Grotta Paglicci, unica in Italia a presentare pitture parietali in ocra rossa databili tra i 15 mila e i 20 mila anni fa, � uno dei pi� importanti siti archeologici, scoperti nell'ultimo quarto di secolo in Europa.

Ora c'� dell'altro. Mesi fa, un gruppo di geologi ha annunciato la scoperta di numerose orme di dinosauri in un cava tra San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo. Stessa formazione rocciosa, stessa et� delle cave di Apricena.

Qualche giorno fa i paleontologi hanno rinvenuto nuove orme di dinosauro su un masso del porto di Mattinata, impronte giurassiche coeve a quelle dei dinosauri che �passeggiavano� nelle zone interne del promontorio.
Queste recenti scoperte aprono nuove ipotesi e danno spazio a nuove interpretazioni sull'et� del Gargano, sulla sua evoluzione e sugli aspetti meno conosciuti della sua geologia. Tanto materiale far� scrivere nuove interessanti pagine di palentologia, sui fossili e sulle tracce residue delle antiche ere geologiche.

Intanto Grotta Paglicci, il pi� grande sito paleolitico europeo, ubicato nelle campagne di Rignano garganico, torna alla ribalta: nuovi graffiti sono stati portati alla luce dagli archeologi dell'Universit� di Siena, che da trent'anni, guidati da Arturo Palma di Cesnola, curano gli scavi del sito. Non escludono tracce della presenza dell'homo erectus. Con  questo ritrovamento Paglicci diventa indiscutibilmente il pi� grande contenitore italiano di oggetti d'arte paleolitica. I graffiti rivelano che gli antichi rignanesi conoscevano la simmetria. I due bos rinvenuti sono perfettamente allineati.

Anche il "sogno nel cassetto" del Comitato Grotta Paglicci sta finalmente per realizzarsi: tutti i reperti rinvenuti e sparsi in vari musei torneranno a Rignano, nel costruendo Museo del Parco nazionale del Gargano.