ANGELI

Testimonianze Angeliche

Testimonianze Angeliche

 

 

La mia storia non è molto diversa dagli altri..ogniuno ha le proprie difficoltà ma la differenza sta nel credere ,ed io ho sempre creduto..Dopo un lungo periodo in po particolare della mia vita,una piccola lucina mi si è accesa invitandomi a parlare con il mio angelo custode .. l'ho fatto è devo dire in tutta sincerità di non essersi fatto attendere molto perché lui era li già pronto ad aiutarmi e ascoltarmi. ..È molto generoso,tanto che per sollevarmi l'umore mi ha Donato una sua piuma ogni qual volta l'ho chiamato ,per dirmi sono qui...poi piano piano ha cominciato a parlarmi e consolarmi,avvertendomi anche su una tragedia che poteva capitare alla mia bambina,ed infine ricordo che una sera ho desiderato fortemente di poterlo abbracciare ..e da sveglia ,ecco che mi è apparso in una luce bianca mai vista prima,in tutta la sua bellezza e purezza,mi sorrideva a braccia aperte,è alto biondo,riccioli..Non smetterò mai di ringraziarlo per tutto ciò che fa per me,oggi so che è stato sempre al mio fianco..e con questa testimonianza vorrei dirgli Grazie 1000volte  per i suoi Doni e per essere sempre con me...pronto a sostenermi,ascoltarmi,aiutarmi

 

 

Sei stato testimone di un incontro "angelico", hai vissuto un'esperienza soprannaturale con un angelo o conosci qualcuno che l'ha vissuta? Chiunque ha avuto contatti con Angeli è pregato di comunicare la sua esperienza attraverso questa rubrica. Chiunque possa darci notizie piu' specifiche sugli Angeli è pregato di farlo.

 

Scrivici e racconta ciò che sai o che vuoi far sapere, saremo lieti di pubblicare la tua testimonianza

(anche in forma anonima).

 

Se qualche Angelo volesse mettersi in contatto con noi saremmo lieti di farne la conoscenza.

 

[email protected]

 

