi-si-concede-ai-microfoni_foggia_foggiaweb

Coincidenze? Esponenti di estrema destra di Capitanata, contatti da l'Immediato, fanno sapere di non aver mai sentito il nome di Magnetta. Qualcuno risponde innervosito alla domanda, rivendicando la propria vicinanza a Matteo Salvini e dintorni. L’obiettivo dichiarato da Tosi è quello di scalare il centrodestra e provare a contendere la leadership proprio al segretario leghista. Per un’impresa del genere servono gli uomini giusti come l’ex tesoriere dei Nuclei armati per la rivoluzione (Nar), Pasquale “Lino” Guaglianone, e il suo delfino Mimmo Magnetta. Il curriculum di Guaglianone, come quello del foggiano, è costellato da fatti criminosi. Guaglianone è stato condannato a cinque anni per la sua appartenenza ai Nar, i terroristi d’ispirazione neofascista che alla fine degli anni Settanta firmarono trentatré omicidi e nel 1980 la strage alla stazione di Bologna, costata la vita a ottantacinque persone. Oggi però l’ex estremista è un affermato commercialista che sa muoversi bene negli ambienti che contano nella borghesia milanese fatta di avvocati, notai e lobbisti. Grazie all’appoggio dell’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel 2009 è stato nominato nel consiglio di amministrazione di Ferrovie Nord, la controllata della Regione Lombardia che gestisce le linee locali, e presidente del collegio sindacale di Fiera Milano congressi. Magnetta, invece, non ha poltrone. Il suo è un curriculum di manovalanza. Domenico MagnettaUn trasformista questo Magnetta, prima terrorista, poi galeotto; e, nel giro di dieci anni piccolo imprenditore (amministra la "Iniziative Belvedere srl" in via Durini a Milano per compravendita immobili) e paladino dell’associazione leghista che lotta contro “un fisco sempre più insostenibile e una burocrazia soffocante”. Una missione che va ampliandosi, tanto che dai microfoni di Radio Padania lui si celebra: “Ultimamente mi sono intestardito nella lotta contro le banche, per tutelare i risparmiatori e spingerle a concedere prestiti e fidi”. Oggi Magnetta si è riciclato come gran capo di “P.i.u.”, l’associazione di professionisti e imprenditori uniti nata vent’anni fa per volere di Umberto Bossi e Roberto Maroni. Così, l’uomo nero della Lega Nord è diventato la voce nell’etere dei piccoli commercianti arrabbiati contro la burocrazia ingiusta, e dispensa consigli tutti i lunedì, ascoltando le storie di piccole e grandi ingiustizie. Durante la trasmissione a Radio Padania (numerosi video sono presenti su youtube, ndr) inveisce contro Equitalia, le cartelle esattoriali e i migranti. “Ci stanno togliendo anche le lacrime a noi lavoratori autonomi”.

da l'immediato

Movimento 5 stelle

Pubblicato : giovedì, 26 febbraio 2015
m5s_foggiaweb

Sabato 28.2.2015 alle ore 10.00 a Manfredonia – Piazza del Popolo, il gruppo di candidati del Movimento 5 Stelle, definito dalle Regionalie 2015 attraverso il voto degli iscritti certificati, incontra i cittadini, i simpatizzanti e gli attivisti per ascoltare dalla loro viva voce problematiche e testimonianze provenienti dal territorio e suggerimenti, iniziative, proposte utili ad arricchire il lavoro e l’impegno per una campagna elettorale che vedrà partecipare, per la prima volta, i grillini alle elezioni regionali pugliesi. La candidata presidente M5S, Antonella Laricchia, e i candidati Rosa Barone, Mariateresa Bevilacqua, Vincenzo D’Errico, Luigi La Riccia, Grazia Manna, Sabrina Regina, Giorgio Sernia e Luigi Starace incontreranno,  in visita di solidarietà agli operai della Manfredonia Vetro. Si parlerà, in attesa della definizione del programma regionale 5 stelle in via di stesura, delle criticità della provincia, di agricoltura, del mondo della pesca, di turismo e infrastrutture ma anche di ambiente, industria, legalità e degli altri temi sui quali gli attivisti vorranno porre l’accento. In caso di pioggia l’incontro si terrà a Palazzo Celestini, sede del Comune di Manfredonia

.

