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Notizie del 8 marzo 2015

UNITRE Bovino – Seminari

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
SEMINARI Unitre Bovino

Bovino – UNITRE "Universita delle Tre Età" sede di Bovino,nell'ambito della Programmazione Annuale, ha organizzato nei giorni 11-18 e 24 marzo "TRE SEMINARI DI STUDIO"   tenuti dal Dott. Salvatore MONTORIO (Pedagogista Clinico)  rivolti a Genitori,Docenti,Personale Ata e tutta la cittadinanza, che si terranno presso l'Istituto Comprensivo – Via Dei Mille,10 – Bovino.

 I temi sono i seguenti:

 EMERGENZA EDUCATIVA E FUTURO DELLA SCUOLA; (11 marzo ore 17.00)

Argomenti:

• una panoramica sulla situazione educativa e scolastica;

• la proposta di costruzione di autostrade relazionali;

• l’empatia, i valori e le relazioni sane;

• la long-life-education, l’educazione,il decondizionamento e la rieducazione;

• quale stile di insegnamento? autoritario,indulgente,indifferente,autorevole;

• il resoconto finale o debriefing.

 LE PAURE DEI BAMBINI (E DEI GRANDI);                       (18 marzo ore 17.00)

Argomenti:

• l’ accoglienza, l’accompagnamento, la competenza;

• l’osservazione, l’ascolto e la comprensione dei bisogni;

• l’espressione delle emozioni; • i toni e le parole killer della relazione;

• lo stress e il riequilibrio;

• il resoconto finale o debrifing.

 I LINGUAGGI:CORPO,CUORE,MENTE.                          (24 marzo ore 18.00)

Argomenti:

• il disagio, l’isolamento, l’indifferenza, il silenzio: solo crisi economica?

• il linguaggio e i codici: verbale, non verbale, paraverbale;

• il corpo come un libro:il suo linguaggio;

• il rispetto del corpo e del suo programma;

• la neurobica e le neuroscienze;

• il resoconto finale o debriefing.

Gli incontri si terranno nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo – Via Dei Mille,10 – Bovino.

 

 

Soffocato da una caramella, morto bimbo di 8 anni: la tragedia a Lucera

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
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Lucera – Ucciso da una caramella. Tragedia ieri pomeriggio, a Lucera, dove un bambino di 8 anni è morto soffocato da una caramella rimasta incastrata nelle vie respiratorie. Il fatto è successo a casa: un colpo di tosse o un movimento inconsulto del bambino hanno verosimilmente deviato il percorso del confetto, che è sceso in trachea e lì è rimasto bloccato. Inutile ogni tentativo della madre di aiutare il proprio bambino; la donna ha immediatamente allertato il 118, il cui personale ha tentato ogni manovra utile a disostruire le vie respiratorie del piccolo. Poi la disperata corsa contro il tempo verso il pronto soccorso del “Lastaria”, ma per il bambino non c’è stato nulla da fare.

da FoggiaToday

Foggia, pietre e bottiglie contro vigili in centro storico. “Clima di odio nei nostri confronti”

