Relazione sul volume di
Teresa Maria Rauzino
Il regio liceo Lanza
dalle Scuole pie agli anni del Regime
L'intervento di Barbara de Miro d'Ajeta alla presentazione del Regio Liceo Lanza
Barbara de Miro d'Ajeta (docente di storia del teatro presso
l'Universit� degli studi di Napoli ) � un'ex allieva del Lanza, figlia
del preside del liceo classico foggiano (nonch� sindaco della citt� di
Foggia negli anni cinquanta).
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Vorrei porgere un grazie a Teresa Maria
Rauzino per aver provveduto a colmare un vuoto culturale, redigendo questa
storia del liceo Lanza, che � microstoria, secondo la scuola di Emmanuel Le Roy
Ladurie, ed � uno spaccato di storia foggiana accurato e preciso, condotto con
l�accanimento che la studiosa reca in ogni sua indagine storiografica, ricca di
documentazione e di passione, mossa da una curiosit� che � il primo presupposto
di ogni approccio scientifico.
La Rauzino traccia la storia del Regio
Liceo Lanza, fondato nel 1868, partendo appunto dalla sua fondazione e giungendo
fino al secondo dopoguerra (ma le testimonianze raccolte in appendice al volume,
compresa la mia, che abbraccia gli anni dal 1959 al 1964, sono anche pi�
recenti). Questo libro � una miniera di notizie, frutto di approfondite ricerche
d�archivio.
Brillante mi sembra l�idea di far parlare
direttamente i presidi, in una parte del volume, attraverso le loro relazioni
annuali.
Drammatico � il racconto relativo agli
anni della Seconda guerra mondiale, nei quali si vede come l�istituzione sia
riuscita a sopravvivere, nonostante i danni e i disagi connessi al dislocamento
in sedi non canoniche, grazie alla solidit� del suo impianto e della sua
tradizione.
In particolare vorrei aggiungere che
questo libro tocca da vicino la mia famiglia in due punti: quando si parla del
bilancio amministrativo, perfetto sotto la presidenza di Giuseppe Modugno, negli
anni Venti, io so, anche se nel volume non � detto, che ci� si deve al fatto che
fu segretaria del liceo in quel periodo la mia prozia Amelia Rabbaglietti,
poetessa dialettale foggiana e direttrice, dopo quel suo segretariato, di una
scuola elementare privata: era abilissima nel redigere la contabilit�,
occupazione nella quale si � impegnata per una vita intera.
Un altro punto che mi tocca da vicino �
il ricordo vibrante della presidenza di mio padre, Vittorio de Miro d�Ajeta, ma
anche quello dell�attivit� di docenti che ho conosciuto personalmente e ai quali
ero molto legata da vincoli di affetto e di amicizia, come segnatamente Gerardo
De Caro e Carlo Gentile.
La Rauzino, nel rigore della trattazione,
si spinge fino ad esibire i disegni del Palazzo degli Studi di Marcello
Piacentini, costruito fra il 1931 e il 1935, evidenziando pregi e difetti di
quel lavoro architettonico.
In
definitiva i giovani che, mossi da una sana e lodevole curiosit�, vogliano
conoscere la storia del liceo troveranno in questo libro un prezioso strumento
critico (e qui menziono anche le utilissime pagine sulla vita di Vincenzo Lanza,
medico e patriota ottocentesco, cui il liceo � dedicato).
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