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Notizie del 18 luglio 2014

FOGGIA – attivo un presidio Caritas per i lavoratori stagionali

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

I recenti fatti accaduti a Castel Volturno, nella zona di Pescopagano, ripropongono con drammatica attualità il fenomeno del grave sfruttamento in agricoltura, e non solo.

In assenza di servizi erogati dalle istituzioni pubbliche locali, spesso sono state le Caritas diocesane ad intercettare queste situazioni, facendosene carico secondo le proprie possibilità, sia dal punto di vista della fornitura di beni di prima necessità, che della presa in carico della situazione giuridico- lavorativa, per contrastare la piaga del caporalato.

Per coordinare queste attività e renderle più mirate ed efficaci, Caritas Italiana ha avviato un’azione sistemica sui territori interessati dal fenomeno con il progetto Presidio, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e coordinato da Caritas Italiana con la collaborazione territoriale di 10 Caritas diocesane. Tra queste anche quella di Foggia, da sempre terra di arrivo di lavoratori stagionali ai quali, spesso, manca un’assistenza per i bisogni più immediati, un’assistenza legale e sanitaria e un aiuto per i do?cumenti di soggiorno e di lavoro.

La Caritas di Foggia, quindi, andrà a presidiare due punti strategici della Capitanata:   – il ghetto di Rignano, luogo ormai noto a tutti per la sua problematicità, mediante l'impianto di una tenda da campo e la presenza giornaliera di due operatori qualificati; – la stazione ferroviaria di Foggia, crocevia di quanti si spostano per cercare lavoro in Capitanata: qui, tutti i giorni, in piazza Vittorio Veneto, sarà attivo l'Help Center con due operatori.

Il servizio del progetto “Presidio” è stato avviato a giugno e terminerà a marzo 2016. Nel primo mese di attività, ha ascoltato almeno 40 persone con varie criticità: la maggior parte di loro ha problemi con i documenti (diniegati o irregolari); a questi si aggiungono  coloro che necessitano della residenza per poter rinnovare il permesso.

Molti sono, poi, coloro che cercano informazioni per lavorare. Tutto il lavoro viene svolto in collaborazione con associazioni ed enti locali, in particolare con la Migrantes di Manfredonia, con l'associazione Genoveffa de Troia, i Fratelli della Stazione, ed con la parrocchia di S. Alfonso, dove in questi giorni si sta allestendo anche un dormitorio per lavoratori stagionali. Referente del progetto è don Francesco Catalano, vicedirettore Caritas, mentre la coordinatrice è Concetta Notarangelo

da Teleradioerre

FOGGIA – Gema, a novembre la sentenza

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

 Nuova udienza questa mattina per il processo, con rito abbreviato, per il  crack Gema presso il Tribunale di Foggia. Questa mattina le arringhe degli avvocati Perrone e Bocchino,  difensori  di Lanfranco Tavasci e dall’avvocato Giulio Gentile, quest’ultimo coinvolto nell’inchiesta  per un ruolo del tutto marginale. 

Il processo è alle battute finali. L’udienza è stata aggiornata  a novembre, quando sarà emessa la sentenza. In aula anche il pm, Antonio Laronga, che per Tavasci ha chiesto una condanna a cinque anni.

Nell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla procura di Foggia sono coinvolti anche  la moglie e la figlia di Tavasci, Mirella Alberini e Valentina Tavasci, Giuseppe Corriero, ex amministratore delegato dell’azienda, i consiglieri di amministrazione Giovanni Fanelli e Vincenzo Laricchia. Ventidue enti si sono costituiti parte civile. Ros. Marc.

da Teleblu

FOGGIA – Apertura del campo operativo gemellato di protezione civile

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Si è tenuta lunedì 14 Luglio 2014, nella Caserma Militare del Distaccamento dell'Aeronautica Militare di Jacotenente nella Foresta Umbra, l'apertura del campo operativo gemellato di protezione civile che fino all'11 settembre ospiterà le attività finalizzate alla sorveglianza e al monitoraggio del territorio del Gargano per la prevenzione degli incendi e la tutela del patrimonio naturale e umano.

Anche quest'anno il gemellaggio coinvolge i volontari di protezione civile delle Regioni Puglia, Emilia Romagna e Veneto, insieme al Corpo Antincendio Boschivo del Piemonte e dell’ANA-Associazione Nazionale Alpini. Per ogni settimana sono 14 le squadre operative di volontari che pattuglieranno l’area garganica seguendo 4 percorsi predefiniti minuti di mezzi e attrezzature per l'antincendio boschivo.

Il campo base è ospitato dal Distaccamento Aeronautico di Jacotenente, dove sono attive la Sala Operativa, la Segreteria e la mensa, in cui sono impegnati circa 60 volontari quotidianamente. Le attività del campo e delle squadre che pattugliano il territorio sono coordinate dai funzionari della Regione Puglia presenti nella Sala Operativa, con il supporto dei volontari dei Coordinamenti Provinciali della Regione Puglia in continuo contatto con i funzionari presenti nella SOUP di Bari.

Alla conferenza stampa sono intervenuti l'Assessore Regionale alla Protezione Civile Guglielmo Minervini, Il Dirigente del Servizio Luca Limongelli, il Comandante del Distaccamento di Jacotenente T.Col. Francesco De Marco, il Responsabile del Centro Operativo Regionale Raffaele Celeste, il Direttore dell'ARIF Puglia Giuseppe Taurino dell'Arif ed i Presidenti dei Coordinamenti Provinciali di Puglia della Protezione Civile, Matteo Perillo per Foggia, Salvatore Bisanti per Lecce, Giuseppe Fato per la BAT e Giorgio Simeone per Taranto.

da Teleblu

FOGGIA – Solage srl: Fiom Foggia, inaccettabile gestione esuberi

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

"La Fiom Cgil di Foggia e la Rsu aziendale non condividono e denunciano le modalità con cui la Solage srl, azienda in concordato preventivo, sta procedendo nella gestione degli esuberi".

È quanto si legge in una nota della Fiom Cgil di Foggia. "L’azienda specializzata nella produzione e vendita di tavoli e sedie, con due stabilimenti, a Camerano (AN) e Manfredonia (FG) – scrive il sindacato – ha presentato un piano concordatario al tribunale di Ancona che prevede una ristrutturazione del gruppo, con possibilità di fitto di ramo d’azienda alla new-co B4 living costituita per permettere una sostanziale continuità aziendale".

"I lavoratori di entrambi gli stabilimenti sono interessati dalla cigs – spiega ancora la Fiom – ma nel mese di giugno l’azienda ha aperto una procedura di mobilità per Camerano (31 dipendenti sui 70 complessivi) dichiarando candidamente di voler affrontare il delicato problema degli esuberi separatamente, passando a Manfredonia non prima di settembre"

. Per la Fiom foggiana, "questo modo di procedere, sicuramente comodo per la direzione aziendale, in realtà certifica la volontà di evitare qualsiasi forma di confronto leale, che trovi soluzioni alternative ai licenziamenti, e al contempo permette di pianificare e porre in essere strategie di produzione non immediatamente comprensibili che minano fortemente la capacità occupazionale dello stabilimento di Manfredonia".

