Notizie del 14 settembre 2013
FOGGIA – La Mongolfiera regala sorrisi con Peppa Pig
La "star" di Rai Yoyo incontra i piccoli pazienti presso il reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti
E' stata una giornata particolare quella di ieri per i piccoli pazienti ricoverati presso il reparto Pediatria degli Ospedali Riuniti di Foggia. Alle 11,30 in punto hanno dato un caloroso benvenuto al personaggio cartoon più amato negli ultimi anni, “Peppa Pig”. Il grande personaggio di peluche si è intrattenuta nel reparto regalando sorrisi e lasciandosi immortalare nelle immancabili foto.
L'iniziativa è stata organizzata dal centro commerciale Mongolfiera di Foggia dove nei pomeriggi di giovedì e venerdì il maialino rosa ha inaugurato, con tutti i bambini presenti, l'inizio del nuovo anno scolastico in occasione della tappa dauna del tour di Peppa Pig tra i centri commerciali Mongolfiera di Puglia
IMPEGNO COSTANTE. L’idea è nata dal seguito che il personaggio Peppa Pig ha acquisito presso le nuove generazioni. Visto il successo dell’iniziativa presso il Centro Commerciale, il Direttore Nertil Makollari ha voluto replicare l’incontro nel reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti per regalare ai piccoli pazienti la possibilità di conoscere personalmente il maialino rosa. Si tratta di una delle tante giornate che, nel corso dell’anno, la Mongolfiera dedica ai giovanissimi. Quest'anno per esempio si è impegnata come sponsor ufficiale nei Michest 2013, i giochi estivi organizzati dalla parrocchia San Michele.
UNA REALTA’ ANCORA DA SCOPRIRE. E' da tempo che il Centro Commerciale Mongolfiera opera nel territorio con iniziative e progetti a favore dei più bisognosi e del mondo del volontariato. Anche quest'anno, per esempio, come ricordato dal direttore Makollari "si è rinnovata la collaborazione con l’associazione “Ciao Bambini”, per la raccolta di materiale scolastico usato che per fine settembre verrà donato alle famiglie meno abbienti".
Michele Gramazio da Foggiacittaaperta
FOGGIA – Emergenza alloggi e legge Gozzini, è scontro tra forze dell’ordine e prefetto
Anche un malore durante il corteo di stamattina Sono scesi in piazza contro quella che definiscono "l'ennesima ingiustizia che si consuma nella città di Foggia".
Circa 200 rappresentanti delle forze dell'ordine riuniti nell'associazione "Assegnatari Alloggi Legge Gozzini" hanno manifestato questa mattina con un corteo partito da Piazzale Italia alle 9,30 e giunto dinanzi al palazzo della Prefettura per protestare contro l'ingiunzione di sfratto, ordinata dal Prefetto, per i pensionati e le loro famiglie. L'esecuzione avrà inizio dal 1 ottobre e,paradossalmente, dovrà essere eseguita da ex-colleghi delle forze dell'ordine
.
"MANIFESTIAMO PER LA LEGALITA'". La legge Gozzini nacque con lo scopo di fornire abitazioni a chi ogni giorno è a rischio a difesa della sicurezza dello Stato. Il problema sorge al termine del servizio quando l'inquilino raggiunge la pensione e non è più in servizio.
Nel tempo, poi, a Foggia alcune abitazioni sono state assegnate dallo Iacp, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'associazione Lucio Marucci, "con criteri senza senso. Noi manifestiamo per la legalità. Non possiamo accettare che le forze dell’ordine convivano con i delinquenti. Noi non abbiamo speranze, vogliamo semplicemente che i nostri diritti vengano riconosciuti. Siamo liberi e siamo incazzati".
TROPPO TARDI IL SI' DEL PREFETTO. In un primo tempo parrebbe che il Prefetto abbia rifiutato di convocare un tavolo fra le parti. Solo a seguito dell'attenzione dei media e al clamore suscitato dalle proteste (anche durante la seduta del Consiglio Comunale) sarebbe ritornato sui suoi passi offrendo la propria collaborazione. Troppo tardi per Luigi Marucci: "Non è più il prefetto il nostro interlocutore visto che ha accettato di incontrarci solo dopo le nostre proteste. Organizzeremo un pullman per recarci direttamente a Roma presso il ministero degli Interni".
MOMENTI DI TENSIONE. Non si fermerebbe dunque a Foggia la protesta. Intanto durante il corteo si sono vissuti momenti di tensione a causa di un malore accusato da uno dei manifestanti, pensionato delle forze dell'ordine. L'anziano signore è stato immediatamente accompagnato all'ospedale per accertamenti.
Francesca Silvestri da Foggiacittaaperta
FOGGIA – Voli, sempre voli, fortissimamente voli
Gino Lisa e Amendola: Foggia sogna di tornare in cielo. A fine mese la prossima importante scadenza
Per ora passiamo il weekend a volare con la fantasia, ma a breve si potrebbe volare davvero da Foggia. Nei fine settimana, e non solo
. I 14 MILIONI DI EURO. Effetto di un annuncio (da Roma) e di una delibera (a Foggia), quella che ha permesso al Consiglio comunale – all’unanimità – di approvare la variante al Piano comunale dei Tratturi, utile alla realizzazione del prolungamento del “Gino Lisa”, i cui lavori interesseranno un segmento del Tratturello n. 35 Foggia – Castelluccio dei Sauri.
