I tratti di Lidia Croce
e la lirica del maestro Principe per raccontare la forza di san Michele
L'Arcangelo del
Gargano incanter� Milano
di TERESA MARIA RAUZINO
A sei mesi dal
battesimo ufficiale avvenuto nell�ambito di Aurea 2006, luned� 23 aprile
alle ore 16.00 il Parco Letterario �San Michele Arcangelo-Gargano
Segreto� debutter� a Milano. La Comunit� Montana del Gargano, promotrice
della sua istituzione, sceglie una sede mediatica importante, il Circolo
della Stampa, e presenta, in collaborazione con l�associazione musicale
�Fisa Club�, uno dei �grandi eventi� che connoteranno questo primo anno
di vita del Parco Letterario: si tratta della prima nazionale dell�opera
lirica "Alleluia San Michele", composta da Peppino Principe. A
interpretarla, vi sar� un cast internazionale: Cathrine Maruk (soprano),
Galia Tchernova (mezzo soprano), Marco Ferrato (tenore), Alfredo
Stefanelli (baritono), Gianfilippo Bernardini (basso) diretti da
Simonetta Tancredi del Teatro della Scala di Milano.
Il programma prevede, infine, un concerto jazz a cura del maestro
Peppino Principe con il trio Massimo Di Rocco (batteria); Marco di
Natale (basso); Massimo Domenichini (pianoforte). Tra gli ospiti della
serata, numerosi giornalisti della carta stampata e delle tv nazionali,
il sindaco di Milano Letizia Moratti e l�attore Gerardo Placido, che
introdurr� la serata con il prof. Giuseppe Maratea, assessore alla
cultura dell�Ente Montano del Gargano.
�Il Parco Letterario - ha affermato Maratea - vuole creare le premesse
per un turismo diverso; un turismo basato sulle risorse culturali del
Gargano, che vuole attrarre un nuovo tipo di viaggiatore, interessato
alla religiosit�, ma anche all�arte, alla letteratura e allo spirito dei
luoghi. Un progetto che nasce dal bisogno di destagionalizzare i flussi,
per far arrivare sul Gargano, da ottobre ad aprile, 200.000 visitatori
che, dopo aver visitato i luoghi �sacri� della Montagna del Sole,
prolunghino la loro permanenza sul Promontorio, attratti dai nuovi
itinerari offerti dal Parco Letterario. Parco che, oltre alla Fondazione
Nievo, sar� collegato all�Opera Romana Pellegrinaggi, leader mondiale
nell�organizzazione dei �viaggi dello spirito�. Una proposta che va
divulgata e fatta conoscere a tutti i potenziali �viaggiatori��.
Il primo �grande evento� � ispirato, e non poteva essere diversamente,
al carisma dell�Arcangelo Michele, il principe delle Celesti Milizie
che, fin dal Medioevo, attir� sulla Montagna Sacra consistenti flussi di
pellegrini provenienti dalla Via Francigena, da Benevento a Monte
Sant�Angelo denominata Via Sacra Langobardorum.
Principe contestualizza �Alleluia San Michele� al tempo della conquista
longobarda del Gargano, esattamente alla seconda apparizione
dell�Arcangelo, quella "della Vittoria", episodio della guerra
combattuta nel VI-VII secolo tra il duca longobardo Godeberto e il duca
di Benevento Grimoaldo contro i Bizantini di Costante II.
Il soprannaturale aiuto micaelico fu determinante per la vittoria dei
Longobardi. Questo popolo, proveniente dal nordest europeo, desideroso
di integrarsi con le popolazioni locali, cerc� di farlo convertendosi al
Cristianesimo, ma senza rinunciare alla propria identit�. Ecco perch�
elesse a santuario nazionale la Grotta del Monte Gargano dov�era apparso
quell�Arcangelo che li aveva aiutati a sconfiggere i Bizantini. Un santo
vicinissimo, nel suo stile guerriero, alle loro antiche divinit�. Nella
sinossi dell�opera, Principe inserisce la storia (inventata) della
principessa Gertrude, che innamoratosi perdutamente dell�Arcangelo, si
converte al Cristianesimo e impossibilitata a realizzare il suo sogno
d�amore, decide di sublimarlo nell�amore per Dio. Diventa la badessa-
usignolo, che incanta con i suoi virtuosi gorgheggi tutti i pellegrini.
