Il 3
settembre assegnazione del Premio Vico del Gargano 2005
Al romanzo breve "Lei � volata" di Marica Ferrero
Sabato 3 settembre alle
ore 20 a Vico del Gargano in Largo Terra sar� consegnato il Premio Citt�
di Vico del Gargano 2005 a Marica Ferrero (Bra in provincia di Cuneo),
autrice del romanzo breve "Lei � volata", scelto tra 144 opere esaminate
dalla giuria composta da Daniele Maria Pegorari (presidente), Rino
Caputo, Achille Serrao, Giuseppe Massara, Grazia D'Altilia, Vincenzo
Luciani, Michele Afferrante.
Alla serata conclusiva della VII edizione del concorso nazionale,
prenderanno parte i componenti della giuria e la vincitrice che ricever�
in premio 100 copie a stampa del romanzo e 300 euro dall'amministrazione
comunale rappresentata dal sindaco Pierino Amicarelli e dall'assessore
alla Cultura Francesco Canestrale.
Copie del romanzo saranno offerte al pubblico che parteciper� alla
cerimonia di premiazione cui seguir� la presentazione di due libri.
Il primo � "Tor Tre Teste ed altre poesie (1968-2005)" di Vincenzo
Luciani, Edizioni Cofine, Roma 2005, con introduzione del prof. Giuseppe
Massara (Universit� di Roma La Sapienza) e letture a cura dell'Autore.
Il secondo � "Il pane e la rosa. Antologia della poesia napoletana dal
1500 al 2000" di Achille Serrao, Ed. Cofine, Roma 2005, che sar�
presentato dal prof. Daniele Maria Pegorari dell'Universit� di Bari.
La vincitrice del premio, Marica Ferrero, � nata nel 1958 ad Albisola
Superiore, nella riviera ligure di Ponente; vive e lavora, a Bra (CN).
Diplomata in Terapia della Riabilitazione, ha lavorato con i bambini e
gli adulti neurolesi ed attualmente si prende cura degli
ultraottantenni. I suoi scritti sono spesso ambientati nei luoghi della
sua professione, o comunque ad essa ispirati.
Suoi testi sono stati pubblicati nelle antologie L'amore incondizionato
(ed. Gribaudo), Ciuto (Araba Fenice), Ti regalo una storia (L'Artistica
Savigliano), Sbilauta (Araba Fenice).
Il romanzo LEI E' VOLATA � ambientato in una clinica dove Anna lavora
come fisioterapista e dove, da una quindicina di giorni, � ricoverata
Silvana. Un luned� pomeriggio uno spaventoso tonfo fa accorrere
pazienti, medici ed infermieri. Alcuni ricoverati dicono di aver visto
Silvana "volare" dalla finestra: suicidio o omicidio? Anna � decisa a
scoprirlo.
L'impianto solo apparentemente giallistico sostiene un discorso fluente
che soddisfa, parimenti, il criterio dell'asciuttezza e della rapidit�,
adatta alla novella, e l'esigenza di approfondimento psicologico dei
numerosi personaggi coinvolti nella vicenda o che vivono nell'ambiente
in cui essa si dipana.
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