EX ASILO ARCOBALENO: IN FASE DI ULTIMAZIONE LA DEMOLIZIONE

Pubblicato : mercoledì, 25 febbraio 2015
foto sgombero_asiloarcobaleno_apricena_foggiaweb

APRICENA – Si terrà sabato 28 febbraio, dalle ore 10.30, una conferenza stampa nella quale l’Amministrazione Comunale, insieme alla Polizia Municipale, presenterà l’attività svolta per migliorare la Sicurezza cittadina, con particolare riferimento alla questione dell’ex asilo Arcobaleno. La struttura, inagibile da anni, è stata evacuata dopo l’incendio avvenuto venerdì 20 febbraio e in questi giorni si sta procedendo alla demolizione. “Abbiamo ritenuto opportuno per dovere di informazione e trasparenza nei confronti della Cittadinanza – spiega il Sindaco Antonio Potenza – convocare questa conferenza stampa, alla quale invitiamo ufficialmente gli Apricenesi e tutti coloro che, in prima linea, si sono messi a disposizione da venerdì sera per consentire, in primis, a quei nuclei familiari ancora residenti nell’ex Arcobaleno di trovare un riparo e una sistemazione più dignitosa”. “A tal proposito – sottolineano Potenza e l’Assessore alla Pubblica Sicurezza Giuseppe Solimando – la conferenza sarà occasione per fare un pubblico encomio a Forze dell’Ordine, Polizia Municipale, dipendenti comunali, associazioni, imprese e volontari che hanno fatto squadra con noi per fronteggiare l’emergenza e risolvere in poco tempo una situazione annosa, che ad Apricena si portava avanti da anni”. “Sabato – proseguono i due Amministratori – presenteremo ufficialmente gli atti che ricostruiscono la storia dell’ex “Arcobaleno”, in cui ci sono relazioni che rimandano soprattutto a precedenti Amministrazioni, in cui si certifica l’inagibilità della struttura. Non ultimo, in ordine di tempo, il verbale dei Vigili del Fuoco di venerdì scorso, a seguito dell’incendio”. “Sulla demolizione dello stabile, così come per ogni provvedimento – va avanti Potenza – specifico che io e la mia Amministrazione siamo abituati a seguire le regole e le leggi. Non procedere allo sgombero e alla demolizione significava andare contro a questi principi e a quanto asserito da precedenti Amministrazioni, tecnici e forze dell’ordine. Con la demolizione riqualificheremo un’intera area. E sul futuro della stessa non abbiamo ancora preso nessuna decisione, che comunque condivideremo con i Cittadini. Lo dico soprattutto – conclude Potenza – a quello sparuto gruppo di oppositori che, a prescindere, continuano imperterriti e in maniera vergognosa a fare speculazione anche su queste tematiche”.

Ufficio Stampa Comune di Apricena

Asl di Foggia, i medici dichiarano guerra a Manfrini: “Non rispetta le leggi”