Era l’ultimo adempimento politico-amministrativo necessario da Foggia, prima della delibera con cui la Giunta regionale ratificherà l’accordo di programma Stato-Regioni che prevede il finanziamento di 14 milioni di euro approvato dal CIPE.
A FINE MESE SI ESPRIME LA COMMISSIONE. E se a Bari, a cominciare da Aeroporti di Puglia, mostrano la loro soddisfazione (che sia di facciata o meno, in questo caso, poco importa), ora si resta in attesa della Commissione nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale. È qui che arrivano le prime scadenze.
L'assessore Marasco ha anticipato in aula consiliare che “il presidente della Commissione mi ha rassicurato sul fatto che Aeroporti di Puglia ha trasmesso tutti i pareri e i documenti in modo che, entro fine mese, la Commissione sarà in grado emettere il tanto atteso parere che Bari e Brindisi, gli altri due scali pugliesi interessati da lavori, hanno già conseguito”.
AMENDOLA SCALO CIVILE. Nel frattempo, l'indiscrezione si è fatta notizia.Il ministro Mario Mauro ha di fatto aperto la strada ai voli charter sfruttando la pista dell'Amendola.
Per ora, lo scalo militare diventerebbe a uso civile esclusivamente nei weekend, quando l'attività operativa è ridotta. E anche in questo caso, fine mese diventa uno spartiacque importante: è la scadenza per la presentazione dello studio di fattibilità dell’Aeronautica militare per l’utilizzo dello scalo, richiesto mesi fa dal ministro.
Per una decisione definitiva, però, sarà necessario “un confronto con gli enti locali”, come ha tenuto a sottolineare lo stesso Mauro.
TROPPO O NIENTE? Intanto, qualcosa si muove. Riferendoci all'ottimismo imperante, qualche mese fa scrivemmo:“Gino Lisa e Amendola, quando troppo e quando niente”. Tre mesi dopo non è ancora troppo, ma almeno non siamo più ai livelli del “niente”.
da Foggiacittaaperta
FOGGIA – La cultura, a Foggia, si mangia: fuori il nome dell’assessore che verrà Il tempo delle deleghe è finito. La città merita di più
Sono le 22 circa quando un signore con i capelli bianchi un po' scompigliati legge una poesia e si commuove, alla fine, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano, come un bimbo.
Davanti a sé, quasi 500 persone, ad applaudirlo. Mentre uno dei due conduttori della serata, per congedarlo, semplicemente dice: “Stefano Benni, un grande!” (GUARDA VIDEO).
EBBENE SI'. Storia di una notte foggiana, in piena estate, in uno dei periodi più difficili vissuti dai suoi cittadini. Storia di un'estate che, ancora una volta, ha visto la parte “buona” della città prendere d'assalto (termine non esagerato) i luoghi di cultura allestiti durante due week-end vicini: quello più lungo, di fine agosto, del Foggia Teatro Festival, e la due-giorni settembrina di Questioni Meridionali, culminata appunto con la notte di Stefano Benni. Storia di una città che risponde presente, almeno quando si parla il linguaggio della cultura, dell'arte, dell'ascolto.
Ma stiamo parlando di Foggia? Si chiederà qualcuno – lo stesso che per due settimane si sarà chiesto “ma siamo a Foggia, qui?. Ebbene sì, senza alcun dubbio: stiamo parlando di Foggia.
LA CULTURA NON E' ULTIMA. A confermarlo sono anche i numeri: le classifiche del Sole24 Ore riservano all'offerta culturale foggiana posizioni in graduatoria differenti rispetto alle altre voci analizzate, sempre poco lusinghiere con il capoluogo Dauno. Il maggiore quotidiano finanziario, pur utilizzando griglie discutibili e talvolta basate unicamente su coefficienti di reddito, negli ultimi anni ha piazzato “la Foggia della Cultura” a metà classifica, e non negli ormai rassegnati ultimi gradini nazionali.
È solo un parametro? Può darsi, ma cinquecento persone commosse davanti ad un autore che legge una poesia e centinaia e centinaia di bambini al seguito dell'equilibrista di turno, del mangia-fuoco e della ballerina volante, in un centro storico finalmente “normalizzato”, non sono parametri aleatori. Non sono solo numeri.
FUORI IL NOME. La cultura, a Foggia, c'è. Si fa e si chiede e si vuole. E allora, un appello, soltanto, da riservare ai politici che verranno, prim'ancora della campagna elettorale ufficiale per queste Comunali 2014. Anzi, più che un appello, una domanda, a ciascun candidato sindaco: chi sarà il prossimo assessore alla cultura di Foggia?
Quale nome di spicco è in serbo per l'unica voce realmente in grado di sollevare il capoluogo dauno dalle ultime posizioni? La cultura “si mangia” (chiedere agli avventori di questo doppio week-end appena trascorso, ad una settimana dalla poesia di Benni; chiedere a ristoratori e albergatori; agli attori del teatro di strada e a quelli foggiani): la bestemmia sbavata qualche anno fa dall'allora ministro Tremonti trova la propria trappola persino in Capitanata, in una città di provincia meridionale ben lontana come bellezza e attrattiva turistica dalle varie città d'arte italiane.
