ANDREA PAZIENZA.
AL VITTORIANO DI ROMA DAL 17
SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE LA MOSTRA PIU' COMPLETA FINORA MAI REALIZZATA SUL
GRANDE ARTISTA DI SAN SEVERO.
Nell'ambito della Notte Bianca di
Roma (17 settembre) il Sindaco Walter Veltroni ha inaugurato la mostra
più completa mai realizzata su Andrea Pazienza. Nonostante il diluvio su
Roma, c'è stata un'enorme affluenza di giovani, che hanno fatto fino a
tre ore di fila per visitare la mostra
allestita nel Salone centrale del Vittoriano.
La mostra, promossa dal Comune di
Roma , è curata da Vincenzo Mollica, Mariella e Michele Pazienza, e
realizzata da "Comunicare Organizzando" di Alessandro Nicosia.
Sarà visitabile fino al 9 ottobre.
Orario : 9.30�19.30
Ingresso gratuito
Info: 06-6780664
PAZ E IL SUO AMORE PER IL
GARGANO
NEL RICORDO DI CORRADO RAINONE
di Teresa Maria Rauzino
Andrea
Pazienza, genio del disegno, esuberante e vulcanico, dalla creatività
incontenibile, è stato definito il miglior fumettista del mondo. Nato a
San Benedetto del Tronto il 23/05/1956, passò l�infanzia a San Severo,
città d�origine dei suoi genitori. Stupì la maestra d�asilo quando a
cinque anni si presentò con un Paperino in sella ad un pernacchiante
motorino. Disegnava e colorava dappertutto, su ogni cosa che poteva
essere conquistata col disegno, col colore. Voce del movimento
studentesco del �68, realizzò diverse tavole, disegni e strisce per
fumetti. Disegnò manifesti di cinema e di teatro, scenografie, costumi e
abiti per stilisti, cartoni animati, copertine di dischi e pubblicità.
Morì a 32 anni il 17 giugno 1988 a Montepulciano. Recentemente il
regista de Maria ha girato il film Paz che predilige l�aspetto
poetico dei suoi personaggi.
Paz amava
il tratto di costa del Gargano Nord, tra San Menaio e Montepucci. Amava
trascorrere le sue vacanze sul trabucco.
Scrive
Corrado Rainone nell�articolo Paz explorer: «Vlammeteeee! Sole
accecante, cannarozzo seccato, gambe a zigolo zagolo e tanti occhi per
esplorare i mille mondi del Gargano. Tra Peschici e Rodi. Un
uaglioncello smilzo e magrolino se ne va a zonzo solo soletto con pinne
e occhiali. E� Andrea già pazzo che si avvia dal Lido Milano, San Menaio,
spiaggia spiaggia fino a Calenella. Scavalca le rocce, poi sale dal
sentierino per arrivare al trabucco giù Monte Pucci. Si mette le pinne,
monta gli occhiali da sub, si guarda intorno, si sistema il costume.
Eccolo sott�acqua. Nella luce azzurra tra i pesci. Lui pesce. Il vecchio
grande Paz, il più grande disegnatore di tutti i tempi qui in questo
paradiso si è fatto le ossa, ha messo radici, si è innamorato di questo
Eden. Nei primi anni settanta, quando qui ci venivano solo poche
famiglie, qualche avventuriero, antagonisti, uomini in fuga, lui ci
veniva in vacanza. Quando le coste del Gargano non avevano ancora
provato il Grande Fuoco. Andrea Pazienza di San Severo era esploratore
della Montagna del Sole e avventuriero dei meandri, a volte solari, a
volte oscuri e tossici, dell�umano grande difetto. L�ardire alla
conoscenza».
Continua
ancora Rainone: «Leggende balneari narrano di schizzi sulla carta
marrone del pane, su tovaglie di pizzerie sulla statale per Rodi, su
tovaglioli, su muri. Regalati a gò-gò. Nella direzione del camping
Calenella (non quello comunale) ci sono due disegni di Andrea, appesi al
muro. Nel quadro Gargano, appeso al trabucco di Monte Pucci,
ecco inchiodato Andrea. Lo trovavano spesso di notte in spiaggia da solo
e tutto stropicciato. Sempre pronto ad andare a pesca nonostante fosse a
pezzi da stare male� Sul trabucco di Montepucci, Matteo Fasanella si
ricorda ancora di lui. Gli brillano gli occhi: �Mi ha disegnato su
qualche striscia�. Le nottate con il fuoco, il vino, la chitarra. Anche
il Monte Pucci è cambiato, si è fatto vecchio. Lo hanno bruciato. La
torre saracena a guardia dei nemici musulmani resiste al tempo (vent�anni
per lei soccose è nient) e continua a far da sfondo alle foto dei
turisti supersorridenti. E poi il mare blù cobalto e verde smeraldo. E
il tuffo del grande Paz».
powered by
foggiaweb.it |