"Alla luce di tutto ciò di fatto si relega il sindacato al ruolo di semplice certificatore delle scelte aziendali, che prende visione dei numeri e dovrebbe trarre conseguenti conclusioni", conclude la Fiom che insieme alla Rsu ritienessegna.it "inaccettabile il comportamento delle direzione aziendale e chiede un tavolo congiunto con le organizzazioni sindacali di Ancona. Agli imprenditori non chiediamo solo il rispetto del sindacato e delle sue prerogative ma anche il rispetto della comunità in cui operano". 

da Rassegna.it

FOGGIA – Proclamati gli eletti: ecco da chi sarà formato il Consiglio comunale di Foggia

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Otto consiglierei a Forza Italia, tre al Partito Democratico. In Consiglio comunale anche Leonardo Di Gioia, Augusto Marasco e Vincenzo Rizzi. La presidenza a Luigi Miranda

La proclamazione ufficiale dei nuovi consiglieri comunali non ha riservato sorprese. Questo pomeriggio la commissione elettorale ha tirato fuori il verbale al cui interno sono contenuti i nomi dei 32 che formeranno il Consiglio comunale. Venti alla maggioranza e dodici all’opposizione, di cui uno, l’avvocato ed ex candidato sindaco Luigi Miranda, occuperà la poltrona della presidenza del Consiglio comunale. 

Otto in quota Forza Italia: si tratta di Gianni De Rosa, Domenico Verile, Consalvo Di Pasqua, Raimondo Ursitti, Francesco Paolo La Torre, Gabriella Grilli, Pasquale Rignanese e Giuseppe Pertosa. Cinque appartengono al Nuovo Centrodestra: Ilaria Mari, Luigi Fusco, Matteo De Martino, Giovanni Perdonò e Alfonso Fiore. Quattro alla lista ‘Destinazione Comune’: Joseph Splendido, Pasquale Cataneo, Antonio Vigiano e Salvatore De Martino.

Per Fratelli D’Italia, La Puglia prima di Tutto e Le Destre Unite ci sono Giuseppe Mainiero, Lucio Ventura e Bruno Longo.

All’opposizione andranno Leo Di Gioia, Augusto Marasco, Vincenzo Rizzi. E poi ancora Sergio Clemente, Pasquale Russo e Alfonso De Pellegrino per il Partito Democratico. Marcello Sciagura per ‘Il Pane e le Rose’, Leonardo Iaccarino per l’Unione di Centro, Saverio Cassitti per il PSI, Luigi Buonarota per Lavoro e Libertà e Rosario Cusmai per la lista ‘Leonardo Di Gioia Sindaco. 

da Foggiatoday

FOGGIA – Salva Enti ok. Landella attende i restanti 28 milioni: “Stringenti e rigorosi controlli”

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

La Corte dei Conti ha approva il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Foggia. In autunno il trasferimento degli ultimi 28 milioni di euro del "Fondo di rotazione"

Comune di Foggia

La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, presieduta dal magistrato Luca Fazio, ha ricevuto questa mattina in audizione Franco Landella, accompagnato dall’assessore al Bilancio, Sergio Lombardi, e dal dirigente dei Servizi Finanziari, Carlo Di Cesare.

Al centro dell’incontro il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Foggia, documento fondamentale per l’adesione formale e definitiva dell’Ente di Palazzo di Città al ‘Decreto Salva Enti’ e, quindi, per l’erogazione dell’ultima quota del ‘Fondo di rotazione’, pari a 28 milioni di euro.

La Corte, che ha analizzato in modo dettagliato la documentazione integrativa trasmessa dall’Amministrazione comunale dopo la relazione prodotta lo scorso 23 giugno dalla sottocommissione del ministero dell’Interno, ha dunque approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale di Palazzo di Città, completando così l’iter tecnico della procedura di adesione al ‘Decreto Salva Enti’.

Va ricordato che il Comune di Foggia ha già ricevuto 9 milioni e 300mila euro dei 37 milioni 400mila euro complessivi previsti dal “Decreto Salva Enti”, che dovranno essere restituiti con una rateizzazione decennale senza interessi. Ecco le parole del sindaco: “Quella di oggi è notizia estremamente positiva per Foggia, che si incammina adesso concretamente sulla strada per uscire dalla situazione disperata in cui era precipitata.

Presumibilmente già in autunno il Comune potrà beneficiare dei 28 milioni di euro del “Fondo di rotazione”, che rappresentano una considerevole boccata d’ossigeno per la condizione finanziaria dell’Ente e complessivamente per il sistema economico della città. Il nostro lavoro proseguirà ora nella razionalizzazione dei costi e nell’ottimizzazione delle spese. Perseguiremo questa via con ancor più convinzione e responsabilità nel governo e nella gestione delle politiche finanziarie e di bilancio, nella consapevolezza che la procedura a cui il Comune di Foggia ha aderito continuerà a prevedere stringenti e rigorosi controlli”

da Foggiatoday

SAN SEVERO – Si barrica in casa tra le urla della madre, picchiata e derubata della pensione

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

E' accaduto a San Severo, dove l'uomo è riuscito a respingere i poliziotti e a barricarsi in casa. Determinante l'intervento dei vigili del fuoco. Il 42enne è stato arrestato, l'anziana donna soccorsa

Era solito rubare la pensione dell’anziana madre probabilmente per acquistare la droga, spesso proferendo all’indirizzo della vittima frasi ingiuriose o picchiandola. Esattamente così come ha fatto ieri pomeriggio, quando gli agenti del commissariato di San Severo, a seguito di una segnalazione giunta al 113, sono prontamente intervenuti traendo in arresto B.D., 42 anni.

Giunti sul posto, gli uomini in divisa si sono resi immediatamente conto della gravità della situazione, destinata evidentemente a degenerare. All’ingresso dell’abitazione c’era un’anziana signora in forte stato d’agitazione e con evidenti segni di percosse, che agli agenti riferiva che da circa un anno il figlio – che la picchiava e le rubava la misera pensione – era ritornato a vivere con lei. La vittima raccontava inoltre le sue paure e i suoi stati d’animo, profondamente segnati dagli episodi di violenza.

Mentre i poliziotti raccoglievano informazioni utili a ricostruire la vicenda, da una stanza interna all’abitazione sbucava il quarantenne, che cominciava ad inveire animatamente contro gli uomini in divisa scagliando una serie di oggetti, compresa una bicicletta. Approfittando della concitazione, il giovane riusciva a barricarsi in casa con la povera madre e a chiudere l’ingresso con il catenaccio.

Tra le urla disperate della donna e i numerosi tentativi di far desistere l’uomo e di convincerlo ad aprire il portone, intervenivano i vigili del fuoco, che forzavano ed aprivano l’ingresso. Il figlio dell’anziana donna veniva prontamente bloccato e arrestato con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, mentre la donna soccorsa per le percosse ricevute e lo stato di shock.

da Foggiatoday

FOGGIA – Rapine a mano armata a Foggia: assolto ventenne, accusato di due colpi

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Accusato di due rapine a mano armata, Alex Lo Iacono, difeso dagli avvocati Andrea D'Ambrosio e Pierpaolo Losito, è stato assolto per non aver commesso il fatto

Questa mattina la Terza Sezione penale della Corte D'Appello di Bari ha assolto Alex Lo Iacono per non aver commesso le rapine a mano armata presso l’Antica Tabaccheria Scelsi e il supermercato ‘Punto Sma’ di via Lucera, compiute a marzo e ad aprile nel 2013.

Il ragazzo classe 1994 di Desenzano del Garda – difeso dagli avvocati Andrea D’Ambrosio e Pierpaolo Losito –  era stato condannato in primo grado alla pena di due anni e dieci mesi di reclusione.