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
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Grave episodio criminale ieri notte ai danni di due operatori di polizia municipale nel centro storico di Foggia. Verso l'1,30 due marescialli del corpo di polizia municipale del capoluogo dauno impegnati nei consueti controlli  all'intersezione tra via Arpi e piazza Cattedrale, hanno notato un gruppo di ragazzi (circa 10) che avevano preso di mira l'auto di servizio parcheggiata poco distante con lanci di bicchieri e lattine. Quando i due operatori si sono avvicinati per i controlli del caso, i ragazzi in un primo momento si sono allontanati ma, successivamente, sono tornati verso il veicolo della polizia municipale scagliando pietre e bottiglie  questa volta contro i due marescialli e colpendone uno alla caviglia ma senza fortunatamente provocargli danni fisici. Prontamente altri colleghi di servizio nei paraggi sono intervenuti mettendo in fuga i malintenzionati. A nulla sono servite le ricerche per individuare i responsabili di questo ignobile gesto che hanno fatto perdere le loro tracce. La UIL FPL oltre ad esprimere solidarietà ai due colleghi aggrediti, condanna fortemente quanto accaduto. "Aggredire due operatori di polizia municipale in servizio notturno per garantire sicurezza ai tanti cittadini che di notte vivono il centro storico della città – commentano – è un atto che non deve passare inosservato e di cui le istituzioni tutte devono tener conto. Con troppa facilità il Corpo della polizia municipale di Foggia viene preso di mira da sterili polemiche che contribuiscono a creare un clima di vero e proprio odio nei confronti di chi tutti i giorni lavora per il bene comune nonostante le tante difficoltà legate alla grave carenza di personale e alla mancanza di una completa dotazione di mezzi e strumenti operativi. Tutti gli otto operatori di servizio ieri nel centro storico e i due ufficiali erano armati di pistola ma è evidente che questa dotazione non basta a garantire la sicurezza degli agenti e dei cittadini in circostanze come quella di ieri dove, invece, sarebbe stato utile avere al seguito un distanziatore oltre al pratico spray urticante già in possesso degli appartenenti al Corpo". La UIL FPL, nelle persone di Stefano Berardino e Gino Giorgione, apprezzando la favorevole disponibilità del Comandante del Corpo Romeo Delle Noci, inoltrerà già da domani ennesima richiesta di incontro urgente con il sindaco di Foggia Franco Landella per affrontare queste ed altre problematiche legate alla sicurezza degli operatori e dei cittadini.

da L'immediato

Scuole ed Expo, l’Asl di Foggia punta tutto sull’alimentazione. “Stili di vita decisivi per la salute”

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
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Scuole ed Expo. Così l'Asl di Foggia punta alla "corretta alimentazione" con gli interventi a chilometro zero. Si parte martedì prossimo da Torremaggiore, dall'istituto "Isiss Fiani-Leccisotti", con la manifestazione dal tema "Come nasce il gusto". Con l'obiettivo Milano, la vera grande vetrina mondiale sul cibo. Sarà infatti l'occasione per presentare l'esempio di educazione scolastica alla corretta alimentazione nel padiglione della Regione Puglia. Peraltro, tutti i corsisti saranno invitati alla partecipazione al bando Expo. Un evento di straordinaria importanza in cui la gastronomia, tra teoria e pratica, la farà da padrona. Tra gli ospiti, oltre alle più grandi autorità regionali del settore, nomi di eccellenza come la professoressa Gabriella Morini dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Bra (CN) che spiegherà quali basi ci sono dietro la formazione del “gusto” di ogni persona e Antonello Del Vecchio, Presidente di Slow Food Puglia, che percorrerà un viaggio nella storia del gusto. “Protagonisti” saranno verdure, ortaggi, legumi e latticini, snack. A prezioso supporto della giornata interverranno i docenti dell’Istituto Alberghiero (IISS “De Nora” di Altamura) che, valorizzando la stagionalità degli alimenti, illustreranno la preparazione di piatti eccezionali, legati alla tradizione pugliese, e di “snack” (panini) salutistici bilanciati, destinati agli studenti, da poter preparare a casa e portare ogni giorno a scuola; il tutto nello spirito del kilometro zero, dimostrando come, con semplicità e gusto, si possa mangiar sano. Saranno presenti anche aziende produttrici selezionate a cura di slow food. Ad accogliere i relatori il padrone di casa, Giancarlo Lamedica, dirigente scolastico dell’Istituto. Non mancheranno, a conferma del binomio imprescindibile tra salute e alimentazione, il direttore generale della Asl di Foggia Attilio Manfrini e il direttore sanitario Luigi Pacilli. L’obiettivo del corso di formazione nel suo complesso è sviluppare “un’intelligenza alimentare” tramite conoscenze e competenze in campo alimentare per una corretta e salutistica alimentazione dei giovani in età evolutiva. Il corso, articolato in 3 edizioni, nelle province di Foggia, Brindisi e BT, sta coinvolgendo tutto il personale docente della Regione Puglia e gli alunni dell’Istituto ospite. Il corso di formazione, realizzato dal professor Carlo Franchini, docente dell’Università di Bari, è il risultato della collaborazione instauratasi, tramite il Protocollo d’Intesa del 2011, tra l’Assessorato al Welfare (a rappresentare il quale saranno presenti a Torremaggiore Giovanna Labate, Dirigente Servizio PATP e Pasquale Pedote, Coordinatore G.T.I. regionale) e la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale (rappresentata da Anna Cammalleri Dirigente Uff. VI – vicedirettore generale USR Puglia). Un’intesa che si è progressivamente consolidata permettendo, inoltre, l’attuazione della terza edizione del catalogo regionale dei progetti per gli interventi di prevenzione ed educazione alla salute nella comunità scolastica, volti a trasformare le popolazioni studentesche in cittadine “consapevoli”.

