Notizie del 11 ottobre 2014
FOGGIA – Provinciali di Foggia, alle urne in 770 – La sfida Landella, Miglio e Mongiello
In rappresentanza dei 61 Comuni della Capitanata – Lo scrutinio è previsto per lunedì
La sede della Provincia
Domenica elettorale per i 770 fra sindaci e consiglieri comunali dei 61 Comuni della Capitanata che dovranno eleggere il primo presidente della nuova era (forse breve) delle Provincie ridisegnate dal legislatore e il nuovo consiglio provinciale, con 12 scranni. Seggio pronto, urne e schede elettorali blindate e controllate a vista, dopo le preoccupazioni per possibili brogli alimentate anche in settimana da una lettera anonima.
I SEGGI - Dalle 8 alle 20 sarà aperto il seggio elettorale allestito nella sala giunta di Palazzo Dogana. Tre i candidati alla presidenza il sindaco di Foggia, Franco Landella (centrodestra), il sindaco di San Severo Francesco Miglio (centrosinistra) e l’ex capogruppo del Pdl alla Provincia, Paolo Mongiello. Sei le liste presentate per il consiglio provinciale: Ncd, Fi, Capitanata Civica (che fa riferimento all’assessore regionale Leo Di Gioia), Udc, Pd e Capitanata civica (che fa riferimento alla sinistra di Sel). Complessivamente 62 candidati – consiglieri.
Una campagna elettorale in queste settimane tutta interna alla politica, ai partiti e alle diverse correnti e cordate presenti nei vari schieramenti. La partita sulla Provincia è legata a filo doppio alle regionali della prossima primavera e ai nuovi equilibri politici che si potrebbero determinare in Capitanata.
LO SPOGLIO - Il nuovo presidente si conoscerà lunedì quando è previsto lo scrutinio, difficile per tutti fare previsioni nonostante sulla carta il centrodestra parte favorito guidando molti dei Comuni importanti, fra i quali il capoluogo. Ma il trasversalismo, non dichiarato, di taluni consiglieri e sindaci potrebbe fare la differenza.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia
FOGGIA – Via Conte Appiano, è buio pesto
Tutti spenti i pali dell’illuminazione nella zona centrale di Foggia dalle prime ore serali
Non si vede nulla nella foto? Ovvio, perché è tutto buio. E non c’entra la bravura del fotografo o l’assenza di flash: ecco come si presentava ieri sera – e non è la prima volta – l’intera via Conte Appiano, zona centralissima della città di Foggia.
SOLO LE INSEGNE ACCESE. Diverse le segnalazioni di lettori giunte alla nostra redazione: dall’imbocco della strada, superata la Fontana del Sele, tutta la via si presentava senza il minimo di illuminazione. In alcuni tratti l’unica fonte luminosa era rappresentata dalle insegne dei negozi, altrimenti il buio più assoluto con tutti i pali dell’illuminazione spenti.
L’INTERVENTO DEL COMUNE. Una situazione che, oltre a non garantire la necessaria sicurezza ai cittadini, è purtroppo diffusa in numerose vie (soprattutto in periferia) anche se recentemente il Comune di Foggia è intervenuto dopo le sollecitazioni con quelle che sono state ribattezzate “opere ‘a macchia di leopardo’, che hanno interessato soprattutto la zona centrale della città, per affrontare i casi più urgenti” (LEGGI: Illuminazione pubblica, il Comune all’opera)
da Foggiacittaaperta
CITTA’ DEL VATICANO – Nuovo vescovo a Foggia Papa manda un «militare»
Il Papa ha accettato la rinuncia dell’arcivescovo metropolita di Foggia mons. Francesco Pio Tamburrino, e ha nominato al suo posto mons. Vincenzo Pelvi.
Il neoarcivescovo ha 66 anni, vescovo dal 2000, ausiliare di Napoli dal 2000 al 2006, quando Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo ordinario militare per l’Italia, incarico che ha mantenuto fino al compimento dei 65 anni, come previsto dalla legge della Repubblica italiana. (L’ordinario militare ha il grado di generale di corpo d’armata).
GLI AUGURI DELLA DIOCESI DI NAPOLI
“La Chiesa di Napoli esulta perchè Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Pelvi, già Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Napoli, docente presso la Facoltà Teologica e, in questi ultimi anni, Ordinario Militare d’Italia, è stato nominato da Papa Francesco Arcivescovo titolare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Foggia”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’arcidiocesi di Napoli.
L’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe anche a nome dei Vescovi Ausiliari, del Clero, dei Religiosi e delle Religiose, dei Diaconi permanenti e dei Movimenti ecclesiali, prosegue la nota “esprime vivissimi rallegramenti e fervidi auguri a Mons. Vincenzo Pelvi, per il prestigioso incarico conferitogli, nella certezza che continuerà a svolgere con dedizione, saggezza e amore il suo ministero episcopale, a servizio di Cristo e del popolo di Dio”.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
FOGGIA – Irregolarità su Piazza Mercato? Gli negano accesso agli atti, Rizzi chiama la Digos
Il consigliere comunale del M5S: “Ho il sentore che su quel progetto di riqualificazione dell’area si stiano consumando gravi irregolarità rispetto all’affidamento dei lavori”
Vincenzo Rizzi
E’ dovuta intervenire la DIGOS questa mattina al 4° piano di via Gramsci per consentire ad un consigliere di avere accesso agli atti del Comune di Foggia. Nonostante regolamento e statuto comunale, infatti, parlino chiaro e non prevedano per gli amministratori l’obbligo di richiesta preventiva per visionare le carte dell’ente, il consigliere del M5S, Vincenzo Rizzi, si è visto opporre il diniego della segretaria del dirigente dei Lavori Pubblici Potito Belgioioso (assente per altri impegni professionali) che al consigliere avrebbe “suggerito” di tornare una volta espletata la richiesta di accesso.
Un diniego che il consigliere pentastellato non ha preso bene. Regolamenti alla mano avrebbe dimostrato alla segretaria come fosse un suo preciso dovere-diritto poter visionare i documenti richiesti. Nulla da fare. “Mi son visto costretto a chiamare la Digos” lamenta a Foggiatoday il consigliere, che sta valutando – fa sapere – la possibilità di esporre formale denuncia alla Procura della Repubblica.
“Solo l’intervento degli agenti e l’intercessione del vicesindaco D’Emilio mi hanno consentito di ottenere quei documenti” aggiunge. Oggetto del “contendere” alcune determine relative al rifacimento di Piazza Mercato. “Ho il sentore che su quel progetto di riqualificazione dell’area si stiano consumando gravi irregolarità rispetto all’affidamento dei lavori” denuncia, riservandosi di guardare ora le carte.
Non solo. “Mi chiedo che fine abbia fatto tutto il materiale ferroso riveniente dallo smantellamento del famigerato trenino. Chi lo ha raccolto? E’ stato venduto? Quanto ne è stato ricavato? O piuttosto è stato rubato?”. Dubbi che il consigliere si riserva di sciogliere nel più breve tempo possibile.
da Foggiatoday