Pubblicato : mercoledì, 25 febbraio 2015
benvenuto_correra_giorgione_foggiaweb

Foggia – "Non faccia un passo senza coinvolgerci". Non usano mezzi termini i sindacati dei medici contro le decisioni degli ultimi mesi del direttore generale dell'Asl di Foggia, Attilio Manfrini. Nella conferenza stampa di ieri avrebbero voluto fare un "bilancio della sanità senza polemiche", ma alla fine il quadro emerso è la rottura definitiva di ogni rapporto. Anche perché, finora, non lo hanno mai visto il dg, visto che ai tavoli si è presentato sempre "l'interlocutore sbagliato, il direttore sanitario o l'amministrativo". L'ultimo incontro risale alla metà di ottobre e – "nonostante le ripetute richieste e le promesse di un aggiornamento a novembre 2014" – non c'è stata più occasione per confrontarsi. L'ultimo capitolo dello scontro si chiama "atto aziendale", il documento strategico più delicato dell'azienda, una sorta di piano industriale che disegna lo scenario della politica sanitaria sul territorio nel futuro. "Con un colpo di mano il direttore generale voleva farlo passare senza ascoltare nessuno – afferma Massimo Correra di Anaao -, non potevamo non contrastare una mossa del genere, arrivata peraltro a pochi mesi dalla scadenza del mandato". A sostenere le ragioni sindacali, la Uil Medici di Luigi Giorgione, l'ex assessore comunale e medico Asl Angelo Benvenuto, e le sigle Fassid Simet, Sivemp Fvm e Cimo. Gli stessi che si sono sentiti "offesi" per un intervento del consigliere regionale foggiano Francesco Damone che gli ha accusati di essere "i veri responsabili delle liste d'attesa". "È incredibile essere ritenuti responsabili dell'attuale stato della sanità – spiegano -, mentre dovremmo per lo meno essere ringraziati. Questi politici dovrebbero sapere che solo all'Asl di Foggia il personale medico – a parità di servizi – è passato dalle 900 unità del 2007 alle circa 700 attuali. Sono questi gli effetti del piano di rientro che non verranno superati dal nuovo piano operativo". Poi accusano sul "ritorno dell'ingerenza della politica nelle scelte sanitarie": "Il direttore generale, demolendo l'organizzazione dell'azienda cominciando dai distretti a vantaggio delle direzioni strategiche ha di fatto riconsegnato l'azienda alla politica". Stessa situazione agli Ospedali Riuniti, come riferito da Antonio Contillo: "I capi, per regolamento possono, stare in carica 3 anni non rinnovabili, eppure sono in prorogatio dal 2008. Del resto non ci si può stupire della situazione vista la lunghissima proroga al commissario straordinario Tommaso Moretti".  A Piazza della Libertà rimpiangono addirittura il periodo precedente, quello del manager Ruggiero Castrignanò, quando a piazza della libertà avevano messo le tende Guardia di finanza e Carabinieri per la stagione delle indagini e degli arresti. "Adesso si assumono centralinisti per il contact center ma non si assumono medici – chiosa Correra -, e si fanno delibere ridicole sulla dotazione organica, bocciate persino dalla regione. C'è stato uno sbilanciamento assurdo delle decisioni a favore di qualcuno ed in danno a qualcun altro". Giorgione cita il caso emblematico dei servizio trasfusionale al "Tatarella" di Cerignola: "C'è solo un medico, un tecnico ed un infermiere, mentre ce ne dovrebbero essere almeno quattro per ogni figura". "A Lucera – precisa Benvenuto -, che è ancora un ospedale al contrario del parere di alcuni, ci sono solo due cardiologi che effettuano oltre 5mila prestazioni a semestre". Non va meglio per il settore veterinario e del dipartimento di prevenzione, dopo il concorso saltato per l'assunzione di personale: "In provincia di Foggia aumentano brucellosi e tubercolosi, mentre nelle altre regioni sono state addirittura debellate. E pensare che è stato lo stesso ministero a dire che bisogna assumere…". Infine, intimano a Manfrini di "non prendere alcuna decisione importante senza la convocazione dei sindacati". "L'atto aziendale è stato fatto passare senza il parere dei sindaci e dei sindacati – concludono – eppure nella delibera era scritto che le parti erano state sentite. Non si può procedere in spregio alla legge. Così si danneggiano soltanto i cittadini ed il loro diritto alla salute".

Landella è pronto a cambiare”, ma nessun rimpasto di Giunta: si spacca Forza Italia

Pubblicato : mercoledì, 25 febbraio 2015
il gruppo di Forza Italia-consigliocomunalefoggia_foggiaweb

