Ultime Notizie da Foggia e dalla provincia di Foggia

Rassegna della stampa locale e comunicati delle Associazioni di Foggia e della provincia di Foggia

Siti web e servizi internet - il tuo business online

Per le vostre vacanze in Thailandia : THAILANDIA , VIAGGIO THAILANDIA , THAILANDIA VACANZE ,

BANGKOK THAILANDIA , ISOLA DI PHUKET

Tour e vacanze in Thailandia Studio Fitness a Foggia e' un' isola dove il piacere di ritrovare la bellezza si sposa con il relax e la distensione di corpo e mente
Sala attrezzi Idromassaggio - Sauna - Solarium viso e corpo - Poltrona massaggiante - Bagnoturco  - Fitbox - Ginnastica dolce - Ginnastica posturale - Spinning - Total Body


Foggia cresce? leggi le email o invia un email a [email protected]
Notizie del 16 ottobre 2014

LUCERA – era ai domiciliari ma andava in giro con il trattore

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Era stato accusato di ricettazione di un autocarro

Era agli arresti domiciliari presso la propria abitazione ma durante un controllo effettuato dai Carabinieri di Lucera, Gianluigi Savino, agricoltore di 53 anni, non era stato trovato in casa. 

LE RICERCHE. Subito i militari avevano iniziato le attività di rintraccio nelle aree circostanti e nel centro abitato, e, nel corso delle ricerche, l’uomo era sopraggiunto presso la propria abitazione a bordo di un trattore ed era stato arrestato e sottoposto nuovamente ai domiciliari.

I PRECEDENTI. Savino era stato destinatario, nel giugno scorso, di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su proposta della locale Procura della Repubblica, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Dirty Bomb’ condotta dai Carabinieri di San Severo.

11 PERSONE ARRESTATE. Nell’operazione erano state arrestare 11 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei delitti di tentata estorsione ai danni di diversi imprenditori locali, detenzione e porto abusivo di armi ed esplosivo in luogo pubblico, danneggiamenti mediante attentati dinamitardi, furti di automezzi, favoreggiamento, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti. Savino era stato accusato della ricettazione di un autocarro rubato.

Tiziana Cuttano da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Gargano escluso dal rinvio del pagamento imposte per alluvione, Scalfarotto getta acqua sul fuoco delle polemiche

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Il Governo non ha incluso il Gargano nelle aree colpite dalle alluvioni per il differimento dei tributi locali sollevando l’indignazione di esponenti politici ed economici. Ora il sottosegretario assicura: «Probabilmente, già lunedì il Consiglio dei Ministri delibererà stato di emergenza per il Gargano»

Renzi a Peschici dopo l’alluvione che ha colpito il Gargano

Non è stato possibile” sottolinea Scalfarotto “estendere al Gargano il rinvio del pagamento delle imposte disposto per altri centri, perché la norma è applicabile solo nell’immediatezza dell’evento calamitoso. Non ha lo scopo di soccorrere i danneggiati, tanto è vero che non comporta alcuno sgravio, ma solo un rinvio, bensì di evitare che l’irraggiungibilità degli uffici pubblici o il malfunzionamento dei servizi dovuto all’emergenza crei pregiudizio al contribuente.”

da Il Mattino di Foggia & Provincia

VIESTE – Omicidio Vieste: c’è un sospettato

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

La vittima si chiamava Antonio Di Mauro ucciso a fucilate mentre era a bordo della propria imbarcazione

L’assassino, stando a indiscrezioni, avrebbe già un nome ed un volto. Si tratterebbe di un uomo di 37 anni anni, cognato della vittima a lungo interrogato dai militari dell’Arma. L’omicidio sarebbe maturato nel mondo degli stupefacenti anche se gli inquirenti non escludono anche possibili dissidi familiari

da Il Mattino di Foggia & Provincia

FOGGIA –Residenti ex Onpi e V.San Severo, Cislaghi: Giunta di dilettanti

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

PRIMA o poi doveva esplodere la protesta di chi “vive nell’emergenza abitativa”, prima gli occupanti del palazzo “ex ONPI”, poi i “baraccati di via San Severo”. Proteste intramezzate dalla disperazione delle famiglie che abitano le “case” prese in affitto dal Comune su cui pendono sentenze esecutive di sfratto, per morosità dell’ente o per disdetta del contratto.

 
Se queste sono le emergenze che hanno trovato eco sulla stampa negli ultimi giorni, non vanno dimenticate le situazioni che fanno indignare come il “Campo degli Ulivi”, un impianto sportivo che ospita baracche ormai fatiscenti che necessitano di manutenzione straordinaria, come il ghetto di via De Petra, una baraccopoli storica non allacciata alla rete fognaria che scarica direttamente nel sottosuolo, o come le baracche sorte a fianco delle case popolari al rione Candelaro, in via Lucera e al CEP.

 
Una situazione indegna anche delle baraccopoli africane. Una situazione paradossale in una città che da vent’anni dichiara di voler eliminare “l’emergenza abitativa”, in una città dove ci sono più appartamenti che nuclei famigliari, in una città che in nome dei baraccati ha varato decine di piani edilizi senza riuscire a scalfire il problema e senza riuscire a risolvere una sola situazione di crisi.

 

Le proteste cui stiamo assistendo sono la risposta di disperati che non sanno più a che “santo votarsi” (o che “santo votare”) perché non ci sono soluzioni praticabili in tempi brevi: non ci sono case di proprietà pubblica; non ci sono soldi da destinare al sostegno delle famiglie in difficoltà economica e sociale. L’incapacità colpevole di chi ha amministrato non ha portato all’acquisizione delle case promesse nei tempi dovuti, come la vicenda dei 30 alloggi che il Consorzio Unitario Coop Casa doveva consegnare tra anni orsono è lì ha dimostrare, mentre gli alloggi di proprietà pubblica che si rendevano liberi venivano regolarmente occupati abusivamente.

 
Lascia senza parole la soluzione proposta dall’amministrazione comunale a chi, come i baraccati di via San Severo, non può permettersi di pagare bollette per l’energia elettrica perché, per sopravvivere in quei “container”, è indispensabile tenere accesi i condizionatori 24 ore al giorno a causa della coibentazione insufficiente e del ristagno di umidità. Come si può pensare di ovviare al problema dotando i “container” di pannelli fotovoltaici? L’unica soluzione possibile è reperire case e smantellare il campo.