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La corte D'Appello, dopo aver acquisito il fascicolo riguardante il processo e sentite le argomentazioni illustrate nelle arringhe difensive  dagli avvocati Andrea D'Ambrosio e Pierpaolo Losito, ha pronunciato sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto nei confronti del ragazzo, stravolgendo così la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Foggia.

da Foggiatoday

FOGGIA – Piazza Padre Pio, Zammarano diffida il Comune: “Hai 15 giorni di tempo”

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Questa mattina l'avv. Raul Donato Pellegrini ha protocollato la diffida al Comune di Foggia. Zammarano potrebbe chiedere la rescissione del contratto e l'eventuale richiesta di risarcimento danni

Piazza Padre Pio di Foggia

Mentre prende piede l’ipotesi che il contratto di locazione dell'immobile di piazza Padre Pio sottoscritto tra il Comune di Foggia e la CO.IM. Srl di Lello Zammarano lo scorso 3 febbraio, possa essere nullo per “carenze procedimentali”, questa mattina il legale dell’imprenditore edile, l’avv. Raul Donato Pellegrini, ha protocollato una diffida a Palazzo di Città con la quale si concedono al Comune di Foggia 15 giorni di tempo per adempiere all obbligazioni relative ad un’accelerazione dell’iter tecnico. 

Ecco il testo della diffida: "La CO.IM. conferma il perdurante e grave inadempimento delle obbligazioni assunte con il contratto di locazione per uso uffici giudiziari e archivi al servizio del Tribunale di Foggia stipulato il 3 febbraio 2014.

Nonostante la CO.IM. sia perfettamente adempiente ai suoi doveri contrattuali, e nonostante vi abbia già invitato formalmente, con nota protocollata a mano il 16 aprile 2014, a comunicare le indicazioni definitive sulle ripartizioni interne e sulle destinazioni d’uso dei vari locali oggetto del richiamato contratto, ad oggi non avete ancora provveduto a tanto. 

Né sono sono giunte comunicazioni sull’iter del procedimento amministrativo fin qui seguito e sulle problematiche di tale ritardi".

ECCO PERCHE' IL CONTRATTO POTREBBE ESSER NULLO

Qualora da Palazzo di Città non dovesse giungere alcuna risposta entro il tempo indicato, Zammarano potrebbe chiedere la rescissione del contratto e l’eventuale richiesta di risarcimento danni.

da Foggiatoday

FOGGIA – Rifiuti, lavoratori preoccupati: “No ai tagli”. Grandialiano: “No, ma spesa va ridotta”

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Le organizzazioni sindacali temono "tagli al personale" e minacciano scioperi e disservizi. Il presidente di Amiu Puglia, Grandialiano: "Non dobbiamo incappare nella presunzione d'esubero, non si torna indietro"

Foggia: torna lo spettro dell'emergenza rifiuti. E torna in piena estate. E' bastata la minaccia di "stato di agitazione" lanciata questa mattina dai sindacati all'indirizzo di sindaco e Prefetto per innescare l'allarme tra i lavoratori di Amiu Puglia ed i cittadini.

Con una nota stringata le segreterie territoriali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Ugl I.A. "preoccupate – scrivono – dall'attuale situazione di tagli al personale annunciate da Amiu Puglia spa" tornano a sollecitare un incontro urgente col primo cittadino e minacciano, qualora la richiesta resti inevasa, "l'avvio delle procedure di raffreddamento per lo stato di agitazione", meglio note come scioperi e disservizi.

Cinque i giorni concessi al sindaco. Una nota che basta ad mettere in allarme la città, reduce da un'emergenza ambientale che negli anni ha conosciuto proporzioni enormi, giunta al suo apice col fallimento di Amica, l'azienda comunale di igiene urbana.

Di qui la fusione con Bari e dunque la costituzione di Amiu Puglia spa, perfezionatasi due mesi fa, e che sembrava aver restituito serenità a comparto e servizio. La nota dei sindacati di oggi assume così l'aspetto di un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Interpellato, il presidente di Amiu Puglia spa, Gianfranco Grandaliano, mostra stupore. "Nessuno ha mai parlato di tagli" assicura, ma non nasconde una certa tensione. Perfezionato il tema societario, infatti, il nodo è la riorganizzazione definitiva del personale, 340 unità, che oggi lavorano con un contratto part-time in virtù di un accordo sindacale ponte che attuò in via temporanea i famigerati "demansionamenti tecnici".

"Nonostante il part-time – spiega Grandaliano – la spesa incide oggi sui ricavi per il 63%. Per legge, bisogna che la portiamo al 50%, full time compreso. O il rischio è di incappare nella presunzione di esubero". Dunque tagli? "Non sono all'ordine del giorno. I sindacati sono in possesso di un prospetto contenente tutte le ipotesi di recupero di quel gap.

Secondo i nostri calcoli, con un taglio alle ex indennità di anzianità ed il mantenimento dei livelli e delle buste paga attuali scenderemmo al 59%. Certo, saremmo ancora sopra il consentito ma la legge di stabilità parla di un 50% tendenziale. Ulteriori misure le concerteremo coi sindacati".

Ma nessuno pensi di ripristinare lo status quo del passato, avverte Grandaliano. "Tornare a quelle piante organiche significherebbe non solo far schizzare l'incidenza del costo per personale al 75%, assolutamente insostenibile, ma riportare negli uffici le unità che noi abbiamo rimesso per strada. A tutto svantaggio del servizio. Quel tempo è finito". La discussione è solo all'inizio. I sindacati sono stati convocati per mercoledì prossimo. Si prevede un'estate calda. Non solo climaticamente.

da Foggiatoday

FOGGIA –“Cartiera”: la produzione delle targhe è salva

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Soddisfatto Ivan Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle riforme nel Governo Renzi

 Sventato pericolo: la produzione delle targhe resta a Foggia. L’ampia discussione che ha accompagnato alla Commissione trasporti della  Camera dei deputati l’esame del nuovo Codice della strada ha confermato che le targhe degli autoveicoli continueranno ad essere prodotte dall’Istituto Poligrafico dello Stato, e quindi, come avviene da decenni, dalla “Cartiera” di Foggia.

«Due emendamenti prevedevano la delegificazione della produzione, distribuzione e personalizzazione delle targhe. Ne sarebbe derivato il rischio di togliere al Poligrafico l'attribuzione della produzione, previsto dalla normativa vigente" spiega Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle riforme nel Governo Renzi e parlamentare del Pd pugliese “Un tentativo che è stato contrastato sia per le evidenti ragioni di sicurezza, che gli operatori privati, per loro natura, non avrebbero potuto garantire, sia a tutela di un’eccellente azienda pubblica che non deve essere abbandonata, ed anzi valorizzata».

«Da foggiano – prosegue il sottosegretario – ho seguito con particolare attenzione questa vicenda, come è naturale. La disponibilità del relatore, l'onorevole Paolo Gandolfi, del Partito democratico, ha consentito che si arrivasse a ritirare uno dei due emendamenti e a lasciar cadere l’altro»

. «Uno scampato pericolo – conclude Scalfarotto – che deve indurre la classe dirigente foggiana ad ogni livello a impegnarsi per le esigenze e le prospettive dello storico stabilimento del Poligrafico»

. da Dunia News

FOGGIA -Immigrati, due presidi della Caritas al «Ghetto» di Rignano e alla Stazione Fs

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Via al progetto, assistenza e sostegno fino a marzo 2016

Il ghetto di Rignano

 Un sostegno della Caritas per gli «ospiti» del Ghetto di Rignano e della Stazione Fs del capoluogo. I recenti fatti accaduti a Castel Volturno, sul litorale del Casertano, ripropongono – è scritto in una nota – con drammatica attualità il fenomeno del grave sfruttamento in agricoltura, e non solo.