Così gli Angeli hanno salvato mio figlio

Io credo fortemente in qualcosa di grande e di bello che vive con noi e accanto a noi. A dire il vero questa mia consapevolezza l’ho raggiunta pochi mesi fa’. Premetto che ho tre figli e grazie a loro ho scoperto parti di me che io ignoravo di avere. L’anno scorso in Maggio il mio secondogenito di soli trentaquattro mesi è caduto accidentalmente dal balcone di casa nostra. Ha fatto un “salto” di circa sei metri, è”atterrato”sul cemento e non si è fatto niente. Al solo pensiero mi torna tutta la paura e l’angoscia di quei giorni. La sirena dell’ambulanza,e il mio bimbo sul lettino del pronto soccorso con la faccia impaurita e confusa, e tutti i medici a fargli esami radiografici e tutti i controlli che ritenevano necessari. Tutto risultò negativo, il bambino non si era fatto niente,era tutto a posto, a parte un particolare, la paura e la preoccupazione di quel giorno, a parole non saprei come descrivere il tumulto di sentimenti che avevo dentro. Ero fuori nel corridoio e mio marito era con mio figlio nella sala raggi per uno dei tanti accertamenti. Ho cominciato a pregare la Madonna. Chiudendo gli occhi avevo davanti a me la sua immagine, era la Madonna di Bellacava a me cara perché protettrice del paese di mio padre, oltre alle preghiere so di averle detto: ”Io altri figli non li dovrei avere,ma se avrò una bambina la chiamerò Maria”. Dopo quattro giorni mio figlio è stato dimesso dall’ospedale, siamo tornati a casa e siamo tornati piano piano, alla vita di tutti i giorni. Dopo due mesi ho cominciato ad avere dei disturbi di origine ginecologica, ho dato la colpa allo spavento per la caduta di mio figlio, ma dopo qualche giorno sono dovuta andare dal mio medico per accertamenti. Fra le altre cose mi consigliava un test di gravidanza per escludere ogni dubbio e poter procedere poi con le cure del caso. Il test risultò positivo,e lo stupore mio e di mio marito era grande. Nessuno dei due se lo sarebbe aspettato, e la nostra spiegazione fu subito lo spavento per la caduta di Marco (questo è il nome del mio secondogenito). La gravidanza procede discretamente e come tutte le mamme comincio a guardare gli articoli per i neonati ogni volta che entro al supermercato o passo davanti alle vetrine. Ogni volta che penso alla creatura che cresce in me però, ripenso anche alle preghiere dette in ospedale e alla promessa fatta di chiamarla Maria se sarà una bambina. Alla fine del quarto mese la mia creatura si muoveva dentro di me ed era una sensazione bellissima,anche se era la terza gravidanza la magia di quei momenti era sempre tanta. Un pomeriggio facendo la spesa sono passata nel reparto neonati e ho chiesto alla mia cretura : ”Fammi capire se sei maschio o femmina.” Ho preso in mano una tutina azzurra e non ho sentito niente, poi ho preso in mano una tutina rosa e lei ha cominciato a calciare. Era una bambina, mi sono sentita il cuore gonfio di gioia. Un’altra cosa che ha caratterizzato questa gravidanza sono stati i sogni. Ho ricominciato ad avere contatti nel sogno con tanti miei cari defunti ed in particolare con la mia nonna materna, che mi ha “salutato” nel lontano ’74. Mi è venuta a trovare spesso, soprattutto nei miei momenti di dubbi e di paure, lei puntualmente veniva la notte e mi consolava, come quando ero piccola. Mia nonna si chiamava Caterina e con l’avvicinarsi della data del parto ho pensato di aggiungere il suo nome e chiamare così la mia bambina Maria Caterina. Il cinque Marzo di quest’anno è nata Maria Caterina. E’ andato tutto bene e la bambina è nata sana. Le coincidenze e le fatalità in questo mio “pezzo di vita” sono molte di più; queste sono quelle più grandi. Ma quello che io vorrei poter dire al mondo intero è di non lasciarsi scivolare nel buio. Intorno a noi abbiamo un mondo di luce, solo che nessuno ci ha insegnato a guardarlo e a noi fa paura. Anch’io ho sempre avuto paura del dolore e ho paura anche adesso di non essere pronta a superare un’altra esperienza così forte, però questa esperienza mi ha portato tanto amore, ho trovato Luce intorno a me e Amore. Io so di non essere sola, so di avere accanto a me gli Angeli, però quando lascio che sia il cervello a guidare il mio corpo la Luce intorno a me perde splendore, si affievolisce, quando è il mio cuore a guidarmi la Luce mi avvolge ed io so di non essere più sola. Vorrei che tutti imparassero ad aprire il cuore e lasciassero la Luce entrare nel vero Io, dentro ad ognuno di noi esistono sentimenti e verità. Vi ringrazio per avermi dato la possibilità di raccontare la mia storia. 19 Agosto 2003 Lucia ‘70 Verona da  “Gli Angeli tra noi..” http://www.angelinet.com

Il suo abbraccio è stato particolare Io penso di aver incontrato il mio angelo due anni e mezzo fa. Mio nonno, che ora è volato via, aveva avuto un'emorragia cerebrale ed eravamo tutti in ospedale, io stavo piangendo, ero vicina al mio ragazzo. A un certo punto un'infermiera (molto molto giovane) è venuta dritta verso di me, mi ha abbracciata, mi ha sorriso ed è andata via, senza dirmi neppure una parola. Il suo abbraccio è stato particolare, bellissimo, caldo e sembrava che nessuno si fosse accorto di lei tranne io. Io continuo a pensare che quella bellissima infermiera dai capelli rossi, dagli occhi verdi come il suo maglioncino fosse il mio angelo non so se questa testimonianza possa colpirvi ma è quello che io ho vissuto e che in quel momento mi ha molto aiutata.

Ciao e che la Luce sia con voi

10 Settembre 2003

Iolanda da  “Gli Angeli tra noi..” http://www.angelinet.com

“….Sono ora sette anni che le voci m’apparvero per la prima volta. Era un giorno d’estate, verso l’ora del mezzodì. Io avea presso a poco tredici anni ed era nell’orto di mio padre: udii la voce a destra, dal lato della Chiesa, e vidi al tempo stesso un’apparizione tutta risplendente. Ella avea l’esteriore di un onesto e bellissimo uomo, avea le ali, ed era c’ogni lato intorniata da molti lumi ed accompagnata dagli angeli. Perché gli angeli vengono spesso tra i cristiani senza che questi li notino: io stessa li ho veduti spesso fra loro. Quello era l’arcangelo Michele (…) egli mi insegnò e mi mostrò tante cose (…) “.

Testimonianza storica di Giovanna D'arco

Fotografato un Angelo?