 
Per raggiungere questo obbiettivo basterebbe acquisire al patrimonio comunale, o regionale, i “ruderi della ex legge Gozzini” di via Miranda e completare gli alloggi, come, per smantellare il Campo degli Ulivi, basterebbe incassare la fidejussione a garanzia dei 30 appartamenti promessi dal Consorzio Unitario Coop Casa e reperire gli alloggi sul libero mercato.

 

A questo riguardo, il reperimento delle case promesse, chiediamo al Sindaco di rendere pubblici i cronoprogrammi di tutti i piani edilizi che prevedono la cessione di quote di appartamenti cominciando dagli accordi di programma in via di realizzazione come, a esempio, quello adiacente il Campo degli Ulivi sul prolungamento di via Parini.
Sta di fatto che questa amministrazione comunale non ha presentato uno straccio di “linee programmatiche” e ha dimostrato di essere incapace ad affrontare i problemi per tempo come ha dimostrato di non avere idea di come risolvere definitivamente le molteplici emergenze che affliggono la città emergenze e, tra queste, l’emergenza abitativa in primis.
(A cura del segretario del circolo “CheGuevara” – Fiorenzo Giorgio Cislaghi)

FOGGIA – nona edizione de ‘Notte dei Senza Dimora’

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Notte senza dimora a Foggia (Ph image: archivio Maizzi)

TORNA anche Foggia la ‘Notte dei Senza Dimora’, che nasce a livello nazionale per porre maggiore attenzione sulle difficili condizioni di vita dei senzafissadimora, di chi per le ragioni più diverse vive e dorme in mezzo alla strada. Per questo, anche la nona edizione dell’evento promosso dall’associazione Fratelli della Stazione e dalla redazione del giornale di strada FogliodiVia, cercherà di approfondire attraverso una tavola rotonda che tipo di iniziative di accoglienza sono in cantiere in vista dell’inverno ormai alle porte nella nostra città. In assenza di strutture pubbliche adibite all’accoglienza dei clochard, infatti, nei mesi più freddi dell’anno sarà ancora una volta il mondo del volontariato e del privato sociale ad attivarsi per promuovere interventi in rete e garantire ripari sicuri per quanti costretti a vivere all’addiaccio. Non a caso, il titolo della tavola rotonda sarà: ‘Quando il welfare di comunità sostituisce i Piani Sociali di Zona’.

 
L’iniziativa si svolgerà a Foggia venerdì 17 ottobre, partire dalle ore 19, sull’isola pedonale di Corso Vittorio Emanuele. La ‘Notte dei Senza Dimora’ si svolge in occasione della Giornata Mondiale dell’ONU di lotta contro la povertà, in programma il 17 ottobre di ogni anno. L’obiettivo, dunque, è di avvicinare il complesso istituzionale alle esigenze dei più poveri della città, con l’idea e la speranza che proprio dal Palazzo – sindaco, assessori, consiglieri comunali – possano essere adottati interventi concreti per migliorare le condizioni di vita e la qualità dell’accoglienza verso i più bisognosi.

 
Alla tavola rotonda, moderata da Emiliano Moccia, direttore di FogliodiVia, parteciperanno:
Franco Landella, sindaco di Foggia;
Erminia Roberto, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Foggia;
padre Luigi Martella, parroco di Sant’Alfonso de’ Liguori (dove sarà allestito per il secondo anno consecutivo un dormitorio d’emergenza);
don Francesco Catalano, direttore della Caritas Foggia-Bovino;
Carine Bizimana, Consigliere comunale aggiunto per i migranti del Comune di Foggia
Leonardo Ricciuto, Fratelli della Stazione;
Catia Loiacono, Avvocato di Strada.

 
Al termine della tavola rotonda, dalle 20.30 in poi, la Notte continuerà con le esibizioni musicali del duo Madame Butterfly & Mr. Bear e del gruppo reggae Sensabar & Beppe Legend.
Associazione di volontariato “Fratelli della Stazione – onlus”

da Stato Quotidiano

FOGGIA – ‘Da grande voglio fare il criminologo’, corsi UniFg

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Sopralluogo delitto Sarah Scazzi, foto Corriere del Mezzogiorno (Avetrana)

A un mese dalla pubblicazione del bando e del regolamento per potervi partecipare, il Master in Criminologia e Psicologia Investigativa dell’Università di Foggia (I° Livello, incardinato nel Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione) ha fatto registrare oltre 3200 manifestazioni di interesse e 1286 contatti unici sul sito dedicatogli www.unifg.it/masterincriminologia: considerate l’indicizzazione di un’esperienza scientifica come questa e i professionisti del settore, a cui è sostanzialmente destinato, si tratta di un risultato lusinghiero che lascia ben sperare per la riuscita dell’unico Master del genere in Puglia (uno dei pochi nel Mezzogiorno e nel resto d’Italia).

 

Un Master che formerà specialisti nella “analisi e nella comprensione dei crimini e dei delitti”, poiché oltre all’aspetto medico e legale si occuperà anche dell’aspetto logistico e pratico (ad esempio della lettura e soprattutto dell’interpretazione dei tabulati telefonici redatti durante delle intercettazioni, finiti in un processo e divenuti pubblici), quindi dell’aspetto socio-psicologico della personalità del reo.

 

Sei mesi di lezioni, una autentica full immersion tra ricerche e stage (alcune ore verranno trascorse presso le redazioni centrali delle testate La Gazzetta del Mezzogiorno e Il Corriere del Mezzogiorno) nonché approfondimenti “sul campo” eseguiti direttamente al seguito dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia risultato il migliore d’Italia nell’ultima valutazione Anvur 2004-2010 per la Qualità della Ricerca eseguita all’interno degli Atenei.
«Sarà un’esperienza bellissima – spiega la prof.ssa Emanuela Turillazzi, direttore dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Foggia – poiché cercheremo di coinvolgere i corsisti in tutte le fasi del nostro intervento, dalla chiamata sul luogo del reato all’analisi dei reperti rinvenuti, dalle prime valutazioni del caso alle conclusioni oggettive, controllabili e basate su evidenze scientifiche che offriamo a colui che dovrà, in definitiva, decidere. Questo Istituto è stato direttamente coinvolto in casi molto importanti come la ricostruzione della dinamica dei fatti in occasione della morte di Stefano Cucchi e come la ricostruzione di alcune ombre, poi per la verità emerse in maniera evidente, nel caso della morte di Elisa Claps.
Ai corsisti assicuriamo competenza scientifica, rigore metodologico e passione: cercare di portare alla luce la verità scientifica è un’attività che richiede molto tempo, molta tenacia e pazienza, ma soprattutto una rigorosa metodologia medico legale». Sei mesi di lezioni, si diceva, che assicureranno 60 Crediti formativi universitari e soprattutto una sorta di “patente scientifica” nella comprensione e nella lettura di reati anche molto gravi: un aspetto importante del Master sarà infatti quello riservato alla ricostruzione del profilo del criminale, di chi commette delitti per rabbia, frustrazione, vendetta o semplicemente per malvagità.