In assenza di servizi erogati dalle istituzioni pubbliche locali, spesso sono state le Caritas diocesane ad intercettare queste situazioni, facendosene carico secondo le proprie possibilità, sia dal punto di vista della fornitura di beni di prima necessità, che della presa in carico della situazione giuridico- lavorativa, per contrastare la piaga del caporalato

. IL PROGETTO PRESIDIO - Per coordinare queste attività e renderle più mirate ed efficaci, Caritas Italiana ha avviato un’azione sistemica sui territori interessati dal fenomeno con il progetto Presidio, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e coordinato da Caritas Italiana con la collaborazione territoriale di 10 Caritas diocesane. Tra queste anche quella di Foggia, da sempre terra di arrivo di lavoratori stagionali ai quali, spesso, manca un’assistenza per i bisogni più immediati, un’assistenza legale e sanitaria e un aiuto per i documenti di soggiorno e di lavoro.

I PUNTI PRESCELTI - La Caritas di Foggia, quindi, andrà a presidiare due punti strategici della Capitanata: – il ghetto di Rignano, luogo ormai noto a tutti per la sua problematicità, mediante l’impianto di una tenda da campo e la presenza giornaliera di due operatori qualificati; – la stazione ferroviaria di Foggia, crocevia di quanti si spostano per cercare lavoro in Capitanata: qui, tutti i giorni, in piazza Vittorio Veneto, sarà attivo l’Help Center con due operatori

Il servizio del progetto «Presidio» è stato avviato a giugno e terminerà a marzo 2016. Nel primo mese di attività, ha ascoltato almeno 40 persone con varie criticità: la maggior parte di loro ha problemi con i documenti (diniegati o irregolari); a questi si aggiungono coloro che necessitano della residenza per poter rinnovare il permesso. Molti sono, poi, coloro che cercano informazioni per lavorare.

Tutto il lavoro viene svolto in collaborazione con associazioni ed enti locali, in particolare con la Migrantes di Manfredonia, con l’associazione Genoveffa de Troia, i Fratelli della Stazione, ed con la parrocchia di S. Alfonso, dove in questi giorni si sta allestendo anche un dormitorio per lavoratori stagionali. Referente del progetto è don Francesco Catalano, vicedirettore Caritas, mentre la coordinatrice è Concetta Notarangelo.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

CERIGNOLA – Che fine ha fatto Vito Masciaveo?

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Proseguono le indagini dell'uomo scomparso il 23 aprile Allarme da Cerignola: 'Chi sa qualcosa collabori'

Il Commissariato di Cerignola sta continuando incessantemente le ricerche di Vito Masciaveo, l’uomo di 55 anni scomparso la sera del 23 aprile scorso e la cui auto era stata ritrovata il giorno seguente in via Ascoli con alcune macchie di sangue sul sedile del guidatore. 

LA SCOMPARSA. Secondo la ricostruzione della moglie, l’uomo era rientrato a casa, il giorno prima della scomparsa, intorno alle 18.30, dopo un viaggio a Milano. Per gli inquirenti, invece, era stato a Canosa da un’altra donna e dopo cena Masciaveo si era recato in campagna per portare da mangiare ai cani, come faceva ogni sera.

LE IMMAGINI. Le immagini immortalate dalle telecamere presenti nel casolare avevano ripreso l’uomo che, mentre dava da mangiare ai cani, parlava al telefono. La conversazione era durata 10 minuti ed era stata effettuata con un telefono di cui nessuno conosceva l’esistenza.

I DATI DELLA SIM. Gli agenti stanno analizzando e confrontando i traffici della cella telefonica in questione per poter recuperare i dati presenti nella sim dell’uomo. Masciaveo, dopo la chiamata, è stato poi ripreso nella sua auto da un’altra telecamera mentre percorreva la strada del ritorno: da quel momento di lui si sono poi perse le tracce.

STALKING. Dalle indagini è inoltre emerso che Masciaveo e la sua famiglia erano vittime di stalking da parte di una donna, un’amante dell’uomo, che gli era stata vicina durante il suo ultimo periodo di detenzione nel 2008.

La donna inviava fino a 100 sms intimidatori al giorno sia all’uomo che ad altri membri della famiglia, costretti a cambiare numero.  Gli investigatori hanno poi trovato, in luoghi di pertinenza della donna, alcune tracce di sangue che saranno confrontate con quelle ritrovate nell’auto di Masciaveo. 

INVITO A COLLABORARE. “Chiediamo a chiunque abbia visto qualcosa di collaborare anche in forma anonima – ha dichiarato Loreta Colasuonno, dirigente del commissariato di Cerignola –. Non è possibile che nessuno abbia visto niente”.

Tiziana Cuttano da Foggiacittaaperta

CERIGNOLA – Nascondeva armi e auto della mala: arrestato incensurato

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Si chiama "piano operativo di sicurezza", il servizio di controllo del territorio predisposto dal Ministero dell'Interno per reprimere i fenomeni di criminalità comune e che vede coinvolti uomini del commissariato di Cerignola e personale del Reparto Prevenzione Crimine di Bari.

Tratto in arresto Vito Conversano, 52 anni e residente proprio nel casolare in contrada Santa Maria dei Mansi 3, persona ritenuta insospettabile, dato il suo stato di incensurato e di persona sconosciuta alle forze di polizia e, molto probabilmente, per tale motivo scelto come custode delle armi e dell'auto rubata, il cui ruolo e' al vaglio degli uffici investigativi di del commissariato ofantino.

da Il Mattino di Foggia & Provincia

CERIGNOLA – al setaccio con il “Piano Operativo di Sicurezza”

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Ottimi i risultati ottenuti in quattro giorni del controllo straordinario del territorio, che proseguirà per i prossimi giorni, per frenare l'ascesa della criminalità locale, sempre più spavalda.

Identificate complessivamente 130 persone, di cui 48 pregiudicate; controllate 31 persone sottoposte a provvedimenti limitativi della libertà personale; elevate 10 contravvenzioni al codice della strada e ritirata una patente di guida.

Effettuate 6 perquisizioni domiciliari e sequestrata della sostanza stupefacente del tipo marijuana per complessivi 5 grammi, con conseguente segnalazione alla Prefettura del detentore; identificate 3 donne comunitarie dedite al meretricio sulle arterie statali in agro di Cerignola, due delle quali denunciate per inosservanza del provvedimento del foglio di via obbligatorio

da Il Mattino di Foggia & Provincia

FOGGIA – Investimento da 100 milioni L’accusa: «Ci frenano»

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Un gigantesco investimento da 100 milioni di euro, un parco acquatico che doveva essere inaugurato questa estate e poi un teatro da 3mila posti, una piscina semiolimpionica, un albergo, un centro residence. Sembra un sogno ad occhi aperti quello sventagliato da Filod’acqua, il gruppo che fa capo all’imprenditore Domenico Fiano, già candidato sindaco alle ultime comunali a Foggia (1% di preferenze).

E in effetti un sogno ancora lo è se si pensa che di questi tempi è più facile trovare qualcuno che regali soldi per strada piuttosto che imprenditori – a decine poi e pure in gran parte foggiani – decisi a imbarcarsi in un progetto a nove zeri.

Ma la vicenda, almeno per come la raccontano i protagonisti, presenta tratti ancor più incredibili se chi dovrebbe autorizzare tutto ciò inspiegabilmente frena. Chi sono questi marziani con in tasca 100 milioni di euro di «fondi propri», e chi osa fermarli?

«Tutta colpa dell’Asi», la sentenza senza appello di Fiano pronunciata in una conferenza stampa convocata per l’occasione. «Il consorzio industriale – sbotta – trova mille pretesti per non rilasciarci le documentazioni che noi dobbiamo mostrare ai soci, altrimenti non tireranno fuori un quattrino».