da l'immediato

AlluvioneGargano, Vendola e Di Gioia a Peschici

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
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Stamane, Domenica 8 marzo 2015, a partire dalle ore 10.30 presso la Sala Consiliare del comune di Peschici, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia, incontreranno i sindaci del Gargano per fare il punto sugli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio nei primi giorni del mese di Settembre 2014 e fornire informazioni circa la disponibilità di aiuti economici per i danni patiti.

da Rodigarganicoonlineblog

Il Questore di Foggia: «Qui è il farwest»

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
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Capitanata – Autobombe, attentati incendiari, omicidi, rapine spettacolari, traffico di armi e di droga e una violenza sorda, sotterranea che si nutre di paura e omertà e cresce di giorno in giorno. Non siamo nel cuore della Sicilia, né in Aspromonte o nella Terra dei fuochi. Ma nel nord della Puglia, nella provincia di Foggia, dopo Bolzano la più grande d’Italia per estensione: 7 mila metri quadrati, 61 Comuni, 700 mila abitanti. Una pianura sterminata e ricca, il Tavoliere, dove si producono in abbondanza vino, grano, olio, e che si estende ai piedi del Gargano, un promontorio a picco su un mare splendido, che, con le sue spiagge, i suoi antichi borghi, la foresta Umbra, è tra le mete turistiche italiane preferite dagli stranieri. Chi non conosce Peschici, Vieste, Rodi Garganico, Vico? Una grande bellezza che non riesce a diventare redditizia e che anzi rischia di andare perduta, sopraffatta dal degrado, dall’abbandono, dalla esasperazione di chi non ne può più ed è costretto a mollare. “Qui è il farwest”, denuncia il questore Pier Nicola Silvis, che, dopo aver girato tutta l’Italia, è stato inviato in prima linea proprio nella sua terra, una terra che ama -si capisce da come ne parla- e che vorrebbe sottrarre al declino al quale sembra essere inevitabilmente destinata. “Siamo in guerra. Ogni giorno combattiamo la nostra battaglia contro nemici spietati e organizzati”, dice. “Ma nessuno ne parla. Non ne parlano i giornali, le tv, i politici. E il silenzio non ci aiuta certo a vincere. Abbiamo bisogno di far sapere alla gente quello che accade intorno a noi, di spiegare a chi è scoraggiato e non ne può più che non è solo, che noi ci siamo e che insieme possiamo farcela.