El Escorial (Spagna) - Questa fotografia ha fatto il giro del mondo. E' stata scattata da Alicia Quintan al Villages il 4 maggio 1991. Questa è la sua testimonianza.

" Eravamo in gita al santuario dell'Escorial quando nel bosco sentimmo uno strano odore di rose e di incenso proveniente da un albero. Al momento non ci feci caso, ma scattai diverse foto all'albero. Sviluppai la pellicola solo qualche mese più tardi e quando andai a ritirare le foto scoprii che compariva anche l'immagine di un angelo".

 

:”(….) Oltre il suo angiolo custode Francesca aveva altresì (…) un arcangelo ad assistente perpetuo. Essa lo vedeva giorno e notte sotto la forma umana di un giovane, vestito di una tunica bianca al paro della neve. Il suo volto raggiava più che il sole, a tal ch’ella poteva vederne lo splendore, ma non tener fissi gli sguardi a lui. In due sole occasioni poteva contemplare la sua figura  (..) quando parlava dell’arcangelo al suo padre spirituale, allora ella poteva ben considerare i suoi capelli, i suoi occhi e le altre sue membra; indi allorché era travagliata dagli spiriti maligni, ella guardava senza alcuna difficoltà l’arcangelo. (…). Era tale lo splendore che mandava l’arcangelo, che al suo lume Francesca faceva la notte tutti gli esercizi necessari nella casa, senza bisogno di alcun lume materiale […] “

Testimonianza storica di S. Francesca Bussi (1384-1436)

MIEI CARI vorrei raccontarvi un' altra storia uno dei  tanti  doni che ho ricevuto da Dio ...

Io nella mia vita ho sofferto molto ho perso mia madre a 12 anni e dunque ho incominciato il mio calvario, poi mi sono sposata e ne ho incomiciato un altro ..dopo anni di tristezza e malinconia  che ho superato con grande stima. Ho incominciato ad avere le mie visite,ma non facevo caso a tutto questo, pensavo sempre  che era la mia immaginazione. Si sa a volte si pensa ,finchè  un giorno mi son sentita chiamare dal profondo del Cuore,  una vocina cosí sublime di un bambino ,  lui voleva farsi adottare da me ,e io risposi si, perché no! ed in quel momento l'ho visto
e l'ho  chiamato angelo si, mio figlio .E' il mio adorato bambino  che mi parla sempre e mi avvisadi tutto..per esempio:UNA VOLTA AL LAVORO :sono salita su una scala per pulire e Lui mi disse  che dovevo scendere subito, infatti la scala non stava bene messa......
In tanti momenti ho sentito il mio angelo lui mi parla e mi comanda anche a volte  come mi devo vestire, quando vuole ascoltare la sua musica,adesso io non sono piú sola ho sempre la mia voce  che mi parla, io e il mio bambino abbiamo aiutato molte persone ..e lui quando mi manda il suo calore per tutto il mio corpo ho il potere di guarire e risolvere problemi a persone in difficoltá ,....io lo so forse vi sembra strano tutto questo ..ma e cosí
La voce del cuore A.M.Salvia

La primavera del 1916. In una zona centrale del Portogallo, angolo d'Europa dove il terribile conflitto in corso non arriva e non arriverà, tre fanciulli, Lucia de Jesus dos Santos e i fratelli Francesco e Giacinta Marto, cugini di Lucia, rispettivamente di nove, otto e sei anni, stanno pascolando le greggi in una località vicina a Fatima, frazione del comune di Vila Nova de Ourém, detta "Loca do Cabeco". All'improvviso, nonostante la giornata serena, si leva un forte vento. Poco dopo, verso oriente, inizia a prendere forma, in "una luce più bianca della neve", una figura "con l'aspetto di un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole, [...] dai quattordici ai quindici anni, di una grande bellezza". Il giovinetto si rivolge ai bambini, dicendo; "Non abbiate paura. Sono l'Angelo della Pace. Pregate con me. E, inginocchiato a terra, curvò la fronte fino al suolo", ripetendo per tre volte: "Dio mio! Credo, adoro, spero e vi amo, Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano non sperano e non vi amano". I pastorelli non fanno parola con alcuno dell'accaduto.

L'estate seguente, i tre giocano nei pressi di casa dos Santos quando l'angelo appare nuovamente per ricordare loro la necessità non solo di pregare, ma di offrire sacrifici per la conversione dei peccatori e per la pace della patria. Egli - che si rivela come l'angelo custode del Portogallo - si manifesta una terza volta, l'ultima, in ottobre, di nuovo al Cabeco. Mostra ai pastorelli un calice e, sospesa sul calice, un'ostia, e con entrambi li comunica. Insegna loro anche una nuova preghiera: "Trinità Santissima, Padre, Figliolo e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi dei sacrilegi e della indifferenza con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei peccatori".

