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III Appuntamento della kermesse delle Edizioni del Rosone:
"IL GARGANO TRA NATURA E CULTURA"
VISITA GUIDATA ALL’OASI “LA SALATA” DI VIESTE, FAMOSA IN TUTTO IL MONDO, ECCETTO CHE DA NOI
a cura di Teresa Rauzino
Proseguono gli incontri organizzati nell'ambito della manifestazione del Rosone "Il Gargano tra natura e cultura". L' 8 agosto 2008, un gruppo di escursionisti guidato da Carmen Ranalli dell'agenzia "Sinergie", ha partecipato alla visita all'oasi naturalistico-archeologica “La Salata”, un antichissimo sito archeologico recuperato nel 1997 dai volontari del WWF di Vieste.
Costituito da oltre
300 tombe scavate interamente nella roccia, in grotte
naturali, il complesso cimiteriale paleocristiano del III-IV
sec. d.C., è costituito da tombe terragne, parietali, ad
arcosolio e da un unico e raro esempio di tomba a
baldacchino. Ma la sua bellezza non è solo di natura
archeologica. La necropoli, che si estende su un'area di
6000 mq, è immersa in un suggestivo scenario naturale fatto
di macchia mediterranea e due sorgenti carsiche, all'interno
delle quali vivono indisturbate tartarughe, anguille e rane.
Qualche anno fa il
programma GEO&GEO le dedicò una puntata, approfondendo il
fenomeno del carsismo presente nel sito; l’anno scorso anche
“Linea Blu” si occupò dell’Oasi di Vieste. La celebre guida
“Lonely Planet”, nell’edizione 2008, ha inserito “La Salata”
tra i posti più affascinanti da visitare.
Il sito attualmente è
affidato al Santuario S. Maria di Merino ed è uno dei pochi
del Gargano organizzato per le visite guidate, grazie alle
guide volontarie dell’Agenzia “Sinergie”, agenzia di Guide
Ufficiali del Parco Nazionale del Gargano.
«Durante il periodo
scolastico – ci spiega la responsabile del settore
Comunicazione e Visite guidate, Dott.ssa Francesca Toto –
sono molte le scuole e le Università che vengono a visitare
“La Salata”. Per le scuole organizziamo attività di
educazione ambientale molto specifiche e mirate non solo
alla conoscenza ambientale ma anche e soprattutto
all’educare i ragazzi a vivere e lavorare in gruppo».
La visita non
necessita di prenotazione, ha una durata di 40 min. circa e
non presenta alcuna difficoltà; ad accompagnarvi sarà una
guida di “Sinergie” che troverete direttamente all'ingresso
dell'Oasi nei seguenti giorni ed orari:
GIUGNO: Lunedì,
Mercoledì, Venerdì ore 17,30 e 18,15.
LUGLIO E AGOSTO: Dal
Lunedì al Venerdì ore 17,30 e 18, 15.
SETTEMBRE: Lunedì,
Mercoledì, Venerdì ore 16,00 e 16,45.
DA OTTOBRE A MAGGIO:
visite solo su richiesta e per minimo 8 persone
COME ARRIVARCI
La Necropoli è situata
sulla litoranea Vieste- Peschici (S.P. n° 52) al km 7,3
accanto all'Hotel - Villaggio Il Gabbiano". Appena giunti
nei pressi del villaggio Baia dei Lombardi, parcheggiare e
proseguire a piedi lungo la stradina che conduce all'Hotel
Gabbiano Beach.
L'ingresso dell'Oasi è
adiacente al cancello dell'Hotel Gabbiano.
Per la visita è
previsto un contributo per la manutenzione dell'Oasi di
euro 4,00 a persona con gratuità per ragazzi fino a 12
anni.
Per informazioni:
Agenzia SINERGIE
ALBUM FOTOGRAFICO REALIZZATO DA TERESA RAUZINO DURANTE LA VISITA GUIDATA ALL'OASI "LA SALATA":
ITINERARIO ARCHEOLOGICO
Le necropoli di Vieste
sono complessi cimiteriali ubicati lontano dai centri
abitati in ipogei (grotte), databili al III-IV secolo del
periodo paleocristiano. I loculi, scavati nella roccia, non
hanno un ordine prestabilito: sono sparse sia sul pavimento
(tombe terragne) che sulle pareti (tombe parietali) o
tipizzati da arcosoli, che sovrastano uno o più loculi.
Gli ipogei erano
preceduti da dromos, stretti corridoi di accesso, non sempre
ricavati nella roccia, ma spesso costruiti con pali e rami
intrecciati, che avevano forse lo scopo di impedire ai
curiosi di guardarvi con facilità o di penetrarvi
all'improvviso.