LA CULTURA NON SI DELEGA. La cultura, persino a Foggia, si mangia: funziona, fa girare il commercio, crea movimento e turismo (Il Foggia Teatro Festival, per fare un esempio, è stato inserito nelle Guide del Touring Club). Prevedere un assessorato importante, al pari di quello alla legalità o al bilancio, per la prossima amministrazione, è un dovere istituzionale
. La cultura si è rivelata una risorsa economica importante, forte di una domanda sociale evidenziata e soddisfatta dalla stessa partecipazione della gente, e merita la giusta attenzione. Che tradotto, per il sindaco che verrà, significa due cose: investimenti e proposte. E un nome, soprattutto, da subito. Il tempo delle deleghe è finito.
Alessandro Galano da Foggiacittaaperta
Grande spettacolo con Fabrizio Bosso e Four Friends in Bari al Cacc’e Mmitte Festival.
Prossimi appuntamenti: 14 settembre Carmela Vincenti e 15 settembre Paolo Parisi. Palazzo D'Auria Secondo, Lucera (Fg)
Con il patrocinio di: nelle boutiques (di Bari e dintorni) tutte molto occupatissime nelle loro occupazioni e disoccupazioni, dalla famiglia all'arte, dalla poesia alla mondanità, dalla politica alla cucina.
Fino all’amore… Durante la serata ci sarà un “Posto Occupato” in prima fila, perché il Cacc’e Mmitte Festival aderisce alla campagna di sensibilizzazione sul tema del femminicidio.
“Posto Occupato” è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza; a tutte quelle donne che prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla loro vita, occupavano un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Allo spettacolo sarà abbinata la degustazione del Cacc’e Mmitte ‘Agramante’ de La Motticella – Paolo Petrilli, vino biologico nato dalla vendemmia 2010 con uvaggio a base Nero di Troia (60%), Sangiovese, Montepulciano e Bombino. Domani, domenica 15 settembre, il Cacc’e Mmitte Festival si chiude con lo show-cooking di Paolo Parisi che incontra la Daunia.
Alla continua ricerca di qualcosa di nuovo da creare, l’allevatore, pastore, gourmet, inventore e uomo simbolo di una qualità quasi perduta, giocherà con gli ingredienti e i piatti tipici della nostra terra per inventare sapori nuovi. In abbinamento allo spettacolo culinario, la degustazione del Cacc’e Mmitte di Cantina La Marchesa, nato dalla vendemmia 2011, con uvaggio a base Nero di Troia (70%), Montepulciano (30%) e Bombino (10%).
Tutti gli eventi avranno inizio alle ore 21 e saranno ospitati all’interno del cortile di Palazzo D’Auria Secondo a Lucera. Per info e prenotazioni: Alberto Trincucci, +39.333.9188472.
In allegato la foto di Four Friends in Bari (di Niki dell’Anno).
www.facebook.com/CacceMmitteFestival
Ufficio stampa
Danila Paradiso +39.328.6237094
MANFREDONIA – Angelica: “integrazione scolastica, prima ammessa, poi bocciata. Perché?”
Manfredonia, servizio integrazione scolastica, proteste cittadina (st@)
PRIMA la comunicazione di un “cambio di mansione”, poi il blocco “inspiegabile”; blocco nonostante “il possesso dei requisiti richiesti”. Servizio di integrazione scolastica: storia di Angelica. IL TESTO. Correva l’anno 2011, più precisamente l’autunno del 2011.. quando arrivò la telefonata che ho da sempre desiderato.
La mia responsabile al lavoro mi comunica un cambio di mansione: sarei passata dalle pulizie domestiche agli anziani , al servizio di ” integrazione scolastica”.
Facciamo solo un piccolo passo indietro: dopo l’ennesimo sollecito alla cooperativa presso la quale presto servizio a vedermi inserito ( e quindi riconosciuto) l’effettivo titolo di studio , il fax ebbe riscontro: mi fu fatto recapitare il nuovo contratto con titolo di studio: DIPLOMA DI LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO, con un tanto agognato punteggio di 78 /100 , conquistato con la fatica e la rivendicazione da un contesto familiare tra i peggiori che si possano immaginare.
Dunque dopo qualche giorno quella telefonata della mia responsabile, fui accompagnata da un’assistente sociale presso una scuola elementare. Fu uno degli anni più belli della mia vita, intriso di valore e positività.
Davo tutta me stessa in ciò che facevo, mettendo a disposizione di quei bambini problematici , oltre alle conoscenze “didattiche” , la gioia di un sogno che si realizza: lavorare a scuola, nel campo della diversabilità.
Perché quando uno lavora con gioia, lavora bene . E quando lavora bene fa sentire bene gli altri. Crea bene. Crea valore. Un valore che non ha bisogno di essere espresso e riconosciuto con titoli altisonanti , ma guizza dagli sguardi felici e rasserenati di chi ti è di fronte.
Un valore che ancora oggi , quando incontro i genitori di quei bambini e le insegnanti con le quali ho collaborato , viene espresso sotto forma di bellissimi ricordi, nostalgia ed anche un po’ di amarezza per non aver ottenuto la continuità.
Bene e qui arriviamo al punto: dopo che la cooperativa per la quale lavoro (autoesclusa poiché non ha partecipato al bando di gara per il servizio di integrazione scolastica in favore di alunni diversamente abili) , mi comunicò l’impossibilità di tornare a prestare servizio a scuola, mi rivolsi alla nuova cooperativa aggiudicataria. Mi precipitai ad inviare il curriculum, sperando nella meritocrazia e nel valore dell’esperienza.