Pochi mesi dopo, il 13 maggio 1917, i fanciulli - che le apparizioni angeliche hanno profondamente trasformato - giocano in mezzo alle pecore in un piccolo avvallamento a circa due chilometri da Fatima, Cova da Iria.

All'improvviso due lampi e, subito dopo, la figura di "una Signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole" si staglia sulla cima di un querciolo vicino ai fanciulli. Il suo volto è incredibilmente bello, "né triste né allegro, ma serio". Dalle sue mani, giunte sul petto, pende un rosario. Le vesti paiono intessute di luce: bianca la tunica e pure bianco, con una orlatura dorata, il manto che la copre dal capo ai piedi. Alle ingenue domande di Lucia, la Signora risponde: "Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio". Quindi: "Volete offrirvi a Dio, per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?". E soggiunge: "Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra". Poi, elevandosi lentamente verso oriente, scompare.

Testimonianza storica : apparizioni angeliche prima dell'apparizione della Madonna di Fatima

Era di una strana bellezza, simile a un giovine di diciott’anni, con una lunga chioma bionda e rilucente, che ricadeva sulla spalla sinistra […] Quest’angelo indossava una veste candida come la neve e reggeva in mano un cero bianco, molto lungo, molto grosso e molto fiammeggiante

Testimonianza storica di Jeane des Anges

Anche io ho voluto visitare la cava dopo il primo iniziale scetticismo mi sono dovuto ricredere. Su quella parete si scorge davvero l’Arcangelo Michele con un mano alzata e con la spada nell’altra.

Sindaco di Monte Sant’Angelo - Antonio Nigri

Mia madre, che ora ha 94 anni, quando ero bambina mi raccontava spesso un fatto vero accadutole da piccola ma che a me sembrava una fiaba. La mia bisnonna morì quando mia nonna aveva solo otto anni. Mia nonna era disperata e sentiva molto la sua mancanza, oltretutto suo padre, il mio bisnonno, mori' subito dopo.
Un giorno, per la disperazione, mia nonna pregò il Signore che la portasse in cielo insieme alla sua mamma. In quel momento sentì qualcuno che molto gentilmente la sollevò da terra e senza farle toccare i gradini la trasportò in cima alla scala che portava alle camere da letto. Il tutto si svolse in pochi secondi, ma mia nonna disse di aver intravisto la figura di un angelo con le ali e anche se la speranza di mia nonna era di andare in Paradiso, di certo non in cima a una scala, mi disse che da quel momento capì che il suo angelo o l'angelo della sua mamma avrebbe vegliato su lei.
Mia nonna non ha mai pensato che si trattasse di un'allucinazione o di un sogno. Mi ha sempre detto che era sveglissima. Io ho sempre voluto credere che questa storia fosse vera e spero vivamente che lo sia.

Francesca

Ero nella mia camera, di notte, stavo per addormentarmi quando all'improvviso ho visto una luce fortissima ma che non mi faceva male agli occhi, poco dopo ho visto una figura dentro la luce: ho subito pensato a un angelo. Mi trasmetteva pace e amore, mi guardava con occhi pieni di dolcezza. Mi ha dato molta gioia. Poi mi sono addormentata. Poco dopo ci hanno telefonato a casa dall'ospedale: mia madre era morta. Era morta proprio nel momento in cui io avevo visto l'angelo. Ho pensato che quello che avevo visto era l'angelo custode di mia madre, mandato da lei per farmi coraggio e per farmi capire che da quel momento lui si sarebbe occupato di lei...

Letizia

Devi sapere che io avevo 8 anni quando ho visto il mio angelo custode,  una notte d'inverno precisamente il mese di Dicembre, io e la mia famiglia eravamo oltre 6 figli tutti piccoli, dormivamo uno sopra all'altro,non c'erano mezzi  nè soldi, siamo cresciuti poveri.