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Per questo chiedo aiuto ai media e chiedo di puntare i riflettori su questo pezzo d’Italia. Penso che sia utile spiegare che non si deve restare zitti a subire e che sia utile spiegare cosa stanno facendo lo stato, le forze dell’ordine, le istituzioni”. Proprio durante l’intervista Silvis riceve la notizia di un altro ordigno esploso in città. Soltanto pochi giorni fa, riferisce, è stata piazzata una bomba a San Severo, e una donna è rimasta ferita.“Questa terra è in ginocchio e noi siamo in trincea. I commercianti, gli imprenditori sono terrorizzati. Qui si spara e si ammazza con una facilità inaudita e una ferocia senza pari”. Le cifre lo confermano: c’è un attentato ogni 16 ore, un furto d’auto ogni tre ore, 8 negozianti su 10 vengono taglieggiati. Ed è lunga la scia dei morti, tra cui c’è chi non paga il pizzo. Il Tavoliere, in particolare la zona che comprende appunto San Severo, grosso centro agricolo di oltre 60 mila abitanti, sono sotto il completo dominio di un’ organizzazione che è saldamente radicata da più 30 anni sul territorio ed è divisa in tre grossi clan che si occupano soprattutto di estorsioni , stupefacenti e truffe alle assicurazioni. A spargerne i primi semi fu proprio lo storico boss della Camorra Raffaele Cutolo (cfr intervista video di Joe Marrazzo), prima di essere condannato a scontare 13 egastoli con il 41 bis. O’ professore venne qui il 5 gennaio del 1979. “Tenne un summit all’Hotel Flora con i pregiudicati locali – ricorda il questore – il suo obiettivo era quello di colonizzare la provincia. Invece accadde qualcosa di inspiegabile. La criminalità locale respinse i napoletani e si mise in proprio. E’ così che nacque la ‘Società Foggiana’, che è un cartello di famiglie assolutamente autoctono, senza legami con nessuno, né con la Camorra appunto, né con la Mafia, né con la ‘Ndrangheta, né tantomeno con la Sacra Corona Unita, attiva in Salento o con altri organizzazioni criminali straniere”. Nessun rito di iniziazione, nessun patto di sangue, nessun santo protettore. Nessun padrino riconosciuto: fa il boss chi tiene l’elenco completo di quelli che devono pagare. Ma neppure nessun pentito. “Ce ne sono un paio che si dicono pronti a collaborare -ammette il questore- ma dobbiamo verificarne l’attendibilità”. Insomma, gli uomini della “Società” vivono sott’acqua, ma sono spavaldi e senza pietà. Quanto al denaro, non lo ostentano per non rendersi riconoscibili e per lo più lo utilizzano in spese legali, per gli stipendi degli aderenti al clan e per mantenere le famiglie di chi sta in carcere. Niente a che vedere con il lusso e con lo sfarzo di certi camorristi. E questo non voler dare nell’occhio è un loro grande punto di forza. Come lo è il fatto che lascino alla microcriminalità un’ assoluta libertà di azione nel settore dei furti e delle rapine, dove è Cerignola, che si trova più a Sud, nella Valle dell’Ofanto, ad avere il primato assoluto. Qui agisce una Mala che assomiglia molto a quella anni Settanta del Brenta di Felice Maniero, specializzata nell’assalto ai portavalori. Spettacolari le modalità delle azioni. I blitz hanno la caratteristica di essere condotti spesso dinanzi a testimoni increduli e con un dispiegamento di mezzi e di armi da grande fiction.  “Eppure, tutto ciò non fa notizia!”, commenta Silvis. “Ma lo ripeto e lo ripeterò instancabilmente, se non si accendono i riflettori su episodi di tali proporzionim, la gente continuerà a credere che l’unica risposta possibile sia non vedere, non sentire, non parlare, perché non sa niente di quello che facciamo noi contrastare tutto ciò. Non conosce la nostra risposta, non sa che lo Stato c’è ed è fortemente presente. Non glielo dice nessuno. E non capisco perché. E non capisco neppure perchè quando una cosa del genere succede in Calabria, o in Campania o in Sicilia o nel Nord, invece i media accendano subito tutti i riflettori”. Il questore cita come esempio clamoroso una grossa operazione messa a segno dalla polizia di Foggia un anno fa. Centinaia di perquisizioni, una trentina di arresti, un enorme quantitativo di droga sequestrata e la scoperta di un immenso deposito di armi, un vero e proprio supermarket, decine di pistole di tutti i tipi, fucili, kalashnikov, persino una mitragliatrice da combattimento, bombe a mano, giubbetti antiproiettile. E un book con foto e prezzi. “Una breve sui giornali. Tutto qui”. Perchè allora quando due giorni dopo vennero sequestrate quattro pistole in Calabria ci fu una grandissima risonanza mediatica? Perchè?, si chiede Silvis. La stessa inquietante nebbia omertosa e la stessa indifferenza dei mezzi di informazione avvolge il Gargano, la perla dell’Adriatico pugliese, dove è attiva la “Mafia dei Montanari”, gente dura che non conosce pietà e di cui sono principali vittime gli imprenditori che operano nel settore turistico.

