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Alla riscoperta della musica
popolare del Gargano
di Teresa Maria Rauzino
Convegno Montesant'Angelo "Tradizioni popolari del Gargano, oggi" (relatori da sin. Teresa Rauzino, padre Remigio de Cristofaro, Placida Staro, Salvatore Villani)
Dario Salvatori, nel presentare
alla Libreria Feltrinelli di Roma il progetto �Via Asiago 10� (che rilancia in
tre CD i concerti di Sinatra, Armstrong e Juliette Greco, registrati dal vivo
negli studi Rai di Roma negli anni '50) parlando di Domenico Modugno, ha
ricordato che il cantautore pugliese nel 1953 privilegi� la tradizione di musica
popolare siciliana, pensando che la sua terra offrisse poco materiale a
riguardo. Renzo Arbore, presente all�evento, ha ribattuto che oggi tutto �
cambiato: il valore della musica popolare pugliese � indiscusso. Il segno pi�
evidente � che egli stesso non � pi� scambiato per napoletano, come avveniva
fino a qualche anno fa: oggi tutti sanno che � nato a Foggia. Per far rivivere
la tradizione ed i suoni della Puglia, e lanciare queste suggestioni musicali in
tutto il mondo, sta pensando ad un progetto per la valorizzazione a 360 gradi
della musica popolare pugliese, dal Gargano al Capo di Santa Maria di Leuca.
Arbore ha precisato che si sente emotivamente molto coinvolto: oltre che dai
suoni tarantati del Salento � affascinato dalla musica popolare garganica. Da
tempo sta pensando di realizzare qualcosa con i Cantori di Carpino e con Matteo
Salvatore.
Ad Arbore vorremmo suggerire, preliminarmente, di ascoltare le prime raccolte
effettuate dagli etnomusicologi italiani e stranieri, frutto delle prime
ricerche sul campo con l�uso del magnetofono degli anni Cinquanta e Sessanta del
secolo scorso. Segnarono una svolta importante negli studi sulle tradizioni
musicali del Gargano. L�etnomusicologo Salvatore Villani, in un recente convegno
sulle �Tradizioni popolari del Gargano oggi � svoltosi a Monte Sant�Angelo
nell�ambito della �Tarantella Fest�, ne ha ricordato le tappe salienti:
1. Il Gargano viene indagato per
la prima volta nel 1954. La prima raccolta � la 24 b: fu effettuata da Alan
Lomax e Diego Carpitella nell�ambito di una ricerca sistematica in tutta la
penisola, che li port� a registrare circa 3000 documenti sonori. La raccolta,
che comprende 53 documenti sonori, con vari organici vocali e strumentali,
registrati nei comuni di Sannicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino e Monte
Sant�Angelo), � tuttora conservata presso gli Archivi di Etnomusicologia di Roma
(� la denominazione che l'etnomusicologo Diego Carpitella diede nel 1989 al
Centro Nazionale di Studi di Musica Popolare (CNSMP) dell'Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, quando fu nominato conservatore).
2. Nel 1958 viene effettuata la
seconda campagna di registrazioni, a cura di Diego Carpitella ed Ernesto De
Martino. E� la raccolta 43, anch�essa depositata presso gli Archivi di
Etnomusicologia, comprende 73 documenti registrati a Vico del Gargano,
Ischitella, Peschici, Sannicandro Garganico e Cagnano Varano.
3. Nel 1966 Remigio
de Cristofaro realizza la terza ed ultima raccolta patrocinata da un ente
pubblico. La raccolta 104, pi� estesa rispetto alle due precedenti, comprende 95
documenti registrati a Vieste, Peschici, Monte Sant�Angelo, Sannicandro
Garganico, Vico del Gargano, Rodi Garganico, Ischitella, San Giovanni Rotondo,
Rignano Garganico, Manfredonia, Mattinata. La raccolta interessa 11 paesi del
Gargano e fu effettuata dall�etnomusicologo originario di Ischitella per conto
della Rai con il mitico registratore �Geloso�. Anch�essa � depositata presso gli
Archivi di Etnomusicologia.
4. Il 10 dicembre
1966 Diego Carpitella e Roberto Leydi, che stavano preparando uno spettacolo a
Milano con cantori e suonatori tradizionali, si recano a Carpino per effettuare
una raccolta di canti del paesino garganico. In quest�occasione registrarono la
cosiddetta Tarantella del Gargano, che tanto successo ebbe presso i gruppi di
riproposta (fino ad oggi se ne contano pi� di una trentina di versioni). In
realt� era un sonetto (sun�tt�) nella forma di tarantella alla mundanar�.
L�iniziatore di questa operazione fu Roberto De Simone nel 1972 con la Nuova
Compagnia di Canto Popolare (LP lo guarracino , Ricordi, SMRL 6151, 1972).
Dal 1990, dopo la
scomparsa di Carpitella, l'attivit� degli Archivi di Etnomusicologia � diretta
da un comitato scientifico che ha avviato un insieme di interventi di ampio
raggio tra cui la ricognizione, inventariazione e catalogazione informatizzata
del patrimonio sonoro conservato e la pubblicazione di scelte antologiche dalle
pi� importanti raccolte. Insieme al lavoro di ricognizione, dal 1993 � stata
intrapresa la pubblicazione di un periodico, "EM - Rivista degli Archivi di
Etnomusicologia dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia", pubblicata
dall'editore Squilibri di Roma.
L'archivio fotografico dell'Accademia di Santa Cecilia conserva preziose
immagini legate alla sua attivit� nel corso del Novecento. Si tratta di circa
12000 immagini. La documentazione fotografica offre, inoltre, le splendide
testimonianze dell'attivit� di ricerca svolta dal Centro Nazionale di Studi
sulla Musica Popolare, particolarmente negli anni Cinquanta, immagini a supporto
delle registrazioni oggi conservate nelle raccolte degli Archivi di
etnomusicologia. Bisognerebbe verificare se ci sono immagini scattate dagli
etnomusicologi che hanno raccolto i documenti sonori del Gargano.
Padre Remigio de Cristofaro ha trascritto recentemente i testi e le partiture
dei �Canti del popolo di Ischitella�, da lui raccolti nella �campagna� del 1966.
Nel convegno sulle �Tradizioni popolari oggi �, svoltosi a Monte Sant�Angelo
nell�agosto 2004, ha sottolineato che questo lavoro � ancora da avviare per
tutti gli altri 10 paesi del Gargano. L�invito � gi� stato raccolto dall�etnomusicologo
Salvatore Villani, allievo di Roberto Leydi al DAMS di Bologna, oggi insieme a
De Cristofaro fra i massimi esperti di musica popolare italiana.
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