Fiano dice che questa storia dell’Asi che blocca «va avanti da gennaio», da quando cioè il suolo di 18 ettari alle porte di Ascoli Satriano opzionato per l’investimento è stato trasferito dal Comune al consorzio. «La prima cosa che ha fatto l’Asi è stato applicare il diritto di superficie, 1,54 euro a metro quadro che fanno 153mila euro tondi tondi a nostro carico.

Non stiamo lì a discutere anche se il Comune di Ascoli ce lo avrebbe fatto gratis. Abbiamo allora chiesto la bozza di convenzione all’Asi finora sempre rifiutata con i pretesti più assurdi: l’ultimo, appena qualche giorno fa, davanti al sindaco Danaro, il direttore dell’Asi Marseglia ha ammesso di essersela dimenticata».

Cosa c’è sotto? Tuona Fiano che poi ammette come l’Asi in realtà abbia «condiviso il progetto, consapevole – sottolinea – della sua capacità di attrazione di nuove imprese nell’area. Perciò non riusciamo a capire il perché di questa frenata».

L’area prescelta è una sottospecie del Contratto d’area di Manfredonia, nata con i fondi residui della grande illusione in riva al Golfo. Il patto territoriale di Ascoli-Candela doveva avere 14 nuove imprese, ma ne entrarono in funzione appena la metà e ancor meno sono quelle rimaste.

Oggi il patto è ormai è andato, ma la zona resta appetibile perché al centro dello svincolo di Candela crocevia per l’A16 e l’A14. «Un luogo ideale per investire – dice Fiano – abbiamo fretta di partire, ma siamo già in ritardo di un anno».

Filodacqua oggi conta nove soci fondatori e altri 23 acquisiti, tra questi anche la società New Dieresis di Castelnuovo del Garda (Verona) specializzata in parchi acquatici e il gruppo foggiano Cocco (hotellerie). Tra i vertici del gruppo l‘avvocato Vincenzo Rocco, presente all’incontro e una vecchia conoscenza della politica foggiana, Oronzo Orlando, commercialista, ex assessore e consigliere comunale (giunta Agostinacchio) il cui nome è legato alla compagnia aerea Federico II.

«I nostri soci – ragguaglia Fiano – hanno rilevato una quota da 100mila euro, qualcuno ne ha due ma oltre non si può andare. Abbiamo altri che vogliono entrare, arriveremo a 45 soci in poco tempo. Questo progetto ha già scatenato un mare di aspettative: 300 persone già selezionate che verranno a lavorare con noi, ci chiedono continuamente quando si comincia. Vuol dire che se l’Asi tentennerà ancora li inviteremo a recarsi da loro, noi invece andremo in Procura: l’ente pubblico dovrebbe rispondere in trenta giorni, è questa l’efficienza della pubblica amministrazione?».

Massimo Levantaci da La Gazzetta del Mezzogiorno

MANFREDONIA – in possesso di droga per spaccio, denunciato

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

PERSONALE del Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo ha denunciato un cittadino per detenzione e porto abusivo di armi. 

A cura degli agenti del Commissariato di PS di Manfredonia denunciato un cittadino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – L&W: deposito Gpl a Manfredonia, grazie silenzio Comune

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Il megaimpianto di gas che la Società Energas ha in programma di realizzare a Siponto è una iniziativa industriale insalubre e ad alto rischio di incidente rilevante che mal si concilia con la vocazione e la valorizzazione ambientale e turistica dell’intera area interessata. 

E’ francamente sconcertante e inaccettabile come, mentre la nostra realtà locale ha bisogno di rialzarsi dalle condizioni di forte arretratezza economica, lavorativa e sociale, puntando più adeguatamente sulle proprie potenzialità produttive e naturalistiche, si dia campo libero dalle Istituzioni ad iniziative imprenditoriali che si prefiggono aggressioni ai danni del territorio, bypassando la volontà delle comunità locali, con il principale obiettivo di trarre profitti dalle attività rischiose e nocive che si vorrebbero insediare.

Non vi sono benefici occupazionali e materiali che possano giustificare il (presunto,ndr) rischio di vivere nell’insicurezza continua e lo snaturamento delle specificità ambientali e paesaggistiche del nostro territorio. Lo ribadiamo: con l’esperienza del petrolchimico, Manfredonia ha già vissuto la sua storia di scelte industriali di forte impatto ambientale negativo con il suo territorio.

Quella dura prova è stata ed è tuttora affrontata con grande responsabilità dalla popolazione, alla ricerca di un equilibrio ambientale ancora oggi compromesso dai residui della bonifica relativa a quella ultraventennale esperienza produttiva e da altre situazioni di degrado ambientale.

Un equilibrio che oggi sarebbe enormemente scompensato da iniziative devastanti come quelle che comportano in loco il rifornimento con condotte sottomarine, lo stoccaggio in enormi depositi e la commercializzazione di gas in quantità industriali.

Questo ennesimo affronto alla nostra terra giunge mentre è ancora viva l’eco della battaglia delle Associazioni per impedire l’insediamento di pale eoliche nel nostro mare. Non si è ancora chiusa una partita che se ne apre un’altra identicamente lesiva per il nostro territorio.

Dunque c’è qualche problema che implica una scarsa e negativa considerazione dal Governo nazionale verso questa parte del Paese. Probabilmente la regressione del nostro territorio, accentuatasi notevolmente negli anni recenti, è il risultato della difficoltà ad esprimere una classe politica ed istituzionale all’altezza del compito ed in grado di farsi valere e di fare sistema.

Insomma, abbiamo bisogno di esercitare un potere contrattuale ed una credibilità adeguati attorno alle sacrosante istanze e rivendicazioni di rilancio sostenibile del nostro territorio. A chi aspettano i Partiti a Manfredonia ed in Capitanata, se non vogliono limitarsi ad essere solo aggregazioni funzionali ad occupare posti di potere locale, ad intervenire in merito al progetto dell’Energas con posizioni chiare?

Come si può restare fermi nell’azione amministrativa di fronte a simili scenari che condizionano dalle sue basi il futuro di Manfredonia e del territorio? Chiediamo che non si perda altro tempo e che, per cominciare, sulla questione sia convocato al più presto il Consiglio comunale, nonché finalmente un confronto autentico e senza veti tra l’Amministrazione Comunale e le Associazioni della città. Infine è ora che chi ci rappresenta nel Consiglio Regionale e al Parlamento faccia valere la propria funzione di rappresentante dei cittadini del nostro territorio e non si limiti, soprattutto se appartiene a forze di governo, ad annunci e proclami, ma si assuma concretamente impegni in prima persona per difendere il territorio che lo ha espresso e scongiurare scelte nocive che i cittadini rifiutano.

E’ quanto comunica l’Associazione “LAVORO&WELFARE” di Capitanata, Coordinamento Provinciale.

FOCUS  PROGETTO

Energas: “deposito costiero Gpl, evitiamo paragoni con Viareggio” (I) 

Deposito costiero Gpl a Manfredonia: “150-200 al lavoro per 3 anni” (II)

da Stato Quotidiano

Ordine dei Medici Veterinari di Foggia, rammarico e contrarietà per la chiusura dell’ovile Nazionale di Segezia

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

L’Ovile nazionale fu istituito con Regio Decreto nel 1921 quale Istituto di ricerca con l’obbiettivo di sperimentare e diffondere nuove pratiche di allevamento ovino, selezionare razze ovine sempre più capaci di soddisfare le richieste dell’industria zootecnica, ricercare le migliori combinazioni foraggere al fine di migliorare le produzioni di carne, latte e lana.