Purtroppo però invano. Dopo svariati mesi , partì il servizio scolastico. Fu allora che decisi di chiamare personalmente. Dall’altra parte , qualcuno mi disse che “non avevo la laurea” per fare l ‘educatrice. E va bene. “Non ha nemmeno l’OSS, quindi non può fare l’assistente”.
Strano però perché il bando , per quanto riguarda le figure di assistenti , fuori da ogni coro di smentita, richiedeva questi requisiti: • n. 13 operatori socio sanitari, ciascuno dei quali impegnato per un monte ore settimanale pari a 15 ore e un complessivo di ore per l’intera durata dell’appalto pari a 13.065;
Requisiti richiesti:
possesso del titolo professionale di operatore socio-sanitario o diploma di scuola dell’obbligo ed esperienza lavorativa documentata di almeno tre anni nel campo dell’assistenza domiciliare e/o attività assistenziale in favore delle persone disabili e/o in condizione di non autosufficienza;
Allora come si spiega che io sia stata liquidata con queste parole: “mi dispiace, ha letto male, o ha il corso OSS , oppure niente.” E’ vero che ogni azienda “privata” assume chi vuole .. però è anche vero che qui ci si serve di appalti pubblici.. e considerato il fatto che collaborino con i servizi sociali , non mi spiego perché non solo non abbiano preso minimamente in considerazione la mia candidatura, ma non abbiano nemmeno tenuto in conto la necessità di dare continuità, nonostante genitori e insegnanti avessero espresso questo “desiderio”
. “I giochi sono già stati fatti”?
Qualcuno me lo disse, con tono di rassegnazione, ma io non volevo credergli. Nonostante tutto , credo sempre in una società in cui i meriti siano riconosciuti e in cui ci si possa riscattare e costruire anche da soli. Ma per continuare a crederci , io come tanti altri giovani , ho bisogno di risposte anche politiche.
Dimenticavo, Pier Paolo Pasolini diceva “ Non ne ho le prove, ma so che è così”. E poi , non è detto che le prove non ci siano.
(Testo firmato, a cura di Angelica, cittadina di Manfredonia)
MANFREDONIA – Nave Palinuro richiama i cittadini (Ftgallery)
PER la prima volta nei suoi 79 anni di vita, Nave Palinuro, la nave scuola della Marina Militare, ormeggerà a Manfredonia, venerdì 13 settembre, per l’ultima tappa, dopo Crotone, Cattaro (Montenegro), Ortona, Trieste, Venezia e Dubrovnik (Croazia) della Campagna di Istruzione 2013 degli allievi marescialli della Scuola Sottufficiali di Taranto, al termine del 1° anno accademico.
La Nave rimarrà ormeggiata al Molo di Ponente, fino a lunedì 16 settembre e sarà aperta alle visite del pubblico. Partiti da Taranto il 29 luglio la nave imbarca 126 marinai, di cui 40 sono Allievi Sottufficiali che stanno vivendo il loro “battesimo del mare”, affrontando una delicata fase formativa-addestrativa della loro carriera.
A bordo del Palinuro ognuno di loro acquisirà i primi rudimenti di perizia marinaresca e di conoscenza dell’organizzazione a bordo di una nave della Marina Militare ma ci sarà anche tempo per la formazione nella componente etico-militare e fisico-sportiva. Durante l’estate la Nave della Marina Militare ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione “il Mare deve vivere”, insieme al WWF, ha supportato la ricerca scientifica collaborando con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS), alla ricerca di una microalga potenzialmente tossica per i molluschi che vivono in Mar Adriatico ed ha collaborato con la Scuola Italiana Cani da Salvamento (SICS).
Durante la sosta in porto la Marina Militare sarà presente in città anche con una l’Unità Mobile Informativa, una mostra virtuale sulla Marina Militare che sarà allestita in città, insieme all’Equipaggio del Palinuro. All’arrivo in porto il Comandante dell’Unità, Capitano di Fregata Mauro Panarello, incontrerà a bordo i media per illustrare loro, nel corso di una visita alla Nave, le caratteristiche e i compiti del Palinuro, l’attività svolta dall’Unità e quella in programma.
Durante la sosta a Manfredonia sarà possibile visitare lo storico veliero: venerdì 13 settembre, dalle 21:00 alle 23:00; sabato 14 settembre, dalle 15:00 alle 19:00 e dalle 21:00 alle 23:00; domenica 15 settembre, dalle 10:00 alle 12:00, dalle 15:00 alle 19:00 e dalle 21:00 alle 23:00.
Galleria fotografica disponibile su: www.marina.difesa.it/uominimezzi/navi/Pagine/Palinuro.aspx La Nave Varata nel 1934 in Francia, con il nome di “Commandant Louis Richard” e destinata alla ricca pesca sui Banchi di Terranova viene acquisita dalla Marina Militare Italiana nel 1950 che la rinomina “Palinuro”.
Dopo i lavori di trasformazione entra in servizio nel 1955 e da allora è impiegata per l’addestramento degli Allievi sottufficiali della Marina Militare. Caratteristiche. Il Palinuro è una “Nave Goletta” che, nella terminologia marinaresca, identifica una nave con tre alberi verticali, trinchetto (a vele quadre), maestra, mezzana più il bompresso, sporgente a prua. Ha una superficie velica complessiva di circa 1.000 mq, distribuiti su 15 vele.
L’altezza sul livello del mare dell’albero più alto, quello di trinchetto, è di 35 metri. Scafo, propulsione ed energia Lo scafo è in acciaio chiodato. La nave è lunga 59 mt, 69 mt considerando la lunghezza del bompresso e larga 10 mt. Ha un dislocamento di 1341 tonnellate e un immersione massima di 4.8 mt. Per la propulsione utilizza un motore diesel da 6 cilindri e 600 CV, con un elica a 4 pale e passo fisso.
La produzione di energia elettrica è assicurata da 3 gruppi diesel/alternatori che erogano 150 KW ciascuno. Equipaggio. A bordo imbarcano 84 marinai, di cui 6 ufficiali, 25 sottufficiali e 53 militari graduati e del ruolo truppa. Durante la campagna addestrativa l’equipaggio è integrato con ulteriore personale di supporto e con l’imbarco degli allievi e dello staff della Scuola Sottufficiali, fino a un totale di circa 130 persone.
Attività .
Nave Palinuro rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Marina Militare. Tra i suoi obiettivi istituzionali il più importante è la formazione e l’addestramento degli Allievi Sottufficiali della Scuola Sottufficiali di Taranto. Dal 1955 la nave svolge ogni anno campagne addestrative durante le quali gli allievi sono sottoposti a un intenso programma di formazione marinaresca, nautica, etico-militare e nell’ambito della sicurezza.
Un altro compito fondamentale consiste nel rappresentare il Paese all’estero e nel promuovere verso il pubblico i valori dello storico veliero: tradizione, contatto con il mare, cura della nave e lavoro di squadra. Questo compito si realizza con diverse iniziative, dalle visite a bordo, durante le frequenti soste in porto, alla partecipazione alle regate storiche e ai raduni, alla possibilità offerta a gruppi di giovani che imbarcano per imparare le nozioni di base della navigazione, dell’arte marinaresca e della vita a bordo di una unità della Marina Militare.
Nave Palinuro, inoltre, svolge spesso attività a sfondo sociale, soprattutto nei confronti dei più giovani e partecipa alla ricerca scientifica e alla promozione della tutela dell’ambiente marino, collaborando con importanti organizzazioni come il WWF, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Istituto Idrografico della +Marina Militare. Tra i compiti concorsuali assegnati al Palinuro, infine, c’è la sorveglianza per verificare che in mare non si svolgano attività illecite oppure per segnalare la presenza di aree soggette a inquinamento marino.
Dal 1955 la Nave ha percorso più di 270 mila miglia nautiche e visitato centinaia di porti nazionali ed esteri, al servizio della Marina Militare e del Paese.
da Stato Quotidiano
(Fotogallery Benedetto Monaco 2013)
MANFREDONIA – Parco Eolico offshore, interrogazione Cariello e L’Abbate (M5S – Video)
FRANCESCO Cariello e Giuseppe L’Abbate interrogano il Ministro dell’Ambiente Orlando sul parco eolico off-shore al largo del porto di Manfredonia. ASSOCIAZIONI DI MANFREDONIA: NON SVENDETECI IL TERRITORIO INTERROGAZIONE M5S
VIDEO
da Stato Quotidiano
MANFREDONIA – encomi solenni a Forze dell’Ordine, don Domenico, F.Rinaldi (Ftgallery-Video)
CERIMONIA di consegna stamani degli Encomi Solenni deliberati dal Comune di Manfredonia, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico.
“La cerimonia intende rendere il giusto omaggio da parte della Città di Manfredonia a coloro che, evidenziando elevata professionalità e preparazione, hanno svolto il proprio incarico con spiccato senso del dovere, particolare dedizione e riconosciuta competenza”.
Tra gli encomi solenni deliberati dal Comune da ricordare quelli agli agenti del Commissariato di Manfredonia ed ai militari dei carabinieri del Comando Compagnia, per l’operazione Romanzo Criminale, al sacerdote Don Domenico Facciorusso, al dipendente Franco Rinaldi.
ELENCO ENCOMI SOLENNI
“Le motivazioni sono differenti tra loro perché si riferiscono a più situazioni vissute dalla e nella nostra città, ma tutte riferite all’impegno che viene profuso quotidianamente, il più delle volte lontano dai riflettori, mostrando grande professionalità, nonché doti umane e caratteriali che connotano la propria attività con dedizione al dovere ed alle istituzioni”.
Questo l’elenco degli encomi:
Giuseppe D’Angelo (bagnino), Franco Rinaldi (dipendente comunale in pensione), don Domenico Facciorusso (parroco Borgo Mezzanone), app. Riccardo Gambardella (Carabinieri), app. sc. Giuseppe Silvestro (Carabinieri), app. sc. Enrico Pronti (Carabinieri), mar. ca. Stefano Campione (Carabinieri), mar. ca. Orazio Solazzo (Carabinieri), mar. ca. Adriano Fratello (Carabinieri), MAsUPS Michele De Carlo (Carabinieri), MAsUPS Arcangelo Michele Giuliani (Carabinieri), Comandante del NORM Ten. Ugo Chiosi (Carabinieri), Comandante della Compagnia Carabinieri Cap. Federico Maria Guglielmo Fazio; assistente Michele Natale (Polizia), assistente Massimo Marro (Polizia), assistente Antonio Carenza (Polizia), assistente Donata Cocca (Polizia), assistente capo Matteo La Torre (Polizia), assistente capo Bottalico Maurizio (Polizia), sovrintendente Michele Santamaria (Polizia), sovrintendente Michele Melchionna (Polizia), sovrintendente capo Matteo Starace (Polizia), ispettore capo Mario Cascavilla (Polizia), 1° dirigente del Commissariato dr. Luciano Di Prisco (Polizia); primo maresciallo luogotenente Np Michele Ciuffreda (Capitaneria di Porto), Capitano Di Fregata (Cp) Antonio Zanghì (Capitaneria di Porto).
VIDEO
(Fotogallery Benedetto Monaco@2013)
Redazione
da Stato Quotidiano
RODI GARGANICO – trasferimento fascicoli, presidio avvocati
Foggia – “GLI avvocati del foro di Rodi Garganico sono indignati per tutto quanto sta succedendo nel più assoluto silenzio della stampa e degli organi di informazione. Non minore l’indignazione nei confronti della politica, che non riesce evidentemente a ripristinare il corretto rapporto tra potere legislativo, potere esecutivo e giudiziario
. Qui si celebra il funerale della giustizia e la festa dell’ingiustizia!” Fonte rodigarganicoblog.altervista.org/tribunale-gli-avvocati-del-foro-rodi-garganico-indignati/
da Stato Quotidiano
CERIGNOLA – mezzi rubati, targhe false e telai contraffatti. Cinque persone denunciate
Blitz degli agenti del commissariato ofantino di polizia in alcuni autoparchi della città. In cinque dovranno rispondere di riciclaggio e ricettazione. Il valore della merce sequestrata ammonta a euro 300mila euro
Procede a pieno ritmo l’attività degli uomini del commissariato di polizia di Cerignola che, col fine di porre un freno ai reati predatori e al diffusissimo fenomeno della ricettazione e del riciclaggio di veicoli, con particolare attenzione ai mezzi pesanti utilizzati per compiere furti ai danni di aziende del Nord Italia, hanno proceduto al controllo di alcuni autoparchi, rinvenendo diversi mezzi di provenienza furtiva, alcuni dei quali con targhe false, “cloni” di identici veicoli regolarmente immatricolati di proprietà di ignari proprietari che si vedevano notificare infrazioni al codice della strada.
Nello specifico sono state denunciate a piede libero cinque persone: M. F., trentenne, cerignolano, incensurato, denunciato per ricettazione perché trovato in possesso, all’interno di un box da lui preso in affitto, di un lussuoso motociclo Ducati, rubato a Orta Nova il 28 gennaio. D.P., di anni 46, pregiudicato residente nel napoletano a San Gennaro Vesuviano, denunciato per riciclaggio ed uso di targhe false in quanto titolare del contratto di affitto presso un autoparco, del posteggio di una motrice Daf xf Truck 430, con targhe false e telaio contraffatto,
preciso “clone” di un mezzo praticamente identico, di fatto immatricolato nel Nord Italia dove risiede la ditta proprietaria dello stesso. D.S., pregiudicato 33enne di Cerignola, denunciato per riciclaggio e uso di targhe false in quanto titolare del contratto di affitto presso un autoparco, di un posteggio per l’autocarro marca Volvo con targhe false e telaio contraffatto, per il quale sono in corso accertamenti atti a verificare l’esistenza di un mezzo gemello. P.S.,
pregiudicato cerignolano di anni 53, denunciato per riciclaggio, contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione, e uso di atto falso in relazione ad un camper marca Ford 125 t350 modello granduca 65 living, recante targhe di altro caravan risultato cessato dalla circolazione per esportazione, mentre il numero di telaio era abbinato ad altro autocaravan di cui era stata denunciata la perdita di possesso per appropriazione indebita.
AUTOPARCHI CERIGNOLA: VIDEO BLITZ POLIZIA
S.V., pregi ducato ventitreenne di Orta Nova, denunciato per riciclaggio e ricettazione perché aveva affittato un box al cui interno sono stati rinvenuti la cabina di un camion Daf 55.300, le targhe e la carta di circolazione di un veicolo Iveco Daily oggetto di furto avvenuto il 17 maggio a Trani, nonché numerosa utensileria varia per smontaggio veicoli.
All’esterno del box, invece, aveva parcheggiato due autocarri di cui uno con telaio corrispondente ad un automezzo oggetto di furto a Gallipoli il 3 settembre avente targhe applicate sulle quali sono in corso accertamenti ed un altro al cui interno venivano rinvenuti, numerosi longheroni, propulsori, cambi e parti elettriche riconducibili a furgoni ed autocarri, per i quali sono in corso indagini per risalire alla provenienza.
FOTO | CERIGNOLA: RICICLAGGIO E RICETTAZIONE VEICOLI RUBATI, BLITZ POLIZIA
Si procedeva, altresì, al sequestro, a carico di ignoti, di un autocaravan marca Fiat Ducato modello Trigano, di proprietà di una società con sede in Castelgomberto, risultato noleggiato e mai restituito, rinvenuto nei pressi di un autoparco. Tutti i veicoli, unitamente al materiale rivenuto, sono stati sottoposti a sequestro ed affidati in giudiziale custodia. Il valore della merce sequestrata ammonta a euro 300mila euro circa. Nel corso del controllo amministrativo sono, altresì, emerse irregolarità nella tenuta dei registri, per le quali si provvederà ad applicare le previste sanzioni amministrative.
da Foggiatoday
LUCERA – Tribunali soppressi: clima rovente a Lucera, città si oppone al trasloco dei fascicoli
Avvocati, amministratori e cittadini impediscono il trasferimento dei fascicoli dal tribunale federiciano a quello di Foggia. Presidio permanente degli avvocati anche a Cerignola
Dispiegamento massiccio di forze dell’ordine a Lucera, dove si attende in queste ore l’arrivo addirittura dell’antisommossa. Avvocati, amministratori e cittadini stanno tentando le unghie e con i denti di impedire il trasferimento dei fascicoli dal tribunale federiciano al Tribunale di Foggia. Ieri è scattata l’ora x del decreto Cancellieri: soppressi tutti i tribunali minori e centinaia di sezioni distaccate degli uffici giudiziari.
Ma a Lucera si spera ancora nell’apertura fatta dalla Guardasigilli mercoledì scorso, quando ha rimandato alle commissioni di Camera e Senato la redazione, entro 10 giorni, di una breve lista di tribunali da salvare. La partita è tutta politica, si confida nel peso e nella perseveranza dei parlamentari foggiani a Roma.
Da qui la strenua resistenza di queste ore. Il consiglio comunale straordinario permanente allestito davanti al Palazzo di Giustizia sin dalle prime ore dell’alba ha deliberato all’unanimità una sorta di ordine di sgombero del camion traslochi giunto dal capoluogo per prelevare il materiale della procura lucerina. All’ordine dovrebbe dar seguito il comandante della Polizia Municipale, Beniamino Amorico. Ma i messi del capoluogo dauno hanno tutta l’intenzione di far valere l’ordinanza del Presidente del Tribunale di Foggia che autorizza il prelevamento di fascicoli e faldoni.
Presidio permanente degli avvocati anche a Cerignola, che ieri sono riusciti a vincere il primo round contro i messi del tribunale dauno facendo valere la sospensiva concessa dal Tar fino al 3 ottobre e obbligandoli, di fatto, a fare ritorno a Foggia a mani vuote. Ma il focolaio più acceso in queste ore è Lucera. La piazza si fa di minuto in minuto più gremita. Si teme che una forzatura in uno o nell’altro senso possa far precipitare da un momento all’altro il precario ordine pubblico.
FOTO | TRIBUNALI SOPPRESSI: PROTESTE A LUCERA E A CERIGNOLA
Gli avvocati non intendono mollare: per loro se il trasferimento dei fascicoli dovesse iniziare, sarebbe una grave forzatura atteso il pronunciamento imminente delle commissioni sui correttivi da apportare al decreto.
Tra i quali, sono convinti, ci sarà anche Lucera. Perché quel Tribunale è storico, sostengono, non si può cancellare con un colpo di penna in nome della spending review, e sorge in un territorio per il quale più volte è stata denunciato, di recente con maggior vigore, l’alto tasso di infiltrazione criminale.
“La mafia ringrazia” la frase che campeggia eloquentemente su uno degli striscioni appesi sul palazzo del Tribunale. E, per quanto per certi versi denigratoria di un territorio che ha la sua parte sana, a Lucera tocca far leva proprio su questo aspetto per confidare nel salvataggio del Tribunale.
“Il ministro – fanno notare – non conosce questo territorio. Ma lo conosce a quanto pare – affonda qualcuno – uno scrittore di nome Roberto Saviano che ha di recente alzato il velo sull’efferatezza della mafia foggiana, che media ed istituzioni sottovalutano. Il ministro Cancellieri si faccia una chiacchierata. E torni sui suoi passi”.
da Foggiatoday
Orta Nova, “avvertito” il consigliere comunale Bellino
Ignoti hanno abbattuto il tendone d'uva, indagano i carabinieri
“Avvertito” il consigliere comunale Antonio Bellino. Ignoti hanno abbattuto il tendone d'uva. Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Orta Nova e dall’intera Amministrazione comunale per l'atto vandalico subito.
“Mi auguro – sostiene il sindaco – che le forze dell'ordine e la magistratura giungano rapidamente a conclusione con l'individuazione dei responsabili, anche contando sulla certa e doverosa collaborazione della vittima”.
da Daunia News
CERIGNOLA – fallimento Ac Foggia: l’attacco del Pd
Il capogruppo Longo: "Nuovo disastro per l'amministrazione Giannatempo"
Pd sempre più "acceso" a Cerignola. Indici puntati questa volta sul fallimento dell'Ac Foggia. "Dopo il “buco Gema” – commenta il capogruppo Michele Longo – un altro disastro si è abbattuto sull’amministrazione Giannatempo e mi riferisco alla vicenda del fallimento della società Ac Foggia. “nel momento in cui, e possiamo dire volgarmente, abbiamo il morto in casa, è sono la questione Gema e la questione finanziaria che premono su questa Amministrazione e su tutta la città, noi ci avventuriamo a discutere di una convenzione che, seppur in linea di principio potremmo essere d’accordo, e il principio potrebbe essere quello di una regolamentazione della sosta e del traffico stradale, ma nel merito lascia molto a desiderare".
Per l'occasione, il Partito democratico analizza la situazione verificatasi e critica il comportamento e le decisioni sdottatae dalla giunta guidata dal sindaco Antonio Giannatempo.
da Daunia News
FOGGIA – Le Sirene di Ulisse
Questa mattina chi, come noi, ha interesse a quanto accade sul proprio territorio, si è trovato a leggere, sfogliando i giornali, la seguente notizia: «tra non molto all’Amendola arriveranno charter turistici».