Foggia – Volano gli stracci dentro Forza Italia. Il drammatico momento vissuto dal partito di Silvio Berlusconi è tutto nelle dichiarazioni del commissario regionale, Luigi Vitali che alla stampa oggi dichiara: "Gli sherpa di Fitto sono fantasmi che camminano". Il riferimento è alla posizione di incandidabilità in cui si starebbero mettendo, fa sapere, solidarizzando con l'ex ministro. Su tutti il senatore foggiano Tarquinio che Vitali oggi, sulle colonne della Gazzetta, minaccia di cacciare per avergli dato del patetico, e dunque per averlo insultato. Quindi, rivela l'esistenza di un documento contro il commissario che circola tra gli amministratori in queste ore: attenti, fa sapere, siete a rischio anche a voi. Avvertimenti che se da un lato destano allarme e preoccupazione, dall'altro però stanno sortendo gli effetti sperati da Berlusconi, a quanto pare: isolare Fitto. Le conferme giungono di ora in ora: ieri un documento di solidarietà all'ex ministro non è passato nel gruppo consiliare regionale. 6 voti a favore, 11 contro. Tra questi anche Giandiego Gatta, che teme per la sua ricandidatura evidentemente. A favore, invece, dalla Capitanata, il lucerino Pica. Teste basse anche al Comune di Foggia. I tarquiniani e fittiani non solo non avrebbero raggiunto il loro ex ministro a Roma, sabato scorso. Ma starebbero convenendo sulla necessità di abbassare i toni e lasciare l'aventino ingaggiato contro il sindaco Landella, come suggerito, se non imposto, da Vitali stesso (il commissario starebbe seguendo da vicino l'evolversi della vicenda). Lo conferma il vicecapogruppo Pasquale Rignanese che ieri ha partecipato alla conferenza dei capigruppo: "col sindaco – dichiara – abbiamo avuto un colloquio distensivo. Ha capito le nostre ragioni, fondate sul metodo, ed è pronto a cambiare rotta". Come? Rignanese parla della possibilità di avviare una serie di briefing, anche settimanali, con le forze politiche per condividere e metterli a conoscenza delle scelte di governo. E l'atteso rimpasto di giunta? A quanto pare, sul punto, vince la linea dura di Landella. "Nessun cambio per il momento", conferma Rignanese, che fa spallucce: "a noi, in fondo, va bene così. Era una questione di metodo. E lo stiamo dimostrando". Nell'aria, per la verità, circolerebbe odore di deleghe. Rignanese sarebbe in attesa di ricevere quella allo Sport, in capo a Cangelli al momento e negatagli già una volta. "Non è questo il punto – prova a dire il consigliere azzurro – io sono giovane e non voglio farmi trascinare dentro una diatriba Fitto – Berlusconi che trovo imbarazzante. Dov'era Fitto negli ultimi 15 anni, quando il partito è stato gestito coi metodi che lui oggi contesta"?" affonda. Quindi preannuncia, a breve, l'apertura di un circolo FI a suo nome. Dunque, tutti e otto a rientrare? "Per il momento buona parte" dichiara ancora Rignanese. "Domani avremo un incontro col sindaco. All'esito i numeri saranno più chiari". Un risultato, nel frattempo, Vitali e Landella lo avrebbero già ottenuto: spaccare il fronte azzurro. La compattezza faticosamente raggiunta si sta sciogliendo come neve al sole.

da FoggiaToday

Università di Foggia commissariata? Ricci: “Tutt’altro, ateneo gode di piena autonomia”

Pubblicato : mercoledì, 25 febbraio 2015
maurizioricci_foggia_università_foggiaweb

Mancano tre mesi alla tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e Maurizio Ricci, rettore dell’Università di Foggia, lancia l’appello ai candidati e ai partiti, di lasciare fuori l’Uni Fg dalla propaganda elettorale: “Grande considerazione per il dibattito politico, ma alcuni slogan non restituiscono la realtà all’ateneo”. Pur nutrendo grande considerazione e rispetto per il dibattito sociale e politico – “soprattutto quando contribuisce concretamente a risolvere i problemi della comunità o al reale sviluppo del territorio” – Ricci respinge gli slogan che danneggiano la realtà, ribadendo “l'Università di Foggia non solo non è commissariata, come frettolosamente indicato durante un incontro dalle finalità elettorali, ma gode di piena autonomia intellettuale e gestionale, gode di uno stato di salute che poche altre Università italiane possono permettersi visto che la nostra è stata una delle poche a incrementare il numero delle iscrizioni mentre le altre hanno assistito a una progressiva diminuzione”. Il Rettore considera le voci del commissariamento “come un semplice infortunio che non trova alcun riscontro nella realtà dei fatti”. E conclude – ricordando che l’ateneo foggiano è quinto per incremento percentuale del Fondo di Finanziamento Ordinario e ha sottoscritto accordi di natura scientifica con partner industriali, come ad esempio quello con il Gruppo Casillo per la scoperta del cosiddetto Gluten Friendly – lanciando l’appello di tenere l’Università di Foggia fuori dalla competizione elettorale “in segno di rispetto per chi la rappresenta più che degnamente, in Capitanata come nel resto del mondo”.

da FoggiaToday

Regionali, i socialisti si sentono forti e mirano ad una lista propria. A Orta Nova Iaia Calvio potrebbe fare un passo indietro