Ancora nel 1967 fu trasformato, riconoscendo la fondamentale importanza delle sue attività, in Istituto Sperimentale per la Zootecnia.

Dal momento della sua fondazione ha sempre esercitato una straordinaria azione di stimolo ed ausilio per la zootecnia nazionale assicurando tra l’altro il mantenimento in purezza della razza ovina “Gentile di Puglia” e contribuendo allo sviluppo dell’economia agricola .

Tra i suoi meriti va sicuramente ascritta la costante e qualificante attività di formazione di intere generazioni di Medici Veterinari che hanno potuto usufruire di una struttura che ha assicurato un supporto di alto livello scientifico e l’insostituibile possibilità di sperimentare praticamente attività di clinica veterinaria fondamentali nella crescita professionale di un Medico Veterinario.

Il rischio concreto di chiusura dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Foggia richiede un immediato intervento politico nei confronti del Governo centrale, una mobilitazione di tutte le istituzioni Provinciali, dei Parlamentari della Capitanata per permettere all ‘ovile Nazionale di continuare ad operare in un territorio che non deve dimenticare la sua vocazione Zootecnica utile in un momento di crisi economica.

da Teleblu

LESINA – Il Comune di Lesina sbarca su Facebook

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Il Comune di Lesina sbarca su Facebook. Lo annuncia L’Assessore comunale al Turismo Luigia Palmieri. Sul social network più in voga del momento sarà possibile recepire ogni informazione utile, relativa alla programmazione degli eventi culturali, musicali e gastronomici dell’estate 2014, sia a Lesina che nella località marittima di Marina di Lesina.

Ogni evento è dettagliato con tutte le informazioni utili in prossimità di ogni singola data. Facebook : http://www.facebook.com/pages/Lesina-e-Marina-Estate-2014/404124859725337?fref=ts

da Teleradioerre

CERIGNOLA – Arrestato il cerignolano ricercato per la rapina alla banca di Carsoli

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

E’ stato arrestato dai Carabinieri un ventiquattrenne cerignolano individuato come uno dei due autori della rapina avvenuta, lo scorso 4 luglio, presso l’istituto bancario TERCAS di Carsoli, in provincia de L’Aquila.

Dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti, alla luce delle dichiarazioni dei testimoni della rapina, è stato proprio Vincenzo De Palma l’uomo che ha fatto irruzione nella banca del comune abruzzese, con il volto coperto da una calza, aggredendo un impiegato.

Il giovane ceirignolano, durante la rapina, ha, infatti minacciato un dipendente stringendogli il collo per far agire indisturbato il suo complice, ancora non identificato, che ha prelevato oltre 9.000 euro per poi fuggire insieme a bordo di una Fiat Croma.

I Carabinieri di Cerignola, dopo aver delineato l’identikit del rapinatore, grazie alla descrizione dei testimoni e risalendo alla proprietà dell’auto usata per la fuga, si sono recati presso l’abitazione del sospettato, dove però si trovava solo la convivente.

La donna ha riferito alle forze dell’ordine che aveva visto da poco l’uomo – da cui aveva ricevuto 140 euro, corrispondente ad un taglio di banconote rubate presso la banca TERCAS – ma che era fuggito senza dirle dove sarebbe andato. Con l’acquisizione della prova sono partite le ricerche che hanno portato alla cattura del rapinatore, ora richiuso nel carcere di Foggia con l’accusa di rapina in concorso.

da Teleradioerre

MANFREDONIA – Piazza del popolo con Sdanga

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

da Manfredoniatv.it

Orta Nova, oggi il primo consiglio comunale nel Largo Gesuitico, differita su 5 Reali Siti Web Tv

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Il palazzo Ex Gesuitico

Si svolgerà quest’oggi alle 18:30 nell’inusuale cornice del Largo Gesuitico il primo consiglio comunale dell’era Tarantino. Sarà un consiglio comunale in cui si insedieranno i consiglieri di maggioranza (Chiaffredo Ballatore, Mariarita Gramazio, Ylenia Lops, Luigi Guglielmo, Laura Spinelli, Damiano Colonna, Antonio Vece, Giovanni B. Molfese, Davide Quiese e Antonio Aghilar) e i consiglieri di opposizione (Peppino Moscarella, Iaia Calvio, Lorenzo Annese, Franco Sauro, Maria Rosa Attini e Pasquale Ruscitto).

Il consiglio sarà chiamato ad eleggere il proprio presidente, molti rumors suggeriscono la probabile elezione di Peppino Moscarella, che dai banchi dell’opposizione potrebbe passare sullo scrano più alto dell’assise comunale. Un consiglio in cui saranno comunicate dal sindaco le nomine degli assessori, si procederà poi alla presa d’atto del programma elettorale e alle nomine dei componenti della commissione elettorale e della commissione comunale per la formazione dell’albo dei giudici popolari. La seduta sarà trasmessa in differita su 5 Reali Siti Web Tv.

da Blog dei 5 Reali Siti

FOGGIA – Stef Burns in concerto: il chitarrista di Vasco Rossi al ‘Florio in Fiera’ di Foggia

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Il chitarrista di Vasco Rossi a Foggia grazie al concerto-evento organizzato al ristorante Florio in Fiera sabato 19 luglio

. In viale Fortore, presso lo spazio esterno del locale, Stef Burns, chitarrista del cantante di Zolla, si esibirà con la sua omonima band in Roots e Wings tour. Prima, alle 17.30, il musicista statunitense marito dell’ex velina di Striscia la Notizia, Maddalena Corvaglia, terrà una conferenza stampa.

da Foggiatoday

FOGGIA – L’Università di Foggia formerà investigatori: tra i casi di studio Knox e Gambirasio

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

L'Università di Foggia attiva insegnamento di "Indagini tecnico scientifiche". E da gennaio via a un master in "Criminologia e psicologia investigativa"

Il delitto di Chiara Poggi

Nel Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza e di quello triennale in Operatore della Pubblica Amministrazione, dal prossimo 22 settembre prenderà il via l'insegnamento in “Indagini tecnico scientifiche” curato dalla prof.ssa Donatella Curtotti (che garantirà agli studenti che lo frequenteranno 6 CFU, Crediti formativi universitari).

Si tratta dell'unico esame del genere istituito tra tutti i Dipartimenti di Giurisprudenza delle Università italiane, nel senso che esistono altri precedenti ma sono stati incardinati in altri Dipartimenti (perlopiù Medicina) quindi didatticamente strutturati in chiave scientifica e non investigativa.

«L’insegnamento di “Indagini tecnico scientifiche”, primo in Italia per l’interdisiciplinarietà della didattica, intende fornire allo studente le capacità di conoscere sia le peculiarità giuridiche di tale tipo di prova che le recenti tecniche investigative rapportate alla diversa tipologia di tracce del reato attraverso l’ausilio di esperti del settore – dichiara la prof.ssa Donatella Curtotti, associata di Procedura Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia –.Oggigiorno, il rischio di errori è meno accentuato rispetto al passato».

GLI INSEGNANTI. All'insegnamento prenderanno parte, offrendo la loro preziosa collaborazione, anche personalità della materia di riconosciuta esperienza nazionale ed internazionale, come il prof. Nicola Fusaro (Direttore del Master in "Scienze forensi" dell'Università La Sapienza di Roma), l'avv. Stefano Aterno (esperto in reati informatici del Foro di Roma), il dott. Gian Luca Giovannini (Criminal Profiler, Scuola Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri), il dott. Roberto Gennari ( Dattiloscopista, Istituto Superiore di Tecniche Investigative Arma dei Carabinieri). Previsti anche un seminario di “Informatica forense” a cura del dott. Giuseppe Delli Carri e un altro di “Medicina legale” a cura del prof. Cristoforo Pomara, quindi un seminario conclusivo che sarà tenuto presso l'Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell'Arma dei Carabinieri di Velletri (il 30 ottobre).