«Questo genere di professionalità, come quelle che formeremo in questi mesi, è sempre più richiesto all’interno dei Tribunali – spiega il prof. Pier Paolo Limone, associato di Pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia – per la soluzione di casi complicati in cui, molto spesso, movente e rabbia sociale centrano poco: molti delitti hanno a che fare unicamente con il delicato quadro personale di chi li commette, per cui attraverso le nostre lezioni cercheremo di rintracciare e ricostruire quelle debolezze umane che, a contatto con determinate cause scatenanti, possono diventare un vero e proprio detonatore di violenza.

 

Noi ci crediamo molto, pensiamo che questo Master possa fare davvero la differenza e possa qualificare chi lo frequenterà, nel senso che l’analisi dei fenomeni criminali rappresenta uno dei punti chiave da cui partire per migliorare la società in cui viviamo: capire perché si sbaglia, impedire che lo si faccia ancora». Tutte le informazioni necessarie all’iscrizione e alla frequentazione del Master sono reperibili sul sito www.unifg.it/masterincriminologia, il bando scade il 19 dicembre p.v. e il costo complessivo del corso ammonta a 3000 euro (1500 da versare all’iscrizione, il saldo da effettuare entro il 29 maggio 2015).
Tuttavia, per mezzo di una convenzione UniFg-BancApulia, è possibile rateizzare il costo del Master in 30 mensilità dell’importo di 103 euro circa (calcolo effettuato con Euribor 3 mesi rilevato ad oggi). Inoltre, grazie a un importante accordo UniFg-Adisu, sarà possibile soggiornare per tutta la durata del Master in alloggi dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio a prezzi assolutamente calmierati rispetto al mercato: ad esempio 10 euro al giorno per una camera doppia.

da Stato Quotidiano

ASCOLI SATRIANO – Tari, rivolta ad Ascoli Satriano, cittadini restituiscono 450 bollette

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

UNA affollata manifestazione di protesta, con oltre 500 persone, davanti al municipio di Ascoli Satriano ed un gesto eclatante: un pacco con 450 bollette Tari , con su scritto “In questa scatola il frutto dei vostri errori, ricalcolate tutto”, consegnato al sindaco Nino Danaro, da commercianti e privati cittadini che hanno denunciato gli sbagli dell’amministrazione comunale nel computo degli oneri da ripartire alla cittadinanza per la tasse rifiuti. Questo è quanto si è proposto di mettere in piedi l’autocostituito comitato di cittadini infuriati per “l’esorbitante aumento della Tari per il 2014″.

Durante la manifestazione tutti i negozi abbasseranno le serrande in segno di solidarietà. Sono in tanti a dire no alle “bollette gonfiate” e al surplus di costi che «anziché diminuire per la premialità dell’aumento della raccolta differenziata sono aumentati a dismisura raggiungendo cifre esorbitanti proprio per i commercianti e gli imprenditori”.

Il sit-in organizzato per lunedì prossimo, segue “l’assalto spontaneo” al palazzo municipale avvenuto qualche giorno fa ad opera di una folla esasperata che ha creato anche momenti di tensione, con sacchetti della spazzatura abbandonati presso la casa comunale e battibecchi con gli amministratori.

«Con la manifestazione di lunedì chiediamo il ricalcolo delle tariffe secondo i costi e le entrate reali per i commercianti che sono in ginocchio – ha detto Potito, commerciante di Ascoli -. I parametri devono essere quelli che la legge prevede e non costi aggiuntivi estranei al servizio di raccolta dei servizi solidi e urbani”.

“L’amministrazione dovrebbe fare ciò che facciamo con le nostre aziende, quando i soldi non bastano tagliamo i costi – ha sottolineato Antonio, pensionato -. Dovrebbe inoltre vigilare sulla raccolta punendo pesantemente chi la differenziata non la fa o la fa in maniera scorretta».

Mentre Lucio Russo, presidente della Legaart provinciale, ha rincarato: «Le bollette sono tutte da rivedere, i cittadini sono in difficoltà. Se c’è una indicazione nazionale, come dice il sindaco per giustificare l’enorme aumento, che sia lui a farsi portavoce di una posizione ferma col Governo e noi lo seguiamo tutti».

Il Comune ha aumentato di circa il 300% (secondo una stima verificata dalla CGA di Mestre e resa nota da Giuseppe Bortolussi) della tassa sui rifiuti solidi urbani per alcuni esercizi commerciali come le pescherie, i negozi di ortofrutta e i fiorai. L’associazione per i diritti dei consumatori chiede al Comune di Ascoli Satriano un incontro per tentare di ridefinire le quote e anche per sapere dove vanno a finire queste somme e se generano un’offerta maggiore di servizi per i cittadini.
Su Facebook impazzano le critiche verso l’amministrazione, rea di spendere oltre 800mila€ per i rifiuti, ma anche contro l’opposizione, accusata di non aver vigilato e bloccato l’introduzione degli aumenti.

“La stangata non c’è stata, poteva accadere di peggio – replica il sindaco – abbiamo fatto il possibile per contenere le tariffe. E’ certo che chi produce più immondizia dovrà pagare una quota più alta. Non potevamo fare diversamente, abbiamo applicato la legge attualmente in vigore”.

da Stato Quotidiano

21esimo Reggimento Trieste, arriva il Colonnello Alemanno/FOTO e VIDEO

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Cerimonia ufficiale alla Caserma Pedone questa mattina per l’ avvicendamento del Comandante del 21° Reggimento artiglieria terrestre “Trieste”. Alla presenza delle autorita’ civili e militari della Provincia di Foggia e’ avvenuto il cambio del testimone tra il Colonnello Ricciardelli ed il Colonnello Alemanno

VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Teleradioerre

FOGGIA – Contro l´usura, scende in campo SOS Impresa: indagine con le scuole

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Successo del progetto di SOS Impresa di Foggia, che si propone di sensibilizzare il mondo giovanile sui problemi dell’usura e del racket delle estorsioni attraverso la somministrazione di un questionario agli alunni delle quinte cassi degli Istituti superiori della Provincia di Foggia,

 

L’indagine – proposta e autofinanziata da SOS Impresa, l’Associazione contro il Racket e l’Usura costituita a Foggia nel 2002 – offre un questionario anonimo che sollecita i giovani a discutere su questi temi verificando così il grado di conoscenza dei fenomeni.