Monte Sant�Angelo all�epoca era un agglomerato di conventi ed hospitalia,
sorti intorno alla Grotta Angelica.
L'autore dell'Opera "Alleluja San Michele", il maestro Peppino Principe,
, � uno dei pi� celebri fisarmonicisti del mondo. Nato a Monte
Sant'Angelo (Fg) nel 1927, figlio d�arte (il padre Michele era un
apprezzato insegnante di musica), nel 1940 a soli 13 anni, dopo essersi
trasferito al nord con il fratello Leonardo (clarinettista jazz) debutta
come solista di fisarmonica classica nel Caff� Pedrocchi di Padova. Nel
1958 compone la sigla dello Zecchino D'Oro, nel 1959 diventa direttore
d'orchestra. Tanti i successi ottenuti: Oscar Mondiale della Fisarmonica
(Pavia 1961); Premio Disma, una vita per lo strumento musicale (Rimini
1977). Protagonista con il maestro Gorni Kramer della "Storia della
Fisarmonica" (Rai�Radio Uno (1969, 1971, 1974), Principe elabora le
notissime arie del "Carnevale di Venezia", di "Occhi neri", del "Volo
del calabrone" e tante altre composizioni. Quella che l�ha pi�
emozionato, e la cui stesura � durata oltre trent�anni, � senz�altro
l�opera micaelica che presenter� nell�ambito del Parco Letterario �San
Michele Arcangelo-Gargano segreto�. L�ha dedicata a suo padre Michele.
Lidia Croce
A visualizzare, nell�ambito della kermesse milanese sul Parco Letterario,
�la figura dell�Arcangelo Michele fra tradizione e modernit�� ci penser�
la scultrice Lidia Croce. Nelle trenta grafiche, che presenter� in
mostra, quel che colpisce � lo sforzo di innovare l�iconografia
tradizionale dell�Arcangelo con la sensibilit� contemporanea. Ancora una
volta, la visione immaginifica dell�artista attinge liberamente
all�ispirazione, partendo dall�idea che nel nostro tempo prevale la
compresenza degli ossimori. San Michele, l�Angelo della giustizia � in
perpetua lotta-simbiosi con il demone Azazel. L�Angelo, che salva dalle
epidemie, si presenta come epifania di luce, energia, vortice di
elettroni e fotoni diretti sul Promontorio del Gargano. La spada
dell�Arcangelo diventa luce concentrata, laser, stimolante cortocircuito
che fa diventare attuale anche l�iconografia classica pi� consolidata.
Non a caso, in alcuni disegni appaiono riferimenti a formule riguardanti
la teoria della relativit� di Einstein e quella elettromagnetica di
Maxwell. �Religione, scienza ed arte � scrive il critico Simongini �
vengono riunificate nella presenza angelica per rischiarare l�uomo
d�oggi, smarrito in un tragico deserto spirituale�.
Lidia Croce, di origini canosine, ma senese di adozione, � un�artista
eclettica: oltre ad un segno grafico deciso, dipinge oli su tela e
scolpisce soggetti a carattere sacro e mitico, servendosi di varie
materie, dall�argilla al bronzo. Il suo Diomede, realizzato nell�ambito
del progetto Sperone d�arte della Comunit� Montana del Gargano, � oggi
postato a Peschici. Il sogno dell�artista � di realizzare, dopo il
Diomede, un Arcangelo. Le 30 grafiche ad inchiostro e sanguigna altro
non sono che un incessante studio per realizzare questo bronzo ispirato
al simbolo della Montagna sacra. Ancora una scultura en plein air in un
luogo emblematico del Promontorio, per contrastare quelle dozzinali su
Padre Pio che stanno invadendo le piazze del Gargano e di tutta l�Italia.
L'articolo di Teresa Maria Rauzino � stato pubblicato sul quotidiano "L'Attacco"
del 19 Aprile 2007
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