I CASI. Tra i casi che diventeranno oggetto di studio anche le sentenze Knox e Sollecito, emesse nell'ambito del processo per il delitto della studentessa britannica Meredith Kercher, quindi i casi ancora rimasti irrisolti o tutt'ora in fase di risoluzione come i delitti di Chiara Poggi (Garlasco, 13 agosto 2007) e Yara Gambirasio (Brembate di Sopra, 26 novembre 2010).

«Le tracce vengono ricercate, interpretate e repertate con rigore logico, metodo scientifico ed elevata tecnologia, potendo fornire un prezioso contributo alla ricostruzione del fatto. Ma l’errore è sempre possibile. Sta al processo penale e ai suoi protagonisti individuarlo Le tracce sono i veri testimoni “silenti” del crimine. Sono sempre presenti e sono affidabili perché non possono mentire, non si dimenticano, non si confondono, non possono essere sbagliate.

Solo l’errore umano nell’individuarle e studiarle può sminuirne il valore – aggiunge la prof.ssa Curtotti – Il problema di fondo è che le investigazioni sul locus commissi delicti si sottraggono alle tradizionali regole del procedimento probatorio, creando problemi al giudice e alle parti del processo in ordine alla loro valutazione.

In gergo, ovvero tra gli addetti ai lavori, si dice che i primi 30 giorni, dal delitto o dalla registrazione di un grave fatto di cronaca, sono quelli entro cui l'indagine deve portare dei risultati: bene, questo insegnamento tende in parte a smentire questa tendenza in parte a rafforzare l'idea che insieme scienza, biologia, moderne tecniche investigative, giurisprudenza e semplice intuito possono rappresentare quanto meno una garanzia per chi subisce un reato”.

MASTER CRIMINOLIGIA. Questo nuovo insegnamento rappresenta tuttavia solo un primo, anche se deciso, passo verso la nuova frontiera della criminologia e delle tecniche investigative, visto che l'Università di Foggia nel corso del Senato Accademico tenuto ieri ha approvato un Master in “Criminologia e psicologia investigativa” che partirà dal prossimo mese di gennaio.

“Lo abbiamo incardinato nel Dipartimento di Studi Umanistici – spiega il Prorettore vicario prof.ssa Milena Sinigaglia – perché abbiamo deciso di conferirgli un taglio anche piuttosto psicologico, con uno studio molto dettagliato che metta in relazione il profilo criminale, e quindi le relative tecniche investigative, con i risvolti che inevitabilmente ricadono sulla società.

Crediamo molto in questa nuova scommessa, di cui più in là diffonderemo ogni dettaglio per gli studenti che vorranno iscriversi. Crediamo, in sintesi, che le competenze acquisite dalle varie strutture e dai vari Dipartimenti di Giurisprudenza, Medicina e appunto Studi Umanistici messe insieme possano portare a uno studio strutturato e coordinato dei fenomeni legati alla criminologia”.

da Foggiatoday

FOGGIA – Zammarano trema: il contratto sui locali di piazza Padre Pio potrebbe essere nullo!

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Nella stipula del contratto tra il Comune e la CO.IM. srl, mancherebbe il parere preventivo di congruità dell'Agenzia del Demanio, che a sua volta sarebbe dovuto essere oggetto del parere del Ministero di Grazia e Giustizia

I locali di Piazza Padre Pio

Il contratto di locazione dei locali di piazza Padre Pio sottoscritto il 3 febbraio scorso dal Comune di Foggia e dalla CO.IM. Srl di Zammarano, potrebbe essere nullo. Carenze procedimentali evidenziate anche dal presidente del Tribunale di Foggia, Domenico De Facendis, potrebbero mandare in fumo un affare di circa 4,7 milioni di euro in sei anni, sul quale, peraltro, continua a pesare la vicenda che il 2 aprile portò all’arresto del sottoscrittore del contratto, il dirigente del servizio ai Lavori Pubblici, Fernando Biagini.

LA RICOSTRUZIONE DI MONGELLI | Il 27 febbraio scorso l’allora sindaco Gianni Mongelli ripercorreva le tappe che il 3 febbraio dello stesso mese (registrato presso il Tribunale quattro giorni dopo) avevano portato il Comune di Foggia a sottoscrivere il contratto di locazione con la CO.IM. s.r.l. di Zammarano, proprietaria dell’immobile di Piazza Padre Pio, dove sono stati destinati gli uffici giudiziari in uso a Palazzo di Giustizia.

L’ex primo cittadino, nel premettere che l’amministrazione si era trovata davanti alla necessità di far fronte alla ‘emergenza’ provocata dalla riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie (entrata in vigore della revisione delle circoscrizioni giudiziarie sancita dal decreto legislativo 155 del 2012) – rispondendo anche a un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Lello Di Gioia – aveva ricostruito la vicenda attraverso tre tappe.

Quella del 18 aprile 2013, quando cioè la commissione di Manutenzione – appresa dall’Ente la mancata disponibilità di immobili comunali da destinare ad uffici ed archivi giudiziari – aveva sollecitato il Comune di Foggia a porre in essere una procedura di avviso pubblico finalizzata all’individuazione di un immobile da prendere in locazione.

La successiva del 29 aprile, quando in una seduta si era proceduto alla valutazione delle dieci offerte presentate. E dove, all’unanimità, due proposte era state ritenute irricevibili mente sette non idonee per mancanza di documenti o requisiti.

L’unica offerta presa in considerazione era stata quella della CO.IM. s.r.l.. Infine, quella del 26 novembre 2013, quando l’intera procedura era stata sottoposta al vaglio della Commissione di Manutenzione che – valutata tutta la documentazione relativa e previo sopralluogo sull’immobile individuato come idoneo – esprimeva all’unanimità parere favorevole all’acquisizione in locazione da parte del Comune di Foggia dell’immobile di Zammarano.

IL CONTRATTO DI LOCAZIONE | Il contratto, della durata di sei anni (più sei), prevedeva un esborso annuo alla CO.IM di 773.430 più Iva, per una cifra complessiva di 4.640.580 euro (più 4.640.580 per i successivi sei). Una spesa che avrebbe pesato sui bilanci comunali per circa il 10%, poiché il restante 90% sarebbe stato sborsato dal Ministero di Grazia e Giustizia.

Nel contratto era stata inserita anche un’opzione per l’acquisto dell’immobile allo scadere dei primi sei anni, al costo di 17 milioni di euro, a cui però sarebbero state scomputate le cifre versate sino a quel momento per l’affitto.

TANGENTI E ARRESTI | Ma l’ombra delle tangenti sui futuri locali del Tribunale, portava, il 2 aprile del 2014, all’arresto del consigliere comunale di Foggia, Massimo Laccetti, del dirigente ai Lavori Pubblici, Fernando Biagini e del’imprenditore, Adriano Bruno, “Secondo gli inquirenti Biagini, nella propria veste di dirigente comunale avrebbe costretto Lello Zammarano a versare una tangente di 80mila euro in contanti, in relazione alla conclusione del contratto di locazione di un immobile in piazza Padre Pio, che il Comune avrebbe poi adibito a sede degli uffici giudiziari”.

L’AIGA DI FOGGIA | Oggi, mentre l’inchiesta giudiziaria (entrata a gamba tesa anche sulle elezioni del 25 maggio) va avanti, ci si interroga sull’opportunità o meno di dar vita alla ‘Città della Giustizia’ a scapito degli uffici giudiziari di piazza Padre Pio.