 
Al progetto hanno aderito tutti gli Istituti Superiori della Città capoluogo. Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà estesa ai studenti delle quinte classi degli Istituti superiori degli altri Comuni della Provincia. Dopo la elaborazione dei questionari somministrati seguiranno una serie di incontri con gli studenti per affrontare i temi della legalità, del corretto uso del denaro e della conoscenza degli strumenti giuridici per ricevere aiuto nei casi di bisogno.

 
Al termine dell’indagine sarà prodotto un report che sarà oggetto di un dibattito pubblico con le Istituzioni, le autorità di Pubblica Sicurezza ed i media.

da Teleradioerre

FOGGIA – Inaugurazione a.a. della Cesvim Academy

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Al via l’attività formativa della CESVIM Academy, l’istituto di alta formazione leader nel settore in tutto il Mezzogiorno. Questa mattina, l’auditorium dei palazzo Amgas a Foggia ha ospitato l’inaugurazione del nuovo anno accademico: in programma nuovi corsi tra aggiornamenti e ricerca per creare figure sempre più specializzate. All’incontro – moderato dal giornalista Micky de Finis – hanno preso parte il corpo docente dell’ente di formazione, un numero elevato di corsisti e l’amministratore Delegato del Gruppo Cesvim Giseppe Faconda.
Un momento importante per lo sviluppo delle future micro e piccole imprese artigiane di Foggia e provincia: obiettivo dell’ente è creare uno sbocco alle future e giovani generazioni.
Non è mancata l’attenzione delle istituzioni, presente all’incontro il neo consigliere provinciale Rosario Cusmai e l’assessore alle Attività economiche e Politiche Giovanili del Comune di Foggia, Jenny Moffa.

da Teleradioerre

FOGGIA – Buck Festival: oggi la Tavola rotonda ´Lib(e)ri di natura´

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

 

Prosegue a ritmo serrato il Buck Festival, la kermesse dedicata alla Letteratura per Ragazzi di Foggia. Si terrà oggi pomeriggio a partire dalle ore 18.00, presso la sala Rosa del Vento della Fondazione Banca del Monte di Foggia, la tavola rotonda Lib(e)ri di natura. Con l’intervento di autori, illustratori, studiosi e appassionati, l’incontro approfondirà il tema della quarta edizione di Buck, che quest’anno si occupa della natura.
In particolare, nel corso del dibattito, si prenderanno in esame gli strumenti artistico-pedagogici utili a definire il rapporto dei più giovani con l’ambiente, nel rispetto di tutte le forme viventi.
Ai lavori, moderati da Ilaria Filograsso, ricercatrice presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti, dove insegna Storia della letteratura per l’infanzia, interverranno gli ospiti del Festival: Giusi Quarenghi, Gek Tessaro, Marco Dallari, Carlo Carzan, Sergio Guastini, Hans Hermans, Liliana Carone. All’incontro parteciperà anche Tito Vezio Viola, Direttore della Biblioteca Comunale di Ortona, che da oltre vent’anni si occupa di promozione culturale con i bambini e i ragazzi, di animazione e di progetti educativi legati ai servizi e alla scuola.

Per seguire il festival: www.buckfestival.it

Nel corso dell’incontro verranno presentati anche i diversi testi che saranno utilizzati nei laboratori in programma fino a domenica 19 ottobre.

da Teleradioerre

VIESTE – Pescatori litigano nelle acque di Vieste: parte un colpo di fucile, un disperso

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

E’ giallo sul Gargano dove tra Peschici e Vieste ci sarebbe stata una sparatoria, durante la quale sarebbe stato ucciso un pescatore. Indagano i carabinieri

Giallo in alto mare, sul Gargano, dove in località Isola della Chianca, a largo tra Peschici e Vieste sarebbe avvenuta una sparatoria tra due gruppi di pescatori, a bordo di altrettanti pescherecci. Secondo una prima e sommaria ricostruzione dell’accaduto, tra le due motobarche sarebbero state subito scintille: un violento diverbio terminato con un colpo di arma da fuoco (pare fucile) esploso all’indirizzo di un pescatore di circa 40 anni, le cui generalità non sono state ancora rese note.

L’uomo risulta tutt’ora disperso: un pescatore che avrebbe assistito alla scena e dato l’allarme ai carabinieri, infatti, ha dichiarato che il corpo della vittima sarebbe stato poi lasciato in mare aperto. Sull’accaduto, sono in corso le indagini dei carabinieri.

da Foggiatoday

FOGGIA – Alimenti vietati ai celiaci commestibili, il Gluten Friendly ‘Made in Foggia’ conquista gli Usa

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

I risultati pubblicati dalla più popolare radio indipendente americana. Il Rettore: «Orgoglioso che se ne parli in America, ci piacerebbe trasformare il Tavoliere nella Golden valley del grano per celiaci»

La più popolare radio indipendente americana, Public Radio International, nei giorni scorsi ha pubblicato in grande evidenza un reportage sul Gluten Friendly, la ricerca “Made in UniFg” che attraverso la modifica delle proteine del glutine potrebbe rivoluzionare le abitudini alimentari dei celiaci di tutto il mondo.

Il reportage, firmato dalla giornalista Angelica Marin, contiene un’approfondita disquisizione sulle deduzioni scientifiche che hanno condotto alla scoperta oltre a un’intervista alla prof.ssa Carmen Lamacchia componente della squadra di ricercatori che ha firmato questa storica affermazione, ma soprattutto rappresenta l’approdo ufficiale del Gluten Friendly anche negli Stati Uniti d’America: peraltro entrando dalla porta principale, visto che il network indipendente PRI si è sempre occupato di ricerca scientifica di altissimo profilo oltre che riconosciuta valenza sociale.

