Kalena, la convenzione : Comune e proprietari potrebbero sottoscrivere entro
oggi l�accordo
Ma per l�accesso all�Abbazia troppe limitazioni
PESCHICI - Potrebbe essere
sottoscritta questa mattina,
nella sede municipale di Peschici,
la convenzione tra il
sindaco, Francesco Tavaglione,
e la famiglia Martucci, proprietaria
dell�abbazia di Kalena.
Una testimonianza di
grande valore storico e religioso,
per la presenza nella chiesa
della statua dell�omonima Madonnina,
oggetto di devozione
da parte della popolazione.
L�intesa se da una parte apre
uno spiraglio per quanto riguarda
il recupero dell�importante
complesso, la cui costruzione
risale addirittura agli inizi
dell�anno mille, dall�altra
getta non poche ombre sui termini
dell�eventuale accordo.
In sintesi, Vincenzo, Francesco, Maria e Anna Elisabetta
Martucci proporrebbero all�amministrazione
comunale
la possibilit� di poter accedere
alla struttura, che verrebbe restaurata
grazie ad un primo finanziamento
ministeriale di
350mila euro, per quindici anni,
a partire dal 2005, solo il sabato
e la domenica, da giugno
a settembre, e una volta a settimana,
su richiesta del Comune,
per il resto dell�anno.
L�apertura sarebbe consentita
anche all�Arcivescovado di
Manfredonia, ma solo su specifica
e particolare richiesta.
Inoltre, i proprietari si riserverebbero
anche il diritto di risolvere
il contratto in qualsiasi
momento se i fondi promessi
non dovessero essere accredidati
nei tempi concordati.
Ci� che lascia perplessi � il
fatto che il Comune dovrebbe
restaurare la chiesa con i fondi
pubblici, mentre la fruizione
sarebbe limitata a non pi�
di una settantina di giorni all�anno,
e per soli tre lustri, anzi,
poco pi� di dieci anni, in
quanto i lavori di restauro dovranno
concludersi nell�arco
di un quadrienno, a partire,
teoricamente, da subito, visto
che la data riportata nel testo
della convenzione definisce i
termini temporali dell�accordo
a partire da aprile 2005 allo
stesso mese del 2020.
A parere di alcuni esperti, la
convenzione, se approvata in
questi termini, sarebbe soltanto
un regalo alla propriet� che
si ritroverebbe, dopo quindici
anni, un bene rivalutato. La
proposta dei fratelli Martucci
� - come dicevamo - quella di
consentire la fruizione pubblica
della chiesa cosiddetta
�Nuova�, nella parte a piano
terra, da giugno a settembre
nei giorni di sabato e domenica,
oltre che il 7 ed 8 settembre
(ricorrenza dei festeggiamenti
in onore della Madonna di Kalena),
nel restante periodo in
un giorno a settimana su richiesta
del Comune, il tutto a
condizione che entro il
31/12/2005 sia emanato apposito
decreto ministeriale per lo
stanziamento di contributi in
favore della chiesa di Santa
Maria di Kalena.
A carico del Comune l�impegno
di eseguire urgenti interventi
di recupero e restauro
per fini compatibili con l�attuale
destinazione d�uso. Nel
dettaglio, i lavori da eseguire,
�secondo le regole dell�arte per
i beni culturali e monumentali,
dovranno essere i seguenti:
consolidamento e restauro delle
pareti in pietra informe, rifacimento
dell�intera copertura
con capriate in legno comprese
le navate laterali, apertura
dell�ingresso in fondo alla
navata laterale destra (accesso
indipendente pubblico), mentre
l�attuale ingresso dal cortile
interno sar� d�uso esclusivo
dei proprietari. Inoltre, pavimentazione
dell�intera chiesa,
impianto elettrico interno ed
esterno, consolidamento e restauro
dei campanile, opere di
protezione delle mura in pietra
e degli elementi decorativi
interni, eliminazione degli elementi
spuri dalle finestre
della chiesa e relativo consolidamento,
realizzazione degli
infissi necessari.
In caso di
stanziamenti inferiori si dar�
precedenza alle opere di consolidamento
quantificate nel
computo metrico del tecnico
designato. Tutti gli atti che il
Comune andr� ad adottare per
l�utilizzo del contributo (affidamento
incarico di progettazione
e direzione lavori, approvazione
progetto, affidamento
esecuzione dei lavori) dovranno
ottenere il preventivo consenso
scritto dei proprietari.
Alla parte proprietaria dovr�
essere riservata inoltre ogni
possibilit� di operare le pi� opportune
verifiche e sorveglianza
sull�andamento dei lavori,
al fine di appurare la rispondenza
delle opere al progetto,
alla convenzione e alle finalit�
di interesse pubblico
sottese all�intervento.
Infine,
la convenzione si intender� risolta
di diritto qualora il Comune
non adempia anche ad
un solo obbligo assunto con la
presente convenzione, senza
che nulla sia dovuto al Comune
per i lavori eseguiti. La normativa
sugli interventi finanziari
ministeriali su propriet�
private dice per� che gli immobili
restaurati o sottoposti ad
altri interventi conservativi
con il concorso dello Stato, o
per i quali siano stati concessi
contributi in conto interessi,
sono resi accessibili al pubblico
secondo modalit� fissate,
caso per caso, da appositi accordi
o convenzioni da stipularsi
fra il Ministero (e non,
dunque, il Comune) ed i singoli
proprietari.
E questo contrasta con la
convenzione.
Francesco Mastropaolo
Anche il vescovo -
Mobilitazione
per salvare
il monumento
L'ex complesso monastico risale
al IX secolo
ed � costituito da un�antica
chiesa cui si accosta la
pi� tarda chiesa abbaziale,
con navata centrale ed abside
semicircolare. Proprietaria
� la famiglia Martucci.
Oggi ad una delle due chiese
manca il tetto, cos� da rendere
visibili le pareti di conci,
squadrati e firmati da scalpellini
borgognoni, itineranti
sulla via Francigena.
Nel complesso monastico si
insedi� una comunit� di Benedettini,
la cui attivit� segn�
un momento storico e
sociale fondamentale per la
vita e l�economia del territorio
che, in quell�epoca, era
tormentato dalle scorribande
dei pirati, immobile che, attualmentte,
� tutelato dalla Sovrintendenza
ai Beni ambientali
e culturali, quale patrimonio
artistico e storico dello
Stato e, quindi, bene della collettivit�.
Per salvare Kalena
c�� stata una sorta di mobilitazione
popolare: duemila firme
raccolte in sole tre settimane,
grazie all�iniziativa del centro
studi �Giuseppe Martella�.
Lo stesso arrcivescovo di
Manfredonia-Vieste-San
Giovanni Rotondo, mons.
Domenico D�Ambrosio (nativo
di Peschici) ha, da sempre,
garantito che non sarebbe
rimasto a guardare il
degrado della struttura perch�,
disse, �ho sognato K�lena
recuperata e valorizzata,
ora voglio sognare ad occhi
aperti e, per questo, mi adoperer�
perch� l�ex abbazia
torni ad essere luogo di culto,
per non continuare a trovarci
davanti ad una situazione
di deturpamento, di
annullamento di quella che
era la ricchezza straordinaria
di questo monumento�.
F.M.
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