Pubblicato : martedì, 24 febbraio 2015

omunali 2014: il Psi a Orta Nova arriva al 7%, a Foggia al 4%. Sarà anche per questi numeri così al di sopra della media nazionale che gli esponenti del partito della rosa non intendono “essere ospiti in casa d’altri” alle prossime elezioni regionali. L’auspicio – che diventerà dibattito in un tavolo barese da tenersi la settimana prossima – è di Paolo Borea, ex assessore alle attività produttive nella giunta del sindaco Iaia Calvio e consigliere di opposizione ai tempi di Peppino Moscarella. Il paese del Basso Tavoliere vorrebbe un ruolo guida nell’area dei Cinque reali siti. Con il comitato locale pro-Emiliano (composto da Pd, socialisti, civiche e altre associazioni)  stanno stilando un programma che prevede, al momento, un percorso archeologico- turistico nella terra che da Ordona arriva sino ai Grifoni di Ascoli inglobando la storia gesuitica locale. “Un primo passo, quello più semplice in una terra ricca di agricoltura e storia”. La questione da discutere è se sarà possibile formare liste proprie in concomitanza con le altre province pugliesi che appaiono un po’ più deboli in quanto a numeri del partito. In alternativa si correrebbe nelle liste di Emiliano, due nomi per ogni provincia. Per la Capitanata si contendono la partita Paolo Borea e l’ex assessore al bilancio nella giunta Ciliberti, Angelo Benvenuto. “Il passo non lo cederei, ma siamo entrambi uomini di partito” dice Borea che si definisce “socialista dalla culla”. Anche l’ex sindaco Iaia Calvio potrebbe correre per via Capruzzi, come si annotava sino a qualche giorno fa: “Mah, avrebbe dovuto sciogliere la riserva sulla sua candidatura, così disse. Comunque a Orta Nova non se ne parla. Io spero che si presenti un candidato unico”. Con il simbolo del Psi nel 2005 venne eletto Pino Lonigro, cinque anni dopo la campagna elettorale venne gestita e vinta sotto lo stesso logo, poi la scissione e il simbolo di Sel a livello regionale, quello di “socialismo dauno” per le altre competizioni e rappresentanze locali. In nome di questa performance, Borea spera che si possa portare qualche socialista di Capitanata in via Capruzzi. Intanto il partito di Vendola annuncia il proprio orientamento “per la presentazione di una lista unitaria che comprenda Sel, Puglia in Più e altre realtà sociali nell’ambito della coalizione di centrosinistra”. Questa volta con questa bandiera correrà Pino Lonigro. Borea, 40 anni, lavoratore dipendente con un Caf a Orta Nova per l’assistenza fiscale, è anche un dirigente provinciale del partito. Che ha esponenti istituzionali dai Monti Dauni al Gargano. Nel rilanciare il tesseramento del partito ricordano che il Psi “è forza politica con  parlamentari in carica” e che intendono “intensificare la propria azione politica al fine di giungere alla costruzione di una lista socialista che evidenzi l’autonomia del partito”. “In una recente assemblea barese – dice Borea – Emiliano parlò di uno sbarramento al 3%, la federazione di Foggia è molto forte”. Resta da vedere se il Pd sui Cinque reali siti saprà fare un passo indietro dato che fra Cerignola e Foggia fa scendere in campo molti big.

da l'immediato

Ciccabum, 60mila euro all’addetto stampa di Ivan Scalfarotto. Il caso finisce su L’Espresso, il parlamentare: “Scelto per bravura”