La pubblicazione del reportage – il primo dei due realizzati durante la visita all’Università di Foggia di alcuni corrispondenti italiani dell’agenzia americana Associated Press – ha istantaneamente favorito la nascita di due spontanei movimenti di opinione, in seno alla comunità scientifica americana ma soprattutto tra la popolazione che aspetta da anni una scoperta così rivoluzionaria: già perché tra i particolari che non sono sfuggiti ai media americani innanzi tutto il superamento col massimo degli esiti possibili della registrazione internazionale PCT (Patent Cooperation Treaty).

Due movimenti di opinione che hanno formalmente aperto il dibattito scientifico sul Gluten Friendly anche negli Stati Uniti, in cui sono perfettamente riconoscibili le citazioni di merito espresse nei confronti dell’Università di Foggia, del coraggio della prof.ssa Carmen Lamacchia e dell’audacia di un giovane Ateneo del Sud d’Italia.

Si tenga conto del fatto che The New Reddit Journal of Science è una piattaforma di “discussant” molto popolare tra le comunità accademica americane, poiché afferisce a diversi College tra i più blasonati del Paese: una presenza molto prestigiosa, che non accresce il valore già di per sé unanimemente riconosciuto della scoperta “Made in UniFg” ma che certamente rappresenta un punto di svolta nella vita del nostro Ateneo.

«Sono molto soddisfatta – dichiara la prof.ssa Carmen Lamacchia, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze agrarie, dell’alimentazione e dell’ambiente dell’Università di Foggia – perché la risposta giunta dal Paese al mondo in cui la ricerca scientifica rappresenta una specie di dogma, cioè gli Stati Uniti, gratifica ancora di più e ci incoraggia a perseguire caparbiamente gli obiettivi della nostra ricerca».«Amazing things are happening here».

Parafrasa il celebre motto, che campeggia all’ingresso della Columbia University, il Delegato alla Ricerca scientifica dell’Università di Foggia prof. Cristoforo Pomara, aggiungendo però «che cose eccezionali stanno succedendo all’UniFg da tempo ormai, come testimonia il 12esimo posto nella classifica degli Atenei Italiani. I risultati di questa ricerca, come altre che stiamo seguendo attraverso i nostri uffici, mi lasciano sperare che Foggia abbia le carte in regola per abituarsi a volare alto.

Per osare di più, che è esattamente la mission della ricerca, oltre che la policy adottata per il lancio di questa ricerca». Entusiasta anche il Rettore dell’Università di Foggia prof. Maurizio Ricci, che dallo scorso giugno – ovvero da quando è stato reso pubblico il Brevetto soprannominato Gluten Friendly – ha ricevuto le felicitazioni e i complimenti di molte Università italiane. «Sono orgoglioso che se ne parli molto bene anche in America – ha commentato il Rettore –. Ci piacerebbe trasformare il Tavoliere, il cosiddetto granaio d’Italia, in una Golden valley del grano: da qui ci auguriamo possa partire una rivoluzione globale che possa migliorare la salute e la qualità della vita di chi, fino ad oggi, ha purtroppo smarrito il sapore e l’odore del pane e della pasta».

da Foggiatoday

SAN SEVERO – L’Enpa punta il dito contro il Comune di San Severo: “Ecco tutta la verità sul canile”

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

L’altra verità sul “pasticciaccio brutto” del canile di San Severo. E le risposte ufficiali alle domande ricorrenti sui social network sulla gestione dei 500 ospiti a quattro zampe

Non si arrestano le polemiche che stanno investendo il canile di San Severo, visto in contrapposizione con la locale amministrazione comunale. E nelle querelle, si aggiunge una nota stampa ufficiale dell’Enpa che, senza mezzi termine, spiega come “Il Comune sta facendo il possibile per affamare i suoi cani”.

“Il sindaco di San Severo si affretta a dispensare la sua solidarietà al dirigente del Comune vittima di una aggressione da parte di un nostro dirigente locale. A scanso di equivoci – si legge – ogni aggressione va condannata, persino quando si manifesta in un clima di esasperazione e di disperazione, e allo stesso modo vanno condannate le aggressioni verbali e le provocazioni, soprattutto qualora dovessero essere esercitate da dirigenti di enti pubblici”.

“Ma il sindaco, con malcelata furbizia, omette di dire che lui – il sindaco Miglio – sta facendo il possibile per affamare i suoi 500 cani, rischiando di subordinare il benessere degli stessi animali (che, va ricordato, rientrano per legge nella sua responsabilità) alla definizione di un aspetto squisitamente formale. Non si spiega diversamente l’ostinazione di un politico che vorrebbe presentarsi come un amministratore esemplare ed efficiente (tra l’altro da pochi giorni eletto presidente della Provincia di Foggia) a non pagare all’Ente Nazionale Protezione Animali una fattura dell’8 agosto scorso emessa a fronte di un contratto finora onorato dalla precedente Amministrazione”.

“Per continuare a garantire il benessere degli animali del sindaco Miglio, la Protezione Animali si sta indebitando e non paga da due mesi gli stipendi ai suoi 8 dipendenti di San Severo. La prossima scadenza dei contributi e delle imposte non potrà essere onorata da Enpa (e di ciò, oggi, la Protezione Animali ha informato il Prefetto di Foggia) solo perché il sindaco Miglio si rifiuta di pagare il servizio puntualmente garantito da Enpa, da anni, ben oltre gli obblighi contrattuali. Strumentalmente l’assessore al ramo, Lino Albanese, scrive su una pagina Facebook di aver trovato un canile ben più economico rispetto a quello di Enpa; questo canile chiederebbe 1,50 euro al giorno per cane”.

“Non spiega, Albanese, che affidando a questo fantomatico canile i cani del Comune di San Severo, l’Amministrazione spenderebbe di più. Perché è vero che il Comune paga oggi (salvo ritardi) 3,10 al giorno per ogni cane, ma solo per 230 cani, mentre gli animali attualmente accuditi da Enpa (e regolarmente autorizzati, uno per uno, dalla Asl e verificati dai Nas) sono 500. Quindi in realtà oggi il Comune spende oggi 1,42 euro al giorno per ogni cane”.