L'angelo che io ho vicino a me è alto 2 metri e trenta , tutto bianco, ma bianchissimo, una luce che non acceca,un bagliore di tranquillità. Venne vicino al mio letto,si mise accanto a me,senza che io avessi paura,
 avevo una tranquillità interiore,un senso di  sicurezza,come   fosse uno di famiglia,  non ho visto ne bocca ne occhi solo una grande sagoma bianca che si avvicinava a me,e da allora sono stato sempre bene ho fatto delle missioni grandiose e quadri di pittura senza che io fossi  un pittore, come se mi guidasse nella vita senza che io mi preoccupassi di niente .
Oggi ho 48 anni sono sempre con lui,  Gli angeli esistono

da Giuseppe

Ciao, mi chiamo Tiziana, ebbene sì lo confesso da un pò di tempo ho avuto visioni angeliche e le ho tutt'ora. So che gli Angeli ci appaiono come noi li immaginiamo. La prima volta che ho avuto la certezza che fosse un angelo ero seduta nel salotto di casa ed ho visto una bambina con i boccoli biondi che mi correva incontro per abbracciarmi passando attraverso il mio corpo ed il divano. L'immagine è rimasta per lyngo tempo con me ed era gioiosa fino al punto di farmi sorridere ancora oggi quando ci penso; poi l'anno scorso sul mio letto è apparsa un enorme ala bianca in orizzontale che mi ha dato l'impressione di protezione per saparire all'istante ed ancora ultimamente una figura con una veste bianca di cui io vedo solo la luce che misegue ovunque io vada. Credo che voglia proteggermi e comunicare con me. Tutte queste figure, queste immagini di luce accompagnano ed hanno sempre accompagnato la mia vita, solo oggi però ne sono più consapevole.

Tiziana

Carissimi, Vi voglio raccontare un fatto così come l'ho vissuto...tanto tempo fà...! Ma che ho ben nitido nel mio ricordo...e nel mio cuore! Nell'Agosto del 1987, avevo 27 anni, mi trovavo in vacanza in Calabria e precisamente a Tropea, paese nativo di mia madre. Erano più o meno le 13.00 e stavo tornando a casa dal paese che si trova a 1 km. circa dalla stessa, con il mio motorino un califfone piuttosto pesante...!
Dovete sapere che il paese si trova arroccato su un grande scoglio e l'abitazione dei miei si trova ai piedi dello stesso, quindi dal paese bisogna scendere al mare attraverso una strada trafficata, soprattutto d'estate, piuttosto ripida e tortuosa, con ben 3 curve chiamate da me "della morte"!. Ebbene, avevo appena imboccato la discesa...quando subito dopo, i freni si rompevano...! e il motorino acquistava sempre più velocità..! Io, ero pietrificata, non in preda al panico, ma fredda e lucidamente pensavo di dovermi gettare a terra prima che fosse stato troppo tardi...invece "qualcosa o qualcuno" mi teneva bloccata sul sellino...è, inoltre, da notare che in quei momenti nessuno transitava né a piedi né in auotmobile, né a salire né a scendere! ...ad ogni curva (tra l'altro tutte alla mia sinistra!), io ero pronta a morire! Alla fine raggiungevo, sudata e fredda, ma incolume, la pianura...! e sapete, in quel momento notavo, come se fosse stata la prima volta, la natura in tutto il suo splendore, il Creato intero!...in quel momento sono veramente nata a vita nuova!...
A Voi le considerazioni in merito a questo mio straordinario caso! Cosa o chi è stato a proteggermi, e a far sì che nessuno passasse da lì proprio in quel momento ( generalmente un orario in cui il passaggio era ed è tuttora frequente)?
Io personalmente, tale fenomeno, lo attribuisco al mio dolcissimo Angelo Custode...e Voi? Grazie per l'attenzione.

Un abbraccio, Paolo

I celesti personaggi non cessano di visitarmi e farmi pregustare l'ebbrezza dei beati. E se la missione del nostro angelo custode è grande, quella del mio è di certo più grande dovendomi fare anche da maestro nella spiega di altre lingue" (E I, 304).

Il venti volgente mese offersi il santo sacrificio per voi. Lo sa il buon angelo mio custode, a cui tante volte gli ho affidato il delicato ufficio di venirvi a consolare" (E I, 394)

dalle Epistole di Padre Pio

tenzione.

Un abbraccio, Paolo

I celesti personaggi non cessano di visitarmi e farmi pregustare l'ebbrezza dei beati. E se la missione del nostro angelo custode è grande, quella del mio è di certo più grande dovendomi fare anche da maestro nella spiega di altre lingue" (E I, 304).

Il venti volgente mese offersi il santo sacrificio per voi. Lo sa il buon angelo mio custode, a cui tante volte gli ho affidato il delicato ufficio di venirvi a consolare" (E I, 394)

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