Pubblicato : lunedì, 23 febbraio 2015
scalfarotto_ciccarelli_foggiaweb

Scalfarotto-Ciccarelli, politico e giornalista. Il rapporto lavorativo tra parlamentare ed ex direttore del free press “Foggia&Foggia” finisce su L’Espresso ed altri quotidiani online nazionali. Al centro della questione, il compenso di 60mila euro all’anno per il giornalista. Il piddino Ivan Scalfarotto, sottosegretario del ministro Maria Elena Boschi, ha scelto Ciccarelli a fine dicembre 2014 affidandogli un incarico di “collaborazione in qualità di esperto in materia di comunicazione istituzionale e politica negli uffici di diretta collaborazione”.I due sono amici di vecchia data, fattore che ha favorito Scalfarotto nella scelta. Inoltre, il giornalista segue da tempo il sottosegretario, già dall'ultima campagna elettorale dopo l'esperienza a Bruxelles con l'ex parlamentare cerignolano di centrodestra, Salvatore Tatarella. Ciccarelli, nonostante oggi lavori per un sottosegretario, risulta “addetto stampa per la Puglia”, inquadramento insolito evidenziato dalla stampa nazionale. Non solo. Il ministero che fa capo alla Boschi manca completamente di una sezione relativa all’amministrazione trasparente. E così diventa praticamente impossibile conoscere i nomi dei collaboratori del ministro e, appunto, dei suoi sottosegretari. Trasparenza zero, insomma. Ma non è tutto. Perchè a non comparire non sono solo i nomi, ma anche le retribuzioni. E così, ad esempio, diventa difficile sapere che Ciccarelli gode di un contratto di collaborazione da 60mila euro.Immediata la replica di Ivan Scalfarotto che sul suo blog cerca di "dare notizie trasparenti ai suoi (e)lettori" pubblicando, ogni tre mesi, la propria rendicontazione finanziaria. "L’Espresso – scrive il sottosegretario – sottolinea che il mio addetto stampa, Enrico Ciccarelli, guadagna 60mila euro lordi l’anno e che si tratta di una persona che conosco da tempo. Lo confermo, e aggiungo che sono molto contento di averlo con me perché è una persona capace di fare il suo lavoro in modo eccellente. Che poi è l’unico motivo per il quale gli ho chiesto di venire a lavorare con me”. Il parlamentare foggiano non ha dubbi: “Non è solo una questione di bravura, che pure c’è. È anche una questione di sintonia, ingrediente abbastanza magico: non tutti hanno la capacità di scrivere in modo credibile ciò che vuole comunicare la persona per la quale lavorano. Bisogna scrivere come se si fosse qualcun altro (in questo caso come se si fosse me) e per far questo è necessaria non solo la bella scrittura, ma anche l’intelligenza e la conoscenza intima della persona per la quale si lavora. Ci vuole la capacità di immedesimarsi. Beh, io prima di incontrare Enrico questo ingrediente non l’avevo mai trovato in modo così nitido e tondo. Senza l’aiuto di queste due persone (l’altro è il capo segreteria Alberto Castoldi) non potrei dedicarmi a quello che faccio con la stessa intensità con la quale provo a fare il mio lavoro. Non ho una macchina blu, perché non mi serve, ma un capo segreteria e un addetto stampa mi servono molto, e mi servono molto bravi tecnicamente e molto capaci di lavorare bene con me e per me. Non so se questa sia una notizia, a me sembra proprio di no, ma se L’Espresso la riporta forse è meglio darla per intero”.

Foggia, Buonarota: “area via Rosati è in pessimo stato”

Pubblicato : lunedì, 23 febbraio 2015
foggiamercatorosati-foggiaweb

Foggia – ”DOPO aver denunciato il degrado che regna nella zona stazione, questa volta vorrei portare all’attenzione del Sindaco e della giunta il pessimo stato in cui versa la zona di via Rosati. Ogni giorno i commercianti sono costretti a lasciare le proprie piazzole in condizioni poco igieniche. Per farsene un’idea basterebbe semplicemente un sopralluogo in via Rosati nelle prime ore del pomeriggio”. Lo scrive in una nota Luigi Buonarota capogruppo Lavoro e Libertà. ”Dal momento che la causa principale di questo problema è la mancata predisposizione da parte dell’Amministrazione comunale di appositi contenitori per la raccolta del materiale organico ed inorganico, l’unica soluzione percorribile per ora è quella di sensibilizzare i preposti acchè al più presto forniscano i sopraccitati raccoglitori di materiale di scarto e non. Altresì sarà necessario predisporre un piano controlli da parte della Polizia Municipale affinché tutti i commercianti utilizzeranno detti contenitori. Tutto questo dovrebbe finalmente consentire ai cittadini di via Rosati e dintorni di poter vivere in condizioni migliori, specie nei periodi estivi in cui l’odore sprigionato dai rifiuti è più forte ed insopportabile. Queste misure da sole non basteranno a risolvere il problema: occorrerà infatti la piena collaborazione da parte di cittadini e commercianti: se è vero che il compito della politica è quello di governare, cercando di fare tutto il possibile per migliorare la vita dei cittadini ed assicurare loro i diritti e i servizi essenziali, è anche vero che la collaborazione dei cittadini deve essere totale, perché è impossibile guidare una macchina con il freno a mano inserito. Trovo alquanto fuori luogo ed inutile la frase del consigliere Mainiero, che intervenendo in una discussione sul mio profilo Facebook ha attribuito all’amministrazione di centro-sinistra degli ultimi 10 anni la causa principale dello stato di degrado del mercato Rosati. Scaricare la colpa sulle precedenti amministrazioni certamente non risolverà il problema, che tra l’altro era vivo anche nelle precedenti due amministrazioni Agostinacchio! La gente è stanca di parole e promesse, la gente vuole i fatti, ergo, evitiamo di scaricare la colpa sugli altri e cerchiamo di fare qualcosa di concreto per questa città”.

