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     Foggia e provincia : Segnalazioni culturali da Teresa Rauzino






 

 

LA SCULTURA DI LIDIA CROCE a Festambientesud



Il suo Diomede verr� presentato a Monte Sant'Angelo nell'ambito della Festa di Legambiente che si terr� dal 21 al 24 luglio. di TERESA MARIA RAUZINO


Il Gargano si apre alla scultura e opere di artisti contemporanei diventeranno parte integrante del paesaggio. La prima della possibile serie di sculture, uno splendido DIOMEDE realizzato da Lidia Croce, e commissionato dalla Comunit� Montana del Gargano, � appena uscito dalla fonderia. Dopo la presentazione ufficiale nell'ambito della festa di Legambiente ("Pane, olio e Meridione"), che si terr� a Monte Sant'Angelo dal 21 al 24 luglio, verr� postato in un angolo del Promontorio ancora da individuare.

Perch� sculture bronzee moderne nel Gargano? Risponde Lidia Croce: �Per contrastare quelle, dozzinali, che lo hanno invaso. Recentemente, parlando delle sculture di Padre Pio che spuntano un po' dovunque, Vittorio Sgarbi ha detto che non sono arte, che sono degli obbrobri, dei mostri, da distruggere oppure da ricoverare nel buio delle chiese. I preti hanno ribattuto che anche loro non le vogliono perch� rovinerebbero l'estetica dei sacri luoghi. Queste cose io le avevo gi� dette tanto tempo fa ai responsabili della locale Comunit� Montana. E non certo per gelosia professionale verso chi queste statue realizza in gran copia�.

Diomede � la statua di bronzo pi� grande che Lida Croce ha finora realizzato. Per il Diomede, l'artista ha creato una struttura compatta, arcaicizzante. L'epoca di Ulisse, di Diomede, non corrisponde a quella classica. Le sculture di quel periodo sono i kuros. Nell'impianto, quindi, ha cercato di eliminare la classicit�, di ricordare un mondo pi� arcaico, un uomo meno civilizzato, meno raffinato, meno perfetto delle sculture greche classiche, quelle che tutte conoscono. La forza che viene fuori � quella dell'uomo primitivo, ma fino a un certo punto: � pi� civilizzato rispetto ai Dauni.

Il �Diomede� di Lidia Croce si presenta di color bronzo chiaro, un po� di ossido per dare l�idea di invecchiamento, alcune zone pi� in ombra. La sagoma dello Sperone d�Italia appare sul torace: una mappa luminosa tutta di bronzo naturale, in modo che si veda subito. La cresta della scultura � in simbiosi con il viso: �Ho dovuto scolpirla a un metro e quaranta di altezza - spiega Lidia Croce - non � che potessi fare cose pesanti. Ho realizzato una scultura in argilla non armata, vuota per motivi logistici. Un vaso a forma umana, tutto vuoto dentro, alto due metri e 40. La mia � stata una vera sfida per vincere la materia. Uno scultore deve essere architetto, ingegnere. Se armi la struttura della scultura, e la fai in gesso o in legno, allora non c�� problema. La materia si regge da s�. Ma l�argilla � traditrice, slitta, scivola, si piega, si deforma continuamente�.

Che c�� di nuovo nel Diomede? L�uomo non � totalmente dissacrato. Nell�arte moderna, tutto sembra essere un d�j� vu. Lidia Croce ha cercato uno spazio libero, non classico. La sua scultura ha una struttura razionale. Il suo Diomede esprime la bellezza dell�archetipo: � il capostipite, forte selvaggio, dell�antico dominatore ellenico, victor Gargani. Il modo in cui si ferma, si pianta sulla terra del Promontorio esprime una posizione virile. Non certo quella levigata della scultura classica. La scultura � tronca delle braccia: �Mi sono permessa questa libert� - afferma Lidia Croce - perch� non mi servivano. Importante era lui, Diomede, il suo cuore: era la Grecia che veniva, che approdava sulle coste del Gargano. E� dal suo cuore che nascono i doni che porta con s�. In alto, sulla sagoma a sinistra, si intravedono un tempio dorico, uno scudo con un piccolo cavallo, un askos di ceramica, dei capitelli, un teatro. Una figurina femminile � vicina all�eroe miceneo. Rappresenta forse Atena o Afrodite. Il nudo femminile richiama quello tipico delle kore. Fra i doni che Diomede porta sul Gargano emergono dei cavalli, fusi dal furore delle onde burrascose. Vicino al Gargano le onde sono piccole, altre pi� lontane sono pi� increspate: � il mare profondo e infido solcato per giungere dall�Ellade[1].

Lidia Croce ama insegnare la sua arte. Il 12 Febbraio 2005 ha tenuto una mostra, nella quale sono state esposte tutte le opere create dagli allievi del suo Corso di Scultura tenuto a Peschici. Il Corso, organizzato dalla Comunit� Montana del Gargano e dal Comune di Peschici, che ha fornito i locali, � iniziato ad Ottobre 2004 ed � terminato a fine Dicembre. In questo periodo, guidati dalla Croce, i corsisti hanno creato sculture inerenti alla cultura del luogo, tra cui una a tutto tondo come il Pescatore, un San Michele, un falco ed altri con motivi di Scazzamurell, tra cui un vaso con figure, un rosone e un piatto. Domenico Ottaviano (1 D Liceo) ha realizzato un bel tra�bucco a bassorilievo.

[1] Cfr. intervista di T.M. RAUZINO a Lidia Croce, Corriere Mezzogiorno- Corriere della sera del 14 dicembre 2004

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