I �Cantori di Carpino� presentano un CD con Bennato e ispirano anche un film

di Teresa M. Rauzino

da sin. L.Crisetti, A. Piccininno, T. M. Rauzino, A. Maccarone

Chi ha la fortuna di ascoltare i �Cantori di Carpino�, non in occasioni ufficiali, ma nella spontaneit� di una serata informale, entra in un circuito magico, primordiale. Ti senti proiettato in un mondo scomparso, ma che senti rivivere in te, in una sorta di metempsicosi che ti fa ritornare quello che forse un tempo, in un�altra vita, sei stato. Ritmi mediterranei, sonetti provenzali, suggestive serenate, tenere ninne nanne, lo struggente �planctus Mariae� del gioved� santo, ti riportano in un mondo agreste, in quel �Gargano segreto� cantato da Pasquale Soccio. Un mondo sconosciuto, ma vivo nel cuore, se ti ritorna alla mente e ti spinge a quello che non avresti mai pensato di fare nella quotidianit� di un tuo giorno. Accade che inizi a ritmare, e poi a ballare le tarantelle del Gargano, trascinato dal suono della chitarra battente, del tamburello e delle nacchere.
I tre �vetusti cantori� Antonio Piccininno, Antonio Maccarone, Andrea Sacco come i �mistici pastori� descritti dal Tancredi in �Folklore garganico�, ispirano un innato senso di rispetto verso la saggezza antica del tuo popolo, come gli antichi aedi dell�Iliade o dell�Odissea. Il loro fascino ti trascina, trascina i giovani del gruppo. Marco e Giuseppe Di Mauro (alla chitarra francese), Giuseppe Gallo (alla chitarra battente) Nicola Gentile e Roberto Menonna (alla tamorra e chitarra battente), Mimma Gallo, (voce solista con inedite modulazioni, che sembrano giungere da lidi lontani), hanno assimilato spontaneamente antichi ritmi e suoni.
 

 I giovani cantori

Ritmi innati, rivisitati anche attraverso effetti speciali e tecnologie digitali, nella pi� pura musica etnica oggi in circolazione.

Il Cd ''Taranta power'', presentato il 21 dicembre 1999 a Roma dai �Cantori� e da Eugenio Bennato, sta portando il ritmo coinvolgente della tarantella in giro per l'Italia e al di l� dei confini nazionali: in Europa, Australia e Sudamerica.
Inoltre, un'antologia di musica etnica raccoglie i suoni �tarantati� del Gargano e del Salento, ma anche dell'Avellinese, di Cosenza e di Crotone, interpretati con strumenti tradizionali: chitarra battente, zampogna, organetto, tamburo. ''Ho tenuto fuori - ha spiegato Bennato - la Sicilia e Napoli, perch� credo che siano state �rovinate� da un folklore di maniera, da circolo intellettuale''.

Nell'intento di recuperare le antiche forme di cultura ed arte popolare, � nata a Napoli, nel gennaio 2000, la prima vera e propria scuola di tarantella. La "taranta" del Gargano ha ispirato anche il film-documentario di Maurizio Sciarra: ''Chi ruba donne''; prodotto da Domenico Procacci (lo stesso di ''Radiofreccia'').
Seguendo l�itinerario percorso da Eugenio Bennato, alla ricerca dei luoghi in cui la musica sorge spontanea e zampilla di energia, il film, ambientato a Carpino, racconta la vita agreste di tre cantori �spontanei� che, scoperti da un giovane musicista affermato, iniziano a suonare e cantare con lui.
E� la storia del �Carpino Folk Festival�.

I cantori con Eugenio Bennato

Chitarre battenti

Un sonetto dei Cantori:

Accomi j'�ja fa' p'am� 'sta donn�

Come devo fare per amare questa donna

Ma 'ccomi j'eja fai pi' 'm� sta' donn�

ah! di rosi l'eja fa' nu bel giardini

'ntorni p'intorni l'ej� annammuraj�

ah! di preta prizijos� e ori fine

'mmezzi c� l'eja cav� 'na brava funtan�

ah! j'eja fa' corri l'acqua sorgentini

sopi c� l'eja metti 'na vucell'a cantaj�

ah! cantav� e ripusavi bella dicevi

pi' voi � diventati una vucell� e l�

vol� e l�

la canzon� hamma cant�.

Registrazione di Roberto Leydi e Diego Carpitella.

Carpino, 10 dicembre 1966.