da statoquotidiano

Foggia, incontri di partito in Comune: Marasco non ci sta. Spazi e risorse istituzionali per scopi di partito. Marasco: “Il Comune? E’ ‘Casa Landella

Pubblicato : lunedì, 23 febbraio 2015
Augusto Marasco-foggiaweb

Sul Palazzo di Città di Foggia manca ormai solo l’etichetta del citofono con la scritta ‘Casa Landella’”. È la denuncia del capogruppo de “Il Pane e le Rose”, Augusto Marasco, dopo la riunione politica di Forza Italia che si è svolta ieri mattina al Comune di Foggia, alla presenza dell’ex parlamentare e commissario regionale Antonio Vitali, consiglieri regionali in carica e aspiranti, sindaci e altri amministratori della provincia di Foggia appartenenti allo stesso partito del sindaco del capoluogo. “Bisognerebbe usare gli spazi di Palazzo di Città con parsimonia perfino per le riunioni politiche dei partiti e gruppi presenti nel Consiglio comunale di Foggia – rileva Marasco – ma arrivare ad approfittare delle risorse pubbliche per affari di partito che non hanno alcuna attinenza con l’agenda del Comune amministrato è uno scandalo che illustra bene il regime familistico e personalistico instaurato da Franco Landella. Mi appello alle forze politiche e civiche della città – conclude l’ex candidato sindaco del centrosinistra – affinché facciano sentire lo sdegno per un così evidente sprezzo della forma e della sostanza delle pubbliche istituzioni”.

da FoggiaToday

Chi dopo Tarquinio? Vitali a Foggia per “riorganizzare” Forza Italia. Si pensa a un ‘grande vecchio’ (Ursitti?). Sfuma Miranda