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Due sono le famiglie che si contendono il potere e che si fanno la guerra i Li Bergolis e i Romito. Tantissimo il sangue versato fino ad oggi. E alto il prezzo pagato in termini economici da chi vive sotto la loro insopportabile cappa. “Il rischio grande ora è -tiene a sottolineare il questore- che queste tre entità si alleino, si confederino. Se succedesse sarebbe davvero un disastro. E’ questo che dobbiamo evitare con ogni mezzo. In primo luogo – ribadisce- attraverso l’informazione che è il veicolo della cultura e dell’educazione antiracket. Solo così la società civile potrà avere la meglio”. In quest’ultimo anno le denunce di tentativi di estorsione sono aumentate addirittura del 30%: e questo è un segnale positivo. Non significa che è aumentata la pressione della criminalità ma che i cittadini hanno capito che occorre mostrare coraggio, alzare la testa. Certo la mafia sta reagendo e con le bombe. Ma è in difficoltà, per la prima volta in tanti anni. E lo sarà ancora di più d’ora in avanti, assicura Silvis. E’ nato da pochi giorni infatti il Nucleo Investigativo Antiracket, il cui obiettivo è quello di aiutare le vittime, incoraggiandole a fare segnalazioni anche in forma anonima attraverso queste utenze ad hoc: 0881.668780; [email protected]. Uno strumento utile che da una parte agevolerà le indagini e dall’altra consentirà di offrire loro il supporto necessario. Un duro colpo per i gangster e i commandos delle praterie del Tavoliere e delle grotte del Gargano.

da Rodigarganicoonlineblog

“Camicette bianche”, a Foggia Ester Rizzo: l’8 marzo

Pubblicato : domenica, 8 marzo 2015
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Foggia – NON solo solo l’8 marzo: il Cantiere cambia formula e diventa itinerante. Il festival di idee, immagini, parole e note ideato da Rita Rungetti, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Cantiere 8 Marzo, parte da Foggia e viaggia per tutto il mese sulle strade della parità. La quarta edizione di Cantiere 8 Marzo per la città futura è dedicata alla cultura dei diritti delle donne. Affronterà i temi del lavoro, dell’economia e della felicità sostenibile nella e oltre la crisi, della legalità e dell’inclusione, e parlerà di maternità, parto, immigrazione, comunicazione, violenza sulle donne, cercando di costruire percorsi partecipati di cittadinanza attiva e consapevole. Il primo cantiere apre lunedì 9 marzo in una scuola: alle 10.30 l’Istituto di Istruzione Superiore Einaudi-Grieco di via Napoli a Foggia ospiterà Ester Rizzo, autrice del libro “Camicette bianche – Oltre l’8 marzo” (Navarra Editore) che ricostruisce la tragedia della Triangle Waist di New York in cui morirono 146 operaie. Trentotto erano italiane, pressoché dimenticate, le altre russe, americane, ungheresi ed austriache e 17 erano gli uomini. “La tonnellata umana”, così definita, che si lanciò dal grattacielo in fiamme, poiché le porte dei locali, dove lavoravano, erano chiuse a chiave. L’evento, promosso dall’Aps Cantiere 8 Marzo, si inserisce nell’ambito del progetto “Raccontami una storia” (coordinato dai docenti Maria De Cristofaro, Rita Rungetti, Anna De Cillis e Michele Perchinunno). Sarà, inoltre, allestita la mostra permanente “Stop femminicidio”, realizzata dalle alunne e dagli alunni del Corso di Grafica Einaudi e curata dalla docente Dina Battiante, con immagini fotografiche, fumetti e slogan contro la violenza sulle donne. “Oltre l’8 Marzo: sulle strade della parità” prosegue alle 18, nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte “Andrea Pazienza” di Foggia con una riflessione a più voci sul mondo del lavoro femminile e sui cambiamenti che lo hanno attraversato dalla New York di un secolo fa all’Italia di oggi. Ester Rizzo incontra la città in un lab aperto a quanti operano nei settori della conoscenza, della comunicazione, dell’economia, agli organismi di parità e agli enti locali. Nel corso della serata sarà proiettato il trailer di “Triangle”, il nuovo film di Costanza Quatriglio, presentato al Torino Film Festival nella sezione curata da Paolo Virzì dove si è aggiudicato il Premio Cipputi. Racconta due tragedie tra loro speculari che fanno riflettere sulla condizione del lavoro oggi e sui diritti della classe operaia: dalla New York di un secolo fa all’Italia di oggi, poco sembra essere cambiato per le donne lavoratrici. L’iniziativa è patrocinata dalla Commissione Pari Opportunità Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia, dall’Università degli Studi di Foggia, dal Ministero del Lavoro- Consigliera di parità della provincia di Foggia.

da statoquotidiano