“Ma – spiega Albanese – per risparmiare l’Amministrazione vorrebbe pagare 1,50 al giorno. Il sindaco di San Severo può tranquillamente riprendersi – anche oggi – i suoi 500 cani e sistemarli in un’altra struttura, a patto che il rifugio di destinazione sia in grado di garantire il benessere degli animali. Ma non solo Miglio non li ritira: strumentalmente si rifiuta di onorare il debito nei confronti di chi continua a prendersi cura nel migliore dei modi dei suoi cani, indebitandosi e non pagando – per colpa dell’ostinazione di Miglio – stipendi, tasse e contributi”.

LE RISPOSTE UFFICIALI ALLE DOMANDE RICORRENTI SUI SOCIAL​

1) Il Comune di San Severo spende oggi 3,10 euro al giorno per ogni cane.

Non è vero. Il Comune di San Severo paga 3,10 euro al giorno all’Enpa, ma solo per 230 cani. In realtà i cani (tutti del Comune di San Severo e tutti autorizzati dalla Asl) tenuti all’interno della struttura sono 500. Quindi in realtà il Comune di San Severo spende, per ogni cane, 1,42 euro.

2) Il Comune ha trovato una soluzione più economica.

Non è vero. L’assessore al ramo Lino Albanese ha spiegato su una pagina Facebook di aver individuato un canile alternativo a quello di Enpa che richiederebbe un compenso di 1,50 euro al giorno per cane. Oggi il Comune paga a Enpa, al giorno, 713 euro (230 cani x 3,10, ma i cani sono 500). Nel nuovo canile pagherebbe 750 al giorno (500 x 1,50). Ma non sono ancora chiare le condizioni del fantomatico nuovo canile e la capacità dei gestori di garantire agli animali il miglior livello possibile di benessere e di cure. Se tuttavia il nuovo canile dovesse richiedere 1,50 x solo 230 cani in presenza di 500 cani eccessivi, non verrebbero certamente garantite le condizioni minime di benessere.

3) Il trasferimento dei cani altrove sarebbe vantaggioso per il territorio, da tutti i punti di vista.

Il Comune potrebbe legittimamente trasferire i suoi cani altrove. Enpa sarebbe costretta a licenziare i suoi 8 dipendenti facendo così perdere al territorio otto posti di lavoro.

4) Il canile è di proprietà del Comune di San Severo.

Non è vero. Il canile rifugio è stato realizzato dall’Enpa con fondi propri ed è uno dei migliori d’Italia. Enpa ha fatto pochi anni fa un investimento di mezzo milione di euro per il benessere degli animali in considerazione del fatto che il Comune di San Severo, contrariamente a quanto prescrive la Legge 281/91, non aveva un proprio rifugio municipale.

5) Il Comune ha chiesto a Enpa una riduzione del 5% dei corrispettivi e Enpa ha rifiutato.

E’ vero. Enpa ha già accettato, in passato, una importante riduzione della convenzione su richiesta dell’Amministrazione Comunale. Lo ha fatto in un momento in cui il Comune aveva serissimi problemi di cassa e Enpa, in chiave collaborativa, ha accettato facendosi carico direttamente di molte spese.

6) La convenzione tra Enpa e Comune di San Severo è congrua.

Falso. La gestione ordinaria della struttura costa molto di più di quanto paga il Comune di San Severo. Ogni anno Enpa, ai soli fini del benessere degli animali, compensa con decine di migliaia di euro di fondi propri, senza mai chiedere all’Amministrazione Comune un solo euro in più rispetto a quanto stabilito dalla convenzione.

7) L’Enpa vuole venire meno ai suoi impegni.

Falso. Enpa offre e chiede al Comune puntualità, ma non accetta il taglio del 5% richiesto dal Comune di San Severo il quale pretende la riduzione applicando il decreto Renzi che dà la possibilità (non l’obbligo) agli enti locali di proporre (non imporre) ai fornitori un taglio del 5%.

8) Il Comune sostiene di non aver mai avuto contezza dei cani presenti in canile perché non esiste un registro.

Falso. Ogni cane presente nel rifugio Enpa è autorizzato dalla Asl. Il Comune sa quanti sono i cani presenti: il numero degli animali è persino riportato nelle determine dirigenziali con le quali, volta per volta, vengono autorizzati i pagamenti. Quanto al registro, è un preciso obbligo di legge che Enpa applica, come la Asl veterinaria può confermare.

9) Enpa non vuole restituire i cani.

I cani sono di proprietà del Comune di San Severo e il sindaco può disporre il loro trasferimento in un’altra struttura autorizzata senza aspettare il benestare di Enpa. Ma il Comune non lo fa e al tempo stesso non paga le fatture costringendo Enpa a indebitarsi.

da Foggiatoday

MANFREDONIA – Troupe fiction Rai ‘Baciato dal Sole’ leva le tende: “Ottima risposta del territorio”

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

La serie è stata girata a Manfredonia e Monte Sant’Angelo, con la partecipazione della Daunia Production ed il sostegno dall’Apulia Film Commission

Uno dei set per “Baciato dal sole”

Terminate le riprese di “Baciato dal sole”. Il prodotto è pronto per le successive fasi di lavorazione. Stiamo parlando della fiction Rai per la regia di Antonello Grimaldi (regista del film “Caos Calmo”) e prodotto dalla Pepito Produzioni di Agostino Saccà con il contributo della Apulia Film Commission.

La fiction – girata a Manfredonia e Monte Sant’Angelo – ha visto la partecipazione della Daunia Production per l’individuazione e la gestione delle location e del titolare Pierluigi del Carmine che ha ricoperto l’incarico di Ispettore di produzione.

“E’ stata un’esperienza importante per la crescita complessiva tanto della nostra giovane casa di produzione quanto per tutto il settore delle maestranze cinematografiche del territorio”, spiega Pierluigi del Carmine. “Come al solito, il territorio ha risposto nel migliore dei modi, offrendo una ospitalità unica. Il mio ringraziamento non può non andare al sindaco Angelo Riccardi e all’assessore Pasquale Rinaldi e alla città di Monte Sant’Angelo, al Sindaco Di Iasio e ai cittadini”.

Con un lavoro di oltre 6 settimane, la produzione ha visto il coinvolgimento di tante maestranze locali. “Un esempio chiaro della professionalità che la provincia di Foggia è capace di esprimere in questo settore”, spiega del Carmine. Il 40% dei 60 componenti della troupe era di origine pugliese: di questi più della metà proveniente dal nostro territorio”.