Esattamente così come richiesto dai giovani avvocati foggiani dell’AIGA, che in una lettera inviata alle massime istituzioni il 15 luglio, hanno indicato nella costruzione di un plesso all’interno dell’area di viale I Maggio “l’unica soluzione realmente definitiva e in linea con le finalità di risparmio della spesa pubblica e di razionalità organizzativa per tutte le componenti della giurisdizione”. Sottolineando peraltro le criticità e i problemi per gli avvocati, i giudici, gli utenti e cancellieri, nel caso in cui gli uffici giudiziari si trasferissero realmente in piazza Padre Pio.

L’ASSESSORE CANGELLI | Sulla spinta degli avvocati foggiani dell’AIGA, il giorno successivo il sindaco di Foggia ha dato mandato all’assessore al Contenzioso, Sergio Cangelli, di controllare tutti i contratti stipulati dal Comune di Foggia, compreso quello dei locali di piazza Padre Pio.

“Sto studiando con molta attenzione il contratto e la procedura seguita dal Comune. È di tutta evidenza che qualora dovessi individuare profili di dubbia legittimità nel contratto informerò tempestivamente il sindaco, valutando le procedure più opportune da mettere in campo”.

Ricostruita la vicenda, oggi sono in tanti a chiedersi se la procedura che ha portato alla firma del contratto di locazione sia legittima.

Perché, se è vero che rispetto al prezzo di acquisto era necessario acquisire preventivamente il parere di congruità dell'Agenzia del demanio, e che nel caso in cui le parti lo avessero ottenuto, lo stesso sarebbe dovuto essere oggetto del parere del ministero di Grazia e Giustizia (sui cui peraltro peserebbe il 90% dei costi), è ipotizzabile quindi che il contratto sia carta straccia.

LA RELAZIONE DI DE FACENDIS | Tutto ciò supposto, in una relazione inviata alla commissione di Manutenzione, Domenico De Facendis ricordava che il contratto era stato stipulato senza che fossero stati richiesti il parere dell’Agenzia del Demanio in ordine alla congruità del canone e quello dell’Agenzia del territorio in ordine all’idoneità di locali all’uso cui dovrebbero essere destinati e senza che fosse stato richiesto l’assenso del ministero della Giustizia, così come previsto dall’art. 5 della Legge del 24 aprile del 1941 numero 392 (Nella scelta dei locali per gli uffici giudiziari dovrà intervenire il parere dell'ufficio tecnico erariale sulla idoneità di essi all'uso cui voglionsi destinare, e dovrà ottenersi l'assenso del ministero di grazia e giustizia)

. All’accapo 6 il presidente del Tribunale di Foggia ricordava di aver trasmesso copia del contratto di locazione al competente ministero della Giustizia evidenziando dette carenze procedimentali e rilevando inoltre come l’unico parere di congruità era quello espresso dal dirigente del servizio ai Lavori Pubblici e sottoscrittore nel contratto il 26 luglio 2013, che stimava un congruo canone annuo di 557mila euro a fronte di un canone proposto dall’offerente di 755mila euro.

Al punto 10 De Facendis scriveva di aver ricevuto, in data 16 aprile 2014, una nota del ministero della Giustizia che rilevava che “la stipula del contratto in questione sembrerebbe avvenuta senza il rilascio del prescritto parere di congruità da parte della competente Agenzia del demanio, cui fa seguito l’assenso di questo ministero, e che pertanto, allo stato, non può non rilevarsi l’irritualità e l’incompletezza della procedura sinora eseguita”.

LA RIDUZIONE DEL 15% | Sfugge però un terzo passaggio, non meno importante sul fronte del risparmio dei costi. Come mai non è stata applicata la riduzione del 15% così come previsto dalla Legge del 7 agosto 2012 numero 135? (comma 4 e 6 articolo 3 sulla Razionalizzazione del patrimonio pubblico e riduzione dei costi per locazioni passive del Titolo I Disposizioni di carattere generale). Per capirci meglio, perché il contratto sottoscritto in forma privata da Biagini fa riferimento a 773mila euro più IVA al netto della riduzione, e non al lordo così come previsto dalla legge?

IL CONTRATTO E’ NULLO? | Alla luce di tutto questo, rispetto al contenuto della relazione del presidente del Tribunale di Foggia inviata alla commissione di Manutenzione il 29 aprile e rispetto alla nota del ministero della Giustizia del 16 dello stesso mese, può ritenersi ancora valido il contratto di locazione sottoscritto dal Comune per l’affitto dei locali di Piazza Padre Pio?

da Foggiatoday

FOGGIA – Consiglio comunale, i conti non tornano – Nodo dei riconteggi sulla proclamazione

Pubblicato : venerdì, 18 luglio 2014

Il Pd può guadagnare un seggio, lo perderebbe Marasco

Il sindaco Franco Landella

 Cresce il nervosismo tra le forze politiche per la mancata proclamazione degli eletti in Consiglio comunale ad oltre un mese dalla conclusione delle elezioni amministrative. L’ufficializzazione dei 32 nuovi consiglieri comunali, secondo alcune indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, era attesa per ieri. Forse avverrà questa mattina.

Ma certezze non ce ne sono. La scorsa settimana la verifica dei verbali e degli atti delle 147 sezioni era in dirittura d’arrivo, ne mancavano solo una decina.

POSSIBILI SORPRESE – La proclamazione degli eletti, rispetto alla prima attribuzione dei seggi fatta subito dopo il turno di ballottaggio, potrebbe riservare qualche sorpresa. In particolar modo al Partito democratico potrebbero essere assegnati 4 e non 3 seggi, dunque se questa indiscrezioni fosse confermata dovrebbe entrare anche in Consiglio comunale anche Italo Pontone, ad oggi primo dei non eletti.

L’ingresso di Pontone avverrebbe a scapito della lista civica del candidato-sindaco di centrosinistra, Augusto Marasco in quanto il seggio di Marasco sarebbe «caricato» sulla lista «Il Pane e le rose». Non entrerebbe quindi in Consiglio, Marcello Sciagura dato fino ad oggi nella rosa dei 32 consiglieri comunali. Ma bisognerà attendere la proclamazione.

RICORSO AL TAR – Nel frattempo la coalizione di centrosinistra ha preso visione sia mercoledì che giovedì all’ufficio elettorale del Comune di tutta la documentazione riguardante le liste collegate al neo sindaco, Franco Landella.

Documentazione che sarà acquisita materialmente lunedì e che serve al centrosinistra per presentare il ricorso al Tar per il riconteggio delle schede, ricorso affidato all’amministrativista, Di Pardo. Sin dalla notte del ballottaggio, l’avversario di Landella, Augusto Marasco, non ha ritenuto del tutto cristallina l’elezione.

E con la proclamazione degli eletti e dunque la convocazione della prima seduta dell’assemblea consiliare si dovrebbe definire anche la situazione del Movimento Cinque stelle che ha eletto solo il candidato-sindaco, Vincenzo Rizzi.

Come è noto a pochi giorni dall’avvio della campagna elettorale la lista di Foggia subì una censura da parte dello Staff di Beppe Grillo. Sembra che quella censura si possa tradurre in una vera e propria diffida all’utilizzo del simbolo del M5S non appena sarà convocata la prima seduta del Consiglio.

Non è chiaro a questo punto cosa farà Rizzi in caso questo scenario si dovesse verificare, se si dimetterà come chiedono una parte dei grillini foggiani, o resterà a Palazzo di città ma senza simbolo e dunque come indipendente.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia