Comunicato stampa
in edicola il numero
2 di �quarantacinque� con il dossier
sul neofascismo in capitanata realizzato nel 1975 dal pci
sul mensile di memoria e attualit�
dell�antifascismo il ricordo dell�eccidio di Candela del 1902, l�analisi sul
panorama della destra radicale che s�agita in terra dauna, a 25 anni dalla
strage firmata dai nar alla stazione di Bologna
E� in distribuzione dal 1� settembre nelle edicole di Capitanata e al costo di
un euro
il numero 2 del mensile �Quarantacinque - memoria e attualit�
dell�antifascismo�.
Copertina dedicata all�eccidio di Candela dell�8 settembre 1902, voluto dagli
agrari al fine
di stroncare lo sciopero per il salario. Gli 8 morti e i 20 feriti tra i
lavoratori fanno parte
del tributo di sangue che l�intero Meridione pagher� per una stagione di
rivolte.
Ancora, un�analisi sul quel che s�agita nel panorama della destra radicale
foggiana: dai sit-in
di Forza Nuova ai manifesti del Nuovo Ordine Nazionale, dai fermenti degli ultr�
del calcio al
saluto ai �camerati foggiani� del rinato �Popolo d�Italia� diretto dal
nostalgico Giuseppe
Martorana, foggiano, a capo del movimento Fascimo e Libert�, fino ai fermenti
dei giovani
alleantini accentuatisi dopo la sconfitta del partito di Fini alle elezioni
amministrative.
Racchiude assieme memoria e attualit� l�articolo sulla strage alla stazione di
Bologna firmata
dai militanti dei Nar , il 2 agosto 1980, che caus� 85 morti e 200 feriti. Uno
dei pochi casi di
stragismo dove si � giunti ad una verit� giudiziaria e a delle condanne, pur non
bastando -la
sentenza- a colmare i vuoti delle connivenze e delle responsabilit�
dell�eccidio. Con i fischi dei
familiari delle vittime ai rappresentanti del governo nel giorno della
manifestazione che ha
celebrato il venticinquennale della strage e con l�offesa estrema della
semilibert� di cui godono
i diretti responsabili, Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, pensatori che
associazioni e
partiti della destra fanno a gara ad invitare a manifestazioni pubbliche.
�Quarantacinque!, infine, sottrae alla polvere una interessante controinchiesta
sul
neofascismo in terra dauna, realizzata dal 19689 al 1975 dal Partito Comunista
Italiano
di Capitanata. Un dossier di 133 pagine, meticoloso, con avvenimenti, date,
sentenze, articoli
di giornali, fotografie, volantini e manifesti prodotti dai gruppi della destra
radicale.
Un contributo di lotta e di denuncia che fa impallidire ancor pi� gli eredi di
quel Pci
(in molti protagonisti diretti di quella stagione) oggi al governo nelle
amministrazioni pubbliche
e che vidimano per l�affissione manifesti inneggianti al �nuovo fascismo� e
concedono piazze
a militanti di Forza Nuova per manifestazioni xenofobe e razziste. Il mensile
pubblicher�
ampi stralci del dossier realizzato dal PCI sin cinque puntate.
Infine, il consueto l�osservatorio antifascista, la rassegna di provocazioni e
azioni di violenza
messe in atto da gruppi neofascisti in Italia e in Europa.
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