Alla fiction hanno lavorato 100 comparse e dieci manovali locali con una ricaduta economica e di immagine non indifferente. “Credo che questa sia la migliore risposta a chi, in questi anni, ha polemizzato con le scelte di Apulia Film Commission e non ha ben compreso le ricadute positive che produzioni di un certo livello comportano per il territorio”.

“La Capitanata, infatti, in questi anni, è stata al centro dell’attenzione di molte case cinematografiche, sia per la “novità” che ancora rappresenta, sia per la capacità di rispondere in maniera reattiva e professionale ogni qual volta si è presentata una opportunità del genere”.

Terminata la fiction Rai, la Daunia Production è impegnata in questi giorni nella produzione di un corto animato sulla leggenda di Pizzomunno per la regia di Marco Adabbo, mentre la prossima settimana, insieme ad alcune maestranze locali, sarà in Calabria per affiancare una produzione cinematografica russa.

da Foggiatoday

FOGGIA – Il ‘Metodo Silvis’ funziona: con l’Alto Impatto reati in calo del 13%. “Qualcosa sta cambiando”

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

FERRAZZANO – Fanno spesa in trasferta con banconote false: lucerini identificati e denunciati

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

I carabinieri di Campobasso e di Mirabello Sannitico hanno identificato un 27enne e un 31enne di Lucera, responsabili di aver fatto spesa a Ferrazzano con delle 20 euro false

Un 31enne e un 27enne di Lucera sono stati denunciati in stato di libertà con l’accusa di spendita di monete false. Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo che due commercianti di generi alimentari di Ferrazzano, provincia di Campobasso, hanno denunciato di aver riscosso una banconota da 20 euro, ma di essersi accorti soltanto in un secondo momento della truffa.

Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno recuperato le banconote false, ascoltato le vittime e i testimoni. La descrizione dei rei, l’accento pugliese, la targa e l’indicazione del veicolo, hanno consentito di identificare e di denunciare i due lucerini, grazie anche ai colleghi di Mirabello Sannitico.

da Foggiatoday

TORREMAGGIORE – Sotto i sedili dei viaggiatori, stecche di sigarette di contrabbando: arrestati autisti

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

I carabinieri di Torremaggiore hanno scoperto un traffico sigarette di contrabbando dalla Romania alla provincia di Foggia, con una linea di trasporto di persone tra i due paesi nei panni del corriere. Dopo una serie di indagini veniva predisposto un ampio servizio di controllo nel territorio torremaggiorese con la finalità di intercettare il veicolo e interrompere così il flusso di sigarette illegali.

I carabinieri fermavano, quindi, un bus da venti posti con targa romena e procedevano al controllo. In particolare i due arrestati, entrambi conducenti del mezzo, si mostravano subito nervosi alle domande dei militari dell’Arma, che insospettiti dall’atteggiamento, procedevano alla perquisizione del mezzo.

FOTO | CONTRABBANDO DI SIGARETTE ROMANIA-TORREMAGGIORE: DUE ARRESTI

L’attività permetteva dapprima di rinvenire tra i ripiani superiori e sotto i sedili in uso agli ignari passeggeri 18 stecche di sigarette KENT. A quel punto i Carabinieri estendevano la perquisizione anche al carrello trainato e proprio lì, occultato sotto le valige, trovavano un cartone contenente 56 stecche di Marlboro rosse e, all’interno di due sacchi, altre 16 di Kent.

I due autisti venivano arrestati e tradotti presso il carcere di Foggia. Al termine del giudizio, gli indagati hanno patteggiato la pena e sono stati condannati con l’accusa di contrabbando ad 1 anno di reclusione ed alla multa di 6mila euro. Ghinita Bogdan Constantin, 25 anni e Orhean Irinel, di trenta.

da Foggiatoday

FOGGIA -la denuncia del M5S «Batteri in acqua depurata»

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

Utilizzo abusivo delle acque del depuratore per irrigare gli orti di verdura fresca e i campi agricoli a Sud del capoluogo dauno. Il movimento Cinquestelle rilancia il problema, denunciato due anni fa anche su queste colonne, ma questa volta lo fa con un’interrogazione al sindaco Franco Landella rivolta dal consigliere comunale Vincenzo Rizzi, probabilmente all’ultimo atto da esponente del partito di Grillo dopo l’espulsione decretata a mezzo blog.

 

Al di là delle schermaglie politiche, Rizzi e il collega pentastellato Francesco Paolo Gentile denunciano un problema serio, che dovrebbe scuotere le autorità sanitarie a intervenire immediatamente e non a caso l’interrogazione è per il primo cittadino principale autorità sanitaria del territorio. «In quelle acque – scrive Rizzi – potrebbero essere presenti batteri e virus pericolosissimi per la nostra salute, in alcuni casi anche mortali. Per la tipologia del depuratore che versa in quel canale e per la qualità dei reflui lavorati, riteniamo che quelle acque non siano utilizzabili in agricoltura perché inquinate».

L’attenzione dei due attivisti è costantemente in allerta con il monitoraggio del canale Faraniello, un innocuo rigagnolo che raccoglie le acque dal depuratore e le accompagna in mare. Dalle foto scattate nel corso di questi due anni di denunce (e che riportiamo a fianco) si evince che il depuratore depurerebbe ben poco, a giudicare dai reflui che galleggiano a vista in quel corso d’acqua da cui poi attingono i pozzi degli agricoltori.

 

«Il Comune e tutti gli organi preposti – è il richiamo dell’interrogante – vigilino e mettano in campo tutte quelle misure di prevenzione e tutela affinché i prodotti agricoli non vengano più irrigati con acque potenzialmente pericolose».

Rizzi riconosce che «la situazione negli ultimi due anni è migliorata tantissimo», quasi tutte le stazioni di pompaggio (abusive) sono state, infatti, rimosse. Ma i prelievi avvengono comunque e le perplessità tra gli attivisti aumentano: «Ci chiediamo se sia lecito utilizzare le acque di superficie per irrigare i campi senza gli opportuni permessi, se utilizzare le acque di un canale nel quale scarica il depuratore come quello di Foggia sia pericoloso per la salute. Come mai ad oggi – si legge nell’interrogazione al sindaco – nonostante le tante segnalazioni effettuate dai cittadini sono ancora presenti le stazioni di pompaggio, alcune delle quali più volte segnalate/denunciate?».