Pubblicato : domenica, 22 febbraio 2015
forzaitalia_foggiaweb

Compatti non si sono presentati l’ultima volta in consiglio comunale, compatti hanno salutato l’arrivo a Foggia del commissario di Forza Italia Luigi Vitali. Sorrisi, strette di mano e discorsi sulla “riorganizzazione”, così hanno accolto il loro nuovo riferimento politico gli otto consiglieri comunali azzurri. “Non vado da Fitto – ha detto il coordinatore intervistato da alcune emittenti locali -. Non vado da chi parla male di Fi”. Facendo dei distinguo: se si discuterà di rilancio bene, se si mettono in discussione gli organi di partito “nessuno di quelli oggi presenti è ricandidabile”. A Roma per l’incontro #ricostruttori (di Fi e del Paese) non c’era nessuno dei forzisti foggiani. Pare non abbiano intenzione di seguire le orme dell’ex referente provinciale Lucio Tarquinio, molto duro con i vertici in un’intervista rilasciata a l’Immediato, e dell’esponente della ‘Puglia prima di tutto’ Lucio Ventura che aveva preannunciato la sua partenza insieme ad altri in ordine sparso, fra pullman e macchine. Durante l’incontro con Vitali si è parlato di organizzazione fino al termine della campagna elettorale e si sarebbe fatto cenno persino ad un “congresso” da tenere dopo le regionali. Questa è una fase di transizione e anche le nomine dei coordinatori provinciali vanno esaminate attentamente. L’ipotesi di Luigi Miranda sfuma, fa capire qualche consigliere, in quanto non avrebbe la storia dei forzisti della prima ora. Troppo giovani i neoconsiglieri Rignanese e Pertosa, senza esperienza Gabriella Grilli, nel senso di capacità di tenere testa ad una partito variegato e, soprattutto, capace di confrontarsi con la provincia. Serve un nome di sintesi, che ricomponga le frizioni. Il bacino da cui si potrebbe attingere non esclude né il nome di Raimondo Ursitti, né di De Rosa o Verile, i “vecchi” del partito, sempre ammesso che qualcuno dalla provincia non si faccia avanti. Stando alla centralità che il gruppo a Foggia ha mantenuto in questi anni – anche l’esito delle elezioni provinciali ha svelato un certo scollamento fra la performance cittadina degli azzurri e il resto del territorio – l’ultima parola dovrebbe averla il capoluogo. La disponibilità dei consiglieri  foggiani nei confronti della svolta voluta da Silvio Berlusconi – o perlomeno l’intenzione di non seguire i “rivoltosi” di Raffaele Fitto –  si percepiva nei momenti successivi alle dimissioni di Tarquinio cui, pure, molti consiglieri eletti sono legati.  Non va dimenticato, inoltre, che la candidatura di Michaela Didonna alle regionali è stata creata se non proprio a tavolino ma quasi da Landella e da Tarquinio i cui voti saranno fondamentali – ammettendo che si possano trasferire – per l’eventuale elezione della cognata del sindaco in via Capruzzi. Al momento si riflette senza strappi, la vecchia guardia non sembra granché intenzionata alle sfide. Intanto Raffaele Fitto ha riempito l’auditorium del Massimo di Roma. Solo sul palco, senza cravatta e in stile one man show, ha infiammato la platea. Inno d’Italia, Inno di Forza Italia: “Non vogliamo insultare nessuno né metterci contro nessuno, andremo avanti per dare una prospettiva al centrodestra”, ha detto. Il discorso di un’ora, trasmesso dal suo blog in diretta streaming, ha ripreso gli argomenti tipici di Fi: abolizione delle tasse sulle prima casa, il popolo delle partite Iva ma anche critiche sugli “appuntamenti mancati e sugli errori” degli anni di governo. Parte in tour Fitto attraverso l’Italia per “capire le esigenze del territorio”, vuole un’Europa più solidale, critica l’austerity ma precisa che l’ingresso nella terza repubblica “non si fa con Salvini” come intenderebbe Berlusconi. Richiesta di democrazia dal basso e di primarie: “Alle spalle abbiamo un percorso importante con cui abbiamo raggiunto grandi risultati ma è necessaria una prospettiva politica per il centrodestra i cui contenuti sono assenti da tempo nello scenario politico”.

da l'immediato

 

Lombardi: “batosta Imu e trasporto urbano, le bugie hanno le gambe corte”

Pubblicato : domenica, 22 febbraio 2015
sanmarcoinlamis_foggiaweb

San Marco in Lamis – ”DOPO quattro anni di malgoverno della nostra città, il sindaco ha ancora la faccia tosta di attribuire agli altri le sue responsabilità della situazione finanziaria del Comune che, come più volte ha scritto la Corte dei Conti, “è peggiorata negli ultimi anni “. Anche la batosta IMU sui terreni e la soppressione del servizio di trasporto urbano sono il pretesto per scaricare sull’opposizione le sue colpe. In realtà, come dimostra l’elenco delle fatture pagate o da pagare con i due prestiti richiesti dal Comune, i debiti fatti negli anni di gestione del sindaco Cera sono la causa principale del vertiginoso aumento di tutte le tasse comunali e della soppressione della “circolare”. Con le bugie, le insinuazioni e le minacce non si risolvono i problemi della nostra città. Le forze di opposizione non solo hanno il diritto, ma anche il dovere di esprimere le proprie opinioni nell’interesse di tutti i cittadini. Anche questa volta il sindaco, invece di gridare al lupo, ha il dovere di rispondere, con “moderazione” e senza odio per il PD, nel merito dei problemi. Perché il Comune non fa la sua parte per ridurre il peso della stangata IMU sui terreni? Perché non ci sono soldi per il servizio di trasporto urbano e ci sono, invece, per raddoppiare la spesa per la gestione della Pubblica Illuminazione?”.

da statoquotidiano