Naturalmente lo stupore iniziale è diventato presto sconcerto, non perché fossimo contrariati o, peggio, rattristati della cosa ma l’impressione è stata quella di essere sottoposti come ad un canto ammaliante che lentamente ci procurava visioni incredibili, insomma ci siamo sentiti come Ulisse che, sotto l’influsso del canto delle sirene, se non fosse stato legato all’albero della sua nave, sarebbe andato incontro, certamente, ad un infausto destino.
Rassicuratevi, il senso di smarrimento è stato solo iniziale, non perché fossimo legati a qualcosa (o forse si, il nostro territorio), ma perché riteniamo aver sviluppato una sorta di immunità a questo tipo di “canti”. In passato molte sono state le illusioni che ci hanno portato ad un amaro risveglio.
Come abbiamo più volte, anche noi, ribadito se nell’immediato da Amendola si organizzassero voli charter ne saremmo sicuramente felici, perché determinerebbero anche se solo in periodi limitati dell’anno, un offerta di mobilità, “da e per” il nostro territorio, e questo sicuramente lo desideriamo anche noi che da tempo ci battiamo per la causa del Gino Lisa. Ma, non deve bastare!
Un territorio come il nostro non può vivere solo con un’offerta stagionalizzata in termini di mobilità aerea. La fruibilità deve essere garantita 360 giorni all’anno, destagionalizzando la domanda turistica e ampliando l’offerta al turismo religioso, attivando percorsi culturali, enogastronomici legati a quelli paesaggistici, dobbiamo risvegliare l’interesse economico per il nostro territorio valorizzando anche il Subappennino oltre che il Gargano; un clima particolarmente favorevole e mite per lunghi periodi durante l’anno ci consente tutto questo. Il discorso mobilità e/o infrastrutturale, poi, non è secondario per un possibile bacino di utenza che va ben oltre i confini della Capitanata.
Quindi ribadiamo fortemente la centralità del progetto di ampliamento del Gino Lisa e se si vorrà (ma continuiamo ancora ad essere scettici per l’immediato) si potrà parlare anche di complementarietà di Amendola. Il comitato “Vola Gino Lisa“ continuerà ad essere vigile affinchè tutto proceda speditamente e fungerà da pungolo per le istituzioni.
In questo periodo, infatti, abbiamo incontrato il Sindaco di Foggia, ing. Mongelli, e l’assessore di competenza, arch. Marasco, dai quali abbiamo avuto rassicurazioni sulla celerità dell’iter di approvazione del piano tratturi in consiglio comunale, di fatto approvato nella giornata di ieri.
Abbiamo altresì incontrato l’assessore al Bilancio della regione Puglia, dott. Leonardo di Gioia, con la presenza del consigliere regionale, nonché presidente della commissione Bilancio, Pino Lonigro, che davanti al Sindaco hanno dato ampia rassicurazione circa i tempi di espletamento della gara di appalto e su quelli necessari per riuscire ad usufruire dei fondi FAS per l’allungamento della pista, per l’approvazione della VIA da parte del Ministero dell’Ambiente, tutte procedure in dirittura d’arrivo.
Altra questione sollevata è stata quella della riattivazione immediata dei voli e chiesta la disponibilità, in tal senso, di fondi regionali, tra l’altro già stanziati dall’assessore Minervini (circa un milione di euro).
Far tornare a volare dal Gino Lisa deve essere la priorità, ristabilendo un equilibrio tra i vari scali aeroportuali pugliesi specie in termini di investimenti e svilupparne la complementarietà. Insomma le sirene potranno cantare una dolcissima nenia, ma la nave o meglio l’aereo continua nella sua rotta lasciandosele alle spalle, felice di non esser stato vittima della loro seduzione.
Il Comitato “Vola Gino Lisa”
Paura tra San Ferdinando e Cerignola: banditi assaltano portavalori, ma la rapina fallisce
Il commando ha fatto perdere le proprie tracce prima del sopraggiungere della polizia, che indaga sull'accaduto. Il conducente ha attivato il sistema di sicurezza e spento il motore
Questa mattina un commando di sei banditi a bordo di due auto di grossa cilindrata, una Audi A6 con i vetri oscurati e una Libra, hanno tentato una rapina assalendo, al km 716 della Statale 16 ‘Adriatica’ un furgone portavalori dei monopoli di Stato che trasportava un carico di sigarette. Il fatto è avvenuto all'altezza di San Ferdinando di Puglia, al confine tra le province di Foggia e della Barletta-Andria-Trani.
Affiancato e speronato dai malviventi, il conducente del mezzo ha attivato il sistema di sicurezza che blocca i portelli del mezzo e ha spento il motore. A quel punto i rapinatori hanno spinto con le loro auto il furgone in una contrada di campagna, all'altezza dello svincolo di San Samuele e hanno tentato inutilmente di aprire il mezzo sparando anche alcuni colpi di pistola.
Prima del sopraggiungere delle forze dell’ordine sono fuggiti riuscendo a far perdere le proprie tracce. Un anno fa, nella stessa zona, con medesime modalità un altro furgone che trasportava un carico di sigarette è stato assaltato e rapinato
. Lungo il tratto di strada la circolazione è stata temporaneamente deviata e sospesa, ma poi è ripresa regolarmente dopo che la polizia ha concluso i rilievi. Sul posto anche il personale dell’Anas, i carabinieri, la Polizia Stradale e l’impresa di pronto intervento.
da Foggiatoday