E' probabile che gli
stessi ipogei fossero utilizzati dagli uomini nella
preistoria come dimore o come ricovero per gli animali.
Le necropoli della
Salata e della Salatella sono ubicate entrambe su un'area
estesa circa 6000 mq., a nord-ovest, sul costone, nei pressi
del complesso turistico del Gabbiano Beach. Nella parte alta
sono situate quelle della Salatella e comprendono due ipogei
intercomunicanti. Il primo a sinistra, suddiviso in due
ambienti e quello a destra, caratterizzato da una tomba a
baldacchino. Poco distante e quasi alla stessa, altezza vi è
un altro ipogeo molto più piccolo e con pochi loculi. Lungo
il sentiero che porta al mare si incontra ancora una piccola
grotta, in cui si intravede solo un arcosolio e a circa 10
metri un complesso maggiore, formato da due ambienti
intercomunicanti, a cui si accedeva per mezzo di un uscio
posto nella parte opposta. Il primo è parzialmente crollato
e l'altro molto più in basso presenta un pilastro al centro
con numerose tombe.
LA SALATA
Il complesso
cimiteriale maggiore e più spettacolare è quello della
Salata, posto di fronte al mare e, reso più appartato da un
ruscello proveniente da una grotta naturale, sulle cui
pareti sono scavate alcune tombe. Si sviluppa su un grottone
con una falesia alta circa 30 metri. In quella centrale i
loculi, di diverse dimensioni, sono sparsi ovunque, anche
negli anfratti più recessi e a notevoli altezze. Quelli
piccoli dovevano accogliere le ceneri dei deceduti cremati.
Sulla parete sinistra si notano alcuni arcosoli contornati
da tombe in bell'ordine, mentre su quella di destra sono
ubicati due complessi sovrapposti. In ognuno di essi si
notano in modo ordinato arcosoli, tombe terragne e
parietali. A quello superiore si accede per mezzo di una
stretta scalinata ricavata nella roccia stessa. Le sepolture
cristiane, a differenza di quelle daunie con ricco corredo e
cadavere posto in posizione fetale, si presentavano povere
(solo lucerne votive con simboli cristiani) e con cadavere
in posizione distesa. Le tombe, tutte studiate durante le
passate campagne archeologi che, erano sigillate con lastre
di terracotta, a modo delle catacombe romane. Gli archeologi
hanno definito questa necropoli come la più maestosa e
suggestiva, nel suo genere, dell'intero bacino Mediterraneo.
E' la più antica testimonianza dell'arrivo del Cristianesimo
sul Gargano. Durante la diffusione del Cristianesimo non si
hanno notizie di persecuzioni né a Vieste né sull'intero
Gargano: si deve ipotizzare che la nuova religione venne
tollerata dai fautori del paganesimo. La nuova religione,
infatti, penetra anche se non rapidamente, in tutti i paesi
della fascia costiera e nei centri di maggior traffico
commerciale, sparsi sulle maggiori vie di comunicazione e in
quelle che conducono a Roma. Il paganesimo prosperò fino a
tutto il V secolo. "La Salata" oltre ad avere l'importanza
archeologica descritta, presenta notevoli caratteristiche
anche sotto l'aspetto geologico, botanico e faunistico. AlI'intero
dell'area, infatti, scorrono due ruscelli di origine
carsica.
Essi, in realtà, rappresentano la parte terminale di un lungo percorso sotterraneo delle acque meteoriche che dopo essere state inghiottite in superficie, attraversano un territorio ipogeo caratterizzato soprattutto da formazioni calcaree con resti fossili di nummuliti, fino a defluire a mare. Lungo la costa del Gargano da Lesina a Mattinata si contano oltre 200 sorgenti di questo tipo. Alcune affioranti altre sottomarine. La sorgente che affiora da una grotta de "La Salata" presenta acque purissime anche se con un rilevante grado di salinità. In queste acque si sono preservate, miracolosamente, alcune specie faunistiche, qui relegate dall'antico sistema di zone umide costiere, oggi quasi del tutto scomparso. E' presente la rana, la tartaruga d'acqua e la biscia d'acqua. Anche l'ittiofauna è validamente rappresentata da anguille e cefali che qui vengono a deporre le uova. Tra le specie ornitiche maggiormente osservate si deve menzionare il barbagianni, il colombaccio, la ghiandaia marina, la ballerina bianca, oltre a diverse specie di uccelli di macchia. Tra i pipistrelli è presente la nottola. La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea, ricca e profumata, e nella zona palustre oltre a cardi giganteschi troviamo una rarissima colonia di crescione d'acqua.
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