Tutti interrogativi finora caduti nel vuoto, nonostante il potenziale di rischio per l’igiene pubblica ancora da valutare. Un effetto comunque lo hanno sortito due anni di denunce su quel corso d’acqua (e anche sul depuratore: l’Acquedotto ha eseguito alcuni interventi per l’affinamento delle acque): «Osservando le riprese satellitari di Google Maps – dice il consigliere comunale – è possibile notare che quando furono realizzate le stazioni di pompaggio, l’utilizzo delle acque del canale per irrigare i campi era una pratica molto diffusa e che molte stazioni di pompaggio, sempre all’epoca delle riprese, erano collocate in zone visibili solo se ci si introduce all’interno di campi agricoli di proprietà privata». Oggi invece i prelievi sono più ridotti, ma la cattiva abitudine di irrigare finocchi, verza, meloni, zucchine e quant’altro con l’acqua del depuratore difficilmente verrà debellata. E allora è giusto accertarne il livello di qualità, una responsabilità che le autorità preposte sembrano voler sfuggire. «E’ così difficile – si domanda Rizzi – intervenire e mettere in campo tutte quelle misure per salvaguardare la nostra salute? La prevenzione dovrebbe essere la linea di chi è deputato al controllo e la salvaguardia del bene comune!».

[m.lev.] da La Gazzetta del Mezzogiorno

Criminalità a Foggia: operazione Artemide, 44 arresti in un mese

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

La Polizia di Stato di Foggia ha messo in atto una operazione ad alto impatto contro la criminalità locale: “Artemide”, questo il nome del progetto, dal 15 settembre all’11 ottobre ha portato all’arresto di 44 persone per traffico di droga, di armi e reati contro il patrimoni.1949 le persone controllate, 41 i denunciati.

 

Sotto indagine anche diversi autoparchi di Foggia e San Severo, così come 40 terminali di scommesse e giochi clandestini. Sequestrate 5 armi da fuoco, 11 armi bianche e un ordigno artigianale

da Bari.repubblica.it

FOGGIA – “Via le mani dagli occhi”, nuova madrina per l’associazione foggiana: Patrizia D’Addario

Pubblicato : giovedì, 16 ottobre 2014

La ex escort di Berlusconi paladina anti-violenza

La prima notizia è senza dubbio il lavoro e il forte impegno messo in campo in questi mesi dall’associazione nata a Foggia e denominata “Via le mani dagli occhi”: bastione contro la violenza sulle donne, in primo luogo, e su tutti quei soggetti deboli che spesso non trovano protezione e aiuto tramite i consueti canali (talvolta avendo paura di esporsi). La seconda, che fa discutere ma anche riflettere, è l’adesione a madrina d’eccezione della ex escort delle feste di Arcore, Patrizia D’Addario, autrice anche di un libro scritto con la giornalista del Corriere della Sera, Maddalena Tulanti, e dal titolo “Gradisca, Presidente” (edito da Aliberti nel 2009 e incentrato proprio sui ben noti festini).

D’ADDARIO VITTIMA DI VIOLENZA. “Da escort a paladina dei diritti di bambini e donne vittime di abusi e maltrattamenti sessuali”: a dare la notizia, in questi termini, è anche l’Ansa, a conferma di quanto non sia secondaria a livello nazionale e, considerati i suoi natali baresi, anche e soprattutto a livello regionale. A darne l’ufficialità è il legale di fiducia, Fabio Campese, parlando appunto della sua adesione all’associazione presieduta dalla psicologa clinica e forense Ines Panezza. La motivazione non è affatto da sottovalutare né da ascrivere a qualsivoglia aspirazione di “visibilità”, come specifica la stessa presidente di “Via le mani dagli occhi”, sottolineando l’opportunità dell’adesione della D’Addario: “In occasione del recente appuntamento fieristico dell’Ottobre Dauno, abbiamo ospitato nel nostro stand tutti i soci dell’associazione, tra i quali anche Patrizia D’Addario, che ha deciso di rivolgersi a noi per chiedere supporto ed essere accolta in quanto vittima di violenza e maltrattamenti di un suo precedente compagno”.

DI COSA SI OCCUPA?. “Via le mani dagli occhi” nasce come evoluzione concreta di un precedente romanzo pubblicato dalla casa editrice foggiana Bastogi, a firma dell’autore e avvocato Francesco Gitto. Per statuto, pertanto, si occupa di prevenzione e recupero della prostituzione infantile e ha una linea telefonica per le vittime di stalking e di violenza ai danni di donne e minori. Inoltre, tiene corsi di informazione informatica per genitori al fine di prevenire il coinvolgimento dei più giovani in forme di devianza o di reati quali cyber bullismo, pedopornografia, adescamento in chat o facebook. Tra le ultime iniziative poi, ha aperto un centro specializzato per minori abusati e maltrattati e offre assistenza psicologica e legale alle famiglie, ai minori e alle donne che subiscono violenze. Nessuna distinzione di genere né di tipologia, in questo senso: l’associazione si rivolge non solo alle donne, ma anche a uomini, minori, omosessuali, anziani, raccogliendo anche problematiche come la violenza, psicologica, fisica ed economica.

DAL LIBRO AL VOLONTARIATO. “Tutto nasce dal libro – ha raccontato ancora una volta Ines Panezza – in quanto ho partecipato sin da subito alle varie presentazioni: queste, sono durate due anni, con momenti di sensibilizzazione nelle scuole”. Dal libro dunque, alla costituzione di un’associazione di volontariato in favore di vittime di abusi e maltrattamenti, nata in seno al romanzo e avente, appunto, il medesimo nome. “Nel marzo 2014 nasce l’associazione – continua la Panezza – anche per concretizzare progetti più importanti, come quello di una ‘stanza rosa’ da aprire in Pronto Soccorso, presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. Proprio qualche mese fa – precisa la psicologa – abbiamo firmato la convenzione con il direttore generale”.

TROVARE IL CORAGGIO PER DENUNCIARE. “La vittima ci contatta e viene inviata a chi di competenza – spiega la presidente di “Via le mani dagli occhi” – ci avvaliamo di una equipe di professionisti, tra psicologi, medici, avvocati, mediatori e medici legali. ‘Via le Mani dagli Occhi – conclude – è un nome altamente significativo, fa riferimento proprio al fatto che mettendo le mani davanti agli occhi non riusciamo a guardare il coraggio che tutti, anche se nel profondo, dobbiamo trovare per denunciare un abuso o una violenza”.

Alessandro Galano da Foggiacittaaperta